Uopv^i P'^f'SA ^ 9 I SEZONE IIIHECCANISHI 01 ESPRESSIONE CENICA LARKY SIMPSON Howard Hughes Medical Institute and Departments of Molecular, Cellular and Developmental Biology and Medical Microbiology and Immunology University of California al Los Angeles Los Angeles,,-! USA L'espressione 'editing deU'RNA' e usota per descrivere una serie di fenomeni mediante i quali k sequenze degli mRNA, degli rRNA e dei tPNA vengono modificate dope la trascrizione. I diversi tipi di editing de//'RNA voriono dairmserzione o de/ezione di uridina (U) o citoana (C) nelle regioni codificanti gli mRNA mitocondriali alia sostJtuzione di specifid residui di citosina con residui di uridina negli mRNA mitocondriali delle piante, fine alia sostituzione di specifici residui di adenina (A) con residui di inosina (I) negli mRNA codificati net nudeo delle cellule dei mammiferi. Le modificazioni sono spesso Editing dell'RNA regelate e- hanno significative conseguenze fenotipiche poiche introducono un ukeriore elemento di versatil'ita nei numeroa meccanismi di modulazione deU'espressione genica e delta sintesi proteica operant! nel contesto di ogni cellula eucariotica. rimentali cbe indicano che la sequenza nucleotidica degli mRNA puo essere modificata in modo consistente dope la trascrizione; questo fenomeno e noto con il nome di editing dell'RNA. Inizialmente questirisultatibanno spinto alcuni Una delle assunzioni di base della genetica molecolare e che ricercatori a mettete in discussione il dogma centrale della la sequenza nucleotidica dell'RNA messaggero (mRNA) sia genetica molecolare, secondo cui I'infontiazione genetica si una copia perfetta della sequenza del comspondente DNA, tiasferisce dal DNA all'RNA e vicevetsa, e dall'RNA alle come conseguenza dellaregoladeU'appaiamento delle basi. proteine. Infatti, poiche rinformazione genetica per la seLa prima sfida a questa idea e venuta dalla scoperta delle quenza cambia negli mRNA, la sequenza amminoacidica sequenze non codificanti, contenute all'intenio dei geni delle proteine non sembrava essere codificata dagli acidi degli organism! superiori, cbe vengono rimosse con preci- nucleic! deU'organismo. Oggi questirisultatipossooo essere sione dall'mRNA mentre i fiammenti codificanti RNA, spiegati in termini di un modello cbe non contraddice il detti esonl, vengonoriassemblatiper costituire la sequenza dogma centrale ma che mostra catatteristiche nuove e intecodificante completa. Questa scoperta, in realta, non i in ressanti. contraddizione con il principio che le sequenze di mRNA Anche altri esempi di modificazioni della sequenza degli siano una copia del DNA conispondente, in quanto gli esoni RNA non codificate dagli acidi nucleici, rilevati in altri sono effettivamente delle copie perfette. organismi, sono stati denominati editing dell'RNA, sebbene Tuttavia dalla meta degli aimi Ottanta, in seguito a espe- i meccanismi sembrino essere piuttosto diversi. In alcuni rimenli compiuti su un ahtico givppo di protozoi flagellati casi, la sito-specificita degli eventi di editing puo essere paiassiti, detti cinetoplastidi, sono state ottenute prove spe- spiegata assumendo che esistano alcune proteine capaci di La scoperta dell'editing dell'RNA e II dogma centrale della genetica molecolare PARTE nuMA / OMCINE ED EVOLUZIONE DEUA VITA c riconoscere specifiche seqlienze o sttutture dell'RNA, ma in mato Phytomonas. Di fatto, i primi lavori sui tripanosomi altri casi la sito-specificita e ancora un mistero. sono stati condotti in gran parte da medici inleressati a queste malattie. Comunque, molte specie di tripanosomi sono parassiti solo degli insetti e non bannorilevanzadal punto di vista medico; altre invece sono parassite sia degli insetti sia dei veitebrati. Una storia personale dello studio dell'editing dell'RNA nei tripanosomi I tripanosomi sono afTascinanti per i moderai biologi cellulari e molecolari in quanto rappresentano una delle plu I tripanosomi appaitengono a un vasto gtuppo di protozoi primitive linee di discendenza delle cellule eucarioiiche. parassiti noti come protozoi cinetoplastidi. II termine tripa- Probabilmente e per quesbi ragione che possiedono una nosoma o iripanosomatide e in efTetti il nome delle cellule serie di caraneristiche dawero insolite, che non si risconche, aU'intemo della famiglia, appartengono al genere trano in altre cellule eucariotiche. Per esempio, i tripanosoTrypanosoma, ma viene ampiamente adoperato per descri- mi hanno un solo mitocondrio che contiene un tipo singovere qualunque protozoo cinetoplastide. II nome cinetopla- lare di DNA mitocondriale nolo come DNA cineioplastidistide scaturisce dalle osservazioni dei primi studiosi che co. Tutti gli organismi eucarioti unicellulari odiemi, i cui avevano rilevato un piccolo granulo, o cinetoplasto, alia anienati si originarono prima di quelli dei tripanosomi (cobase del flagello se le cellule venivano trattate con certi me per esempio Ciardia o Trichomonas), mancano di micolotanti. Inrealtail cinetoplasto rappresenta una potzione tocondri e quindi non utilizzano ossigeno. t. possibile che la dell'imico e complesso mitocondrio presente in questo tipo linea evolutiva da cui, circa un miliardo di anni fa, si sono di cellule; esso contiene una enoime massa compatta di originali i protozoi flagellati euglenozoi (comprendente i DNA mitocondriale, che e proprio cio che veniva marcato protozoi cinetoplastidi ed Euglena, un protozoo flagellato verde) fosse streltamente correlata a quella cellula ancesiracon la colorazione. I tripanosomi sono repellenti e affascinanti alio stesso le primitiva che inglobo una cellula balterica aerobia, dando tempo. Molte specie sono pericolosi parassiti dell'uomo, origine all'organulo intracellulare obbligato oggi nolo con il ingrado di causare malattie come il morbo di Chagas, la nome di mitocondrio. malattia del soimo afncana e la leishmaniosi, un'ulcetazione della pelle cbe in alcuni casi puo estendersi a livello della bocca e del naso causando danfig.l. Minicircoli di DNA II DNA del cinetoplasto ni considerevoli. Non esistono del cinetoplasto di L tarentolae. vaccini per nessuna di queste Questi rappresentano frammenti malattie e i Irattamenti, quando II mio interesse per I'insolito mitocondrio dei tripanosomi della rcte di minicircoli possibili, non sono mai molto ebbe inizio quando stavo conseguendo il dottorato. A quel e maxicircoli concatenati soddis&cend. In Africa, i bovi- tempo tutto quello che sapevamo era che questo mitoconche siritrovanella regione ni d'allevamento (ma non quel- drio conteneva una grande massa compatta di DNA, nota del cinetoplasto mitocondriale. I minicircoli misuiano li selvatici!) muoiono per una come DNA del cinetoplasto, che si poteva ben evidenziare approssimativamente specie di tripanosoma trasmes- con certi coloranti. II nostro sistema modello eta il tripano900 paia di basi. sa dalla mosca tse-tse, e persino soma non patogeno Leishmania tarantolae che in origine (Tratto da Simpson, L. era paiassita di un geco. Ben presto sia noi sia aliri gruppi e da Silva, A. (I97I) J. MoL Biol., le palme da cocco sono colpile da lui tipo di tripanosoma chia- dimostrammo che questo DNA e costituito da migliaia S6, 443-473). (S.OOO-10.000) di piccole molecole circolari di DNA, i minicircoli, tutte concatenate come anelli di una catena a formare ima rete gigante di DNA, e da un piccolo numero (20-i-SO) di molecole cireolari piii grandi, i maxicircoli, ancb'esse legate alia rete (Simpson e Da Silva, 1971). I minicircoli (fig->)> sebbene identic! per dimensione in ognu' na delle specie, sono costituiti da molecole a sequenza diversa peisino all'intemo della stessa rete. Le loro dimension! variano da 460 a 2S0O paia di basi (bp) nelle diverse specie e ogni minicircolo e oirganizzato in ima o piii regioni conservate eregionivariabili. Unaregionedel minicircolo e intrinsecamenteripiegata(Marini el al., 1982), ma il ruolo genetico di tale struttura non e chiaro. I minicircoli non sembravano codificare informazioni per la sintesi di proteine ma di cetto si replicavano molto attivamente, e hanno tenuto impegnati per anni numerosi laboratori nel tentativo di chiarire i meccanismi dellareplicazionee della segregazione della rete (Ryan et al., 1988; Shapiro e Englund, 1995). La fiinzione genetica dei minicircoli e rimasta a lungo