Lo stadio di Adulto Lo sfarfallamento Insetto eterometabolo Ninfosi & sfarfallamento Insetto olometabolo Le forme Le differenze tra i due sessi non riguardano solo i caratteri sessuali primari (gonadi, armature genitali), ma anche altri caratteri detti secondari che spesso determinano dimorfismo sessuale femmina maschio Le differenze secondarie fra i due sessi possono essere di tipo funzionale e di tipo ornamentale (colori, dimensioni, etc.) A – conseguenza di specializzazione riproduttiva (organi sonori o luminosi, occhi connati, etc.) oppure spec. parassitaria (es. neotenia). femmina microttera maschio alato femmina neotenica occhi connati maschio alato Dimorfismo ornamentale che viene sfruttato per le lotte territoriali di alcuni Coleotteri Scarabeidi e Lucanidi. Maschi di cervo volante Polimorfismo Quando esistono più tipi di adulto per uno o entrambi i sessi Microtterismo Forme brachittere Polimorfismo stagionale Ali ridotte Afidi (atteri – alati) Gli afidi svolgono un complesso ciclo biologico che vede comparire varie forme di adulti legati alla stagionalità del clima e dei loro ospiti. La diversa morfologia è funzionale ad una serie di comportamenti ed aspetti biologici differenti. Polimorfismo Polimorfismo ambientale In alcune specie di Cavallette esistono più forme (solitaria, gregaria e di transizione ) ** Polimorfismo sociale (operaia*, fuco**) * regina Emissione di suoni Sfregamento (ala contro ala e/o zampa) Grilli e cavallette Vibrazione (alare, laminare) Zanzare - cicale Flusso di gas (aria dagli stigmi) Bombi Battimento (percussioni) Tarli Emissione di luce Organi fotogeni Nella lucciola sono così organizzati: - cuticola trasparente; - strato fotogeno derivato dal t. adiposo; - strato fotoriflettore. I fotociti sono ricchi di mitocondri. lucciola La luce si sprigiona come risultato di una reazione chimica Proteina + enzima + ATP Luciferina + luciferasi + ATP Aggregazioni e società Gli insetti si aggregano per varie ragioni, soprattutto per convergenza verso un comune bisogno: Funzioni alimentari, sessuali, di difesa, svernamento, etc. Se gli individui compiono azioni coordinate (es. migrazioni delle cavallette) si parla di gregarietà e ciò è dovuto a cambiamenti fisiologici stimolati dall’ambiente. La socialità si consegue quando si manifestano ri non solo le cure parentali (forbicina, apidi solitari) ma essenzialmente la divisione del lavoro tra gli individui e la comparsa degli sterili. forbicina Gregarietà Coltura scheletrita dopo il passaggio delle cavallette Migrazione delle locuste e relativi danni La società La comparsa delle caste negli insetti sociali è l’effetto di complessi meccanismi fisiologici che coinvolgono semiochimici trasferiti con la trofallassi che modificano il comportamento degli individui della colonia. La femmina riproduttrice (regina) emette vari feromoni che condizionano la vita degli individui resi sterili, indirizzandoli ai lavorinecessari da svolgere nel nido. Caratteristiche delle società degli insetti Società delle Tèrmiti: Coppia reale longeva, soldati e operai. Eterometaboli con neanidi e ninfe attive Determinazione caste con ormoni e feromoni regina soldato Caratteristiche delle società degli insetti Società degli Imenotteri: Regina, soldati e operai, tutti di sesso femminile Maschi asociali Olometaboli con larve inattive Società delle api Caratteri morfologici di regina e operaie molto diversi tra loro indotti dalla regina tramite i feromoni inibitori e determinati anche dall’alimentazione ricevuto dalle larve. Differenze tra regina e operaia: Ovari – spermateca – ghiandole della cera e della pappa reale - ligula – zampe - pungiglione Cicli biologici Ciclo vitale = ciclo o generazione adulti metamorfosi ovideposizione * accrescimento (* punto di partenza) Cicli biologici Lunghezza dei cicli / numero di cicli Voltinismo Mosca delle ciliege Durata del ciclo: 1 anno 1 generazione/anno Mosca della frutta Durata del ciclo: 1 mese 6-9 generazioni/anno Cicli biologici Lunghezza dei cicli / durata della vita 1 giorno 2 anni 10 giorni + anni Maggiolino afidi regina di termite effimera Cicli biologici Quiescenza: interruzione di attività, provvisoria e reversibile Diapausa: interruzione di attività, determinata e non reversibile; attivata da automatismi fisiologici sotto l’azione di fotoperiodo (inizio fase) e temperatura (fine diapausa). La diapausa può essere affrontata in qualsiasi stadio; è controllata a livello neuroendocrino e comporta l’adattamento fisiologico dell’insetto a questa delicata fase. Alcuni esempi Mosca delle ciliegie Mosca della frutta monovoltina Diapausa Quiescenza Polivoltina Distribuzione geografica Preferenze climatiche e alimentari sono alla base, insieme alla capacità di disperdersi e colonizzare areali, dell’attuale distribuzione geografica delle specie. 