NICOLA ASSINI PIERLUIGI MANTINI ordinario di diritto urbanistico nell'Universitä di Firenze professore di diritto amministrativo nel Politecnico di Milano MANUALE DI DIRITTO URBANISTICO Seconda edizione GIUFFRE EDITORE INDICE GENERALE Prefazione Parte prima ASPETTIISTITUZIONALI E CONTENUTI GENERALI DEL DIRITTO URBANISTICO CAPITOLO I PROFILI INTRODUTTIVI 1. La vicenda legislativa del diritto urbanistico. Proflli introduttivi 2. Sviluppi legislativi e ambiti della materia 2.1. (Segue): II dibattito nella dottrina, il progetto di legge Sullo, la legislazione degli anni sessanta 3. I confini dell'urbanistica desumibili dal diritto positivo. In particolare, la nozione delineata dall'art. 80 d.P.R. 616/1977 4. Punti critici e prospettive di riforma 3 9 11 14 19 CAPITOLO II PRINCIPI E INVARIANTI DEL DIRITTO URBANISTICO SEZIONE I - Principi e scenari problematici 1. Premessa 2. La pianificazione urbanistica: la nozione sotto il profilo giuridico 2.1. (Segue): Cenni sull'evoluzione storica 2.2. Aspetti e contenuti generali del sistema di pianificazione introdotto dalla legislazione urbanistica fondamentale 3. Fattori di crisi del sistema delineato dalla legge 1150/1942 3.1. (Segue): La problematica degli interessi differenziati come limite della discrezionalitä in tema di pianificazione urbanistica 3.2. (Segue): II limite dei diversi modelli speciali di localizzazione delle opere pubbliche 3.3. (Segue): I recenti modelli della conferenza dei servizi e dell'accordo di programma 23 24 25 26 29 30 32 34 INDICE GENERALE vl 3.4. (Segue): Alcune conclusioni parziali II nuovo scenario territoriale e l'approccio disciplinare della cultura urbani- 4 stica Gli Standards urbanistici generali e speciali 5.1. (Segue): Rilievi critici sugli Standards 5.2. Gli Standards nella legislazione regionale 6. II regime immobiliare e la vexata quaestio dei vincoli urbanistici 6.1. Profili ricostruttivi 6.2. Ulteriori sviluppi giurisprudenziali: la reiterabilitä dei vincoli inaedificandi 6.3. Legittimitä del modello vincolistico delineato nel progetto di riforma proposto daU'I.N.U 6.4. Problemi specifici della transizione verso il nuovo regime dei vincoli urbanistici 7. L'attivitä negoziale nel diritto urbanistico 8. La tutela giurisdizionale delle situazioni soggettive 9. La partecipazione ai procedimenti di pianificazione urbanistica 9.1. La partecipazione dei cittadini nell'esperienza giuridica britannica: dalla public inquiry alla examination in public 9.2. L'« obbligo di ponderazione degli interessi» ed il nesso « partecipazione-ponderazione » neH'esperienza tedesco-federale 9.3. L'inchiesta pubblica nell'ordinamento francese 9.4. La partecipazione dei cittadini ai procedimenti di pianificazione urbanistica in Spagna 9.5. II modello di partecipazione nella legge italiana 7 agosto 1990, n. 241 sul procedimento amministrativo 10. La legge 8 giugno 1990, n. 142 di riforma delPordinamento delle autonomie locali: il diritto di accesso agli atti 11. Bibliografia 5. 37 40 42 4 9 51 51 52 55 57 59 60 67 72 74 76 79 80 81 85 86 SEZIONE II - L'espropriazione e la misura dell'indennizzo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Considerazioni introduttive La disciplina costituzionale e le vicende dell'attuazione: la proprietä nel periodo statutario Oggetto della tutela costituzionale L'accesso alla proprietä La funzione sociale della proprietä II primo comma dell'art. 42 Cost Espropriazione: fondamenti teorici L'espropriazione nella pianificazione urbanistica. II procedimento espropriativo: fasi e soggetti 9.1. II quadro normativo di riferimento 9.2. Le competenze in materia ed i diversi regimi espropriativi I procedimenti espropriativi: il modello della legge 25 giugno 1865, n. 2359 . . 