1
Informazioni utili Madagascar
Ritratto
Il Madagascar è un'isola veramente speciale dove la natura e l'uomo rimangono
ancora oggi i veri protagonisti. Un paese grande quasi due volte l'Italia ed al quale
sono stati dati numerosi appellativi: isola continente, isola rossa, grande isola e
ancora santuario della natura, tutti a rendere il più possibile vicino il paragone con
un paradiso naturale unico. Quarta isola al mondo per grandezza, il Madagascar si
trova a circa 400 km dalle coste africane, all'altezza del Mozambico, circondato da
piccole isole ed arcipelaghi; si presenta come un mosaico di popoli nato dalla
mescolanza di migrazioni vicine e lontane, oltre che come una destinazione tutta da
scoprire, senza fretta e cogliendo tutto quello che di più bello può offrire: tradizioni
sacre, riti e credenze, musica e danze da dove si ritrova la somiglianza culturale con
gli antenati asiatici ed africani, sempre rinnovata dall'impronta delle culture europee
colonizzatrici. Dall'alto tutto si presenta come un foglio colorato: i numerosi fiumi
come vene pulsanti, scorrono a valle, colline verdi e casette di paglia e mattoni
lungo l'altopiano centrale, lunghe piste di terra rossa, dove carretti trainati da zebù
aiutano gli uomini a trasportare cibo e merce, la verdissima costa est bagnata dalle
acque irrequiete dell'oceano e l'ambiente semidesertico del sud, fatto di boscaglia
spinosa e di savana. Il Madagascar non è né Africa né oriente, anche se di
entrambe conserva tradizioni e cultura: dopo aver remato su semplici piroghe, le
popolazioni provenienti dall'Indonesia e dalle coste africane si sono fermate in
questo pezzo di terra ed hanno contribuito alla formazione di un mosaico di 18 etnie,
tra le quali è ancora forte il culto dei morti. La separazione geologica dal continente
africano in tempi molto lontani, ha contribuito allo sviluppo di una natura senza pari
al mondo: lemuri e camaleonti e numerose specie di piante endemiche, richiamano
ogni anno esperti geologi e biologi da tutto il mondo, oltre a viaggiatori alla ricerca
di un'esperienza unica e speciale, a contatto con una natura incontaminata e con
un popolo cordiale e gentile. Fortunatamente il turismo non ha ancora messo piede
in modo così massiccio ed imponente, pertanto non sempre tutto è perfettamente
organizzato, ma basta partire con un po' di spirito d'avventura e lasciarsi trasportare
dal motto del paese: 'mora mora' (piano piano)!
Carta d'identità
Quali compagnie aeree volano in Madagascar?
Dall'Italia vi sono voli Air France, via Parigi oppure voli Air Mauritius via Parigi e
Maurtius. La compagnia di bandiera parte anch'essa da parigi circa 3 giorni alla
settimana. Molti voli partono anche da altre capitali europee, ma prevedono scali in
Sudafrica, oppure a Réunion.
Quali documenti è necessario avere?
I turisti che entrano in Madagascar devono essere in possesso di un passaporto
valido per almeno altri 6 mesi dall'inizio del viaggio. Per entrare nel paese inoltre
occorre essere in possesso di un visto turistico visto che si ottiene in aeroporto ad
Antananarivo (Oggì è gratis).
Quali sono le norme sanitarie da seguire?
E' consigliata la profilassi antimalarica, anche se non impedisce di contrarre la
malattia, ma ne uccide i parassiti durante il loro stadio di sviluppo riducendo
considerevolmente il rischio di ammalarsi. Si ricorda comunque che tale rischio è
condizionato alla stagione, quella umida da dicembre a marzo-aprile è sicuramente
2
quella in cui ci sono più zanzare. Si suggerisce di premunirsi dall'Italia di repellenti per
zanzare oltre a disinfettanti intestinali per eventuali disturbi dovuti a cambiamenti
climatici ed evitare in loco verdura cruda e frutta già sbucciata, carne e pesce
crudi, latte e derivati.
Che tipo di valuta è utilizzata?
