STILE DI VITA PER MANTENERSI IN BUONA SALUTE

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STILE DI VITA PER MANTENERSI IN BUONA SALUTE L’argomento che tratteremo in questo ciclo di 5 incontri riguarda lo stile di vita che dobbiamo adottare per mantenerci in buona salute e vivere a lungo. L’aspettativa di vita oggi nei paesi industrializzati è calcolata intorno agli 80 anni. La popolazione vive più a lungo nei paesi occidentali, rispetto ai paesi in via di sviluppo, mentre si assiste ad una drastica diminuzione delle nascite. Sul calcolo teorico degli 80 anni di vita media agiscono determinati fattori, come: ‐
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Le vaccinazioni, che hanno debellato malattie come la poliomielite, la difterite e hanno ridotto la mortalità infantile quasi a zero Il miglioramento delle condizioni igieniche personali e dell’ambiente, che contribuiscono a prevenire le infezioni L’alimentazione adeguata sia dal punto di vista calorico che dei principi nutrizionali La cura delle malattie infettive con l’uso degli antibiotici Il controllo delle nascite con la pianificazione Nei paesi in via di sviluppo, la mortalità infantile è molto alta, a causa della mancanza di tutte quelle condizioni che abbiamo citato. Questi bambini, ammesso che riescano a sopravvivere, saranno vecchi a 40 anni. Questa bambina Europea, che potrebbe essere di Caravaggio invece sarà vecchia a 80 anni, perché è ben curata, ben nutrita e protetta. Bisogna anche dire, però che, nei paesi industrializzati, sono comparse in questi ultimi anni, malattie che nei paesi in via di sviluppo non esistono proprio, cioè quelle legate al benessere, all’eccesso alimentare, che sono per es. l’aumento della P.A., del Colesterolo, la depressione, l’ansia, la perdita della memoria. Anche nei paesi occidentali, in passato, vivere a lungo era un privilegio di pochi, quelli che appartenevano alle classi più agiate o quelli che madre‐natura aveva favorito con la selezione naturale. Oggi invece c’è spazio per tutti per poter vivere a lungo e vivere bene e noi analizzeremo i fattori che possono condizionare questo STAR BENE. Le società, la cui industrializzazione è spinta al massimo, richiedono efficienza, velocità, tecnologia e ciò spinge coloro che non riescono a stare al passo a ritirarsi. Nei paesi occidentali la solitudine e la depressione sono frequenti. Infatti questa immagine ha per titolo: Amore per gli animali o sostituto della solitudine? Questi sono rami rinsecchiti e spogli. Potrebbero erroneamente far pensare che gli alberi siano morti. Questa figura rappresenta la persona depressa, con perdita di interessi, isolamento e demotivazione, però non è morta, ha solo bisogno di stimoli per risvegliarsi. Questo è un dipinto di Piero della Francesca: “Il vecchio Adamo circondato dai figli”. Vuole significare l’importanza dell’affetto dei famigliari. Gli anziani per es. in una società come la nostra, oggi, non hanno più un ruolo importante come un tempo, sia all’interno della società che in famiglia, ma hanno una collocazione marginale. Non rappresentano più un modello di identificazione da parte dei bambini e degli adolescenti, non trasmettono più ai nipoti il patrimonio storico della loro esistenza, come una volta: anche questo forse è uno dei mali del nostro tempo e delle Società Evolute, che fa emergere sempre più spesso il problema della identità personale degli adolescenti, che sempre più spesso perdono la bussola. Mentre, nelle Società in via di sviluppo, dove l’evoluzione culturale è molto lenta, la persona con più esperienza di vita dispensa saggezza, legge la mano, distribuisce talismani: Insomma rappresenta la Sapienza, poiché è considerata depositaria della conoscenza