Gabriele Ferro
Ha compiuto gli studi musicali, pianoforte e composizione, diplomandosi presso il Conservatorio
Santa Cecilia di Roma. Nel 1970 ha vinto il concorso per giovani direttori d’orchestra della Rai,
collaborando da allora con le sue orchestre, con quella dell’Accademia di Santa Cecilia e della
Scala di Milano per i concerti sinfonici. Ha riscosso un ampio successo internazionale dirigendo i
Wiener Symphoniker, i Bamberg Symphoniker, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre
Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra WDR, la Cleveland
Orchestra, e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Ha inoltre collaborato per molti anni con
l’Orchestre National de France. È stato Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana (19791997), Direttore principale dell’Orchestra della Rai di Roma (1987-1991), Generalmusikdirektor
dello Stuttgart Staatstheater (1991-1997), Direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli (19992004) e Direttore principale del Teatro Massimo di Palermo (2001-2006).
Il suo repertorio spazia dalla musica classica alla contemporanea, nell’ambito della quale ha diretto
in prima mondiale opere di Berio, Clementi, Maderna, Stockhausen, Ligeti, Nono, Rihm, Battistelli,
etc. Si è dedicato al melodramma sia in Europa che negli Stati Uniti, affrontando un repertorio che
va dal Settecento al Novecento e collaborando assiduamente con teatri quali la Fenice di Venezia,
La Scala di Milano, l’Opera di Roma, il Comunale di Firenze, la Bastille e lo Châtelet di Parigi, il
Muziektheater di Amsterdam, il Grand Théâtre di Ginevra, la Bayerische Staatsoper di Monaco,
l’Opera di Chicago, la San Francisco Opera, la Los Angeles Opera, l’Opera di Tel Aviv, la
Deutsche Oper di Berlino, il Teatro Real di Madrid, il Covent Garden Royal Opera House di
Londra inclusa una lunga tournée in Giappone con Così fan tutte di Mozart. Con il grande successo
di Elektra di Strauss a Napoli ha ricevuto il premio Abbiati. È stato ospite dei maggiori festival
internazionali, tra cui le Wiener Festwochen, il Festival di Schwetzingen, lo Schleswig Holstein
Musik Festival, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Maggio Musicale Fiorentino, Coruña Mozart
Festival, Ferrara Musica e la Biennale di Venezia. Ha trionfato con Il flauto magico di Mozart al
Grand Théâtre di Ginevra, un successo ripetuto nel febbraio 2009 con Salome di Strauss. Su invito
di Piero Farulli è docente di direzione d’orchestra alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha inciso per
Sony, Emi, Erato e Deutsche Grammophon.
È accademico di Santa Cecilia, e gli è stato conferito il prestigioso premio “Beste Aufführung”
2012 da «Opernwelt» per La sonnambula di Bellini, diretta a Stoccarda nell’aprile 2012. È stato
nuovamente nominato Direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo. È tornato al San Carlo di
Napoli dopo avere diretto Semiramide di Rossini nell’autunno 2011 e Les pêcheurs de perles di
Bizet nell’ottobre 2012 nonché l’inaugurazione della Stagione Sinfonica 2013/2014 e Salome di
Strauss.
Roberto Andò
Giovanissimo collabora come assistente alla regia con Francesco Rosi e Federico Fellini, in seguito
con Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Nella sua formazione è decisivo l’incontro con
Leonardo Sciascia, con cui stringerà legami di profonda amicizia. Dal 1980 ha alternato regie
teatrali e cinematografiche.
Fra i suoi spettacoli ricordiamo La Foresta-radice-labirinto, da un testo inedito di Italo Calvino con
musiche di Francesco Pennisi e scene di Renato Guttuso (Teatro Olimpico di Roma); La sabbia del
sonno, azione per musica e film su musiche di Luciano Berio e Marco Betta (Opéra Garnier di
Parigi); Le Esequie della Luna, narrazione fantastica ispirata a un testo di Lucio Piccolo con
musiche di Pennisi (Orestiadi di Gibellina); La madre invita a comer (Biennale di Venezia);
Mittersill 101 con musiche di Giovanni Sollima e libretto di Dario Oliveri, dedicato alla tragica
vicenda di Anton Webern (Teatro Biondo di Palermo). Nel 1994 firma insieme a Daniele Abbado e
Nicola Sani l’opera multimediale Frammenti sull’Apocalisse, interpretata da Moni Ovadia per il
Festival RomaEuropa. Con Ovadia stringe un intenso sodalizio artistico che condurrà a Diario
ironico dall’esilio e Il caso Kafka (Piccolo Teatro di Milano) e Le storie del signor Keuner di
Brecht (Mittelfest).
Dopo essere stato direttore artistico della sezione teatrale e cinematografica delle Orestiadi di
Gibellina, dal 1990 al 1995 ha diretto il Festival di Palermo sul novecento.
Fra il 1994 e il 1998 dirige i video Robert Wilson/Memory Loss, Per Webern 1883-1945: vivere è
difendere una forma e Ritratto di Harold Pinter, tutti presentati alla Mostra del Cinema di Venezia
e nei maggiori festival. Nel 1995 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il lungometraggio
Diario senza date. Nel 1999 cura la regia al Teatro Massimo di Palermo di Le Martyre de Saint
Sébastien di D’Annunzio e Debussy. Nello stesso anno realizza il film Il Manoscritto del Principe,
che ottiene il Premio Sergio Leone e il premio Fellini. Nel 2001 ha messo in scena a Palermo La
stanza e Anniversario di Harold Pinter e al Teatro Massimo Il flauto magico, e per il Festival Verdi
di Parma Norma diretta da Fabio Biondi. Nella stagione del Teatro Massimo ha poi curato la messa
in scena del trittico comprendente Der Kaiser von Atlantis, i Kindertotenlieder e Il Sopravvissuto di
Varsavia con Harvey Keitel nel ruolo del narratore.
Il sodalizio con Harold Pinter si rinnova con Old Times, prima versione italiana autorizzata dal
drammaturgo inglese dopo la contestata regia di Visconti.
Sotto falso nome è il suo secondo lungometraggio, presentato nell’ambito de La semaine de la
critique al Festival di Cannes 2004; segue nel 2006 Viaggio segreto, premiato con l’Efebo d’oro e
con il Nastro d’Argento per la Fotografia.
