COMUNICATO STAMPA La strada giusta verso la ricarica efficiente delle batterie Background tecnico del nuovo processo di carica Ri di Fronius (Wels, Austria, giugno 2014) Il processo di carica "Ri" presentato dall'azienda austriaca Fronius, leader nei sistemi di ricarica delle batterie da trazione per carrelli elettrici ha suscitato molto interesse. In molti stanno utilizzando il nuovo processo di carica e approfittando dei vantaggi di questa nuova tecnologia. Questo articolo è pensato per coloro che desiderano approfondire l'argomento e conoscere i dettagli del funzionamento del processo di carica Ri. L'ottimizzazione continua dell'efficienza dei carrelli elettrici è al centro delle attività di ricerca e sviluppo da parecchi anni. Si è cercato e si cerca continuamente di impiegare con profitto le nuove conoscenze tecniche nell'ambito dei gruppi propulsori, dell'elettronica di comando e dell'accumulo dell'energia elettrica. L'accumulo dell'energia risulta da sempre come priorità di ricercatori e sviluppatori. Di conseguenza anche la carica degli accumulatori, di seguito denominati "batterie", risulta di primaria importanza. La batteria piombo-acido è conosciuta da oltre 100 anni ed è l'accumulatore di energia maggiormente utilizzato nei carrelli elettrici. In questo tipo di batteria, durante la ricarica, l'energia elettrica viene trasformata in energia chimica. Collegando un dispositivo di consumo, l'energia chimica viene nuovamente ritrasformata in energia elettrica. Nel corso del tempo i processi di carica hanno subito continue modifiche: dai primissimi caricabatterie con trasformatore a 50 Hz e processo di carica non regolato ai caricabatterie ad alta frequenza (HF) con processo di carica regolato, fino ad arrivare agli apparecchi comandati da microprocessore e dotati di complessi algoritmi di carica. Oggi il processo di carica più conosciuto e diffuso nell'intralogistica è la carica IUI. Fronius, che sviluppa e produce sistemi di ricarica dal 1946, ha dato vita ad un nuovo rivoluzionario metodo di ricarica denominato "processo di carica Ri". Di seguito si descrivono le caratteristiche che contraddistinguono questo concetto dagli altri processi di carica e i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza energetica e rendimento di carica. Resistenza interna La resistenza interna di una batteria (abbreviato "Ri") è un valore specifico della batteria, che si modifica durante la carica e lo scaricamento. Questo é causato dalla variazione della densitá degli acidi e diversi altri fattori. Per comprendere il funzionamento del nuovo processo di carica descritto di seguito, si deve tener presente il comportamento della resistenza di una batteria piombo-acido. La Fig. 1 illustra le resistenze fondamentali ripartite per componenti di una batteria piombo-acido e il suo comportamento durante la carica. Durante la carica, la resistenza della batteria cambia continuamente. La variazione più consistente della resistenza interna si verifica nella fase iniziale e finale della carica. La densità degli acidi e il materiale attivo della batteria sono i principali responsabili dell'aumento della resistenza in una batteria scarica. Nel campo delle batterie, quando si parla di materiali attivi si intendono sempre i componenti sull'anodo (polo positivo) e sul catodo (polo negativo). Questi materiali durante la carica e la scarica della batteria cambiano la loro composizione. Con l'aumento dello stato di carica è la resistenza di polarizzazione, fortemente dipendente dalla corrente, la principale responsabile dell'aumento della resistenza interna. La resistenza di polarizzazione assume un valore ohmico elevato verso la fine della carica, poiché non vi è più materiale attivo (solfato di piombo) disponibile per la trasformazione in piombo e ossido di piombo. L'andamento schematico della resistenza interna "R i" nelle batterie piombo-acido mediante lo stato di carica risulta evidente nella Fig. 2. "SOC" (State of Charge) indica lo 01/2011 1/6 stato di carica della batteria. Influssi esterni, come temperatura, invecchiamento e altri fattori, non vengono qui considerati. Effetti del processo di carica sulla potenza dissipata Dopo aver considerato il comportamento della resistenza interna durante il processo di carica, si considera ora la potenza dissipata "PDissipata". Nei metodi tradizionali il processo di carica è suddiviso in tre fasi. 1. Fase "I", a corrente costante In questa fase la carica viene eseguita con corrente costante fino al raggiungimento di una determinata tensione (di solito 2,4 V per cella). La corrente di carica viene selezionata in funzione della capacità della batteria e impostata mediante il caricabatteria, ad esempio 20 A/100 Ah. 2. Fase "U", a corrente decrescente Una volta raggiunto il limite di tensione definito nella fase "I" della carica, si mantiene la tensione costante. Con l'aumentare dello stato di carica, la corrente di carica diminuisce. Quando la corrente scende fino ad un valore prestabilito, il caricabatteria passa alla successiva e ultima fase di carica. 