“Misure Misure Ottiche ” Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica e delle Telecom. e Fisica Misure di Stabilità e Stabilizzazione Attiva d li Oscillatori degli O ill i Laser L Spettroscopia S i Laser L e Metrologia alle Frequenze Ottiche Cesare Svelto Politecnico di Milano 1/45 Sommario • Rumore d’ampiezza, sua misura e soppressione – Rumore tecnico, derive, e oscillazioni di rilassamento – Sistemi di retroazione per la correzione del RIN • Stabilità in frequenza e sua caratterizzazione – Cause di instabilità della frequenza ottica – Misure con discriminatore di freq. ottica e varianza di Allan • Spettroscopia laser • Riferimenti di frequenza e stabilizzazione attiva – Discriminatori Fabry-Perot e riferimenti atomici/molecolari – Aggancio a bordo frangia e metodo Pound-Drever • Campioni atomici/molecolari di frequenza ottica – Caratterizzazione sul segnale d’errore in anello chiuso o su segnali di battimento – Riferimenti a 1.5 μm per le comunicazioni ottiche • Esperimenti di metrologia alle frequenze ottiche 2/45 Stabilità in ampiezza • Campo elettrico nel tempo con fluttuazioni di ampiezza E ⎛⎜⎝t ⎞⎟⎠ = E0 ⎡⎢⎣1+ a⎛⎜⎝t ⎞⎟⎠⎤⎥⎦ exp⎡⎢− j2πν 0t ⎤⎥ ⎣ con ⎜a(t)⎜ << 1 ⎦ • Da un’analisi perturbativa del sistema laser (in risposta a piccole fluttuazioni del tasso di pompaggio o delle perdite di cavità) si evidenzia il fenomeno delle oscillazioni di rilassamento – frequenza di oscillazione f RIN = τxτ−1 ⎡ ⎢ ⎢ ⎢⎣ c 1/ 2 ⎤ ⎥ ⎥ sp ⎥⎦ – tempo di smorzamento (esponenziale) ( x è il soprasoglia ) 2τ sp τ RIN = x Necessità di sistemi di stabilizzazione (passiva/attiva) 3/45 Rumore di ampiezza relativo (RIN) P P(0) RIN ≈ ΔPrms / Pave P(t) deriva P(t)=P(0)-κt rumore tecnico ΔPrms t Fluttuazione di potenza ΔP(t) Densità spettrale SΔP(f) Relative Intensity Noise RIN(f)= SΔP(f) / < P >2 × 1Hz [dB] i 2 ( f )×1 Hz talora indicato in dB/Hz Pb. 2 poles compl. conj. [ ] dB RIN(f) = per indicare "@1Hz" o 2 I DC 4/45 "entro la banda di 1 Hz" Soppressione del RIN BS Laser (1-α)P KIÆP Ali I Alim. + + αP AMP V→I servo PD Gloop = KI→P × α × ρ PD · GI→V × GServo × GV→I [1] = [W/A] × [1] × [A/W]· [V/A] × [V/V] × [A/V] Banda e stabilità dell'anello optoelettronico di controreazione 5/45 Stabilità in frequenza • Campo elettrico nel tempo con fluttuazioni di frequenza E(t ) = E0 exp⎧⎨− j ⎡⎢⎣2πν 0t − φ (t )⎤⎥⎦ ⎫⎬ ⎩ ⎭ con 1/(2π) × dφ/dt << ν0 νinst(t)=1/(2π) dφtot/dt=ν0-(1/2π) (1/2π) dφ/dt=ν0+Δν (t) • Dall’espressione delle autofrequenze del risonatore: ν = l c ⇒ Δν = l c 2 (− ΔL) ⇒ Δνν = − ΔL 2L L 2L • Forte F t dipendenza di d della d ll frequenza f laser l da d L – e.g. per un laser a Nd:YAG (λ=1.064 μm, ν ≅300 THz) con L=30 cm se ΔL=-1 μm,, si ha Δν =1 GHz!!! – e.g. laser a diodo (λ=1.55 μm, ν ≅200 THz) con L=500 μm se ΔL=-0.1 nm, si ha Δν =40 MHz!!! Necessità di sistemi di stabilizzazione (passiva/attiva) Coeff. di dilatazione termica: α =(ΔL/L)⋅1/ΔT "(...)