10.1. (Segue): II modello della legge 22 ottobre 1971, n. 865 La dichiarazione di pubblica utilitä 11.1. I termini di efficacia della dichiarazione di p.u. e i termini di esecuzione delle opere 90 92 95 99 100 104 107 111 112 113 115 116 120 122 124 INDICE GENERALE 12. L'occupazione temporanea 12.1. L'occupazione appropriativa 13. La retrocessione 14. L'indennitä di espropriazione 14.1. La vicenda legislativa 15. L'art. 5-bis della legge 359/1992: rilievi critici 16. L'indennitä per l'espropriazione delle aree non edificabili 17. Indennitä aggiuntive per il coltivatore diretto 18. La cessione volontaria 19. L'indennitä di occupazione 20. Opposizione alla stima dell'indennitä innanzi al giudice 21. Bibliografia VII 126 128 131 132 133 134 136 138 138 139 141 141 CAPITOLO III L'ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE. I SOGGETTI PUBBLICI E LE ATTRIBUZIONI 1. Premessa 1.1. II Ministero dei lavori pubblici 1.2. II Ministero dell'ambiente e il Ministero dei beni culturali 1.2.1. II Ministero dell'ambiente 1.2.2. L'Agenzia nazionale per la protezione delFambiente 1.2.3. Agenzie regionali e delle province autonome 1.3. Verso il Ministero del territorio e dell'ambiente 2. Le Regioni 2.1. Urbanistica, paesaggio, ambiente: sistema delle tutele parallele,« panurbanistica », « regionalismo cooperativo » 3. Le attribuzioni delle province 3.1. Le province nella riforma dell'ordmamento locale 3.2. Le funzioni di programmazione. In specie, il piano territoriale di coordinamento come fulcro di un nuovo modello di pianificazione 4. Cittä e aree metropolitane 4.1. II problema del governo 4.2. La disciplina prevista nella legge 142/1990: a) sotto il profilo delle forme di governo 4.2.1. b) Sotto il profilo degli assetti territoriali 5. I comuni 5.1. Le competenze degli organi comunali in materia urbanistica 5.2. L'autonomia delle funzioni di indirizzo politico e di gestione amministrativa in materia urbanistico-edilizia 5.2.1. La separazione delle funzioni alla luce delle norme costituzionali. 5.2.2. L'attuazione del principio di separazione in materia urbanisticoedilizia: fattispecie ed effetti 6. Le Comunitä montane 7. Le Unitä sanitarie locali 8. Genio civile e Vigili del Fuoco 9. Bibliografia 145 145 149 150 151 154 155 158 160 163 165 167 169 171 174 175 177 178 180 181 183 186 187 189 189 INDICE GENERALE n Parte seconda GLI STRUMENTI URBANISTICI DI PIANinCAZIONE LA FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE E DI PIANIFICAZIONE CAPITOLO IV LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA SOVRACOMUNALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Cenni introduttivi Lineamenti di una pianificazione territoriale II piano territoriale di coordinamento I piani urbanistici regionali I piani territoriali paesistici 5.1. Natura e contenuto 5.2. Effetti e portata 5.3. Formazione e approvazione 5.4. Profili problematici della pianificazione paesistica I piani territoriali relativi a parchi e riserve naturali I piani comprensoriali I piani urbanistici delle Comunitä montane I piani per le aree e i nuclei di sviluppo industriale I piani territoriali di coordinamento delle province 10.1. Esperienze di attuazione dei P.t.c.p I piani urbanistici delle aree metropolitane II piano regolatore intercomunale 12.1. Orientamenti giurisprudenziali in tema di piani regolatori generali intercomunali Bibliografia 193 196 202 204 206 206 209 210 210 218 219 222 224 225 227 231 231 233 234 CAPITOLO V IL PIANO REGOLATORE GENERALE URBANISTICO COMUNALE SEZIONE I - Principi e legislazione statale 1. Principi generali 2. II contenuto 3. II procedimento: nozioni generali 3.1. Procedimento di formazione 3.2. L'approvazione del piano con silenzio-assenso 4. Efficacia giuridica del P.r.g 5. L'mterpretazione del piano regolatore generale 6. Le varianti al P.r.g 7- Le misure di salvaguardia 8. II programma di fabbricazione 9- Bibliografia '•'•'•'.'•'.'•'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'.'. 