Biblioteca Civica “U. Pozzoli” – Lecco “CINEMA, MUSICA E MUSICISTI” Film disponibili in Biblioteca Alta fedeltà di Stephen Frears 2000 CM 40 Bob Gordon, proprietario a Chicago del Championship Vinyl, anomalo negozio di dischi pop, è scaricato dall’amata Laura. L’abbandono lo porta a un bilancio dei suoi fallimenti sentimentali e a crescere. Breve comparsa di Bruce Springsteen. Frammenti di 59 canzoni. L’altra faccia dell’amore di Ken Russell 1971 DR 901 Biografia semimmaginaria, crudele e suggestiva, di Cajkovskij. E’ qualcosa di più di un bel film, qualcosa che gli amanti del cinema non possono mancare e quelli della musica debbono vedere. Amadeus di Milos Forman 1984 DR 370 Nel 1823 al manicomio di Vienna Antonio Salieri, acclamato musicista di corte, confessa un tremendo segreto: ha consumato la vita nel tentatuvo di distruggere Mozart, volgare e libertino, indegno, secondo lui, dei doni divini. Sotto il segno del più scatenato gusto del gioco, è una riflessione sul contrasto tra genio e mediocrità e sull’invidia. Buena Vista Social Club di Wim Wenders 1998 GR WEN BUE Nel 1996 Ry Cooder, chitarrista, compositore e accanito esploratore di musiche popolari, andò a Cuba con il figlio percussionista Joaquim e incise musica con un gruppo di musicisti cubani, popolari negli anni ’50 quando si esibivano al Buena Vista Social Club dell’Avana. Nel 1998 Cooder torna all’Avana, Wenders lo accompagna con una piccola troupe e filma i vecchi musicisti nelle sale d’incisione, per le vie dell’Avana, ad Amsterdam dove tengono concerti e a New York dove suonano alla Carnegie Hall. Ci sono Compay Segundo, Ruben Gonzalez, Ibrahim Ferrer e altri. The Blues – Dal Mali ai Mississippi di Martin Scorsese 2003 GR SCO DAL 1° capitolo della serie ‘The Blues’. Con una serie di interviste, alternate a materiali di repertorio, cerca di rintracciare, viaggiando a ritroso nel tempo e nello spazio, le antiche radici della musica ‘blues’, risalendo due grandi fiumi, il Mississippi, sua culla americana, e il Niger (nel Mali), sua terra d’origine. The Blues – L’anima di un uomo di Wim Wenders 2003 GR WEN ANI 2° dei 7 lungometraggi della serie “The Blues”. Documentario anomalo che racconta la musica e la vita dei tre bluesmen preferiti da Wenders: Skip James, J.B. Lenoir e Blind Willie Johnson. Don Giovanni di Joseph Losey 1979 GR LOS DON Dal dramma giocoso in due atti di Mozart e Da Ponte. Scortato dal valletto Leporello, Don Giovanni seduce donne, uccide in duello il Commendatore, padre della nobile Anna che corteggia, s’infiamma della contadina Zerlina mentre sua moglie Elvira e Ottavio, fidanzato di Anna, lo cercano. Incontro di un capolavoro musicale con l’architettura cinquecentesca e veneta del Palladio. The Doors di Oliver Stone 1991 M 29 Biografia di Jim Morrison, più che del complesso musicale di cui era il leader: un poeta con l’anima del pagliaccio, che corteggiava la morte, che raccontava come lo spirito di uno sciamano gli fosse entrato dentro quand’era ancora bambino, che morì fulminato da una crisi cardiaca a Parigi nel ’71. Enzo Avitabile Music Life di Jonathan Demme 2012 DO 97 Ascoltato un brano tratto da ‘Salvamm o munno’ di Enzo Avitabile, Demme ne rimane folgorato e decide di conoscere il musicista. Il risultato è un ritratto suggestivo di un talento debordante. Il flauto magico di Kenneth Branagh 2006 M 41 Branagh ha riscritto in inglese il libretto tedesco di Schikander, per l’ultimo capolavoro di Mozart, trasferendone l’azione da un fantasioso antico Egitto alle trincee francesi della guerra 1914-18 dove si contrappongono due eserciti indefiniti, i blu e i rossi. George Harrison Living in the material world di Martin Scorsese 2011 GR SCO GEO Documentario di montaggio di Scorsese. Negli anni ’60 il quartetto dei Beatles trovò in