Da agosto 2003 il franco malgascio, la moneta utilizzata da sempre, viene
progressivamente sostituita dall'Ariary: in realtà si tratta di un ritorno al vecchio
sistema numerico utilizzato in questo paese. Il cambio varia a seconda dei periodi tra
i 2.300/2.400 Aryary per € 1,00.
Arrivati nella capitale, si suggerisce di cambiare il massimo possibile, in quanto nei
villaggi non sempre ci sono banche dove poter prelevare e non tutte le strutture
alberghiere accettano la carta di credito (quelle più accettate sono comunque
Visa e Mastercard). Le banche principali del paese si trovano ad Antananarivo ed
hanno filiale nelle principali città; gli orari di apertura sono diversi da una banca
all'altra anche se di regola tutte sono aperte dalle 08.00 alle 11.00 e dalle 14.00 alle
16.00 dal lunedì al venerdì, inoltre tutte chiudono il pomeriggio precedente di un
giorno festivo.
Qual'é il periodo migliore per visitare questo paese?
Dal punto di vista climatico il Madagascar si differenzia a seconda della posizione
geografica e del periodo: negli altipiani centrali durante l'inverno australe (giugno settembre) è piuttosto freddo e ventoso e le temperature precipitano decisamente
durante la notte; lungo la costa ovest il sole splende tutto l'anno, a parte qualche
debole pioggia tra gennaio e marzo; la costa est è la parte più piovosa in assoluto,
per questo la più verde e la più ricca di vegetazione e di foreste bellissime, i mesi in
cui piove meno sono settembre ed ottobre. In linea di massima quindi la stagione
migliore per visitare il paese è l'inverno australe ed i mesi ideali sono settembre,
ottobre e novembre. Sono da evitare i mesi da gennaio a marzo che coincidono
con l'estate e la stagione umida.
Che lingua si parla?
La lingua locale è il Malgascio con chiare influenze polinesiane ed indonesiane,
mescolate a quelle arabe ed europee; nei centri più piccoli si parla il dialetto che
cambia a seconda delle zone. La lunga colonizzazione però ha impresso negli
abitanti la lingua francese, tutt'oggi insegnata a scuola e parlata dalla gran parte
della popolazione.
C'è il fuso orario?
Il Madagascar è due ore avanti rispetto all'Italia; quando da noi vige l'ora legale (da
aprile a ottobre) occorre spostare l'orologio di una sola ora.
Quali sono i prefissi telefonici da utilizzare per telefonare?
Dal Madagascar all'Italia 0039
Dall'Italia al Madagascar 00261
Chiamando in Madagascar, il prefisso intercontinentale è seguito dal prefisso della
città, seguito dal numero dell'abbonato.
Come funzionano le telecomunicazioni?
3
Oggi chiamare in Madagascar è molto più facile rispetto a qualche anno fa, anche
se alcune volte può ancora cadere la linea. Ad oggi alcuni operatori privati hanno
istituito anche reti di telefonia cellulare che coprono le aree più turistiche ed
ovviamente la capitale, ed hanno accordi con i principali fornitori italiani.
Se necessitate dell'utilizzo della posta elettronica, ricordate che per il momento
soltanto nelle gradi città (Antananarivo, Tulear, Fort Dauphin, Diego Suarez,
Morondava, Toamasina) troverete dei punti dov'è possibile collegarsi alla rete con
una certa affidabilità.
Che tipo di voltaggio elettrico è utilizzato?
Il voltaggio è di 220 V. in quasi tutto il paese. Le prese sono progettate per l'uso di
spine bipolari e di tipo europeo. Nelle città principali l'energia viene erogata 24 ore
su 24, mentre nelle zone più remote è ancora difficile avere questo servizio: molte
strutture alberghiere infatti utilizzano dei generatori.
E' consuetudine lasciare mance?
La mancia è sempre un gesto molto apprezzato, anche se in questo paese non è
così comune: tuttavia è buon uso lasciare un piccolo compenso nei ristoranti di
categoria superiore ed alle guide locali durante le escursioni ai parchi. Non si usa
dare la mancia ai tassisti.