237 243 256 260 270 272 273 -74 275 ~ 7a 280 INDICE GENERALE IX SEZIONE II - // piano regolatore generale nella legislazione regionale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Premessa Contenuti generali del P.r.g Elaborati e documenti del P.r.g Le zonizzazioni Le localizzazioni La disciplina del P.r.g. nelle Regioni a statuto speciale II procedimento di formazione del P.r.g.: l'adozione La pubblicazione del piano adottato Le osservazioni L'approvazione Le modifiche al P.r.g 284 285 289 291 295 296 298 299 300 301 303 CAPITOLO VI LA PIANIFICAZIONE ATTUATIVA SEZIONE I - // piano particolareggiato 1. Profili generali. La pianificazione attuativa. Funzioni e compiti del piano particolareggiato 2. Contenuti del p.p.. Elaborati del p.p. (in particolare la relazione illustrativa ed il piano finanziario) 3. Procedure di formazione (in generale). Piani particolareggiati in Variante dello strumento generale. Fase di adozione 4. Obbligo di procedere alla formazione del p.p.. L'obbligo di formazione come vincolo espropriativo. Termine per la formazione del p.p. e iniziative dei privati 5. Effetti di salvaguardia. Pubblicazione e raccolta delle osservazioni ed opposizioni. Acquisizione dei pareri e nulla-osta 6. Approvazione. Fissazione dei termini. Dichiarazione di p.u.. Le varianti al p.p.. La pubblicazione del p.p. approvato e la notifica 7. Effetti della sopraggiunta inefficacia del p.p.." Effetti delFannullamento del PP 8. Bibliografia 307 310 312 314 316 318 321 322 SEZIONE II - Piani per gli insediamenti produttivi 1. 2. 3. Contenuti e formazione Recenti orientamenti della giurisprudenza Bibliografia 324 327 329 CAPITOLO VII IL PROGRAMMA PLURIENNALE DI ATTUAZIONE 1. 2. II programma pluriennale di attuazione nella legge 28 gennaio 1977, n. 10 . . La legislazione regionale e la « novella » n. 94 del 1982 331 333 INDICE GENERALE K 3. La recente disciplina dei P.p.a 4. Bibliografia CAPITOLO VIII IL PIANO DI LOTTIZZAZIONE 1. La lottizzazione nella legge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150 e nella successiva prassi 2. La convenzione di lottizzazione quäle strumento urbanistico bilaterale: conseguenze sulla « conformazione » della proprietä privata 343 3. La convenzione di lottizzazione: contenuto e funzione 345 4. Le opere di urbanizzazione 346 4.1. La realizzazione delle opere di urbanizzazione e la cessione delle relative aree 348 5. La natura giuridica della convenzione di lottizzazione 351 6. II procedimento di approvazione del piano di lottizzazione 356 7. La potestä del comune di variare la lottizzazione • • • • 358 8. L'esecuzione coattiva degli obblighi convenzionali 364 9. La tutela dei terzi rispetto all'intervento lottizzatorio 367 10. Bibliografia 370 CAPITOLO IX I PIANI DI RECUPERO TRADIZIONALI E POLIFUNZIONALI 1. La disciplina del recupero come lex specialis 2. Considerazioni preliminari: i presupposti di fatto del recupero ed il loro accertamento ad opera del comune 3. (Segue): Contenuti degli interventi di recupero e caratteri della discrezionalitä comunale 4. I due ordini di«individuazione » previsti dalla legge 457/1978 ed i regimi ehe vi sono connessi 5. Collocazione sistematica e caratteristiche del primo ordine di individuazione (« zone di recupero ») 6. Specialitä ed implieazioni del regime delle « zone di recupero »: la sostanziale estromissione del metodo pianificatorio dal recupero "minore" 7. Caratteristiche del secondo ordine di individuazione (immobili ed aree soggetti a piano di recupero) 8. Pecuüaritä della "pianificazione di recupero" 9. Orientamenti delle leggi regionali dal 1978 al 1982 10. Nuovi sviluppi nella legislazione statale 11. Cenno alle leggi regionali successive 12. Recupero e « urbanistica contrattata » 13. Recenti orientamenti della giurisprudenza 14. I nuovi piani di recupero polifunzionali 14.1. I programmi integrati di intervento 373 378 379 381 383 387 3§9 392 394 397 39g 4QQ 403 404 405 INDICE GENERALE I programmi di riqualificazione urbana finanziati ai sensi dell'art. 2, comma 2, della legge 17 febbraio 1992, n. 179 14.2.1. Soggetti beneficiari dei finanziamenti 14.2.2. Ambiti di intervento 14.2.3. Interventi previsti 14.3 I programmi di recupero urbano 14.4. I nodi irrisolti dell'accordo di programma e le altre figure introdotte dalla legge 662/1996 ' 15. Bibliografia XI 14.2. 