3 sono le possibilità di diffusione: dispersione attiva dispersione passiva migrazione Il trasporto di vegetali e merci varie operato dall’uomo ha favorito la diffusione accidentale, attraverso i continenti, di molte specie di insetti divenuti dannosi nei nuovi areali conquistati. Alcuni esempi Trasporto passivo: America - Europa Dorifora della patata Pidocchio sanguigno del melo Trasporto passivo: Europa - America Lymantria dispar (defogliatore forestale) Ostrinia nubilalis Piralide del mais Trasporto passivo passaggio tra più continenti Cocciniglia di San Jose I II Icerya purchasi Icerya Recenti introduzioni in Europa Rhynchophorus ferrugineus (punteruolo delle palme) Ritrovato nel 2005 in varie regioni italiane Le gravissime conseguenze di questo arrivo!! Trasporto passivo verso l’Europa Ritrovato nel 2007 in Lombardia Anoplophora glabripennis (cerambice maculato) Megaplatypus mutatus (platipodide del pioppo) Ritrovato nel 2000 in Campania Potenziale biotico & ecoresistenza Le popolazioni di qualsiasi insetto sono soggette a fluttuazioni, regolari o irregolari, e sono il risultato di un confronto che si stabilisce tra il potenziale biotico di una specie e la resistenza dell’ambiente che frena lo sviluppo naturale delle popolazioni. Il risultato di questo confronto determina la maggiore o minore pericolosità, la non dannosità o la rarità di una specie. Dinamica di popolazione Confronto tra potenziale biotico (PB) e resistenza ambientale (RA) Potenziale biotico Capacità di sopravvivenza e di adattamento Strategia alimentare seguita Percentuale di schiusa delle uova Numero medio di discendenti per femmina Numero medio di generazioni per anno Rapporto medio tra i sessi di ciascuna generazione Modelli di crescita delle popolazioni Densità di popolazione resistenza ambientale (K) sviluppo geometrico sviluppo logistico tempo Ecoresistenza Andamento climatico in senso lato Competizione intraspecifica Competizione interspecifica Antagonismo naturale a carico della specie (microrganismi, artropodi e vertebrati) Resistenza vegetale Dinamica di popolazione Confronto tra potenziale biotico (PB) e resistenza ambientale (RA) Fase esplosiva Latenza Antagonisti naturali Entomopatogeni: Virus (BACULOVIRUS) Batteri Funghi Protozoi Nematodi Entomofagi: Predatori Parassitoidi mermis PROCESSO INFETTIVO E REPLICATIVO DI NPV GV di Cydia pomonella VIRUS NPV di mamestra brassicae Infezioni virali BACILLUS THURINGIENSIS esosporio corpo parasporale Batteriosi spora sporangio Il bacillo presenta numerosi ceppi ad azione differenziata (kurstaki, israelensis, tenebrionis). Gli insetti comunque più colpiti sono i Lepidotteri dorifora Larva di zanzara La tossina batterica anti-insetto per eccellenza è la δ -endotossina che si libera nell’intestino ospite attivata dagli enzimi digestivi. Condizione essenziale è un pH molto alcalino (8-9,5). Paralisi muscolare, disfacimento dell’epitelio intestinale, setticemia. Micosi Agenti - Beauveria bassiana Metarhizium anisopliae Verticillium lecanii Nematodi Steinernema Heterorhabditis Vivono in simbiosi con un batterio che causa la morte dell’insetto (Xenorhabdus nematophilus) Insetti entomofagi Gli agenti biotici più importanti nel controllo delle specie dannose di insetti sono proprio molte specie appartenenti alla loro stessa classe. Sono suddivisi in predatori e parassitoidi. Predatori: come larva, come adulto o in entrambi gli stadi; consumano più di un individuo della specie vittima detta preda per giungere a maturità. Coccinelle – Carabidi - Sirfidi Predatori Sirfide con afide forbicina che preda un bruco coccinella con afidi fitoseide con tetranico Parassitoidi Sono entomofagi solo allo stato larvale, si evolvono in rapporto ad un solo individuo della specie vittima, detto ospite. Si differenziano dai veri parassiti perché: - provocano la morte dell’ospite - sono parassiti solo allo stato larvale - appartengono alla classe dell’ospite - non c’è scarto dimensionale - non hanno ospiti secondari - l’effetto finale sulla dinamica di popolazione è quello dei predatori Categorie di parassitoidi Ectoparassitoidi: l’adulto depone l’uovo sulla superficie del corpo della vittima e la larve si nutrirà di questo consumandolo dall’esterno. Endoparassitoidi: con l’ovopositore la femmina depone l’uovo nel corpo della vittima e la larva ne demolirà progressivamente gli organi interni. Categorie di parassitoidi Solitari o gregari Encarsia perniciosi Specifici o polifagi oofagi Iperparassitoidi : detti anche secondari; ricercano ospiti già parassitizzati e depongono su o dentro la larva del parassitoide primario. Trasmissione di patogeni Gli insetti oltre a esserne vittime, possono fungere da vettori di pericolosi patogeni delle piante e/o animali superiori. 2 modalità di trasmissione: Meccanica occasionale trasporto Insetto = Veicolo Non persistente Patogeni stilettari (app. boccali infette) afidi Biologica rapporto specifico/incubazione insetto = vettore Persistente Patogeni circolativi + propagativi + transovarici afidi, cicaline, etc. AFIDI & VIRUS Virus stilettari Assunzione superficiale Trasmissione immediata Infettività non persistente Virus floematici Assunzione profonda Trasmissione ritardata Incubazione+moltiplicazione Virus circolativi Infettività persistente Modalità di assunzione & trasmissione Rapporto mutualistico afidi - virus Aumento di amminoacidi liberi Aumento fecondità degli afidi Aumento del numero di alate Diffusione delle virosi