E' possibile noleggiare l'auto?
In quasi tutte le principali città e località turistiche si trovano tour operator ed
agenzie viaggi che affittano auto, ed il più delle volte vengono rilasciate con
l'autista (per il quali occorre prevedere anche vitto e alloggio) per un semplice e
giusto motivo: la rete stradale in Madagascar non è buona, a parte qualche
eccezione, e facendo diversamente l'importo per l'assicurazione sale a tal punto da
considerare molto più conveniente la soluzione con autista; il Madagascar inoltre è
poco attrezzato in materia di rimozioni ed emergenze. Il consiglio è quello di affittare
un'auto 4X4 anche se un po' più cara rispetto ad altre soluzioni, ma sicuramente la
più comoda e la più affidabile soprattutto se si devono attraversare piste e sterrati.
Com'è la rete stradale?
La rete viaria del Madagascar è costituita per la maggior parte da sterrati e piste: si
consideri infatti che su circa 50.000 chilometri di strade meno del 10% è asfaltato,
inoltre le distanze che dividono i principali centri sono realmente consistenti ed il
tempo impiegato per percorrerle dipende dallo stato delle strade e dal tipi di mezzo:
durante la stagione delle piogge le strade secondarie sono veramente impraticabili
ed in ogni caso anche sulle piste in buone condizioni raramente si riesce a superare i
50 km orari. Le strade attualmente asfaltate sono soltanto la RN7, che collega la
capitale a Tulear, la RN2 che collega invece la capitale alla cosa est e la RN4 che
arriva fino a Majunga. La rete ferroviaria è altrettanto scarsa: si tratta di linee
costruite durante il periodo della colonizzazione francese, per lo più utilizzate per il
trasporto di merci, fatta eccezione per FCE o Fianarantsoa - Cote Est, la linea che
collega l'altopiano, all'altezza di Fianarantsoa, a Manakara: si tratta di un tragitto
pittoresco e bellissimo attraverso la foresta orientale, a contatto con la gente locale
che utilizza spesso questa linea sia per spostarsi, ma soprattutto per il trasporto di
merci e prodotti.
4
E' consigliato viaggiare da soli?
Il Madagascar non è ancora (fortunatamente, per certi versi) così pronto al turismo
pertanto, da un lato la rete stradale ancora precaria e dall'altra le strutture
alberghiere concentrate soltanto nei più grossi centri, non consentono per la
maggior parte delle volte, di viaggiare in modo autonomo. Tuttavia per chi volesse
tornare a casa con il ricordo di indimenticabili esperienze fatte viaggiando a stretto
contatto con la gente locale, il mezzo più famoso ed utilizzato da queste parti è
sicuramente il taxi brusse: il più tipico e meno caro, utilizzato dalla gran parte dei
malgasci, considerando che qui l'auto privata è un lusso per pochi! Attenzione però,
sono sempre molto affollati (uomini, donne ed animali) e molto spesso sono costretti
a fermarsi per guasti o problemi tecnici. Nulla toglie comunque, soprattutto nei
periodi più tranquilli (evitando quindi i mesi di luglio ed agosto), di considerare un
viaggio in libertà, prevedendo la prenotazione dall'Italia di auto, minibus o
fuoristrada 4x4 con autista e, su richiesta, la prenotazione degli hotel lungo il
percorso. Questa soluzione consente di muoversi in piena sicurezza con autisti esperti
e liberamente, secondo interessi e ritmi personali. Le tappe possono essere decise
insieme al viaggiatore, studiate in modo da lasciare il giusto tempo per fare
interessanti escursioni nei Parchi e nelle Riserve Naturali, oltre che di osservare
tradizioni e costumi delle varie tribù locali.
Com'è la cucina?
La cucina malgascia è particolarmente profumata grazie all'utilizzo di spezie come
lo zenzero, il pepe, la noce moscata e varia da regione a regione ed a seconda di
dove si decide di mangiare. Il riso è sicuramente il piatto forte e rappresenta il 60%
dell'alimentazione quotidiana, affiancato generalmente da brodo di carne di zebu
(romanzava) oppure brodo a base di erbe selvatiche dal gusto piuttosto piccante.