⋅10-6 K-1 Al (24); acciaio (12); vetro ord. (9); pyrex (4); INVAR (1.6); FS (0.6), ULE 0±0.0001 6/45 Laser intrinsecamente stabili (il laser monolitico μ-chip o NPRO Nd/Tm:YAG) I laser "monolitici" monolitici , pompati a diodi, sono intrinsecamente molto insensibili alle perturbazioni che destabilizzano P e λ Unidirezionalità: spatial hole burning... PZT transducer Peltier cell PUMP L microchip laser Nd:YAG single-frequency Non on-Planar Ring Oscillator λ=1064 nm; P=10mW-2W; ν =282THz; Δν <5kHz@1ms Tm:YAG laser a 33-livelli livelli il materiale attivo deve essere "tutto" invertito 7/45 Caratterizzazione rumore frequenza (discriminatore Fabry-Perot) νott Sorgente LASER Pott ott PD non è in grado di vedere Δν... Sorgente LASER I DISCRIMINATORE OTTICO DI FREQUENZA fdt = fF/V [V/Hz] fluttuazioni frequenza ottica fluttuazioni segnale tensione Interferometro di Fabry-Perot fdt = = fν/P [W/Hz] GI-V V fdtΔν,ott→ΔV = fdtΔν,ott→ΔP,ott × fdtΔP,ott→ΔI × fdtΔI→ΔV Pt Pi 0.75Pi Q Q' νo-ν* νo 2Δνc profilo di Airy di trasmissione di un Fabry-Perot ν le fluttuazioni Δν della frequenza q ottica vengono convertite in fluttuazioni ΔV della fototensione d’uscita ((sono iimportantii i diversi di i “guadagni” incontrati nella catena di discriminazione) 8/45 Caratterizzazione rumore frequenza (segnale di battimento) Analizzatore di Spettro Oscilloscopio PD LASER #2 B.S. sia fref≅fott se fottÆffott+Δffott ⇒ fbatt=fAOM-Δfott fbatt==(ffott ((ffAOM ) fbatt - fott reff + f)AOM ref-+f fbatt fott * Convertitore f/V Vbatt fbatt=fAOM+Δfref-ott M B.S. fref + fAOM M A/D se poi frefÆfref+Δfref AOM LASER #1 ⇒ fref Personal Computer fbatt=fAOM+Δfott+Δfref f AOM ∼ battimento in AC!!! fbatt = ⎟ fref - fott ⎜ in assenza del modulatore (AOM)... fbatt cade in DC!!! < Δfref2 >1/2 << < Δfott2 >1/2 ⇒ <Δ( fref - fott )2 >1/2 ≅ < Δfott2 >1/2 < Δfref2 >1/2 ≅ < Δfott2 >1/2 < Δ( fref - fott)2 >1/2 ≅ 2 < Δfott2 >1/2 ⇒ Si sommano le 2 varianze per le due variabili casuali 9/45 Caratterizzazione rumore frequenza q (definizione di varianza di Allan) La varianza di Allan è la misura raccomandata da diversi comitati internazionali e in particolare dal CCIR per caratterizzare la stabilità di frequenza di un oscillatore nel dominio del tempo. La misura della varianza di Allan nel caso di oscillatori di elevata frequenza è basata su una tecnica di analisi del segnale di battimento tra due oscillatori. ill i Anche A h nell caso di sorgentii laser l tale l tecnica i consiste i nell’effettuare ll’ ff una particolare misura di diversi campioni della frequenza media Mfbatt in intervalli temporali consecutivi e nel calcolare la varianza tra coppie di campioni adiacenti. L strumento Lo t t che h generalmente l t realizza li l misura la i d ll varianza della i di Allan All è un particolare contatore elettronico ma il calcolo può anche venire eseguito tramite un PC su una sequenza di letture digitalizzate dei diversi valori di Mfbatt,j distanziati di un intervallo di tempo τ ll’uno uno dall dall’altro altro. Disponendo di una sequenza di N campioni della frequenza di battimento [ Mfbatt,1, Mfbatt,2, ..., Mfbatt,N ], la varianza di Allan si calcola come la media dei quadrati delle differenze di frequenza tra campioni adiacenti (normalizzate alla frequenza di lavoro). lavoro) M 1 σy (2,τ) = < (Mfbatt,j+1 - Mfbatt,j )2 > 2 2f 2 CIR C C I R 1 2 = ( y j +1 − y