e della memoria del gruppo sociale a cui appartiene. C’è un ordinamento gerarchico in queste società che in quelle avanzate è stato oramai sovvertito. Donna appartenente a una piccola società segregata dell’India. (Ovviamente sto estremizzando per rendere più chiari i concetti) Nomadi Tuaregh delle Oasi del Deserto del Saarah, che pongono il vecchio saggio in una posizione privilegiata, depositario raro e prezioso della storia e della conoscenza della tradizione. Noi occidentali invece snobbiamo tutto questo. La tecnologia ci porta ad un tournouver di informazioni e di modelli di vita elevatissimi, che, talvolta appunto crea problemi di identità personale nei giovani. Questo signore è un musicista che sta svolgendo il proprio concerto: per star bene con se stessi bisogna anche coltivare i propri interessi. Questo è un quadro di Van Gogh: è il Dott.Gachet, il suo medico curante. Sembra dire: la diagnosi è fatta, ora troviamo la cura. Del corpo siamo soliti occuparci soltanto quando si fa sentire, quando si ammala, se no stiamo molto poco ad ascoltarlo. Invece dobbiamo preoccuparcene prima, in modo da prevenire eventuali avventi avversi. La pubblicità invece esaspera la cura del corpo a livello esteriore e i giovani di oggi ne sono fortemente condizionati. Per i nostri genitori il corpo è stato a lungo uno strumento di lavoro, uno spazio da salvaguardare: è un corpo che conserva i segni, le memorie, le cicatrici, i gesti della vita. E’ lo stesso corpo che è stato bambino, che ha lavorato, che ha conosciuto la fatica, la soddisfazione e un tempo anche la guerra e la pace. I nostri vecchi rimarrebbero molto colpiti dalla scomparsa di pudore nei giovani di oggi. Comunque dobbiamo ricercare le capacità positive del nostro corpo, coltivarne la vitalità, la salute, per stare bene e a lungo con noi stessi. E se cominciano a comparire le rughe, i capelli più radi e ingrigiti, la pelle delle mani macchiata e facciamo fatica a riconoscerci allo specchio, e i movimenti non sono più così veloci…Beh!...bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo e rallentare il ritmo. E se anche l’attenzione e la consapevolezza risultano più lente, sono senz’altro di qualità migliore: si coglie meglio il significato delle cose e si dà il giusto valore ai fatti della vita. DIDASCALIA DELLE IMMAGINI 1 – ANZIANI IN AUMENTO In questi anni la popolazione anziana è in costante aumento nei paesi industrializzati, cioè nella parte del globo terrestre costituita dal Nord. Si vive di più e meglio per vari motivi: ‐
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l’alimentazione più adeguata condizioni igieniche migliori, sia personali che dell’ambiente le vaccinazioni, che hanno debellato malattie infettive gravi, come ad esempio la poliomielite. 2 – BAMBINI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Presumibilmente saranno vecchi a 40 anni 3 ‐ BAMBINA EUROPEA, anzi ITALIANA Presumibilmente sarà vecchia a 80 anni. Bisogna anche dire che nei paesi industrializzati sono comparse malattie che nei paesi in via di sviluppo non esistono, quelle legate al benessere, all’eccesso alimentare, che sono il diabete, l’aumento del colesterolo ecc. 4 – AMORE PER GLI ANIMALI O SOSTITUTO DELLA SOLITUDINE? L’anziano tende spesso a ritirarsi dalla vita sociale, a ripiegarsi nella propria solitudine. La societa’, la cui industrializzazione è spinta al massimo, richiede efficienza, velocità, tecnologia e spinge coloro che non riescono a stare al passo a ritirarsi 5 – SOLI. GLI ALTRI SONO LONTANI Il ritiro dalla vita sociale restringe il proprio orizzonte di azione, creando spesso distorsioni nell’approccio con gli altri: quello mi guarda male, ce l’ha con me… 6 – L’ANZIANO SONNECCHIA Le cose e gli eventi del mondo esterno vengono recepiti a volte passivamente dall’anziano. Se non si esercitano, vigilanza e attenzione possono venire meno. Durante i giorno l’anziano sonnecchia per isolarsi, senza tuttavia raggiungere uno stato di sonno profondo. Anche l’abbandono da parte dei figli può portare all’esasperazione di queste situazioni. 