Derivate. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica 12 novembre 2014 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 1/ 106 Approssimazione Problema. Data una funzione f definita in un intorno di x0 , ci poniamo il problema di approssimarla localmente, cioè in un intorno sufficentemente piccolo di x0 , con una retta di equazione y = ax + b, passante per (x0 , f (x0 )) e quindi tale che f (x0 ) = ax0 + b. Notazione. Dicendo che una funzione f è uguale a o(x − c) intenderemo che lim x→c f (x) = 0. x −c Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 2/ 106 Nota sugli o Nota. Osserviamo che se limx→x0 f (x) = 0, limx→x0 g (x) = 0 allora avevamo già visto che f = o(g ) se lim x→x0 f = 0. g Con questa vecchia notazione, g (x) = x − c e x0 = c, scrivevamo f è uguale a o(x − c) qualora lim x→c f (x) = 0. x −c proprio come nella definizione appena introdotta. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 3/ 106 Approssimazione Esempio La funzione sin(x) − x è o(x) (cioè o(x − 0)). Svolgimento. Da limx→0 sin(x) x lim x→0 = 1 abbiamo che sin(x) − x sin(x) x = lim − lim = 1 − 1 = 0 x→0 x→0 x x x e quindi sin(x) − x è o(x). Di conseguenza, sin(x) − x = o(x) e quindi, con un abuso di notazione, sin(x) = x + o(x). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 4/ 106 Approssimazione 2 1 0 −1 −2 −2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2 −8 x 10 2.5 2 1.5 1 0.5 0 −5 −4 −3 −2 −1 0 1 2 3 4 5 −3 x 10 Figura : In alto. La funzione sin(x) in [−2, 2] (in nero) e x (in rosso). In basso. L’errore assoluto | sin(x) − x| in un intorno di 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 5/ 106 Retta tangente al grafico di f in (x0 , f (x0 )) Definizione Sia I un intervallo (anche illimitato), e x0 sia interno ad I (cioè non sia un estremo di I ). Si dice che la retta passante per (x0 , f (x0 )) y = f (x0 ) + m(x − x0 ) è tangente al grafico di f in (x0 , f (x0 )) se f (x) − [f (x0 ) + m(x − x0 )] = o(x − x0 ). Usando l’abuso di notazione precedente, che tornerà utile, ciò si scrive pure f (x) = [f (x0 ) + m(x − x0 )] + o(x − x0 ). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 6/ 106 Approssimazione Nota. Potrebbe dar fastidio l’abuso di notazione. Vediamone la ragione. Quando scriviamo f (x) − g (x) = o(x − c) intendiamo che h(x) = f (x) − g (x) (cioè f (x) = g (x) + h(x)) è una funzione tale che limx→c h(x)/(x − c) = 0. Quindi, portando a secondo membro g (x) con f (x) = g (x) + o(x − c) intendiamo dire f (x) = g (x) + h(x) con h(x) tale che limx→c h(x)/(x − c) = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 7/ 106 Retta tangente al grafico di f in (x0 , f (x0 )) Nota. Ricordando la definizione di o(x − x0 ) f (x) − [f (x0 ) + m(x − x0 )] = o(x − x0 ) significa lim x→x0 f (x) − f (x0 ) f (x) − [f (x0 ) + m(x − x0 )] = lim −m =0 x→x0 x − x0 x − x0 cioè facilmente lim x→x0 f (x) − f (x0 ) = m ∈ R. x − x0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 8/ 106 Derivata Definizione La quantità f (x) − f (x0 ) x − x0 si chiama rapporto incrementale di f in x relativamente a x0 . Definizione Sia I ⊆ R un intervallo e sia f : I ⊆ R → R, con x0 interno ad I . Diremo che f è derivabile in x0 se esiste finito il limite L = lim x→x0 f (x) − f (x0 ) . x − x0 Tale limite L viene chiamato derivata (prima) di f in x0 e viene df usualmente indicato con f 0 (x0 ) o a volte dx |x0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 9/ 106 Derivabilità : definizione alternativa Nota. Osserviamo che posto x = x0 + h, abbiamo f 0 (x0 ) = lim x→x0 f (x) − f (x0 ) f (x0 + h) − f (x0 ) = lim . h→0 x − x0 h Per questo motivo spesso si definisce f 0 (x0 ) = lim h→0 f (x0 + h) − f (x0 ) . h Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 10/ 106 Derivata, esempio 1 Esempio Mostrare che la derivata prima di sin(x) in 0 vale 1. Svolgimento. Per quanto detto basta sia, per f (x) = sin(x) f (0 + h) − f (0) sin(h) − sin(0) sin(h) = lim = lim =1 h→0 h→0 h→0 0+h−0 h h f 0 (0) = lim cosa nota per il limite notevole lim x→0 sin(x) = 1. x Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 11/ 106 Derivata, esempio non derivabile, 1 Esempio La funzione √ 3 x non è derivabile in x0 = 0. Traccia. Scrivendo il rapporto incrementale √ 3 f (0 + h) − f (0) h = = h−2/3 → ±∞ h h con ± a seconda si tenda da destra o sinistra, rispettivamente. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 12/ 106 Derivata, esempio 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 −0.1 −0.2 −0.3 −0.4 −0.5 −0.1 −0.08 −0.06 −0.04 −0.02 Figura : In alto. La funzione Paola Mannucci e Alvise Sommariva 0 0.02 √ 3 0.04 0.06 0.08 0.1 x in [−0.1, 0.1] (in blue). Derivate. 13/ 106 Derivata, esempio non derivabile, 2 Un caso in cui la funzione non risulta derivabile, si ha quando f (x0 + h) − f (x0 ) f (x0 + h) − f (x0 ) L+ = lim+ 6= lim = L− h h h→0 h→0− in quanto, come noto, implica che non esiste limh→0 f (x0 +h)−f (x0 ) . h Definizione Se L− , L+ sono distinti e finiti, il punto x0 si dice angoloso per f . Esempio La funzione |x| ha un punto angoloso in x0 = 0. Traccia. Si vede subito che |h| − 0 |h| − 0 −h − 0 1 = lim+ 6= lim = lim = −1. h h h h→0 h→0− h→0− e quindi il limite richiesto per essere derivabile in x0 = 0 non esiste. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 14/ 106 Derivata, esempio 0.1 0.09 0.08 0.07 0.06 0.05 0.04 0.03 0.02 0.01 0 −0.1 −0.08 −0.06 −0.04 −0.02 0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 Figura : In alto. La funzione |x| in [−0.1, 0.1] (in blue). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 15/ 106 Derivata, cuspide Un altro caso in cui la funzione non risulta derivabile, si ha quando L+ = lim+ h→0 f (x0 + h) − f (x0 ) f (x0 + h) − f (x0 ) 6= lim = L− − h h h→0 in quanto, come noto, implica che non esiste limh→0 f (x0 +h)−f (x0 ) . h Definizione Se uno tra L+ e L− vale +∞ e l’altro −∞, il punto x0 si dice cuspide per f . Esempio La funzione p |x| ha una cuspide in x0 = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 16/ 106 Derivata, derivate sinistre e destre Definizione Sia I ⊆ R un intervallo e sia f : I ⊆ R → R, derivabile per ogni x ∗ df interno ad I . Diremo che f è derivabile in I e con f 0 o a volte dx intenderemo la funzione che ad x associa il valore della derivata. Definizione Sia [a, b] ⊆ R un intervallo e sia a ≤ x0 < b. Diremo che f è derivabile a destra in x0 se esiste finito il limite destro f (x) − f (x0 ) := f+ 0 (x0 ) lim+ x − x0 x→x0 Definizione Sia [a, b] ⊆ R un intervallo e sia a ≤ x0 < b. Diremo che f è derivabile a sinistra in x0 se esiste finito il limite sinistro f (x) − f (x0 ) lim := f− 0 (x0 ) − x − x0 x→x0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 17/ 106 Derivata, teorema sulla derivazione, dalle derivate sinistre e destre Teorema Sia I ⊆ R un intervallo aperto contenente x0 . La funzione f è derivabile in x0 se e solo se I esistono finite f− 0 (x0 ), f+ 0 (x0 ), I f− 0 (x0 ) = f+ 0 (x0 ) = f 0 (x0 ). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 18/ 106 Derivabilità e continuità Teorema Sia I ⊆ R un intervallo aperto contenente x0 . Sia la funzione f derivabile in x0 . Allora la funzione è continua in x0 . Dimostrazione. Dalla definizione, f 0 (x0 ) f (x) − f (x0 ) x − x0 f (x) − f (x0 ) − f 0 (x0 )(x − x0 ) ⇔ lim =0 x→x0 x − x0 ⇔ f (x) − f (x0 ) − f 0 (x0 )(x − x0 ) = o(x − x0 ) = lim x→x0 ⇔ f (x) = f (x0 ) + f 0 (x0 )(x − x0 ) + o(x − x0 ) ed essendo f 0 (x0 )(x − x0 ) → 0, o(x − x0 ) → 0 ricaviamo lim f (x) = f (x0 ) cioè f continua in x0 . x→x0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 19/ 106 Derivabilità e continuità Nota. Il teorema precedente di che la derivabilità di una funzione si studia solo nei punti in cui f non è continua perchè dove è discontinua sicuramente non è derivabile. Nota. Ci sono funzioni continue che non sono derivabili. Ad esempio, la funzione f (x) = |x| è ovunque continua ma non è derivabile in x0 = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 20/ 106 Derivabilite delle funzioni elementari: monomi Teorema La derivata di f (x) = x α è, internamente al dominio di f , 0, se α = 0 0 f (x) = α · x α−1 , se α 6= 0 Dimostrazione. I se α = 0, abbiamo (x0 + h)0 − (x0 )0 0 = lim = 0. h→0 h→0 h h f 0 (x0 ) = lim Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 21/ 106 Derivabilità delle funzioni elementari: monomi I se α 6= 0, da (x0 + h)α = (x0 (1 + (h/x0 )))α = x0α (1 + (h/x0 ))α necessariamente (x0 + h)α − x0α h→0 h x0α (1 + (h/x0 ))α − x0α = lim h→0 h α x0α 1 + xh0 −1 = lim h→0 h f 0 (x0 ) = lim Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 22/ 106 Derivabilità delle funzioni elementari: monomi Dal limite notevole (1 + t)α − 1 =α t→0 t lim e f 0 (x0 ) = lim x0α (1 + h→0 h α x0 ) −1 h posto t = h/x0 , necessariamente t → 0 e x0α x0α (1 + xh0 )α − 1 ((1 + t)α − 1) = lim x0 = αx0α−1 . lim t→0 h→0 h t Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 23/ 106 Derivabilità delle funzioni elementari: sin Teorema La derivata di f (x) = sin(x) è f 0 (x) = cos(x). Dimostrazione. Osserviamo che da sin(x0 + h) = sin(x0 ) cos(h) + sin(h) cos(x0 ) sin(x0 + h) − sin(x0 ) h sin(x0 ) cos(h) + sin(h) cos(x0 ) − sin(x0 ) lim h→0 h sin(x0 )(cos(h) − 1) + cos(x0 ) sin(h) lim h→0 h sin(x0 )h(cos(h) − 1) cos(x0 ) sin(h) lim + lim h→0 h→0 h2 h 0 · (−1/2) + cos(x0 ) = cos(x0 ) lim h→0 = = = = Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 24/ 106 Derivabilità delle funzioni elementari: cos, e x Come esercizio mostrare che Teorema La derivata di f (x) = cos(x) è f 0 (x) = − sin(x). Teorema La derivata di f (x) = e x è f 0 (x) = e x . Dimostrazione. e h −1 h =1 e x0 +h − e x0 h→0 h = Osserviamo che da limh→0 lim lim e x0 h→0 x0 eh − 1 h = e . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 25/ 106 Derivabilità delle funzioni elementari: ax Teorema Per a 6= 1, a derivata di f (x) = ax è f 0 (x) = ax log(a). Dimostrazione. Osserviamo che da limh→0 ah −1 h ax0 +h − ax0 h→0 h lim Paola Mannucci e Alvise Sommariva = log(a) ah − 1 h→0 h = ax0 log(a). = lim ax0 Derivate. 26/ 106 Algebra delle derivate Teorema Siano f , g : I ⊆ R → R derivabili in x0 interno ad I . Allora I f + g è derivabile in x0 e (f + g )0 (x0 ) = f 0 (x0 ) + g 0 (x0 ); I I se c ∈ R (cf )0 (x0 ) = cf 0 (x0 ); f · g è derivabile in x0 e (f · g )0 (x0 ) = f 0 (x0 )g (x0 ) + f (x0 )g 0 (x0 ); I se g (x0 ) 6= 0 allora f /g è derivabile in x0 e (f /g )0 (x0 ) = f 0 (x0 )g (x0 ) − f (x0 )g 0 (x0 ) g 2 (x0 ) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 27/ 106 Algebra delle derivate: tan(x), cot(x) Teorema Se f (x) = tan(x) allora, per x 6= (π/2) + kπ, k ∈ Z, f 0(x) = 1 + tan2 (x). Dimostrazione. Dall’algebra delle derivate sopra esposta e cos2 (x) + sin2 (x) = 1 d tan(x) = dx = d sin(x) cos2 (x) + sin2 (x) = dx cos(x) cos2 (x) 1 = 1 + tan2 (x) cos2 (x) Teorema Se f (x) = cot(x) := (cos(x)/ sin(x)) allora, per x 6= kπ, k ∈ Z, f 0(x) = −1 + cot2 (x). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 28/ 106 Derivazione di funzioni composte Teorema Sia I un intervallo e supponiamo che I f : I ⊆ R → R sia derivabile nell’interno di I , I g : J ⊆ R → R sia derivabile nell’interno di J, I f (I ) ⊆ J. Allora g ◦ f è derivabile e vale la chain rule (g ◦ f )0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 29/ 106 Derivazione di funzioni composte Esempio Calcolare la derivata di h(x) = e sin(x) . Esempio La funzione h(x) = e sin(x) è la composta di g (x) = e x e f (x) = sin(x). Quindi dalla chain-rule, visto che g 0 (x) = e x e f 0 (x) = cos(x), ricaviamo h0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x) = e sin(x) · cos(x). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 30/ 106 Derivazione della funzione inversa Teorema Sia I un intervallo e supponiamo che I f : I ⊆ R → R sia derivabile in x0 appartenente all’interno di I, I f 0 (x0 ) 6= 0. Allora f −1 è derivabile in y0 = f (x0 ) ed è (f −1 )0 (y0 ) = Paola Mannucci e Alvise Sommariva 1 f 0 (f −1 (y Derivate. 0 )) . 31/ 106 Derivazione della funzione inversa Traccia. Basta applicare il teorema della funzione composta e ricordare che, derivando ambo i membri di f −1 (f (x)) = x f −1 (f (x)) = x ⇒ (f −1 )0 (f (x)))f 0 (x) = d d −1 f (f (x)) = x =1 dx dx da cui posto y = f (x), abbiamo x = f −1 (y ) e quindi (f −1 )0 (y ) = 1/f 0 (x) = 1/f 0 (f −1 (y )). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 32/ 106 Derivazione della funzione inversa: arcsin Teorema Se f (x) = arcsin(x) allora f 0(x) = √ 1 . 1−x 2 Traccia. Posto f (x) = sin(x), abbiamo per il precedente teorema, visto che d dx sin(x) = cos(x), che d 1 arcsin(y ) = . dx cos(arcsin(y )) Osserviamo poi che essendo arcsin(y ) ∈ [−π/2, π/2], sicuramente cos(arcsin(y )) ≥ 0 in quanto cos(τ ) ≥ 0 per τ ∈ [−π/2, π/2] e quindi da sin2 (x) + cos2 (x) = 1 abbiamo q cos(arcsin(y )) = 1 − sin2 (arcsin(y )); Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 33/ 106 Derivazione della funzione inversa: arcsin Inoltre, poichè sin2 (τ ) := (sin(τ ))2 e sin(arcsin(y )) = y , necessariamente sin2 (arcsin(y )) := (sin(arcsin(y )))2 = y 2 . Assemblando i risultati q cos(arcsin(y )) = 1 − sin2 (arcsin(y )); e sin2 (arcsin(y )) := (sin(arcsin(y )))2 = y 2 . ricaviamo 1 1 1 d arcsin(y ) = =q =p . dx cos(arcsin(y )) 1 − y2 1 − sin2 (arcsin(y )) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 34/ 106 Lista di derivate Teorema Vale la seguente lista di derivate (nel dominio della funzione): f (x) xα ex ax sinh (x) cosh (x) log (|x|) loga (|x|) sin(x) cos(x) tan(x) arcsin(x) arccos(x) arctan(x) f 0 (x) nota α−1 α·x α∈R x e (log a) · (ax ) a>0 cosh (x) sinh (x) 1/x (1/x) loga (e) a ∈ R+ \{0, 1} cos(x) − sin(x) 1 + tan2 (x) (1 − x 2 )−1/2 −(1 − x 2 )−1/2 (1 + x 2 )−1 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 35/ 106 Derivazione della funzione inversa: log Teorema Mostrare che d 1 loga (x) = dx x log a Dimostrazione. d x Ricordato che loga ax = x, che dx a = (log(a)) · ax , dal teorema log (x) della funzione inversa e a a = x, d 1 1 loga (x) = = . dx (log(a))x (log(a)) · aloga (x) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 36/ 106 Massimi e minimi relativi Definizione Sia f : I ⊆ R → R, con I intervallo. Diremo che x0 ∈ I è un minimo relativo (o locale) per f se esiste un intorno U di x0 tale che f (x) ≥ f (x0 ), per ogni x ∈ U. Definizione Sia f : I ⊆ R → R, con I intervallo. Diremo che x0 ∈ I è un massimo relativo (o locale) per f se esiste un intorno U di x0 tale che f (x) ≤ f (x0 ), per ogni x ∈ U. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 37/ 106 Massimi e minimi assoluti Definizione Sia f : I ⊆ R → R, con I intervallo. Diremo che x0 ∈ I è un minimo assoluto (o globale) per f se f (x) ≥ f (x0 ), per ogni x ∈ I . Definizione Sia f : I ⊆ R → R, con I intervallo. Diremo che x0 ∈ I è un massimo assoluto (o globale) per f se f (x) ≤ f (x0 ), per ogni x ∈ I . Nota. I Se x0 è un minimo assoluto allora è anche un minimo relativo. I Se x0 è un massimo assoluto allora è anche un massimo relativo. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 38/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 Teorema (Fermat) Sia I un intervallo e f : I → R sia derivabile in x0 interno ad I . Allora se x0 è un punto di minimo relativo o massimo relativo per f sia ha che f 0 (x0 ) = 0. Svolgimento. Dalla derivabilità deduciamo che lim x→x0 f (x) − f (x0 ) := f 0 (x0 ). x − x0 Se x0 è un minimo relativo, esiste un intorno U ⊆ I tale che f (x0 ) ≤ f (x) per ogni x ∈ U, cioè f (x) − f (x0 ) ≥ 0 per ogni x ∈ U. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 39/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 In particolare se x > x0 allora x − x0 > 0 e quindi f (x) − f (x0 ) ≥ 0 per ogni x ∈ U, x > x0 x − x0 e quindi per il teorema di permanenza del segno f (x) − f (x0 ) ≥ 0. x − x0 x→x0 Se invece x < x0 allora x − x0 < 0 e quindi lim+ f (x) − f (x0 ) ≤ 0 per ogni x ∈ U, x < x0 x − x0 da cui per il teorema di permanenza del segno lim x→x0− f (x) − f (x0 ) ≤ 0. x − x0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 40/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 Siccome la derivata in x0 esiste, necessariamente 0 ≤ lim+ x→x0 f (x) − f (x0 ) f (x) − f (x0 ) = lim ≤0 x − x0 x − x0 x→x0− e quindi lim x→x0 f (x) − f (x0 ) f (x) − f (x0 ) f (x) − f (x0 ) = lim+ = lim = 0. − x − x0 x − x0 x − x0 x→x0 x→x0 Con la stessa tecnica si dimostra l’asserto nel caso x0 sia un massimo relativo. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 41/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 Definizione I massimi e minimi locali e globali di una funzione si chiamano estremi di f . Nota. Gli estremi possono essere anche in punti nei quali f non è continua o non derivabile! Definizione Sia I un intervallo e f : I → R sia derivabile in x0 interno ad I . Diremo che x0 è un punto critico o stazionario per f se f 0 (x0 ) = 0. Nota. Non tutti i punti stazionari sono estremi. La funzione f (x) = x 3 ha un punto stazionario in x0 = 0 che però non è estremo. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 42/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 . Punti critici. 1 0.5 0 −0.5 −1 −1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 −1 Figura : La funzione x 3 in [−1, 1] (in alto) e la sua derivata (in basso). Evidentemente non ha un punto estremo in 0, tuttavia si annulla la derivata. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 43/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 . Punti critici. Teorema Sia I un intervallo e f : I → R e supponiamo che x0 sia un minimo o un massimo relativo per f . Allora vale una delle seguenti: I x0 è un punto critico per f ; I x0 non è interno a I (è un estremo, anche ±∞ se l’intervallo è illimitato); I f non è derivabile in x0 . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 44/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 . Punti critici. 2 1.5 1 0.5 0 −3 −2 −1 0 1 2 3 −2 −1 0 1 2 3 1.5 1 0.5 0 −0.5 −1 −1.5 −3 Figura : La funzione ||x| − 1| in [−3, 3] (in nero) e la sua derivata (in rosso), qualora esistente. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 45/ 106 Teorema di Rolle. Teorema (Weierstrass) Sia f : [a, b] → R I continua in [a, b]; I −∞ < a < b < +∞ Allora esiste f ha un minimo e un massimo assoluto in [a, b]. Teorema (Rolle (1691)) Sia f : [a, b] → R, con −∞ < a < b < +∞ e supponiamo I f continua in [a, b]; I f derivabile in (a, b); I f sia tale che f (a) = f (b). Allora esiste ξ ∈ (a, b) tale che f 0 (ξ) = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 46/ 106 Teorema di Rolle. Dimostrazione. I Se f è costante in [a, b], il teorema è ovvio. I Se f non è costante, certamente è continua in quanto persino derivabile. Per il teorema di Weierstrass, essendo −∞ < a < b < +∞, ha un massimo e minimo in [a, b] e quindi esistono x1 , x2 ∈ [a, b] tali che f (x1 ) ≤ f (x) ≤ f (x2 ), per ogni x ∈ [a, b]. Siccome f (a) = f (b) e f non è costante, necessariamente o x1 ∈ (a, b) o x2 ∈ (a, b) e quindi per il Teorema di Fermat, o f 0 (x1 ) = 0 o f 0 (x2 ) = 0 con x1 ∈ (a, b) o x2 ∈ (a, b). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 47/ 106 Teorema di Rolle. 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 1 0.5 0 −0.5 −1 Figura : La funzione sin(x) in [0, π] (in nero) e la sua derivata (in rosso). Evidentemente è applicabile il teorema di Rolle e in effetti la derivata si annulla in almeno un punto (cioè π/2 ≈ 1.570796326794897). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 48/ 106 Teorema di Lagrange. Teorema (Lagrange (1797)) Sia f : [a, b] → R, con −∞ < a < b < +∞ e supponiamo I f continua in [a, b]; I f derivabile in (a, b). Allora esiste ξ ∈ (a, b) tale che f 0 (ξ) = f (b) − f (a) . b−a Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 49/ 106 Teorema di Lagrange. Dimostrazione. Sia g (x) = f (x) − f (b) − f (a) (x − a). b−a La funzione g è continua in [a, b] e derivabile in (a, b) essendo tali (a) f e f (b)−f (x − a), e valendo l’algebra delle funzioni continue e b−a derivabili lo è pure g . Inoltre g (a) = f (a), g (b) = f (a) e quindi, per il teorema di Rolle esiste ξ ∈ (a, b) tale che 0 = g 0 (ξ) = f 0 (x) − f (b) − f (a) d f (b) − f (a) (x − a) = f 0 (x) − b−a dx b−a cioè per cui f 0 (ξ) = f (b) − f (a) . b−a Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 50/ 106 Teorema di Lagrange. 1.5 1 0.5 0 −0.5 −1 −1.5 0 1 2 3 4 5 6 0 1 2 3 4 5 6 1.5 1 0.5 0 −0.5 −1 −1.5 Figura : La funzione sin(x) + cos(x) in [0, (5/3)π] (in nero), la sua derivata (in rosso) con sovrapposta la retta di equazione (a) (0) y = f (b)−f = f ((5/3)π)−f . Evidentemente è applicabile il teorema di b−a (5/3)π Lagrange e in effetti la derivata interseca la retta in verde in almeno un punto. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 51/ 106 Teorema di Cauchy. Teorema (Cauchy) Siano f , g : [a, b] → R, entrambe continue in [a, b] e derivabili in (a, b) con g (a) 6= g (b) e g 0 6= 0. Allora esiste ξ ∈ (a, b) tale che f 0 (ξ) f (b) − f (a) = g 0 (ξ) g (b) − g (a) Dimostrazione. Si verifica facilmente che h(x) = f (x)(g (b) − g (a)) − g (x)(f (b) − f (a)) è continua in [a, b] e derivabile in (a, b) essendo tali f e g . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 52/ 106 Teorema di Cauchy. Inoltre, da h(x) = f (x)(g (b) − g (a)) − g (x)(f (b) − f (a)), h(a) = f (a)(g (b) − g (a)) − g (a)(f (b) − f (a)) = f (a)g (b) − g (a)f (b), h(b) = f (b)(g (b) − g (a)) − g (b)(f (b) − f (a)) = −f (b)g (a) + f (a)g (b). Per il teorema di Rolle, da h(a) = h(b), esiste ξ ∈ (a, b) tale che 0 = h0 (ξ) = f 0 (ξ)(g (b) − g (a)) − g 0 (ξ)(f (b) − f (a)) cioè per cui f 0 (ξ) f (b) − f (a) = . 0 g (ξ) g (b) − g (a) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 53/ 106 Derivate prime e monotonia. Teorema Supponiamo I sia un intervallo e I f :I →R I f sia derivabile in I Allora I f crescente in I se e solo se f 0 (x) ≥ 0 per ogni x ∈ I . I f decrescente in I se e solo se f 0 (x) ≤ 0 per ogni x ∈ I . I f strettamente crescente in I , se f 0 (x) > 0 per ogni x ∈ I . I f strettamente decrescente in I , se f 0 (x) < 0 per ogni x ∈ I . Nota. Si noti che il se e solo se vale solo nel caso crescente e decrescente. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 54/ 106 Derivate prime e monotonia. Dimostrazione. (⇒) Siano x1 , x2 ∈ I , x1 < x2 , arbitrariamente scelti. Per il teorema di Lagrange esiste ξ ∈ (x1 , x2 ) tale che f (x2 ) − f (x1 ) = f 0 (ξ)(x2 − x1 ). Se I f 0 (x) > 0 per ogni x ∈ I allora in particolare lo è in ξ, ed essendo x1 < x2 f (x2 ) − f (x1 ) = f 0 (ξ)(x2 − x1 ) > 0 e vista l’arbitrarietà della scelta x1 , x2 ∈ I , x1 < x2 , deduciamo che f è strettamente crescente. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 55/ 106 Derivate prime e monotonia. I f 0 (x) < 0 per ogni x ∈ I allora in particolare lo è in ξ, ed essendo x1 < x2 f (x2 ) − f (x1 ) = f 0 (ξ)(x2 − x1 ) < 0 e vista l’arbitrarietà della scelta x1 , x2 ∈ I , x1 < x2 , deduciamo che f è strettamente decrescente. La dimostrazione per f crescente o decrescente, è simile. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 56/ 106 Derivate prime e monotonia. Dimostrazione facoltativa. (⇐) Viceversa, se I se f è crescente in I , allora f (x) − f (x0 ) ≥ 0, x, x0 ∈ I x − x0 in quanto I I se x > x0 allora f (x) > f (x0 ) e quindi x − x0 > 0, f (x) − f (x0 ) > 0; se x < x0 allora f (x) < f (x0 ) e quindi x − x0 < 0, f (x) − f (x0 ) < 0. e quindi per il teorema di permanenza del segno f 0 (x0 ) = limx→x0 f (x) − f (x0 ) ≥0 x − x0 e quindi vista l’arbitrarietà di x0 è positiva in I . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 57/ 106 Derivate prime e monotonia. I se f è decrescente in I , allora f (x) − f (x0 ) ≤ 0, x, x0 ∈ I x − x0 in quanto I I se x > x0 allora f (x) < f (x0 ) e quindi x − x0 > 0, f (x) − f (x0 ) < 0; se x < x0 allora f (x) > f (x0 ) e quindi x − x0 < 0, f (x) − f (x0 ) > 0. e quindi per il teorema di permanenza del segno f 0 (x0 ) = limx→x0 f (x) − f (x0 ) ≤0 x − x0 e quindi vista l’arbitrarietà di x0 è negativa in I . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 58/ 106 Derivate prime e monotonia. Teorema Supponiamo I sia un intervallo e I f :I →R I f sia derivabile in I Allora I f crescente in I , se f 0 (x) ≥ 0 per ogni x ∈ I (eccetto per un insieme numerabile di punti). I f decrescente in I , se f 0 (x) ≤ 0 per ogni x ∈ I (eccetto per un insieme numerabile di punti). I f strettamente crescente in I , se f 0 (x) > 0 per ogni x ∈ I (eccetto per un insieme numerabile di punti). . I f strettamente decrescente in I , se f 0 (x) < 0 per ogni x ∈ I (eccetto per un insieme numerabile di punti). . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 59/ 106 Derivate prime e monotonia, esempio. Esempio La funzione f (x) = x 3 è strettamente crescente in R. Svolgimento. Da f 0 (x) = 3x 2 ≥ 0 è crescente in R. Osserviamo che per ogni x 6= 0 è strettamente crescente, in quanto f 0 (x) = 3x 2 > 0 per x 6= 0. Quindi siccome f 0 (x) non è strettamente positiva al più in un insieme numerabile di punti, la funzione f (x) = x 3 è strettamente crescente in R. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 60/ 106 Derivate prime e monotonia, esempio. Teorema Supponiamo I sia un intervallo e f : I → R. Allora I se f è strettamente monotona allora f è invertibile; I se f è continua allora è invertibile se e soltanto se è strettamente monotona. Esempio La funzione f (x) = x 3 − 1 : R → R è continua, strettamente monotona (lo è x 3 e quindi anche x 3 − 1). Quindi è invertibile. In √ effetti f −1 (y ) = 3 y + 1. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 61/ 106 Derivate prime e monotonia, esercizio. Esempio Data f (x) = x + sin (x), I dimostrare che f è invertibile; I calcolare (f −1 )0 ( 3π 2 − 1). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 62/ 106 Asintoti orizzontali. Definizione La retta y = y0 è un asintoto orizzontale per f a +∞ se limx→+∞ f (x) = y0 . Definizione La retta y = y0 è un asintoto orizzontale per f a −∞ se limx→−∞ f (x) = y0 . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 63/ 106 Asintoti verticali. Definizione La retta x = x0 è un asintoto verticale per f a sinistra di x0 se limx→x − f (x) = +∞ o limx→x − f (x) = −∞. 0 0 Definizione La retta x = x0 è un asintoto verticale per f a destra di x0 se limx→x + f (x) = +∞ o limx→x + f (x) = −∞. 