BLAISE PASCAL 1623 1662
I PENSIERI TRA RAGIONE E FEDE
Blaise Pascal nasce a Clermont nel 1623. Inizi la sua carriera come scienziato e a 18 anni
inventa il primo prototipo della CALCOLATRICE (la pascalina).
Nel 1654, “chiamato dal dio di Abramo, Giacobbe e Gesù cristo”, si CONVERTE seguendo il movimento giansenista,
che riteneva che solo la grazia divina poteva salvare l’uomo (i giansenisti non si
allontanarono dalla chiesa cattolica, pur essendo ispirati alla controriforma).
La sua opera più importante è “PENSIERI”, che viene pubblicata dopo la sua morte.
Rimprovera Cartesio di aver creato un Dio come ESIGENZA DELLA RAGIONE che non tocca la vita dell’uomo,
non è quindi un dio delle sacre scritture.
Tutta la filosofia di Pascal ruota attorno alla RELIGIONE e al più grande ENIGMA DELL'UOMO,
cioè l’uomo stesso, la cui soluzione può provenire solo dalla fede.
Secondo Pascal, l’uomo tenta di fuggire perennemente da un’infelicità costitutiva, cercando di distrarsi (divertissement = fuga perenne), ricercando anche altre verità.
L’uomo non vive in funzione del presente che gli sfugge continuamente, ma la sua vita è una proiezione verso il futuro, ma ciò lo priva della cosa più importante che ha: la ragione.
L’uomo agisce con 2 MODI DI CONOSCENZA:
- SPIRITO DI GEOMETRIA (ragione): ha per oggetto le realtà fisiche e gli enti astratti della matematica e si avvale l’uomo usa un procedimentodiscorsivo e dimostrativo.
Il limite dell’indagine scientifica, e quindi della scienza, è dato dall’esperienza, perché dove c’è esperienza non c’è conoscenza scientifica, e dall’indimostrabilità dei principi primi.
Il limite più grande, però, è L'INCAPACITA' DELLA SCIENZA di affrontare i problemi esistenziali.
- SPIRITO DI FINEZZA (cuore): ha per oggetto l’uomo e le realtà morali e religiose e si fonda sul cuore, sui sentimenti e sull’intuito. Per Pascal lo spirito di finezza è
fondamentale per comprendere il ragionamento scientifico.“IL CUORE HA LE SUE RAGIONI, CHE LA RAGIONE NON CONOSCE”.
REALISMO TRAGICO : La salvezza dell’uomo sta nella consapevolezza di non essere né il primo, né l’ultimo. L’unica cosa che ci consola
dalla miseria (significato ontologico) è il DIVERTISSEMENT, senza sapere che è esso è la miseria più grande perché è una fuga da noi stessi.
L’uomo è impastato di miseria (“se si vanta, lo abbasso”) e di grandezza (“se si abbassa, lo vanto”).
L’ultimo passo della ragione è riconoscere che ci sono infinite cose che la sorpassano, tra queste c’è Dio.
DOTTRINA DELLA CADUTA: Tante cose superano la ragione umana, ma quella verità che sfugge alla ragione è data dalla religione.
Pascal considera il cristianesimo LA RELIGIONE PIU' RAGIONEVOLE e vera perché parla della caduta da un mondo paradisiaco da parte dell’uomo
in seguito al peccato originale. Questo è dimostrato dal fatto che l’uomo si sente infelice nell’essere un re spodestato.
Se l’uomo non conoscesse la felicità, non proverebbe tristezza e dolore e il desiderio di tornarvi.
Secono Pascal i passaggi sono questi:
1. l'uomo vorrebbe essere perfetto ma si trova pieno di limiti senza potere fare nulla per eliminarli - Da qui nasce il suo odio per la verità
2. ogni figlio finisce per replicare lo stesso stile di pensiero/comportamento del padre, come è di natura
3. L'uomo ricopre nell'universo una posizione intermediaria fra l'infinitamente grande e l'infinitamente
piccolo, ma non è in grado di comprendere nessuno dei due estremi, nonostante egli, spinto dalla sua presunzione voglia giungere
a comprendere il tutto; ma l'uomo, finito, in quanto tale, non può comprendere l'infinito
4. il solo modo che ha per potere comprendere le verità sono quelle date dalla fede, dallo spirito di finezza