GRUPPO TARSKI TESI: GLI ESSERI UMANI NON SI SONO EVOLUTI, MA SONO STATI CREATI DA DIO Posizione PRO Argomentazione in forma canonica P1 Non esistono teorie scientifiche certe che provano l’origine del “tutto”. P2 L’essere umano, che è parte del “tutto”, a sua volta non è soltanto frutto di una evoluzione. P3 Il “tutto” nasce grazie ad una forza trascendentale, che è Dio. : . T. Gli esseri umani non si sono evoluti, ma sono stati creati da Dio Argomentazione 1 A1P1 Paul Davies, fisico saggista e divulgatore scientifico inglese, nel suo libro “Dio e la nuova fisica” prova come la teoria dello stato di stazionamento, quella del Big Bang e il principio di causalità nonostante vogliano provare l’origine dell’universo, non ne definiscono la vera causa iniziale. “La trattazione dei rapporti fra teologia e scienza in merito al tema dell'origine dell'universo e alla già trascorsa competizione fra teoria dello stato stazionario e teoria del Big Bang, si conclude, nel capitolo II intitolato "Genesi", riproponendo considerazioni alquanto semplicistiche: «Quindi Dio risulta del tutto assente nel modello dell'universo stazionario. In primo luogo perché l'energia primaria necessaria per la creazione della materia non viene essa stessa creata, ma deriva semplicemente dall'accumularsi di energia negativa in un altro sistema; poi perché spazio e tempo non sono stati creati, ma esistono da sempre. [...] Il fatto che la moderna cosmologia ha fornito prove convincenti di ordine fisico sull'esistenza di una creazione è fonte di grande soddisfazione tra i teologi» (p. 43). Espressione di un preciso luogo comune in questo genere di divulgazione scientifica, le precedenti affermazioni verrebbero facilmente contraddette dall'applicazione di una corretta metafisica dell'atto creatore, come già chiarito secoli fa da Tommaso d'Aquino (rimandiamo il lettore interessato alla voce Creazione , on line su questo Portale). Poco più avanti, però, lo stesso Davies, sembra esserne conscio: «Dunque la creazione della materia dallo spazio vuoto [energia presente nella densità dello spazio-tempo vuoto, ndr], forse senza nemmeno bisogno d'energia, equivale al concetto di creazione ex nihilo della teologia? Si potrebbe obiettare che la scienza ancora non spiega l'esistenza dello spazio (e del tempo). Anche ammettendo che la creazione della materia, da sempre attribuita all'intervento divino, si possa (forse) spiegare ricorrendo alle scienze fisiche, bisogna pur sempre riconoscere che solo ricorrendo a Dio si può motivare l'esistenza stessa dell'universo. Perché, in primo luogo, esistono spazio e tempo, di modo che da essi possa nascere la materia?» (p. 54) In merito al principio di causalità, il libro sottolinea la critica operata dalla meccanica quantistica e la difficoltà di impiegare tale principio in teologia naturale, riproponendo tuttavia entrambe le considerazioni in modo piuttosto convenzionale. «L'argomento cosmologico si fonda sul presupposto che ogni cosa deve avere una causa; e arriva alla conclusione che almeno una cosa (Dio) non è causata da alcunché: l'argomento è dunque intrinsecamente contraddittorio. Inoltre, se si ammette che qualcosa - e cioè Dio - possa esistere senza causa, viene meno la necessità del concetto di Dio. Infatti, anche l'universo stesso potrebbe esistere senza una causa esterna a sé. Supporre che l'universo sia causa di se stesso richiede una sospensione dell'incredulità non maggiore che dichiarare che Dio è causa di se stesso» (p. 61). Anche qui, basterebbe un riferimento al problema filosofico della contingenza per dirimere la questione, o almeno per porla nei suoi giusti termini, evitando di collocare Dio e il mondo sullo stesso piano. Il punto interessante è che l'A. pare finire con il rendersene conto quando, proprio al termine del capitolo III intitolato "Dio ha creato l'universo?" afferma: «Anche se possiamo attribuire una causa a ogni evento (e ciò è improbabile, a quanto