Harrison la sua componente meno spettacolare, più introspettiva, radicalmente spirituale, anzi trascendentale. In cerca di un altrove Harrison inseguì, dopo i viaggi in India, un rapporto mistico con Krishna e Ravi Shankar.. approdando così ai lisergici anni ’70. Gesualdo: Death for five voices di Werner Herzog 2007 GR HER GES Carlo Gesualdo, principe di Venosa, fu uno dei grandi compositori del nostro Rinascimento. Ma fu anche uomo di eccessi, di genio e sregolatezza, una figura il cui valore artistico e umano esula dalla nostra comprensione e dal nostro giudizio. Herzog, conscio dell’impossibilità, ormai, di separare del tutto il mito dalla verità storica, li persegue entrambi divertendosi spesso a confondere le acque in un gioco che ha il sapore di una trama gialla in cui varie piste si confondono, si sovrappongono. A Hard Day’s Night (Tutti per uno) di Richard Lester 1964 M 16 Finto documentario su una “dura giornata” dei Beatles che a Liverpool prendono un treno per Londra dove devono registrare uno spettacolo per la tv, portando con sé, oltre a due accompagnatori, il nonno di Paul McCarthney. I Love Radio Rock di Richard Curtis 2009 CM 422 Il film rievoca un episodio storico degli anni ’60: da una nave corsara ancorata nel Mare del Nord, un gruppo di disc jockey trasmette rock per la gioia di milioni di radioascoltatori. Dalla parte del potere e delle istituzioni c’è un ministro che ricorre a ogni mezzo per far tacere la radio sovversiva. Jersey Boys di Clint Eastwood 2014 GR EAS JER Di origini italiane, Francesco Stephen Castelluccio sfiora più volte la mafia, e con tre amici, una voce fuori dal comune e il nome d Frankie Valli forma il gruppo The Four Seasons diventando celebre in USA con canzoni come “Sherry”, “Big Girl Don’t Cry” e “Walk Like A Man”. Jim Morrison & the Doors 2016 in consultazione DO 154 La biografia dei Doors e del loro leader Jim Morrison. I loro inizi, i loro successi raccontati attraverso le canzoni e le parole di chi li ha conosciuti. Una serie di documenti storici ed inediti. Joe Strummer: il futuro non è scritto di Julien Temple 2007 DO 42 La storia di Joe Strummer narrata da amici, parenti e colleghi.’Il futuro non è scritto’ celebra il ricordo di uno dei maggiori esponenti del punk attraverso video domestici, materiali d'archivio, fotografie, vignette (realizzate dallo stesso Strummer), spezzoni di film, interviste d'epoca e testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto o ne sono stati ispirati. Last days di Gus Van Sant 2005 DR 580 Van Sant trova negli ultimi giorni di un immaginario Kurt Cobain lo spunto per un film afasico che di fatto rinuncia a motivare la morte del giovane musicista per mostrare l’assoluta indecifrabilità della vita. Let’s Get Lost – Perdiamoci di Bruce Webber 1988 DR 1148 E’ la storia di Chet Baker, trombettista jazz, bianco, tre mogli, quattro figli, un numero incalcolabile di donne, amici, ammiratori. Sleale, infedele, mentitore, affascinante, ebbe rapporto costante solo con la musica e l’eroina. Mahler - La perdizione di Ken Russell 1974 S 112 In treno per Vienna Gustav Mahler rievoca, senza alcun rispetto per la cronologia, la sua vita attraverso episodi vissuti, ricordi, sogni, incubi. Russell schiaccia il pedale di una divertita autoparodia: maltratta Mahler, sottoponendolo al suo esercizio preferito di visionaria e prevaricatrice manipolazione. Marley di Kevin Mcdonald 2012 DO 73 Il documentario è prodotto dagli eredi di Bob Marley, che hanno aperto i loro archivi, e dalla Shangri-La, fondata e diretta dallo scozzese MacDonald. Non è un film concerto. I frammenti musicali usati sono pochi rispetto alle interviste e alla ricostruzione della vita privata di Marley. My generation di Barbara Kopple 2000 DO 13 La regista Barbara Kopple è