Farmaco @ vigilanza Notiziario a cura della SOC Ass. Farmaceutica Territoriale Responsabile ASL CN2 Farmacovigilanza: Dr.ssa Maria M. Avataneo Progetto FARMATER: Dr. Andrea Riberi Novembre 2012 – n.6 RIMOSSO DIVIETO DI UTILIZZO DEI VACCINI ANTIINFLUENZALI NOVARTIS AIFA: Nuove misure per il rischio di embolia gassosa durante l'applicazione spray A seguito di un difetto di qualità per la presenza di un fenomeno di aggregazione proteica, osservato nella produzione dei vaccini influenzali e riscontrato in alcuni lotti, peraltro mai rilasciati sul commercio, era stato disposto il 25 Ottobre scorso, il divieto di utilizzo di tutta la produzione in attesa di ulteriori controlli. Il 9 Novembre 2012 è stato rimosso tale divieto relativo all’utilizzo dei vaccini antinfluenzali fabbricati dalla Novartis V&D adottato in via precauzionale. Ciò è stato possibile in seguito alle accurate verifiche su un possibile difetto di qualità presente in alcuni lotti di vaccino e alle concomitanti analisi straordinarie effettuate sia dall’Azienda, sia dall’Istituto Superiore di Sanità. Gli ulteriori controlli, aggiuntivi a quelli che vengono espletati di routine, hanno confermato l’assenza di difetti di qualità sui lotti commercializzati. Pertanto l’AIFA, con tale provvedimento ha reso nuovamente disponibile per la vaccinazione antinfluenzale i vaccini Agrippal, Fluad, Influpozzi ed Influpozzi adiuvato esclusivamente per le confezioni derivate dai lotti in partenza controllati. Si fa presente che la formazione di aggregati, disperdibili dopo agitazione della siringa pre-riempita, è un fenomeno previsto che può verificarsi con i vaccini e gli stampati dei prodotti riportano che è necessario riportarli a temperatura ambiente riscaldandoli per almeno un minuto nel palmo delle mani, agitarli prima della somministrazione ed ispezionare il vaccino prima dell’uso. Qualora venisse osservata la presenza di aggregati in un vaccino e che tali aggregati non si dovessero disperdere dopo l’agitazione della siringa, si invita a non utilizzare quella specifica siringa di vaccino, a conservarla in frigo e a contattare l’AIFA (Ufficio Qualità dei Prodotti).1,2 Fibrinogeno + Fibronectina + Trombina Antiemoraggici AIFA: Ulteriore revisione sulla calcitonina Calcitonina Osteomodulanti Calcitonina Sandoz® Classe A Nota 41 Dopo la revisione completata dall’EMA il 19 Luglio scorso, sui benefici e sui rischi dei medicinali a base di calcitonina, il 15 Novembre, il Comitato (CHMP) ha confermato le raccomandazioni, in seguito ad un ulteriore revisione. Evidenziando un piccolo aumento del rischio di cancro in seguito all’uso a lungo termine di questi medicinali, il CHMP raccomandò che tali medicinali fossero autorizzati per l’uso a breve termine nella malattia di Paget, per la perdita acuta di massa ossea dovuta ad improvvisa immobilizzazione e per l’ipercalcemia causata dal cancro. Il Comitato concluse inoltre che i benefici dei medicinali a base di calcitonina non superavano i rischi nel trattamento dell’osteoporosi e che non dovevano essere più utilizzati per tale patologia.3 Modifica RCP Evicel® / Omrix Biopharmaceuticals NV Quixil® /Omrix Biopharmaceuticals NV Classe C Il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato una serie di misure per i sigillanti a base fibrina Evicel e Quixil, per ridurre al minimo il rischio di embolia gassosa, quando questi medicinali vengono applicati in spray durante un intervento chirurgico. I sigillanti a base di fibrina sono utilizzati in una vasta gamma di procedure chirurgiche per ridurre il sanguinamento locale. Essi possono essere applicati per gocciolamento o spruzzando la soluzione sul tessuto sanguinante, dove formano un coagulo di fibrina, fermano il