ci dice la fisica quantistica) rimarrebbe sempre misterioso perché l'universo è fatto come è fatto, o perché c'è un universo mentre potrebbe non esserci» (p. 67). E poco più avanti: «Dio quindi non è tanto causa dell'universo quanto spiegazione dell'universo stesso» (p. 71). Siamo di fronte ad una sorta di "filosofia spontanea", che con linguaggio incerto, ma intuendo in fondo la portata del problema, cerca di esprimersi come può «L'universo è così com'è perché Dio ha deciso che fosse così. La scienza, che per definizione si occupa solo dell'universo fisico, potrà riuscire a spiegare ogni cosa ricorrendo ad altre cose, ma la totalità delle cose fisiche richiede una spiegazione dall'esterno» (pp. 72-73) :. P1 Non esistono teorie scientifiche certe che provano l’origine del “tutto” Argomentazione 2 A1P2 Per Il genetista F.Collins, responsabile del Progetto Genoma Umano, l’evoluzione non può essere casuale. Egli afferma che la sequenza completa del DNA umano è chiamata “Il linguaggio di Dio”. “la scienza non ha come suo scopo diretto quello di dimostrare l’esistenza di Dio, ma può essere un primo gradino per arrivare poi, con un ragionamento filosofico, a Dio”; “l’evoluzione spiega il come, non il perché”. A2P2 Secondo il genetista Anthony Flew, a proposito del DNA non è possibile parlare di “casualità” ma di un “Disegno Intelligente” pensato da Dio. “Grande scalpore provocò nell’alto ambiente scientifico internazionale il famoso genetista inglese Anthony Flew (1923-2010), il cui ostentato ateismo era noto (e militante, insieme a Dawkins) così da scrivere God and Philosophy e Theology and Falsification (1950). Ad un importante congresso scientifico internazionale (New York, 2004), terminati i suoi studi sul DNA, affermò pubblicamente che a proposito proprio del DNA non si poteva più parlare di “casualità” ma di un “Disegno intelligente”, pensato da Dio. Nel 2007 scrisse allora There is a God(sottotitolo: Come il più famoso ateo del mondo ha cambiato idea), creando stupore e scompiglio negli ambienti culturali statunitensi e mondiali.” :. P2 L’essere umano, che è parte del “tutto”, a sua volta non è soltanto frutto di una evoluzione. Argomentazione 3 A1P3 Stephen Gould (che è stato un biologo, zoologo, paleontologo e storico della scienza statunitense) ha osservato che l’evoluzione, come teoria scientifica, e la creazione, come verità teologica, appartengono a due ordini di conoscenza diversi, a due magisteri non sovrapponibili e quindi non possono entrare in conflitto tra loro. A2P3 Papa Francesco ritiene che l’Evoluzione presuppone la Creazione degli esseri che successivamente si sono evoluti. “[…] Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose, ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. […] L’Evoluzione nella natura non contrasta la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono. […]” Papa Francesco in un discorso rivolto alla Pontificia Accademia delle scienze. A3P3 Dio è “causa prima”, che fa esistere le cose, e le cose stesse nella loro evoluzione sono “cause seconde”. “La teologia, sulla linea del pensiero di san Tommaso, vede Dio come «causa prima» che fa esistere le cose, cioè gli elementi della natura, come «cause seconde», nel loro inizio e nei cambiamenti che le caratterizzano. I fattori della natura vengono considerati come «cause seconde». Si può dire che nella evoluzione si prolunga la creazione.” “Dobbiamo quindi evitare di essere catturati in una sorta di tautologia, come quando di fronte all’innegabile sapienza che regola ogni fenomeno, e ancor più proprio nel campo della biologia – ci limitiamo a dire “la natura fa così, perché è strutturata così”. Dire “è così perché è così” non è certo un atteggiamento scientifico e razionale, ma il rifiuto di cercare una spiegazione razionale. Se nella natura vediamo delle tendenze verso uno scopo (fosse anche quella dell’evoluzione), significa che c’è una finalità; ma se c’è una finalità