un mistero e non e stata risolta fino alia scoperta degli RNA guida, nel 1990 (Blum el al., 1990). La molecola del maxicircolo, le cui dimension! variano da 23.000 a 36.000 bp nelle diverse specie, rappresenta la molecola di DNA che porta rinformazione del mitocondrio e contiene molti degli stessi geni trovati nelle molecole di DNA mitocondriale umano: gli RNA ribosomali mitocondriali maggiore e minore, tre subunita della citocromoossidasi, il citocromo b, diverse subunita della NADH-deidrogenasi, una subunita della ATPasi Fl-FO e varie altre proteine non ancora identificate. Tutti i geni strutturali identificati sono coinvoiti nei process! di tiasporto elettronico e di fosforilazione ossidativa a livello della membrana interna deH'oiganulo, come awiene nelle cellule umane. Le prime indicazioni sui geni criptici Suyama (Chiu el al., 1975). Per'quei tempi questa era un'idea eretica, alia quale oggi si guarda con piu favore grazie all'esistenza di evidenze sperimentali, sia in vivo sia in vitro, che dimostrano che i tRNA vengono importati nel mitocondcio in diversi organismi (Tarassov et al., 1995; Hauser e Schneider, 1995; Lima e Simpson, 1996). C'erano numerosi altri segnali che suggerivano I'esistenza di qualcosa di insolito in questo genoma mitocondriale: due geni (CO// e NDT) sembravano avere un nucleotide in piu 0 in meno che creava uno spostamento nel registro di lettura che, se non corretto, avrebbe polulo causare la terminazione della traduzione (Hensgens el al., 1984; de la Cruz et al., 1984). Si dimostro che questi spostamenti piti uno fig.2. Matrice di confironto delle o meno uno sono localizzati sequenze inrormazionali di DNA nelle stesse posizion! relative dei maxicircoli di L. lareniolae e T. sui geni di tre specie di tripanobrucei. I renangoli rossi indicano i soma appaitenenti a tre generi criptogcni ND7, COIII e MURF4 diversi, che sapevamo essere di T. brucei. La fincstra di separati da almeno 100 milioni confronto e di 31 nuclcotidi e di anni di storia evolutiva. Un •'appaiamento richiesto e di 21 nucleotidi. MURF] <• NADH altro problema era che numeroMURF3 - NADH dcidrogcnasi, si geni erano privi dei codon! subunita 7. MURF4 - ATPasi, AUG codificanti metionina per subunita 6. CYb - citocromo b. I'inizio della traduzione. Infine, COKII) - citocromo ossidasi, nonostante la localizzazione resubuniia I(II). ND1(4,S) - NADH lativa dei geni nei maxicircoli deidrogenasi, subunita 1(4,S). MURF - fase di lettura apena non di L. tarentolae e T. brucei fosidentificata del maxicircolo. se molto simile (fig.2), tre dei (Ridisegnato da Simpson, L. ei al. geni present! in L Jaremolae 0987). J. Biol. Chem.. mancavano nel maxicircolo di 262, 6182-6196). Verso la meta degli anni Ottanta e stata fatta la sconcertante scoperta che molti geni trovati nel genoma mitocondriale imiano e di lievito sono apparentemente assent! nei mitocondri del tripanosoma, come per esempio i geni per i tRNA mitocondriali. L'apparente assenza dei geni per i tRNA era dawero sorprendente, in quanto tutti i mitocondri swdiati fino ad allota contenevano de! tRNA coinvoiti nella sintesi delle proteine mitocondriali. Per verificare se per caso alcuni dei minicircoli o alcime regioni dei maxicircoli che non erano ancora state sequenziate codiflcassero dei tRNA, ibridammo il DNA marcato d! minicircolo e maxicircolo con RNA a basso peso molecolare isolato da! mitocondri di L lorantolae, cbe era stato separato per elettrofores! su gel d! acrilammide e trasferito su im filtro (Simpson et al., 1989). Con nostra soipresa, I'uL. tarentolae —» nico RNA che si ibridava era lui insieme di 20 -^ 30 bande - cia= PS scuna delle quali differiva in MURF.1coii|CYbg g — o 2 limghezza dalle altre per im nu12S 9S NDI" 2 cleotide - che migravano molto oltre gli abbondanti tRNA mitocondriali, a indicare che questi RNA erano peisino piii piccoli dei tRNA. Queste bande erano una componente talmente minima dell'RNA isolato cbe non potevamo nemmeno vederle colorando il gel! Oggi sappiamo cbe si tiattava della prima osservazione degli RNA guida che avevano contaminato le nostre preparazioni di R N A , ma a quel tempo non avevamo idea di cosa fossero que! trascritti. Tuttavia era chiaro che nessun tRNA mitocondriale veniva codificato Del DNA mitocondriale e sembrava quindi probabile che questi tRNA venissero !mportati nel mitocondrio del tripanosonu dal citoplasma, come era stato precedentemente suggerito per Tetrahymena da Y. PARTE PWMA / OaXSINE EO EVOLUZIONE OELLA VITA 3,75 11,25 1716 IS lU 9 K 7 6 loule < T. brucei (ND7, COIII e A6=MURF4). Questi geni erano sostituit! da sequenze piu coite relativamente riccbe di guanina (G) (Simpson el al., 1987). La scopeita deU'editlng Nel 1986 il problema fii risolto, ma si apri un altro vaso di Pandora pieno di problem! quando R. Benne pubblico la sequenza dell'mRNA di COII della regione conservata contenente il registro di lettura e trovo quattro uridine (U) in piu che non erano codificate dal DNA del maxicircolo (Benne el al., 1986)! La presenza di queste quattro U inserite in tre siti annullava gli effetti dello spostamento di tipo meno uno, consentendo la traduzione dell'mRNA. Ben presto vennero scoperti molti altri casi di editing dell'RNA anche piA eclatanti. Per esempio, si scopri che I'mRNA di Cyb era sottoposto a editing alia sua estremita 5', per inserimento di 39 U in 15 siti, aggiungendo cosi 20 nuovi amminoacidi all'estremita anuninica della proteina, Ira cui un AUG (corrispondente a metionina) per I'inizio della traduzione (Feagin elal., 1988a). Inoltre, sebbene con minore frequenza, in certi geni si osservo I'eliminazione di alcune U, come per esempio in COIII di L. tarentolae (Shaw el al., 19^88). Per descrivere i geni i cui trascritti subiscono editing nelle regioni codificanti, venne coniato 'il termine cripiogeni, o geni criplici, mentre le regioni dell'mRNA cbe devono essere sottoposte a editing vennero dette regioni pre-ediled. Nel 1988 J. Feagin scopri in T. brucei il gene COIII ritenuto assente. In realta il gene eta sempre stato presente, ma era un gene criptico ben nascosto, in quanto il trascritto era soggetto a un editing cosi esteso, con aggiimta di centinaia di. U su tutta la sua lunghezza, che I'mRNA mature cosi modificato misurava quasi il doppio deU'intero gene (Feagin el al., 1988b). Nel laboratorio di K. Stuart si scopri presto che cio accadeva anche per gli altri due geni mancanti di T. brucei (Koslowsky ei al., 1990; Bhat el al., 1990). Decidemmo di chiamare questo tipo di editing cosi estensivo pan-editing {pan = tutto), per difTerenziario dal semplice editing intemo del gene COII e dall'editing dell'estremita 5' del gene Cyb. ,' fig.l. In alio, regioni di giunzione del RNA mitocondriale per il gene Cyh, l>rc-cdiiaio (in blu), e completamente ediiaio (in rosso). i nucleotidi codificati in quelle regioni sono niunerati. Soito, allineamento delle sequenze di mRNA' parzialmente cdiiate. Le sequenze sono state oRenute per RT PCR dall'RNA del cinetoplasto di L lareniolae, usando aU'estiemiia 3' un oligonuclcoiide d'innesco (primer) con editing e aH'cstrcmiia 5' un primer privo di editing. a. Editing aneso dal 3' al 5'. b. Configurazioni di editing inanese. Le diveise configuiazioni di editing (clone) sono numerate in ordine sequenziale di editing, mentre sulla destia sono ripottate le relative frcquenzc con cui si osservano (in vcrde). (Ridisegnato da Stuim, N.R. e Simpson, L. (1990a) Cell. 61, 871-878). La polarita dell'editing Si riusci finalmente a vedere un po' piu chiaro nei meccanisnu dell'editing quando Stuart scopri cbe il pan-editing dell'mRNA di COIII di T. brucei sembrava progredire dalI'estremita 3 ' a quella 5' del trascritto (Abraham el al., 1988). Questa ossetvazione suggeriva che il processo dovesse awenire dopo la trascrizione, in quanto la trascrizione procede dall'estremita 5' a quella 3 ' , e spiegava anche perehe messaggeri che avessero subito editing parziale non riuscivano a essere tradotti: il sito di legame al ribosoma e I'ultima sequenza creata dall'editing. Scoprimmo che lo stesso fenomeno si verificava nei geni di L lareniolae che subiscono editing all'estremita 5' (Sturm e Simpson, 1990a). Vennero sequenziati piu di 400 mRNA con editing parziale, derivanti dai geni Cyb e COIII, generati per ampliflcazione con il metodo