partita dal film ‘Woodstock’ di Wadleigh per collegare il clamoroso evento del ’69 con le successive edizioni del ’94 e del ’99, organizzate dagli stessi promotori della prima. La Kopple racconta i tre concerti, ne mostra le differenze, espone in modo critico i vari aspetti del fenomeno, mette a confronto due epoche e due generazioni, evitando sia il giudizio moralistico sia l’enfasi declamatoria. Neil Young: Heart of Gold di Jonathan Demme 2006 DO 124 Film concerto del canadese Neil Young girato il 19 agosto 2005 al Ryman Auditorium di Nashville. Young lo tenne all’indomani del suo penultimo lavoro discografico, dopo aver perduto l’amato padre e avere scoperto di dover sottoporsi a un intervento chirurgico per aneurisma cerebrale. Neil Young Journeys di Jonathan Demme 2011 DO 83 Neil Young è sulla strada del Massey Hall, un vecchio teatro di Toronto in cui terrà due concerti del tour che lo vede tornare nella sua terra d'origine: il Canada. Il regista lo accompagna ad attraversare la città natale Omemee e nel corso della sua esibizione. È il terzo film che Jonathan Demme dedica a quello che ormai si può ritenere a buon diritto il suo cantautore preferito. Questa volta lo affianca in un percorso della memoria intervallato dalle performance sul palco. Young ricorda la propria infanzia ed adolescenza con tenerezza No Direction Home: Bob Dylan di Martin Scorsese 2006 GR SCO NOD Documentario che ripercorre la vita di Bob Dylan fino all'incidente motociclistico occorsogli nel 1966, valuta inoltre l’impatto del cantante sulla musica e sulla cultura americana. Ci volevano le riprese asciutte e penetranti di Martin Scorsese per mettere a nudo l'inizio dell'odissea dell'ultimo aedo dell'era moderna. In fondo è intorno a un'unica domanda che si arrovellano le oltre tre ore del documentario: come è possibile che il paffuto ragazzo del Minnesota, che strimpellava qualche incerto accordo blues in una camera del college, sia diventato nel breve volgere di qualche anno lo scostante sciamano capace di lanciare al mondo la sfida della propria arrogante e magnetica eresia? One plus one di Jean Luc Godard 1968 GR GOD ONE Film girato da Godard in Inghilterra che, a suo modo, riprende la ‘swinging London’. E’ un intreccio di cinque episodi, uno dei quali fa da leit-motiv: si tratta di una ripresa di una serie di prove che i Rolling Stones compiono per registrare un disco (“Sympathy for the Devil” ma si sente solo la costruzione e non la canzone intera) in sala d’incisione. Gli altri episodi sono: Anne Wiazemsky che gira per le strade di Londra; una libreria in cui un libraio fascista malmena due ebrei; un gruppo di neri del Black Power che leggono testi rivoluzionari; Anne Wiazemsky che, in un bosco, impersona la democrazia liberale. Phill Niblock: six films di Phill Niblock 1966- 1969 M 45 Film del compositore minimalista americano Phill Niblock. Una esperienza visivo-sonora unica nel suo genere. The Blues - Piano Blues di Clint Eastwood 2003 GR EAS PIA 7° documentario della serie ‘The Blues’. Già dalle prime inquadrature di questo documentario si capisce l’amore filiale che lega Eastwood alla musica afroamericana e in particolare al pianoforte che è il vero protagonista del film. Accarezzato, studiato, ammirato dal regista, viene suonato dalle agili dita dei più grandi pianisti della nostra epoca. Pink Floyd: the Wall di Alan Parker 1982 M 31 Storia di Pink, un ragazzo che, dopo aver attraversato il disumano sistema scolastico britannico, diventa una star del rock, fragile e instabile. Non è un film concerto, ma la visualizzazione di un celebre album rock, con inserti di animazione, disegnati da Gerald Scarfe. Radio America di Robert Altman 2006 GR ALT RAD Prima di essere demolito per farne un parcheggio, nel vecchio teatro Fitzgerald di