L'altro piatto tipico è il ravitoto, ragù di carne condito con foglie di manioca pestate.
Lungo la costa si possono gustare frutti di mare e crostacei di vario tipo, gamberi,
aragoste de ostriche. I ristoranti delle principali città offrono ovviamente anche piatti
della cucina internazionale: molto diffusa la cucina francese e quella tipica della
vicina Reunion, a base di curry e rougail. Per la strada si possono trovare piccoli punti
di ristoro dove fare uno spuntino a base di manioca alla griglia e spiedini di carne.
Anche la frutta si trova in abbondanza: oltre alle noci di cocco, esiste infatti una
grande varietà di frutti tropicali, banane e datteri; da ottobre a dicembre inoltre,
nella parte settentrionale si trovano moltissimi ananas, manghi e banane. In tutte le
città si trova l'acqua minerale in bottiglia ed ovunque si trovano bibite analcoliche
ed il rum locale, non raffinato ottenuto dalla distillazione del riso e della canna da
zucchero. La birra è diffusa ovunque mentre per quanto riguarda il vino, la cui
produzione è stata introdotta dagli svizzeri negli anni '60, i migliori vigneti si trovano
nella zona di Fianarantsoa e nei dintorni di Ambalavao (altipiani centro meridionali)
a circa 800/1000 mt di altitudine.
Quali sport e attività è possibile praticare ?
Il Madagascar è un paese grande e vario e si presta ad innumerevoli attività per
scoprirne natura e popolo. I numerosi parchi e riserve istituiti dal MNP (Madagascar
National Park) infatti (associazione nazionale per la gestione delle aree protette)
oltre a limitare i danni a fauna a flora endemiche derivanti dalla deforestazione, si
prestano magnificamente a percorsi ed escursioni all'insegna della natura e del
trekking. In Madagascar è possibile inoltre fare bellissime escursioni al mare
soprattutto a nord ovest, vicino all'Isola di Nosy Be, a nord est nell'Isola di Sainte Marie
5
e lungo la costa sud-occidentale vicino a Tulear. Il crescente aumento dei turisti e
l'interesse per i parchi ed il mare hanno contribuito, soprattutto in questi ultimi anni,
alla nascita di molte società e strutture ricettive che organizzano passeggiate,
percorsi trekking all'interno del paese, e corsi subacquei ed altre attività nelle località
balneari.
Paesaggi e regioni
Il Madagascar è la quarta isola al mondo per grandezza, con una superficie di
587.000 kmq e geograficamente si divide da nord a sud in tre fasce verticali, oltre
all'estremo sud arido e semidesertico:
Il centro e gli altipiani
Questa regione, la più fredda del Madagascar durante l'inverno australe, copre
circa i tre quarti del paese e ne rappresenta la spina dorsale in quanto centro
storico, culturale e politico. Geograficamente si articola in tre massicci montuosi: il
Maromokotro, l'Ankaratra e l'Andringitra e vede Antananarivo, capitale, una delle
città più alte dominanti il paesaggio Merina circostante, fatto di colline e di piccoli
villaggi tradizionali, dove la gente abita in graziose casette di argilla e paglia.
Scendendo ecco la regione Betsileo, punto di incontro tra la regione centrale e la
costa meridionale, caratterizzata da distese di risaie e da vigneti.
La costa occidentale
L'ovest è caratterizzato da vaste pianure che scendono dolcemente dagli altipiani:
dalla punta settentrionale dove si trova Diego Suarez, fino alla regione arida di
Majunga e quindi a quella di Morondava dove crescono i baobab; il territorio è
quello dei Sakalava ed il paesaggio si presenta selvaggio e dominato da sterrati,
rigagnoli, grandi fiumi come il bellissimo Tsiribihina e dai famosi tsingy, grandi
pinnacoli di arenaria classificati dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Scendendo
lungo la costa i villaggi diventano quelli del Menabe 'grande rosso' e dei Vezo, i
pescatori nomadi del sud.