sanguinamento e contribuiscono così alla guarigione della ferita. Al momento la soluzione viene nebulizzata utilizzando aria compressa o anidride carbonica (CO2). La revisione di questi medicinali è stata avviata a seguito di segnalazioni di embolia gassosa, verificatesi con l'uso di dispositivi spray, che utilizzano un regolatore di pressione per somministrare questi medicinali. Questi eventi sembrano essere correlati all'uso del dispositivo spray, a pressioni più elevate rispetto a quelle raccomandate e/o ad una distanza, rispetto alla superficie del tessuto, superiore a quella raccomandata. A seguito della revisione di tutte le informazioni disponibili, il CHMP ha concluso che le istruzioni esistenti per gli operatori sanitari sull'uso di questi medicinali non erano sufficienti a minimizzare il rischio di questo effetto avverso raro, ma pericoloso per la vita. Pertanto, raccomanda che, quando applicati in spray, Evicel e Quixil devono essere nebulizzati impiegando solo anidride carbonica (CO2), invece di aria compressa, in quanto la maggiore solubilità di CO2 nel sangue riduce il rischio di embolia. Le informazioni sul prodotto di questi medicinali devono essere aggiornate con raccomandazioni chiare e coerenti per gli operatori sanitari riguardo alla pressione consigliata e alla distanza da utilizzare durante l’applicazione in spray. Questi medicinali non dovrebbero essere applicati in spray in chirurgia endoscopica e quando impiegati in chirurgia laparoscopica, si deve prestare attenzione ad assicurare che venga osservata la distanza minima di sicurezza dal tessuto. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio per Evicel e Quixil deve garantire che tali prodotti siano utilizzati con regolatori di pressione che non superino la pressione massima richiesta per erogare la colla di fibrina, e che siano provvisti di etichette con indicazione della pressione e della distanza di erogazione consigliate.4 Farmaco @ vigilanza Notiziario a cura della SOC Ass. Farmaceutica Territoriale Responsabile ASL CN2 Farmacovigilanza: Dr.ssa Maria M. Avataneo Progetto FARMATER: Dr. Andrea Riberi Novembre 2012 – n.6 INFLUENZA: CHI VACCINARE ? La prima banca dati ufficiale dei farmaci In alcune categorie di soggetti la vaccinazione è particolarmente importante. Come ricorda l’OMS, i bambini sono tra i soggetti più a rischio di contrarre l’influenza e hanno un ruolo fondamentale nel trasmetterla. Un bambino in buone condizioni di salute è in grado di reagire autonomamente o con il semplice supporto di terapie sintomatiche, nei confronti del virus influenzale, anche se, nei bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni), la vaccinazione non è controindicata, qualora il pediatra optasse per questa scelta. I vaccini antinfluenzali non vanno invece somministrati nei bambini di età inferiore a 6 mesi; la vaccinazione della mamma e degli altri familiari è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta. La vaccinazione antinfluenzale è considerata sicura alle donne che si trovano nel 2° e 3° trimestre di gravidanza all’inizio della stagione influenzale. Questa raccomandazione, secondo l’OMS, è motivata non solo dalle possibili conseguenze negative che l’influenza può avere sulla gravidanza ma anche dal fatto che, vaccinarsi, ha lo scopo di proteggere i neonati contro l’influenza nei loro primi mesi di vita. Tuttavia nel 1° trimestre di gravidanza, in assenza di condizioni mediche predisponenti che rendano imperativa la vaccinazione antinfluenzale, questa deve essere subordinata ad una attenta valutazione del rapporto rischio beneficio da parte del medico curante. Il virus influenzale si diffonde in tutto l'organismo e quindi anche nel latte, dove peraltro