Riportiamo l’intervista che Kiko Arguello ha rilasciato come dichiarazione alla stamp ain occasione dell’approvazione della Liturgia in uso al Cammino da parte di Papa Benedetto XVI e l’invio di altre famiglie in missione. Abbiamo chiesto a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale insieme a Carmen Hernández, di dire alcune parole di commento: Kiko: Una delle prove della validita` di questo itinerario per fare oggi cristiani adulti sono le famiglie in missione, quasi mille famiglie in tutte le parti del mondo. Adesso il Santo Padre in questo incontro inviera` 17 nuove missio ad gentes tra gli aborigeni dell’Australia, della Papuasia e della Nuova Guinea e nelle zone piu` secolarizzate dell’Europa. Queste missio ad gentes significano una nuova presenza di Chiesa. C’e` molta gente oggi completamente secolarizzata che non va al tempio, non gli interessano le chiese, ma che quando vedono un gruppo di cristiani che si vogliono bene, che si amano, questo gli interessa, sono impressionati dalla forma di relazionarsi. Noi abbiamo tante esperienze di gente che ha chiesto il battesimo vedendo come noi ci relazioniamo, come ci vogliamo bene. Perche` la gente in tutta Europa e` molto sola. Questa e` una realta oggi terribile delle citta moderne: la quantita` di gente che vive sola, la quantita` di gente che e` alcolizzata, la quantita` dei suicidi, la quantita` di divorzi, per non dire la quantita` di aborti. Ecco, c’e` bisogno di una nuova presenza di Chiesa. Allora, ubbidendo a quello che ha detto Giovanni Paolo II, quando nel simposio dei vescovi europei nel 1985 ha detto ai vescovi europei che la situazione dell’Europa e` molto difficile, che l’ Europa sta andando verso l’apostasia, che sta distruggendo le famiglie ma che non bisogna avere paura ma che bisogna avere speranza perche` gia` lo Spirito Santo sta rispondendo: bisogna ritornare al Cenacolo, al primissimo modello apostolico quando la Chiesa abitava nelle case e la gente che entrava in contatto con queste comunita` restava sbalordita e voleva farsi cristiana. Questo e` quello che sta facendo oggi il cammino, seguendo quello che ha detto Giovanni Paolo II: formare comunita` cristiane in mezzo aegli ambienti piu` pagani come a Chemnitz, che era stata la citta` modello della Germania comunitsta e che oggi ha il 98 per cento di gente non battezzata. Il vescovo di Chemnitz ha chiesto due missio ad gentes e gia` hanno fatto due comunita` di pagani, di gente non battezzata che e` rimasta sorpresa nel vedere una comunita` cristiana. Questo con rispetto a che cosa e cosa e` una missio ad gentes : e`una nuova presenza di chiesa, e` la risposta della nuova evangelizzazione, e` la nuova evangelizzazione in atto. Il papa e` molto contento di inviare 17 nuove missio ad gentes in Europa, nel sud della Francia a Tolone, ad Albi, a Montpellier, a Bayonne,… Domanda: Che cosa pensa dell’approvazione delle celebrazioni che scandiscono, che segnano le tappe dell’iniziazione cristiana che porta avanti il cammino? Kiko: E` un momento storico, e` quello che stavamo aspettando: che la Chiesa riconoscesse la validita` di questa iniziazione Cristiana. La Chiesa ha ordinato di studiare la dottrina e l’ha approvata. Ma la Congregazione del Culto diceva che bisognava esaminarla da un punto di vista liturgico. E adesso viene il sigillo, che dice che anche queste celebrazioni che marcano le tappe di crescita dell’itinerario di maturazione dell’uomo nuovo sono magnifiche e sono veramente ispirate, aiutano l’uomo a cescere nella fede e a unirsi a Gesu` Cristo, a farlo cristiano. Tutto nella Chiesa deve essere studiato e approvato. Dopo tanti anni come non possiamo essere contenti e grati a Dio che dopo tante sofferenze e tanto lavoro in tutto il mondo la Chiesa riconosca ufficialmente che questa iniziazione cristiana e` valida per la costruzione di un cristiano, di un uomo nuovo, per fare un cristiano adulto. Noi questo cristiano lo inseriamo in una comunita` cristiana, perche oggi bisogna dare i segni che chiamavano nell’antichita` i pagani alla fede, quando gridavano “guardate come si amano i cristiani”. Perche` anche nell’antichita` c’erano gli stessi problemi di oggi: la gente erea sola, sola. L`uomo che sta sotto il potere del demonio e` solo, non sa quello che gli succede, non riesce ad amare, perche` San Paolo dice che Cristo e` morto perche` l’uomo non viva piu` per se stesso. Cioe`, San Paolo dice che l’uomo che si e separato da Dio e` come condannato a offrire sempre tutto a se` stesso, e questo lo fa soffrire perche` si rende conto di essere un egoista. Siamo molto grati a Benedetto XVI e alla Chiesa e in questo atto vediamo che e` veramente una madre, madre e maestra.