Gli strumenti per l’analisi degli incidenti: la scheda FMEA Giorgio Puntoni e Ferdinando Cellai Corso di formazione per il personale Tecnico e Sanitario dei Presidi Ospedalieri della AUSL di Lucca 2007 C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a DEFINIZIONE DI RISCHIO CLINICO è la probabilità per un paziente di rimanere vittima di un evento avverso C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a DEFINIZIONE DI EVENTO AVVERSO • Danno o disagio imputabile (almeno in parte) alle cure mediche • Che causa un prolungamento del ricovero ospedaliero / oppure un peggioramento delle condizioni di salute / oppure la morte C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a DEFINIZIONE DI NEAR MISS EVENT • Incidente evitato per l’intervento tempestivo di correzione da parte dell’uomo C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a RISK MANAGEMENT • E’ l’attività clinica finalizzata alla riduzione del rischio clinico • Tale attività è costituita dall’identificazione e valutazione dei rischi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASI DEL RISK MANAGEMENT • 1 – analisi dell’errore • 2 – analisi di processo (FMEA) • 3 – monitoraggio delle misure messe in atto per la prevenzione dell’errore C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a DATI EPIDEMIOLOGICI STUDIO DI HARVARD TO ERR IS HUMAN EVENTI AVVERSI 3,7% 4% EVENTI AVVERSI PREVENIBILI MORTALITA’ 58% 53% 13,6% 6,6% C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FONTI INFORMATIVE EVENTI DOCUMENTAZIONE MORTALITA’ SCHEDA ISTAT COMPLICANZE SDO EVENTI INTRA-OPERATORI VERBALE OPERATORIO MALATTIE INFETTIVE DENUNCE OBBLIGATORIE CONFLITTUALITA’ CITTADINO-AZIENDA SANITARIA RECLAMI / RICHIESTE DI RISARCIMENTO C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a TIPOLOGIA DI ERRORE ERRORE NELL’USO DEI FARMACI PRESCRIZIONE / TRASCRIZIONE / DISTRIBUZIONE / SOMMINISTRAZIONE ERRORE CHIRURGICO CORPI ESTRANEI; INTERVENTO SU PARTE O LATO DEL CORPO SBAGLIATA; INTERVENTO NON NECESSARIO; GESTIONE NON CORRETTA PROCEDURE DIAGNOSTICHE PROCEDURE PROGRAMMATE, MA NON ESEGUITE; ESEGUITE SU PAZIENTE SBAGLIATO; MANCATA COMUNICAZIONE AL CURANTE DI REPERTI IMPORTANTI ED INATTESI ERRORI NELLA TEMPISTICA RITARDO NELLA DIAGNOSI / OPPURE NEL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO / OPPURE NELL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO CHIRURGICO C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a ERRORE DI PRESCRIZIONE • 1 – MANCANZA DI INFORMAZIONI ESSENZIALI (ES.: NOME DEL FARMACO) • 2 – PRESCRIZIONE DI FARMACI CHE INTERGISCONO TRA LORO • 3 – PRESCRIZIONE DI UN DOSAGGIO NON APPROPRIATO • 4 – UTILIZZO DI UNITA’ DI MISURA ERRATA • 5 – TERAPIA NON ADATTA ALLE CONDIZIONI DEL PAZIENTE (ESEMPIO: INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA) • Nota: il problema del dosaggio in pediatrìa. I problemi delle patologìe multiple e delle variazioni farmacocinetiche in geriatrìa. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Le fonti informative • Ufficio Affari legali (gestione sinistri) • Osservatorio medicolegale • URP (gestione reclami) • Strutture Operative: Sistemi di segnalazione volontaria • Ufficio amministrativo (Dati DRG, Dati SDO) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Definizione di FMEA Il “Failure Modes and Effects Analysis” (FMEA) è uno strumento di analisi del lavoro e di valutazione dell’affidabilità umana. E’ uno schema che guida gli addetti alla sicurezza nell’analisi delle criticità presenti in un processo di lavoro nell’individuazione di possibili azioni di miglioramento per ridurre il rischio d’incidenti. (Kirwan e Ainswoth, 1997) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Modalità di analisi tramite FMEA L’analisi tramite FMEA può essere utilizzata in due modalità Reattiva Proattiva Si applica FMEA dopo un incidente per analizzare e risovere gli errori che lo hanno provocato Si applica FMEA per validare delle procedure o per monitorare la sicurezza delle pratiche di lavoro C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Applicazione di FMEA in modalità reattiva Incidente Risk management staff Raccolta notizie e ricostruzione sequenza eventi Analisi delle criticità Errori attivi Slips Rule e Knowledge Mistake Violazioni Errori latenti Design e manutenzione attrezzature Informazione/comunicazione Organizzazione del lavoro Gestione del personale Correzione carenze del sistema (Feldman and Roblin, 1997) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Applicazione di FMEA in modalità reattiva 1. Ricostruzione della catena di eventi che hanno provocato un incidente o una situazione di elevato rischio di caduta del sistema 2. Identificazione dei punti, all'interno della sequenza, che rappresentano gli errori