St Paul (Minnesota), va in scena l’ultimo spettacolo del popolare programma radiofonico dal vivo ‘A Prairie Home Companion’, dedicato alla musica country e western e seguito da più di 4 milioni di ascoltatori. Radiofreccia di Luciano Ligabue 1998 CM 303 Nel 1993 Bruno, ideatore e unico deejay di Radio Raptus, rievoca, due ore prima della definitiva chiusura dell’emittente, la storia di Radiofreccia aperta a Correggio nel 1975 con un trasmettitore di 5 watt, dischi portati dagli amici e guidata da un quintetto: Bruno, Tito, Iena, Boris, e Freccia, loro leader, che morirà di overdose di eroina. Ray di Taylor Hackford 2004 DR 1261 Biopic su Ray Charles, forse il migliore film biografico uscito da Hollywood nei primi anni 2000. E’ una biografia “autorizzata” ma non agiografica. Non si nascondono i vent’anni di dipendenza dall’eroina, che furono però i più creativi, né le infedeltà coniugali. The saddest music in the world (La canzone più triste del mondo) di Guy Maddin 2003 M 38 Winnipeg 1933 nello stato canadese dell’Ontario. Ricca produttrice di birra (in crisi di vendite per il proibizionismo), lady Port-Huntley bandisce un concorso internazionale per premiare la musica più triste del mondo. Shine di Scott Hicks 1996 DR 22 Anomala biografia del pianista David Helfgott che, stritolato da un padre padrone oppressivo, sprofonda per un decennio in un tracollo nervoso che lo fa entrare e uscire dalle cliniche psichiatriche, poi vi è l’incontro e l’amore di una gentile signora di quindici anni più vecchia di lui. Shine a Light di Martin Scorsese 2008 GR SCO SHI 30 anni dopo “L’ultimo valzer” Scorsese è alle prese con un altro documentario, girato nell’autunno 2006 durante i due concerti dei Rolling Stones al Beacon Theatre di New York. E’ la madre di tutte le band, il quartetto dei sopravvissuti la cui musica ha impregnato il cinema del regista. Sid & Nancy di Alex Cox 1986 DR 710 1977 a Londra. Un musicista punk (Sid Vicious dei Sex Pistols) incontra una giovane dedita all’eroina. Incomincia tra di loro un rapporto passionale destinato a trasformarsi nell’inferno della droga. E’ fiction, ma i due bravissimi Oldman e Webb non sembrano recitare: sono Sid e Nancy. The song remains the same di Led Zeppelin 1976 M 66 E’ un film concerto del 1976 realizzato dai componenti dei Led Zeppelin (Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jonese, John Bonham). Il film è nato dalle riprese dei concerti dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York del 27-28-29 luglio 1973, durante il tour nordamericano per la promozione del loro 5º album Houses of the Holy. Sympathy for the devil di Jean Luc Godard 1968 GR GOD ONE Versione rimaneggiata dal produttore Iain Quarrier della versione godardiana “One plus one” [vedere alla voce corrispondente]. Presentato al National Film Theatre di Londra il 29 novembre 1968 con il titolo cambiato per ragioni commerciali, con il materiale girato rielaborato, e con l’aggiunta della versione completa di “Sympathy for the devil” dei Rolling Stones che Godard aveva omesso nel montaggio. Il regista si presentò sul palco esortando il pubblico a lasciare la sala per partecipare alla alternativa proiezione della sua versione. Tano da morire di Roberta Torre 1997 M 67 Storia parlata, cantata, suonata e un po’ ballata di Tano Guarrasi, boss palermitano di quartiere ucciso nel 1988 da un sicario dei corleonesi, e delle sue quattro sorelle zitelle. E’ un film dove si mette in musica – non in burla – la mafia. Tommy di Ken Russell 1975 M 28 Diventato cieco e sordomuto a sei anni per aver visto il patrigno che uccideva il padre, Tommy passa attraverso il misticismo, la droga, il sesso, la medicina ufficiale, prima di guarire, diventare campione mondiale di flipper, dichiararsi il nuovo Messia creando