digitalvideo&tv raipubblicità Innovazione e qualità Rai Pubblicità non si è fatta cogliere di sorpresa dal progressivo spostamento di parte del pubblico verso i nuovi mezzi: non solo dispone di diverse piattaforme di fruizione dei contenuti, ma la sua intera offerta si poggia proprio sul concetto di integrazione dei mezzi – nuovi e tradizionali – per una maggiore efficacia delle pianificazioni multicanale dei clienti INTERVISTA a Fabrizio Piscopo, Amministratore Delegato RaiPubblicità. Si chiude un anno di grande fermento per il panorama televisivo: quali sono stati i principali ‘fatti’ che hanno caratterizzato la vostra presenza sul mercato nel corso del 2015? E come si tradurranno a fine anno in termini di risultato operativo? Il 2015 Rai si è caratterizzato per qualità dei contenuti e ancora una volta alta fidelizzazione del pubblico, elementi che ci hanno permesso di essere riconfermati anche quest’anno come leader di ascolti, dalla fiction all’intrattenimento passando per la cultura e lo sport. Per quanto riguarda Rai1 uno dei principali ‘fatti’ che ha caratterizzato la nostra presenza sul mercato è stata l’introduzione del concetto di serializzazione degli eventi, vale a dire l’introduzione nel palinsesto di canale di almeno due eventi mensili di grande richiamo come per esempio i concerti de Il Volo, i Capitani Coraggiosi e la serata Bocelli. E aproposito di grandi eventi, non possiamo non citare il ‘fenomeno Conti’ che ha portato a casa un Sanremo da record – gli ascolti più alti degli ultimi dieci anni con un primato importante, la leadership sui target più giovani – e ha riconfermato il successo ormai seriale di Tale e quale show. 00 Fabrizio Piscopo, Amministratore Delegato Rai Pubblicità Le fiction Rai non temono rivali: fra i tanti successi citiamo Braccialetti rossi, con numeri assoluti uniti a target e profilazione di eccellenza, Un passo dal cielo e la new entry Il Paradiso delle signore. RAI PUBBLICITÀ Per quanto concerne Rai2 c’è certamente da segnalare il raggiungimento di un obiettivo cui puntavamo da tempo, cioè l’abbassamento dell’età media degli spettatori che sono passati da una media di 51 anni nel 2011 a una di 45 anni nel 2015. La rete è inoltre riuscita a imporre diversi titoli di successo, dei veri e propri marchi di fabbrica amatissimi dal pubblico (per citarne alcuni: The Voice, Pechino Express, Made in Sud, Quelli che il calcio, Il più Grande P asticcere). L’abbassamento dell’età media riguarda anche il pubblico di Rai3, che ha riconfermato il proprio solido palinsesto sempre teso verso l’attualità e la cultura con diversi titoli di richiamo nelle prime serate (per citarne alcuni: Report, Che tempo che fa, Ballarò, Chi l’ha visto). Last but not least, gli altri canali dell’universo Rai (Rainews, Rai 4, Rai 5, Rai Storia, Rai Gulp, Rai YoYo, Rai Premium, Rai Scuola, Rai Movie,…) hanno registrato a partire da novembre ascolti in crescita intorno al +3% e +4 %, e Rai 4, sempre negli ultimi mesi dell’anno, ha fatto un salto iperluce con una crescita a due cifre intorno al +20%, grazie al ‘booster’ dato dalla nuova linea editoriale e anche grazie alla nuova posizione sul canale 104 del bouquet Sky. L’andamento complessivo del mezzo è apparentemente contraddittorio: calano le audience ‘tradizionali’ ma aumenta il tempo medio speso complessivamente grazie agli ascolti sulle nuove piattaforme. Via Giovanni Carlo Cavalli 6, Torino Tel. 011 7441111 Fax 011 7441200 [email protected] www.raipubblicita.it Board di direzione: Giuseppe Pasciucco, Presidente; Fabrizio Piscopo, Amministratore Delegato; Luciano Flussi, Direttore Generale Servizi offerti/mezzi gestiti: Televisione, Radio, Cinema, Digitale, OOH (per Expo 2015) Anno di Fondazione: 1926 (ex Sipra) In questo quadro gli investimenti pubblicitari hanno sostanzialmente ‘tenuto’: come leggete e interpretate questi fenomeni? Come e quanto si riflettono sul vostro personale andamento? Nonostante il calo fisiologico delle audience ‘tradizionali’, registriamo una forte tenuta degli ascolti sui canali di fruizione generalista, tanto da riconfermarci anche quest’anno leader anche grazie alle performance generaliste. Siamo poi ben contenti dei recenti trend delle televisioni specializzate made in Rai e delle performance dei nostri mezzi IP (web, mobile e smart tv), che compensano naturalmente la dieta mediatica di chi non ha l’abitudine alla fruizione dei mezzi tradizionali. Lo spostamento di parte del pubblico sui nuovi mezzi certamente non ci coglie di sorpresa; si tratta di un trend chiaro che abbiamo saputo leggere e interpretare da tempo. Non solo Rai dispone di diverse piattaforme di fruizione dei contenuti, ma l’intera nostra offerta si struttura sul concetto di integrazione dei mezzi. Vogliamo che i nostri spettatori possano fruire dei nostri contenuti nei modi e nei 00 digitalvideo&tv tempi che gli sono più congeniali, in questa direzione va ad esempio il servizio di catch up tv che rappresenta uno dei servizi più graditi e utilizzati dal nostro pubblico digital. Importantissima anche la crescita della fruizione dei nostri contenuti in mobilità grazie alla app Rai.tv che ha ormai raggiunto e superato gli 8 milioni di download. I contenuti Rai sono disponibili in modalità streaming, live, on demand, replay, podcast, e arricchiti dai servizi informativi push di Rai News 24. Il sito (e l’app) Rai.it rappresentano la porta d’ingresso principale al mondo Rai sul web e raccolgono, sotto un’unica barra di navigazione, un network di oltre 300 siti che consentono di accedere velocemente all’ampia offerta editoriale presente sul web. Ogni programma televisivo trova qui una declinazione web con schede di programma, schede presentatori, attori, riassunto delle puntate, fotogallery, ecc. Il sito (e l’app) Rainews.it offrono un quadro completo dell’informazione insieme ai siti dei TG. Inoltre con un’offerta complessiva di oltre 26 app firmate Rai – che fino a ottobre 2015 hanno totalizzato oltre 12,5 milioni di download – siamo in grado di seguire gli spettatori anche in mobilità, stimolandone l’engagement. Infine, da non dimenticare la fruizione digitale in streaming dei nostri canali radio, facilitata dalla gettonatissima app di Radio Rai e la leadership assoluta per i contenuti podcast. In termini di revenue, quale percentuale deriva oggi per voi dai canali broadcast e lineari e quale dai ‘nuovi’ touchpoint digitali? Come e quanto pensate cambierà tale proporzione nel futuro prossimo? 00 raipubblicità In termini di revenue i canali televisivi coprono ancora una fetta importante delle nostre entrate, naturale conseguenza del successo che questi media ancora riscuotono; tuttavia è già da qualche anno che anche gli altri touchpoint digitali pesano in modo gradualmente sempre più significativo, anche in conseguenza della nostra azione proattiva di integrazione e lancio di questi nuovi canali: crediamo fortemente infatti nel valore e nell’efficacia della pianificazione multicanale e i riscontri positivi da parte dei clienti ci confermano che procediamo nella giusta direzione. Quali sono state le tipologie di aziende e i settori merceologici che quest’anno hanno investito più della media sui vostri canali? Su quali formati hanno puntato prevalentemente? La platea dei nostri investitori si è sempre caratterizzata per un’ampia varietà di settori merceologici. Nel corso del 2015 abbiamo rilevato una particolare presenza dei settori Finance, Automotive, e Alimentare. Il numero dei nostri investitori è tuttavia cresciuto nel corso dell’ultimo anno anche in funzione delle ottime performance della nostra rete vendita, che