L’analytical review
L’ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA SVOLTA
NELLA FASE DI PIANIFICAZIONE E TESTING
Le procedure di analisi comparativa
L’analisi comparativa (analitycal review)
Utilizza particolari indicatori calcolati sui dati di bilancio per mettere in
relazione dati omogenei (di bilancio, di budget, contabili) di diversi
periodi al fine di:
capire l’andamento finanziario, patrimoniale e reddituale della società
e le sue implicazioni sul bilancio;
verificare la correttezza del bilancio;
individuare situazioni anomale o aree critiche da sottoporre a
particolari verifiche.
Può essere riferita a singoli valori di bilancio o a specifici indicatori
calcolati ricorrendo ai valori di bilancio, opportunamente integrati con
i dati fisico-tecnici relativi al processo produttivo.
Le procedure di analisi comparativa
Dal punto di vista temporale
Il revisore deve applicare le procedure di analisi comparativa come
procedure di valutazione del rischio :
a.
b.
c.
nella fase di pianificazione;
nella fase di interim;
nella fase di riesame globale del lavoro svolto (Final).
Le procedure di analisi comparativa
A) Fase di pianificazione:
l’obiettivo è quello di ottenere una comprensione dell’impresa e del
contesto in cui essa opera;
dall’accettazione dell’incarico, all’inizio dell’intervento.
B) Fase di Interim:
l’obiettivo è quello di valutare la rilevanza delle voci e degli
scostamenti al fine di individuare le aree di rischio da analizzare più
approfonditamente;
…e quindi:
di definire la natura, la tempistica, e l’ampiezza di altre procedure di
revisione.
Le procedure di analisi comparativa
Il principio di revisione n. 500 – Gli elementi probativi della
revisione – afferma che “Le procedure di analisi comparativa
consistono nella valutazione delle informazioni economicofinanziarie effettuata tramite lo studio di plausibili relazioni sia
tra dati economico-finanziari che tra dati di altra natura.
Le procedure di analisi comparativa comprendono anche l’analisi
di scostamenti e relazioni individuate che risultano incoerenti
con altre informazioni pertinenti o che differiscono
significativamente rispetto agli importi attesi”.
Le procedure di analisi comparativa
C) Nella fase finale del lavoro di revisione (Final) l’obiettivo è:
di comprendere se possono esistere degli errori nella redazione del
bilancio attraverso l’analisi della variazione dei dati esposti;
di avere una conferma alle conclusioni emerse dallo svolgimento della
revisione sulle singole voci di bilancio, contribuendo alla formazione
di un giudizio complessivo circa l’attendibilità del medesimo;
di identificare le aree che necessitano dello svolgimento di ulteriori
indagini.
Le procedure di analisi comparativa
Metodologia
Confronto dei dati e delle informazioni finanziarie,
patrimoniali ed economiche della società con altri dati
comparabili: l’analisi è formulata generalmente mediante il
raffronto di dati nel tempo e nello spazio (analisi degli
scostamenti):
confronto con dati relativi a periodi precedenti (es.: analytical
review);
confronto dei dati con il budget;
dati di settore;
andamento dei dati finanziari, patrimoniali ed economici.
Le procedure di analisi comparativa
Oggetto dell’analisi
Analisi globali:
bilanci d’esercizio;
bilanci consolidati di gruppo;
bilanci settoriali: di controllate, di divisioni, di settori di attività.
Analisi parziali o specifiche:
stato patrimoniale;
conto economico;
analisi delle commesse;
di patrimoni destinati ad uno specifico affare.
Analytical review
I dati devono essere comparabili ed omogenei:
al conto di Co.Ge. dell’anno in corso, dovrà corrispondere il medesimo
conto del periodo precedente. È importante la natura e non la
denominazione del conto;
devono riferirsi allo stesso periodo: es. 12 mesi per l’anno n e 12 mesi
per l’anno n-1;
i conti devono avere la medesima valuta;
deve essere stato adottato lo stesso schema di bilancio e del piano dei
conti: es. il conto economico dell’anno n riclassificato per natura,
l’anno n-1 riclassificato per destinazione conduce ad errate conclusioni.
