49 GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 28 gennaio 2017 k/yMPPx9gebMMneqGJ3wfpB2McrxUv+krOdmflM3EkM= > SPETTACOLI L’Orchestra Terroni suona tra ’700 e ’900 Ali alle composizioni di allievi del Gambara Nell’offerta odierna anche due pianisti, Kostiantyn Tovstukha e Pablo Lanau, e Filatova al clavicembalo suonielettronicieliveelectronicsdiGianlucaIadema(soprano Alessaia Panza) e «Deconstruction» per percussioni e live electronics, con video, di Andrea Lussignoli e Andrea Pagani. Video di Francesco Marcheselli; Ettore Marcolini e Alessio Franceschini xilofoni, Riccardo Cola e Flavio Savoldi marimba. lealidelNovecento»,eccoMusica ex machina: giovani del LiClassica ceo Musicale Gambara coordinati dal prof. Roberto Di Filip/ AlVillaggioSereno,nellachiepo,presentanopropriecomposa di San Giulio Prete (via V n. sizioni. Scrive Di Filippo che «le 12) alle 20.45, tradizionale Con- poetiche espresse vanno dalla certo d’Inverno con l’Orchestra composizioneperframmenticiaPlettroMauroeClaudioTerro- nematografici astratti, alla perni diretta da Dorina Frati (in- formance live, alla musica congresso gratuito). Il programma creta,alliveelectronics,all’intedi musiche dal ’700 al ’900 pro- razione tra strumenti acustici e pone la Sinfonia in Do maggio- musicafissataindigitale».Lasere«LaDorillainTempe»eilCon- rata inizia con un «Omaggio a certo in Re per liuto, due violini Bernard Parmegiani, musica concreta acusmatiecontinuo(mandoca»diAndreaBelletlino Silvia Tenchini, Il Ned Ensemble tati, Filippo Capretchitarra Grazia diretto da Maugeri) di Vivaldi, Andrea Mannucci ti e Giorgio Gaspari. Seguono: «Atmen cuiseguel’originale hibt den Klang» di Concerto per man- alle Grezze CarloBaccolo,Giordolino e orchestra di Desenzano gio Bignardi ed Anin Sol maggiore di Hummel (solista Michele Muc- naGuinta,«Musicaperlalevitaci). La Serenata in Sol maggiore zione»diNicolaLeali,GretaLeo(Eine kleine Nachtmusick) di ne, Riccardo Mancasola, MartiMozartprecede la Sinfoniain re naMerli,SilviaPavesieLorenzo minore di Boccherini e la Dan- Zani.«Nelventredelsuono»(teza Spagnola (da «La Vida Bre- stodiSilviaLoraschi)diMartina ve») di de Falla e le finali «Czar- Ferrari, Lisa Soardi e Beatrice Volpi, precede «L’alba di Ganidas» di Monti. Al Teatro Sancarlino di Bre- mede»persax(AlessandroFonscia (corso Matteotti), alle tanella)esuonielettronici.Chiu17.30, per la XXII rassegna «Sul- dono «Psychosis» per soprano, Piano, clavicembalo, archi. Nel LA RECENSIONE «Tre di coppie», che stasera replica al Santa Chiara UMANITÀ SEMPLICE MA ANCHE FILOSOFA Elisa Fontana «T re di coppie» - l’omaggio di Franco Maresco (anche regista) e Claudia Uzzo a Franco Scaldati, poeta e drammaturgo palermitano scomparso nel 2013 - è arrivato anche in città, nell’ambito della rassegna «Brescia contemporanea». Un’operazione sicuramente non facile, che ieri sera il pubblico visibilmente «intimidito» del Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri - dove oggi si replica, alle 20.30 (ingresso 16 euro, ridotto 13) - ha accolto con qualche esitazione, ma che, alla fine, ha salutato con applausi. Di certo, tante parole (troppe, forse) sfuggono. Ma là dove non arriva la comprensione del dialetto siciliano, là dove non si L’omaggio a porge l’orecchio bensì il cuore Franco Scaldati: giunge tutta la forza del teatro che, dove non arriva per