406 407 407 408 409 411 414 CAPITOLO X I PIANI DI ZONA E L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 1. II « diritto all'abitazione » nella Costituzione e nel servizio pubblico statale . . 2. L'evoluzione dell'edilizia residenziale pubblica in Italia: competenze istituzionali e attivitä dei pubblici poteri 2.1. Dalla legge Luzzatti alla "riforma della casa" 2.2. Le competenze delle Regioni nella fase del trasferimento delle funzioni 2.3. II piano decennale per l'edilizia residenziale nella legge 457/1978 . . . 2.4. Emergenza e straordinarietä nella legislazione degli anni ottanta: programmazione, soggetti, forme di finanziamento 2.5. La tendenza statalista e la politica dei buoni-casa 2.6. La legislazione piü recente 3. La dimensione territoriale e la disciplina urbanistica: i piani di zona per l'edilizia economica e popolare 4. Gli aspetti procedurali: adozione e approvazione dei P.e.e.p 5. Edilizia convenzionata-agevolata ed edilizia sowenzionata 6. Edilizia sowenzionata. II ruolo degli Istituti Autonomi Case Popolari nel diritto positivo e nei disegni di riforma 7. La pianificazione di edilizia residenziale pubblica nella dimensione territoriale: la localizzazione dei programmi 8. Le deroghe ai piani di zona nelle leggi 25/1980, 94/1982, 47/1985 9. Recenti orientamenti della giurisprudenza 10. La legge 24 dicembre 1993, n. 560 in materia di alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica 10.1. Procedura. . 10.2. Alloggi vendibili 10.3. Soggetti aventi titolo all'acquisto 10.4. Prezzo di vendita 10.5. Modalitä di pagamento 10.6. Vincoli di destinazione dei ricavi 10.7. Vincoli per gli acquirenti 11. L'edilizia residenziale pubblica degli anni novanta 12. Gli interventi di recupero e i programmi di recupero urbano 13. I costi 423 426 426 429 430 431 433 435 437 441 441 445 449 451 453 454 454 454 455 455 455 456 456 456 458 460 JJJJ INDICE GENERALE 46 14. Le prospettive dell'edilizia residenziale pubblica 15. Criteri per l'assegnazione e la determinazione dei canoni 16. La delibera CIPE 13/3/1995 17. Le disposizioni della finanziaria 1997 in tema di edilizia pubblica 1 462 18. 467 Bibliografia 463 465 Parte terza DISCIPLINA URBANISTICO-EDILIZIA E ATTI AMMTNISTRATTVI DI CONTROLLO LE FUNZIONI DI REGOLAZIONE E DI ACCERTAMENTO CAPITOLO XI IL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Linee di evoluzione della disciplina legislativa In specie, il testo dell'art. 33 della legge 1150/1942 come fönte principale di disciplina. Criteri di classificazione delle materie: tesi della non tassativitä dell'elencazione Fondamento e natura giuridica dei regolamenti edilizi Aspetti procedurali. In particolare, i poteri di controllo e di modifica della Regione Profili evolutivi della revisione dei regolamenti edilizi 5.1. Circa la disciplina e il ruolo della commissione edilizia Rilievifmali II regolamento edilizio comunale nella legislazione regionale Bibliografia 471 473 477 479 481 483 485 487 494 CAPITOLO XII ALTRE FONTI NORMATIVE IN MATERIA EDILIZIA: PRINCIPI DEL CODICE CIVILE, NORMATIVA TECNICA, ZONE DI RISPETTO SEZIONE I - La disciplina codicistica, la sicurezza, il cantiere 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. I principi fondamentali della disciplina civilistica. Cenni introduttivi Proprietä edilizia e urbanistica Norme di edilizia e di ornato pubblico Violazione delle norme di edilizia Distanze nelle costruzioni, piantagioni, scavi, muri, fossi, siepi La comunione forzosa del muro La normativa tecnica 7.1. Indici e parametri 497 49g 499 5QQ 502 503 204 5Q 7 INDICE GENERALE XIII 8. II decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626: il cantiere edile e la « nuova sicurezza » 8.1. Sintesi dei contenuti normativi 8.1.1. Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione da rischi 9. La « Direttiva Cantieri» e il decreto legislativo 494/1996 9.1. Ambito di applicazione 9.2. I soggetti 512 515 517 519 519 520 SEZIONE II - Le zone di rispetto: profili urbanistici ed edilizi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Premessa Distanze dal nastro stradale e nuovo codice della strada Le zone di rispetto delle ferrovie Le zone di rispetto degli aeroporti Le zone di rispetto del demanio marittimo Le zone di rispetto delle aree doganali Le zone di rispetto delle acque pubbliche Le zone di bosco distrutte o danneggiate dal fuoco Rilievi conclusivi Bibliografia 520 523 533 534 536 537 537 538 538 540 CAPITOLO XIII IL REGIME GIURIDICO DEGLI INTERVENTI EDILIZI: LA CONCESSIONE EDILIZIA, L'AUTORIZZAZIONE, LA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÄ, LA LICENZA DI ABITABILITÄ SEZIONE I - // regime giuridico della concessione 1. 2. 3. 4. 5. 6. edilizia Concessione edilizia e ius aedificandi Natura e funzione della concessione edilizia Discrezionalitä della Pubblica Amministrazione e rilascio della concessione. . Attivitä soggette a concessione Eccezioni al regime concessorio: interventi liberi o soggetti ad autorizzazione nel regime previgente, ora assoggettati a denuncia di inizio attivitä . . . . . . Bibliografia 541 544 546 549 551 552 SEZIONE II - Costi e oneri della concessione edilizia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Trasformazioni del territorio ed oneri relativi Edilizia residenziale e contributo concessorio Interventi relativi ad attivitä industriali ed artigianali Interventi destinati ad attivitä turistiche, commerciali e direzionali Destinazioni miste e mutamento della destinazione d'uso originaria Destinazione dei proventi Natura giuridica del contributo Determinazione degli oneri di urbanizzazione Esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione Determinazione del costo di costruzione 554 555 556 557 557 558 559 561 562 562 jjjy INDICE GENERALE 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Versamento della quota di contributo per gli oneri di urbanizzazione Versamento della quota di contributo commisurata al costo di costruzione . . Rapporti fra il contributo e la concessione Restituzione del contributo • Contributo concessorio e realizzazione della prima abitazione Esonero dal contributo concessorio Opere da realizzare in zone agricole Concessione edilizia convenzionata Interventi su edifici unifamiliari Bibliografia 563 564 565 566 566 567 568 569 570 570 SEZIONE III - Caratteri e vicende della concessione edilizia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Carattere « reale » e trasferimento della concessione: la voltura Efficacia temporale e decadenza della concessione Rinnovo della concessione Irrevocabilitä della concessione Annullamento della concessione ad opeia del sindaco Annullamento ad opera della Regione e del Governo Bibliografia 572 573 576 577 578 580 582 SEZIONE IV - La procedura di rilascio 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Legittimazione a richiedere la concessione Concessione ed asservimento di fondi Procedura per il rilascio della concessione 3.1. Fase istruttoria 3.2. Pareri 3.3. Fase costitutiva e forma del prowedimento 3.4. Fase di comunicazione 3.5. Effetti Condizioni apposte a concessioni edilizie La comunicazione del parere favorevole della Commissione edilizia Concessione edificatoria e diritti dei terzi Inerzia del Sindaco e poteri sostitutivi II diniego della concessione Varianti alla concessione Concessione in deroga a disposizioni del piano regolatore o del regola'mento edilizio II silenzio sulla domanda di concessione II silenzio-assenso nel sistema