della reazione a catena della polimerasi (PCR, Polymerase Chain Reaction) a partire da RNA mitocondriale, e si scopri che la regione compresa tra I'estremita 3', a editing completo, e quella 5', che non aveva subito alcun editing, presentava numerose configura- VOLUME PMMO / AU'CRIGINE DELIA VITA colo tra i suoi geni noli, vennero subito scoperte setle brevi sequenze di questo tipo per quattro dei geni che subivano editing (Blum et al., 1990). Onenemmo presto prove definitive dell'esistehza di piccoli RNA nel mitocondrio, derivati dalla trascrizione di queste sequenze. Questi RNA contenevano anche delle sequenze alia loro estremita 5' che potevano fomiareregioniduplex appaiandosi con I'mRNA subito a valle delleregionipre-edited. Abbiamo chiamato queste sequenze regioni di ancoraggio, in quanto fomiscono una maniera ideale per ancorare I'RNA guida (gRNA) all'mRNA, formando im ibrido a doppio filamento nellaregioneappena successiva a quella che deve subire editing (<ig.4). Questi piccoli RNA avevano una mobilita clettroforetica insolita, migrando 20 -r 30 bande ognuna delle quali possedeva un nucleotide in piu delle altre. Ci siamo subito resi conto che questi erano gli stessi RNA che due anni prima avevano contaminato le nosire preparazioni di tRNA (Simpson el al., 1989)! Presto ci siamo accorti che I'insolita mobilita clettroforetica era dovuta alia presenza di code di oIigo-[U] non codificate, lunghe fino a 24 nucleotidi, alle estremita 3' delle molecole di RNA (Blum e Simpson, 1990). Abbiamo cbiamaio queste molecole RNA guida, o gRNA, in quanto contengono rinformazione di sequenza per I'ediiing. Gli RNA guida sono cosi giunti in soccorso del dogma centrale! Naturalmente eravamo moho eccitati, ma alio stesso tempo un po' delusi dalla scopena che la risposia ai segreti dell'editing non era in realta niente di completamente nuovo e sconvolgeme, bensi qualcosa cbe La scoperta degli RNA guida obbediva alle semplici leggi deU'appaiamento tra le basi. Tuttavia dovevamo ancora spiegare come facessero questi In ogni caso, non abbandonammo il dogma centrale che gRNA a operare I'editing delle molecole di mRNA. aveva continuato a mantenersi valido per cosi tanti anni. Fino ad allora avevamo identificato sene geni per gRNA Venne effettuata una semplice ricerca al computer sui sparsi lungo mtto il genoma del maxicircolo che non aveDNA noto del maxicircolo di L tarentolae, in cerca di vano alcunarelazionecon i criptogeni nell'editing dei quali sequenze brevi di DNA che po- sono coinvoiti. Questi gRNA contenevano rinformazione tessero dare origine a RNA in per la modifica di quattro dei cinque trascritti dei criptogeni fig.4. La scopeita delle sequenze di gRNA. grado di ibridarsi con sequen- noti ma nonriuscivamoa trovare im gRNA per il trascritto In alto, allineamento ze, sia intere sia parziali, di del gene COIII di L. tarentolae, che subisce editing all'edella sequenza dell'mRNA di ND7 RNA modificati dall'editing. stremita 5'. Poiche si sapeva che il DNA del minicircolo e con editiiig completo (in rosso), Oltre ai classici appaiamenti di capace di ibridare con dei piccoli trascritti caratterizzati eon la sequenza del gRNA Watson e Crick, C-G e A-U, dalla stessa insolita mobilita elettroforetica dei gRNA, ventrascritto, con gli appaiamenti decidemmo di ritenere valide nero esaminate le sequenze note dei minicircoli e fii cosi impropri purina-puiina anche le coppie di basi G-U, trovato, nel minicircolo D12 (fig.5), un gene per un gRNA o pirimidiaa-pirimidina. In basso e iadicato I'appaiamento cbe negli rRNA e nei tRNA rap- contenente informazioni di sequenza per i primi otto siti di e la possibiliia di un completo presentano appaiamenti leorica- editing dell'mRNA di COIII (Sturm e Simpson, 1990b). appaiamento conetto nel caso mente possibili, e proprio queQuesta era la prima indicazione di una Amzione genetica in cui ti usa la sequenza di RNA sto si rivelo essere il trucco! per il minicircolo, che spiegava I'eterogeneita di sequenza compleoientare al maxicircolo Con questaricercaal compu- osservata in questa molecola di DNA: ogni classe di sequene si considerano validi ter, effettuata su tutto il maxicir- ze codificava per un gRNA diverso aU'intemo della regione gli appaiamenti C-U. variabile! In totale, nel ceppo di laboratorio di L tarentolae delmRNA I'universita della California, 3' ediio RNA vennero identificate, per cloJ. gRNA naggio e sequenziamento, 17 uascriiio diverse classi di sequenza dei Q appaiamenti impitipri: purina-puiina, pirimidina-pirimidina minicircoli, ognima presente in ^^ quantita diversa (Maslov e JtawMimwiayit^^ . Iftl^ta' Simpson, 1992). DNA initial match •*««•«> vennero trovati dei jBwt^ATiaAgAeaieeATiA.TJSWvTJiitoBi^^ (gene gRNA; gRNA codificati dai minicircoli zioni di editing parziale. Tale regione venne chiamata regione di giunzione. Nel caso degli RNA prodoni dal gene Cyb, quasi tutte queste configurazioni potevano essere ordinate secondo una precisa direzionalita dell'editing, dall'estremila 3' verso quella 5' (rig.3). Tunavia, nel caso di COllI solo il 58% delle diverse configurazioni di editing mostrava questa precisa polarita. I] resto mostiava delle modalita di editing inatteso, in cui delle U venivano aggiunte in siti non soggetti a editing nel trascritto maiuro, oppure nella regione 5' prima che fossero aggiunte in quella 3'. Decker e Sollner-Webb (1990) esaminarono gli mRNA soggetti a editing paiziale dei geni Cyb e COIII di T. brucei e trovatono in entrambi i geni una elevata percenwale di editing inaiiesi nelleregionidi giunzione. Quando ci si rese conto che I'editing aweniva dopo la trascrizione ed era progressivo e polarizzaio, si ipoiizzo cbe dovesse essere in atto un meccanismo di taglio e giunutura dei trascritti. Comunque, il problema principale era dato dal fatto che non sembrava esistere imo stampo di acido nucleico per questa aggiiuiia di informazione. Sembrava che I'infoimazione di sequenza derivasse dal nulla e che, nel caso dei geni a pan-editing, si avesse la cosiruzione di geni del mtto nuovi. Queste scoperte avevano quindi profonde implicazioni sui dogma centrale del trasferimento dell'informazione genetica. ^wmmBB^mmmwmwmm, PARTE PMMAIOMCINE ED EVOUIZIONE DELLA VITA •uuiDKOaBt»ccmsTMCiaattia»aaciKitcoAaxiKiuacA^ Trirrrlnanrlrlrirnni^ t3' ISI j4ccma»&&a«i5caGsaaisgaMcagsa DNA del maxicircolo . niR.NAS' » aa v s su !i ii 240 ii nn ii iitfii i> mi Ii !III ii HI • II ecu KRNA fig.S. La scopena dei gRNA codificati nei minicircoli. a. Visione schematica delle regioni sequenziate del minicircolo D-12-1 di L lareniolae, in cui e indicata la polarita (fteccia lunga rossa) del gene gRNA COIII rispetto alia sequenza conservata 12mer di CSB-3 (indicata net riquadro sovrasuuue), che rappresenta im pimto di origine per lareplicazionedi un filamento del DNA (fieccia rossa coita). La fascia azzuna indica la sequenza conservata completa. La bana retinata in basso indica una sequenza simile ad un'altia regione sequenziata del minicircolo che ha permesso di dcterminare la polariti del gene. b. Sequenza completa della poizione 61-240 bp del DNA del minicircolo che include la possibile sequenza di gRNA codificante per i siti di editing dain all'8 di CO///lungo il minicircolo D-12-1. Le liecce rosse indicano la localizzazione della sequenza conscrvau lunga 12 nucleotidi in CSB-3, che coirisponde _ a un'origine di replicazione per uno dei filamemi di DNA. b. Sequenza editau dell'mRNA (in rosso) per COIU, allineata con quella per COIII del maxicircolo (in asuno): sono mostrati i 17 siti di editing e le uridine inserite, indicate con u. Le deleziooi sono indicate con il segno *. (Ridisegnato da Sturm, N. e Simpson, L. (1990) CeU 61, 879-884.) fig.6. Diagramini deU'organizzazione genomica dei minicircoli di L lareniolae e T. brucei. Sono mostrate le localizzazioni delle regioni conservate e la polariti della sequenza di CSB-3, insieme eon I'adiacente regione di DNA ripiegaio. I geni per i gRNA sono indicati dalle frecce. Nel minicircolo di T. brucei i geni per i gRNA sono fiancheggiati da imperfette ripctizioni invenite di 18 nucleotidi (frecce). • I * ' U AU _ ..;. I _T.nin!ci.TiAC.cTocTAmoc...a 'fnsiixaia/sM\j:AK.<x^Qi:jSiSSiJc<r.'-:.':<i. •:;og_o.t.