La costa orientale
L'est del Madagascar è in realtà un universo a parte, completamente diverso dal
resto del paese, lontano dalle torride e semidesertiche terre del sud e dell'ovest, e
da quelle più fresche dell'altopiano: da Fort Dauphin alla costa della vaniglia, che
vede Sambava capitale indiscussa, la costa è battuta dalle piogge per la maggior
parte dell'anno e si presenta pertanto verdissima, con foreste tropicali alternate a
canali navigabili e qualche rara spiaggia protetta dagli squali.
Sempre verde e giovane, questo litorale è anche la terra di mille leggende e storie
antiche, dove i pirati hanno lasciato i loro tesori, soprattutto nella bellissima isola di
Sainte Marie.
Il grande sud
La progressiva fine delle risaie e dei vigneti dell'altopiano centrale e l'apparizione dei
primi massi e delle prime tombe fanno pensare all'inizio di un nuovo territorio, dove
mandrie di zebù occupano tranquillamente le strade e dove il grande parco Isalo si
presenta in tutto il suo splendore.
È il regno della savana e della boscaglia: un ambiente unico nel suo genere dove
cadono meno di 500 mm di pioggia all'anno e dove si sviluppa una vegetazione
totalmente adattata al clima desertico.
6
Parchi e riserve
Il Madagascar è la meta ideale per gli amanti della natura: parchi e riserve ricchi di
flora e fauna infatti si presentano così come lo sono da sempre e si distinguono tra
loro a seconda della posizione geografica e del clima. Fra gli habitat tipici, la foresta
pluviale tropicale lunga la costa orientale, le praterie di montagna sugli altipiani
centrali e le savane che coprono gran parte dei bassipiani occidentali. In questi
habitat si trovano specie vegetali ed animali uniche al mondo e gli esperti
dichiarano che per più del 60% si tratti di fauna e flora endemiche, anche se si è
scoperto che circa l'85% delle foreste che ricoprivano in origine questa bellissima
isola, sono state distrutte dall'uomo. I motivi di tanta deforestazione sono da ricercarsi
nei metodi di agricoltura di sussistenza utilizzati delle popolazioni locali e nello
sfruttamento delle foreste a fini puramente commerciali: tutto ciò ha provocato
erosione e la perdita di habitat della fauna locale, tanto che molte specie sono a
rischio di estinzione. Fortunatamente oggi vi sono leggi nazionali che garantiscono
forme di protezione a determinate specie animali e vegetali, inoltre anche il WWF ed
altri enti stanno sensibilizzando la popolazione attraverso corsi di aggiornamento per
insegnanti, programmi istruttivi di conservazione dei beni pubblici, gestione delle
zone protette ed addestramento di amministratori e guardie forestali delle riserve.
Per la gran parte parchi e riserve sono gestiti dall'ANGAP (Associazione Nazionale
per la gestione delle aree protette) e se ne distinguono tre tipi: parchi nazionali,
riserve speciali e riserve naturali integrali e tra quelli più importanti da vedere si
ricordano i seguenti:
Parc Nationale d’Analamazaotra Andasibe - Riserva di Perinet
Soprannominato ancora oggi 'Perinet' come il vecchio nome francese, in realtà il
parco raggruppa la riserva speciale Indri Indri ed il parco di Mantadia. Si trova poco
lontano da Antananarivo, in direzione di Tamatave ed è conosciuta dagli
appassionati della natura per la ricchezza di piante e di lemuri, specie quelli notturni
e quelli della famiglia degli "indri indri". La riserva si estende su 810 acri a 900 metri di
altezza ed è popolata, oltre che dagli Indri Indri, da Lemur Fulvus, Lemur Bamboo,
Lemur Rubriventer. La flora è molto ricca e si notano diverse orchidee tra cui
Eulophella, Roempleriana Grammangi, Ellisi.