sono presenti anche gli anticorpi. La trasmissione dell'infezione, però, avviene soprattutto per via "aerea". La vaccinazione antinfluenzale non è controindicata nelle donne che allattano e l'allattamento non interferisce sfavorevolmente sulla risposta immunitaria. L’AIFA ha predisposto un nuovo sistema elettronico per l’acquisizione, dalle aziende farmaceutiche, di tutti gli stampati che regolano i medicinali in commercio nel nostro Paese (Foglio Illustrativo, RCP, etc.). Il nuovo portale renderà disponibili ad Aziende, Operatori Sanitari tutte le informazioni ufficiali che regolano il mondo del farmaco e sarà consultabile anche dai cittadini. Questa nuova interfaccia telematica, tra AIFA e aziende farmaceutiche, permetterà di realizzare un database esaustivo, che verrà aggiornato costantemente. Al termine di un periodo di tempo destinato ai necessari collaudi tecnici, il portale dedicato agli stampati entrerà in funzione a partire da gennaio del prossimo anno.6 FANS e complicanze gastrointestinali Il rischio di complicazioni al tratto gastrointestinale (GI) superiore associate all'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) è un problema serio che riguarda la salute pubblica. Il rischio differisce tra i singoli FANS, tuttavia vi sono poche informazioni sul rischio associato ad alcune molecole e sull'impatto dei fattori di rischio. Questi dati sono necessari per valutare il rapporto rischio-beneficio dei singoli FANS al fine di assumere decisioni cliniche e di politiche sanitarie. Nell'ambito del European Community's Seventh Framework Programme, il progetto Safety Of non-Steroidal anti-inflammatory drugs (SOS) mira a sviluppare modelli decisionali per l'uso clinico regolamentato dei FANS sulla base della loro sicurezza cardiovascolare e gastrointestinale. Sono state condotte una revisione sistematica ed una metanalisi di studi osservazionali per fornire tutti i rischi relativi (RR) di complicazioni gastrointestinali superiori (UGIC) associati all'utilizzo di FANS, inclusi anche gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi 2 (coxib). Utilizzando il database MEDLINE, sono stati identificati gli studi di coorte e caso-controllo pubblicati tra il 1° gennaio 1980 e il 31 maggio 2011, che forniscono la stima degli effetti aggiustati per UGIC confrontando l’uso di ogni singolo FANS contro il non utilizzo. Sono stati stimati gli RR aggregati e gli intervalli di confidenza (IC) al 95% di UGIC per i singoli FANS (complessivamente e per singola dose assunta), utilizzando metodi ad effetti random e fissi. Inoltre, sono state condotte analisi di sottogruppo per valutare l'eterogeneità metodologica e clinica tra gli studi. Lo Studio ha confermato la variabilità del rischio di UGIC tra i diversi FANS, come suggerisce la pratica clinica. La presenza di fattori che influenzano i risultati tra gli studi (ad esempio la definizione e validazione delle UGIC, la determinazione dell'esposizione e l'analisi dell'uso incidente vs prevalente) e i dati carenti sugli effetti di dose e durata dell’utilizzo dei FANS e sull'uso concomitante di altri farmaci, dovranno essere affrontati in studi futuri, tra cui il SOS.7 Nelle persone immunodepresse (per effetto di terapie immunosoppressive o per effetto di altre patologie) la somministrazione del vaccino antinfluenzale è sicura. Nelle persone con malattie autoimmuni è bene che sia fatta una attenta valutazione caso per caso, da parte dello specialista che segue il paziente. É possibile, in questi casi, ricorrere a profilassi alternative, quali la vaccinazione dei familiari, l’uso degli antivirali in caso di necessità e una attenta profilassi di tipo comportamentale. La vaccinazione di medici e personale