j ) 2 N −1 yj = fbatt, j f fluttuazione 1 2 di frequenza = ( y − y ) ∑ j +1 j N − 1 j =1 relativa 10/45 Caratterizzazione rumore frequenza q (misura della varianza di Allan) Controllore Vact Verr V@ 40MHz Oscilloscopio Attuatore di frequenza LASER #2 PD fref * Convertitore f/V fott M B.S. LASER #1 fbatt = fott - (fref + fAOM ) fbatt b B.S. fref + fAOM AOM σy 2(2,τ) = ∼ fAOM Verr Analizzatore di spettro Vbatt M 1 M M 2 < ( f f ) > batt,j+1 batt,j 2 2f I 11/45 Spettroscopia p p • Righe di assorbimento di atomi e molecole • Spettroscopia p p lineare,, FM,, e satura • Stabilizzazione in frequenza – fringe-side fi id locking l ki – Pound-Drever • Metrologia alle frequenze ottiche – – – – le λ raccomandate (le più accurate) esperimenti con laser stabilizzati orologio g atomico "ottico" secondo, metro, e accuratezza nelle Misure 12/45 Righe g di assorbimento di atomi e molecole Atomi e molecole possiedono una struttura interna che permette agli elettroni di avere livelli predefiniti di energia e di poter transire da un livello energetico ad un altro mediante assorbimento o emissione della differenza di energia richiesta. I salti di energia sono "quantizzati" come: ΔE = E2-E1 = h(ν2-ν1) = hc[(1/λ2)-(1/λ1)] La radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda λ ( frequenza ν = c/λ ) che incontra un atomo/molecola sarà più o meno assorbita in funzione di quanto la lunghezza d'onda è vicina al valore nominale (centrale) della transizione λ0 =c/ν0=c/(ν2-ν1) 13/45 Righe g di assorbimento: cause e tipi di allargamento Non è una sola lunghezza g d'onda λ ad eccitare la transizione (e a produrre assorbimento) in quanto la riga spettrale di assorbimento presenta diverse cause di shift e allargamento, nel caso reale di “atomi atomi non imperturbati imperturbati”:: - campi di forza esterni (ad es. effetto Stark per campo e.m. da altri atomi/ioni) producono tanti shift dei centro riga e d dunque un allargamento ll t omogeneo: Lorentziana L t i ; - collisioni tra atomi/molecole: all. collisionale: Lorentziana ((Δν ∝ p ); - velocità non nulla dell'assorbitore: all. Doppler: Gaussiana (Δν ∝ T/m ); - limite li it fi fisico i è l'all. ll naturale: t l Lorentziana L t i Δν ∝ 1/ τsp Lo spettro di assorbimento è in genere una riga allargata con valore centrale λ0 e larghezza di riga Δλ0,FWHM 0 che dipendono dai diversi shift e allargamenti presenti (profilo di Voigt da conv. di Lorenziana con Gaussiana) 14/45 CH3D [10 kPa] R(6,3) line at λ =1.543.78 nm Righe g di assorbimento di atomi e molecole (figure) Atomi Semiconduttori Molecole C2H2 15/45 Righe g di assorbimento ((CH3D)) allargamenti Doppler e coll. allargamento Doppler: σgauss= REGR. CALC. MIS. 16/45 Spettroscopia p p lineare ((diretta)) TRANSMISSION: Se il laser, durante la scansione di frequenza, subisce variazioni di ampiezza/potenza, i / t conviene i normalizzare li la l potenza t trasmessa t d dalla ll cella alla potenza emessa dal laser : infatti la trasmissione della cella è T=Pout /Pin, come rapporto tra la potenza d'uscita e quella d'ingresso Pin LASER BS GAS Pout PD1 CELL γ Pin ÷ V∝T ν PD 2 Si esegue una scansione