“La gente della mia Quito è imperterrita,

“La gente della mia Quito è imperterrita,
paziente, aperta, raramente esce dai gangheri.
È gente minuta,
ce ne sta molta in un quadro di vita quotidiana,
otto o nove sull’ultimo sedile di un bus urbano,
tre o perfino quattro in un letto d’ospedale,
venti sul pavimento di un cella,
migliaia nelle processioni del Venerdì Santo
per le stradine strette.
L’Ecuador è un paese portatile,
grande come un cappello di paglia,
così piccolo che sta in qualunque cuore.”
Iván Egüez