3. Fase "I2", gasificazione In questa fase la carica viene nuovamente eseguita con corrente costante, e la tensione aumenta di conseguenza. Un valore limite di tensione prestabilito ha solo una funzione di spegnimento di sicurezza. La fase di gasificazione contribuisce solo in misura minima alla carica completa della batteria. Solo una minima parte dell'energia fornita in questa fase rimane disponibile nella batteria. Questa energia fornita nella fase di gasificazione viene impiegata per dar attivare una reazione secondaria (elettrolisi dell'acqua), che di conseguenza dà origine alla formazione di gas. La fase di gasificazione è importante per prevenire la stratificazione dell'acido e compensare le tolleranze di capacità delle singole celle. La "Fase "I" di carica rappresenta il 70-80% della carica. Ciò significa che durante questa fase, la resistenza interna subisce notevoli variazioni. La potenza dissipata che risulta dalla combinazione di corrente costante erogata e resistenza ha la seguente formula: PDissipata = I2 x Ri Nella Fig. 3viene rappresentata la potenza dissipata "PDissipata" in funzione della resistenza interna a corrente di carica costante. La potenza dissipata rappresenta però un fenomeno indesiderato. Questa è la causa principale del riscaldamento della batteria. Le conseguenti reazioni chimiche nella batteria con temperatura interna superiore a i 40°C subiscono un'accelerazione che influisce negativamente sulla sua aspettativa di vita. I motivi di queste potenze dissipate sono da ricercare nelle curve caratteristiche di carica programmate con valori fissi che non tengono conto dello stato di carica e delle condizioni delle batterie. Spesso le correnti di carica risultano essere troppo alte. Per aumentare l'efficienza energetica, Fronius si serve dell'innovativo processo di carica Ri. Questo processo non prevede l'erogazione costante della corrente di carica "I", bensì la sua regolazione in funzione della resistenza interna "Ri". Ne risulta, in presenza di una resistenza interna elevata, una corrente di carica "I" bassa e viceversa. Quindi, a parità di resistenza interna della batteria "Ri", se si dimezza la corrente di carica si riduce la potenza dissipata "PDissipata" a solo un quarto. A titolo di esempio si riporta un calcolo con Ri = 50 mOhm e I = 100 A: PDissipata = I2 x Ri PDissipata = 1002 x 0,050 PDissipata = 500 W 01/2011 2/6 Dimezzando la corrente di carica si ottiene il calcolo seguente: 𝐼 PDissipata = ( )2 x Ri 2 PDissipata = ( 100 2 ) 2 x 0,050 PDissipata = 125 W La Fig. 4 illustra uno schema dell'adattamento della corrente di carica "I" alla resistenza interna "R i" e l'effetto sulla potenza dissipata "PDissipata". Nell'applicazione pratica questo metodo consente di aumentare l'efficienza energetica già nella fase di carica principale rispetto al tradizionale processo di carica IUI. Tuttavia, l'adattamento della corrente di carica non solo riduce al minimo le perdite sulla resistenza interna, ma agisce anche sugli effetti parassitari descritti di seguito. Effetti del processo di carica sul rendimento di carica Per caricare completamente la batteria, occorre immettere nella batteria più corrente "Qin" di quanta ne sia stata sottratta durante la scarica "Qout". Il rapporto tra le due cariche è solitamente chiamato fattore di carica o charging factor "CF", il valore reciproco è denominato rendimento di carica "η Carica" o grado di efficienza di Coulomb. Esprimendolo con una formula, si presenta così: CF = Qin Qout ηCarica = 1 𝐶𝐹 "Qout" si determina mediante uno scaricamento con corrente definita, solitamente "C/5". Una corrente di scarica di "C/5" significa che la batteria viene scaricata con una corrente di scarica corrispondente a un quinto della capacità nominale. Per un ciclo completo di carica e scarica con un comune processo di carica IUI, il fattore di carica "CF" tipico si attesta tra 1,12 e 1,25 circa. Nel corso della vita della batteria però il fattore di carica può variare notevolmente. Determinante per il ridotto rendimento di carica rispetto all'elevato fattore di carica nelle batterie piombo-acido è l'elettrolisi dell'acqua, che ha luogo come reazione secondaria. Questa reazione secondaria non contribuisce all'accumulo dell'energia ed è continuamente in concorrenza con la reazione principale, responsabile dell'accumulo di energia e quindi della trasformazione del solfato di piombo in piombo e ossido di piombo. Il fattore di carica dipende pertanto dal processo di carica e