migliaia di seguaci che gli sopprimeranno madre e consorte. E’ la versione cinematografica della prima ‘rock opera’ della storia della musica, composta da Pete Townshend e dal suo gruppo, gli Who. Total Balalaika Show di Aki Kaurismaki 1993 GR KAU TOT All'inizio sembrava solo un'idea pazzesca: far suonare insieme un gruppo rock 'n' roll finlandese i "Leningrad Cowboys” con uno dei più famosi e splendidi cori del mondo, il Coro dell'Armata Rossa. Nel 1993 lo scherzo diventò realtà tangibile: una folla di più di 70.000 persone si accalcò nel luogo dell'evento, la magnifica piazza stile Vecchio Impero di Helsinki, riunite da qualcosa di autentico e palpitante sull'amicizia fra le nazioni, sulla coesistenza pacifica. L’ultimo valzer di Martin Scorsese 1978 GR SCO VAL L’occasione del film è l’ultimo concerto che, prima di sciogliersi dopo 16 anni di attività, il complesso ‘The Band’ diede al teatro Winterland di San Francisco nel giorno del Ringraziamento il 25 novembre 1976. Più che un documentario su un avvenimento musicale, è un’opera eccezionale soprattutto a livello di tecnica audiovisiva. Presenti, tra gli altri, Bob Dylan e Neil Young. Velvet goldmine di Todd Haynes 1998 M 65 Londra 1984. Il giornalista Arthur Stuart è incaricato di indagare sulla morte del cantante Brian Slade, scomparso dopo la catastrofica trovata pubblicitaria di un finto suicidio in palcoscenico. L’inchiesta rievoca gli ultimi anni ’60 della ‘swinging London’, l’effimera moda del ‘glam rock’ e il rapporto omosessuale tra Slade e il musicista Carl Wild di cui lo stesso Stuart, da adolescente introverso, era un fan. Il film continua la lunga serie, aperta negli anni ’50, dei film sul rock. La vie en rose di Olivier Dahan 2007 DR 618 Di questo biopic mélo su Edith Piaf anche i critici più severi hanno dovuto elogiare l’interpretazione della Cotillard, anzi la sua immedesimazione in un personaggio che passa dalla giovinezza alla maturità sino allo sfacelo fisico (artrosi, alcol, morfina) dei suoi 48 anni. Notevole è il modo con cui il film irradia la voce della cantante, cavata dalle incisioni originarie della cantante. Warming by the devil’s fire di Charles Burnett 2003 DO 12 4° lungometraggio della serie “The Blues”. La metà degli anni ’50 tra Los Angeles e il Mississippi nei ricordi d'infanzia del regista, tra la mamma amante del blues e la nonna, appassionata di gospel e convinta che il blues fosse "la musica del diavolo". Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica di Michael Wadleich 1970 DO 17 Quasi mezzo milione di giovani si riunirono il 21 agosto 1969 intorno alla fattoria di Max Yosgur, a 70 km da Woodstock, per un concerto di 16 ore di musica rock, folk e pop che divenne una celebrazione della musica, della pace, delle droghe e del libero amore. Ai numeri musicali si alternano scene di vita all’aperto e interviste girate dai numerosi operatori. E’ una cronaca audiovisiva che sa rendere anche il senso fisico di quell’evento irripetibile. Year of the horse di Jim Jarmusch 1997 GR JAR YEA Il film è nato da una richiesta di Neil Young a Jim Jarmusch, suo grande ammiratore, con cui aveva girato due video e che Jarmusch aveva voluto per le canzoni di “Dead Man”. Il film è su Neil Young, i Crazy Horse e sulla loro musica. Il film segue la tournée del gruppo del 1996. Quasi tutte le interviste e le riprese dietro le quinte sono state effettuate in quella occasione. Contiene l’esecuzione di 9 canzoni. Yellow Submarine – Il sottomarino giallo di George Dunning 1968 M 22 Con un sottomarino giallo i Beatles sono in viaggio verso il paese di Pepperland soggiogato dai Biechi Blu, nemici della gioia e del colore, che vi hanno instaurato una triste dittatura. I Beatles combattono a suon di canzoni d’amore. Un film festoso da non perdere.