A Catania, al Teatro Massimo Bellini, ha messo in scena Sette storie per lasciare il mondo, da un
suo libretto per la musica di Marco Betta. Nel 2007 ha curato al Regio di Torino la regia di Oedipus
Rex e di Cavalleria Rusticana, con le scene di Mimmo Paladino e nel 2008 al Teatro San Carlo di
Napoli il dittico L’enfant et les sortilèges di Ravel e Il Castello di Barbablù di Bartók.
Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo Il trono vuoto, grazie al quale vince il Premio Campiello
Opera Prima e il Premio Vittorini. Dal romanzo trae nel 2013 il film Viva la libertà, che riceve tre
Ciak d’Oro, due David di Donatello, due Nastri d’Argento del Sindacato dei critici, il premio Sergio
Leone alla carriera dal festival di Annecy, l’Efebo d’oro di Agrigento, e il Premio della Satira
Politica di Forte dei Marmi per il cinema.
Nel luglio 2015 ha ultimato le riprese di un nuovo film dal titolo Le confessioni, con Toni Servilllo
e Daniel Auteuil, un progetto internazionale la cui uscita è prevista in febbraio.
Gianni Carluccio
Nato a Milano, si è diplomato nel 1981 in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Ha iniziato a lavorare come scenografo e costumista nel 1983, e in diverse occasioni ha curato
anche la regia (Suor Angelica, Les Pêcheurs de perles, In Limine di Jean Tardieu, Il Duello di
Cechov). Come scenografo ha lavorato con registi quali Roberto Andò, Daniele Abbado, Walter
Pagliaro e Moni Ovadia nei più importanti teatri italiani, tra i quali il Piccolo Teatro di Milano, il
Teatro Massimo di Palermo, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Teatro del Maggio Musicale
Fiorentino.
Fra i suoi impegni più importanti: Wozzeck con la regia di D. Abbado, che ha inaugurato
l’Auditorium Parco della Musica a Roma; Il Prigioniero e Volo di notte di Dallapiccola, produzione
che vince il prestigioso Premio Abbiati nel 2004. Nel 2005 ha debuttato nel cinema firmando la
scenografia del film Viaggio segreto, con la regia di Roberto Andò, e nel 2006 ha firmato le scene, i
costumi e le luci della trilogia mozartiana con la regia di D. Abbado. Nel 2007 ha collaborato con il
regista Walter Pagliaro per Le Trachinie di Sofocle al Teatro Greco di Siracusa, nel 2008 firma
insieme a R. Andò l'istallazione/spettacolo Proprio come se nulla fosse avvenuto, per la prima
edizione del Napoli Teatro Festival. Nel 2012 realizza le scene per The Coast of Utopia di Tom
Stoppard, regia di Marco Tullio Giordana, e nel 2013 collabora con Roberto Andò al film Viva la
libertà. Nel 2013-14 ha iniziato una collaborazione con Marco Bellocchio firmando scene e luci per
Zio Vanja e Pagliacci.
Le esperienze all’estero includono la prima esecuzione assoluta di Jr. Butterfly di Saegusa al Bunka
Kaykan di Tokyo, e Così fan tutte all’Opera di St. Paul (Minnesota), entrambe con D. Abbado. Ha
collaborato ad installazioni di Peter Greenaway e Robert Wilson a Milano e a Lille. Tra i prossimi
impegni: Il Testamento di Maria al Teatro Stabile di Torino, Attila al Teatro Comunale di Bologna
e al Teatro Massimo di Palermo, Pélleas et Mélisande al Teatro Regio di Torino.
Nanà Cecchi
Nata a Roma dove ha compiuto i suoi studi, si divide tra cinema e teatro e, in un percorso dedicato
all’ideazione del costume, è anche scenografa teatrale e cinematografica.
Il debutto avviene nel 1978 all’Opera di Roma con Ernani. Hans Werner Henze le affida scene e
costumi de L’opera da tre soldi e di Dido and Aeneas al Cantiere Internazionale d’Arte di
Montepulciano (1979, 1980). La predilezione per l’opera si concentra in più di trenta produzioni,
collaborando con Peter Ustinov, G. Montaldo (Turandot, Attila e Il trovatore), G. Battiato (Simon
Boccanegra e Così fan tutte), V. Schloendorff (La bohème), R. Andò (Le martyre de Saint
Sebastien, Il flauto magico, Tancredi, Norma, L’olandese volante), D. Abbado (Tannhäuser, Il
Processo, Lohengrin, Wozzeck, Jr. Butterfly, Volo di notte, Il prigioniero), H. Brockhaus (Macbeth,
Elektra, Madama Butterfly), M. Ranieri (Cavalleria Rusticana, Pagliacci, L’elisir d’amore, La
traviata), M. Kerstan (Phaedra), G. de Bosio (Don Giovanni), P. Stein (Aida), vincendo il premio
Abbiati per Turandot, Volo di notte e Il prigioniero e Phaedra. Ha inoltre lavorato in teatro a fianco
di G. Patroni Griffi, G. Mauri, P. Villoresi, G. Lavia, A. Calenda, C. Pezzoli, C. Cecchi.
Ha collaborato in film televisivi per Colomba, Stradivari e Benvenuto Cellini di G. Battiato, con il
quale debutta al cinema con I Paladini, per il quale ottiene il David di Donatello, cui seguono
Ladyhawke di Donner (Premio Saturn USA), Maccheroni di Scola, Gli occhiali d’oro di Montaldo
(Premio Osella Mostra del Cinema di Venezia, nomination al Nastro D’Argento e al David di
Donatello), Il Primo Cavaliere di Zucker, I cavalieri che fecero l’impresa di Avati (Sannio Film
Festival), Sotto falso nome di Andò, Christine Cristina di Stefania Sandrelli (Globo d’Oro
dell’Associazione Stampa Estera in Italia e nomination al Nastro D’Argento e al David di
Donatello).
Ha svolto corsi all’Università La Sapienza di Roma, all’Accademia Rossiniana di Pesaro, al Centro
Sperimentale di Cinematografia, all’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze
dell’Immagine de L’Aquila.
Riccardino Massa
Nato a Torino, ha frequentato corsi di drammaturgia teatrale presso le compagnie di prosa della sua
città. Lavora dal 1986 nella Direzione di scena al Teatro Regio di Torino con funzioni di assistenza
alla regia, collaborando alla realizzazione degli spettacoli attraverso un apporto artistico e tecnico.