attivi e gli errori latenti: errori di un sistema che non è stato in grado di impedire l’incidente 3. Impostazione delle azioni di miglioramento da intraprendere sul piano organizzativo, tecnologico e umano per ogni criticità rilevata sulla sequenza di eventi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a 1 - segnalazione 4 – archiviazione 2 – raccolta della 5 – rassegna di segnalazione mortalità e morbilità 3 – valutazione e 6 - audit pre-analisi della segnalazione C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a 7– raccomanda zioni e piano di azione FASE Segnalazione DESCRIZIONE L’operatore coinvolto in un quasi evento oppure in un evento senza conseguenze segnala il caso al facilitatore. Può farlo con la scheda, con e-mail, con una telefonata DOCUMENTO Scheda di segnalazione C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE Raccolta della segnalazione DESCRIZIONE Il facilitatore contatta l’operatore per ulteriori informazioni (se la scheda è nominativa); altrimenti contatta Caposala e Direttore Nota:indicare sempre nella scheda presidio e reparto DOCUMENTO Scheda di segnalazione C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE Valutazione e preanalisi della segnalazione DESCRIZIONE Il facilitatore raccoglie le informazioni sul caso ed invia il fascicolo al GGRC DOCUMENTO Scheda di analisi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE Archiviazione DESCRIZIONE È decisa dal facilitatore con il GGRC La segnalazione viene registrata in una tabella riepilogativa (che viene valutata periodicamente DOCUMENTO Tabella riepilogativa C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE DESCRIZIONE DOCUMENTO Rassegna di mortalità e morbilità Gestione del caso affidata al Direttore della UO Breve comunicazione con firma dei partecipanti C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE Audit DESCRIZIONE Il facilitatore predispone la documentazione del caso e la letteratura; convoca i partecipanti; coordina gli incontri; DOCUMENTO Schema FMEA L’alert report (con l’analisi del problema, non del caso) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE Diffusione dell’alert report DESCRIZIONE Invio dell’alert report a tutti i partecipanti (per integrazioni ed approvazione) DOCUMENTO Alert report C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a FASE DESCRIZIONE DOCUMENTO Implementazione e monitoraggio delle azioni di miglioramento 1 – piano di azione (gestione a livello di UO con supervisione del Facilitatore, del Direttore UO, del GGRC) 2 – piano di priorità per la sicurezza del paziente (piano presentato dal Referente per il RC e dal GGRC alla Direzione Sanitaria) 1 – modello piano di azioni 2 – modello piano di priorità per la sicurezza del paziente C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Modello FMEA per l’analisi d’incidenti Incidente 1 Criticità Sequenza di eventi Errori attivi Raccomandazioni Errori latenti Procedure Attrezzature 1) 2) 3) n) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Training Consigli pratici per l’applicazione di FMEA • Avere come riferimento una tassonomia degli errori umani da utilizzare come checklist per l’identificazione delle criticità • Descrivere la sequenza degli eventi in maniera molto sintetica e precisa, limitandosi all’asciutta descrizione dei fatti senza aggiungere commenti • Prima di applicare FMEA, può essere utile costruire un diagramma di flusso per la descrizione del processo di lavoro oggetto di analisi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Concezione organizzativa dell’errore LATENT FAILURE ACTIVE FAILURE Condizioni che favoriscono l’errore Processi organizzativi ecc. Condizioni che favoriscono le violazioni Violazioni Organizzazione Ambiente di lavoro Persone Errori Difese Decisioni Strategiche Difese C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Tassonomia degli errori umani TIPI DI ERRORE DI BASE SLIP AZIONI AZIONI NON NON SECONDO LE SECONDO LE INTENZIONI INTENZIONI LAPSE AZIONI CHE VIOLANO LA SICUREZZA MISTAKE AZIONI AZIONI SECONDO LE SECONDO LE INTENZIONI INTENZIONI VIOLAZIONI (Reason, 1990) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Errori attenzionali Intrusioni Omissioni Inversioni Ordinamenti sbagliati Tempi sbagliati Errori della memoria Omissioni di elementi pianificati Confusioni spaziali Oblio delle intenzioni Mistakes rule-based Applicazione erronea di buone regole Applicazione di regole sbagliate Mistakes Knowledge-based Forme molto variabili Violazioni di routine Violazioni eccezionali Atti di sabotaggio Considerazioni su FMEA PREGI • E’ uno strumento piuttosto semplice ed intuitivo • Aiuta a scomporre l’oggetto di analisi in fasi ordinate in sequenza temporale • Invita a prendere sempre in considerazione