▶ speciale - Il test elettrico La quarta dimensione del collaudo a sonde mobili Chi pensa che un ATE flying probe debba muovere le proprie sonde nelle sole tre dimensioni XYZ dello spazio fisico per collaudare un pcb non ha tenuto conto della quarta dimensione, oggi decisamente la più importante, ovvero il tempo, il cambiamento di Luca Corli, Seica N essuno si spaventi, parleremo di collaudo di schede elettroniche di oggi e di domani e non tratteremo né di meccanica quantistica né della teoria della relatività di Albert Einstein, ma dell’esistenza 2 PCB settembre 2013 di uno spazio a 4 dimensioni, dove il tempo la fa da padrone assoluto; è una realtà inconfutabile con la quale molti produttori di schede sembrano ancora paradossalmente non volersi confrontare completamente e cercheremo di fornire loro qualche utile suggerimento per stare al passo con i tempi. La dimensione temporale del collaudo elettrico di schede ed apparati elettronici ha diverse sfumature, che contribuiscono tutte indistintamente ed in maniera sostanziale all’efficacia più o meno elevata del collaudo stesso, determinandone il vero valore aggiunto per la qualità del prodotto e costituendo spesso un fattore fondamentale per rimanere in corsa in un mercato estremamente competitivo e globalizzato. Parlando di sistemi di collaudo di tipo flying probe si pensa al tempo di preparazione del programma di test, al tempo di esecuzione del collaudo di una scheda, al tempo di programmazione di dispositivi digitali, al tempo di carico/scarico o di handling del pcb, ma spesso si trascura ad esempio il tempo che verrà impiegato nel riparare una scheda perché il collaudo non è stato sufficientemente esaustivo e soprattutto non si pensa al cambiamento che alcuni sistemi a sonde mobili hanno introdotto negli ultimi anni a livello di prestazioni, rimanendo ancorati a vecchi schemi e vecchi concetti quando invece le schede elettroniche evolvono tecnologicamente a velocità elevatissima. Una diversa visione del tempo Facciamo un esempio, dove comunque un po’ di fisica ci viene in aiuto: molti di coloro che pensano all’acquisto di un sistema a sonde mobili valutano la velocità del sistema di movimentazione delle sonde in XYZ, facendosi attrarre da accelerazioni dei motori a 10g, senza realizzare che la velocità del collaudo di oggi si ottiene facendo meno misure a parità di copertura guasti, con algoritmi software, in maniera intelligente e non pensando di sfrecciare a 1000 km/h su uno spazio di 30 cm (la dimensione della scheda), dove evidentemente si è sempre in accelerazione e frenata e le velocità massime non vengono mai nemmeno lontanamente sfiorate. Esistono ad esempio nuove tecniche di collaudo a sonde mobili per il rilevamento dei cortocircuiti, che a fronte di una scheda con 1000 net, dove i cortocircuiti possibili sono 499500 e quindi sarebbero necessarie 499500 misure per provarne l’assenza di tutti, effettuano il collaudo completo con il 100% di copertura e con sole 999 misure! Questo è risparmiare tempo… Ancora, sono sempre più numerosi coloro che si vedono costretti ad accedere ad entrambi i lati della scheda per poter effettuare il collaudo, dato che l’accesso alle net da un solo lato diventa sempre più proibitivo, a causa della continua miniaturizzazione dei componenti che consentono di realizzare schede di dimensioni sempre più piccole; ebbene, è incredibilmente elevato il numero di coloro che pensano di dotarsi di un sistema con son- L’architettura verticale mantiene la scheda perfettamente planare de mobili solo da un lato e poi realizzano due programmi di collaudo, uno per il lato top ed uno per il lato bottom della scheda…ma ha senso quando sul mercato esistono sistemi con 4 sonde per lato che collaudano perfettamente tutta la scheda contattandola da entrambi i lati contemporaneamente? Non si risparmia forse tempo di handling? Non si risparmia tempo nel fare un programma anziché due? Non si ha una maggior copertura degli open sulle piste interrotte che pas- sano da un lato all’altro della scheda, non testabili con due programmi singoli !? Ulteriore esempio: c’è chi pensa che un sistema a sonde mobili con 4 sonde per lato (quindi 8 in totale) sia inutile se si hanno tutti i test point da un lato solo e quindi si abbia l’accesso completo a tutte le net su una sola faccia della scheda, ma forse non tutti sanno che in quel caso con 8 sonde si possono collaudare due schede in contemporanea raddoppiando la produttività! Raddoppio della produttività non equivale a un ingente guadagno di tempo? Un’ultima annotazione va indirizzata sicuramente a coloro che dimenticano l’esistenza della forza di gravità, che necessariamente affligge anche le schede elettroniche, incurvandole sotto il peso dei componenti quando non vengono supportate al lato inferiore da contrasti fissi all’interno del flying probe e quindi rendendo praticamente inutilizzabili le sonde mobili poste eventualmente da quel lato. Un metodo molto semplice per evitare che la scheda fletta