I NOSTRI PERSONAGGI Gero Urso, una mostra dedicata al fantastico mondo del circo Presso la galleria d’arte Art Action, con le sue tavole animate, il “nostro” pittore ci racconta storie di ieri, di oggi, di sempre. Valeria Casarotti-Teresa Garofalo I quadri di Gero Urso sul circo, in esposizione presso la Galleria d’Arte di Bresso Art Action, rivivono animati in contemporanea al Circo do Portugal (tel. 3314153186) che, con il suo magico spettacolo per grandi e piccini, si fermerà a Bresso fino al 16 dicembre e sarà a Sesto San Giovanni dal 25 dicembre al 13 gennaio 2013. dicembre, quando in attesa del Natale le città si accenA dono e scintillano di colori, di lampadine, stelle, addobbi, fili d’oro e d’argento che ornano strade, negozi e alberi, ecco giungere puntuali i carrozzoni e i tendoni del circo con lo sfavillio delle loro luci, lo sfarzo dei costumi, i ritmi effervescenti della loro musica. È un mondo fantastico popolato da personaggi straordinari, clown, equilibristi, contorsionisti, domatori, ballerine, trapezisti e lanciatori di coltelli, un mondo “alieno” che affascina non solo i bambini. A questo mondo incantato e magico del circo è dedicata la bellissima personale del pittore Gero Urso, “Circus Circus”, una serie di quadri brillanti e vivaci dall’inconfondibile stile naif esposta fino al prossimo 20 dicembre nella galleria Art Action di Bresso. Una chicca imperdibile, un vero gioiellino. Con la sua sensibilità, la sua poesia e la bonaria ironia che lo contraddistinguono, l’artista dipinge affreschi di vita di un circo povero e senza pretese, un piccolo circo di periferia in cui le luci, i lustrini e il trucco non riescono a mascherare le difficoltà e i problemi del vivere quotidiano; per questo nei protagonisti del “grande spettacolo” di Gero Urso tutti ci riconosciamo. È nello stile dell’artista porre al centro della sua attenzione la gente umile, l’uomo “comune” con i suoi problemi, i suoi scoramenti, le sue ansie ed è questa umanità che la gente del circo simboleggia. Funamboli, giocolieri, cavallerizze, incantatori di serpenti e animali sono rappresentati infatti non alla fine della loro esibizione ma durante le prove, prima di entrare in pista, nei momenti carichi di attese, timori, speranze perché tutto può ancora accadere. Ecco quindi il clown trepidante intento al trucco, Alex Schiavi, corsi di musica araba per chitarra e stage di autopromozione professionale Roberta Coccoli uest’anno, per la prima volta, il “Piccolo Conservatorio di Q Milano” del maestro Alex Schiavi ha aperto un corso di musica araba per chitarra classica ed elettrica. Non solo: ha istituito anche uno stage per autopromuoversi. Scopriamo qualcosa di più incontrando il maestro Alex Schiavi. Come mai uno stage per autopromuoversi? La nostra scuola di musica è attiva da circa 6 anni, e quest’anno abbiamo deciso di dare inizio a questo stage, che si svolge nei fine settimana (sabato e domenica) ed è rivolto a tutte quelle persone, soprattutto giovani, che hanno già un talento nella musica, ma non conoscono gli strumenti per promuovere le loro performance. Noi quindi li guidiamo a diventare agenti di se stessi, ad aprire un’agenzia di spettacolo, a creare un’associazione musicale, a fare pubblicità con la musica, a contattare enti locali per promuovere spettacoli ed eventi, a partecipare a bandi e promozioni locali, a mettere “sulla piazza” il loro talento.A volte può essere molto difficile creare legami con le istituzioni, anche perché non è detto che un buon musicista abbia la stessa dimestichezza con enti, uffici pubblici, e quant’altro, come ne ha con la sua musica. Noi li aiutiamo in questo: nel rendere pubblica la loro capacità musicale. Li guidiamo ad avere contatti anche con i media, i giornali e le radio, perché a volte i giovani non hanno il coraggio di autopromuoversi, e la nostra professionalità li può guidare anche nei sei mesi successivi allo stage. E invece come si accede al corso di musica araba per chitarra? Ritengo che la musica araba sia un po’ la scintilla da cui derivano