la parte attiva e quella latente di ogni errore • E’ uno schema di base per focalizzare le discussioni in gruppo sulle criticità e le relative proposte di miglioramento del sistema C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Considerazioni su FMEA DIFETTI • Il successo nell’applicazione di FMEA dipende dall’abilità e dall’esperienza dell’analista • Per l’analisi di processi di lavoro con molte interazioni in parallelo è consigliabile utilizzare altri strumenti di analisi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a REPARTO DI GINECOLOGIA DEL COLOMBUS: PROGETTO “IMPARARE DALL’ERRORE” (MONITORAGGIO DEGLI ERRORI E QUASI ERRORI) • Scambio di esami; scambio di provette; scambio di paziente portata in sala operatoria; esame istologico non corrispondente all’intervento eseguito; premedicazione di pz diversa da quella che deve andare in sala operatoria; inserimento nella cartella di una pz di fogli appartenenti ad altra pz. [caso errata diagnosi di aborto] • Omissione nella effettuazione degli esami [eco cuore non eseguito; programmato alla dimissione protetta] • Errata indicazione sulla relazione di dimissione del tipo di intervento eseguito [caso di meniscectomia]; • Errato inserimento nella cartella clinica di esami di altra pz con cognome simile caso di errore nel registro operatorio – amputazione arto inferiore invece della riparazione vescicale]; C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a REPARTO DI GINECOLOGIA DEL COLOMBUS: PROGETTO “IMPARARE DALL’ERRORE” (MONITORAGGIO DEGLI ERRORI E QUASI ERRORI) • Mancato controllo da parte della strumentista della disponibilità del dispositivo da impiantare prima che la pz giunga in sala operatoria (scorta esaurita); • Incomprensione tra chirurgo (che chiede una anestesìa periferica) ed anestesista (che crede si stia parlando della pz successiva); • Somministrazione di antitrombotico ad un dosaggio diverso prescritto [caso di trombosi arteriosa dopo applicazione di protesi d’anca; annotazione del farmaco senza specificare timing, dosaggio, via di somministrazione]; • Omissione di profilassi antibiotica [casi di protesi anca o ginocchio complicati da infezione]; anticipazione nella somministrazione di terapìa trombotica • Incompleta preparazione della strumentazione occorrente in sala operatoria; C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a REPARTO DI GINECOLOGIA DEL COLOMBUS: PROGETTO “IMPARARE DALL’ERRORE” (MONITORAGGIO DEGLI ERRORI E QUASI ERRORI) • Richiesta e fornitura di farmaci; • Prescrizione di un antibiotico che all’antibiogramma si rileva non idoneo; • Mancata lettura di consulenza cardiologica che consiglia un approfondimento diagnostico prima di un intervento chirurgico; • Somministrazione di farmaco nonostante l’esistenza di controindicazione [somministrazione di farmaco a cui il pz è allergico]; errata refertazione di Rx del torace (riporta un CVC di cui la pz non è portatrice) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a OSSERVATORIO AZIENDALE PER LA PREVENZIONE DEI SERVIZI E LA QUALITÀ DEI SERVIZI: CRITICITA’ • • • • • Controllo delle garze in sala operatoria Infezione del sito chirurgico Assistenza – vigilanza dei degenti [tentato suicidio per precipitazione] Somministrazione di farmaci e vigilanza [erronea somministrazione di CT in arterìa] Indicazione al parto cesareo ed interpretazione del tracciato cardiotocografico • Diagnosi ecografica prenatale • Avvelenamento da funghi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a • Analisi e catena custodia prelievi [errata diagnosi di aborto] • Cartella clinica [anamnesi insufficiente e tentato suicidio; diario clinico carente; prescrizione farmacologica confusa; mancata registrazione del monitoraggio di una emorragìa in atto o di un diabete in labile compenso] • Consenso informato e informazione [l’insufficiente informazione potrebbe compromettere l’adesione del pz al programma diagnostico o al piano terapeutico] • Rapporti tra operatori sanitari [passaggio di consegne; il passaggio di dati clinici nei trasferimenti tra reparti dello stesso ospedale] • Responsabilità contrattuale e onere della prova [rilevanza giudiziaria] • Endoscopia digestiva di urgenza • Politraumatizzato [gli accertamenti radiologici dell’epistrofeo] C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Sedi di criticità per rischi evidenziati – valutazioni – esempi di correttivi da attuare Sedi di Criticità Valutazioni e correttivi da attuare Qualità della documentazione sanitaria Corretta compilazione e strumento di monitoraggio Esecuzione esame diagnostico Informazione e consenso aderenti all’art.30 NCDM con particolare riguardo ai rischi per la persona assistita Inadeguata gestione della Formazione in materia di responsabilità