dalla tensione ai morsetti da esso prodotta. La Fig. 5 illustra uno schema elettrico notevolmente semplificato di una batteria piombo-acido, nel quale risulta evidente la tensione agli elettrodi "E0" come alimentatore variabile, la resistenza interna "Ri" precedentemente considerata, la corrente di carica "I" e la reazione secondaria "R RS" come resistenza in parallelo corrispondente. Durante il processo di carica la tensione "E 0" aumenta e col suo aumentare una parte della carica dà luogo ad una reazione secondaria definita elettrolisi. Poiché, come risaputo, anche la resistenza interna aumenta per via della resistenza di polarizzazione (vedere Fig. 1), in presenza di una corrente di carica "I" costante aumenta anche la caduta di tensione "URi" su di essa. URi = I x R1 Ciò significa che la caduta di tensione supplementare "URi" determina un aumento della reazione secondaria già nella fase di carica principale, facendo così scorrere più corrente nella reazione secondaria di quanta si desideri. UKl = URi + E0 Questa corrente di carica andata ad attivare la reazione secondaria non viene quindi trasformata in carica ed aumenta così il fattore di carica necessario per una ricarica completa della batteria. 01/2011 3/6 I = IRS + IRP In questa formula, "IRP" indica la corrente che scorre nella reazione principale, contribuendo quindi alla carica della batteria. "IRS" rappresenta la parte di corrente di carica che va persa mediante la reazione secondaria e che quindi non si trasforma in carica. La Fig. 6 illustra uno schema della fase "I" di carica principale. Durante lo sviluppo del nuovo processo di carica Ri è stata data importanza al mantenimento al livello più basso possibile della reazione secondaria nella fase di carica principale, al fine di utilizzare la maggior parte della corrente di carica per la reazione principale. Questo ha un senso solo nella fase di carica principale, durante la quale l'elettrolisi dell'acqua e la formazione di gas che ne deriva non sono desiderati in quanto inefficaci. Nella fase finale di carica, dove con l'aumento dello stato di carica si pone fine alla reazione principale, la corrente di carica viene utilizzata per l'attivazione della reazione secondaria necessaria per la miscelazione degli acidi. Questa fase viene definita anche "fase di gasificazione". Così facendo è possibile ridurre al minimo il fattore di carica necessario. Col nuovo processo di carica "Ri" è possibile raggiungere fattori di carica compresi tra 1,05 e 1,12, che a loro volta corrispondono a un rendimento di carica "η Carica" dell'88-95%. Sia la ridotta potenza dissipata "PDissipata" sia l'aumentato rendimento di carica "ηCarica" derivano dalla regolazione della corrente di carica in funzione della resistenza interna della batteria. Sostanzialmente con la misurazione della resistenza interna della batteria si può definire la tensione di carica. Ciò garantisce che la corrente di carica si adatti automaticamente alle variazioni della resistenza interna della batteria. Per la prima volta non è più la corrente, ma la tensione ad essere predefinita. Questo significa che: Se la resistenza della batteria all'inizio della carica è elevata, la sua capacità di assorbire la corrente sarà minore, quindi il caricabatterie abbasserà la corrente di carica per ridurre le perdite di carica. Se la resistenza interna nel corso della carica si riduce, aumenta la capacità della batteria di assorbire la corrente. Il caricabatterie aumenta quindi automaticamente la corrente di carica e la ridurrà nuovamente quando nel corso della carica la resistenza della batteria riprenderà a salire. La batteria riceve quindi solo la corrente di carica di cui ha effettivamente bisogno. Questa procedura consente un aumento medio dell'efficienza energetica nella fase di carica principale dell'8% rispetto ai caricabatterie ad alta frequenza con tradizionale processo di carica IUI. La quantità di energia che deve fornire il caricabatterie per caricare completamente la batteria (quindi fase di gasificazione inclusa), scende in media fino al 6,5% ed in alcuni casi fino al 10% rispetto ai citati caricabatterie ad alta frequenza. Per ottenere questi risultati è importante che l'energia risparmiata non si trasformi in calore. Così facendo si riduce la temperatura media della batteria con effetti positivi anche sulla sua durata. Sintesi delle caratteristiche del processo di carica Ri Il grado di efficienza dei sistemi di ricarica dotati del processo di carica Ri è pari al 93%, il rendimento di carica ed il rendimento complessivo dalla presa di rete fino al carrello aumentano rispettivamente fino al 10%. Ciò significa che nella trasformazione della corrente alternata in corrente continua (necessaria per caricare la batteria) e nel processo