M lineare (rampa) della frequenza ν del laser e si misura il profilo T(ν ) 17/45 Spettroscopia p p FM ΔI ΔI Δν Δν Il laser, durante la scansione "lineare" di frequenza, viene modulato sinusoidalmente in fase/frequenza (modulazione FM). La modulazione FM, attraversando d ill profilo f l di d trasmissione , sii trasforma f iin modulazione d l i AM. ΔI(ν) in fase con Δν ΔI(ν) sfasato di 180° rispetto a Δν L'ampiezza della modulazione AM ΔI(ν) dipende dalla pendenza nel punto di lavoro e di conversione sulla curva di trasmissione Si ottiene tti il cosiddetto idd tt PROFILO DI DISPERSIONE o in "derivata prima" 18/45 Esperimenti p di spettroscopia p p FM T=1-exp(-αL) A=exp( αL) A=exp(α =ln(1-T)/L in trasmissione diretta si osservano dei d i "buchi" "b hi" di potenza t dopo la cella quando la frequenza ottica è scansionata attraverso le righe di assorbimento per rivelare assorbimenti inferiori all'1% si usa la tecnica di modulazione FM e rivelazione coerente (lock-in) dopo la cella T(ν) si ottiene integrando la "curva a S" (derivata prima) REF 19/45 Effetto Doppler pp nella spettroscopia p p singolo fascio 1 "buco" doppio fascio contropropagante doppio buco simmetrico i ti Numero di atomi nello stato fondamentale (sx) e nello stato eccitato (dx) al variare della componente di velocità parallela alla direzione (k) del fascio ottico: l'interazione (assorbimento) avviene a una frequenza spostata da quella centrale della transizione: Δν /ν = v// /c 20/45 Spettroscopia p p lineare vs satura Un p primo fascio laser (p (potente: p pump) p) satura la riga di assorbimento e un secondo fascio (meno potente: probe) misura la riga satura La popolazione di assorbitori diminuisce (e dunque anche l'assorbimento) in corrispondenza della frequenza laser "vista" dalla molecola in moto (con una componente di velocità lungo l'asse della cella). La doppia interazione con le stesse molecole a v=0 m/s elimina l'allargamento Doppler e fornisce una riga satura molto più stretta 21/45 Spettroscopia p p satura ((Doppler-free) pp ) D atom Il fascio di pompa è modulato (chopper) in modo da consentire una rivelazione in AC (più "sensibile") del profilo di trasmissione a riga satura Nel deuterio a 50 K la riga satura non è assai p più stretta di q quella Doppler. pp Nel C2H2 a 1.55 μm (T=Tamb.) si passa da una riga Doppler larga circa 0.5 GHz a una riga satura larga circa 1 MHz 22/45 Stabilizzazione • Righe di assorbimento di atomi e molecole • Spettroscopia p p lineare,, FM,, e satura • Stabilizzazione in frequenza – fringe-side fi id locking l ki – Pound-Drever • Metrologia alle frequenze ottiche – – – – le λ raccomandate (le più accurate) esperimenti con laser stabilizzati orologio g atomico "ottico" secondo, metro, e accuratezza nelle Misure 23/45 Stabilizzazione in frequenza (schema generale) Riferimento di frequenza Sf,ref f ref νref νref ν Confronto di frequenza Oscillatore ∼ Attuatore Segnale risultante dal confronto νo Segnale d'errore Controllore elettronico 24/45 Stabilizzazione in frequenza metodo fringe-side locking) Sorgente LASER Δνott ÷ Fabry-Perot ΔV attenuatore ottico ΔV è il segnale