A tutti i genitori e componenti il Comitato di Gestione

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2016/2017
PREMESSA
Il seguente piano comprende le linee essenziali di quanto la nostra scuola si impegna ad offrire dal punto di
vista didattico ed educativo ai bambini che la frequentano e alle loro famiglia.
PRINCIPI FONDAMENTALI
La nostra scuola intende organizzare il suo intervento educativo in riferimento ai seguenti principi che
riteniamo fondamentali:
Uguaglianza e diversità
La scuola intende accogliere e valorizzare la diversità come risorsa, arricchimento e opportunità di crescita.
Per diversità si intende il modo di essere di ciascuno di noi, comprende la storia personale, le esperienze
passate e presenti, la cultura di appartenenza, insieme alle caratteristiche personali di ciascuno.
Attraverso la diversità ci proponiamo di riconoscere i valori universali che caratterizzano ogni essere umano.
Le insegnanti prestano attenzione alla relazione all’interno del gruppo, favorendo la collaborazione, la
condivisione e il rispetto del punto di vista dell’altro, con attenzione e sensibilità verso le differenze
determinate da usi, costumi e lingue diverse dalle nostre.
Accoglienza e integrazione
La scuola dell’infanzia si impegna a favorire l’accoglienza dei bambini, il loro inserimento e la loro
integrazione, con particolare impegno alla soluzione delle problematiche relative ai bambini in situazioni di
svantaggio.
Ciascun bambino partecipa a tutte le iniziative didattiche della scuola (laboratori, feste, uscite) e tutte le
insegnanti della scuola se ne fanno carico, inserendo il bambino nel gruppo che seguono.
Partecipazione e responsabilità
Per un’efficace azione educativa nei confronti del bambino riteniamo sia importante la collaborazione con le
famiglie e la condivisione con gli obiettivi, che per ciascuno devono essere
chiari e condivisibili. Il progetto educativo viene presentato alle famiglie all’inizio e durante l’anno
scolastico.
La collaborazione con le famiglie rappresenta per noi insegnanti un punto di forza che ci aiuta nel percorso
educativo rivolto ad ogni bambino. A tale Scopo riteniamo costruttivi i colloqui individuali con le famiglie
dei nuovi iscritti per favorire il distacco graduale e insieme poter fare da ponte tra casa e scuola. Il dialogo
tra famiglia e scuola permane anche durante l’arco dell’anno scolastico attraverso incontri ogni qualvolta se
ne presenti la necessità.
Momenti di incontro con le famiglie sono favoriti anche in occasione di alcune ricorrenze (feste) durante e a
fine anno.
I documenti di progettazione educativa e didattica vengono esposti nelle sezioni e nel salone a disposizione
dei genitori. La documentazione delle attività avviene attraverso disegni individuali e di gruppo, cartelloni,
fotografie, plastici e fascicoli individuali.
Libertà di insegnamento
Le insegnanti si impegnano ad una elaborazione collegiale della programmazione educativa didattica,
nell’ambito della libertà d’insegnamento e dell’autonomia professionale e ai bisogni dei bambini: per questo
tengono conto delle caratteristiche individuali, dando spazio alle loro proposte e potenziando le loro
capacità, quali che siano i livelli di partenza.
PRINCIPI ISPIRATORI
1) La scuola si ispira ai valori cristiani e rispetta il credo religioso di altre persone.
2) Favorire nei bambini lo sviluppo globale e armonico degli aspetti emotivi, affettivi, psicologici,
corporei e cognitivi.
3) Prendere atto delle esperienze di vita maturate dal bambino per provvedere al loro arricchimento e
valorizzazione.
4) Avviare i bambini a sviluppare la capacità di autonomia e di senso critico, attraverso gli strumenti
offerti dal gioco, dalla cultura e dalla lingua.
5) Fornire gli strumenti necessari per far maturare una solida identità personale basata sull’autostima,
attraverso ogni esperienza vissuta a scuola.
6) Proporre il rispetto alla conoscenza di ogni forma di vita e ambiente.
7) Contribuire alla crescita e all’educazione del bambino, in stretta collaborazione con la famiglia.
8) Insegnare la costruzione al valore della solidarietà.
9) Premiare e riconoscere i progressi di ogni bambino.