Con questo incarico ha collaborato con nomi storici della regia teatrale italiana ed estera come Luca
Ronconi, Alberto Fassini, Piero Faggioni, Giuseppe Patroni Griffi, Sylvano Bussotti, Lamberto
Puggelli, Tonino Conte, Giancarlo Cobelli, Ermanno Olmi, Giuliano Montaldo, Pier Luigi Pizzi,
Graham Vick, Robert Carsen, Alfredo Arias, Hugo de Ana. Nel 2007 ha collaborato per la prima
volta con il regista Roberto Andò, in occasione della messa in scena di Cavalleria rusticana ed in
seguito per Oedipus Rex con le scene di Mimmo Paladino, costumi e luci di Gianni Carluccio.
Con Roberto Andò, Gianni Carluccio e Nanà Cecchi si ritrova per la ripresa del Flauto magico già
al Teatro Lirico di Cagliari e nuovamente quest’anno in un allestimento storico andato in scena per
la prima volta al Teatro Massimo di Palermo nel 2001.
Sebastiana Di Gesu
Scenografa e costumista, si è diplomata in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Ha lavorato dal 1987 al 1993 con Luciano Damiani al Teatro di Documenti di Roma.
Tra gli spettacoli realizzati The Beggar’s Opera di Britten al Teatro Piccinni di Bari con la regia di
Moni Ovadia, Alcesti di Euripide al Teatro India di Roma con la regia di Walter Pagliaro, Carmen
al Teatro Bellini di Catania con la regia di V. Pirrotta e Alla meta di T. Bernhard al Teatro Musco di
Catania (regia di W. Pagliaro). Collabora con gli scenografi Gianni Carluccio e Luigi Perego per
spettacoli lirici e di prosa con la regia di Roberto Andò, Daniele Abbado, Piera Degli Esposti,
Marco Bellocchio, Grischa Asagaroff nei principali teatri italiani ed europei.
Andrea Mastroni
Studia canto con L. Cuberli, R. Antoniazzi, S. Anselmi; si perfeziona con F. Cordeiro Opa. Si
diploma con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Monteverdi di Cremona e si laurea
brillantemente in Filosofia estetica. È vincitore del Concorso Di Stefano 2007 a Trapani per il ruolo
di Sparafucile; è inoltre stato insignito del premio Mario Basiola 2005 e del Premio Bibiena 2007.
Dopo aver frequentato l’Accademia Rossiniana sotto la guida di Alberto Zedda, riceve grandi
consensi di critica e pubblico per Il viaggio a Reims.
Particolarmente incline alla musica cameristica ottocentesca, è anche attivo interprete del repertorio
contemporaneo. Tra gli impegni principali si ricordano concerti al Rossini Opera Festival a Pesaro,
il Requiem di Mozart per il Teatro Comunale di Ferrara e Ravenna, la Missa Defunctorum di
Paisiello sotto la direzione di Riccardo Muti al Teatro Comunale di Piacenza e a Udine, I lombardi
alla prima crociata allo Sferisterio Opera Festival, I vespri siciliani per il Festival Verdi del Teatro
Regio di Parma, Rigoletto a Bergamo, Mantova e Malmö. Ha poi interpretato Giulio Cesare di
Händel diretto da Dantone per i teatri di Ferrara, Ravenna, Modena. È stato applaudito come
Sarastro ne Il flauto magico, nel Requiem di Mozart e in Roméo et Juliette al Carlo Felice di
Genova, è stato Figaro ne Le nozze di Figaro a Valencia, dove ha partecipato ad Ariadne auf Naxos
con Colin Davis, a Tolone è stato Don Basilio ne Il barbiere di Siviglia; ha interpretato Don
Giovanni al Petruzzelli di Bari per la direzione di Roberto Abbado e la regia di Mario Martone,
Rigoletto al Teatro alla Scala di Milano con Dudamel, in tournée in Giappone; Macbeth a Genova,
Rigoletto e Aida all’Arena di Verona, a Palermo e a Zurigo, La traviata alla Scala di Milano,
Requiem di Verdi al Carlo Felice di Genova, La fanciulla del West all'Opéra di Parigi, L'Orfeo alla
Bayerische Staatsoper di Monaco. Nei prossimi mesi canterà in Rigoletto all’Opéra Bastille di
Parigi, al MET di New York, al Teatro Real di Madrid e alla Staatsoper di Amburgo.
Antonio Di Matteo
Diplomato presso il Conservatorio di Salerno, è uno dei talenti più promettenti della sua
generazione. Ha partecipato a masterclass di Walter Alberti, Renata Scotto, Thomas Hampson e
Bonaldo Giaiotti. Ha studiato inoltre presso l’Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia di Roma sotto la guida di Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton. A soli 22 anni è
entrato a far parte del Coro del Teatro San Carlo di Napoli, dove ha avuto modo di collaborare con
direttori del calibro di Roberto Abbado, Nicola Luisotti, Riccardo Muti e Nello Santi.
Vincitore del Premio Speciale “Fondazione Pavarotti International” nel VII Concorso
Internazionale di Ravello (2013), e vincitore del I Premio al V Concorso “Benvenuto Franci” di
Pienza (2014), ha cantato in numerose rassegne e festival sia in Italia che all’estero, fra le quali
“Una voce dentro l’anima”, in ricordo del centenario della nascita del celebre basso bulgaro Boris
Christoff presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nel 2013 come membro dello Young Artist Program del Festival di Salisburgo ha cantato il ruolo di
Sarastro in Die Zauberflöte e ha lavorato con Antonio Pappano in Don Carlo di Verdi.
Fra gli impegni più recenti si segnalano Rusalka al Teatro San Carlo di Napoli, Otello con la
direzione di Nicola Luisotti presso il Teatro Verdi di Salerno, Nabucco (Gran Sacerdote di Belo) a
Rimini e Don Giovanni (Commendatore) a Modena, Piacenza e Lucca. Nel corso della stagione
2014/15 ha interpretato Macbeth presso il Teatro Petruzzelli di Bari, Don Giovanni
(Commendatore) a Udine, Aida (Re) e Nabucco (Gran Sacerdote di Belo) a Taormina.