sanitario di assistenza è fortemente raccomandata per proteggere i pazienti dal rischio di infezione, in particolare quelli immunocompromessi e gli anziani. Recenti studi, infatti, hanno dimostrato l’importanza di sensibilizzare i medici e il personale sanitario di assistenza ad effettuare la vaccinazione antinfluenzale. Considerando che la protezione si sviluppa dopo due settimane dall'iniezione e si mantiene per circa sei mesi e che la massima circolazione dei virus influenzali è prevista nei mesi di gennaio e febbraio, il momento migliore per farsi vaccinare va dai primi di novembre a dicembre inoltrato. 5 Aceclofenac, Diclofenac, Ibuprofene, Indometacina, Meloxicam, Ketoprofene, Ketorolac, Indometacina, Ketorolac, Piroxicam, Meloxicam, Nimesulide, Rofecoxib, Ketoprofene, Naprossene, Celecoxib, Tenoxicam, Azapropazone*, Diflunisal*, Sulindac* * Non commercializzato in Italia 2 Farmaco @ vigilanza Notiziario a cura della SOC Ass. Farmaceutica Territoriale Responsabile ASL CN2 Farmacovigilanza: Dr.ssa Maria M. Avataneo Progetto FARMATER: Dr. Andrea Riberi Novembre 2012 – n.6 1300 CASI DI DENGUE IN EUROPA Lo sport come farmaci: prescritto da MMG Dopo la notifica da parte dell’OMS il 10 Ottobre scorso, di un focolaio epidemico di Dengue a Madeira, in seguito a 18 casi certi e 191 probabili, non sono state sufficienti le misure di controllo attuate dalle autorità sanitarie portoghesi per ridurre il rischio di trasmissione e minimizzare l'impatto sulla popolazione colpita. È infatti dal 21 Novembre che l’Europa sta avendo a che fare con la prima importante trasmissione di febbre Dengue dagli anni 20, con oltre 1.357 persone colpite dalla malattia nell'arcipelogo portoghese di Madeira, di cui 669 confermati in laboratorio e 688 probabili. Di queste ottantanove persone sono state ricoverate in ospedale, ma finora non si registrano vittime. La malattia si può manifestare fino a 14 giorni dopo l'infezione, con sintomi che vanno in genere da febbre lieve, a febbre alta invalidante con forte mal di testa, dolore dietro agli occhi, rush, dolori muscolari ed articolari. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha riferito che sono stati 25 i casi in Europa identificati in viaggiatori di ritorno da Madeira, in Portogallo, Gran bretagna, Germania, Svezia e Francia. Vista la drammatica espansione a livello globale, della trasmissione endemica della Dengue negli ultimi 20-30 anni e l’entità del focolaio, ciò costituisce un evento significativo per la salute pubblica.8,9 È questa la proposta francese basata sui benefici ormai riconosciuti dell'attività motoria sulla salute, che vuole essere essenzialmente preventiva in un Paese tra i primi in Europa per il consumo di farmaci. Secondo l'ultimo studio del gruppo CCM Benchmark, realizzato per Sante-medecine.net, solo il 28% dei francesi svolge un'attività fisica regolare. La pratica dello sport tra i bambini di età pre-adolescenziale risulta inoltre, la più bassa in Europa. In una Francia sedentaria si fa dunque strada l’idea che lo sport deve far parte delle prescrizioni del medico come gli antibiotici, l'aspirina o gli antidepressivi. Sulla ricetta, il medico dovrà indicare al paziente il tipo di sport da praticare e con che intensità, nonché i controlli da osservare durante la cura. Usato come terapia, lo sport potrà essere a carico della mutua, come qualsiasi altro farmaco, e coperto dalle assicurazioni. Nonostante la proposta abbia sollevato delle perplessità, i medici sono sicuri che a termine la misura permetterebbe di risparmiare oltre 50 milioni di euro pubblici ogni anno, secondo le prime stime, in quanto "una popolazione in buona salute è una popolazione che costa meno", ha precisato il dottor Bazex