documentazione sanitaria e contrattuale, di onere della prova, di prova della informazione dell’informazione e di consenso all’atto medico C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Sedi di criticità per rischi evidenziati – valutazioni – esempi di correttivi da attuare Sedi di criticità Valutazioni; correttivi da attuare Scambio di provette Assicurare la catena di custodia Endoscopìa digestiva di urgenza Assicurare la prestazione con adeguata tempestività Ritenzione di garze nel Predisporre procedura a fine di registrazione del campo operatorio controllo di garze e ferri chirurgici utilizzati in sala operatoria C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Sedi di criticità;valutazioni; esempi di correttivi da attuare Sede di criticità Valutazioni; correttivi da attuare Malformazione fetale non diagnosticata Assicurare una adeguata informazione alla gestante sugli accertamenti da eseguire; refertare l’ecografìa secondo requisiti standard; seguire i protocolli raccomandati C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento (valutazione pre-operatoria) Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Paziente i 50 anni. Indicazione all’intervento di colecistectomìa. Nella valutazione preoperatoria rilievo occasionale di glicemìa elevata (450 mg/dl). L’anestesista ritiene necessario eseguire ulteriori indagini prima di sottoporre la C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a pz alla procedura chirurgica. Identificazione evento (valutazione pre-operatoria) Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Però l’anestesista è al primo incarico e non vuole essere giudicato male dal chirurgo. Decide di non eseguire ulteriori indagini. La procedura chirurgica viene correttamente eseguita. Il decorso post-operatorio è regolare. La prossima volta l’anestesista tenderà a ripetere l’errore, addirittura senza pensarci tanto. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti QUESITI (1° CASO) 1 – quali le azioni che portano all’evento avverso ? 2 – quali le condizioni che spingono gli operatori a comportarsi in quel modo ? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento – intervento per emmorroidi Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Uomo di 47 anni. Si ricovera per sottoporsi ad intervento chirurgico per emorroidi. H 11: esami di laboratorio di routine. H 12. Visita anestesiologica e firma del modulo per il consenso informato. Scheda anestesiologica: glicemìa 500 mg/dl. Anomalìe della ripolarizzazione all’ECG. H 14: rivalutazione dell’anestesista. Somministrata insulina rapida (10 U) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento – Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi H ore 14.30: effettuato intervento chirurgico H 16: visita internistica (glicemìa 220, edema alle gambe). EGA: lieve < della p O2. H 17:30: lipotimìa mentre era in bagno. Stick glicemico 330. Eseguire stick alle 6-14-1824. Somministrare insulina in base ai valori di glicemìa. H 18:30: vomito a getto H 19:30. ECG: tachicardìa sinusale; sovraccarico ventricolare sn. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Fallimenti latenti Identificazione evento – Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti Fallimenti attivi latenti H 23: non ha urinato. Applicato catetere vescicale. H 11: consulenza diabetologica. H 15: comparsa di affanno. Visita del MDG (somministrazione di Lasix con scarso effetto). H 21: grave edema (attribuito alla recente assunzione di cortisonici ad alto dosaggio) C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Identificazione evento Evento Criticità Sequenza di eventi Falliment Falliment i attivi i latenti H 9. Rx torace: segni di stasi del piccolo circolo. H 15. Il cardiologo prescrive l’ecocardiogramma. H 20. Il nefrologo rileva una glicemìa ben compensata e anasarca. Decide di < l’infusione di liquidi. H 11: eseguito ecocardiogramma. Diagnosi: miocardiopatìa ipocinetica con severa disfunzione sisto-diastolica (EF di 23%). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Identificazione evento Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi H 15. Trasferimento in cardiologìa. Interrotta l’infusione di liquidi. H 2: decesso Sintesi del decorso clinico post-operatorio: comparsa di insufficienza multi-organo (cuore, rene, pancreas); grave shock cardiogeno. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti QUESITI (2° CASO) 1 – quali le azioni che portano all’evento avverso ? 2 – quali le condizioni che spingono gli operatori a comportarsi in quel modo ? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento – ernia discale Evento Criticità Ipotesi di miglioramen to (Marcon – Rischio Sanità 16) Sequenza di eventi Fallimenti attivi Uomo di 37 anni. Ricoverato per il trattamento chirurgico di ernia discale L4-L5. Il pz viene dettagliatamente informato. Non si segnalano complicanze operatorie. Stanza di risveglio: PA sistolica di 85 mmHg. Conseguente infusione di liquidi. Poco dopo PAS a 100 mmHg. Il NCh finisce il turno. Nelle 3 h successive presenza di nausea e dolore addominale. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Falliment i latenti Identificazione evento - ernia discale Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti Fallimenti attivi latenti Corsia: durante la notte e al mattino due episodi di grave ipotensione ed incoscienza. Infusione di liquidi ev H 11. Trasferimento d’urgenza in sala operatoria. Durante l’intervento si rileva lo strappamento della vena cava riconducibile alla rimozione di frammenti ossei nella fase di chiusura dell’intervento. H 16: nonostante il tentativo chirurgico il paziente viene a morte. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento QUESITI (3° CASO) 1 – quale è la causa principale della morte del paziente ? Quale il ruolo della complicanza operatoria? Come è stata l’assistenza postoperatoria ? 2 – perché l’assistenza è stata insufficiente ? Come sono avvenuti i passaggi di responsabilità ? Esiste una procedura condivisa relativa ai passaggi di responsabilità ? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento 4 ° caso Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1) Anestesista alla prima esperienza lavorativa (supplenza di sei mesi) in un piccolo ospedale 2) Intervento di colecistectomìa; ASA 3 C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti Fallimenti attivi latenti 3) Durante la fase di risveglio compare dispnea 4) l’anestesista decide di iniettare il Dopram (analettico). Nel cassetto dei farmaci targato Dopram è stata messa una fiala di Dopamina. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Identificazione evento- Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 5) Il giovane anestesista inietta per errore l’intero contenuto della fiala. 6) Aggravamento delle condizioni cardiorespiratorie e trasferimento nel reparto di terapìa intensiva del vicino Policlinico universitario Ha misurato la pressione? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Falliment i latenti Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 7) Decesso della paziente 8) l’anestesista ritorna in sala operatoria e scopre l’ampolla vuota di dopamina; informa immediatamente il primario e la direzione sanitaria C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1) Anestesista alla prima esperienza lavorativa (supplenza di sei mesi) in un piccolo ospedale 2) Intervento di colecistectomìa; ASA 3. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 3) Durante la fase di risveglio compare dispnea 4) l’anestesista decide di iniettare il Dopram (analettico). Nel cassetto dei farmaci targato Dopram è stata messa una fiala di Dopamina Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Non ha verificato la natura del farmaco C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Ipotesi di migliora mento Sequenza di eventi Fallimenti attivi Fallimenti latenti 5) Il giovane anestesista inietta per errore l’intero contenuto della fiala Che tipo di errore è? Che ruolo ha avuto lo stato di emergenza? Errore prevedibile? Era prevenibile? Come si inquadra l’errore dell’operatore che ha sostituito I farmaci? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento - Dopram Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 6) Aggravamento delle condizioni cardio respiratorie e trasferimento nel reparto di terapìa intensiva del vicino Policlinico universitario 7) Decesso della paziente 8) l’anestesista ritorna in sala operatoria e scopre l’ampolla vuota di dopamina; informa immediatamente il primario e la direzione sanitaria C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: trasfusione errata Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. Intervento programmato per un aneurisma dell’aorta addominale 1. Richiesta di una sacca di sangue all’emoteca del blocco operatorio 1. Nel frigorifero sono contenute 2 sacche di sangue per 2 diversi pz e collocati sulle stesso ripiano 1. l’infermiere legge le etichette, preleva 1 sacca e ritorna in C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti Identificazione evento: trasfusione errata Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. l’anestesista ignora il suo compito di convalidare la corretta identificazione della sacca 1. Dopo avere infuso 100 cc di sangue l’anestesista si accorge dell’errore ed interrompe la trasfusione. 