Fra i suoi prossimi impegni si segnalano Attila (Papa Leone) al Teatro Massimo di Palermo,
Adriana Lecouvreur (Principe di Bouillon) al Teatro Lirico di Cagliari, Tosca (Angelotti) al
Petruzzelli di Bari e Rigoletto (Sparafucile) al Teatro Comunale di Bologna.
Paolo Fanale
Nasce a Palermo nel 1982. Nel 2007 debutta a Padova come Don Ottavio in Don Giovanni e da
quel momento la sua carriera lo porta ad esibirsi in alcuni dei più prestigiosi teatri del mondo:
Teatro La Scala di Milano, Metropolitan di New York, Opéra Bastille e Théâtre du Châtelet a
Parigi, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Staatsoper di Berlino, Gran Teatre del Liceu a
Barcellona, Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Theater an der Wien di Vienna, Salisburgo, New
National Theater a Tokyo, Den Norske Opera di Oslo, Opera di Helsinki, Grand Théâtre di Ginevra,
Palau de Las Arts a Valencia, a Strasburgo, Marsiglia, Nancy, Toulon, Nizza, Auditorium di Radio
France, Dublino, Tel Aviv, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Firenze, Teatro
Filarmonico di Verona, Teatro Regio di Torino, Comunale di Bologna, Carlo Felice Genova,
Accademia Santa Cecilia di Roma.
Ha cantato sotto la direzione di James Levine, Claudio Abbado, Antonio Pappano, Zubin Metha,
Daniele Gatti, Kurt Masur, Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Oren, Jordi Savall.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: Falstaff all’Opera di Amsterdam e al Covent Garden di Londra,
Les Troyens alla Scala di Milano, Don Giovanni al New National Theater in Tokyo, Roméo et
Juliette diretto da Daniele Gatti a Parigi, recital a Tokyo, Roméo et Juliette all’Opéra di Montecarlo,
L’elisir d'amore all’Opéra di Marsiglia e alla Deutsche Oper di Berlino, Magnificat e una
registrazione di Aida con Antonio Pappano a Santa Cecilia, Die Zauberflöte al Teatro Comunale di
Bologna, Pelléas et Mélisande a Firenze con Daniele Gatti, Così fan tutte alla Bayerische
Staatsoper, Gianni Schicchi a Londra, Lucio Silla in tour in Europa; Don Giovanni al Festival di
Salisburgo.
Fabrizio Paesano
È nato a Napoli nel 1985. Appassionato di canto, inizia giovanissimo ad esibirsi con una certa
regolarità in spettacoli e concerti che spaziano dalla musica sacra alla canzone napoletana. Nasce
nel frattempo l’interesse per la musica lirica che lo porta ad intraprendere la formazione musicale e
vocale al Conservatorio di Salerno sotto la guida di Marilena Laurenza.
Nel 2009 vince il Concorso Luigi Denza a Castellamare di Stabia e nel 2010 debutta al Teatro
Sociale di Como nel ruolo di Elvino ne La Sonnambula di Bellini come finalista idoneo al ruolo del
61° Concorso As.Li.Co. Nelle stagioni successive canta tra l’altro Il cappello di paglia di Rota in
scena a Como e al Teatro Chiabrera di Savona, al Teatro Fraschini di Pavia e al Teatro Sociale di
Rovigo, I Capuleti e i Montecchi di Bellini (Tebaldo) nel Circuito Regionale Lombardo, Rigoletto
(Duca di Mantova) al Teatro Petruzzelli di Bari e al Teatro Bolshoi a Mosca, Crispino e la Comare
(Contino del Fiore) al Festival della Valle d’Itria e Falstaff (Fenton) al Teatro Verdi di Sassari e al
Teatro Pergolesi di Jesi. Nel 2014 ottiene il Primo premio al 52° Concorso Voci Verdiane.
Tra gli impegni recenti e futuri: il ritorno al Bolshoi a Mosca per la ripresa di Rigoletto, il debutto al
Teatro alla Scala in Carmen (Remendado), I due Foscari a Piacenza, L’elisir d’amore al Teatro
Comunale di Bologna, La donna serpente a Torino.
Cornelia Goetz
Nata a Waiblingen (Stoccarda), ha studiato alla Musikhochschule di Karlsruhe, a Vienna e con
Astrid Varnay all’opera studio della Bayerische Staatsoper di Monaco. Dopo il suo periodo di
formazione presso la Deutsche Oper Berlin, ha cantato regolarmente in molti dei principali teatri
d’opera europei: Semperoper di Dresda, Staatsoper di Amburgo, Opera di Colonia, Opera di Lipsia,
Staatsoper di Stoccarda, Staatstheater di Wiesbaden, Deutsche Oper di Düsseldorf, Staatsoper di
Hannover, Opera di Francoforte, Opera di Norimberga, Gärtnerplatz-Theater di Monaco e in tutti e
tre i teatri d’opera di Berlino. È stata inoltre ospite della Volksoper di Vienna, del Festival di
Edimburgo, della Royal Opera House Covent Garden di Londra, ad Anversa, a Roma e in
Giappone. Ha collaborato con direttori quali Philippe Auguin, Sir Andrew Davis, Christoph von
Dohnanyi, Vladimir Jurowski, James Levine, Marc Minkowski, Marc Piollet, Stefan Soltesz,
Christian Thielemann, Sebastian Weigle e Lothar Zagrosek.
I ruoli interpretati con maggior successo sono Regina della Notte (Die Zauberflöte), Konstanze e
Blonde (Die Entführung aus dem Serail), Zerbinetta (Ariadne auf Naxos), Olympia (Les contes
d'Hoffmann) e Cunegonde (Candide). Di recente ha debuttato come Fiordiligi (Così fan tutte),
Sophie (Der Rosenkavalier), Gretel (Hänsel und Gretel) and Cleopatra (Giulio Cesare). È molto
apprezzata in concerto e come specialista del repertorio di coloratura.
Ha cantato il ruolo della Regina della Notte più di 800 volte: al suo debutto al Glyndebourne Opera
Festival, in una nuova produzione alla Chicago Lyric Opera, al Teatro Regio in Parma, al suo
debutto alla Metropolitan Opera di New York, all’Opéra di Parigi e alla Staatsoper di Vienna.