Parco Nazionale di Ranomafana
Con una superficie di 40.000 ettari, il parco si presenta con le sue colline coperte
dalla folta foresta pluviale che si aggrappa al monte e scende verso la vallata. Per
la ricchezza di flora e fauna selvatiche, il parco è considerato una della meraviglie
del Madagascar ed è uno dei parchi più visitati del paese. E' costituito per la
maggior parte da colline oscillanti tra gli 800 e i 1200 mt di altitudine, solcate da
numerosi corsi d'acqua che si gettano nel fiume Namorona. La parte più visitata dai
turisti è quella di Talatakely attraversata da due sentieri principali: quello breve di Ala
Mando (durata circa 2 ore tra andata e ritorno, attraverso un'area dove è possibile
avvistare diversi lemuri) e quello lungo che richiede circa 3 ore di cammino poiché si
spinge un po' più lontano per osservare meglio i lemuri ed infinite varietà di piante ed
uccelli.
Parco Nazionale d'Isalo
È un immenso massiccio di arenaria risalente al giurassico e si estende su una
superficie di circa 82.000 ettari. Si presenta con paesaggi di straordinaria suggestione
7
e merita davvero alcuni giorni di esplorazione a piedi: l'alternarsi di pianure erbose e
creste di arenaria segnata dal vento e dall'acqua, massi di roccia che nascondono
le antiche tombe dei Sakalava spingono i viaggiatori a seguire i sentieri già tracciati
per scoprirne la rara bellezza. Tra i luoghi di maggiore interesse il Canyon des Singes
ed il Canyon des Rats, la Piscine Naturelle e la Fenetre de l'Isalo.
Parco dell'Andringitra
Istituito nell'ottobre del '99, il parco dell'Andringitra rappresenta un'ottima alternativa
al parco Isalo, che d'estate diventa quasi inaccessibile. È uno dei più avvincenti da
visitare proprio per la varietà di ecosistemi che ospita: spettacolari vedute di enormi
picchi granitici, più di 50 Km di sentieri, foresta pluviale di bassa quota a est e ad
ovest praterie di alta montagna. L'incontro con la vita, la cultura e le caratteristiche
di popoli indigeni malgasci, Betsileo e Bara, sono inoltre assicurate. L'itinerario più
interessante dal punto di vista naturalistico è il Pic Boby: dopo circa due ore di
cammino la vista sull'Andringitra è bellissima! Varie le possibilità di campeggio.
Riserva del Berenty
La riserva del Berenty sorge a circa 100 km in direzione ovest dalla città di Fort
Dauphin e si raggiunge percorrendo una pista di terra rossa, in mezzo a chilometri e
chilometri di terreno coltivato a sisal. Voluta dalla famiglia De Haulme nel 1936, la
riserva è concepita per proteggere e salvaguardare un tipo di foresta molto fitta e
dominata dai tamarindi, dove vegetazione endemica e fauna sono severamente
protette. Una passeggiata nella foresta fittissima e lussureggiante permette di
avvicinare senza difficoltà diverse specie di lemuri - come il Sifaka, il Lemur Catta, il
Lepilemur Leucopus oltre a volpi volanti, serpenti, pappagalli, aquile e piccoli
scoiattoli.
Parco Nazionale degli Tsingy di Bemaraha
Le formazioni carsiche di questo parco sono uniche al mondo e sono state
considerate dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità. Tutto ha inizio 200 milioni
di anni fa quando l'altopiano di Bemaraha si trovava sommerso dalle acque del
canale del Mozambico e conchiglie e coralli si saldarono lentamente tra di loro
formando una gigantesca placca calcarea, che emergendo si seccò provocando
così la formazione di canyon. Il modo migliore per vedere il parco è partire da
Morondava oppure da Belo sur Tsiribihina ed avventurarsi all'interno di queste
bellissime formazioni rocciose, un tempo regno della tribù Vazimba.
Riserva Speciale dell'Ankarana
La riserva è il secondo luogo del Madagascar dove si possono vedere gli Tsingy
(dopo quelli di Bemaraha) e comprende lo spettacolare Massiccio di Ankarana che
si erge circa 100 Km a sud di Diego Suarez, in una regione selvaggia caratterizzata
da formazioni rocciose e da flora e fauna molto ricche, numerosi laghi ed un'estesa
rete di grotte. Qui convivono tranquillamente baobab, alberi di cassia, fichi ed alberi
tipici della foresta secca e lemuri, coccodrilli e molte specie di uccelli. Di particolare
interesse la Grotte des Chauves-Souris, la Grotte d'Andrafiabe e la Grotte des
Crocodiles.