«.TOAi.i.i.i.i.o.t.croi.ii IGJTOCL I iiiiii»i«i>i>iiiiiiiiiiiiiiii C AC>lii|Ui|i(AaACAGiAAUGGACXiAU ..uucuAUc-s- anche in T. brucei (Corell el al., 1993; Pollard el al., 1990). La principale differenza osservata sta nel fatto che ogni minicircolo di 7*. 6rucei codiiica tre gRNA diversi piuttosto che im singolo gRNA e che i geni corrispondemi sono localizzati nella regione variabile, quasi perfettamente in altemanza con tre gnippi di ripctizioni inveitite di 18 nucleotidi che noji sono presenti in L lareniolae (fig.6). Un'altra differenza e che in precedenza era stata dimostrata I'esistenza di piu di trecento diverse classi di sequenza dei minicircoli in 7*. brucei, invece del limitato numero riscontrato in L lareniolae. Questo significa che il numero complessivo di diversi gRNA in T. brucei puo essere di oltre 900. Una caratteristica dei gRNA di T. brucei e la loro elevata ridondanza. I gRNA ridondanti possiedono sequenze diverse, ma contengono la stessa informazione per I'editing; cio e dovuto alia possibilita di appaiamento tra le basi G-U. Di "bend" bend" regione « .conservata ^ 7CSB-3 ;l L tanauulue T. brucei VOLUME PRIMO / ALL'ORIGINE DELLA VITA recente e stata osservata anche in T. cnai un'alta percenmale di gRNA ridondanti (Avila e Simpson, 1995). La perdita dei minicircoli durante il periodo di crescita in coltura e la perdita dell'editing In seguito a un primo confronto tra i genomi mitocondriali di L lareniolae e T. brucei, avevamo notato I'esistenza di numerosi tratti di DNA relativamente ricchi di residui di G (Simpson el al., 1987). In T. brucei tre di questi, chiamati ND7, COIII e MURF4, si rivelarono essere tre criptogeni nascosti i cui trascritti sono soggetti a pan-editing, ma in entrambe le specie c'erano altre sei regioni ricche di G localizzate tra geni noti. In L. lareniolae il ttascrino derivato dalla sesta di queste regioni subisce pan-editing, per aggiunta di 117 U in 49 siti ed eliminazione di 32 U in 13 siti di tre domini 1 di editing, dando origine a un mRNA che codifica una proteina della subunita minore del ribosoma mitocondriale (Maslov f/a/., 1992). t stato dimostrato che anche le altreregioniricchedi G in 7*. brucei (chiainate CI-CS) sono criptogeni i cui trascritti sono soggetti a pan-editing ma, nel vecchio ceppo di L tarentolae in uso nei laboratori dell'universita della California, non furono mal identificati dei trascritti di questi geni che avessero subito editing completo. t. suto poi dimosb:ato che gli mRNA maturi di T. brucei derivati da CI, G2 e CS codificano le subunita dell'NADH-deidrogenasi (Bhat el al., 1990; Souza el al., 1992; Read el al., 1992; Souza et al., 1993). L'aiulisi del ceppo LEM125 di L tarentolae recentemente isolato ha suggerito che il ceppo adoperato nei laboratori dell'universita della California avesse in realta un difetto genetico per quanto riguarda I'editing dei trascritti dei criptogeni CI-G5 (Thiemann et al., 1994). II ceppo LEM125 conteneva mRNA completamente mamri coirispondenti ai tabclla 1 1 gRNA identificati nel ceppo di L tarentolae In uso nei laboratori dell'universita della California (UC) e nel ceppo LEM125 CRIPTOGENE gRNA CRIPTOGENE gRNA gND7-I Mc (16724-16752) Mc (10120-10148)' ND7 gCOII gND7-lI Mc (395-346) mc* gCOIII-I ND8 (01) gND8-I mc gCOIU-II mc Cyb Mc (16803-16767) gND8-II mc gCyB-I gCyB-II Mc (2290-2239) gND8-llI mc C3 Mc (17199-17215) gND8-IV mc gG3-I gG3-U' Mc (14472-14445) gND8-Vl mc gND8-VlI mc gG3-UI mc C4 gN08-IX mc gG4-I mc gND8-X mc gG4-II mc gND8-XII mc gG4-UI mc Mc (16881-16931) gND8-XIII* Mc (17364-17391) gG4-IV ND9 (G2) gND9-II mc gG4-V mc gND9-IU mc gG4-VI mc gG4-VIII gND9-V mc mc • gND9-VI mc gG4-IX mc gND9-VII mc gG4-X mc gND9-VIII mc gG4-XIV mc MURF2 Mc (9908-9893) gND9-IX mc gMURF2-I Mc (13087-13146) gND9-XII mc gMURF2-II gND9-XIV Mc (219-262) MURF4 (ATPasi 6) gMURF4-I mc gND9-XV mc gMURF4-II mc RPS12 (G6) gRPS12-I mc* gMURF4-UI mc gMURF4-IV mc gRPSI2-II mc gRPS12-III mc gMURF4-V mc gMURF4-VI mc gRPS12-IV mc ND3 (G5) Mc (304-350) gRPS12-V mc gND3-I gRPS12-VI Mc (17020-16975) mc gND3-II . gRPS12-VII mc gND3-III mc gND3-V gRPSI2-VIII mc mc gND3-VI Non assegnati gMlSOS Mc (150-102) mc gND3-IX mc 'Mc: gRNA codificati dal maxicircolo. La posizione del gene nel maxicircolo di L lareniolae (LEIKPMAX) e indicata tra parentesi; 'mc: gRNA codificati dal minicircolo; 'gRNA ipotetici codificati dal maxicircolo per G3 Blocco II; 'gRNA ipotetici codificati dal maxicircolo per ND8 (Gl) Blocco XIII; 'gRNA ipoteticiritrovatiin una chimera misguided fomiata da gRNA e mRNA COII COIII PARTE PRIMA / ORIGINE ED EVOIUZIONE DELIA VITA Basandosi sulla conoscenza dell'esisienza di queste attivita enzimatiche nel mitocondrio e della progressione in direzione 3'-S' del meccanismo di editing Numero di glU^lA codificati da: dell'mRNA, e stato suggerito UC+LEMI25 UC+LEMI25 un mtHlello per spiegare il ruolo CRIPTOGENI DNA maxicircolo DNA minicircolo TOTALE(ATTESO) dei gRNA nel processo di ediCO/I 1 0 1 ting (Blum el al., 1990). Tale 0 2 2 modello, poiche posiulava una Cyb 2 0 2 serie di reazioni che accadono MURF2 2 0 2 in un complesso muliienzimatiMURF4 (A6) 0 6 6 co legato all'mRNA, e stato ND7 2 2 0 chiamato modello a cascala enRPSI2 (06) 1 8 7 zimalica. Abbiamo proposto UC+LEM125 LEM 125 che rinierazione iniziale coin9(14) 9 A^DS(Gl) 1' volgesse la formazione di un ND9 (G2) 8 9(17) 1 ibrido di ancoraggio tra il 2' 1 3 ( 6) C3 gRNA e reslremiia 3' della re10(15) C4 9 1 gione di pre-editing dell'mRND3 (G5) 5 6 ( 9) 1' NA. Oltre alle interazioni Totale 47 60 (83) 1' RNA-RNA coinvolte nell'anco'gND8-XlI, un gRNA ipotetico con molti appaiamenti impropri codificate dal minicircolo; 'gG3-II, un raggio, crediamo che alcuni fatgRNA ipotetico codificalo dal maxicircolo che non era idcniificabilc per analisi Northern e Primer tori proteici recentemente trovati, che formano complessi Extension; 'gMI50, un gRNA ipotetico trovato in una chimeia misguided formata da gRNA e mRNA COII i gRNA (Byrne et al., geni CI-GS, oltre a unrepertoriopiu complesso di gRNA 1995; Bringaud el al., 1995), assistano lo svolgimento di codificati dai minicircoli. Nel ceppo LEM 125 fiirono indi- questa specifica interazione iniziale, forsericonoscendodelviduati almeno 32 gRNA codificati dai minicircoli, assenti le strutture secondarie formate dallo stesso mRNA o dall'inel ceppo utilizzato all'universita della Califoniia (tabb.l e brido gRNA-mRNA. E stato ipotizzato che il passo succes2). Abbiamo ipotizzato che specifiche classi di sequenza dei sivo fosse un taglio specifico dell'mRNA all'altezza della minicircoli, codificanti i gRNA implicati nei processi di prima base appaiata in modo non corretto, cosi da espoire un editing dei trascritti dei geni CI-G5, fossero andate perdute gruppo 3'-0H libera. Questo frammento di mRNA tagliato durante il lungo periodo di mantenimento in coltura del sarebbe un substrato per I'enzima TUTasi, che puo aggiunceppo di laboratorio dell'universita della California, proba- gervi una o piu U al 3'-teiminale. Le U aggiunte potrebbero bilmente a causa della mancata necessita dei rispettivi pro- quindi appaiarsi ai nucleotidi A o G del gRNA e le due dotti proteici durante la fase di coltura del cicio biologico di estremita dell'mRNA potrebbero essere ricongiunte dalla RNA-ligasi. Questo meccanismo porterebbe a ima sorta di Leishnumia. aperture acemiera della doppia elica in una direzione che va dal 3' al^' (sulI'mRNA), e I'intero processo inizierebbe di nuovo alia successiva base appaiata impropriamente (fig.7). II modello a cascata enzimatica ha fomito una spiegazioModelli del meccanismo di editing ne per la polarita 3'-5' del pan-editing: tale polarita era per Inserimento e delezione di U dovuta alia creazione, a opera dei gRNA a valle, di sequenPrima della scoperta dei gRNA, avevamo isolato, da mito- ze di mRNA modificate e complementari alle sequenze di condri purificati di L tarentolae, una terminaluridiltransfe- ancoraggio dei gRNA adiacenti a monte (fig.8). II modello spiegava anche I'esistenza di configurazioni di rasi (TUTasi), un enzima in grado di aggiungere delle U all'estremita 3' di qualunque molecola di RNA (Bakalara editing inattese nelleregionidi giunzione degli mRNA parel al., 1989). Questo enzima era presumibilmente responsa- zialmente modificati. Abbiamo suggerito che queste diverse bile dell'aggiunta di U aU'estremita 3' dei gRNA. Avevamo configurazionirappresentasseroil