modello di programmazione disciplinare per competenze

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LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI”
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Fax. 0432 – 511490
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MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
ISTITUTO Liceo Classico J.Stellini - UD
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
INDIRIZZO Tradizionale
CLASSE 5 SEZIONE C
DISCIPLINA Fisica
DOCENTE Marco Russo
QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe): 2
1. FINALITA’
La Matematica e la Fisica concorrono al raggiungimento delle competenze relative alla soluzione
di problemi, all’individuazione di relazioni e all’interpretazione delle informazioni, esse richiamano
puntualmente una serie di obiettivi di apprendimento specifici che, da sempre, caratterizzano
l’insegnamento delle discipline scientifiche. In linea di massima, tutte le richieste poste agli studenti si
traducono in situazioni problematiche la cui soluzione, inevitabilmente, presuppone la capacità di
interpretare e rielaborare informazioni di vario genere.
La Matematica e la Fisica, infine, svolgono un ruolo insostituibile nel conseguimento della competenza
“imparare ad imparare”, considerata tra quelle fondamentali secondo la “Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006”. La metodologia comunemente adottata
nell’insegnamento delle discipline scientifiche, infatti, è tradizionalmente tesa a scardinare e
scoraggiare gli apprendimenti mnemonici, incapaci per la loro rigidità e staticità di evolvere in
autentiche e significative competenze. Inoltre, una pratica didattica ormai consolidata, costituita dallo
svolgimento guidato e collaborativo di problemi, dalla correzione del lavoro domestico o degli esercizi
assegnati in occasione delle periodiche verifiche formali, consente quotidianamente allo studente di
valutare l’efficacia del proprio metodo di studio e di correggere conseguentemente le strategie di
apprendimento adottate.
1
2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
La maggior parte degli studenti ha dimostrato più che buone capacità e ampio interesse verso la
disciplina.
Alcuni dimostrano una conoscenza discreta.
Gli studenti conseguono complessivamente un profitto molto buono.
FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI:
□ tecniche di osservazione: esercizi alla lavagna, correzione lavoro svolto a casa, cooperative learning.
□ colloqui con gli alunni
□ colloqui con le famiglie durante il ricevimento settimanale.
LIVELLI DI PROFITTO
DISCIPLINA
D’INSEGNAMENTO
Matematica
LIVELLO BASSO
(voti inferiori alla
sufficienza)
_______________________
N. Alunni 0/17
(%) 0
1° Livello
(ottimo)
Alunni N.7
2° Livello
(buono)
Alunni N. 5
3° Livello
(discreto)
Alunni N. 5
4° Livello
(sufficiente)
Alunni N. 0
LIVELLO MEDIO
(voti 6-7)
LIVELLO ALTO
( voti 8-9-10)
___________________
N. Alunni 10/17
(%) 59
_________________
N. Alunni 7/17
(%) 41
5° Livello
(mediocre)
Alunni N. 0
6° Livello
(insufficiente)
Alunni N. 0
7° Livello
(grav.insufficiente)
Alunni N. 0
2
3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
 ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI
 ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Competenze disciplinari del Triennio
Obiettivi generali di competenza della disciplina
definiti all’interno dei Dipartimenti disciplinari
-
-
 ASSE CULTURALE MATEMATICO
Termodinamica. Le leggi dei gas. Modello cinetico
dei gas. Il primo e secondo principio della
termodinamica.
Elettromagnetismo. Grandezze fisiche scalari e
vettoriali (forza di Coulomb, campi elettrici,
potenziale, resistenza, potenza), loro unità di misura.
Lavorare con semplici circuiti elettrici conoscendo le
grandezze fisiche in gioco e le loro relazioni.
.
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE
Lo studio della Fisica negli ultimi tre anni di corso si inserisce nel quadro educativo generale,
inteso a promuovere le capacità di analisi, collegamento e valutazione critica. Si rivela inoltre prezioso
per sviluppare le facoltà di astrazione e di unificazione. La Fisica deve fornire strumenti concettuali
utili ad interpretare la natura, deve accrescere l'interesse per la scienza e presentarla come parte
integrante della cultura in generale. Insieme alla Matematica, la Fisica rappresenta il linguaggio con cui
indagare e comprendere i diversi aspetti oggettivi della realtà. È pertanto ovvio che essa contribuisca
alla formazione culturale dei giovani, anche di quelli che non intendono seguire studi scientifici. Le
finalità educative della disciplina individuate come maggiormente rilevanti risultano le seguenti:
-
Sviluppare le capacità logiche e critiche.
Raggiungere un corretto equilibrio tra ragionamento induttivo e deduttivo.
Far comprendere come sia necessario rivedere le proprie ipotesi ed opinioni in relazione alla realtà
sperimentale.
Promuovere l’uso di un linguaggio sobrio e rispettoso delle terminologie specifiche.
Abituare gli alunni a fornire argomentazioni oggettive per le proprie tesi.
Educare i giovani al rispetto per la ricerca scientifica, riconoscendone il valore pratico, culturale ed
estetico.
3
4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA
° Cenni.
Elettrostatica.
Elettrizzazione per contatto, induzione e polarizzazione.
Materiali conduttori e isolanti.
Carica elettrica.
Forza di Coulomb.
Esercizi sulle forze elettriche prodotte da 2 o più cariche.
Principio di sovrapposizione.
Il campo elettrico.
Esercizi sul campo elettrico tra 2 cariche di ugual segno e segno opposto.
Rappresentazioni grafiche del campo elettrico di cariche.
Flusso del campo elettrico.
Potenziale elettrico.
Resistore e condensatore.
Capacità di un condensatore.
Prima legge di Ohm.
Effetto Joule.
Resistori e condensatori in serie e parallelo.
Semplici esercizi con circuiti.
Il campo magnetico.
Regola della mano destra per determinare direzione del campo magnetico.
Legge di Biot Savart.
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Moduli
Elettrostatica
Unità didattiche
Forza di Coulomb.
Campi elettrici.
Potenziale elettrico.
I circuiti.
COMPETENZE
Associare grandezze fisiche a oggetti della realtà.
Applicare le proprietà studiate per risolvere semplici
circuiti.
5. MODULI INTERDISCIPLINARI
6. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI
 Esercizi e problemi alla lavagna dopo le spiegazioni o come correzione dei compiti domestici.
 Esercizi svolti in gruppi di 3 persone.
 Esercizi individuali.
7. METODOLOGIE
[] Lezione frontale;
[] Metodo scientifico;
[] Scoperta guidata;
[]Lezione dialogata;
[]Ricerca individuale e/o di gruppo;
[]Lavoro di gruppo.
8. MEZZI DIDATTICI
Testi adottati: Cutnell – Johnson – Fisica vol. 3 – Zanichelli
9. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
TIPOLOGIA DI PROVE DI
VERIFICA
Prove scritte
Prove orali
SCANSIONE TEMPORALE
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Sono previste, tra verifiche scritte e orali, almeno due prove per
ogni quadrimestre.
Test;
Questionari (Prove strutturate)
Risoluzione di problemi ed esercizi;
Sviluppo di progetti;
Interrogazioni;
Controllo periodico dei quaderni
N. verifiche sommative previste per quadrimestre
Un numero maggiore di verifiche è previsto per gli alunni con
rendimento insufficiente.
Pratiche: non previste.
(controllo impegno, metodo di studio e di
lavoro).
5
MODALITÀ DI RECUPERO

