Pe r la ch la i a sc m m he a a da 6 Biodiversita’ Come preparare e realizzare un erbario Cercare le piante: dove e quando Quasi tutti gli ambienti naturali sono adatti per cercare piante per l'erbario, quindi non bisogna trascurare luoghi che possono sembrare sterili e secchi. La parte più importante di ogni campione raccolto è il fiore, così le migliori stagioni per raccogliere piante sono la primavera e l'estate, ma è vero anche che certe specie mostrano i loro fiori in autunno o anche in inverno. Per tale motivo, non bisogna trascurare i mesi più freddi per le escursioni. I campioni più convenienti da raccogliere sono quelli abbastanza asciutti, privi di umidità superficiale. Per questa ragione è meglio non cercare piante durante giorni piovosi. Anche le ore più calde dei giorni estivi dovrebbero essere evitate, dal momento che le piante non mostrano il loro aspetto più fresco. Attrezzature Annotazione dei dati Durante la raccolta delle piante per la creazione dell’ erbario, possono essere di grande aiuto alcuni strumenti quali: un piccolo coltello, forbici, guanti a prova di spine. I campioni raccolti devono essere disposti o all'interno della borsa tra alcuni strati di carta, così che ogni pianta sia a contatto con carta, o anche è possibile inserirli in apposite bustine. É utile prendere nota di informazioni al riguardo dei campioni che si raccoglie. Queste note non solo aiuteranno l'identificazione dei campioni, ma possono anche essere confrontate e integrate alle correnti conoscenze botaniche. Questa è una lista di ciò che si può annotare per aggiungere molte valide informazioni all’ erbario: Raccolta delle piante • località: Le piante da raccogliere dovrebbero essere fresche, ma non umide. Affinché l’erbario abbia un valore scientifico, è importante che ogni pianta sia associata ad informazioni scritte circa il luogo, la data del ritrovamento e le caratteristiche del terreno. Quando si raccolgono piante da ambienti naturali, bisogna ricordarsi che, una volta tornati a casa, bisogna sistemarle tutte e anche classificarle. Alcune piante erbacee sono troppo grandi per un erbario di medie dimensioni, quindi spesso bisogna prendere solo una coppia di rametti, o solo alcune foglie di un campione. Inoltre, bisogna fare attenzione a non dimenticare parti importanti che possono passare inosservate ad un primo sguardo. Per esempio, alcune piante hanno foglie differenti in funzione della loro localizzazione sul fusto. • habitat ed ecologia: caratteristiche del terreno, tipo di vegetazione, associazioni con altre piante; • aspetto della pianta • fusti e ramificazioni: altezza e diametro; colore, presenza di aculei e spine; • foglie • fiori • frutti e semi: dimensione, forma, colore, • profumo: annotate ogni odore particolare, specialmente di parti tagliate e di fiori; • nome: annotate localmente. il nome (o i nomi) usato L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno dà bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. (Pianto antico, Giosuè Carducci) Comune di Bitonto Assessorato all’Ambiente Elaia Centro di educazione ambientale Gestione ULIXES Cooperativa sociale Biodiversita’ Come preparare e realizzare un erbario A casa: identificazione e classificazione Comporre un erbario può essere un lavoro di un certo rilievo scientifico, dal momento che si contribuisce alla conoscenza della popolazione vegetale dell'area che si esamina. In ogni modo, ogni collezione di piante realizzata con serietà deve riportare esatte denominazioni tassonomiche per ogni specie, insieme con la data e il luogo della raccolta. Il nome che si dovrebbe applicare ad ogni pianta raccolta è il nome scientifico, un nome latino che rappresenta la sola denominazione che identifica in modo inequivocabile il campione. Ci sono numerosi libri disponibili per la classificazione delle piante. Alcuni sono molto completi ed esplicativi, altri sono manuali che riportano soltanto un particolare gruppo di piante. Per acquisire effettivamente la capacità di classificare ogni pianta che si raccoglie, serve uno di quei libri che descrivono tutte le specie (e possibilmente anche le sottospecie) di piante che vivono nelle regioni di nostro interesse. Normalmente, questo tipo di libri possiede solo illustrazioni in bianco e nero, spesso disegnate, e mettono in evidenza ogni parte (frutti, fiori, radici, ecc) che può aiutare chi sta tentando di classificare una pianta. L'essiccazione La conservazione delle piante avviene attraverso l’essiccamento sotto pressa. I campioni sono accuratamente adagiati in mezzo a fogli di carta ad alta assorbenza (ottimi i fogli di quotidiano, non adatte le carte patinate o lucide). Nel disporre la pianta sul foglio è necessario distendere e separare bene le foglie ed i fiori per evitare che essiccandosi restino piegati o attaccati l'un l'altro. Se i frutti tendono a staccarsi o ad espellere i semi è buona regola staccarli, conservandoli in bustine da allegare al foglio d'erbario. Le parti della pianta troppo voluminose devono essere sezionati longitudinalmente a metà. Una volta sistemate le piante tra i fogli di giornale, bisogna pressare i fogli con dei pesi. Occorre aver cura di sostituire frequentemente i fogli di giornale per evitare la formazione di indesiderate muffe. Alcune piante però potrebbero presentare particolari problemi di essiccazione. Per esempio: le piante provviste di foglie aghiformi (Conifere) per evitare che le perdano devono essere immerse, ancora fresche, in glicerina per 1-2 giorni, oppure fissate con lacca durante l’essiccazione direttamente sul foglio d’erbario. Occorre aver cura di sostituire frequentemente i fogli di giornale per evitare la formazione di indesiderate muffe. Alcune piante però potrebbero presentare particolari problemi di essiccazione. Per esempio: le piante provviste di foglie aghiformi (Conifere) per evitare che le perdano devono essere immerse, ancora fresche, in glicerina per 1-2 giorni, oppure fissate con lacca durante l’essiccazione direttamente sul foglio d’erbario. Le Orchidee perdono completamente il colore originario, diventando nerastre. Per conservarne il colore, potranno essere brevemente vaporizzate con vapori di zolfo. Il montaggio I campioni così essiccati sono sistemati su fogli di cartoncino bianco di misura standard 30x45 cm. Per fissare la pianta essiccata su cartoncino si possono usare colla, scotch o spilli. La "spillatura" è il metodo classico più utilizzato, poiché non danneggia la pianta e consente di spostarla successivamente dal foglio senza danni. Si utilizzano spilli di acciaio inossidabile e striscioline di carta di dimensioni variabili in relazione alle caratteristiche dell'esemplare da fissare sul foglio. La colla può sostituire gli spilli per fissare le striscioline di carta, e comunque sconsigliato utilizzare nastri adesivi o colla direttamente sulla pianta. Una volta incollata la pianta si crea l'etichetta, che deve riportare famiglia, genere specie, autore (es. Rosaceae Rubus ulmiflius L.) Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto. (Rabindranath Tagore) Scheda redatta dal Centro di Educazione Ambientale Elaia del Comune di Bitonto – gestione ULIXES, coop. Sociale nell’ambito del progetto “Per chi ama la lama” – programma 2005-2006