autore di un rapporto reso noto in questi giorni. Il rapporto dell'Accademia francese di medicina sottolinea che lo sport come terapia ha effetti benefici sul sonno, lo stress e l'ansia e che, praticato con regolarità, allunga la speranza di vita e ritarda l'età della dipendenza dei farmaci. Favorendo l'ossigenazione dei tessuti, lo sport migliora la funzione cardiovascolare e polmonare, i muscoli, lo scheletro, il sistema nervoso, il cervello e i supporti dell'immunità. Inoltre, l'esercizio fisico è uno strumento terapeutico nel trattamento di certe malattie croniche, come l'ipertensione, il diabete e la BPCO. Come ha già fatto notare l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la sedentarietà è all'origine di un decesso su dieci nel mondo.11 FUMO: PERCHÉ SMETTERE? Smettere di fumare prima dei 40 anni regala fino a 10 anni di vita in più. Lo afferma il più grande studio mai fatto sull'argomento, con più di un milione di donne, pubblicato dalla rivista Lancet per il centenario della nascita di Sir Richard Doll, il primo a identificare la connessione tra tumore al polmone e sigarette. Per la ricerca coordinata dall'università di Oxford sono state reclutate tra il 1996 e il 2005 1,3 milioni di donne tra i 50 e i 65 anni, che sono state seguite ogni tre anni per circa 12 anni, con circa 66mila decessi nel periodo considerato. Il risultato principale è stato che le fumatrici che avevano smesso intorno ai 30 anni hanno riportato un rischio ridotto del 97% rispetto alle donne che avevano continuato a fumare. Per quelle che hanno smesso invece intorno ai 40 il rischio è più alto, ma è comunque un decimo rispetto a quello delle fumatrici. La causa di morte di due terzi delle donne decedute nel periodo considerato, inoltre, era riconducibile al fumo, e anche le donne che si limitavano a una sola sigaretta al giorno avevano una probabilità di morte doppia rispetto alle non fumatrici: "Se le donne fumano come gli uomini, muoiono come gli uomini” sottolinea l'autore ”ma per entrambi smettere prima della mezza età regala dieci anni di vita".10 Come gli italiani riconoscono i farmaci ? Da una ricerca realizzata dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) è emerso che il 57,6% degli italiani riconosce i farmaci che assume dal nome commerciale, il 7,6% tramite il nome del principio attivo e quasi il 35% attraverso entrambi. Ad identificare di più il farmaco grazie al nome commerciale sono i giovani e gli anziani di sesso maschile, pur nella consapevolezza, che esistono altri medicinali equivalenti con un costo inferiore. Non sorprende che quasi la metà dei cittadini abbia dichiarato che nell’ultimo anno gli è capitato di pagare una differenza di tasca propria per avere un farmaco di marca piuttosto che quello fornito dal Servizio sanitario con lo stesso principio attivo. Se pur la maggior parte dei pazienti è a conoscenza delle nuove norme sulle prescrizioni, quest’ultimi ritengono che ci sia stato un aumento del peso del fattore economico sull’attività prescrittiva dei medici negli ultimi mesi. Emerge evidente nella percezione collettiva che c’è una pressione dall’alto per tagliare la spesa pubblica che condiziona medici, pazienti e rischia di incidere sulla qualità delle prescrizioni.12 1. AIFA, Nota Informativa Importante del 9/11/2012 2. AIFA, Comunicato stampa del 9/11/2012 3. AIFA, Comunicato stampa del 16/11/2012 4. EMA, Comunicato stampa 16/11/2012 5. AIFA, Comunicazione del 19/11/2012 6. AIFA, Comunicazione del 19/11/2012 7. PUBMEB, NCBI, 2012 (accesso del 20/11/2012) 8. MET Clinica del viaggiatore, 22 Novembre 2012 9. Il Mondo, www.ilmondo.it 21 Novembre 2012 10. LANCET, 2012 11. Pharmapro, 2/11/2012 12. Ricerca Censis, 14 Novembre 2012 3