ha saputo sfruttare al meglio la leadership dei prodotti made in Rai. Inoltre grazie all’introduzione in palinsesto di grandi eventi di richiamo, le occasioni di visibilità per gli investitori si sono moltiplicate grazie alla possibilità di sfruttare pubblicità tabellare e iniziative speciali come channel box, advideo, inspot, inviti all’ascolto e billboard. Un’offerta che è possibile estendere e declinare anche sui canali digitali che seguono l’evento attraverso l’acquisto di formati banner/video su siti e app. Interessante anche la politica del marketing Radio di Rai Pubblicità, che ha saputo valorizzare i grandi eventi sul territorio, come il Caterraduno e il Lucca Summer Festival, investendo anche su formule innovative come il product placement radiofonico. Inoltre abbiamo ‘portato a bordo’ diversi nuovi clienti, che normalmente non avevano i mezzi e le energie per pensare a una pianificazione radio-televisiva, grazie ai pacchetti creatività + piano media offerti da Air (Advertising in Rai), la nostra agenzia creativa interna a Rai Pubblicità. Come e quanto la vostra offerta è oggi declinata e integrata sulle diverse piattaforme? All’interno della nostra offerta rientrano diversi canali – televisione, radio, digital e cinema – che, come già detto sopra, cerchiamo di integrare all’interno dei piani di comunicazione che proponiamo ai nostri clienti. Offriamo ai nostri investitori la possibilità di poter declinare coerentemente lo stesso messaggio su più circuiti integrati di comunicazione che si rivolgono a audience ampie e pregiate. E dobbiamo sottolineare che per ciascuno dei nostri mezzi le offerte sono sempre molto varie, iniziative speciali per ogni esigenza di comunicazione e ogni target, dal placement radio-televisivo alle iniziative d’atrio per le nostre sale cinema, siamo sempre pronti a offrire un abito tailor made di alta sartoria a tutti i nostri clienti. Proiettandoci al 2016, come vi state preparando ad affrontare la prossima stagione? Quali ‘carte’ avete intenzione di giocare da un punto di vista editoriale per poter continuare a mietere successi? Anno pari: Europei di Calcio ed Olimpiadi, alle porte, si aggiungono alla fitta rete di appuntamenti fissi e distintivi dell’offerta Rai; ma alla tradizione nel 2016 si aggiungerà un forte sforzo di innovazione e dinamismo, intento programmatico dei nuovi vertici Rai. E quindi, ci aspettiamo, senza nulla togliere alla tradizionale qualità Rai, una ventata di nuovi prodotti tutti con una declinazione digital native pronta a competere sul mercato con sfidanti vecchi e nuovi. L’editore ha puntato su una strategia che è capace di combinare prodotti riconoscibili e innovazione e linee di prodotto interamente e radicalmente nuove. Per tutte le reti si confermano titoli di punta che ben si adattano alla brand identity di canale e, al loro fianco, si introdurranno importanti novità sia di prodotto che di modalità di fruizione. E dal punto di vista commerciale? Quali novità pensate di introdurre sul piano della vostra offerta nel corso dei prossimi mesi? Abbiamo intenzione di proseguire la strada già iniziata nel corso del 2015 di favorire l’adozione del formato 15” per ottimizzare il poco spazio a disposizione dati i limiti di affollamento altrimenti non troverebbero posto. La ripresa del mercato pubblicitario ci sta portando sempre di più a cercare un giusto equilibrio fra pricing ed effettive disponibilità di spazi. Proprio per ottimizzare il bacino, la rete vendita sarà particolarmente focalizzata sugli spazi tabellari pregiati con un particolare focus sulle nostre iniziative speciali. Continueremo a spingere su alcuni formati molto apprezzati che si basano su ricerche di mercato avanzate, tematizzazioni e grafiche riconoscibili, come il value planinng, il no waste, e il tecno. 00