Analytical review
Su quali scostamenti indagare?
Il revisore dovrà rivolgere l’indagine su quelle poste che, in base alla
conoscenza della società e all’entità delle variazioni (assolute e relative),
sono risultate anomale rispetto ad altre informazioni rilevanti o ai risultati
attesi. Il revisore deve considerare l’ammontare delle differenze tra i valori
attesi e quelli effettivi che può essere accettato senza effettuare ulteriori
indagini.
N.B.: Non tutte le variazioni sono oggetto di analisi, ma solo quelle
significative.
Analytical review
Quando una variazione è significativa?
Una variazione si definisce significativa quando ha una rilevante
incidenza sul risultato d’esercizio e sul patrimonio netto in base alla
soglia di materialità individuata in sede di pianificazione e/o finale
del lavoro.
Analytical review
In sintesi
Il principio di revisione n. 520 stabilisce che:
“… Quando le procedure di analisi comparativa individuano significative
fluttuazioni o relazioni non coerenti con altri dati ed informazioni o che si
discostano dai risultati attesi, il revisore deve svolgere ulteriori indagini
ed ottenere adeguate spiegazioni nonché appropriati elementi probativi”.
Procedure di analisi comparativa:
l’analisi di bilancio
Analisi di bilancio: premessa
L’ analisi di bilancio può essere utilizzata per diverse finalità e da diversi
attori:
Scopo
Utilizzatore
Area finanza, programmazione
e
controllo,
imprenditore,
amministratori,
funzione
interna di controllo di gestione
Verifica
delle
performance
aziendali, rispetto del budget,
controllo di gestione
Analisti finanziari
Analisi
degli
andamenti
finanziari
ed
economici,
benchmarking, rispetto delle
previsioni
Auditor
Verifica della sostenibilità della
continuità
aziendale,
correttezza dei dati di bilancio
Analisi di bilancio
Ricordiamo che ….
Per “procedure di analisi comparativa” s’intende l’analisi di indici ed
andamenti di dati finanziari, patrimoniali ed economici significativi
(Principio di revisione 520)
Fonti dell’informazioni per l’analisi di bilancio:
Bilancio d’esercizio
Stato patrimoniale
Conto economico
Nota integrativa
Dati gestionali
L’analisi dello stato patrimoniale
Solvibilità, solidità e liquidità
Il fabbisogno di finanziamento corrente
Riclassificazione secondo il criterio
finanziario
ATTIVO
Raggruppiamo le poste dell’attivo in due principali macro-categorie,
distinte in relazione alla propensione di ogni singolo impiego a
ritornare in forma liquida entro o oltre l’anno (tempo di realizzo)
PASSIVO
Raggruppiamo le poste del passivo in tre principali macro-categorie,
distinte l’una dall’altra in relazione al momento in cui dovranno
essere annullate le fonti (tempo di estinzione)
Con il CRITERIO DI LIQUIDITA’
Il “criterio
generale...
si guardaguida”
alla “facilità“
con la quale
le poste patrimoniali possono dare luogo
a movimenti di moneta
ATTIVITÀ
PASSIVITÀ
produzione di…
assorbimento di…
Il criterio di liquidità decrescente
Ragionando in questi terini...