1. Insorge una grave CID 1. Morte del paziente C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti Identificazione evento: trasfusione errata Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. Intervento programmato per un aneurisma dell’aorta addominale 1. Richiesta di una sacca di sangue all’emoteca del blocco operatorio 1. Nel frigorifero sono contenute 2 sacche di sangue per 2 diversi pz e collocati sulle stesso ripiano 1. l’infermiere legge le etichette, preleva 1 sacca e ritorna in sala operatoria Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1 sola sacca Sullo stesso ripiano sacche di sabgue destinate a pz diversi C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Frigo sala operatoria: solo sangue per pz sottoposto ad intervento. Piano assegnato a singolo pz Identificazione evento: trasfusione errata Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. l’anestesista ignora il suo compito di convalidare la corretta identificazione della sacca Non convalida l’identficazi one 1. Dopo avere infuso 100 cc di sangue l’anestesista si accorge dell’errore ed interrompe la trasfusione. Mancato controllo del pz durante la trasfusione 1. Insorge una grave CID 1. Morte del paziente C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Codice a barre al polso del pz (per ulteriore controllo) Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 01-01: video-laparocolecistectomìa e colangiografìa intraoperatoria 1. 02-01: bilirubina totale 2,23;drenaggio: 350 cc di liquido verdastro. 1. 02-01: all’esame istologico riscontro di colesterolosi 1. 03-01: dimissioni C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti Fallimenti attivi latenti 1. 07-01: rientro in ospedale (area di osservazione chirurgica) per spiccata dolenzìa epigastrica e alla fossa iliaca dx; Blumberg +; vivo dolore all’esplorazione vaginale a livello annessiale dx C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorame nto Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 07-01: dalle h 10,15 alle ore 17,50: EGDS ( nulla da segnalare); Ecografìa ginecologica (raccolta liquida nel Douglas con probabili coaguli); Rx diretta addome (qualche livello sul tenue); esame del sangue (nulla da segnalare); Ecografìa addome urgente (piccola falda liquida sottoepatica). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Fallimenti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 07-01 h 17,50: ricovero in Chirurgìa per addome acuto 1. 08-01. TC addome: falda ascitica periepatica e parietocolica; segni di aerobilìa 1. 08-01: bilirubinemìa totale a 4,04 C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallim enti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. Intervento di urgenza: coleperitoneo (circa 1 l) da interruzione parziale di dotto anomalo. 1. Esecuzione di colangiografìa. Conversione da laparoscopìa ad intervento sottocostale. Eseguita legatura del dotto cistico. Posizionato drenaggio in aspirazione. Conteggio garze. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallim enti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 01-01: video-laparocolecistectomìa e colangiografìa intraoperatoria E’ corretta la scelta di eseguire colecistectomia in videolaparosc? 1. 02-01: bilirubina totale 2,23;drenaggio: 350 cc di liquido verdastro. E’ corretto il timing di rimozione del drenaggio? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 02-01: all’esame istologico riscontro di colesterolosi E’ corretta l’indicazione alla colecistecto mia? 1. 03-01: dimissioni C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti Fallimenti attivi latenti 1. 07-01: rientro in ospedale (area di osservazione chirurgica) per spiccata dolenzìa epigastrica e alla fossa iliaca dx; Blumberg +; vivo dolore all’esplorazione vaginale a livello annessiale dx C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorame nto Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 07-01: dalle h 10,15 alle ore 17,50: EGDS ( nulla da segnalare); Ecografìa ginecologica (raccolta liquida nel Douglas con probabili coaguli); Rx diretta addome (qualche livello sul tenue); esame del sangue (nulla da segnalare); Ecografìa addome urgente (piccola falda liquida sottoepatica). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Fallimenti latenti Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1. 07-01 h 17,50: ricovero in Chirurgìa per addome acuto 1. 08-01. TC addome: falda ascitica periepatica e parietocolica; segni di aerobilìa 1. 08-01: bilirubinemìa totale a 4,04 C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Identificazione evento: colecistectomìa Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. Intervento di urgenza: coleperitoneo (circa 1 l) da interruzione parziale di dotto anomalo. 