significa che c’è una mente (un progetto, un disegno). Non è ovviamente intelligente la natura stessa (se dessimo poteri spirituale, di pensiero, alla Natura stessa torneremmo all’arcaico animismo). Dunque riconoscere nella natura una finalità è come riconoscere l’esistenza di una Mente creatrice, cioè Dio.” :.P3 Il “tutto”, nasce grazie ad una forza trascendentale, che è Dio. Contro argomenti: C1 Charles Darwin e Mendel, rispettivamente con la mutazione casuale, teoria della selezione naturale e le leggi sull’ereditarietà, provano quella che è l’evoluzione della specie e in particolare degli esseri umani. Resti fossili sono i primi esempi diretti da cui partire per poter definire ed affermare la possibile validità di tali teorie. “In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti morfologici, strutturali e funzionali negli organismi viventi. Le affinità morfologiche e biochimiche tra le diverse specie oggi viventi sulla Terra (che sono accomunate dalla stessa struttura del DNA, dallo stesso codice genetico, dagli stessi amminoacidi utilizzati nelle catene proteiche), insieme alle evidenze paleontologiche, indicano come esse derivano tutte quante, attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni. Ciò era stato ipotizzato dallo stesso Charles Darwin, nella sua visione dell'albero della vita, che è uno degli aspetti più interessanti della sua opera. L'evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile appunto all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'evoluzione della vita sulla Terra. Ha trovato un primo riscontro nelle leggi di Mendel sull'ereditarietà dei caratteri nel secolo XIX, e poi, nel XX, con la scoperta del DNA e della sua variabilità.” “Le mutazioni sono dei cambiamenti ereditari del materiale genetico e sono eventi rari, casuali ed improvvisi. Le mutazioni possono essere classificate anche in base alla causa che le ha provocate: 1. Le mutazioni spontanee sono cambiamenti permanenti del materiale genetico che si verificano senza l’intervento di una causa esterna. In altre parole, sono una conseguenza dell’imperfezione dei dispositivi cellulari. 2. Le mutazioni indotte si verificano in seguito a un cambiamento permanente del DNA provocato da un fattore esterno alla cellula, detto agente mutageno.” “La teoria dell’evoluzione di Darwin, tutte le specie viventi sono tra loro imparentate e sono discese da antenati comuni vissuti in epoche più o meno remote. Procedendo a ritroso nel tempo si arriverebbe all’antenato comune di tutte le specie. Darwin parte da due affermazioni principali: - Spesso i membri di una popolazione hanno caratteristiche variabili, la maggior parte dei quali è ereditata dai genitori. - Tutte le specie possono generare una prole più numerosa e la disparità tra numeri di individui e risorse disponibili porta necessariamente ad una “lotta per l’esistenza”, in cui sopravvivono i più adatti, gli altri non sopravvivono perché la natura opera una selezione naturale. Gli individui che sopravvivono, quindi più adatti, riproducendosi, trasmettono ai loro discendenti le caratteristiche vantaggiose definite “adattamenti”. “ C2 L’origine degli esseri umani è giustificata dal principio di causalità, dalla teoria del Big Bang o dalla teoria dello stato stazionario. “Darwin era convinto dell'esistenza di un'affinità tra i cambiamenti delle specie domestiche e quelli degli organismi selvatici. Questa analogia tra selezione 'artificiale' e selezione 'naturale', che precede l'identificazione di un meccanismo causale, costituisce la premessa di tutti i successivi sviluppi della sua teoria evolutiva.” “La teoria dello stato stazionario postula che l'universo mantenga le stesse proprietà nello spazio e nel tempo e non abbia né inizio né fine.” “Il Big Bang (letteralmente in inglese "Grande Scoppio") è un modello cosmologico basato sull'idea che l'universo iniziò ad espandersi a velocità elevatissima in un tempo finito nel passato a partire da una condizione di volume ridottissimo e temperatura e densità estreme, e che questo processo continui tuttora. È il modello predominante nella comunità scientifica e ha avuto conferme basate su prove e osservazioni astronomiche.” :.