risultato di un normale anche dimostrato la presenza di una RNA-ligasi mitocon- editing effettuato pero da gRNA sbagliati, oppure da gRNA driale in grado di legare insieme in modo covalente due appropriati in un sito o in una fase di lettura sbagliati. Questi molecole di RNA, e avevamo osservato che se la TUTasi processi sono stati chiamatirispettivamentemisediling fedidell'estratto mitocondriale veniva inibita dall'eparina o de- ting errato^ e misguiding (guida errata), e sarebbero indotti gradata per digestione con proteinasi K, si metteva in azione dalla presenza di appaiamenti di basi 'vacillanti' (wobble) im'attivitaribonucleasicacriptica che tagliava I'mRNA di G-U e forse anche A-C (Snirm el al., 1992). La formazione Cyb gi& sottoposto a pre-editing, proprio aU'intemo della di un ibrido di ancoraggio a opera del gRNA sbagliato, o di regione modificata (Simpson ei al., 1992). Una attivita en- im ancoraggio secondario in un sito sbagliato a opera del donucleasica simile era stata individuata anche in estratti gRNA giusto, potrebbe dare origine a un editing inatteso, il quale a sua volta potrebbe inteirompere il processo di editing mitocondriali di T. brucei (Harris etal., 1992). La complessiti del gRNA nel ceppo di L tarentolae in uso nei laboratori dell'universita della California (UC) e nel ceppo LEM 125 com VOLUME PRIMO I ALL'ORIGINE DELIA VTTA minicircoli fig.7. Diagiamma dei modelli di editing dell'RNA nei mitocondri di tripanosoma. Le cellule sono suite colorate con Giemsa. (Ridisegnato da Simpson, L., e Thiemann. O.H. (1995) Cell. 81. 837-S40). regione conscrvaia Trypanosoma hivi o- servaia regione conscrvaia Leishmania laivniulue gRNAs -««y.i«)MA..)- mRNA (preediuio ibrido di ancoraggio imatica modelli a cascata enzimatica transesierificazione fonie di U's = gRNA rouura - congiunzione fonie di U's = gRNA lonura - congiunzione fonlediU's=UTP fig.8. Sei gRNA sovrapposti mediano I'editing dell'mRNA per MURF4 (-A6). 1 siti di editing sono numerati a partire dall'estremita 3' veiso la S'. Gli ibridi di ancoraggio gRNA-mRNA sono ombreggiau. Gli appaiamenti canonici sono indicati con il segno | mentre gli appaiamenti G-U con il segno'.. (Ridisegnato da Maslov, D.A. and Simpson, L. (1992) Cell. 70.459-467). elicasi lAAUUL'UUUUA' ~~T ^ • " ^ gMURF4 -VI ,iL-.i>uu.:uUaUi|>Uasa|a«iaUiAACfUtJitaUCilnJi|AU-ACCCAUA/ ACCCAUAAJAAUA-S' . „ , „ „ , , , laU.aaaCU lU! II ijMUREiiy I I :I III I I III 1 1 1 : 1 : 1 : 1 : 1 : i 1: 1: 1111:: II: IIII11 itMBBMilia!! ai;-Al/aUaUaagaU(AUiUgaaaaCaaUi|UCACAAACU| I I • ! : i I M i i : 11:1 I : : : 11 i T l i I I ilW»l«il"W-lwl ibridi di ancoraggio 50 49 48 47 46 4S 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 gMURF4 -IV SMURM - I I ' AGGAIAJJIsaUi lAJJIsaUa a a a.a.Qa.CAa|UAAAAUAU> -.UACAAjUAU&U- S' ... .tJ»JLtWaVaga>CatIa.S.a»aC.tr|UaaaUaa|AUAAACAACCAAAlJAUA I 1 • ,, Lil:illiillllllliMa8llH»WWWftlttfl1 I II gMURF4-Ill :iii||;i:iiiiii:i:lll::li!ll aUagaUaiinlatallaCiUiCaaaUa lAGGUCuq- 5iltasaUgy.:^UaCaajisAIJaUaaaUapGGCUCAAUUAC. " I I ! : i: i : : : 1 : 1 : 1 1 : : : I: i I 11 fe»t'1^-H i : I : i i : r ^ f I i i i : : : ?! H I '•; : ; | i i w H ' l * * W ^ 30 29 2 8 27 2 6 25 24 23 22 21 2 0 19 gMURF4-I X tCf_t aI2;|CUAACCACAAIMUA : i T l : 11 :ifeW>WiWrW!lrti I 18 17 16 15 14 13 12 II 10 9 8 7 6 5 4 4? -3- mRNA 3 2 1 PARTE PRIMA / ORIGINE EO EVOLUZIONE DEllA VITA direzione di editing editing regolare mRNA sequenza pre-ediiaia sequenza ediiata gRNA mis-editing dclcrminaio dal mis-guiding inis-ediicJ falso ancoraggio y^ Un ,ancoraggio secondario ancoraggio iniemo finche non si sia formata una sequenza di ancoraggio corretta per il successivo gRNA. In ogni caso, le sequenze che hanno suGli ancoiaggi sono indicati bito misediting nella regioni di da triangoli e le lequenze misedited giunzione potrebbero essere dariquadricon strie tiasveisali. nuovamente modificate con (da Snirm, N. R et al. (1992) Cell, 70, 469-476. I'intervento del coiretto gRNA; in effetti sono stati osservati molti esempi di misediting/misguiding che awalorano questa ipotesi (fig.9). Comiuque i stata proposta anche im'altra interpretazione degli editing inattesi (Decker e Sollner-Webb, 1990): e stato suggerito che I'editing sia completamente casuale e awenga per ciascun nucleotide aU'intemo di un dominio di editing, e cbe, ima volta foimatasi la sequenza corretta, questa venga fissata mediante appaiamenti con il gRNA. Questo problema non sara del tuttorisoltofinoa quando non acquisiremo ima conoscenza completa del contenuto complessivo di gRNA nel mitocondrio, cosi da confrontare tutte le possibili configurazioni inattese di editing con le sequenze di gRNA note. II modello a cascata enzimatica si accorda con molte osservazioni sperimentali, compresa quella nota della polarita 3'-S' dell'editing, ma non spiega in modo soddisfacente I'esistenza della coda di oligo-[U] sui gRNA. Inizialmente e stato ipotizzato che il ruolo della coda di oligo-[U] fosse la stabilizzazione dell'ibrido iniziale, in quanto le U possono appaiarsi con le G e le A nellaregionedi pre-editing (Blum e Simpson, 1990). Tuttavia, nel 1991 abbiamo suggerito che la coda di oligo-[U] potesse svolgere un ruolo piii anivo, in fig.V. Rappresentazione schematica dei meccanismi di editing normale e di misediting. prodotto dal wisguiding. 10 particolare che fosse la fonte delle U aggiunte durante I'editing (Blum et al., 1991). E stato proposio un modello secondo cui rOH 3'-terminale del gRNA attaccherebbe un fosfato limgo I'mRNA, all'altezza della prima base appaiata in modo improprio tra gRNA e mRNA, producendo ima transeslerificazione e lo scambio dell'OH con il fosfato (vedi figura 7). La chimica di questa reazione e simile a quella che si verifica in altre cellule duranle il processo di auiosplicing delle molecole di RNA. Un modello analogo di transesterificaziune e stato indipcndenlcmciile proposio anche da Cech (1991). Una delle prevision! di questo modello riguarda I'esistenza di inteimedi chimerici, formaii da gRNA legati in modo covalenie a molecole di mRNA nei siti di editing per mezzo della coda di oligo-[U]. Abbiamo cercato e trovato queste molecole chimeriche in tre diversi geni (Blum et al., 1991). Questa scoperta e stata confortante, ma non harealmentedimostrato il modello della transesterificazione, in quanto molecole chimeriche potevano essersi formate in alni modi, specialmenle in un sistema che, come gia sapevamo, contiene enzimi capaci di tagliare e legare insieme le molecole di RNA (vedi figura 7). Dal punto di vista teorico il modello della transesterificazione era attraenle, poiche richiede la stessa chimica e lo slesso tipo di sequenze guida adoperate nel ben compreso meccanismo di autosplicing degli introni, mentre il modello a cascata enzimatica prevede una nuova serie di reazioni. Tuttavia, di recente si sono avute diverse evidenze che indicano fortemente che le chimererappresentanoprodoni terminali abortivi piuttosto che intermedi delle reazioni. Tali evidenze sono slate ottenute da un sistema di delezione in virro delle U, mediata dai gRNA, in estratti mitocondriali di T. brucei (Seiwert el al., 1996), da uno smdio della stereochimica di una attivita di inserzione in vitro delle U indipendente dai gRNA (Freeh e Simpson, 1996; Connell et al, 1997) e anche di ima attivita di inserzione in viiro delle U dipendente dai gRNA in estratti mitocondriali di L. tarentolae (Byme el al., 1996). Queste osservazioni suggeriscono che il meccanismo coinvolge una reazione di tagliogiimzione mediata da proteine enzimatiche, come nel modello originale a cascata enzimatica, piii che transesterificazioni mediate dall'RNA. Tuttavia, per im completo chiarimento del meccanismo, bisogna attendere I'isolamento, l'espressione e laricostiluzionedelle componenti enzimatiche dell'apparato di editing. L'evoluzione dell'editing per inserimento e delezione di U L'origine e l'evoluzione dell'editing dell'RNA nei tripanosomi per inserimento o delezione di U e un argomento importante e interessante: II pan-editing mediato dai gRNA e statoriscontratoin tutte le specie di tripanosomi finora analizzate (Femandes et al., 1993; Landweber e Gilbert, 1994; Maslov et al., 1994). L'origine dell'editing si e potuta farrisalireal progenitore dell'intera linea evolutiva dei cinetopj^lifli con la scoperta dell'editing mediato dai gRNA ^ Trypanoplasma borreli, cbe appartiene ai bodonini, mi'altro sottordine di cinetoplastidi (Lukes et al.. VOLUME PRIMO I AU'ORIGINE DELLA VITA . 