CON IL CIELO NEGLI OCCHI SERATA A NASO IN SU IN COMPAGNIA DELL'ASTROFILO NATALINO ZANI A CURA DEGLI ALUNNI DI 3' E 5' DELLA SCUOLA PRIMARIA DI TEMÙ CON LA LORO MAESTRA ROSI L’ora è diversa, diverso è il momento del giorno e diversa è l’atmosfera. Gli attori sempre quelli…maestra ed alunni in uscita. C’è anche qualche genitore che dà una mano ed altri incuriositi dall’iniziativa. Diverso è il copione. Non ci metteremo seduti sui cuscini ad ascoltare la lettura, perché è nel grande libro del cielo che stasera leggeremo le storie, storie che mi auguro scriveremo con la penna delle emozioni nel quaderno della nostra memoria. Il cielo per essere sperimentato va incontrato, osservato, scrutato ad ogni ora del giorno e della notte. Solo così potremo godere di un’alba dalle dita rosate o di tramonti di fuoco, solo così vedremo il Cigno volare e Cassiopea far festa con la sua inconfondibile doppia W. Troppo spesso ciò che facciamo da studenti sui banchi di scuola ci appare come sapere noioso ed inutile, ed anche le esperienze migliori, costrette tra le pagine di un quaderno o di un libro, ci appaiono faticose e pèrdono il loro fascino. E' questo che penso mentre salgo su per la strada che ci conduce a Lecanù, dove ad attenderci c'è Natalino con il suo telescopio. Spero che loro, i miei alunni, troveranno in questa serata lo spunto per alzare una volta di più gli occhi al cielo per accorgersi di quanto sia incredibile: nuvole che si rincorrono, la luna che illumina a giorno notti smaltate di silenzio, il sole che ad ogni stagione cambia il suo percorso, i disegni delle costellazioni che ricamano la coperta scura della notte e l’alba che rotola sui monti e fa l’inchino al nuovo giorno. Ben prima che esistessero la lettura e la scrittura, uomini delle culture più diverse hanno dedicato al cielo i loro sguardi imparando a leggere i movimenti dei corpi celesti; forse allora gli uomini disponevano di un bene che noi uomini moderni sembra non abbiamo più: il tempo. Sì, perchè richiede pazienza l'osservazione del cielo, tempi lunghi, attese . Noi invece arriviamo in fretta, e con occhi attenti e capaci di aspettare a lungo e di perdersi nel buio della notte iniziamo questa nostra esplorazione del cielo. Torno a casa soddisfatta, l’entusiasmo era palpabile e lo ritroverò a scuola, nelle parole e nei visi dei bambini che sulla serata faranno un lavoro libero e non finalizzato. Lo stesso entusiasmo sarà nelle parole degli adulti che c’erano, in particolare delle colleghe, letteralmente conquistate da questa esperienza. Per la prima volta ho visto Orione e la sua nebulosa. Anche la luna con il telescopio e il Carro Maggiore, era gigantesco; era come un rettangolo con un puntino sopra. Ho visto anche il Cane Minore. Mi ha colpito sapere che in Australia si vedono più stelle che da noi . Una cosa su Natalino: ma quanto fuma! Una cosa per Simone: ma io mi chiedo, a maniche corte non avrà freddo? E di sera! Una cosa che dico io: ho provato un’emozione fortissima, non avevo mai visto roba del genere! Federico classe terza La serata di giovedì 6 marzo è stata magnifica: il cielo stellato pareva pieno di sogni da acchiappare e la luna, la splendida luna, sembrava triste e sconsolata. Dunque, alle 19 noi di quinta con la terza accompagnati dalla maestra Rosalba, dalle rappresentanti delle rispettive classi e da alcune mamme ci siamo recati sulla stradina che da Lecanù porta a Villa Dalegno per osservare il cielo e le sue bellezze con l’astrofilo Natalino Zani. È stato emozionante vedere con il telescopio la luna e fotografarla con una macchina speciale, oltretutto molto difficile da usare!!! Ero interessata