i bravissimi Gino Carista, la comprensione Giacomo Civiletti e Melino Imparato c’è il teatro non è soltanto parola, ma anche e soprattutto mimica, gestualità. Un trio chiamato a rappresentare il tema del doppio nell’opera di Scaldati, dando voce, di volta in volta, alle coppie di Totò e Vicè, del Corto e del Muto «che non spiccica mai una parola», di Santo e Saporito de «La notte di Agostino il topo». Nella penombra - ora davanti ora dietro un grande fondale nero, al centro del quale si staglia luminoso uno schermo a forma di oblò, per la incursioni delle immagini video - entrano ed escono figurette singolari, in bilico tra la poesia popolare e la comicità, anche scurrile. Sessanta minuti per tratteggiare personaggi e quadri che Scaldati, conosciuto anche come il «Beckett siciliano», strappava alla quotidianità dei quartieri anni Novanta di Borgo Vecchio e dell’Olivuzza, teatro di un’umanità semplice e profondamente filosofa. L’occasione per riscoprire un autore a torto poco valorizzato, capace di superare le barriere linguistiche e geografiche. Salone monumentale del Museo Diocesano (Brescia, via GasparodaSalò),alle21,perla stagione concertistica «Pianisticamente» di «Talent Music Master», i pianisti Kostiantyn TovstukhaePabloLanausiesibisconoinunprogramma«àlacarte» interamente dedicato al grande repertorio pianistico (ingresso gratuito). Kostiantyn Tovstukha,ucraino,vincitorediimportanti concorsi, studia ai Talent Master Courses con Dina Yoffe dal 2015. Pablo Lleida Lanau, dal 2004, è docente al Conservatorio di Aragona. Nel Salone Pietro da Cemmo del Conservatorio di Brescia (corso Magenta) alle 16, per il saggio della classe di clavicembalo (prof. Giovanna Fabiano), larussaAlexandraFilatova,allievadelBienniosuperiore,propone un importante programma: leVariazioniGoldberg(Ariacon 30 variazioni) BWV 988 di J. S. Bach. Alexandra Filatova è stata invitata al maggiore Festival di musica antica di Helsinki. Ingresso gratuito. A Desenzano, nella chiesa di S.AngelaMericialleGrezze,alle «Il principe abusivo» Annullato lo show di Siani e De Sica al Pala Banco Il Cipiesse comunica che lo spettacolo «Il principe abusivo» con Christian De Sica e Alessandro Siani, previsto al Pala Banco di Brescia per martedì 21 febbraio, è stato annullato per problemi tecnici di allestimento. I biglietti acquistati saranno rimborsati nei punti vendita in cui sono stati comprati entro il 22 febbraio. Rimane confermato lo spettacolodel 28 febbraio al Teatro Creberg di Bergamo. Musica La selezione anni Ottanta di Jean-Luc Stote Oggi, alle 22, al Belleville di Paratico, in via Marconi, è in programma la selezione musicale «C’era una volta... il Monamì», a cura di Jean-Luc Stote, dj e storica voce di Radio Onda d’Urto. Stasera verrà «rievocata» la musica del locale di Gambara in voga negli anni Ottanta, che all’epoca, con Stote,dedicava la serata del venerdì alle «nuove tendenze»: new wave, dark, nuova psichedelia, garage rock. Nella scaletta di questa sera si aggiungerà qualche classico del rock. L’ingresso è gratuito. Diretta da Dorina Frati. L’Orchestra a plettro «Mauro e Claudio Terroni» 21,ConcertoperS.AngelaMerici con l’orchestra d’archi Ned Ensemble diretta da Andrea Mannucci, violino solista il notissimo Paolo Ghidoni. In programma:Concertoperviolinoe archiop.11n.2(IlFavorito)diVivaldi, la prima esecuzione