sotto il peso dei componenti è quello di posizionarla verticalmente e non orizzontalmen- Sistema con carico/scarico completamente automatizzato PCB settembre 2013 3 Collaudo contemporaneo di due schede per raddoppio produttività te, così che la forza di gravità agisca lungo la verticale del circuito stampato e non perpendicolare ad esso, lasciando la scheda perfettamente piana e consentendole di essere sondata con precisione da entrambi i lati da parte di aghi mobili…(è la fisica di base a spiegare una realtà inconfutabile). Il cambiamento nel collaudo a sonde mobili Ci sono molti altri esempi simili che potrebbero essere portati a supporto di una tesi molto semplice: il collaudo a sonde mobili da qualche anno è decisamente cambiato, chi pensa che con i sistemi flying probe ci si debba limitare a testare i cortocircuiti ed i componenti passivi non ha colto il cambiamento in atto e sta perdendo occasioni importanti per alimentare la scheda e fare collaudo funzionale, test termico, verifica ottica di LED, programmazione on board di microcontrollori e boundary scan attraverso le sonde mobili, test di memorie DDR2 e DDR3 “at speed” ecc. Seica S.p.A., leader mondiale nella progettazione, realizzazione, vendi- Analisi termica della scheda integrata nel programma di test ICT 4 PCB settembre 2013 ta e supporto di ATE a sonde mobili per il collaudo completo di schede elettroniche è al passo con il cambiamento ed ha recentemente introdotto sul mercato una nuova linea di ATE a sonde mobili denominata Pilot4D. Assolutamente unici nel loro genere, sono caratterizzati da una tecnologia all’avanguardia con un elevato tasso d’innovazione. I vari modelli di ATE a sonde mobili V8, M4, L4 e H4 della linea Pilot4D consentono di aumentare la velocità di test ed il tasso di copertura anche su schede di tecnologia di ultimissima generazione ed estremamente complesse. Hanno la possibilità di spingersi oltre il collaudo dei componenti SMD 01005, arrivando a posizionarsi con estrema ripetibilità e precisione anche sui nuovi package 03015 metrici che hanno dimensioni ancora più minuscole. Grazie ad un nuovo gruppo di telecamere ad elevatissima risoluzione ed al nuovo sistema di contattazione delicata, garantita e misurata, che non lascia alcuna traccia visibile sul circuito collaudato, si rivelano perfettamente adatti al test di prodotti con dimensioni molto piccole e ad alta densità di componenti di qualsiasi natura, garantendo accessibilità anche alle net più “scomode” da raggiungere in assenza dei tradizionali test point, ormai sempre più in via d’estinzione. Sfruttando il nuovo software VIVA 3.0 e le nuove periferiche di misura distribuite sulle sonde, i sistemi della linea Pilot4D consentono la messa in opera di molteplici tecniche di test elettrico, ottico e termico, tra cui spiccano il potenziamento del collaudo e della programmazione on board digitali di componenti complessi, la rilevazione accurata della polarità dei condensatori mediante tecniche non invasive e la caratterizzazione di LED secondo le più stringenti specifiche imposte dal settore automotive. Inoltre questi sistemi trovano applicazione in 4 ambiti ben distinti della vita di una scheda elettronica: 1) la fase della prototipazione, dove la messa in opera del collaudo in pochi minuti a partire dai dati CAD può fornire un immediato feedback sulla progettazione cor- retta del prodotto che sta nascendo 2) la fase di produzione, dove grazie all’automazione del carico/scarico della scheda disponibile anche nei sistemi ad architettura verticale, i sistemi Pilot4D garantiscono il collaudo di centinaia di schede al giorno senza fungere da collo di bottiglia per il processo produttivo come avviene per sistemi a sonde mobili molto meno evoluti e non paragonabili ai Pilot4D 3) la fase di riparazione, dove la messa in opera di una quindicina di tecniche di test diverse, completamente automatiche e complementari tra loro favorisce la massimizzazione del tasso di copertura, grazie soprattutto all’alimentazione della scheda da collaudare ed al collaudo funzionale che di conseguenza viene reso possibile sia a livello analogico che digitale 4) il reverse engineering, spesso utile nella fase preliminare alla ripa- razione, per la ricostruzione degli schemi elettrici e dei dati CAD eventualmente non disponibili su prodotti relativamente datati, ma di cui occorre garantire un’operatività prolungata nel tempo, tipica dei settori avionico, ferroviario e militare Questa famiglia di flying probe rappresenta indubbiamente una nuova dimensione dove il concetto di tempo inteso come risorsa preziosa da risparmiare, ma anche come evoluzione e cambiamento da seguire e perseguire continuamente, è stato esasperato alla quarta potenza. 4 modelli per ogni esigenza e per ogni budget d’investimento, 4 campi di applicazione che ne arricchiscono continuamente le prestazioni e soprattutto il superamento delle tre dimensioni di movimentazione XYZ. 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