(~T) Gli esseri umani si sono evoluti, e non sono stati creati da Dio Argomentazione 4 (confutazione C1) La teoria della selezione naturale e le leggi sul carattere ereditario sono di fatto possibilmente validi e provati. Nella mutazione casuale però, attraverso la definizione riportata vediamo come questa possa essere caratterizzata da eventi rari, casuali ed improvvisi. Dati dal caso quindi. Perché? Da parte di chi?... Ciò che preme sottolineare in ogni caso, è che esse non sarebbero state ideate e poi studiate se non ci fosse stata a capo una forza trascendentale, e cioè Dio, che ha dato inizio a tutto. La creazione è necessaria per l’evoluzione, la seconda necessita della prima. Un esempio, è ciò che afferma Flew, ex ateo divenuto poi deista, riguardo l’uomo: “La mia sola e unica prova rilevante per un Dio aristotelico è l’apparente impossibilità di fornire una teoria naturalistica dell’origine del DNA della prima specie riproduttiva. […] l’unica ragione che ho per iniziare a pensare di credere in un Dio Causa Prima è l’impossibilità di fornire una spiegazione naturalistica dell’origine dei primi organismi riproduttivi”. Argomentazione 5 (confutazione C2) Per quanto riguarda la teoria del Big Bang o dello stato stazionario e del principio di causalità, può essere riproposto lo scritto “Dio e la nuova fisica” di Paul Davies che dimostra l’ inefficacia di queste. Argomentazione 6 (confutazione C2) E’ di seguito riportata una delle molte lettere in cui Darwin dichiara i propri dubbi ad Asa Gray, un noto botanico americano, riguardo l’origine dell’universo e in particolare dell’uomo. Queste lettere sono riportate in una delle sezioni dedicate a Charles Darwin dal sito dell’ University of Cambridge. Down Bromley Kent May 22d My dear Gray. [...] With respect to the theological view of the question; this is always painful to me.— I am bewildered.— I had no intention to write atheistically. But I own that I cannot see, as plainly as others do, & as I shd wish to do, evidence of design & beneficence on all sides of us. There seems to me too much misery in the world. I cannot persuade myself that a beneficent & omnipotent God would have designedly created the Ichneumonidæ with the express intention of their feeding within the living bodies of caterpillars, or that a cat should play with mice. Not believing this, I see no necessity in the belief that the eye was expressly designed. On the other hand I cannot anyhow be contented to view this wonderful universe & especially the nature of man, & to conclude that everything is the result of brute force. I am inclined to look at everything as resulting from designed laws, with the details, whether good or bad, left to the working out of what we may call chance. Not that this notionat all satisfies me. I feel most deeply that the whole subject is too profound for the human intellect. A dog might as well speculate on the mind of Newton.— Let each man hope & believe what he can.—Certainly I agree with you that my views are not at all necessarily atheistical. The lightning kills a man, whether a good one or bad one, owing to the excessively complex action of natural laws,—a child (who may turn out an idiot) is born by action of even more complex laws,— and I can see no reason, why a man, or other animal, may not have been aboriginally produced by other laws; & that all these laws may have been expressly designed by an omniscient Creator, who foresaw every future event & consequence. But the more I think the more bewildered I become; as indeed I have probably shown by this letter. Most deeply do I feel your generous kindness & interest.