altri generi musicali, come ad esempio il flamenco, o persino il rock, e addirittura l’heavy metal: per esempio, penso che molte musiche dei Deep Purple possano essere riprese dalla musica araba. Al corso si accede solo se si ha già almeno una base dei rudimenti di chitarra, e vorrei che questo progetto potesse promuovere anche un aspetto sociale di integrazione culturale, vorrei incoraggiare in questo modo anche un unione musicale-sociale-interrazziale, ed è per questo che nei nostri corsi abbiamo anche diversi allievi di origine straniera. La musica araba e il flamenco sono stili musicali affascinanti e di ottima resa sonora, originali nell’armonizzazione e nell’esecuzione, ed questo è un corso unico nel suo genere. Altri corsi promossi dal “Piccolo Conservatorio di Milano” sono quelli di chitarra, classica ed elettrica, o di pianoforte, e si svolgono alla “Casa di Alex” di Via Moncalieri 5, il mercoledì e il venerdì, dalle 15 alle 20, generalmente in piccoli gruppi divisi per età e per livello, a cui viene spesso fornito anche il materiale didattico. Info: http://www.scuoladimusicamilano.eu/index.htm CorteSanFortunato sisteva un tempo del sapore, un tempo in E cui tornati in corte dal lavoro dei campi ci si riposava all’ombra della grande quercia, assaporando un buon bicchiere di vino accompagnato dalla fragranza del pane e dal gusto pieno di una fetta di salame nostrano. I tempi cambiano ma certi valori sopravvivono, rafforzandosi e crescendo di significato, impregnando quei luoghi che li hanno visti protagonisti del passato di un’atmosfera indelebile, oggi più unica che rara. In una Milano proiettata nel futuro, varcare la soglia della CorteSanFortunato significa immergersi in un luogo senza tempo, dedito alla soddisfazione di mente e corpo. Nello storico quartiere di Affori, in un ambiente semplice ma raffinato, adatto ad accogliere sia il singolo che grandi gruppi di visitatori, i prodotti proposti al pubblico incantano tutti i gusti. Protagonisti indiscussi dell’enoteca sono i grandi vini della tradizione italiana, ma sono proposti anche vini meno impegnativi capaci di stupire con bouquet di fragranze ONA NOVE 16 inaspettate. Inoltre spumanti, champagnes, grappe, amari. Durante l’anno il calendario della CorteSanFortunato propone particolari eventi di degustazione, con abbinamenti eno-gastronomici di eccellenza. L’intenzione è quella di promuovere i migliori prodotti del territorio, proponendo al pubblico quei sapori che fanno del nostro Paese il leader indiscusso del settore dei Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Denominazione di Origine Controllata) e Docg (Denominazione di Origine Controllata Garantita). Le specialità offerte dalla CorteSanFortunato, oltre ad essere fruibili in loco, sono presenti nella nuova area riservata del nostro sito. Registrandovi, potrete acquistare in tutta comodità, seguendo una procedura semplice e rapida, ricevendo direttamente a casa i prodotti scelti. (www.cortesanfortunato.it) Via Nicotera 10 - Milano Affori - Tel. 02 6453443 E-mail: [email protected] e chi, munito di una lunga asta, si esercita a camminare su una corda sospesa nel vuoto tra lo sguardo preoccupato di due compagni: una innocua colomba sta per posarsi sul filo sottilissimo e chissà… potrebbe far perdere l’equilibrio all’acrobata! Due clown con una fisarmonica e un organetto concertano un numero musicale, mentre un imbranato Tom Mix si esercita nel pericoloso lancio di coltelli tra il batticuore dei compagni che assistono alle prove. Un incantatore di serpenti suona uno strano flauto, una trombetta, e, terrorizzata, una colomba perde le sue belle piume che si sparpagliano nell’aria. Quello che Gero Urso dipinge è un mondo quasi “pascoliano”, fatto di piccole cose, di rapporti e sentimenti profondi che legano in un obiettivo comune uomini e animali, cani, cavalli e bestie feroci che feroci non sono. Quale complicità, quale amicizia leggiamo nello sguardo del domatore e del suo compagno di scena, un cavallo ormai vecchio e stanco; per risparmiare le