1994; Maslov e Simpson, 1994). La presenza dell'editing nel mitocondrio di Euglena e ancora argomenio di discussione, sebbene abbiamo dimoslralo (Yasuhira e Simpson, 1996) che il Irj.icrillo JeH'unicn gene niiKiciindrialc di qucstu specie clonalo fino u oggi, COI, non subisce editing e che in questo organismo non si possono mettere in evidenza molecole simili ai gRNA mediante il metodo di marcalura dcU'estremita 5 ' con |a-^^P]GTP e guanililtrasferasi del virus del vaiolo bovino. Poiche I'analisi filogenelica delle proleine mitocondriali COI e Hsp60 (codificata nel nucleo) indica un'origine monofiletica dei mitocondri di Euglena e dei tripanosomi (Yasuhira e Simpson, 1996), una dimostrazione definiliva delI'assenza di editing nei mitocondri di Euglena indicherebbe che I'editing e una caratteristica «g.lO. Modello per l'evoluzione dei criptogeni e per la perdiu dell'ediiing deU'RNA nci mitocondri dei cincioplastidi. II trascritto primario (linea ncra spcssa) subisce editing a opera o.i primi tre gRNA sovrapposti. Le sequenze modincaic sono rappresenute da nquadri bianchi. Mediante crossing-over omologo. il cDNA del irascrino panialmcnic modincaic sostiiuiscc il criptogcnc originalc in uno dci maxicircoli. Sc SI pcrdc a classe di minicireoli codifinnie per uno del tie gRNA. ncllc cellule che mancano del cnpiogcne sosiituiio quesio Irascrino non puo subire editing, e cio puo avere conseguenze letali. Le cellule in cui sia presente il cnpiogcne sostiiuiio dotTebocro avere unvanuggio selenivo. (Ridisegnato da Simpson. L. e Maslov, D.A. (1994) Science, 264. 1870-1871). f ? " ' " " ' ^ ' ' " " ^ l'evoluzione <>" Cinetoplastidi. La soluzione di questo problema deve attendere I'analisi di altri geni milocondriali di questo organismo. Neirambilo della linea evo, . ^jn,, ijs.jdi . . . . ^ <««•' »)• •» hmiiazione dell editing alia regione 5' di tutti i geni a editing paiziale e la presenza di geni omologhi soggelli a panjj;,; ;„ jj correlate, sugu - - . • je = " » ~ " ° <^'"' ' " P ' o s e m a edi" " 8 "'milalo all estremita 5 ' , come i geni COIH e ND7 di Leishmania e Criihidia, siano derivati dalla retroposizione di J D ^ A coirispondemi a mRNA .... . , , , " " .«'."•"? P^™"'*' * ' .'•»""° sosimiilo I cnptogeni onginali nel genoma del maxicircolo (Simpson e Maslov, 1994). Cio maxicircolo / T cnpiogcne ^ ediiaioaS' \ I / \k / \ cripiogcne che deve essere \ ccompletamente ediiato ( \ \ RNA 5' ^y trascritU} pre-ediiato minicircoli gRNA-1 ^—>v j ST ,1. N / block I ricombinazione 1 trascrizione inversa cO.MA '' gRNA-ll gKNA-ll >^-^ f("Wr-3' ^ j" / \ — block III -^ trascritto paizialmenie ediiato PARTE PRIMA / ORIGINE ED EVOLUZIONE DELIA VITA implica che questo tipo di editing dell'RNA e una caratteristica genetica instubile che puo essere facilmenie perdula nel conw deU'evoluzione. La perdita di molle classi di sequenza dci minicircoli (.-(Klificanli i gRNA iinplicali ncH'ediling degli mRNA C I - C 5 , nella lunga storia di collura del ceppo di laboratorio di L. tarentolae dell'universita delta California, si accorda perfettamente con questa ipotesi (Thiemann et al., 1994). Cio suggerisce che deve esserci stato un qualche vantagglo seletiivo nel mantenimento di quesio sistema genetico nel corso deU'evoluzione di quesio tipo di cellule. La pressione seleltiva puo essere correlata al fatto che I'editing, almeno nel complesso cicIo biologico di T. brucei, e regolato e, in quesio tipo di cellule, vicne utilizzato come meccanismo di controllo traduzionale per regolare la biosintesi del mitocondrio. Tuttavia questo non spiega il mantenimento dell'editing nei tripanosomi monogenetici parassiti degli insetti, come Criihidia, a meno che non esistano degli stadi non noti in cui si verifichino repressione e derepressione mitocondriule, come nei tripanosomi digeneiici africuni. Tuno cio rimane per il momento in discussione. Se il meccanismo di editing dell'RNA che opera nei tripanosomi si dovesse rivelare una caratteristica esclusiva dei parassiti e non fosse presente nelle cellule umane, allora questo processo potrebbe essere un eccellenie bersaglio per la chemiotenipia. Un farmaco che potesse colpire seleilivamenie gli enzimi necessari per I'ediiing, potrebbe in leoria uccidere i parassiti senza danneggiare le cellule umane ospiti. La speranza e che I'applicazione pralica delle ricerche su quesio bizzarro fenomeno genetico possa un giomo mostrarsi utile nel traitamenio delle numerose malattie umane e animali causaie dai tripanosomi nei paesi del Terzo Mondo. Altri tipi di e d i t i n g d e l l ' R N A Un tipo ancora piii complesso di editing per inserimento di basi e stato osservato nei trascritti mitocondriali del fungo mucillaginoso Physarum (Gott et al., 1993; Mahendran et al., 1994). In questo organismo tutti i trascritti del genoma mitocondriale, rRNA, tRNA e mRNA, vengono modificati: principalmente per inserimento di residui di C, ma anche di U, G e A, di dinucleotidi o per sostituzioni di C con U. Ancora non si conosce il meccanismo, o i meccanismi, di questi eventi di editing. Un altro tipo di editing e stato scoperto in un gene nucleare di mammifero, che codifica I'apolipoproteina B (apoB), e nei mitocondri e nei cloroplasti delle piante, in cui C viene sostituita da U in siti ben precisi (Hiesel ei al., 1989; Covello e Gray, 1989). Questo e staio chiamato editing p e r sosliluzione, per disiinguerlo dall'editing per inserimento e delezione osservato nei tripanosomi e in Physarum. 1 cambiamenti da C a U sembrano coinvolgere una deamminazione dei residui di C presenti ma non e chiaro come questo evento venga limitato a im ceno numero di siti specifici nel gen^ha, tranne che nel caso del singolo evento di editing delis'apoB, in cui specifiche proteine riconoscono brevi sequenze di DNA adiacenti al sito di editing (Backus e Smith, 1992; Backus e Smith, 1994). II Un editing per sostituzione dei tRNA e stato osser\'ato anche nei mitocondri dell'eucariote Meiiore Acanihamoeba casielloni e nei mitocondri delle chiocciole di terra: singoli nucleotidi appaiati in modo improprio nel braccio accettore del iRNA vengono sostituiti da nucleotidi in grado di appaiarsi correttamente (Lonergan e Cray, 1993). Nei mitocondri dei marsupiali e dei rani e stato osservato un unico tipo di editing per sostituzione, in cui si verifica un singolo cambiamento da C a U all'iniemo dell'anticodone o in prossimiia di esso (Mori ei al., 1995). Un'altra classe di editing per sostituzione e stata rilevata in numerosi mRNA umani per i recenori del glutammaio; essa comporta la deamminazione dei residui di A, dando origine alia inosina (I), riconosciuta dall'apparato di traduzione come G. Questo tipo di editing da A a I dei recettori del glutammato nei mammiferi fii scoperto in un modo insolito. Inizialmente venne descritta un'attivita enzimatica capace di svolgere un RNA a doppio filamento cambiando le A in ] (Bass e Weintiaub, 1988); poi venne purificala una adenosinadeamminasi per I'RNA a doppio filamento (dsRAD o DRADA) che catalizza la deamminazione di A in I, di cui venne poi clonalo il gene (Kim el al., 1994; Wang el al., 1995). Infine e stata attribuita a questa attivita enzimatica una funzione biologica con rosser\'azione che gli mRNA per i recenori del gluiammaio venivano modificati per sostituzione di A con G in siti specifici, e che tale sosiiiuzione richiede la formazione di una regione di RNA a doppio filamento, la quale si oitiene con il ripiegamento di una sequenza complemenuire localizzaia in un inirone a valle (Higuchi el al., 1993; Maas et al., 1996). Dal momento che I'apparalo di traduzione tratta le I come se fossero delle G, si sospeno immediatamente cbe la dsRAD fosse la causa principale dell'evento. Sembra tuttavia che un'altra adeninadeumminasi coirelau, la REDl, sia responsabile di quesio specifico evento di editing (Melcher et al., 1996). Comunque recentemente la dsRAD e stata implicata nell'editing per sostituzione di A con G che awiene nell'RNA antisenso del virus deU'epatite B delta. L'editing per conversione di A in 1 e probabilmente molto diffiiso, vista I'ubiquita di attivita del tipo dsRAD negli organismi superiori. Un'altra