•cassa e banche
•titoli di Stato
•crediti a BT
ATTIVITÀ
•magazzino
•ratei e risconti CORRENTI
•immobili
•impianti
•brevetti
•partecipazioni
•crediti a m-l t
ATTIVITÀ
FISSE
f
a
c
i
l
i
t
à
PASSIVITÀ
CORRENTI
PASSIVITÀ
DIFFERITE
CAPITALE
NETTO
•banche c/c
•fornitori
•debiti tributari
•ratei e risconti
•mutui passivi
•TFR
•obbligazioni
•capitale sociale
•riserve
•utili (perdite)
La vera finalità conoscitiva, dunque...
capacità di far fronte
agli impegni di
pagamento
tempo per
tempo
liquidità
solvibilità
finanziario …
Il loro confronto definisce il baricentro dello stato
patrimoniale finanziario
ATTIVITÀ
CORRENTI
AC
future
entrate
“potenziali”
nel breve
PASSIVITÀ
CORRENTI
PC
CCNf
future
uscite
“potenziali”
nel breve
I tre principi per la progettazione della struttura finanziaria
1. L’attivo a breve deve essere finanziato preferibilmente con il
passivo corrente
ATTIVO A BREVE
Passivo corrente
2. L’attivo fisso deve essere finanziato esclusivamente con
il passivo consolidato
Passivo a m/lungo
ATTIVO FISSO
Mezzi propri
3. La liquidità immediata e quella differita dovrebbero coprire
il passivo corrente
Liquidità differita
Liquidità immediata
Passivo corrente
Situazione scolastica: il valore dell’attivo fisso equivale al
passivo consolidato
ATTIVO A BREVE
Passivo corrente
Passivo a m/lungo
ATTIVO FISSO
Mezzi propri
Situazione fisiologica: l’attivo fisso è completamente coperto
dai mezzi propri e dal passivo a m/l termine
Margine di struttura POSITIVO: (Passivo di lungo+MP)-Attivo fisso
Margine di disponibilità POSITIVO: Attivo corrente – Passivo corrente
Passivo corrente
ATTIVO A BREVE
Passivo a m/lungo
ATTIVO FISSO
Mezzi propri
Situazione patologica: l’attivo fisso è coperto parzialmente anche
con il passivo corrente
Margine di struttura NEGATIVO: (Passivo di lungo+MP)-Attivo fisso
Margine di disponibilità NEGATIVO: Attivo corrente – Passivo corrente
ATTIVO A BREVE
Passivo corrente
ATTIVO FISSO
Passivo a m/lungo
Mezzi propri
L’utilità per la revisione
L’analisi della solvibilità, solidità e liquidità finanziaria
consente di esprimere un giudizio complessivo sulla
situazione finanziaria aziendale;
Situazioni particolarmente critiche emerse con l’analisi
finanziaria potrebbero portare il revisore ad esprimere un
giudizio con rilievi a causa di situazioni di incertezza;
Individuazione di trend anomali dei due margini (MS e
CCNf) nel tempo, dovuti a possibili errori in alcune voci di
bilancio
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO DI REVISIONE
Incertezze
Si riferisce a circostanze atte ad influenzare il bilancio
connesse azioni o eventi futuri ed incerti al di fuori del
controllo degli amministratori alla data di redazione del
bilancio
Es.: incertezze in merito alla “continuità aziendale” (going
concern” ISA 570
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Incertezze – Approfondimento sulla continuità aziendale
Il Documento Banca d’Italia/Consob/Isvap n.2 del 6
febbraio 2009, ispirato al documento 570, prevede
specifiche procedure di revisione per valutare la continuità
aziendale
La ratio di tale documento è quella di evitare la disclosure
di informazioni poco attendibili in un momento di crisi
economico-finanziaria
Adobe Acrobat
Document
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Incertezze – La procedura di revisione (1)
1. Analisi di indici economico-finanziari, gestionali e di altri
indicatori
1.
2.
3.