d’errore (raziometrico o differenziale) ΔV ΔV = f Δν ,ott → ΔV × 1 + Gloop ( f fdt [ )] ΔV ∝ segnale di frequenza Δf=ν-ν* 25/45 Stabilizzazione in frequenza q (metodo Pound-Drever) riferimento esterno di frequenza cavità LASER RIGA DI RISONANZA EOM PD νm A ∼ oscillatoredi riferimento mescolatore filtro BP@νm × alimentatore per PZT controllore elettronico 40 (segnale d'errore) C2H2 ν0≈200THz modulazione di fase/frequenza ⇒ aggiunta di “due” bande laterali interrogazione del profilo di dispersione ⇒ differenti sfasamenti ⇒ sbilanciamento del segnale rivelato ⇒ segnale d’errore d errore (("dispari" dispari vs detuning) Errorr signal [mV] 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -400 -200 0 200 400 Frequency detuning [MHz] 26/45 Stabilizzazione in frequenza q (metodo Pound-Drever - EQUAZIONI) Campo ottico modulato in fase (sinusoidalmente): ei (ωt + β sin Ωt ) = +∞ i (ω + nΩ )t ( ) J β e ∑ n n = −∞ ∞ 2m+n k ( − 1) ⎛β ⎞ J n (β ) = ∑ ⎜ ⎟ ( ) Γ + + m ! m n 1 ⎝2⎠ m =0 n J n (− β ) = (− 1) J n (β ) +∞ Ω o ωm è la pulsazione (frequenza angolare) della modulazione di fase β è la profondità di modulazione Se il campo ottico modulato in fase incontra la risonanza, risonanza si hanno due battimenti ottici alla frequenza di modulazione fm=Ω/2π=ωm/2π: un primo tra la portante (a frequenza ν =ω/2π) e la banda laterale sinistra e un secondo battimento tra la portante e la banda laterale destra (senza la risonanza le bande J1 e J-1 battendo con la portante J0 non producono modulazione di ampiezza alla frequenza fm, come corretto per una pura FM) 27/45 Stabilizzazione in frequenza q (metodo Pound-Drever - DISCRIMINAZIONE) Φ0∝Δ Δω=((ω-ω0) Quando la p portante ottica è al centro della riga g di risonanza, le ampiezze dei due battimenti sono uguali ma le fasi sono uguali e opposte e la ampiezza risultante a frequenza fm è nulla Quando la portante è spostata dal centro riga, riga le ampiezze dei due battimenti sono ancora circa uguali ma le due fasi, (Φ0–Φ-1) e (Φ0-Φ1) rispettivamente, differiscono ora di una quantità 2Φ0, essendo ancora Φ1≅ ≅-Φ Φ-11, e dunque la ampiezza risultante a frequenza fm è proporzionale a sin(2Φ0)≈(2Φ0)∝Δω=(ω-ω0) ⇒ error signal ∝ frequency detuning (con segno!) 28/45 Metrologia g • Righe di assorbimento di atomi e molecole • Spettroscopia p p lineare,, FM,, e satura • Stabilizzazione in frequenza – fringe-side fi id locking l ki – Pound-Drever • Metrologia alle frequenze ottiche – – – – le λ raccomandate (le più accurate) esperimenti con laser stabilizzati orologio g atomico "ottico" secondo, metro, e accuratezza nelle Misure 29/45 Metrologia g alle frequenze q ottiche: lunghezze d’onda “raccomandate” 12 lunghezze d d’onda onda “ottiche” ottiche raccomandate, dal CIPM (1997) e dai lavori del CCL, per la realizzazione del "metro" 2 note con accuratezza ≈10-12 11 3 note con accuratezza ≈10-11 •nel 2003 le λ diventano 13 e le accuratezze migliorano... 