elettrochimico di carica della batteria che ne consegue, è stato ottimizzato l'utilizzo dell'energia in modo tale da consentire di ridurre notevolmente i costi energetici. Inoltre, il minore consumo energetico determina un minore riscaldamento della batteria durante il processo di carica. Di conseguenza il consumo d'acqua si riduce ed aumenta la durata della batteria. Il processo di carica Ri in relazione alla vita della batteria presenta un ulteriore vantaggio: Nei frequenti casi in cui la batteria viene solo parzialmente scaricata, il tempo per la sua ricarica rimane quello predefinito (es. 7-8 ore). In questo modo, ovvero con correnti di carica basse, la batteria viene sollecitata il meno possibile. Diminuisce automaticamente il suo riscaldamento e vengono evitati picchi di corrente. La Zentralverband Elektrotechnik- und Elektroindustrie e. V. (ZVEI) - Associazione per il settore elettrotecnica ed elettronica con sede a Francoforte sul Meno stabilisce in una direttiva che: "Un fattore che influenza in modo particolare la durata è costituito dalla tecnologia di carica. È noto che la carica errata provochi più danneggiamenti alle batterie di quanti ne causa il loro scaricamento." Vale quindi la pena riflettere sulla giusta tecnologia di carica. 01/2011 4/6 Caratteri: 13.217 senza spazi Didascalie delle immagini Per la tabella, vedere sotto. Fig. 1 Resistenze ripartite per componenti di una batteria piombo-acido e il suo comportamento durante la carica (immagine: Fronius). Fig. 2 Schema dell'andamento della resistenza interna "Ri" nelle batterie piombo-acido in funzione dello stato di carica (immagine: Fronius). Fig. 3 Schema della potenza dissipata mediante la resistenza interna con corrente di carica costante (immagine: Fronius). Fig. 4 Schema dell'adattamento della corrente di carica "I" in relazione alla resistenza interna "Ri" ed effetto sulla potenza dissipata "PDissipata" (immagine: Fronius). Fig. 5 Schema elettrico semplificato di una batteria piombo-acido con potenziale elettrodio "E0" variabile in base alla resistenza interna "Ri", corrente di carica "I" e reazione secondaria "RRS" come resistenza in parallelo corrispondente (immagine: Fronius). Fig. 6 Schema rappresentativo della corrente "IRP" che contribuisce alla carica della batteria e di quella che va persa mediante la reazione secondaria (immagine: Fronius). "Col nuovo processo di carica Ri è possibile raggiungere fattori di carica compresi tra 1,05 e 1,12", afferma l'autore Jürgen Binder, Sviluppatore di processo per le tecnologie di carica delle batterie presso Fronius International GmbH a Wels, Austria (immagine: Fronius). Il co-autore Wolfgang Degenhard è giornalista tecnico indipendente a Esslingen am Neckar, Germania (immagine: Degenhard). Foto: Fronius International GmbH, riproduzione gratuita. Sito Internet: Fronius Perfect Charging: www.fronius.it 01/2011 5/6 Informazioni su Fronius International GmbH Fronius International GmbH è un'azienda austriaca con sede sociale a Pettenbach e altre sedi a Wels, Thalheim, Steinhaus e Sattledt. Con 3344 dipendenti impiegati a livello globale, svolge la propria attività nei settori delle tecniche di saldatura, del fotovoltaico e delle tecnologie di ricarica. Grazie a 20 società internazionali Fronius e a partner commerciali/rappresentanti in oltre 60 Paesi, la quota di esportazione raggiunge il 92% circa. L'innovazione dei prodotti e dei servizi offerti, nonché 1008 brevetti attivi, fanno di Fronius il leader tecnologico di mercato a livello mondiale. Fronius International GmbH Per ulteriori informazioni, contattare: Boris Ringwald, +43 664 602416436, [email protected] Per una copia della documentazione, contattare: Boris Ringwald, Froniusplatz 1, 4600 Wels, Austria Fronius Italia S.r.l. Per ulteriori informazioni, contattare: Davide Miotello, +39 366 9117792, [email protected], Per una copia della documentazione, contattare: Davide Miotello, Fronius Italia S.r.l., Via dell'Agricoltura, 46, 37012 Bussolengo (VR) Tabella Fig. 1 Componente Variazione della resistenza durante la carica Ponticello di collegamento Nessuna variazione Ponticello Nessuna variazione Griglia di elettrodi Nessuna variazione Materiale attivo Resistenza di polarizzazione Elettrolito 01/2011 Resistenza in funzione dello stato di carica. Con l'aumentare dello scaricamento aumenta rapidamente, poiché il materiale scaricato (solfato di piombo) conduce meno rispetto al materiale caricato (piombo/ossido di piombo). È una "resistenza" dipendente dalla corrente che aumenta verso la fine della fase di carica principale, poiché il reagente necessario non è più disponibile in quantità sufficiente. La resistenza elettrica dell'elettrolito (acido solforico) dipende dalla concentrazione ed è maggiore all'inizio della carica. 6/6