7 – I RAMI RINSECCHITI E SPOGLI potrebbero erroneamente far pensare che gli alberi siano morti. Questa figura rappresenta l’anziano depresso, con perdita di interessi, isolamento e demotivazione, però non è morto, ha solo bisogno di stimoli per risvegliarsi. 8 – IL VECCHIO ADAMO CIRCONDATO DAI FIGLI E’ un dipinto di Piero della Francesca. Vuole significare l’importanza dell’affetto dei familiari nei confronti dei propri anziani. 9 ‐ UNA ANZIANA VENDE TALISMANI, VENDE SAGGEZZA, LEGGE LA MANO Un tempo la figura del vecchio era vista come sapiente, depositario raro e prezioso della conoscenza e della memoria del gruppo sociale a cui appartiene. 10‐ DONNA APPARTENENTE A UNA PICCOLA SOCIETA’ SEGREGATA DELL’INDIA Mentre la lenta evoluzione culturale tipica della società preindustriale pone il vecchio in una posizione privilegiata, il radicale cambiamento avvenuto nelle società avanzate, ha sovvertito il precedente ordinamento gerarchico. A tali regole non sono sfuggite neanche le civiltà contadine, a differenza forse di qualche piccola società segregata come questa, o come quella dei nomadi Tuaregh o le società dei paesi arabi impostate su un’etica religiosa. Le proposte di modelli capitalistici fanno sì che l’attenzione sia centrata più verso il futuro che verso il passato, ponendo sulla scena il giovane e non certo il vecchio. 11 – NOMADI TUAREGH (Oasi del Deserto del Saarah) Pongono il vecchio in una posizione privilegiata. Nella nostra società occidentale, cosiddetta tecnocratica, in cui si snobba la storia e la conoscenza della tradizione a favore dell’aggiornamento tecnologico, dove il turnover di informazioni e di modelli di vita è elevatissimo, emerge sempre più spesso il problema della identità personale che riguarda le patologie della adolescenza. 12 – L’ANZIANO DEVE COLTIVARE I PROPRI INTERESSI E PROPORSI Questo signore è un musicista che sta svolgendo il proprio concerto. 13 – DOTTOR GACHET DI VAN GOGH (1878) E’ il suo medico curante. Qui ha 62 anni. Dr Paul‐Ferdinand Gachet. Dall’aspetto pensieroso del dottore viene da dire che la diagnosi è fatta, cioè la vecchiaia, ma la cura non esiste. “ UNA VECCHIAIA DI SUCCESSO E’ POSSIBILE SOLO DENTRO CULTURE CHE ATTRIBUISCONO ALLA VECCHIAIA UN SIGNIFICATO POSITIVO “ COLESTEROLO La parola Colesterolo proviene dal greco: chole=bile stereos=solido. E’ di colore bianco e ha una consistenza simile alla cera. Il Colesterolo in piccola quantità è utile: nell’uomo e negli animali è presente come rivestimento delle cellule, serve per la sintesi degli ormoni e per la produzione della bile, sostanza presente nella cistifellea che emulsiona i grassi alimentari, cioè li rende solubili perché possano essere digeriti. Il Colesterolo, essendo un grasso non è solubile nei liquidi acquosi e quindi neppure nel sangue. Perciò, per essere trasportato deve essere imballato in aggregati sferici che si chiamano Lipoproteine. Il livello di Colesterolo nel sangue=200mg/dl Colesterolo buono (HDL)>50mg/dl Colesterolo cattivo (LDL)<150 Il Colesterolo buono, costituito da Lipoproteine ad Alta Densità: HDL=High Density Lipoprotein, è un Colesterolo non esterificato, la cui molecola è polare, cioè con una piccola carica negativa che la rende parzialmente idrofila. Il Colesterolo buono quindi scorre più facilmente nel sangue e tende a non attaccarsi alla parete dei vasi sanguigni, anzi rimuove il Colesterolo cattivo