e ascoltavo attentamente le parole e l’insegnamento di Natalino con stupore. Le costellazioni che ci ha fatto vedere sono molte, tra cui: le Pleiadi, Cassiopea, il Cane Maggiore, il Cane Minore e il Grande Carro che a me sembra un pentolino con il manico. Inoltre Orione, che per gli antichi era un cacciatore con la cintura e le varie armi. Io cercavo in tutti i modi la costellazione del Cigno perché nominata in un libro che la maestra ci ha letto a scuola, ma, con mia delusione ho scoperto che appare solo nella stagione estiva. Natalino ci ha parlato anche del binocolo e del telescopio dicendo come si sono evoluti negli anni. Questi strumenti, però hanno anche un difetto, l'aberrazione cromatica cioè, guardando il cielo le lenti fanno vedere un cerchio blu. Mi sono anche orientata nel cielo con l’aiuto della Stella Polare. La nostra galassia, la Via Lattea, è a forma di spirale ed è luminosissima. Il nostro universo è in continuo movimento, per questo Natalino doveva spostare ogni volta il telescopio. Questa serata mi è piaciuta molto e penso che dovrei imparare a guardare maggiormente il cielo. Il cielo è bello, lo ammiro per le sue grandi bellezze che ormai nessuno apprezza più. Spero che questa serata mi invogli ad approfondire le bellezze del cielo prendendo esempio dal nostro accompagnatore Natalino, che conosce con passione l’astronomia. Gloria classe quinta Ieri sera ero molto entusiasta. Dopo essere arrivati abbiamo parlato un po’. Ci siamo messi in fila dietro il telescopio e ho visto Giove e i suoi satelliti…un po’ strano perché Giove ha quattro satelliti e lì se ne vedevano tre perché il quarto si trovava davanti a Giove e sarebbe stato visibile solo alle nove e mezza. Intanto abbiamo visto molte costellazioni: il Carro Maggiore, il Carro Minore, Cassiopea e molte altre, ma la mia costellazione preferita è quella delle Pleiadi e anche Orione il cacciatore. Nella costellazione di Orione c’è anche una nebulosa e la maestra mi ha dato il cannocchiale per vederla, ma non riuscivo; dopo un po’ l’ho vista anche ad occhio nudo e per questo mi sono rallegrata. Poi abbiamo visto la luna, era veramente bella; mi sono messa in fila per fare le foto alla luna e mi sono divertita molto. Purtroppo abbiamo dovuto andare e mi sono rattristata un po’, comunque è stato bellissimo. Se dovessi dare un voto alla serata sarebbe DIECI E LODE! Klea classe terza LE COSTELLAZIONI Siamo tante come nessuno sa e nessuno mai lo scoprirà. Nei miti noi viviamo e il mondo e il cuore illuminiamo, per tutti render felici con l' aiuto dei nostri amici che sono pianeti e stelle che del cielo son quasi le più belle perché le più belle siamo noi. Alice classe quinta Con il cielo in mano Ogni volta che il giorno volge al termine la montagna si trasforma in un mondo di bagliori: un cielo di perle ogni notte stende il suo velo stellato così basta uscir di notte per entrare in un mondo magico e sognare ad occhi aperti per avere il cielo in mano. E mi sembra di toccare la splendente Cassiopea. E par così di sentire un’immensa gioia provenire dal profondo del cuore e dell’anima. Cristian classe quinta Questa serata è nata da una mancanza, quella che osservo quotidianamente nei bambini che ho davanti. Mancanza della capacità di stabilire un rapporto semplice ed immediato con la natura che pur hanno così vicina. La loro mancanza è diventata desiderio. Desiderio che qualcuno di loro conservi dentro di sé la voglia di regalare qualche momento al cielo, che è regalarsi tempo, tempo per ascoltarsi, tempo senza fretta e senza scopi. Tempo per ritrovarsi con il cielo negli occhi ad ascoltare la voce delle stelle.