10) Sviluppare l’automotivazione, la fiducia e la determinazione nell’affrontare un problema e
risolverlo.
11) Sostenere il naturale interesse ad apprendere come processo che dura tutta la vita.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
I principi obiettivi perseguiti attraverso la programmazione educativa sono costituiti dalla maturazione
dell’identità, dalla conquista dell’autonomia, dallo sviluppo delle competenze e dallo sviluppo del senso
della cittadinanza.
La maturazione dell’identità viene perseguita attraverso lo stare bene a scuola, nel sentirsi sicuri
nell’affrontare nuove esperienze. Significa imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona
unica e irripetibile; saper sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno,
maschio o femmina, abitare in un territorio e appartenere ad una comunità.
La conquista dell’autonomia è un altro obiettivo che la scuola persegue intenzionalmente: sia quella di base,
che comprende la capacità di provvedere ai propri bisogni e che si realizza nei momenti di routine, sia
l’acquisizione di regole per la vita comunitaria e la capacità di organizzarsi in maniera autonoma nel gioco e
nelle attività, compiendo gradualmente scelte autonome. Inoltre la conquista dell’autonomia porta il
bambino all’interazione costruttiva e al confronto con gli altri, attraverso le varie esperienze di gioco e di
attività cooperative.
Si intende la capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi
contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare
piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alla negoziazione e alle
decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti
sempre più responsabili.
Lo sviluppo delle competenze viene perseguito attraverso la varietà delle attività ed esperienze di tipo
didattico, relazionale e di gioco: in questo modo “la scuola dell’infanzia consolida nel bambino le abilità
sensoriali, percettive, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione
dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà”.
Significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e
rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a porre domande, ri9flettere, negoziare i significati.
Lo sviluppo del senso della cittadinanza induce alla scoperta degli altri, ai loro bisogni alla necessità di
gestire i contrasti attraverso le regole condivise, che si definiscono attraverso la relazione, il dialogo,
l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione del punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei
diritti e dei doveri. Significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al
futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI
Le insegnanti per la loro programmazione didattica-educativa intendono tenere conto del bagaglio di
conoscenze e competenze già acquisite da ogni bambino, per poterle consolidare, ampliare, ma anche per
colmare carenze la dove fossero presenti.
La scuola è organizzata in due sezioni eterogenee per età, contrassegnate dai colori giallo e blu, in cui viene
organizzato il progetto accoglienza fino a tutto il mese di ottobre. I momenti di attività di sezione
favoriscono l’acquisizione di competenze da parte dei piccoli, di senso di responsabilità per i più grandi e di
crescita interiore per tutti. Per queste ragioni, durante il resto dell’anno scolastico, il progetto accoglienza
viene declinato sempre in sezione, quotidianamente attraverso le attività di routine (appello, tempo,
assegnazione ruoli dei camerieri, compilazione calendario….) e per attività specifiche, con particolare
riferimento a quelle legate al piano di lavoro (progetto lettura e progetto religioso), alle uscite didattiche, alle
feste , ecc.
A partire dal mese di novembre vengono attivate tre intersezioni omogenee per età, suddivise in:
•
•
•
Piccoli: bambini da 2,5 a 3 anni;
Medi: bambini di 4 anni;
Grandi: bambini di 5 anni.
In questi gruppi vengono sviluppati progetti adeguati alle diverse età dei bambini, ma con un argomentotema comune a tutte.
Nella scuola dell’infanzia si sollecita il raggiungimento degli obiettivi educativi, valorizzando:
1)
2)
3)
4)
I tempi e i momenti specifici della giornata scolastica;
Gli spazi, i materiali e le attrezzature disponibili;
Il gioco nelle sue varie forme;
Progetti e attività specifiche (programmazione didattica).
A) -TEMPI E MOMENTI DELLA GIORNATA SCOLASTICA
Accoglienza
Nella nostra scuola si da molta importanza a questo momento: si permette al genitore di accompagnare il
bambino nella classe, dove trova l’insegnante che raccoglie informazioni sul bambino e gestisce la
separazione con sensibilità e professionalità affinchè il distacco sia sereno.