Marie-Pierre Roy
Si avvicina alla musica con lo studio del violino, per poi integrare la classe di canto. Una volta
diplomata, studia con Francisco Araiza alla Musikhochschule di Stoccarda, per poi entrare alla
Scuola dell’Opera di Stoccarda, dove si diploma nel 2014. Durante gli studi incontra inoltre Dunja
Vejzović, Shirley Close, Malcolm Walker e Georg Nigl, e riceve suggerimenti da musicisti come
Nicholas Kok e Stefan Schreiber e dal regista Bernd Schmitt.
Dopo una lunga e ricca esperienza in formazioni corali (Choeur National des Jeunes, Cantus de
Tempore, Stimmkunst Ensemble, Les traversées Baroque, Württembergischer Kammerchor, Opéra
de Dijon, Staatstheater Stuttgart, Theater Pforzheim) si rivolge ad un ampio repertorio solistico, che
comprende la Johannes Passion, il Weihnachtsoratorium e il Magnificat di Bach, lo Stabat Mater
di Dvorák, il Requiem di Mozart, Elias di Mendelssohn, Susanna di Händel, e include tanto la
creazione contemporanea che il repertorio antico.
Tra i ruoli operistici interpretati ricordiamo Marzelline (Fidelio), Nannetta (Falstaff), Rosina (Il
barbiere di Siviglia). Ha lavorato con direttori quali John Axelrod, Falérie Fayet, Markus Huber,
Kay Johannsen, Dieter Kurz e Markus Stenz.
Nel 2015 ha interpretato Eva in Paradise Reloaded di Peter Eötvös all’Opera di Chemnitz e la parte
del soprano in Into the little Hill de George Benjamin all’Opera di Stoccarda. Ha cantato poi nella
Nona sinfonia di Beethoven diretta da Veronika Stoertzenbach alla Liederhalle di Stoccarda, nella
Nelson Messe di Haydn e in una versione concertistica di Amadeus dal dramma di Peter Shaffer al
Teatro San Carlo di Napoli con la direzione di John Axelrod.
Debutta a Palermo nel ruolo della Regina della Notte.
Laura Giordano
Nata a Palermo, ha debuttato giovanissima ne I pazzi per progetto di Donizetti e in Adina di Rossini
al Teatro Massimo di Palermo. In seguito ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più prestigiosi
teatri internazionali, fra i quali il Teatro alla Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, l’Opéra
National de Paris, il Théâtre des Champs-Elysées de Paris, il Théâtre du Châtelet de Paris, il
Barbican Center di Londra, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Ravenna Festival, il Teatro
Bolshoi di Mosca e il Mariinski di San Pietroburgo, collaborando con direttori d’orchestra quali
Muti, Metha, Pappano, Chailly, Gergiev, Noseda, López-Cobos, Alessandrini, Bashmet, Ono,
Rousset, Spinosi, Zedda, Arrivabeni, Plasson.
Fra le sue interpretazioni si segnalano Don Pasquale con Muti al Teatro Alighieri di Ravenna, La
bohème (Musetta) al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro Real di Madrid, L’elisir d’amore, Le
nozze di Figaro (Susanna) alla Semperoper di Dresda, a Genova e all’Opéra Bastille di Parigi,
Falstaff (Nannetta) al Teatro alla Scala di Milano sempre diretta da Muti, La fille du régiment, Il
ritorno di Don Calandrino di Cimarosa con Muti al Festival di Salisburgo di Pentecoste, Così fan
tutte (Despina) al Teatro Massimo di Palermo e all’Opernhaus di Zurigo dove ha cantato anche
Zerlina in Don Giovanni, Gianni Schicchi a Lisbona e Rigoletto al Seoul Art Center in Corea.
Ha inciso L’Olimpiade di Vivaldi con Alessandrini (Opus 111) e brani inediti di Rossini con
Chailly (Decca).
Nel corso della stagione 2014/15 ha interpretato La fille du régiment (Marie) e Le Toréador al
Teatro Massimo di Palermo, Falstaff (Nannetta) con la Sveriges Radio Symphony Orchestra di
Stoccolma diretta da Daniel Harding e La bohème (Musetta) al Teatro Massimo Bellini di Catania.
Fra i prossimi impegni annovera La fille du régiment (Marie) al Teatro Massimo di Palermo, Betly
(ruolo del titolo) di Donizetti alla Konzerthaus di Berlino, L’elisir d’amore (Adina) al Teatro del
Maggio Musicale Fiorentino, Falstaff (Nannetta) alla Salle Pleyel di Parigi.
Ekaterina Bakanova
Ha iniziato gli studi musicali presso la Scuola d’Arte della sua città natale trasferendosi in seguito, a
Mosca dove dal 2001 al 2005 ha frequentato lo “Gnesin State College” sotto la guida di Margarita
Landa, vincendo numerosi concorsi durante gli anni di studio. Dal 2005 al 2011 ha cantato in
qualità di solista al Teatro “Novaya Opera” di Mosca. Dal 2009 al 2011 ha studiato con la guida di
G. Gitto e nel 2011 ha ottenuto il diploma di Laurea presso l’Accademia di Musica di Gnesin.
Ha debuttato nel 2006 nel ruolo della Regina della Notte ne Il flauto magico. Nel 2007 ha vinto il I
Premio al Concorso Di Stefano ed è stata scelta per il ruolo di Gilda in Rigoletto nell’ambito del
“Luglio Musicale Trapanese”. Tra gli altri ruoli interpretati, Rosina ne Il barbiere di Siviglia,
Sophie in Werther, Barce in Hubicka di Smetana, Serpina ne La serva padrona, Lucia in Lucia di
Lammermoor, ruolo debuttato a seguito della vittoria al Concorso Internazionale As. Li. Co a
Como, Angelica in Orlando Paladino di J. Haydn (al Théâtre du Châtelet di Parigi con la direzione
di Jean-Christophe Spinosi), Micaela in Carmen (Teatro La Fenice di Venezia), Musetta in La
bohème (Teatro Regio, Torino), Zerlina in Don Giovanni, Violetta in La traviata (Teatro La Fenice,
Venezia).
Di recente ha debuttato come Pamina ne Il flauto magico (Teatro Regio di Torino) e nel ruolo di
Lisa ne Il paese del sorriso di Léhar (Teatro Verdi di Trieste con la regia di Damiano Michieletto) e
ha cantato in Don Pasquale al National Center for the Performing Arts di Pechino e in La bohème
alla Royal Opera House - Covent Garden di Londra.