30/45 Metrologia g alle frequenze q ottiche: lunghezze d’onda “più accurate” 15 •nel 2007 le λ diventano 20 con accuratezze fino a 3×10-15 19H A CIPM – – λ 88Sr+ 40Ca 1H 127I 2 1 640 217 609 98 145 H 281 568 867 915 968 6 2 5 106 2S1 2 (F = 0) – 5 96 2 D 5 2 (F = 2) ∆mF 0 ≈10 TH ≈280 7×−110 5 1 8×−110 4 2 0×−110 3 8 9×−110 2 3 × −101 5 171Yb+ OsO4 115In+ 13C H 2 2 9×10−15 1 4×10−13 3 6×10−13 2 6×−110 1 31/45 Esperimenti con laser a Nd:YAG duplicati e stabilizzati su I2 -1 1E 8 1E-8 ∝f 1E-9 ∝f -2 3·10-10·τ σ y ( τ) 1E-10 1E-11 2·10-13·τ -½ 1E-12 1E-13 1E-14 1E-3 1E-2 1E-1 1E+0 1E+1 1E+2 1E+3 τ [s] G G C S E B F B A O 19 J H N P 20 205 32/45 La molecola di acetilene (C2H2) e i laser a Er-Yb stabilizzati p p=1kPa, L=10cm slope=0.4mV/MHz 40 riga P(15) λ0≅1534 nm ν0≅195 THz 30 Error signal [mV] ∼50 righe ben risolte spaziate di ∼100GHz g ∼0.5GHz e larghe 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -400 -200 0 200 400 Frequency detuning [MHz] 2000 1500 1000 500 0 -500 -1000 -1500 -2000 0 2 4 6 8 10 12 14 Time [h] 16 18 Δνrms=160kHz<10-9ν 20 22 24 Radice varianza d i Allan normalizzata Allan A standar rd deviation 00 THz a 20 Frequency Deviation [kHz] Analisi della frequenza di battimento 1 00E-07 1,00E 07 cl-loop op-loop 1,00E-08 1 00E 09 1,00E-09 1,00E-10 1,00E-11 0,0001 0,001 0,01 0,1 1 Intervallo di tem po [s] 10 100 Integration time [s] 33/45 Esperimenti internazionali a 1.5 μm 13C saturato (λ=1550.18nm) =1550 18nm) Rb a 2 fotoni (λ=778nm) (λlaser=1.55μm) (λlaser=1.556μm) stabilità=±2kHz (10-11) stabilità=±2kHz (10-11) accuratezza=200kHz 200kH accuratezza=20kHz 20kH 2H2 34/45 Esperimenti PoliMI et al. a 1.5 μm Stab. freq. Δν /ν ≈10-12 35/45 T 1 Esperimenti p PoliMI et al. a 1.5 μm Stab. freq. Δν /ν ≈2×10-12 36/45 Orologio g atomico a singolo g ione Sr+ (y (yr. 2002)) 445 THz (674 nm) Orologio atomico al Cs133 “secondo” secondo SI 9 GHz Δν ν = 0.4 Hz ≈ 9.2 × 10 −16 445 THz Q ≈ 1015 Canada 37/45 Orologio g atomico a multi ione Sr+ ((1/3) / ) N S B N T 18 0 18 M R 13 J • M • D 205 A 201 W P I Q Q E O S S U T If “TIME waits for no man”,, T N 10 1950 T A F 13 9 192 631 70 1967 T 1 9 192 631 70 38/45 Orologio g atomico a multi ione Sr+ ((2/3) / ) “One wayy to create a more accurate clock is to increase the rate at which it ticks” T 1 0110 1510 T 1 1 B A 30 T T with 10,0 oscillations per second. Now we have the caesium clock counting with 9 billion oscillations per second.“ S E 429 28 04 29 952 B I T A T 39/45 Orologio g atomico a multi ione Sr+ ((3/3) / ) N H K U T N 435 321 K T D T P K ν ≈430 λ ≈70 TH K 1 1810 40/45 Orologio g atomico a singolo g ione Yb+ ( NPL UK ) λ=467nm ν =642THz 642TH Δν ≈1nHz Q=ν /Δν ≈6⋅10 6 1023 41/45 Spettroscopia ottica e il "metro metro SI SI" H T N SI E D B SI 179 S 1960 1983 T 42/45 Limiti di accuratezza nelle MISURE W I A 0115 0118 T L S M P Mesures, Sèvres, F S C N OFS L 19 M 204 B P D E I M H N S J USA C N T I U B CO USA S 43/45 Riferimenti bibliografici • M. Ohtsu, Frequency Control of Semiconductor Lasers, Lasers, Wiley, New York, 1996 • R.W.P. D Drever, Drever e e , J.L. Hall, F.V.Kowalsky, J. Hough, G.M. Ford, A. J. Munley, and H. Ward, Laser Phase and frequency stabilization using an optical resonator, resonator, Appl. Phys. B 31 31,, 97 97--105, 1983 • C. Svelto, G. 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