della legge 94/1992 Bibliografia 583 584 586 586 587 588 588 589 589 590 590 591 592 593 595 598 600 ,-Q2 SEZIONE V - // regime degli interventi edilizi soggetti a denuncia di inizio attivitä (D.I.A.) o ad autorizzazione edilizia 1. La semplificazione amministrativa nell'edilizia. Considerazioni generali sulla nforma 604 INDICE GENERALE 1.1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. La nuova disciplina della concessione edilizia: dal silenzio-assenso al commissario ad acta 1.2. Rilievi sulla soluzione del commissario ad acta 1.3. Misure per lo snellimento procedimentale 1.4. La « semplificazione » degli interventi edilizi minori 1.5. II regime definitivo della D.I.A. nella legge 23 dicembre 1996, n. 662. . Manutenzione ordinaria 2.1. Rassegna di giurisprudenza Manutenzione straordinaria 3.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al regime autorizzatorio Restauro e risanamento conservativo 4.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al regime autorizzatorio Opere di demolizione, reinterri e scavi ehe non riguardino la coltivazione di cave e torbiere 5.1. Rassegna di giurisprudenza Opere di eliminazione delle barriere architettoniche 6.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al regime autorizzatorio II mutamento di destinazione d'uso senza opere edilizie 7.1. Rassegna di giurisprudenza Recinzioni, muri di cinta, cancellate 8.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al precedente regime Occupazioni di suolo mediante deposito di materiali ed esposizioni di merci a cielo libero 9.1. Rassegna di giurisprudenza Aree destinate ad attivitä sportive senza creazione di Volumetrie 10.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al precedente regime Le opere interne 11.1. Circolare n. 3357/25 del Ministero dei LL.PP. (relativa alle opere interne sotto il precedente regime dell'art. 26 della legge 47/1985). 11.2. II nuovo regime delle opere interne 11.3. Rassegna di giurisprudenza relativa alPart. 26 legge 47/1985 Impianti teenologici al servizio di edifici o attrezzature esistenti e regime di pertinenza 12.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al precedente regime autorizzatorio Volumi teenici 13.1. Rassegna di giurisprudenza Varianti a concessioni edilizie giä rilasciate 14.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al precedente regime. . . . . . . . Parcheggi 15.1. Rassegna di giurisprudenza relativa al precedente regime autorizzatorio Ristrutturazione edilizia Tavola sinottica: il regime legale degli interventi edilizi Bibliografia XV 606 608 611 613 614 615 616 617 619 621 623 626 626 627 631 633 637 639 641 642 642 643 643 644 645 648 648 650 650 651 652 653 654 654 655 656 663 664 INDICE GENERALE Parte quinta OPERE PUBBLICHE, AMBIENTE E BENI CULTURALI NELLA DISCIPLINA DEL TERRITORIO XV LE OPERE PUBBLICHE SEZIONE I - La localizzazione delle opere pubbliche 1. II principio di conformitä tra opere pubbliche e strumenti urbanistici 2. Difetto di coordinamento e procedure di supplenza 3. L'accertamento di conformitä delle opere statali (art. 81, comma 2°, d.P.R. 616/1977) 4. La localizzazione delle opere statali difformi dagli strumenti urbanistici (d.P.R. 18 aprile 1994, n. 383) 5. La localizzazione di opere statali in caso di mancata intesa (art. 81, comma 4°, d.P.R. 616/1977) 6. II regime nelle Regioni a statuto speciale 7. Procedure speciali per la localizzazione di opere pubbliche negli strumenti urbanistici 8. Procedure speciali nella legislazione regionale 9. La disciplina generale di cui alla legge 1/1978: art. 1, comma 4° 10. (Segue): Art. 1, comma 5° 11. Gli accordi di programma 12. L'attuazione delle opere pubbliche 13. Bibliografia 781 784 787 789 790 791 791 794 796 797 799 803 805 SEZIONE II - La riforma dei lavori pubblici in Italia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. I presupposti della legge 109/1994 e i lavori