Anna Schoeck
Nata nel 1985 in Germania, ha iniziato prestissimo gli studi di canto (alla “Hanns Eisler Academy
of Music Berlin” con Heidrun Franz-Vetter e Wolfram Rieger) e di violino. Nel 2006 ha studiato
alla Richard-Wagner-Stiftung del Festival di Bayreuth. Ha debuttato nello stesso anno alla
Komische Oper di Berlino come Barbarina in Le nozze di Figaro. Dal 2007 al 2012 ha avuto una
borsa di studio della “Franz-Josef-Weisweiler-Stiftung” presso la Deutsche Oper di Berlino, dove
ha interpretato Pamina in Die Zauberflöte, Gretel in Hänsel und Gretel, Frasquita in Carmen e Pepa
in Tiefland. Tra gli altri ruoli interpretati, ricordiamo Susanna in Le nozze di Figaro, Annina in Eine
Nacht in Venedig, Papagena in Die Zauberflöte. Dal 2012 è membro del Landestheater SchleswigHolstein di Flensburg, dove ha cantato in La bohème, Mahagonny, Evgenij Onegin, Midsummer
Night’s Dream. Nel 2012 ha debuttato al Théâtre du Capitole di Tolosa in Tannhäuser, e ha cantato
il ruolo di Mariana in Das Liebesverbot a Bayreuth nelle celebrazioni del bicentenario wagneriano
del 2013.
Christine Knorren
Ha studiato alla Hochschule für Musik di Amburgo nella classe di J. Beckmann, diplomandosi in
canto liederistico e oratorio. Ha partecipato ai corsi dell’Opera Studio di Zurigo, alla fine dei quali
ha debuttato in Rigoletto, Il Barbiere di Siviglia e in Der Wildschütz di Lortzing. Ha poi cantato nei
ruoli di Orfeo (Orfeo ed Euridice), Sesto (La clemenza di Tito), Nicklausse (Les Contes
d’Hoffmann) e Octavian (Der Rosenkavalier) ad Aquisgrana. È stata finalista in vari concorsi
internazionali e vincitrice del premio Mozart ad Amburgo e del Concorso J. Aragall in Spagna.
Oltre all’attività operistica, si dedica al repertorio liederistico e oratoriale: Messa in do minore di
Mozart, Stabat Mater e Petite Messe Solennelle di Rossini, Passioni di Bach, Elias di Mendelssohn,
seconda e terza sinfonia di Mahler e Requiem di Verdi.
Tra le opere interpretate, Fedra di Pizzetti al Festival di Radio France a Montpellier, Penthesilea di
Koering, Le Martyre de Saint Sébastien di Debussy al Théâtre des Champs Elysées a Parigi con
Daniele Gatti, Lucio Silla di Mozart (Cecilio) a Nizza, Madama Butterfly (Suzuki) a Berna, Oberto
Conte di San Bonifacio di Verdi (Leonora), Maria di Rohan di Donizetti (Gondi) e Beatrice di
Tenda (Agnese) a Berlino, Aida (Amneris) e Don Carlo (Eboli) al Cairo, Anna Bolena (Smeton) a
St. Moritz e a Basilea, Luisa Miller (Federica) e Un ballo in maschera (Ulrica). Recentemente ha
cantato al Teatro Massimo di Palermo il ruolo di Elsbeth in Feuersnot di R. Strauss e il ruolo di
Wellgunde in Das Rheingold. Tornerà a Palermo per Götterdämmerung (Wellgunde/Zweite Norn).
Annette Jahns
Nata a Dresda, è compositrice, attrice, pantomima, jazzista. Da sempre ha posto molta attenzione
alla mobilità scenica, alla credibilità dei ruoli, all’impiego e al linguaggio del corpo.
Pina Bausch ha trovato in lei la figura ideale per il ruolo di Orfeo in Orfeo e Euridice, produzione
portata in tournée a Parigi (Opéra Garnier) e a Genova (Teatro Carlo Felice). Sempre per il
“Tanztheater” di Pina Bausch è stata Anna nei Sette peccati capitali a Wuppertal e Amsterdam.
Ha fatto parte dell’ensemble di canto della Semperoper di Dresda.
Ha inoltre firmato alcune regie, tra cui Pierrot lunaire in forma scenica, Madama Butterfly, Die
Zauberflöte.
Ha cantato in Die Liebe der Danae con la direzione di Fabio Luisi al Festival di Salisburgo, in
Ägyptische Helena, in Der Rosenkavalier a Genova ed ha partecipato al Ring allestito a Dresda per
la regia di Willy Decker. Nel 2006 ha partecipato anche al Ring del Théâtre du Châtelet di Parigi
(direttore Christoph Eschenbach, regia di Bob Wilson).
In Italia ha cantato presso tutti i maggiori teatri e istituzioni musicali: dalla Rai di Torino all’Opera
di Roma (Die Walküre, direttore Sinopoli), in Der Rosenkavalier (Annina) al Teatro degli
Arcimboldi a Milano (direttore Jeffrey Tate, regia di Pier Luigi Pizzi), al San Carlo di Napoli per
Elektra (direttore Gabriele Ferro) e Die Walküre (direttore Tate), al Teatro La Fenice di Venezia per
Götterdämmerung nel 2009 (con Tate e Carsen, premio Abbiati 2009) e Rheingold concertante nel
2011. Di recente ha cantato al Ravenna Festival in Sancta Susanna di Hindemith diretta da
Riccardo Muti, in Il flauto magico al Teatro Regio di Parma, al San Carlo di Napoli, al Teatro Carlo
Felice di Genova e in Die Walküre al Teatro Massimo di Palermo.
