PARLAMENTO EUROPEO
SCHEDA DI DEPOSITO DI UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Destinatario:
IT
CONSIGLIO
COMMISSIONE
INTERROGAZIONI ORALI
Interrogazione orale con discussione (art. 108)
Tempo delle interrogazioni (art. 109)
INTERROGAZIONI SCRITTE
Interrogazione scritta (art. 110)
Interrogazione scritta prioritaria (art. 110,4)
AUTORE(I):
Roberta Angelilli
OGGETTO:
(da indicare)
"Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno":
compatibilita´ con art. 7 del decreto legislativo n. 59 del 2010
TESTO:
Il recente decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il
consolidamento dei conti pubblici ” prevede, tra le altre misure, la possibilità della vendita, oltre ai farmaci
di automedicazione, anche dei farmaci di fascia C nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione.
E’ bene ricordare che i farmaci di fascia C sono quelli che richiedono la prescrizione medica e sono
vendibili esclusivamente in farmacia in quanto possono presentare effetti indesiderati anche molto seri e
richiedono un controllo ed un monitoraggio costante da parte delle Autorità sanitarie. Basti pensare che tra
questi farmaci sono presenti i contraccettivi orali, gli ormoni, gli anabolizzanti, i cortisonici, i vaccini e gli
antibiotici. Inoltre, visti i potenziali effetti collaterali di tali farmaci, le farmacie hanno un aggiornamento
continuo e costante da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), la quale dispone ad esempio il ritiro
immediato di alcuni lotti o addirittura il divieto di vendita di alcuni farmaci o il passaggio da farmaci da
banco a farmaci con ricetta. Pertanto, la possibilità di controlli così accurati potrebbe non essere piu´
garantita con la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C. Eppure il considerando 22 della
Direttiva e l’art. 7 del decreto legislativo attuativo della direttiva servizi prevede l’esclusione dei servizi
sanitari, compresi quelli farmaceutici forniti direttamente da professionisti a scopi terapeutici.
Ciò premesso si interroga la Commissione per sapere:
1) Se tale norma non sia in contrasto con l’articolo 7 del decreto legislativo n.59/10 “Attuazione della
direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”;
2) Se tale norma non sia in contrasto col principio contenuto nel considerando 22 della direttiva
2006/123/CE;
3) Se tali misure possano determinare un potenziale rischio per la salute dei cittadini;
4) Qual è la situazione negli altri Paesi europei.
Firma: Roberta Angelilli
Data: 14/12/11