Cash flow, Margine di struttura secondario, Posizione finanziaria
netta, Margine di disponibilità (o Capitale circolante netto
finanziario), indici di redditività (Ebit, Ebitda)
Perdita di amministratori o dirigenti chiave ed incapacità di
sostituirli, perdita di mercati, commesse e contratti rilevanti per
l’economia dell’azienda
Capitale ridotto al di sotto dei limiti legali, contenziosi legali e fiscali
che potrebbero portare ad obblighi di risarcimento che l’impresa
non è in grado di rispettare, probabili modifiche legislative a danno
dell’impresa
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Incertezze – La procedura di revisione (2)
1. Qualora dall’analisi per indici emergano eventi o
circostanze che possono far sorgere dubbi significativi
sulla continuità aziendale il revisore deve:
1.
2.
3.
4.
5.
Esaminare i piani d’azione futuri
Raccogliere elementi probativi sufficienti per confermare o meno
l’esistenza di incertezze significative
Ottenere elementi probativi sufficienti per valutare la fattibilità dei
piani
Stabilire se sono emersi ulteriori fatti o informazioni dopo la data di
redazione dei piani
Richiedere alla direzione delle attestazioni scritte sui piani d’azione
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Incertezze – La procedura di revisione (3)
1. Nel caso di eventi o circostanze che generano dubbi sulla
continuità aziendale, gli amministratori devono fornire
adeguata informativa in merito a tali incertezze
2. Il revisore dovrà valutare se il bilancio:
1.
2.
Descrive adeguatamente i principali eventi o circostanze che
generano incertezze significative sulla continuità aziendale, ed i
piani posti in essere dalla direzione per fronteggiarli
Evidenzia chiaramente il rischio di non poter realizzare le attività ed
estinguere le passività dell’azienda
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO
Incertezze – La procedura di revisione (4)
1.
Se l’informativa fornita è adeguata ma sussiste un
incertezza il revisore esprime un giudizio senza rilievi ma
inserisce un paragrafo d’enfasi nella sua relazione
1.
2.
Per sottolineare l’esistenza dell’incertezza
Per richiamare l’attenzione sull’informativa offerta in bilancio
Se l’incertezza significativa non sussiste non è richiesto il
paragrafo d’enfasi
3. Se l’incertezza esiste ma non è significativa può essere
inserito il paragrafo d’enfasi
4. Se esistono molteplici significative incertezze il revisore può
dichiarare l’impossibilità ad esprimere un giudizio
2.
L’analisi del conto economico
Gli indici di efficienza
Gli indici di variazione temporale
La redditività delle vendite
Il conto economico a valore aggiunto
Costi - Ricavi della produzione ottenuta
• E’ adatto per confronti con aziende
concorrenti o con standard di mercato
Costi strutturali e di
lavoro dipendente
(Struttura tecnica e
organizzativa)
Relativi a fattori
produttivi correnti
(diversi dal lavoro
dipendente)
Foglio di lavoro di
Microsoft Excel
Vendita di prodotti
Altri ricavi di esercizio
Incremento magazzino prodotti
Prodotto di esercizio
Costi Esterni
Spese di utilizzo materie
Margine Industriale Lordo
Altre spese operative
Valore Aggiunto
Costi Interni
Spese di personale
Margine Operativo Lordo
Quote di ammortamento
Reddito Operativo
Struttura Conto Economico Gestionale
Descrizione
Valore della produzione
Costi della produzione
Risultato
....
Risultato
....
Risultato
....
Risultato
....
Risultato
operativo caratteristico
operativo globale
ordinario
lordo
netto
Anno t
Valori %
100%
Anno t-1
Valori %
100%
Variazioni
Assolute %
L’utilità per la revisione
Situazioni particolarmente critiche emerse con l’analisi economica
potrebbero portare il revisore ad esprimere un giudizio con rilievi a
causa di situazioni di incertezza, specialmente se coniugate con
quanto emerso nella precedente analisi finanziaria;
Gli indici di incidenza percentuale dei costi sul VPO, se osservati nel
trend temporale, permettono di individuare situazioni anomale e di
circoscrivere aree da sottoporre ad ulteriore indagine;
Un esempio è dato dall’aumento ingiustificato dell’incidenza dei costi delle
materie prime, che potrebbe essere dovuta ad una errata contabilizzazione dei
consumi, sottostimati per effetto di ritardi o errori negli scarichi di magazzino.