— Yours sincerely & cordially Charles Darwin Traduzione: Down Bromley Kent 22 maggio Mio caro Gray, […] In merito all’aspetto teologico della domanda; è sempre doloroso per me.— sono sconcertato— non avevo alcun’intenzione di dare un’impronta atea al mio scritto. Ma confesso che non riesco a vedere, chiaramente come altri e come desidererei, prove di un progetto e di benevolenza tutto attorno a noi. Mi sembra ci sia troppa miseria nel mondo. Non riesco a convincermi che un Dio benevolo e onnipotente avrebbe creato di proposito le Ichneumonidæ con l’espressa intenzione che si alimentassero all’interno dei corpi vivi dei vermi, o che un gatto dovesse giocare con i topi. Non credendoci, non vedo alcuna necessità nel credere che l’ideazione dell’occhio sia stata mirata. D’altra parte, non riesco comunque ad accontentarmi di guardare questo meraviglioso universo e specialmente la natura dell’uomo, e di concludere che tutto sia l’esito della forza bruta. Sono incline a guardare tutto come risultante da leggi mirate, con i dettagli, vuoi buoni vuoi cattivi, lasciati all’elaborazione di quello che noi potremmo chiamare caso. Non che questa concezione mi soddisfi affatto. Nel più intimo di me stesso, sento che l’intera materia è troppo profonda per l’intelletto umano. Un cane potrebbe ugualmente speculare sulla mente di Newton. — Lasciamo che ogni uomo speri e creda quel che può.—Concordo certamente con Lei che le mie vedute non sono affatto necessariamente atee. Il fulmine uccide un uomo, che sia un buono o un cattivo, a causa dell’azione esageratamente complessa delle leggi naturali - un bimbo (che potrebbe risultare un idiota) nasce per effetto di leggi ancor più complesse; e non riesco a concepire alcun ragione per cui un uomo, o altro animale, non potrebbe essere stato prodotto ab origine da altre leggi e che tutte queste leggi potrebbero essere state ideate da un Creatore onnisciente, che prevedesse ogni evento e conseguenza futuri. Ma più penso più mi sento sconcertato; come in effetti ho probabilmente palesato in questa lettera. Sono profondamente colpito dalla Sua gentilezza e dal Suo interesse.— Sinceramente e cordialmente Suo, Charles Darwin FONTE (F) “Dio e la nuova fisica”, Paul Davies F Saggio, “Dio e la nuova fisica” di Giuseppe Tanzella-Nitti A1P1 Paul Davies, fisico saggista e divulgatore scientifico inglese, nel suo libro “Dio e la nuova fisica” prova come la teoria dello stato di stazionamento, quella del Big Bang e il principio di causalità nonostante vogliano provare l’origine dell’universo, non ne definiscono la vera causa iniziale. P1 Non esistono teorie scientifiche certe che provano l’origine del “tutto”. F Antony Flew, Wikipedia F Collins, Wikipedia P2 L’essere umano, che è parte del “tutto”, a sua volta non è soltanto frutto di una evoluzione. P3 Il “tutto” nasce grazie ad una forza trascendental e, che è Dio. (T): GLI ESSERI UMANI NON SI SONO EVOLUTI, MA SONO STATI CREATI DA DIO. F “Fede ed evoluzionismo” A1P2 Per Il genetista F.Collins, responsabile del Progetto Genoma Umano, l’evoluzione non può essere casuale. Egli afferma che la sequenza completa del DNA umano è chiamata “Il linguaggio di Dio”. A2P2 Secondo il genetista Anthony Flew, a proposito del DNA non è possibile parlare di “casualità” ma di un “Disegno Intelligente” pensato da Dio. F “Dio non è contro Darwin” A1P3 Osservazioni di Stephen Gould A3P3 Dio è “causa prima”, che fa esistere le cose, e le cose stesse nella loro evoluzione sono “cause seconde”. F “La Teoria del Big Bang non contraddice l’evoluzione” A2P3 Papa Francesco ritiene che l’Evoluzione presuppone la Creazione degli esseri che successivamente si sono evoluti. (~T): GLI ESSERI UMANI SI SONO EVOLUTI, E NON SONO CREATI DA DIO. F Teoria dell’Evoluzione, Wikipedia F “Mutazioni geniche, cromosomiche e genomiche” F “Charles Darwin e la Teoria dell’Evoluzion e” F “Che cosa sono le mutazioni” Zanichelli F “La Teoria dell’Evoluzione di Darwin” di Janet Browne, Treccani C2 L’origine degli F “La