in eccesso, anche dalla parete delle arterie. Il Colesterolo cattivo, costituito da Lipoproteine a Bassa Densità LDL=Light Density Lipoprotein, è un Colesterolo esterificato, la cui molecola è apolare, cioè neutra e quindi idrofoba. Il Colesterolo cattivo non scorre agevolmente nel sangue ma tende a stratificarsi sulla parete dei vasi sanguigni a formare delle placche aterosclerotiche, che restringono il lume del vaso. Ciò provoca un ridotto afflusso di sangue a valle dell’ostruzione, cui segue una diminuzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti dell’area interessata. Se l’evento colpisce una delle due arterie coronarie del cuore avremo l’Infarto, se invece colpisce una arteria del cervello avremo l’Ictus Cerebrale. IMMAGINE DELL’INFARTO. A livello del tondo si vede ingrandita l’arteria coronaria di sinistra, sulle cui pareti è stratificato il Colesterolo che restringe il lume del vaso, riducendo l’afflusso di sangue e quindi l’apporto di ossigeno a valle della lesione. IMMAGINE DELL’ICTUS. L’Ictus può essere Ischemico o Emorragico. L’Ictus Ischemico è provocato dal restringimento del lume di una arteria cerebrale, sempre causato dal colesterolo che si è stratificato sulle pareti. Le cellule nervose del cervello, private del sangue e quindi dell’ossigeno, muoiono. L’esito di questo evento è l’Emiparesi. L’Ictus Emorragico è causato dalla rottura di un vaso cerebrale per un Aneurisma (dilatazione) o per un aumento della P.A. Il danno alle cellule cerebrali in questo caso è provocato dalla compressione dell’ematoma che si forma. La sua escissione, se avviene in tempi rapidi , può rendere l’esito meno infausto. Il Colesterolo cattivo è contenuto nei grassi di origine animale, cioè grassi saturi, come carni rosse, burro, panna, lardo, strutto e pancetta. Si chiamano saturi perché gli atomi di Carbonio che compongono questi grassi sono uniti da legami semplici che possono aprirsi e ossidarsi. Mentre i grassi buoni sono quelli di origine vegetale, come l’olio d’oliva, gli omega3 contenuti nel pesce e l’olio di semi. Sono detti Grassi Insaturi perché gli atomi di Carbonio che li compongono sono uniti da legami doppi che danno stabilità alla molecola che non si ossida, anzi fluidifica il sangue. Preferire l’olio d’oliva sia per condire che per cucinare. SINTOMI dell’infarto sono dolore toracico con senso di oppressione, che si irradia al braccio sinistro. Se il dolore scompare nel giro di 10’ si tratta di Angina Pectoris, cioè un evento transitorio che prelude comunque all’infarto. Nell’infarto vero e proprio, il dolore dura più a lungo. Da non confondere col dolore tipo fitta che insorge a livello dei muscoli intercostali, nel periodo freddo. L’INTERVENTO consiste nell’angioplastica coronarica, cioè la apertura forzata del tratto di arteria occluso mediante un catetere a palloncino (PTCA), che viene inserito in anestesia locale, attraverso l’arteria femorale (all’inguine). Giunti all’arteria coronaria occlusa, il palloncino viene gonfiato, al fine di schiacciare contro la parete il colesterolo che invade il lume del vaso sanguigno. Contemporaneamente viene posizionato uno stent, cioè una struttura metallica cilindrica a maglie, che consente di conservare l’ apertura del vaso ottenuta forzatamente col palloncino, che poi viene rimosso. Un altro tipo di intervento è il By‐pass aorto‐coronarico, oggi un po’ meno usato, perché soppiantato dall’angioplastica. Si toglie una vena al paziente (la safena o l’arteria mammaria) che verrà posizionata a cavallo dell’ostruzione, aggirando così l’ostacolo. CURA DELLA IPERCOLESTEROLEMIA I cardini della cura del Colesterolo sono rappresentati: ‐ dalla normalizzazione del Peso Corporeo. Il Peso è in rapporto all’altezza: vi