modificazione dell'RNA, anch'essa chiamata editing, implica I'aggiunta di G nell'mRNA di alcuni vims (Vidal etal., 1990; Ptittetal., l991;Cunane(a/., 1991). In vari paramyxovirus im unico gene P da origine a due diversi mRNA: uno e una copia esatta del DNA corrispondente, mentre I'altro contiene una o due G in piii inserite entro un tratto di cinque o sei G. Questo produce uno spostamento della fase di lettura originaria che permene ai ribosomi di accedere a una seconda fase di letmra piii a valle, dando origine a uiu proteina P altemativa con una sequenza Cterminale diversa. L'aggiunta di G nell'mRNA virale e probabilmente dovuta a una specie di stuttering (tanagliamento) dell'RNA-polimerasi durante la trascrizione. cariotiche e coinvolge molti tipi diversi di meccanismi. II tipo di editing per inserimenio e delezione di U osservato nei mitocondri d;i tripanosomi sembra essere caratterislico dei protozoi cinetoplastidi. L'editing per inserimento di C osservato nei mitocondri di Physarum ha qualche somiglianza con l'editing dei tripanosomi, ma per giungere a una conclusione e necessario oltenere ulteriori informazioni. L'editing per sostituzione di C con U osservato nei mitocondri delle piante e nell'mRNA per la apoB, come anche quello per sostituzione di A con 1 dei recenori umani del glutammato, coinvolgono entrambi eventi di deamminazione, ma le caraneristiche strutturali, i meccanismi calalitici e i siti di legame all'RNA sono diversi per le due reazioni. Una caranerisiica in comune tra l'editing per sostituzione di A con I e quello per inserimento e delezione delle U, e la necessita di RNA a doppio filamento come elemento di riconoscimento. L'imponanza biologica dei vari tipi di editing e evidenziata dal fatto che queste modificazioni sono spesso regolale e hanno conseguenze fenotipiche significative. Di ceno in fiituro verranno scoperti ulteriori esempi di editing, in special modo non appena sarannu disponibili le sequenze genomiche complete di vari organismi. Bibliografia citata AUKAIIAM, J., Fh*(iiN, J., SiUAK'i. K. (1988) CHaracicrizalion of cytochrome C oxidase 111 iranscripis that arc edited only in the 3' region. CeU. 55, 267-272. AVILA, H., SIMPSON, L. (1995) Organization and complexity of minicircle-encodcd guide RNAs from Trypanosoma cruzi. RNA. 1,939-947. BACKUS, J.W., SMITII, H.C. (1992) Three distinct RNA sequence elements are required for efficicni apolipoprotein B (apoB) RNA editing in vitro. Nucleic Acids Res., 20, 6007-6014. BACKUS, J.W., SMITH, H.C. (1994) Specific 3' sequences flanking a minimal apolipoprotein B (apoB) mRNA editing "cassette" are critical for efficient editing in vitro. Biochim. Bioph-s. Ada., 1217, 65-73. BAKALARA, N., SIMPSON, A.M., SIMPSON, L. (1989) The Leishma- nia kinetoplast-mitochondrion contains tctminal uridylyltransfcrase and RNA ligase activities. J. Biol. Chem., 264, 1867918686. BASS, B., WEINTKAUB, H. (1988) An unwinding activity that covalently modifies its double-snanded RNA substrate. Cell, 55, 1089-1098. BENNE, R., VAN DEN BURG, J., BRAKENIIOFF, J., SLOOF, P., VAN BOOM, J., TROMP, M. (1986) Major transcript of the ftameshifted coxll gene from trypanosome mitochondria contains four nucleotides that are not encoded in the DNA. Cell. 46, 819-826. BHAT, G.J., KOSLOWSKY. D.J., FEAGIN, J.E., SMILEY, B.L., STUART, K. (1990) An extensively edited mitochondrial transcript in kinetoplastids encodes a protein homologous to ATPase subunit 6. Cell, 61, 885-894. BLUM, B . , BAKALARA, N . , SIMPSON, L. (1990) A model for RNA Conclusioni La modificazione delle sequenze di RNA dopo la trascrizione e un fenomeno ampiamente difliiso nelle cellule eu- 12 editing in kinetoplastid mitochondria: "Guide" RNA molecules transcribed iiitipi maxicircle DNA provide the edited information. Cell. 60,<A9-I98. BLUM, B., SIMPSON, L. (1990) Guide RNAs in kinetoplastid mitochondria have a nonencoded 3' oligo-(U) tail involved in recognition of the pre-edited region. Cell, 62, 391-397. VOLUME PRIMO /AU'ORIGINE DELLA VITA BLUM, B.. SIURM, N.R., SIMPSON, A.M., SIMPWN, L. (1991) Chi- HENSGENS, A., BRAKENIIOFF, J., DE VRIES, B., SLOOF, P., TKOMP, meric gRNA-mRNA molecules with oligo(U) tails covalently linked ai sites of RNA editing suggest that U addition occurs by transcsterification. Cell. 65, 543-550. M.. VAN BOOM, J., BENNE, R. (1984) The sequence of the gene for cytochrome c oxidase subunit I, a framcshift containing gene for cytochrome c oxidase subunit II and seven unassigned rcadlhg frames in Trypanosoma brucei mitochondrial maxi-circic' DNA. NucI. Acids Res.. 12, 7327-7344. BRINGAUD. P.. PERIS. M., ZtN. K.H., SIMPSON, L. (1995) Charac- terization oftivo nuclear-encoded protein components ofmiiochondnal ribonucleoproicin complexes from Leishmania larrnlolat Mol. Biochem. Parasiiol., 71,65-79. B^KNh. E.. BKINCAUU, F., SIMPSON, L. (1995) RNA-proiein interactions in the ribonucleoproicin T-complcxes in a mitochondrial extract from Leishmania lareniolae. Molecular and Biochemical Panisilology. 72. 65-76. HIESEL, R., WISSINGER, B., SCHUSTER, W., BRENNICKE, A. (1989) RNA ediiing in plant mi'iochondria. Science. 246, 1632-1634. Hicuriii. M., SINGLE, F.N., KOIILEK. M., SOMMEK, B., SI'RENCEL. R., SEEBUXG, P.H. (1993) RNA editing of AMPA receptor subunit GluR-B: a base-paired iniron-cxon sinicture deicmiines poshion and efTieiency. Cell. IS, 1361-1370. BYRNE. E.M.. CONNELL. G.J.. SIMPSON, L. (1996) Guide RNA- KIM, U., WANG. Y., SANFOKD, T.. ZKNC. Y., NISIIIKURA, K. (1994) dirccied uridine insenion editing in vi'rro. EMBO J., IS, 675S6765. CECH. T.R. (1991) RNA ediiing: woHd's smallest introns. Ceil, 64, 667-669. Ciiiu, N., Ciiiu, A., SUYAMA, Y. (1975) Native and imponcd tiansfer RNA in mitochondria. J. Mol. Biol., 99, 37-50. Molecular cloning of cDNA for double-stranded RNA adenosine deaminase, a candidate enzyme for nuclear RNA editing. Proc. Nail. Acad. Sci. USA. 91, 11457-11461. CONNELL, G.J., BYRNE, E.M., SIMPSON, L. (1997) Guide RNA- independenl and guide RNA-dependent uridine insenion into cytochrome b mRNA in a mitochondrial lysate from Leishmania lareniolae - Role of RNA secondary structure. / Biol. Chem.. 272, 4212-4218. CORELL, R.A., FEAGIN,'J.E., RILEY, G.R., STRICKLAND, T.. GUDE- RiAN, J.A., MYLEK, P.J., STUART, K. (1993) Trypanosoma brucei minicirelcs encode muhiple guide RNAs which can direct editing of extensively overlapping sequences. Nucleic Acids Aej.. 21,4313-4320. COVELLO, P.S., GRAY, M.W. (1989) RNA editing in plant mitochondria. Naiure, 341, 662-666. CURKAN, J., BoECK, R., KoLAKOFSKY, D. (1991) The Sendai viius P gene expresses both an essential protein and an inhibitor of RNA synthesis by shufiling modules via mRNA editing. EMBO J.. 10.3079-3085. DECKER, C.J., SOLLNER-WEBB, B. (1990) RNA editing involves indiscriminate U changes throughout precisely defined editing domians. Ce//, 61, 1001-1011. KOSLOWSKY, D.J., BHAT, G.J., PEKKOLLAZ. A.L., FEAGIN, J.E.. STUART, K. (1990) The MURF3 gene of T. brucei conlains multiple domains of extensive editing and is homologous to a subunit of NADH dehydrogenase. Cell. 62, 901-911. LANDWEBER, L.F., GILBERT, W. (1994) Phylogenetic analysis of RNA editing: a primitive genetic phenomenon. Proc. Nail. Acad. Sci. USA. 9I,9IS.92I. LIMA, B.D., SIMI-SON, L. (1996) Sequence-dependent in vivo imponalion of iRNAs into the mitochondrion of Leishmania lareniolae. RNA 2. 429-440. LONERGAN, K.M., GRAY, M.W. (1993) Editing of transfer RNAs in Acanihamoeba castellani mitochondria. Science, 259, 812816. LUKES, J.. ARTS, G.J., VAN DKN BURG. J., DE HAAN. A.. OPPER- DOES, F., SLOOF, P., BENNE, R. (1994) Novel pancm of editing regions in mitochondrial transcripts of the cryptobiid Trypanoplasma borreli. EMBO J., 13. 5086-5098. MAAS, S., MELCHER, T., HERB, A., SEEBURC, P.H., KELLER, W., KKAUSE, S., HIGUCHI, M., O'CONNELL, M.A. (1996) Structural requirements for RNA editing in glutamale receptor prcmRNAs byrecombinantdouble-stranded RNA adenosine deaminase. J. Biol. Chem., 271, 12221-12226. D E LA CRUZ, V., NECKELMANN, N . , SIMPSON, L. (1984) Sequen- MAHENDRAN, R., SPOTTSWOOD, M.S., GIIATE, A., LING, M.-l., ces of six structural genes and several open reading fiames in the kinetoplast maxicircle DNA of Leishmania tarentolae. J. Biol. Chem., 259, 15136-15147. FEAGIN, J.E., ABRAHAM, J., STUART, K. (1988b) Extensive editing of the cytochrome c oxidase 111 transcript in Trypanosoma inicei.Ce//. 