Comunicato Stampa
n° 2 del 25 Maggio 2012
Oggetto: BENEDIZIONE DI N. 2 TELE PRESSO LA PARROCCHIA SAN MARTINO
VESCOVO DI CARRUBA.
Si svolgerà domenica 27 Maggio alle ore 19:30 la cerimonia di benedizione di due tele presso la
parrocchia di San Martino Vescovo a Carruba di Riposto. Le tele, opera dell’artista Giuseppe
Giuffrida (che ha già realizzato opere nelle chiese di Catania, Aci Sant'Antonio, Acireale,
Acicastello, Acicatena, etc), saranno benedette dal vescovo S.E. Mons. Giuseppe Costanzo, vescovo
emerito di Siracusa ed originario della stessa Carruba. Le tele, raffiguranti la Visitazione di Maria e
San Martino che dona il mantello al povero, sono delle dimensioni di metri 3,60 x 2 e vanno a
completare il transetto della chiesa. L’opera è donata dalle commissioni per i festeggiamenti di San
Martino e della Madonna delle Grazie.
Lunedì 4 Giugno alle ore 19.30 ci sarà una conferenza di presentazione delle tele alla presenza del
vescovo della diocesi S.E. Mons. Antonino Raspanti e dell’autore.
Alcune note esplicative sulle tele:
Le tele raffigurano la Visitazione di Maria e San Martino che dona il mantello al povero. Sono due quadri speculari: il
primo esprime la carità intesa come dono di Cristo e risposta ai bisogni spirituali; il secondo descrive la carità come
condivisione e risposta ai bisogni materiali.
Entrambi ritraggono due personaggi: il personaggio più importante sta in piedi (la Madonna e san Martino), è più
giovane del secondo personaggio a cui presta soccorso quasi ad indicare un'inversione di ruoli (madre-figlia, padrefiglio), il suo gesto (l'abbraccio e il dono del mantello) è illuminato da un fascio di luce dal cielo inteso come "dito del
Padre" che indica a noi l'azione caritativa da imitare. Il personaggio secondario attraverso il gesto di carità è rialzato
dalla sua condizione (Elisabetta in ginocchio, il povero a terra).
Sono presenti due animali: l'asino nella visitazione ci parla dell'umiltà e del servizio di Maria, il cavallo dice la forza e
il coraggio di Martino. Lo sfondo della visitazione è la casa di Elisabetta, simbolo di Maria "casa di Dio e per i figli di
Dio". All'orizzonte dell'atto di carità di Martino si intravede Tours come futuro della sua azione pastorale.
Due caratteristiche legano le tele al paese di Carruba: Martino dona il mantello sotto un "carrubo" e sullo sfondo della
visitazione si contano "Sette case". Anche qui la simbologia può allargare i suoi significati. Nella tradizione cristiana il
Carrubo è identificato con il Pane di San Giovanni perché, secondo la leggenda, Giovanni Battista si nutriva soltanto
con i frutti di questa pianta, ritenendola albero lunare e di conseguenza credendo che la sua evoluzione l'avrebbe resa
solare, simbolo di Battesimo e Redenzione. Una leggenda popolare, invece, lega il Carrubo a Guglielmo II di Sicilia
detto 'il Buono'. Si racconta, infatti, che, dopo essere salito al trono di Sicilia alla morte del padre, per riposare
durante una battuta di caccia nei boschi di Monrealesi addormentò sotto un Carrubo. In sogno la Madonna gli rivelò
che nel luogo in cui stava riposando si trovava un immenso tesoro e chiese a Guglielmo di usarlo per edificare un
tempio. Al risveglio Guglielmo fece scavare ai piedi del Carrubo e, proprio come predetto dal sogno, trovò una gran
quantità di monete d'oro. Si dice che grazie a quelle monete fu realizzato il Duomo di Monreale. Mentre "Le sette case"
sono i sacramenti, i doni dello spirito, le virtù, etc.
I direttori
Don Marco Catalano
Avv. Mario Di Prima