Diminuzione dell’incidenza dei costi dell’energia elettrica sul VPO, dovuta ad
esempio ad una mancata registrazione del rateo passivo per le fatture passive
ancora da ricevere
L’analisi di ulteriori indici
Gli indici di redditività
Gli indici di efficienza finanziaria corrente
L’incidenza degli ammortamenti
L’incidenza degli oneri finanziari
Analisi degli indici: redditività
Gli indici di redditività analizzano la redditività
dell’azienda e le principali leve che ne guidano la
dinamica:
Return on Equity (ROE) – Redditività dei mezzi propri
Return on Investment (ROI) - Redditività degli Investimenti
Return on Sales (ROS) - Redditività delle Vendite
Analisi degli ulteriori indici
Gli altri principali indici utilizzabili dal revisore per le sue indagini sono:
Rotazione del capitale investito
Tempo medio di incasso
Debiti commerciali/Costi di acquisto * 365
Tasso di incidenza ammortamenti
Rimanenze finali di materie/Costi Consumo materie *365
Tempo medio di pagamento dei debiti
Rimanenze finali prodotti/Ricavi di vendita * 365
Tempo medio di giacenza delle scorte di materie
Crediti commerciali/Ricavi di vendita *365
Tempo medio di giacenza delle scorte di prodotti
Vendite/Capitale investito
Ammortamenti/Costo storico delle immobilizzazioni
Tasso di incidenza degli oneri finanziari
Oneri finanziari/(Debiti finanziari finali+Debiti finanziari iniziali)/2
L’utilità per la revisione
Gli indici di efficienza finanziaria segnalano possibili criticità nel
ciclo attivo, nel magazzino e nel ciclo passivo qualora i tempi medi
siano fortemente elevati;
Assenza di una adeguata procedura di sollecito per la riscossione dei crediti
scaduti
Mancanza di produzione di un report con le fatture passive in ordine di scadenza
Gli indici di efficienza finanziaria possono segnalare anche la
necessità di verifica dei criteri di valutazione delle voci del
circolante
Un tempo medio di incasso molto elevato rispetto al periodo precedente richiede
da parte del revisore una attenta verifica della congruità del fondo di svalutazione
crediti stanziato in bilancio
Gli indici di efficienza finanziaria possono segnalare anche possibili
errori nella rilevazione
Un tempo medio di giacenza materie particolarmente ridotto potrebbe derivare
dalla presenza di errori nella procedura di inventario o nella tenuta del conto
magazzino materie prime
L’utilità per la revisione
Una variazione nell’aliquota media di ammortamento
segnala:
Una variazione nei criteri di ammortamento adottati;
Errori nella rilevazione degli ammortamenti e/o nell’aggiornamento
della contabilità cespiti
Una variazione nell’incidenza degli oneri finanziari
segnala:
Errori nella rilevazione degli oneri finanziari in conto economico,
dovuta ad esempio alla mancata registrazione di un rateo passivo in
sede di scritture di chiusura
Il percorso per l’analisi economico-finanziaria
ROE
Rn/Ro
ROI
Ci/Cp
Turnover Ci
ROS
-
-
Ro globale/Ro
R.ordinario/Ro
globale
R.lordo/R.ordinario
Rn/R.lordo
-
Consumo
materie/vendite
Costi personale/vendite
Ammortamenti/vendite
-
Efficienze interne
Efficienze esterne
-
Regime di variabilità dei
costi
Grado di leva operativa
-
-
Tempi medi incasso
Tempi medi pagamento
Tempi medi giacenza
Rotazione
immobilizzazioni
-
Rigidità/elasticità
impieghi
Autonomia/
dipendenza
finanziaria
Margine di
disponibilità
Margine di
tesoreria primario
Margine di
tesoreria
secondario