Questo momento sotto l’aspetto dell’autonomia è importante, perché il bambino dopo il saluto al genitore si
organizza autonomamente nei vari spazi strutturali nella sezione, interagisce con gli altri compagni,
confrontandosi ed esprimendo la sua unicità.
Igiene personale
Nella giornata del bambino ci sono momenti comuni a tutta la scuola dedicati allo svolgimento delle attività
ricorrenti di vita quotidiana; una di queste riguarda la pulizia personale, considerata attività educativa e di
apprendimento.
Il bambino usa il bagno in gruppo o singolarmente ogni qualvolta si presenta la necessità, in questo modo si
abitua gradualmente a gestire autonomamente questo spazio.
Il bambino impara l’uso corretto del rubinetto (regolando il flusso dell’acqua) , impara a lavarsi
correttamente le mani. Il bagno è predisposto in modo tale che ogni bambino abbia appeso l’asciugamano e
il sacchettino del cambio al posto personale, contrassegnato con la propria foto.
Pasti e merende
A questi momenti la scuola presta molta attenzione, sia dal punto di vista igienico-alimentare, sia come
grande occasione educativa. Si insegna ai bambini ad assaggiare le pietanze, per questo si punta molto
sull’esempio che danno i compagni. Gli orari di questi momenti rispettano le esigenze dei bambini e quindi
si svolgono con tutta tranquillità e non in modo affrettato.
L’insegnante si pone come obiettivo specifico l’atteggiamento positivo nei confronti del cibo, favorisce la
relazione ed educa il bambino gradatamente a gestire in modo indipendente questi momenti (apparecchiare,
sparecchiare, versare l’acqua, distribuire il pane e le mele….)
Riposo e attività organizzate per i bambini che non dormono
IL momento del riposo è ben organizzato: ogni bambino ha il proprio lettino dotato di cuscino e copertina;
nella stanza denominata “delle nanne” si crea un’atmosfera rilassante con fiabe, musiche e ninne nanne che
invitano al sonno. L’insegnante presta molta attenzione ai bambini che manifestano difficoltà, coccolandoli
e tranquillizzandoli con la sua presenza.
Al bambino viene concesso di portare da casa un oggetto transazionale che riveste un grande valore affettivo
da tenere con sé in questo momento delicato.
Per i bambini grandi che non dormono più al pomeriggio sono previste attività tranquille organizzate. Per
consentire lo svolgimento di tali attività, nel rispetto del riposo dei bambini che dormono, è stato scelto il
salone della scuola contrassegnato dal pavimento verde.
Posticipo
Per quest’anno in fase sperimentale è stata data la possibilità ai genitori di usufruire dell’orario prolungato
fino alle 18.00, lo spazio adibito al prolungamento è la sezione blu, i bambini sono seguiti da un insegnante
con attività ludico/ricreativa.
Commiato
In questo momento della giornata il bambino sistema con i compagni i giochi e mette in ordine gli spazi
usati durante la giornata. L’insegnante riunisce i bambini per la merenda pomeridiana e li prepara poi al
commiato, sottolineando il piacere dell’essere stato insieme al gruppo.
All’arrivo dei genitori ci sono regole che vanno rispettate: salutare sempre le insegnanti e i compagni che
ancora si trovano in sezione, non correre per i corridoi e nel salone, non urlare e nell’uscita dare la mano
all’adulto.
B) – SPAZI, MATERIALI E ATTREZZATURE DELLA SCUOLA
All’interno, la scuola è dotata di spazi attrezzati per il gioco e le attività.
Ogni sezione organizza lo spazio in angoli, in modo da favorire lo svolgimento di attività specifiche, sia in
modo spontaneo che guidato (angolo giochi in scatola, cucinetta, animali, travestimenti, macchinine,
costruzioni, manipolazione, lettura, colori e taglia-incolla…) utilizzando anche lo spazio adiacente le classi,
come il salone usato per l’attività motoria e per lo svolgimento di feste e incontri con le famiglie.
All’esterno la sulle altalene, scivoli, casette e castello di legno.
Tutti gli arredi e i materiali sono disposti in maniera tale che il bambino possa accedervi liberamente,
sollecitato, interessato e incuriosito dall’insegnante.