Markus Werba
Ha studiato a Vienna con Walter Berry. Membro per due anni dell’ensemble della Volksoper di
Vienna, nel 1998 è scelto da Strehler come Guglielmo in Così fan tutte, iniziando un’intensa
carriera nei principali teatri italiani (Scala, Roma, Bologna, Torino, Palermo, Cagliari, Napoli,
Genova, Venezia, Trieste) e internazionali (Berlino, Monaco, Vienna, Salisburgo, Londra, Parigi,
Zurigo, San Pietroburgo, New York, Los Angeles, Sydney, Tokyo). Il suo repertorio spazia dalla
Calisto di Cavalli a Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Die Zauberflöte, Il barbiere
di Siviglia, La Cenerentola, L’elisir d’amore, Don Pasquale, Roméo et Juliette, Pelléas et
Mélisande, Alfonso und Estrella, Hans Heiling, Die Vögel, Il Pipistrello, Capriccio, Ariadne auf
Naxos, La bohème, Die Meistersinger von Nürnberg. Ha collaborato con direttori quali Abbado,
Christie, Gatti, Gergiev, Harnoncourt, Muti, Nagano, Conlon, Bolton, Nagano, Tate, Chailly,
Pappano, Metzmacher e con registi quali Audi, Besson, Dörrie, Kupfer, McVicar, Michieletto,
Ronconi, Vick, Stein.
Il suo formidabile debutto come Beckmesser nei Meistersinger al Festival di Salisburgo nel 2013
gli è valso un invito immediato per Fierrabras al Festival successivo e per Meistersinger nel 2015
alla Staatsoper di Berlino sotto la direzione di Daniel Barenboim.
Don Carlos al New National Theatre di Tokyo e alla Semperoper di Dresda segna il passaggio del
giovane baritono al repertorio verdiano.
Il 2015 ha visto l’artista impegnato anche in Das Lied von der Erde con l’Orchestra Sinfonica della
Rai sotto la direzione di Juraj Valcuha, in Nozze di Figaro (Figaro) all’Opera di Roma e in La
bohème al Teatro Regio di Torino.
Nel 2016 canterà al Teatro alla Scala e all’Accademia di Santa Cecilia.
Riccardo Novaro
Diplomato in canto e musica vocale da camera al Conservatorio di Milano, studia con Alessandro
Corbelli e Claudio Meliciani e s’impone come interprete di riferimento nel repertorio barocco e
belcantista. Vincitore del Concorso Internazionale As. Li. Co., ha debuttato con il ruolo di
Guglielmo in Così fan tutte.
Si è prodotto nei più grandi teatri, quali il Lincoln Center di New York (Don Giovanni), l’Opéra di
Parigi (La Cenerentola, L’italiana in Algeri), l’Opéra Comique di Parigi (Carmen), il Teatro alla
Scala di Milano (Un giorno di regno), il Teatro San Carlo di Napoli (L’elisir d’amore), La Monnaie
di Bruxelles (Il viaggio a Reims), il Concertgebouw di Amsterdam (Le comte Ory), la Gasteig
Philharmonie di Monaco di Baviera (L’italiana in Algeri), il Teatro Lirico di Cagliari (Don
Pasquale), il Teatro Regio di Torino (Le nozze di Figaro, Il matrimonio segreto), l’Opéra di
Losanna (Il turco in Italia, Rinaldo, L’italiana in Algeri, Le nozze di Figaro), il Festival di Beaune
(Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Orlando furioso), il Festival di Glyndebourne (La bohème,
Gianni Schicchi, Così fan tutte, Rinaldo, L’elisir d’amore).
Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Rinaldo Alessandrini, Maurizio Benini, Bruno
Campanella, Ivan Fischer, Riccardo Frizza, John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Vladimir Jurowski.
Annabel Arden, Robert Carsen, David McVicar, Adrian Noble, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi,
Daniel Slater sono i registi che hanno marcato il suo percorso artistico.
Tra gli impegni recenti: La Cenerentola alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Le nozze di Figaro
all’Opéra di Digione e Saint-Etienne, La bohème all’Opéra di Bordeaux e Così fan tutte alla
Vlaamse Oper di Anversa.
Laura Catrani
Nata a Rimini, si è diplomata a pieni voti in Canto e in Musica Vocale da Camera presso il
Conservatorio di Milano, sotto la guida di Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha
saputo unire musicalità ed espressività teatrale, tanto da poter affrontare generi e stili diversi,
specializzandosi nel repertorio barocco e settecentesco e nella musica del novecento e
contemporanea, anche in ruoli di cantante-attrice. Ha cantato in diversi teatri e istituzioni musicali,
tra i quali il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Carlo Felice di Genova,
la Cappella Paolina del Quirinale, il Festival Dino Ciani, il Festival delle Settimane Musicali di
Stresa e l’Accademia Montis Regalis, diretta tra gli altri da Stefan Anton Reck, Gianandrea Noseda,
Fabio Biondi, Alan Curtis e Daniele Rustioni. L'attenzione per la musica contemporanea l'ha vista
interprete di numerose esecuzioni di autori del Novecento e di composizioni in prima mondiale,
quali quelle di Azio Corghi, Alessandro Solbiati, Silvia Colasanti, Giacomo Manzoni e Matteo
Franceschini.
Sotto la direzione di Jonathan Webb ha recentemente debuttato nel ruolo di Lucia in The rape of
Lucretia di Britten con la regia di Daniele Abbado nei teatri di Ravenna e Reggio Emilia e al
Maggio Musicale Fiorentino, mentre all’Opera di Roma (stagione di Caracalla) ha cantato la
Seconda Dama in Dido and Aeneas di Purcell con la regia di Chiara Muti. Nel 2014 ha cantato
Papagena nel Flauto magico al Teatro Regio di Torino, in una serie di concerti con il Divertimento
Ensemble, Pierrot Lunaire al Teatro Verdi di Pisa e al Festival Orizzonti di Chiusi, King Arthur di
Purcell alla Sagra Malatestiana di Rimini.
Alexander Krawetz
Nato a Odessa, si è diplomato al Conservatorio di Mosca nel 1992. Tra le opere interpretate,
ricordiamo Madama Butterfly (Goro) alla Deutsche Oper di Düsseldorf, al Teatro Real di Madrid e
al Teatro Comunale di Bologna, Lucia di Lammermoor (Normanno) alla Komische Oper di Berlino,
Carmina Burana al Teatro di Basilea, Die Soldaten di Zimmermann alla Bayerisches Staatsoper di
Monaco, Sansibar di Mayer, La vedova allegra, La finta giardiniera (Contino Belfiore) al Teatro di
Klagenfurt, Die Entführung aus dem Serail (Pedrillo), Lady Macbeth del Distretto di Mcensk
all’Opera di Bonn e al Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Rostropovich. È stato ospite
del Festival di Bregenz, dello Schwetzinger Schlossfestspiel, dei festival di Bergen e di Antibes.