1. Esecuzione di colangiografìa. Conversione da laparoscopìa ad intervento sottocostale. Eseguita legatura del dotto cistico. Posizionato drenaggio in aspirazione. Conteggio garze. Perchè è stata operata il giorno dopo? E’ stato perso tempo? C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti morte conseguente ad emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1. 01-01 – h 9,33: accesso al Pronto Soccorso 1. APP: nei gg precedenti assunzione di Aulin C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a morte conseguente ad emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1. Nelle h precedenti: deliquio ed ematemesi (riferite come una “catinella”) 1. Esame obiettivo al PS: lucido, lievemente pallido, in normali condizioni emodinamiche (h 9,35: pa 130 max; FC 80/min; stessi valori alle h 10,19); addome trattabile; all’esplorazione rettale melena C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a grave emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 1. Dati laboratorio essenziali (refertati alle h 10,29): GR 3,1; Hb 9,5 g/l 1. ECG: nei limiti della norma C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a grave emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti 7. Applicazione di sondino nasogastrico e di incannulamento venoso periferico 8. 01.01 h 10,21: ricovero in Chirurgia Generale C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a grave emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 9. All’ingresso nel reparto di chirurgia pz. agitato; – dal SNG modica quantità di sangue rosso vivo; – addome lievemente dolente all’epigastrio 10. Prescrizioni: – monitoraggio di PA, di FC e della diuresi; – nuovo esame emocromocitometrico; – sangue a disposizione in reparto C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti grave emorragìa digestiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 11. Annotazione sul diario clinico (01.01, senza l’ora): polso pieno e non frequente; addome trattabile. Si richiede emotrasfusione e lavaggio gastrico. 12. Dati di laboratorio essenziali. – Dati refertati alle h 12,01: GR 3; Hb 9,2 – Dati refertati alle h 15,22: GR 3,1; Hb 9,7 g/l 13. H 17,10: constatazione del decesso C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: morte al PS Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. uno di 64 anni ha un malore. Il vicino chiama il 118 1. il 118 arriva in tempo congruo e valuta le condizioni del paziente come “non gravi” (postumi di sbornia) 1. visita medica dopo breve attesa 1. interruzione della visita medica per altra emergenza e “abbandono” del paziente C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: morte al PS Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. il paziente si allontana autonomamente eludendo i controlli 1. il medico chiude la cartella indicando un allontanamento spontaneo 1. ritrovamento del paziente il mattino successivo con la constatazione del suicidio dello stesso, avvenuto nel bagno antistante in DEA C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 01.01 Donna 26aa, 1°gravidanza alla 6° settimana (ultima mestruazione 40 gg prima del ricovero). Ricovero in Ostetricia e Ginecologìa per minaccia di aborto. Anamnesi: negativa. All’EO: utero appena aumentato di volume, collo conservato, chiuso; non perdita ematica dai genitali. T° corporea: 36°C. Richiesta HCG urgente ed ecografia. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. Gonadotropina corionica (BHCG): 4317 Miu/ML. Eco trans-addominale: camera gestazionale non rilevata; embrione non rilevato. Orientamento diagnostico: utero anteroposto senza immagini al suo interno da riferire a CG. Annesso dx ridotto di volume. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Fallimenti latenti Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 02.01 PA: 90/60 mmHg, T° corporea 36,5°C. Eco transvaginale: camera gestazionale intrauterina con diametro di mm 12; embrione non rilevato; assenza di patologìe uterine associate 1. Il 03.01 la PA era100/60 mmHg, la T di 36,6°C. Richiesto l’emocromocitometrico. Somministrato Buscopan. La Gonadotropina corionica: 6906. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Falliment Fallimenti i attivi latenti 1. 04.01: PA 110/80mmHg; T°36,6°C. Somministrati Buscopan. 1. 05.01: PA 110/70mmHg; T°36,5°C. Ripetute HCG. BHCG (Gonadotropina corionica): h 10:59 = 91; h 12:45 somministrato Buscopan. BHGC h 13,27: 0 Nota: in base a tali valori il medico di reparto prospetta la possibilità di una interruzione spontanea della gravidanza. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 06.01 36,5 Eco + BHC Eco trans-addominale: camera gestazionale intrauterina di mm. 23x24x18. Presenza di sacco vitellino. HCG monoclonale su siero: 40595. 