Report del Workshop organizzato dal WHO in Seoul, 26

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CT scan in asymptomatic people for Individual Health Assessment (IHA)
Report del Workshop organizzato dal WHO in Seoul, 26-28 Sept 2016
Ho partecipato a Seoul, in rappresentanza del WONCA, ad un workshop organizzato dal WHO sul tema
dell’uso della TC nei pazienti asintomatici per la valutazione del loro stato di salute. Oltre ad esponenti della
radiologia, delle associazioni dei pazienti, della medicina di famiglia, della pediatria e della cardiologia,
hanno preso parte anche rappresentanti delle associazioni dei pazienti e degli organismi regolatori dell’uso
delle radiazioni mediche.
Il problema degli esami diagnostici in pazienti asintomatici per IHA, al di fuori di screening validati e
programmati, sta emergendo in molti paesi del mondo. In particolare la TC viene proposta soprattutto per
la diagnosi precoce del tumore polmonare, delle coronaropatie calcifiche, dei tumori del colon, in assenza
di sintomi, ma non ci sono studi sufficienti che consentano di conoscere l'impatto del fenomeno sulla
salute. Uno di questi, effettuato in Corea, dove uno screening ecografico per il cancro alla tiroide è stato
organizzato in anni recenti dagli ospedali con un modesto contributo economico, mostrando una incidenza
crescente di diagnosi e trattamenti senza risultati significativi in termini di riduzione della mortalità.
L'argomento è stato discusso orientando l’attenzione su tre aspetti principali: Evidence based, Governance
comprese le questioni etiche, e Costi. Ogni partecipante ha analizzato il tema portando il suo punto di vista
specifico. L’uso delle TC nei pazienti asintomatici fa subito emergere alcune questioni:
• Se l’indagine non è raccomandata da organismi scientifici, anche per specifiche popolazioni, è corretto il
concetto di "screening individuale"?
• Chi decide di effettuare una TC?
• Chi si assume la responsabilità per quanto riguarda la giustificazione dell’esame?
• I Servizi Sanitari Nazionali devono coprire i costi della TC per IHA?
• ... e coprire i costi dell'eventuale follow-up?
Nel caso della TC polmonare infatti nel 75% dei casi vengono scoperti noduli di incerta natura, che
necessitano successivi controlli. Si produce così un incremento spropositato degli esami e dei costi
conseguenti.
Gli esami TC per IHA sono in aumento, non solo nei paesi sviluppati, e diverse ragioni vi stanno
contribuendo: la paura del cancro, le campagne di "consapevolezza" del rischio di malattia, la pubblicità di
centri medici, i media e la pressione via WEB, gli interessi dell’industria e dei professionisti, la medicina
difensiva, ecc. Essi di solito sono eseguiti privatamente, ma il follow-up, anche per i risultati incerti, è spesso
a carico del servizio sanitario nazionale, con spreco di risorse pubbliche.
I temi della sovradiagnosi e della prevenzione quaternaria sono stati illustrati in una presentazione
registrata del danese John Broadesen e da una delle mie due presentazioni e hanno provocato molto
interesse e un dibattito vivace. E’ stato inoltre sottolineata la necessità di basare qualsiasi aspetto della
medicina, anche quella ipert-tecnologica, sulla relazione tra medico e paziente, nella quale rientra
l’informazione in merito a possibili benefici e rischi delle radiazioni ionizzanti e da eccesso di diagnosi e
risultati incerti.
In tre sessioni si è cercato di individuare indirizzi generali riguardanti la problematica ed è stato trovato un
consenso ampio su questi aspetti:
• è opportuno registrare in pubblici registri gli esami TC effettuati per IHA, anche da servizi privati, allo
scopo di produrre evidenze significative
• ogni esame TC deve essere giustificato secondo le raccomandazioni dei Basic Safety Standards
intenazionali
• devono essere definiti i criteri e le procedure per la collaborazione con il radiologo di riferimento quando
una TC viene richiesta da un medico
• il medico radiologo assume la piena responsabilità della giustificazione quando un paziente si rivolge
direttamente ad un centro radiologico
• l’esame eseguito per IHA deve essere inviato, con il consenso del paziente, al medico di famiglia o al
medico che di solito si prende cura del paziente, al fine di garantire la continuità delle cure.
Riassumere i tre giorni del workshop è impossibile, ma WHO redigerà un documento condiviso della
riunione e pubblicherà tutte le presentazioni in una pagina WEB.
Ernesto Mola
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