Ha cantato con direttori quali G. Bertini, A. Jordan, V. Jurowski, H. Graf, D. Kahidze, G. Kuhn, L.
Langrée, F. Layer, F. Luhd, Z. Pesko, C. Rozdestvensky, M. Rostropovich, H. Rilling, W.
Sawallisch, P. Schneider.
Nella stagione 2013/14 ha cantato nel ruolo dell’Astrologo in Il gallo d’oro alla Bergen National
Opera, in Die Soldaten alla Komische Oper di Berlino, in Turandot (Pong) all’Opéra di Nizza. Tra
gli impegni più recenti e futuri, Francesca da Rimini e Il cavaliere avaro di Rachmaninov alla
Monnaie di Bruxelles e Lady Macbeth del Distretto di Mcensk all’Opéra di Monte-Carlo.
Emanuela Ciminna, Federica Quattrocchi, Riccardo Romeo, Giorgia Piazza, Fabio Filippone,
Valeria Giordano
Fanno parte del Coro di voci bianche del Teatro Massimo di Palermo, diretto da Salvatore Punturo.
Roberto Abbondanza
Romano, allievo del soprano Isabel Gentile, si è perfezionato nel repertorio liederistico al
Mozarteum di Salisburgo con Hartmut Höll.
Attivo nella musica antica e barocca, ha collaborato con F. Biondi, R. Alessandrini, J. Savall, S.
Preston, C. Mackerras, S. Vartolo, G. Garrido, F. M. Bressan.
Ha collaborato, tra gli altri, con i direttori M. W. Chung, Z. Mehta, Lu Jia, B. Bartoletti, G. Noseda,
D. Callegaris, M. Tabachnik, E. Morricone, M. Panni, E. Pidò, V. Spivakov, A. Tamayo, J. Webb,
A. Zedda, Z. Pesko, G. Kuhn, P. Olmi, P. Morandi e con i registi quali D. Abbado, Pier’Alli, G.
Barberio Corsetti, R. Carsen, G. Cobelli, G. Gallione, W. Le Moli, V. Malosti, M. Martone, P. L.
Pizzi, J. P. Ponnelle, G. Pressburger, M. Scaparro, G. Vacis, La Fura dels Baus, F. Ripa di Meana,
H. De Ana, D. Michieletto.
Ha cantato in Italia (Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma,
Teatro alla Scala di Milano, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Comunale di Bologna, Teatro La
Fenice e Biennale di Venezia, Filarmonico di Verona, Teatro Regio di Torino, Opera di Roma,
Orchestra Nazionale della RAI, Sagra Malatestiana di Rimini, Sagra Musicale Umbra, Festival di
Ravello) e all’estero (Monte-Carlo, Parigi, Bordeaux, Lione, Nizza, Lisbona, Barcellona, Madrid,
Bilbao, Colonia, Vienna, Oslo, Bruxelles, Budapest, Toronto, New York, Washington, Buenos
Aires, San Paolo, Città del Messico, Istanbul, Tokyo, Kyoto, Singapore, Hong Kong, Taipei etc.).
Ha inciso per Virgin, Opus 111, Naxos, Stradivarius, Tactus e Fonè.
Victor Garcia Sierra
Si è esibito in diversi paesi (Venezuela, Perù, Brasile, Colombia, Spagna, Svizzera, Francia,
Germania, Polonia, Turchia, Giappone), interpretando personaggi quali Colline (La bohème), Don
Basilio (Il barbiere di Siviglia), Don Alfonso (Così fan tutte), Oroveso (Norma), Don Bartolo (Le
nozze di Figaro), Sparafucile e Monterone (Rigoletto), Mustafà (L'italiana in Algeri), Amonasro
(Aida), Sharpless (Madama Butterfly), Zuniga (Carmen), King Lot of Orkney (Merlin), Starek
(Jenůfa), Thoas - (Iphigénie en Tauride), Scarpia (Tosca), Filippo II (Don Carlo).
Ha lavorato tra gli altri al Teatro Real di Madrid, al Teatro di Basilea, al Teatro di Las Palmas, al
Teatro Filarmonico di Verona, al Teatro Verdi di Busseto, all’Arena di Verona,
con importanti registi e direttori come J. Kovatchev, R. Gandolfi, G. Ferro, D. Renzetti, C. M.
Carminati, Z. Mehta, D. Oren, F. Zeffirelli, P. L. Pizzi, G. Vick, E. Sagi.
Cristiano Olivieri
Compiuti gli studi universitari e musicali (diploma in canto presso il Conservatorio Rossini di
Pesaro) si perfeziona agli stages di A. Kraus, G. Kuhn, E. Facini, A. Ceccarelli, R. Bruson, A.
Billard, R. Savastano. Premiato al concorso “Corradetti” di Padova nel 1994 e al Concorso
“Ventidio Basso” di Ascoli nel 1995, debutta nel 1994 in Sonnambula alla Sala Monteverdi di
Bolzano.
Da anni è presente nei cartelloni d’opera dei più importanti teatri italiani affrontando sia primi ruoli
che ruoli di fianco. È stato Cavaradossi in Tosca allo Sferisterio di Macerata, Calaf (Turandot) al
Sejong di Seoul, Radames (Aida) al Narni opera, Alfredo (La traviata) al Residenz Theater di
Monaco, Turiddu (Cavalleria Rusticana) al Tuscia Festival, Manolios (The greek passion) al Teatro
Massimo di Palermo; ha anche affrontato molti titoli del teatro in lingua tedesca di autori come
Schreker, Zemlinski, Strauss (Feuersnot al Teatro Massimo di Palermo, Salome al Teatro San Carlo
di Napoli). Ha partecipato ripetutamente alle stagioni dell’Arena di Verona, del Festival di Torre
del Lago e delle Terme di Caracalla. Ha affrontato spesso musica contemporanea ed è
frequentemente impegnato in attività concertistica, che comprende diverse tournées all’estero. Tra
le incisioni, recente quella per la Sony de L’assassinio nella cattedrale di Pizzetti, eseguita nel
Duomo di Milano per la direzione di Scimone.
Tra gli appuntamenti recenti e futuri: Falstaff e Fedora al Teatro San Carlo di Napoli, Il flauto
magico al Teatro Filarmonico di Verona.