64 Parte Seconda - Conoscenze teoriche I filamenti intermedi hanno un diametro di circa 10 nm, ogni filamento è formato da protofilamenti costituiti a loro volta da subunità proteiche avvolte ad elica. Sembrano essere degli stabilizzatori della forma cellulare e forniscono resistenza meccanica allo stiramento (cheratine e neurofilamenti nei vertebrati). Non sono diffusi in tutti gli eucarioti, nelle cellule vegetali sembrano essere presenti solo come elementi di rinforzo dell’involucro nucleare interfasico. I mitocondri sono gli organuli nei quali avviene la respirazione aerobica. Sono delimitati da due membrane: la membrana esterna è liscia e permette il passaggio di molecole di piccole dimensioni; quella interna è ripiegata a formare le creste mitocondriali, è selettivamente permeabile, comprende le catene di trasporto degli elettroni e le ATP sintasi. Vengono così a formarsi due compartimenti: lo spazio intermembrana e la matrice mitocondriale. Quest’ultima e le creste mitocondriali sono sede delle reazioni enzimatiche che permettono la liberazione di energia da molecole organiche e il suo trasferimento a molecole di ATP (adenosin-trifosfato) con consumo di ossigeno e liberazione di anidride carbonica. I mitocondri hanno un diametro di circa 0,5 µm e presentano varie forme e lunghezze; sono organuli semiautonomi e contengono l’informazione genetica necessaria per la sintesi di alcune delle loro proteine. Nella matrice mitocondriale sono presenti più filamenti di DNA circolare, RNA e ribosomi simili a quelli presenti nei procarioti. I mitocondri giocano un ruolo importante nell’induzione dell’apoptosi o morte cellulare programmata. Mentre i mitocondri sono presenti in tutte le cellule eucariotiche i cloroplasti sono organuli caratteristici delle cellule vegetali. Entrambi sono organuli semiautonomi, circondati da doppia membrana e sono in grado di trasformare l’energia. I cloroplasti trasformano l’energia luminosa in energia chimica del glucosio e altri carboidrati utilizzando come composti di partenza acqua e anidride carbonica. Hanno forma discoidale, sono lunghi circa 4-6 µm, presentano uno spazio intermembrana tra membrana esterna e interna. La membrana interna contiene una sostanza fondamentale più o meno omogenea detto stroma (sede delle reazioni di fissazione del carbonio) ed è ripiegata a creare un sistema di membrane, i tilacoidi, che sono organizzati in pile dette grana. Sulle membrane tilacoidali sono presenti i fotosistemi (contengono le clorofille, pigmenti di colore verde in grado di intrappolare l’energia luminosa per la fotosintesi e i carotenoidi, pigmenti accessori di colore giallo arancio), le catene di trasporto degli elettroni e le ATPasi che sono coinvolti nell’intrappolamento dell’energia luminosa e nella sua trasformazione in energia chimica. I cloroplasti rappresentano uno dei vari tipi di plastidi che si sviluppano a partire dai proplastidi i quali possono differenziarsi anche in cromoplasti, leucoplasti, amiloplasti. Sia i plastidi che i mitocondri si accrescono e si riproducono autonomamente all’interno della cellula, contengono piccole quantità di DNA circolare, RNA e ribosomi simili a quelli dei procarioti; queste e altre considerazioni sono alla base della teoria endosimbiontica secondo la quale questi due organuli si sono evoluti a partire da procarioti che si erano stabiliti all’interno di cellule più grandi, perdendo in seguito la loro capacità di sopravvivere come organismi autonomi. Molte delle funzioni svolte dai lisosomi nelle cellule animali (es. degradare organuli degenerati) sono svolte dai vacuoli nelle cellule vegetali. I vacuoli sono delimi-