1. Il 13.01 ECO con echi all’interno. Poiché la signora rifiuta la IG si consiglia controllo tra 7 gg. DIMISSIONE PROTETTA C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: minaccia di aborto Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 19.01 camera gestazionale intrauterina; embrione il cui CRL mm.13 corrisponde a 8 settimane. BCF presente. 1. 19.01. Dimissione con diagnosi di minaccia di aborto. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: ciecostomìa decompressiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 03-04: ricovero in UO di Chirurgìa Generale per subocclusione intestinale. Durante il 1° giorno di ricovero eseguita Rx diretta addome (assenza di livelli idro-aerei e di perforazione intestinale); ecografìa addome (ispessimento del colon tra discendente e sigma sospetto per etp). Chiesti appuntamenti per clisma opaco e colonscopìa. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti Identificazione evento: ciecostomìa decompressiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 2. 04-04: assenza di dolori e di vomito; alimentata; pulizia intestinale (per colonscopìa e clisma opaco). 3. 05-04: colonscopìa. Comparsa di dolori addominali. Eseguita Rx addome (risposta negativa pervenuta il 09-04). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: ciecostomìa decompressiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 4. 06-04: pulizia intestinale. Accertamenti cardiologici. 5. 07-04 dieta semiliquida e priva di scorie. 6. 08-04 clisma opaco. 7. 09-04 nuova Rx addome (non livelli idro-aerei, non aria libera). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: ciecostomìa decompressiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 8. 10-04 risposta clisma opaco: stenosi di cm.3 di lunghezza in un contesto di numerosi diverticoli. Disposta ciecostomìa decompressiva in previsione di intervento definitivo di resezione. 9. 11-04 ciecostomìa decompressiva. 10. 12-04 dieta semiliquida. 11. 13-04. h 21:30: addome globoso e meteorico, segni vitali normali; lamenta dolori addominali.. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti ciecostomìa decompressiva Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 12. 00.45: Persistendo la sintomatologìa dolorosa Plasil e Buscopan. 13. 02.15: Polso radiale non valutabile. 14. 02.15: Consulenza cardiologica 15. 02.40: Consulenza rianimatoria 16. 02.45: Constatazione di decesso C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 1. 23-07 h 12,11 Accesso al PS. Invio 118. Pedone investito da motociclo. Codice giallo. APR: bronchite cronica. EO: trauma cranico cervicale con amnesìa; contusioni multiple e flc arti inf; addome trattabile alla palpazione superficiale e profonda; respiro eupnoico C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Falliment Fallimenti i attivi latenti 2. Risultanze più significative degli accertamenti: EGA: pH 7,468, p C02 34,1, p O2 49. Ecografia addome (richiesta il 25-07 ad h 07:11; risposta registrata il 25-07 ad h 10:09): piccola falda di versamento pleurico a sinistra. Rx bacino: rima ipertrasparente alla branca ischio-pubica di sinistra. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di migliorament o Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Fallime nti attivi 3. Rx emicostato dx e sn: infrazione V e VI costa di dx; lieve irregolarità estremità anteriore 8^ costa di sn TC cranio-encefalica in regime di urgenza: sottile immagine iperdensa alle cisterne di sinistra (potrebbe riferirsi a sottile falda emorragica). Utile controllo evolutivo a giudizio specialistico. TC cranio-encefalica: non più apprezzabile la sfumata iperdensità alle cisterne pontine di dx C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 4. Osservazioni cliniche: 23-07 - h 16:41 – persiste amnesia anterograda. In osservazione fino a domani mattina. Domani TAC controllo. 5. Consulenza neurologica: trauma cranico commotivo. P.lucido orientato, non anisocorìa, non segni di lato né a focolaio a carico del SNC. Dimissibile dal punto di vista neurologico. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Falliment i latenti Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 6. Ortopedica: sospetta infrazione branca ischiopubica di sn senza chiaro corrispettivo clinico. Consigliato riposo per 18 gg. Opportuna profilassi antitromboembolica. 7. Pneumologica: scarsi sibili espiratori, rumori umidi bronchiali. Ipossiemìa di media entità. Consigliata terapia con ossigeno (due litri /minuto). C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti Identificazione evento: Evento Criticità Sequenza di eventi Fallimenti attivi 8. 24-07-2001 h 10:22 – ricovero in Pneumologìa con diagnosi di “trauma cranico e toracoaddominale con sospetta frattura della 8^ costa di sn e della branca ischio-pubica di sx”. C en tr o r i c er c h e i n er g o n o m i a Ipotesi di miglioramento Fallimenti latenti