Importanti risultati sono stati ottenuti dalla necroscopia

IL PESCE E I PERICOLI SOMMERSI: PARASSITI, VIRUS E BATTERI
MA ANCHE FRODI
CONTROLLI E NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE AL CONVEGNO
DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SULLA SICUREZZA
ALIMENTARE NEI PRODOTTI ITTICI
GENOVA - Grande affluenza oggi al convegno organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte
Liguria e Valle d'Aosta in collaborazione con la Regione Liguria dal titolo "I pericoli sommersi - la sicurezza
alimentare nei prodotti ittici" presso la capitaneria di Porto di Genova.
L’Ammiraglio Ispettore Felicio Angrisano ha dato il benvenuto ai numerosi partecipanti e hanno aperto i lavori Claudio
Montaldo, assessore della sanità regionale e Silvio Borrello direttore generale della sicurezza degli alimenti del Ministero
della Salute
C’è l’imbarazzo della scelta nell’illustrare le tante attività dell’Istituto che riguardano la sicurezza del pescato. Il
laboratorio di Microbiologia Marina di La Spezia si occupa di studiare i virus che mettono a rischio gli allevamenti di
ostriche, e dai quali il nostro mare è indenne. Legata all’ambiente è l’emergenza biotossine algali: in alcune aree
costiere ostriche, mitili, capesante e molluschi gasteropodi oltre ad alcune specie di crostacei possono diventare tossici
occasionalmente in alcuni periodi dell’anno ed essere responsabili di gravi intossicazioni.
Un altro nostro fiore all’occhiello è la lotta alle frodi – dice Maria Caramelli, Direttore Generale facente funzione
dell’Istituto Zooprofilattico – un sondaggio nazionale afferma che fra tutte le frodi in cui oggi può incappare un cittadino
italiano, curiosamente quello che lo preoccupa di piu’ è quella alimentare. Per far fronte alla giusta esigenza di non
essere ingannato su quello che porta in tavola, L’Istituto Zooprofilattico lavora da tempo per mettere a punto metodi
basati sull’analisi genetica degli alimenti.
Nell’Istituto Zooprofilattico si analizzano centinaia di campioni all’anno, portati dai NAS dalle Capitanerie di Porto e dai
servizi veterinari, spesso su segnalazioni di cittadini che vogliono essere certo che ciò che è in vendita sia effettivamente
ciò che è indicato in etichetta. Non bisogna poi sottovalutare i parassiti dei pesci. Si tratta di un allarme alimentare
emergente in quanto è sempre piu’ diffusa l’abitudine di consumare pesce crudo. L’Istituto lavora per la prevenzione del
consumo di pesce contaminato da Anisakis.
L'Istituto ha ora due nuove armi a tutela della sicurezza dei prodotti ittici che portiamo sulla nostra tavola.
Uno è una nuova metodica istologica ideata dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico che consente di distinguere in
modo accurato il pesce fresco da quello congelato, di particolare interesse quando si vuol consumare pesce crudo e
l'abbattimento a bassissime temperature è l'unico modo per evitare di essere esposti al parassita Anisakis, diffusissimo
nel Mar Mediterraneo.
L'altro – dice Marina Costa , consigliere del CdA dell’Istituto Zooprofilattico - è una nuova apparecchiatura di recente
acquisizione che consente una diagnosi tempestiva (anche alla luce della nuova direttiva europea) delle tossinfezioni
causate da biotossine algali, che si sviluppano con maggiore probabilità nei mitili delle nostre coste nel periodo estivo.
Grazie per la cortese attenzione e diffusione
Com.stampa Izsto n° 11/28giugno2012
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