esigue forze dell’animale si può anche provare il numero su un cavallo a dondolo! E nello splendido quadro de “L’incidente” che straordinaria intesa tra un Pierrot e i suoi sei cani che sembrano affrontare tutti insieme con lo stesso coinvolgimento un problema: uno dei cani giocolieri ha una zampa spezzata, ma "Coraggio - sembrano dire tutti - cerchiamo la soluzione, lo spettacolo deve continuare". Non sempre però tutto fila liscio e nei “Sonnac-chioni” il domatore invano cerca di incitare al lavoro il gruppo di cinque leoni che con sguardi impertinenti da scolari monelli continuano a starsene mollemente adagiati sulle loro pedane. Un circo dunque quello di Gero Urso dove la realtà, spesso difficile, si nasconde sotto i lustrini, le luci e la biacca ma anche dove non mancano mai né sogni né speranze. Per gli artisti del circo così come per l’uomo comune non sempre è possibile raggiungere la meta, realizzare i propri sogni e allora possono subentrare malinconia, sconforto e rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato. Ma le bellissime storie dipinte di Gero Urso sono rassicuranti, incitano alla fiducia negli altri e nella vita. “Coraggio, rimettiamoci il trucco, torniamo a indossare la maschera e i ridondanti abiti da scena ricchi di strass e di pailette e… ancora una volta andiamo a cominciare!” Circus Circus, Galleria Art Action via Dante, Bresso - fino al 20 dicembre. In cerca di tesori archeologici pesso si parla di ritrovamenti di reperti archeologici nella S nostra zona, soprattutto di vasche e di sarcofaghi risalenti al IV secolo d.C. Ma anche noi abbiamo fatto una “scoperta”: nella nostra zona abita la ricercatrice archeologica che si occupa con passione di tali ritrovamenti presso il Politecnico di Milano: la dottoressa Fiorella Gaudio (www sitech-3dsurvey.polimi.it). Durante un interessante incontro presso il suo Istituto, abbiamo potuto constatare quanto impegno Fiorella Gaudio metta nel proprio lavoro e quanto sia interessata a innovare le forme della ricerca archelogica. “Negli ultimi anni”, dice, “la valorizzazione dei Beni Culturali passa anche attraverso la creazione di complessi sistemi digitali. Anche in archeologia, cioè, il web è ormai uno strumento di cui non si può fare a meno. Perché dunque non creare un sito dove ricercatori, utenti, appassionati di un passato affascinante possano confluire per la conoscenza di mondi antichi, la valutazione dei ritrovamenti avvenuti, l’integrazione delle diverse esperienze?” La dottoressa Gaudio è convinta della necessità di creare complessi sistemi digitali tridimensionali. Secondo lei, è da qui che si può partire anche per valorizzare le importanti risorse archeologiche della nostra zona. La creazione di una piattaforma web sarebbe proprio la naturale evoluzione dell’auspicato Parco archeologico di Cassina Anna. Sarebbe interessante creare una specie di museo nel museo sui ritrovamenti di Affori, Bruzzano, Bovisa e Niguarda, cui tra l’altro potrebbero accedere cittadini e scuole. La dottoressa Gaudio, assieme alla collega Cristiana Achille, è coinvolta anche nel progetto del dottor Bartoli, medico in pensione appassionato di ricerche storiche, che porta avanti la nascita di un museo archeologico. Hanno infatti realizzato un modello tridimensionale del coperchio del sarcofago conservato nel cortile della Biblioteca di Via Passerini, mediante tecniche fotogrammetriche che permettono di acquisire dati metrici di un oggetto tramite l’acquisizione e l’analisi di almeno una coppia di fotogrammi dell’oggetto. Rimaniamo in attesa che enti, istituzioni, privati cittadini possano contribuire a realizzare tali progetti e che tutti, attraverso le nuove tecnologie, possano studiare i reperti archeologici presenti e futuri ritrovati nella nostra zona. (Ortensia B ugliaro) Coop. Ed. L’Adda A prezzi super scontati assegna ultimi 3 box e cantine di varie metrature in via Palanzone 16 e 18 Telefonare a Coop. Ed. L’Adda via Mario Pagano 49 - Milano - Tel. 02.4335021 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.