teoria dello stato stazionario” Wikipedia esseri umani è giustificata dal C1 Charles Darwin e Mendel, principio di rispettivamente con la mutazione casuale, teoria della selezione naturale e causalità, dalla teoria del Big le leggi sull’ereditarietà, provano quella Bang o dalla che è l’evoluzione della specie e in teoria dello stato particolare degli esseri umani. Resti fossili stazionario. F “La teoria del Big Bang” Wikipedia sono i primi esempi diretti da cui partire per poter definire ed affermare la possibile validità di tali teorie. Argomentazione 6 (confutazione C2) Argomentazione 4 (confutazione C1) F “Antony Flew bogus book”, Richard Carrier Argomentazione 5 (confutazione C2) F “Dio e la nuova fisica” Paul Davies F “Darwin Correspondence Project” University of Cambridge Fonti consultate - http://richardcarrier.blogspot.it/2007/11/antony-flew-bogus-book.html Enciclopedia Treccani “Dio e la nuova fisica”, Paul Davies Wikipedia http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/creazione-dio-non-e-contro-darwin.aspx http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Big-Bang-non-contraddice-interventoDio.aspx http://evoluzionescientifica.altervista.org/i-fossili-la-teoria-darwin/ http://disf.org/darwin-esistenza-dio-lettere https://www.darwinproject.ac.uk/ http://www.federica.uninai.t/medicina-veterinaria/zootecnica-generale-emiglioramento-genetico/mutazioni-geniche-cromosomiche/ http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologia/che-cosa-sono-le-mutazioni/lemutazioni-sono-spontanee-o-indotte http://www.studiarapido.it/charles-darwin-teoria-dellevoluzione/ http://www.laviadellavita.it/page_108.html http://disf.org/cosa-devo-sapere-su/9788804386476 Argomentazione discorsiva Com’è iniziato tutto? Nel corso di questi millenni, si è discusso su quale fosse l’origine della vita nel nostro pianeta e anche dell’universo stesso. Ci sono stati e ci sono tuttora, contrasti derivanti da ideologie diverse tra loro. Il dibattito principale ruota attorno alle teorie dell’Evoluzione e della Creazione. Quello che noi intendiamo spiegare è che in realtà queste ultime non sono divergenti, bensì coesistono e sono tra loro complementari. Nella teoria dell’evoluzione di Darwin si afferma che tutte le specie viventi sono tra loro imparentate e sono discese da antenati comuni vissuti in epoche più o meno recenti; si tratta di una “selezione naturale”, nella quale in una “lotta per l’esistenza” prevale il più forte (cosiddetto “fenomeno di adattamento”). Con la Creazione viene sostenuto che all’origine di ogni cosa ci sia un “Dio come causa prima”. E’ curioso come lo stesso Papa Francesco in un discorso affermi: “[…]Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose, ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Così la Creazione è andata avanti per secoli e secoli, millenni e millenni, finché è diventata quella che conosciamo oggi, proprio perché Dio non è un demiurgo o un mago ma è il Creatore che dà l’essere a tutti gli enti. […]” A detta di ciò, non vogliamo trascurare il fatto che per “Dio” non si intenda solo quello cristiano: Egli può essere più largamente inteso come un Iniziatore, Creatore, una forza o entità trascendentale; questa è una libera scelta interpretativa che il lettore può fare a seconda delle ideologie personali. Non si intendono negare le teorie scientifiche che vogliono spiegare l’origine dell’universo (come ad esempio quella del Big Bang) quanto piuttosto anteporre ad esse l’esigenza di un Ente esterno che ha dato il via alla Creazione, come d’altronde ha supposto lo stesso Charles Darwin. Tutto questo viene ipotizzato anche da altri scienziati come Davies, Flew, Collins e Gould con le loro ideologie di tipo anche filosofico. Perciò, in conclusione, quello che intendiamo sottolineare è che l’Evoluzione presuppone la Creazione degli esseri che si evolvono. Anna Del Sordo Paola Luciani Davide Galiffa Benedetta Marcucci Serena Squeo