Santo Natale 2016
Il Figlio «Si aprì al mondo.
Prese su di sé il mondo.
Divenne il cuore del mondo»
(Balthasar)
Ricentrati in Cristo, cuore del mondo, lasciamoci affascinare,
in questi santi giorni di preghiera e di affetti familiari ed ecclesiali,
dai tre inviti di Papa Francesco:
alla tenerezza rivoluzionaria dei credenti,
alla bellezza attraente dei testimoni coraggiosi
e alla nobiltà indubitabile dei figli amati.
«Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione,
ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza.
Se, come afferma sant’Agostino, noi non amiamo se non ciò che è bello,
il Figlio fatto uomo, rivelazione della infinita bellezza, è sommamente amabile,
e ci attrae a sé con legami d’amore […].
Bisogna avere il coraggio di trovare i nuovi segni,
i nuovi simboli, una nuova carne per la trasmissione della Parola,
le diverse forme di bellezza che si manifestano in vari ambiti culturali,
e comprese quelle modalità non convenzionali di bellezza,
che possono essere poco significative per gli evangelizzatori,
ma che sono diventate particolarmente attraenti per gli altri.
Confessare che il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne umana
significa che ogni persona umana è stata elevata al cuore stesso di Dio.
Confessare che Gesù ha dato il suo sangue per noi
ci impedisce di conservare il minimo dubbio
circa l’amore senza limiti che nobilita ogni essere umano».
(FRANCESCO, Evangelii gaudium)
Auguri di cuore, per un Natale colmo di tenerezza, di bellezza e di figliolanza
e per un anno nuovo in cui la Vita si diffonda attraverso la nostra stessa vita.
don Daniele, don Michele, don Enoch, il diacono Giuseppe, suor Giulia e suor Nisha