parlamentari La sospensione della legge 109/1994, i lavori di revisione, il regolamento . . . I principi guida e gli scopi della riforma Osservazioni sui punti controversi della legge Merloni 109/1994 Le innovazioni contenute nella legge 2 giugno 1995, n. 216 Brevi rilievi sul regime transitorio Bibliografia CAPITOLO 806 809 810 813 815 817 818 XVI LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE 1. Cenni introduttivi 2. La direttiva CEE 85/337: i contenuti e la nozione di ambiente 3. Caratteri e modelli del procedimento di V.I.A 4. II recepimento della direttiva comunitaria da parte del legislatore nazionale: dall'art. 6 della legge 349/1986 ai d.P.C.M. 10 agosto 1988, n. 377 e 27 dicembre 1988 g2i 822 824 826 INDICE GENERALE 5. 6. 7. 8. 9. 10. Valutazioni critiche: la riserva della funzione allo Stato, l'organizzazione istituzionale e la diversa procedura per le centrali termoelettriche (Segue): Le soluzioni di ordine procedimentale (Segue): La disciplina della pubblicitä e della consultazione degli atti (Segue): La partecipazione al procedimento di valutazione di impatto ambientale Recenti sviluppi 9.1. V.I.A. e progettazione di opere pubbliche nella legge Merloni 9.2. II recepimento dell'allegato II alla Direttiva CEE 85/337 Bibliografia XIX 830 832 835 839 841 843 844 846 CAPITOLO XVII URBANISTICA E TUTELA DELL'AMBIENTE SEZIONE I - Gli aspetti generali 1. 2. 3. 4. 5. 6. Profili generali del concetto giuridico di ambiente La tutela dell'ambiente neU'ordmamento positivo Vicende giuridiche dell'urbanistica e della tutela dell'ambiente Tendenze evolutive nella tutela dell'ambiente 4.1. (Segue): II ruolo del legislatore statale 4.2. (Segue): II ruolo delle Regioni 4.3. (Segue): II ruolo della Corte Costituzionale Nessi relazionali tra urbanistica e tutela ambientale: spunti di riflessione . . . Bibliografia 849 850 853 855 855 857 858 860 862 SEZIONE II - La disciplina dei parchi e delle riserve naturali 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Premessa La legge quadro sulle aree protette: principi generali Profili istituzionali ed organizzativi. Rinvio (Segue): Le funzioni delle province Profili funzionali e strumenti di tutela. Rinvio (Segue): Strumenti di regolamentazione dell'ente parco. In particolare: il piano del parco e il piano pluriennale economico e sociale delle attivitä compatibili . La protezione della natura neU'ordmamento regionale II nulla osta dell'ente parco e l'attivitä edilizia: recenti orientamenti giurisprudenziali Poteri repressivi e sanzionatori II risarcimento del danno ambientale nella legge quadro Considerazioni finali Bibliografia — Nota integrativa di legislazione statale — Orientamenti di legislazione regionale ' — Nota integrativa di giurisprudenza 864 867 870 876 877 881 886 894 897 899 899 901 902 903 905 JX INDICE GENERALE CAPITOLO XVIII I BENI CULTURALI 1. I beni culturali nel diritto positivo: cenni introduttivi 2. II contenuto fundamentale della legge 1 giugno 1939, n. 1089 e i successivi sviluppi 3. Cenni sull'organizzazione istituzionale 4. Attivitä in sede internazionale e comunitaria 5. I beni culturali ambientali, o naturistici, nella legge 29 giugno 1939, n. 1497: verso il superamento della nozione 6. I beni culturali nella teoria giuridica: i regimi di appartenenza e la (insufficiente) tutela giurisdizionale 7. Recenti sviluppi legislativi 8. Recenti orientamenti giurisprudenziali 9. Bibliografia 907 909 911 912 916 918 924 925 927 CAPITOLO XIX APPENDICE: LA RECENTE LEGISLAZIONE REGIONALE IN MATERIA URBANISTICA 1. 2. 3. 4. 5. Premessa Legge Regione Piemonte 10 novembre 1994, n. 45 Legge Regione Emilia Romagna 30 gennaio 1995, n. 6 Legge Regione Toscana 16 gennaio 1995, n. 5 Legge Regione Abruzzo 12 aprile 1983, n. 18. (Testo integrato con la legge Regione Abruzzo 27 aprile 1995, n. 70) Riferimenti e ringraziamenti lndice analitico-alfabetico 929 930 941 971 1002 1051