Parco Nazionale della Montagne D'Ambre
Sorge a circa 40 km a sud dalla città di Diego Suarez e rappresenta un tipico
esempio di foresta umida.
8
Raggiunge i 1470 mt di altitudine e con la sua fitta vegetazione, paragonabile alle
foreste della costa est, ricopre un massiccio vulcanico. Ospita 7 specie di lemuri ed è
un vero giardino botanico in quanto sono 1000 le specie di piante presenti.
Passeggiate lungo i sentieri faranno scoprire anche i suoi 5 laghi vulcanici.
Flora e fauna
Separatosi dal continente africano qualche decina di milioni di anni fa, il
Madagascar possiede una grande varietà di piante ed animali endemici, ed a
questo proposito sono stati istituiti molti parchi, riserve integrali e speciali per cercare
di proteggere il più possibile la natura dal degrado ambientale: purtroppo infatti la
distruzione delle foreste, causata da sistemi di coltivazione non sempre corretti usati
dalle tribù locali, stava pian piano distruggendo l'immenso patrimonio di foreste
primarie ed animali del paese, ma dopo l'intervento del Governo, in collaborazione
con organismi internazionali, molte cose sono cambiate ed anche il popolo, dopo
una forte campagna di sensibilizzazione e di formazione, comincia a capire
l'importanza di preservare l'ambiente.
Flora endemica: Percorrendo il territorio da nord a sud e da est a ovest, la diversità
climatica e la particolare formazione del terreno permettono di osservare
un'incredibile varietà di situazioni ambientali ed un'altissima quantità di specie
endemiche: dalle foreste subalpine dell'altopiano centrale alla vegetazione
tropicale delle isole di Nosy Be e Sainte Marie, dalla giungla tropicale della costa est
alla vegetazione tipicamente desertica del sud, si contano circa 12.000 specie di
piante, 700 tipi diversi di orchidee, oltre 110 varietà di palme, senza contare
l'incredibile abbondanza di spezie come la cannella, il pepe, il caffè, il cacao,
l'ylang-ylang dal quale estraggono la pregiata essenza utilizzata per la produzione
della gran parte dei profumi in tutto il mondo, la vaniglia e la canna da zucchero.
Abbondante anche la frutta: oltre a quella che cresce normalmente anche in
Europa, c'è un grande assortimento di frutta tropicale come ananas, mango,
papaya
e
molte
varietà
di
banane.
Numerose inoltre le quantità di legni pregiati come l'ebano, il palissandro, bambù
giganti, felci ed euforbie e l'agave, presente soprattutto al sud e dalla quale si estrae
il sisal, fibra esportata in tutto il mondo. Di particolare interesse per la ricerca
scientifica sono le numerose piante medicinali: ne esistono oltre 600 specie e sono
esportate in tutto il mondo per la cura di diverse patologie.
Fauna endemica: in Madagascar non esistono grandi mammiferi e la lontananza dal
continente africano e dall'oriente, ha garantito la crescita e lo sviluppo di specie
animali uniche al mondo: migliaia di farfalle (300 specie di cui il 97% endemiche) ed
invertebrati ma soprattutto circa una cinquantina di specie di lemuri tra diurni e
notturni e camaleonti; nei laghi sotterranei inoltre e nei fiumi vivono coccodrilli e più
di 250 specie di rettili; sono molti gli uccelli, anche acquatici ed i rapaci. Anche il
mare merita un po' di attenzione per la ricchezza delle sue acque e per la diversità
di specie che vi vivono: sicuramente quello che bagna le coste occidentali del
paese è il mondo marino più ricco ed interessante, dove la barriera corallina è
rimasta intatta e dove vivono numerose specie di pesci tipici del reef. Soprattutto a
nord sono numerosi i branchi di pesci pelagici, ambiti dagli appassionati della pesca
d'altura.