suggerisco un calcolo facile per sapere qual’è il vostro Peso ideale, cioè deve essere tanti Kg quanti sono i cm sopra il metro dell’altezza. ‐ dalla Circonferenza addominale che è un indicatore della quantità di grasso depositata a livello dei visceri interni. E’ più facile misurare la circonferenza vita che è comunque legata alla circonferenza addominale: nell’uomo deve essere 95 cm, nella donna 80 cm. Valori superiori depongono per un aumentato rischio cardiovascolare. ‐ da un basso apporto di grassi saturi, grassi di origine animale, come burro, lardo, strutto, panna, pancetta, carni rosse, salumi, tuorlo d’uovo, formaggi stagionati (il grana padano e più magro del grana reggiano, perché durante la lavorazione, il latte viene scremato) ‐ preferire la carne bianca, che è più magra rispetto alla carne rossa: pollo, tacchino, coniglio, prosciutto cotto. Il prosciutto crudo, lo speck, la bresaola vanno bene purchè siano privati del grasso che li circonda. ‐ inserimento nella alimentazione di cibi ad effetto ipocolesterolemizzante, come il pesce che contiene gli omega3, acidi grassi insaturi che puliscono le arterie dal colesterolo. Preferire il pesce azzurro, di piccola taglia, perché più il pesce è grande e più c’è il rischio che abbia accumulato al suo interno metalli pesanti come il mercurio presenti nell’acqua marina a causa dell’inquinamento. In commercio ci sono anche degli integratori di omega3 ‐ nelle forme lievi di ipercolesterolemia, cioè valori intorno a 230‐250mg/dl di colesterolo, si possono usare prodotti che riducono l’assorbimento intestinale di colesterolo, come beta‐glucani, psillio, steroli vegetali, lecitina di soia ‐ nelle forme importanti di ipercolesterolemia, cioè valori intorno a 280mg/dl e oltre, si usano le Statine, che devono essere prescritte dal medico in quanto sono dei farmaci veri e propri. Le Statine inibiscono la sintesi del Colesterolo endogeno poiché agiscono sull’enzima che lo produce. Sono molecole generalmente ben tollerate, anche se qualche volta possono far aumentare i livelli delle transaminasi epatiche. ‐ inserire nella alimentazione più legumi, soia, lupini, che sono privi di grassi, ricchi di proteine e poco calorici ‐ la frutta secca a guscio, contiene oltre agli omega3 anche gli omega6, ma attenzione perché è molto energetica ‐ gli olii vegetali come l’olio extravergine d’oliva, contiene grassi insaturi, cioè grassi che puliscono le arterie dal colesterolo. Sono da preferire al burro anche per cucinare ‐ l’attività fisica, anche solo una camminata a passo svelto per almeno un’ora al giorno, abbatte il colesterolo in eccesso. ‐ il fumo e l’alcool sono vietati: la nicotina, secondo le ultime ricerche, abbassa la concentrazione di Colesterolo buono nel sangue, HDL, forse perché riduce l’ossigenazione del sangue e l’alcool in eccesso viene trasformato in grasso. E’ consentito 1 bicchiere di vino a pasto ‐ alimenti privi di grassi e a basso valore calorico sono i Cereali, soprattutto integrali, come pasta, riso, pane, avena, orzo, farro, segala LA PRESSIONE ARTERIOSA Il sistema circolatorio può essere paragonato ad un circuito idraulico, nel quale, il movimento del sangue viene generato da una pompa che è il Cuore. Ad ogni contrazione il Cuore spinge circa 60 ml di sangue nelle arterie, che moltiplicato per il n. di contrazioni al minuto, cioè 80 battiti/min, sono circa 5 litri, cioè ogni minuto viene pompato dal Cuore l’intero volume di sangue del corpo. Le arterie, che sono fatte come un albero rovesciato. Distribuiscono, attraverso i rami, il sangue in tutte le parti del corpo. Alla fine questi rami diventano sempre più piccoli, le loro pareti sempre più sottili, fino a consentire al sangue di cedere agli organi ossigeno