53,413-422. JENC, K., MILLER, D.L. (1994) Ediiing of the mitochondrial small subunit rRNA in PAyraruni po/ycepAa/um. EMBO J., 13, 232-240. FEAGIN, J.E., SHAW, J.M., SIMPSON, L.^TUART, K. (1988a) Crea- MARINI, J., LEVENE, S., CROTHERS, J., ENGLUND, P. (1982) A novel helical smicture in kinetoplast DNA. Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 79, 7664-7668. MASLOV, D.A., AVILA, H.A., LAKE, J.A., SIMPSON, L. (1994) Evo- lution of RNA editing in kinetoplastid protozoa. Naiure, 365, 345-348. MASLOV, D.A., SIMPSON, L. (1992) The polarity of editing within a muhiple gRNA-mediated domain is due to formation of anFERNANDES, A.P., NELSON. K., BEVERLEY, S.M. (1993) Evolution chors for upstream gRNAs by downstream editing. Cell, 70, of nuclearribosomalRNAs in kinetoplastid protozoa: Feispec459-467. tives on the age and origins of parasitism. Proc. Nail. Acad. MASLOV, D.A., SIMPSON, L. (1994) RNA editing and mitochonSci. (;&<, 90, 11608-11612. drial genomic organization in the ciyptobiid kinetoplastid proFRECH. G.C, SIMPSON, L. (1996) Uridine insenion into pre-edited tozoan, Trypanoplasma borreli. Mol. Cell. Biol.. 14, 8174mRNA by a mitochondrial extract from Leishmania larenio8182. lae: stereochemical evidence for the enzyme cascade model. MASLOV, D.A., STURM, N.R., NINER, B.M., GRUSZYNSKI, E.S., Molecular Cellular Biology, 16, PERIS, M., SIMPSON, L. (1992) An intcrgcnic G-rich region GOTT, J.M., VISOMIRSKI, L.M., HUNTER, J.L. (1993) Substitutional in Leishmania lareniolae kinetoplast maxicircle DNA is a and insenional RNA editing'of the cytochrome c oxidase supan-edited cryptogene encoding ribosomal protein SI2. Mol. bunit 1 mRNA of Physarum polycephalum. J. Biol. Chem., CeU. Biol.. 12, 56-67. 268.25483-25486. tion of AUG initiation codons by addition of uridines within cyuichroine b transcribts of kinetoplastids. PNAS.. 8S, 539543. HARRIS, M., DECKER, C , SOLLNER-WEBB, B., HAIDUK, S. (1992) MELCHER, T., MAAS, S., HERB, A., SFRENCEL, R., SEEBURG, P.H., Specific cleavage of pre-edited mRNAs in trypanosome mitochondrial extracts. Mol. Cell. Biol.. 12, 2591-2598. HAUSER, R.,'SCHNEIDER, A. (1995) tRNAs are imponed imo mitochondria of Trypanosoma brucei independently of their genomic context and genetic origin. EMBO J., 14, 4212-4220. HIGUCHI, M. (1996) A mammalian RNA editing enzyme. Nature. 379, 460-4^. MORL, M., DoiiiiEft; M., PAABO, S. (1995) C u> U editing and modifications during the maturation of the mitochondrial tRNA(Asp) in marsupials. Nucleic. Acids. Res.. 23,3380-3384. PARTE PRIMA / ORCINE ED EVOIUZIONE DELLA VITA 13 PELET, T., CUKKAN, J., KoLAKOFSKY, D. (1991) The P gene of bovine parainfluenza virus 3 expresses all three reading frames from a single mRNA editing site. EMBO J., 10, 443-448. STURM, N.R., SIMPSON, L. (1990b) Kincioplasi DNA minicircles encode guide RNAs for editing of cytochrome oxidase subunil III mRNA. Ce/i 61,879-884. POLLARD, V.W., ROHKEK, S.P., MICIIELOTIT, E.F., HANCOCK, K., THIEMANN, O.H.,-MASLOV, D.A., SIMI-SON, L. (1994) Disruption HAIDUK, S.L. (1990) Organization of minicircle genes for guide RNAs in Trypanosoma brucei. Cell, 63, 783-790. POLSON. A.G., BASS, B.L.. CASEY, J.L. (1996) RNA editing of hepatitis delta virus anngenome by djRNA adenosine deaminase. Naiure. In press. RkAO, L.K., MYLKR, P.J.. Si'UARi, K. (I992| Extensive editing of both processed and preprocessed maxicircle CR6 transcripts in Trypanosoma brucei. J. Biol. Chem., 267, 1123-1128. SEIWERT. S.D., HEIDMANN, S., STUART, K. (1996) Direct visualization of uridylate deletion in vitro suggests a mechanism for kinetoplastid RNA editing. Cell. 84, 1-20..SHAPIRO, T.A., ENGLUND, P.T. (1995) The sinjciure and replication of kinetoplast DNA. Annu. Rev. Microbiol., 49, 117-143. of RNA editing in Leishmania lareniolae by the loss of minicircle-encodcd guide RNA genes. EMBO J., 13, 5689-5700. VIOAL, S., CURRAN, J., KOLAKOFSKY. D. (1990) A siunering model for paramyxovirus P mRNA editing. EMBO J., 9, 2017-2022. WANG, Y . , ZENG, Y., MURRAY, J.M., NISHIKURA. K. (1995) Ge- nomic organization and chromosomal location of the human dsRNA adenosine deaminase gene: the enzyme for gluiamatcactivated ion channel RNA editing. J. Mol. Biol., 254, 184195. YASUHIRA, S., SIMPSON. L. (1996) Phylogenetic affinity of mitochondria of Euglena gracilis and kineioplastids using cytochrome oxidase I and hsp60. J. Mol. Evol., In press. SHAW. J., FEAGIN, 3.E., STUART, X., SIMPSON, L. (1988) Editing of mitochondrial mRNAs by uridine addition and deletion generates conserved amino acid sequences and AUG initiation codons. Ce//. 53,401-411. SIMPSON, A.M., BAKALARA, N., SIMI-SON, L. (1992) A ribonuclca- se activity is activated by heparin or by digestion with proteinase K in mitochondrial extracts of Leishmania lareniolae. J. Biol. Chem.. 267, 6782-6788. SIMPSON, L., DA SILVA, A.M. (1971) Isolation and characterization of kinetoplast DNA from Leishmania lareniolae. J. Mol. Biol., 56,443-473. SIMPSON, L., MASLOV, D.A. (1994) RNA editing and the evolution of parasites. Science, 264, 1870-1871. SIMPSON, L., NECKELMANN, N . , DE LA CRUZ, V., SIMPSON. A., FEAGIN, J, JASMER, D., STUART, K. (1987) Comparison of the maxicircle (mitochondrial) genomes of Leishmania lareniolae and 7°n/i0aan>i)ui brucei at the level of nucleotide sequence. J. Biol. Chem.. 262, 6182-6196. SIMPSON, A.M., SUYAMA, Y., DEWES, H., CAMPBELL, D., SIMPSON, L. (1989) Kinetoplastid mitochondrial contain functional tRNAs which arc encoded in nuclear ONA and also small minicircle and maxicircle transcripts of unknown function. NucI. Acids Res.. 17, 5427-5445. SOUZA, A.E., MYLER, P.J., STUART. K. (1992) Maxicircle CRl transcripts of Trypanosoma brucei are edited, developmentally regulated, and encode a putative iron-sulfiir protein homologous to an NADH dehyrogenase subunit. Mol. Cell. Biol., 12, 2100-2107. SOUZA, A.E.. Siiu, H.-H., READ, L.K., MYLER, P.J., STUART, K.D. (1993) Extensive editing of CR2 maxicircle transcripts of Trypanosoma brucei predicts a protein with homology to a subunit of NADH dehydrogenase. Mol. Cdl. Biol., 13,6832-6840. STURM, N.R., MASLOV, D.A., BLUM, B . , SIMPSON, L. (1992) Ge- neration of unexpected editing panems in Leishmania tarentolae mitochondrial mRNAs: misediting produced by misguiding. Cell. 70, 469-476. STURM, N.R., SIMPSON, L. (1990a) Panially edited mRNAs for cytochrome b and subunil III of cytochrome oxidase from Leishmania lareniolae mitochondria: RNA editing intermediates. Cell. 61, 871-878. 14 Bibliografia generale AKAYA, A., BEGU, D., LI'I'VAK, S. (1994) RNA editing in plants. Physiol. Plant.. 91, 543-550. BASS, B.L. (1993) RNA editing: new uses for old players In the RNA worid. In The RNA vorld, R.F. Gesieland c J.F. Atkins a c. di, Plainview, Cold Spring Harbor Laboratory Press, pp. 383-418. BENNE, R. (1994) RNA editing in trypanosomes. Eur. J. Biochem., 221, 9-23. GRAY, M.W., COVELLO, P.S. (1993) RNA editing in plant mitochondria and chloroplasts. FASEBJ., 7, 64-71. RYAN, K., SHAPIRO, T., RAUCII, C , ENGLUND, P. (1988) Replica- tion of kinetoplast DNA in trypanosomes. Ann. Rev. Microbiol., 42, 339-358. SIMPSON, L. (1972) The kinetoplast of the hemoflagcllates. Ini Rev. Cyiol.. 32, 139-207. SIMPSON, L. (1986) Kinetoplast DNA in trypanosomid flagcllaies. IniRev. Cyiol.,99, 119-179. SIMPSON, L. (1987) The miiochondrial genome of kincioplastid protozoa: genomic organization, transcription, replication, and evolution. Ann. Rev. Microbiol., 41, 363-382. SIMPSON, L., EMESON, R.B. (1996) RNA editing. Annu. Rev. Neurosci.. 19, 27-52. SIMPSON, L., MASLOV, D.A., BLUM. B. (1993) RNA editing in Leishmania mitochondria. In RNA ediiing - the alieraiion of protein coding sequences of RNA, R. Benne a c. di. New Yoric, Ellis Horwood, pp. 53-85. SIMPSON, L., SHAW, J. (1989) RNA editing and the mitochondrial cryptogenes of kinetoplastid protozoa. Cell. 57, 355-366. SIMPSON, L., THIEMANN, O. H. (1995) Sense from nonsense: RNA editing in mitochondria of kinetoplastid protozoa and slime molds. Cell, 81, 837-840. STUART, K. (1993) RNA editing in mitochondria of African trypanosomes. In RNA ediiing - the alteration of protein coding sequences ofRNA, R. Benne a e. di. New York, Ellis Horwood, pp. 25-52. VOLUME PRIMO I ALL'ORIGINE DELLA VITA