C) – IL GIOCO
Nella scuola dell’infanzia il gioco spontaneo ha una grande importanza sia come momento di
socializzazione sia per le molteplici opportunità di apprendimento e crescita che offre. Il gioco è una grande
risorsa di apprendimento e di relazioni, è un modo specifico del bambino di rapportarsi alla realtà.
Nel gioco spontaneo il bambino può fantasticare, rielaborare esperienze personali, riprodurre schemi e ruoli
sconosciuti, creare situazioni nuove, utilizzando materiali strutturati e non strutturati. Gli angoli strutturati
presenti in sezione sono accessibili per il gioco libero e flessibile e nei tempi non destinati alle routine e alle
attività guidate dall’insegnante.
L’insegnante svolge un compito di osservazione e di controllo e interviene nel gioco spontaneo solo se è
richiesta la sua partecipazione.
D) – PROGETTI DIDATTICI SPECIFICI
La scuola organizza un’ampia gamma di attività, che, oltre a favorire l’autonomia e la relazione, sviluppano
in modo specifico i saperi e le competenze dei bambini.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PIANO DI LAVORO ANNUALE
La programmazione annuale costituisce il filo conduttore che organizza in modo significativo le varie
proposte ed attività.
TEMPI
•
•
Nel primo periodo da settembre a tutto ottobre, si svolge il progetto accoglienza:
Nel secondo periodo dai primi di novembre a giugno, si svolgono i seguenti progetti: progetto
intersezione, progetto lettura, progetto creatività e progetto religione.
I seguenti progetti sono possibili da consultare da parte dei genitori, si trovano all’interno del fascicolo
relativo alla programmazione didattica dell’anno scolastico corrente, appeso nell’angolo dei genitori situato
appena entrati dalla porta d’ingresso.
RACCORDO CON LA SCUOLA PRIMARIA
Nel percorso educativo della scuola dell’infanzia si è sempre favorita la continuità con la scuola primaria del
territorio di San martino Buon Albergo.
La continuità didattico-educativa tra i diversi ordini di scuola nasce dall’esigenza di ottimizzare il percorso
educativo di ogni bambino, favorendo il passaggio da una scuola all’altra attraverso l’integrazione dei
percorsi in un’ottica di continuità dei processi e degli obiettivi a lungo termine riguardanti la maturazione
dell’identità, la conquista dell’autonomia e delle competenze, la costruzione e la crescita delle relazioni,
nonché il senso di cittadinanza.
Durante l’anno le insegnanti attuano un approfondimento riguardo l’aspetto logico, matematico e linguistico,
organizzando percorsi didattici con i bambini che passeranno alla scuola primaria.
INDICAZIONI DI METODO
Elementi basilari della metodologia della scuola dell’infanzia sono la valorizzazione del gioco, che permette
ai bambini di ampliare le proprie conoscenze e interazioni sociali con i coetanei, la creazione di un ambiente
stimolante che favorisca l’esplorazione e la ricerca, attraverso la guida attenta delle insegnanti, ma anche la
relazione positiva tra adulti e bambini e dei bambini tra di loro.
Le attività che vengono proposte ai bambini sono di diverso tipo: strutturate, libere, differenziate per età,
mediate dall’insegnante o dai compagni più grandi, il tutto seguendo il più possibile un criterio di
progressività e gradualità.
A tale fine si passa attraverso dei momenti di osservazione utili a delineare le competenze e le attitudini dei
bambini soprattutto all’inizio dell’anno scolastico, per passare poi alla fase della progettazione per adattare
al meglio le proposte educative ai bambini e infine alla verifica degli esiti formativi raggiunti.
VERIFICHE
La verifica è uno strumento molto importante a disposizione delle insegnanti, per potersi rendere conto del
livello raggiunto nei vari ambiti di sviluppo del bambino.
Essa implica la documentazione del percorso didattico e aiuta l’insegnante a confrontarsi sugli obiettivi
raggiunti e non raggiunti. Per la documentazione ci si avvale di strumenti verbali, grafici (cartelloni e
relazioni scritte) e audiovisivi a disposizione della scuola (computer, telecamera, macchina fotografica).
La verifica si attua mediante il confronto tra insegnanti e genitori durante le assemblee e tra insegnanti
durante gli incontri collegiali.
FERRAZZE, 07/01/2016.
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