e sostanze nutritive e di raccogliere anidride carbonica, sottoforma di scarto, per essere trasportata fino ai polmoni, dove viene eliminata. Ad ogni contrazione il cuore imprime al sangue una velocità di 50cm/sec. La Pressione sanguigna è dovuta alla intensità della forza che il sangue esercita sulla parete dei vasi sanguigni. La P. massima è dovuta alla forza di contrazione cardiaca, quando il sangue viene spinto nei vasi sanguigni. La P. minima è dovuta all’assorbimento di questa onda di spinta da parte delle pareti dei vasi stessi, i quali, essendo elastici si dilatano per poi restituire la spinta, al sangue, sia pure con una intensità minore, che lo fa comunque progredire, mentre il cuore è a riposo. L’OMS ha stabilito che i valori di P.A. per un soggetto adulto debbano essere=120/80 mmhg. Sono tollerati valori fino a 140/85. Valori superiori sono da correggere. La P.A. varia nell’arco della giornata, in rapporto al livello di attività fisica e allo stress emotivo, agli stimoli ambientali. Durante il sonno si riduce. Quando i vasi sanguigni diventano rigidi, a causa del Colesterolo in eccesso che si stratifica lungo le pareti, non sono più in grado di dilatarsi quando arriva l’onda di spinta cardiaca e questo fa sì che la P.min. aumenti. Il Cuore ora si trova a dover pompare contro le aumentate resistenze che le arteriole oppongono e quindi dovrà intensificare la sua forza di contrazione: meccanismo questo che farà aumentare la P.max. Il cuore però non può sopportare a lungo questo stress e se l’ipertensione non viene curata al più presto, va incontro a scompenso cardiaco, cioè incapacità a effettuare contrazioni efficienti. Inoltre l’Ipertensione è un fattore di rischio cardiovascolare, nel senso che favorisce l’Infarto e l’Ictus, poiché facilita il distacco di emboli dalle pareti infarcite di colesterolo, i quali girano liberi nel sangue finchè non si fermano nei punti strategici. L’aumento della P.A. all’inizio non dà sintomi, ma se raggiunge livelli molto alti può causare cefalea, nausea, alterazione della vista, vertigini, acufeni, cioè fischi alle orecchie, sanguinamento del naso. PREVENZIONE DELLA IPERTENSIONE Misurare la P.A. almeno una volta al mese. Fare attività fisica almeno un’ora al giorno, basta anche il cammino a passo svelto. Non fumare (il fumo abbassa il Colesterolo buono). Alimentazione corretta, con poco sale e l’inserimento di pesce , ricco di omega3, cioè acidi grassi insaturi (HDH) che favoriscono l’abbattimento del Colesterolo cattivo nel sangue (LDL). Quando anche queste misure preventive non risultassero sufficienti si passa all’uso di FARMACI: ‐
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DIURETICI (Moduretic), bloccano il riassorbimento dell’acqua e dei Sali, di sodio e di Potassio a livello renale. La funzione del rene è quella di filtrare il sangue per eliminare le scorie. Dopo che è stata filtrata l’acqua viene riassorbita al 99%. Normalmente la quantità di urina che emettiamo giornalmente è di 1,5 litri. I diuretici bloccano parzialmente questo riassorbimento e il volume di acqua eliminata con le urine aumenta. La P.A. si abbassa perché diminuisce il volume di liquido circolante. Però si perde molto potassio. CALCIO‐ANTAGONISTI (Norvasc), diminuiscono l’ingresso di calcio a livello della muscolatura della parete dei vasi sanguigni che si rilascia, opponendo meno resistenza alla onda di spinta cardiaca BETA‐BLOCCANTI (Tenoretic), diminuiscono il tono del nervo simpatico a livello della muscolatura cardiaca, così si riduce la forza di contrazione cardiaca e quindi la P.max. ACE – INIBITORI (Zestril – Ramipril), inibiscono l’enzima che determina la vasocostrizione. 
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