0 0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 64/ 106 Asintoti obliqui. Definizione La retta y = mx + q (m 6= 0) è in asintoto obliquo per f a +∞ se f (x) =m x→+∞ x lim e lim f (x) − mx = q. x→+∞ Definizione La retta y = mx + q (m 6= 0) è in asintoto obliquo per f a −∞ se lim x→−∞ f (x) =m x e lim f (x) − mx = q. x→−∞ Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 65/ 106 Asintoti. 5 x 10 10 5 0 −5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 −5 x 10 3 2 1 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 3 2.5 2 1.5 1 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 Figura : Il grafico di tre curve e loro asintoti. In alto, 1/x (in blue) e y = 0 (in verde). La curva ha un asintoto verticale in 0 e un asintoto orizzontale y = 0 a +∞. In centro, (x + 1)/x (in blue) e y = 1 (in verde). La curva ha un asintoto verticale in 0 e un asintoto orizzontale √ y = 1 a +∞. In basso, x 2 + 1 (in blue) e y = x (in verde). La curva ha un asintoto obliquo y = x a +∞. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 66/ 106 Asintoti, esempio. Esempio Si determinino i possibili asintoti della funzione f (x) = √ x 2 + 1. Svolgimento. Si osservi che la funzione è continua in [0, +∞) e quindi non ha asintoti verticali. Inoltre p lim x 2 + 1 = +∞ x→+∞ e quindi è possibile abbia un asintoto obliquo a +∞. Non ha asintoto orizzontale, altrimenti il limite sarebbe finito. Se esiste un asintoto obliquo y = mx + q, allora esiste finito √ x2 + 1 m = lim . x→+∞ x Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 67/ 106 Asintoti, esempio. Raccogliendo x, √ m = lim x→+∞ x x2 + 1 = lim x→+∞ x p 1 + (1/x 2 ) = 1. x Ora, razionalizzando √ p p x2 + 1 + x 2 2 q = lim x + 1 − x = lim ( x + 1 − x) √ x→+∞ x→+∞ x2 + 1 + x 2 2 x +1−x 1 = lim √ = lim √ = 0. 2 2 x→+∞ x→+∞ x +1+x x +1+x √ Quindi y = x è un asintoto obliquo per f (x) = x 2 + 1 a +∞. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 68/ 106 Derivate successive (di ordine superiore). Definizione Sia f : I → R, con I intervallo di R. Supponiamo che esista f 0 e sia derivabile in I . La funzione f 00 = (f 0 )0 si chiama derivata seconda di f . Nota. A volte si scrive f 00 = d2 d2 f | = f (x). x dx 2 dx 2 In alternativa si pone f (2) = f 00 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 69/ 106 Derivate successive (di ordine superiore). Definizione Sia f : I → R, con I intervallo di R. Supponiamo che I f (k−1) esista, I f (k−1) sia derivabile in I , per k ≥ 2. La funzione f (k) = (f (k−1) )0 si chiama derivata k-sima di f . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 70/ 106 Derivate successive (di ordine superiore), esercizio. Esercizio Calcolare le derivate successive di f (x) = x n . Svolgimento. I f (2) (x) = 0 se n = 0, altrimenti f (1) (x) = nx n−1 ; I f (2) (x) = 0 se n ≤ 1, altrimenti f (2) (x) = n(n − 1)x n−2 ; I f (3) (x) = 0 se n ≤ 2, altrimenti f (3) (x) = n(n − 1)(n − 2)x n−3 ; I f (k) (x) = 0 se n ≤ k − 1, altrimenti f (k) (x) = n(n − 1)(n − 2) . . . (n − k + 1)x n−k ; Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 71/ 106 Derivate successive (di ordine superiore), esercizio. Esercizio Calcolare le derivate successive di f (x) = sin(x). Svolgimento. I f (1) (x) = cos(x); I f (2) (x) = − sin(x); I f (3) (x) = − cos(x); I f (4) (x) = sin(x); I . . .; Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 72/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave. Definizione Sia f : I → R con I intervallo. Diremo che f è convessa se per ogni x, y ∈ I , t ∈ [0, 1] si ha f ((1 − t)x + ty ) ≤ (1 − t)f (x) + tf (y ). Definizione Sia f : I → R con I intervallo. Diremo che f è concava se per ogni x, y ∈ I , t ∈ [0, 1] si ha f ((1 − t)x + ty ) ≥ (1 − t)f (x) + tf (y ). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 73/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave. Definizione Sia f : I → R con I intervallo. Diremo che f è strettamente convessa se per ogni x, y ∈ I , t ∈ [0, 1] si ha f ((1 − t)x + ty ) < (1 − t)f (x) + tf (y ). Definizione Sia f : I → R con I intervallo. Diremo che f è strettamente concava se per ogni x, y ∈ I , t ∈ [0, 1] si ha f ((1 − t)x + ty ) > (1 − t)f (x) + tf (y ). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 74/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave. 8 6 4 2 0 −2 −3 −2 −1 0 1 2 3 −2 −1 0 1 2 3 2 0 −2 −4 −6 −8 −3 Figura : Il grafico di una funzione convessa (in nero, sopra) e il grafico di una funzione concava (in nero, sotto). In entrambe, il segmento che unisce due punti del grafico. In un caso è sopra la curva, nell’altro è sotto. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 75/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave. Teorema Sia f : I → R, con I chiuso. Se f è concava o convessa, allora f è continua in I . Teorema Sia f : I → R, con I chiuso. I Se f è convessa, allora I I I f è derivabile nell’interno di I a meno di un insieme finito o numerabile di punti X ; la funzione f 0 , ove definita, è monotona crescente. Se f è concava, allora I I f è derivabile nell’interno di I a meno di un insieme finito o numerabile di punti X ; la funzione f 0 , ove definita, è monotona decrescente. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 76/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave. Teorema Sia f : I → R, con I aperto. Si supponga f 0 , f 00 : I → R. Allora: I f è convessa se e solo se f 00 (x) ≥ 0, I f è strettamente convessa se e solo se f 00 (x) > 0, I per ogni x ∈ I ; f è concava se e solo se f 00 (x) ≤ 0, I per ogni x ∈ I ; per ogni x ∈ I ; f è strettamente concava se e solo se f 00 (x) < 0, Paola Mannucci e Alvise Sommariva per ogni x ∈ I ; Derivate. 77/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave: flessi. Definizione Sia f : (a, b) → R. Un punto x0 ∈ (a, b) si dice di flesso per f se I f 0 (x0 ) ∈ R∗ I per ogni intorno arbitrariamente piccolo di x0 , la funzione f cambia concavità. Definizione Sia f : (a, b) → R. Supponiamo f sia derivabile due volte in (a, b) e x0 ∈ (a, b) sia di flesso. Allora f (2) (x0 ) = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 78/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave: flessi. 1 0.5 0 −0.5 −1 −1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 5 4 3 2 1 0 −1 Figura : La funzione x 5 in [−1, 1] (in alto) e la sua derivata (in basso). Evidentemente ha un punto di flesso in x0 = 0. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 79/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave: nota. Teorema Se f : (a, b) → R è strettamente convessa e derivabile in (a, b) allora ha al più un punto stazionario e questo sarà un minimo globale. Teorema Se f : (a, b) → R è strettamente concava e derivabile in (a, b) allora ha al più un punto stazionario e questo sarà un massimo globale. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 80/ 106 Funzioni convesse e funzioni concave: esempio. Esempio La funzione f (x) = e x è derivabile due volte ed è f (2) (x) = e x > 0. Quindi è strettamente convessa in R. Esempio La funzione f (x) = log(x) è derivabile due volte ed è f (2) (x) = −(1/x 2 ) < 0. Quindi è strettamente concava nel suo insieme di definizione R+ \0. Esempio Dire dove, al variare di α ∈ R, la funzione f (x) = x α , è derivabile due volte, stabilendone la concavità o convessità . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 81/ 106 Teorema di de l’Hopital. Teorema (de l’Hopital (1696)) Siano f , g : I ⊆ R → R, con I = (a, b) intervallo aperto. Si supponga che I I f , g siano entrambe derivabili in I ; valga una delle seguenti 1. limx→a+ f (x) = limx→a+ g (x) = 0; 2. limx→a+ f (x) = limx→a+ g (x) = −∞; 3. limx→a+ f (x) = limx→a+ g (x) = +∞; I sia limx→a+ f 0 (x) g 0 (x) = L, L ∈ R∗ . Allora lim+ x→a f (x) = L. g (x) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 82/ 106 Teorema di de l’Hopital. Dimostrazione facoltativa. Mostriamo esclusivamente il caso limx→a+ f (x) = limx→a+ g (x) = 0. Siano fˆ(x) = f (x), x ∈ (a, b) 0, x = a. g (x), x ∈ (a, b) 0, x = a. ĝ (x) = Le funzioni fˆ, ĝ sono I continue in [a, b); I derivabili in (a, b); I limx→a+ f (x) g (x) = limx→a+ fˆ(x) ĝ (x) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 83/ 106 Teorema di de l’Hopital. Osserviamo che fˆ(x) fˆ(x) − 0 fˆ(x) − fˆ(a) = = . ĝ (x) ĝ (x) − 0 ĝ (x) − ĝ (x) Fissato x ∈ [a, b), si ha che fˆ(x), ĝ (x) sono continue in [a, x] e derivabili in (a, x). Dal teorema di Cauchy, esiste ξ(x) ∈ (a, x) tale che fˆ0 (ξ(x)) fˆ(x) − fˆ(a) = 0 ĝ (x) − ĝ (a) ĝ (ξ(x)) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 84/ 106 Teorema di de l’Hopital. Quindi lim+ x→a f (x) g (x) = lim+ x→a = lim+ x→a fˆ(x) ĝ (x) fˆ(x) − fˆ(a) ĝ (x) − ĝ (a) = lim+ x→a fˆ0 (ξ(x)) . ĝ 0 (ξ(x)) Osserviamo ora che se x → a+ , pure ξ(x) → a+ poichè ˆ0 + ξ(x) ∈ (a, x). Inoltre limt→a+ ĝf 0(t) (t) = limt→a + t = ξ(x), si ha quindi che t → a da cui lim+ x→a f (x) g (x) = lim+ x→a f 0 (t) g 0 (t) . Posto fˆ0 (t) f 0 (t) fˆ0 (ξ(x)) = lim = lim . ĝ 0 (ξ(x)) t→a+ ĝ 0 (t) t→a+ g 0 (t) come volevasi dimostrare. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 85/ 106 (1) Teorema di de l’Hopital, esempio. Esempio Calcolare 1 − cos2 (x) x→0 x lim Svolgimento. E’ una forma indeterminata del tipo 0/0. Usando la regola de l’Hopital lim x→0 1 − cos(x) sin(x) cos(x) 1 = lim = lim = x→0 2x x→0 x2 2 2 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 86/ 106 (2) Esercizi Esercizi Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 87/ 106 Derivata, esercizio Esercizio Mostrare che la derivata prima di log(x) in x0 > 0 vale 1/x0 . Traccia. Ricordiamo che lim y →0 log(1 + y ) → 1. y Dalle proprietà dei logaritmi log(x + h) − log(x) h = = Paola Mannucci e Alvise Sommariva log((x + h)/x) h log(1 + (h/x)) → 1/x (h/x)x Derivate. 88/ 106 Derivazione: esercizi Esercizio Calcolare le derivate di I I f (x) = asin (x) ; f (x) = cos xx+1 3 +2 sin(x)+e 1/x + log(x); x 2 cos(x) x x (nota che f 0 (x) 6= I f (x) = I f (x) = I f (x) = (tan(x))x/(x+1) ; Paola Mannucci e Alvise Sommariva x · x x−1 )!! Derivate. 89/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Esercizio p 1 |x| è ovunque derivabile nel suo I La funzione f (x) = dominio? I p La funzione f (x) = 3 |x| è ovunque derivabile? Mostrare, conoscendo l’algebra dei limiti, teoremi e le principali derivate, che I I I I I I I I se f (x) = 1/ sin(x) allora f 0 (x) = − cos(x)/ sin2 (x); f (x) = 3x 2 + e x · sin(x) + (1/log (x)) allora f 0 (x) = 6x + e x · sin(x) + e x · cos(x) − 1/(x(log(x))2 ); f (x) = sin(x 2 ) allora f 0 (x) = 2x · cos(x 2 ); f (x) = e −x allora f 0 (x) = −e −x ; f (x) = sinh(x) = (e x − e −x )/2 allora f 0 (x) = cosh(x) = (e x + e −x )/2; f (x) = cosh(x) = (e x + e −x )/2 allora f 0 (x) = sinh(x) = (e x − e −x )/2; sin(x 2 ) f (x) = 2 log(cos(x 2 )) allora f 0 (x) = −4x cos(x 2 ) . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 90/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Esercizio Mostrare, conoscendo l’algebra dei limiti, teoremi e le principali derivate, che I f (x) = x x allora f 0 (x) = x x · (log(x) + 1) (sugg. f (x)g (x) = e g (x) log(f (x)) ); I f (x) = (sin(x))sin(x) + sin(sin(x)) allora f 0 (x) = (sin(x))sin(x) ·(cos(x) log(sin(x))+cos(x))+cos(sin(x)) cos(x); I f (x) = arccos(x) allora f 0 (x) = −1/(1 − x 2 )1/2 se x ∈ (−1, 1); I f (x) = arctan(x) allora f 0 (x) = 1/(1 + x 2 )1/2 ; I g (x) = sinh(x), p la sua inversa è f (y ) = settsenh(y ) e allora 0 f (y ) = 1/ p1 + y 2 (sugg. se y = sinh(x) allora cosh(x) = 1 + y 2 ); I g (x) = cosh(x), la sua inversa è f (y ) = settcosh(y ) e allora p 0 f (y ) = 1/ −1 + y 2 . Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 91/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Esercizio Mostrare che | sin(x)| è continua ma non è derivabile in x = kπ, per k ∈ Z. Esercizio Dire in quali punti sono continue e/o derivabili le seguenti funzioni I f (x) = |x 3 |; I e |x−1| ; I f (x) = 1 + x 2 , se x ≥ 0 −(1 + x 2 ), se x < 0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 92/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 . Esercizi. Esercizio Calcolare i punti critici, massimi e minimi relativi e assoluti, di 2 x − 1, se x ≤ 1 f (x) = 1 ), se x > 1 (x − 1) sin( x−1 Esercizio Calcolare, al variare di β, γ, i punti critici, massimi e minimi relativi e assoluti, di βx + γ, se x < π f (x) = sin(αx), se x ≥ π Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 93/ 106 Massimi e minimi relativi e zeri di f 0 . Esercizi. Esercizio Calcolare, al variare di α, β, i punti critici, massimi e minimi relativi e assoluti, di ( αx 2 + β, se x ≤ 0 f (x) = 3x 2 e x 3 +x , se x > 0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 94/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Asintoti obliqui. Esercizio Calcolare i possibili asintoti di f (x) = log(|e x − 4|) − arctan(e x − 5) − log(4). Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 95/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Asintoti obliqui. 8 6 4 2 0 −2 −4 −6 −8 −10 −10 −8 −6 −4 −2 0 2 4 6 8 10 Figura : In alto. La funzione log(|e x − 4|) − arctan(e x − 5) − log(4) in [−10, 10]. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 96/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Teorema di de l’Hopital. Esercizio Usando il Teorema de L’Hopital, calcolare I limx→0 sin(x)/x; I limx→0+ I limx→0 2 e −1/x = 0; x x (e − 1)/x; I limx→0 limx→0 ex 3 4 /(x +x) −cos(x) sin(x)(tan(x)) sin(x)+cos(x)−e x I limx→0 (1/(x+1))−1 I = 2; e x −(1+x+(1/2)x 2 ) x2 x−sin(x) I limx→0 x3 3/2 I limx→0+ x log(sin(x)) Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 97/ 106 Studi di funzione, esercizio 1. Esercizio Sia f (x) = x2 + x + 1 . 2x − 1 Determinare I il dominio di f ; I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 98/ 106 Studi di funzione, esercizio 2. Esercizio Sia f (x) = log x +4 (x + 1)2 . Determinare I il dominio di f ; I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 99/ 106 Studi di funzione, esercizio 3. Esercizio Sia f (x) = 1 x + 2 − (x+2) e . x Determinare I il dominio di f ; I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 100/ 106 Studio di funzione: esercizio 4. Esercizio Sia f (x) = arcsin(x 2 − 4|x| + 3). Si determini I il dominio di f ; I dove è positiva I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. I dove è concava o convessa. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 101/ 106 Studio di funzione: esercizio 5. Esercizio Sia f (x) = x log(x). Si determini I il dominio di f ; I dove è positiva I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. I dove è concava o convessa. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 102/ 106 Studio di funzione: esercizio 6. Esercizio Sia f (x) = 3−1/| sin(x)| . Si determini I il dominio di f ; I dove è positiva I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. I dove è concava o convessa. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 103/ 106 Studio di funzione: esercizio 7. Esercizio Sia f (x) = log(e x + e −x ) + x. Si determini I il dominio di f ; I dove è positiva I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. I dove è concava o convessa. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 104/ 106 Studio di funzione: esercizio 8. Esercizio Sia f (x) = arcsin |x − 1| x +3 . Si determini I il dominio di f ; I dove è positiva I determinare dove f è continua; I determinare gli asintoti orizzontali/verticali di f (se esistenti); I determinare dove f è derivabile e calcolare f 0 ; I determinare gli intervalli di monotonia della funzione e eventuali punti di massimo e/o minimo relativo e/o assoluto. I dove è concava o convessa. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 105/ 106 Esercizi di ricapitolazione. Studi di funzione Esercizio Studiare le seguenti funzioni, al variare di α > 0, β ∈ R e x −1 se x > 0 xα I f (x) = 1 + βx + x 2 se x ≤ 0 1−cos(x α ) se x > 0 x2 I f (x) = β + x 2 se x ≤ 0 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Derivate. 106/ 106