assoluta di «Concentus Veroniensis n.3»perarchidiAndreaBattistoni,«Antiche arie edanzeper liuto»perarchidiRespighi.Inchiusura«Il PrincipiodellaMalinconia» per violino, orchestra d’archi e timpani (prima assoluta) e «Le nevi d’antan» per orchestra d’archi e timpani di Andrea Mannucci, entrambi tratti da un racconto di Francesco Permunian. // F. C. Il Grande in provincia a Edolo con Valjevcic, Certi e Capoferri La rassegna «Il Grande in Provincia», avviata con successo nello scorso dicembre, prosegue oggi alle 20.30 a Edolo, nella Pieve di Santa Maria Nascente di via Valcamonica, con un concerto di due giovani, promettenti cantanti, vincitori di concorsi: il mezzosoprano Edvina Valjevcic ed il baritono bresciano Riccardo Certi, accompagnati dal pianista Luca Capoferri (ingresso gratuito). In programma arie da celebri opere di Mozart (Così fan tutte), Donizetti (La Favorita), Verdi (I Vespri siciliani, Ernani), Massenet (Werther), Puccini (Tosca), Mascagni (Cavalleria rusticana), Leoncavallo (I Pagliacci), ma anche l'«Ave Maria» di Caccini e pagine da «La Messa da Requiem» di Verdi (Fac ut portem, LIber Scriptus, Confutatis maledictis). La rassegna proseguirà fino a marzo tra Valcamonica, Sebino, Garda e Valsabbia. LA RECENSIONE Applausi per il coinvolgente spettacolo diretto da Elena Vannoni SCANDAGLIO NEL MONDO CORAGGIOSO DI ETTY Elisa Fontana O gni momento ha il «suo posto» nel diario di Etty Hillesum. I cartelli: «Vietato agli ebrei», le vesciche ai piedi per il divieto di andare in bicicletta, la «guerra dietro alla finestra», ma anche l’amore per la scrittura, la gioia della condivisione e la cura della propria interiorità. «Etty Hillesum: una voce fuori dal campo», in scena, per il Giorno della Memoria, giovedì scorso, 26 gennaio, al Teatro Pavoni, in città - regia di Elena Vannoni, produzione Theatre Factory Studio e Maddalena Ischiale per Racconti di Scena - è un’istantanea dopo l’altra sull’occupazione tedesca ad Amsterdam: tanti «piccoli fossati torbidi» sovrastati, tutt’attorno, da quell’«immenso e sterminato paesaggio» che è Etty. La quale, per non farsi schiacciare dalla «morsa minacciosa» dell’occupazione nazista, si fa addirittura in due. Bello il gioco del rispecchiamento tra Martina Mazzocchi (Etty) ed Emanuela Sabatelli (Etty Tide). Stesso cappotto, stessi guanti, stesso cappello, da indossare in sincronia, ma è il cuore a battere tempi e temperamenti diversi. Etty è pacifica, spirituale, paziente; Etty Tide, «nave senza ormeggi», solca acque più «umane»: di fronte ai soprusi e alle ingiustizie, si indigna, si ribella, perde il «centro». Intanto, come pedine di una scacchiera, il microcosmo familiare e sociale si muove In scena. «Etty Hillesum» // PH. CHIARA CADEDDU tutt’attorno, da dietro barricate mobili. Nella bella realizzazione scenica di Maurizio Guidetti e Giorgio Piantoni, sottolineata dalle musiche di Lorenzo Brusci, le porte diventano tavoli, i tavoli diventano letti, in un continuo andirivieni di personaggi: Spier (Roberto Bernardo), Katte (Brunella Donin), Levie (Giovanna Donin), Han (Giancarlo Lazzaroni e Ugo Romano), Max (Nicola Magri). Uno studio profondo e coraggioso, applaudito a più riprese, dal quale si esce arricchiti. Con un «nuovo dono», direbbe Etty. Quello che nasce, istante dopo istante, quando «la vita ti scorre dentro, come un flusso ininterrotto».