Recupero curriculare.
Per le ore di recupero, in coerenza con il POF,
si adopereranno le seguenti strategie e
metodologie didattiche:
[] Riproposizione dei contenuti in forma
diversificata;
[] Attività guidate a crescente livello di
difficoltà;
[] Esercitazioni per migliorare il metodo
di studio e di lavoro;
MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO

Esercizi facoltativi.
[] Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti
[] Impulso allo spirito critico e alla creatività
[] Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro
Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze

Esposizione di argomenti ancora non trattati
10. CRITERI DI VALUTAZIONE
[]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;
[]Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali aggiustamenti di impostazione;
[]Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza (valutazione
sommativa).
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11. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE
Quale specifico contributo può offrire la disciplina per lo sviluppo delle competenze chiave di
cittadinanza, al termine del biennio. La Matematica e la Fisica concorrono, insieme alle altre
discipline, alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza ed in particolare alle seguenti:
comunicare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare
l’informazione, imparare ad imparare.
B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE
E’ evidente che tutti i contenuti disciplinari, in misura maggiore o minore, contribuiscono allo
sviluppo delle competenze di comunicazione, tanto orale quanto scritta, sia nel linguaggio
convenzionale che in quello formalizzato. Possiamo citare, a titolo di esempio, il ruolo forse
insostituibile svolto dalla geometria. Difficilmente potremmo concepire una forma di comunicazione
più sottile e raffinata di quella utilizzata nella dimostrazione di un teorema geometrico, dove la
chiarezza delle premesse e delle tesi si deve coniugare con la sintesi, la coerenza logica e la
persuasività dell’espressione. Il dubbio che lo studio della geometria possa risolversi in un esercizio
mnemonico sterile e inconsapevole è del tutto infondato, in considerazione della tipologia delle
verifiche proposte agli studenti dove, quasi sempre, si richiede che l’alunno elabori dimostrazioni
originali, relative a teoremi non trattati precedentemente a lezione. In merito alla competenze di
comunicazione è inoltre utile, per evitare fraintendimenti ed equivoci, sottolineare che anche il calcolo
di una espressione numerica o letterale è in realtà un complesso esercizio di comunicazione, in cui lo
studente deve, con senso critico e flessibilità, decidere quali passaggi è opportuno omettere e quali
riportare in quanto essenziali per chiarire ed illustrare lo svolgimento dell’esercizio. In generale, grazie
alla frequente richiesta di motivare passaggi e procedimenti, lo studente è continuamente sollecitato ad
utilizzare codici espressivi anche molto diversi tra loro, segnatamente il linguaggio naturale e quello
formalizzato-simbolico.
C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA
COSTRUZIONE DEL SÉ
Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità
necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera
domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e
altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Udine, 10/11/2016
Il Docente
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