GRUPPO TARSKI TESI: GLI ESSERI UMANI NON SI SONO

GRUPPO TARSKI
TESI: GLI ESSERI UMANI NON SI SONO EVOLUTI, MA SONO STATI CREATI DA
DIO
Posizione
PRO
Argomentazione in forma canonica
P1 Non esistono teorie scientifiche certe che provano l’origine del “tutto”.
P2 L’essere umano, che è parte del “tutto”, a sua volta non è soltanto frutto di una
evoluzione.
P3 Il “tutto” nasce grazie ad una forza trascendentale, che è Dio.
: . T. Gli esseri umani non si sono evoluti, ma sono stati creati da Dio
Argomentazione 1
A1P1 Paul Davies, fisico saggista e divulgatore scientifico inglese, nel suo libro “Dio e
la nuova fisica” prova come la teoria dello stato di stazionamento, quella del Big Bang
e il principio di causalità nonostante vogliano provare l’origine dell’universo, non ne
definiscono la vera causa iniziale.
“La trattazione dei rapporti fra teologia e scienza in merito al tema dell'origine
dell'universo e alla già trascorsa competizione fra teoria dello stato stazionario e
teoria del Big Bang, si conclude, nel capitolo II intitolato "Genesi", riproponendo
considerazioni alquanto semplicistiche: «Quindi Dio risulta del tutto assente nel
modello dell'universo stazionario. In primo luogo perché l'energia primaria necessaria
per la creazione della materia non viene essa stessa creata, ma deriva semplicemente
dall'accumularsi di energia negativa in un altro sistema; poi perché spazio e tempo
non sono stati creati, ma esistono da sempre. [...] Il fatto che la moderna cosmologia
ha fornito prove convincenti di ordine fisico sull'esistenza di una creazione è fonte di
grande soddisfazione tra i teologi» (p. 43). Espressione di un preciso luogo comune in
questo genere di divulgazione scientifica, le precedenti affermazioni verrebbero
facilmente contraddette dall'applicazione di una corretta metafisica dell'atto creatore,
come già chiarito secoli fa da Tommaso d'Aquino (rimandiamo il lettore interessato
alla voce Creazione , on line su questo Portale). Poco più avanti, però, lo stesso
Davies, sembra esserne conscio: «Dunque la creazione della materia dallo spazio
vuoto [energia presente nella densità dello spazio-tempo vuoto, ndr], forse senza
nemmeno bisogno d'energia, equivale al concetto di creazione ex nihilo della teologia?
Si potrebbe obiettare che la scienza ancora non spiega l'esistenza dello spazio (e del
tempo). Anche ammettendo che la creazione della materia, da sempre
attribuita all'intervento divino, si possa (forse) spiegare ricorrendo alle
scienze fisiche, bisogna pur sempre riconoscere che solo ricorrendo a Dio si
può motivare l'esistenza stessa dell'universo. Perché, in primo luogo, esistono
spazio e tempo, di modo che da essi possa nascere la materia?» (p. 54)
In merito al principio di causalità, il libro sottolinea la critica operata dalla
meccanica quantistica e la difficoltà di impiegare tale principio in teologia naturale,
riproponendo tuttavia entrambe le considerazioni in modo piuttosto convenzionale.
«L'argomento cosmologico si fonda sul presupposto che ogni cosa deve
avere una causa; e arriva alla conclusione che almeno una cosa (Dio) non è
causata da alcunché: l'argomento è dunque intrinsecamente contraddittorio.
Inoltre, se si ammette che qualcosa - e cioè Dio - possa esistere senza causa, viene
meno la necessità del concetto di Dio. Infatti, anche l'universo stesso potrebbe
esistere senza una causa esterna a sé. Supporre che l'universo sia causa di se stesso
richiede una sospensione dell'incredulità non maggiore che dichiarare che Dio è causa
di se stesso» (p. 61). Anche qui, basterebbe un riferimento al problema filosofico della
contingenza per dirimere la questione, o almeno per porla nei suoi giusti termini,
evitando di collocare Dio e il mondo sullo stesso piano. Il punto interessante è che l'A.
pare finire con il rendersene conto quando, proprio al termine del capitolo III intitolato
"Dio ha creato l'universo?" afferma: «Anche se possiamo attribuire una causa a
ogni evento (e ciò è improbabile, a quanto ci dice la fisica quantistica)
rimarrebbe sempre misterioso perché l'universo è fatto come è fatto, o
perché c'è un universo mentre potrebbe non esserci» (p. 67). E poco più
avanti: «Dio quindi non è tanto causa dell'universo
quanto spiegazione dell'universo stesso» (p. 71). Siamo di fronte ad una sorta di
"filosofia spontanea", che con linguaggio incerto, ma intuendo in fondo la portata del
problema, cerca di esprimersi come può «L'universo è così com'è perché Dio
ha deciso che fosse così. La scienza, che per definizione si occupa solo
dell'universo fisico, potrà riuscire a spiegare ogni cosa ricorrendo ad altre
cose, ma la totalità delle cose fisiche richiede una spiegazione dall'esterno»
(pp. 72-73)
:. P1 Non esistono teorie scientifiche certe che provano l’origine del “tutto”
Argomentazione 2
A1P2 Per Il genetista F.Collins, responsabile del Progetto Genoma Umano,
l’evoluzione non può essere casuale. Egli afferma che la sequenza completa del DNA
umano è chiamata “Il linguaggio di Dio”.
“la scienza non ha come suo scopo diretto quello di dimostrare l’esistenza di
Dio, ma può essere un primo gradino per arrivare poi, con un ragionamento
filosofico, a Dio”; “l’evoluzione spiega il come, non il perché”.
A2P2 Secondo il genetista Anthony Flew, a proposito del DNA non è possibile parlare
di “casualità” ma di un “Disegno Intelligente” pensato da Dio.
“Grande scalpore provocò nell’alto ambiente scientifico internazionale il famoso
genetista inglese Anthony Flew (1923-2010), il cui ostentato ateismo era noto (e
militante, insieme a Dawkins) così da scrivere God and Philosophy e Theology and
Falsification (1950). Ad un importante congresso scientifico internazionale (New York,
2004), terminati i suoi studi sul DNA, affermò pubblicamente che a proposito
proprio del DNA non si poteva più parlare di “casualità” ma di un “Disegno
intelligente”, pensato da Dio. Nel 2007 scrisse allora There is a
God(sottotitolo: Come il più famoso ateo del mondo ha cambiato idea), creando
stupore e scompiglio negli ambienti culturali statunitensi e mondiali.”
:. P2 L’essere umano, che è parte del “tutto”, a sua volta non è soltanto frutto di una
evoluzione.
Argomentazione 3
A1P3 Stephen Gould (che è stato un biologo, zoologo, paleontologo e storico della
scienza statunitense) ha osservato che l’evoluzione, come teoria scientifica, e la
creazione, come verità teologica, appartengono a due ordini di conoscenza diversi, a
due magisteri non sovrapponibili e quindi non possono entrare in conflitto tra loro.
A2P3 Papa Francesco ritiene che l’Evoluzione presuppone la Creazione degli esseri
che successivamente si sono evoluti.
“[…] Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di
immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in
grado di fare tutte le cose, ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati
sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si
sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. […] L’Evoluzione nella natura
non contrasta la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la
creazione degli esseri che si evolvono. […]” Papa Francesco in un discorso rivolto
alla Pontificia Accademia delle scienze.
A3P3 Dio è “causa prima”, che fa esistere le cose, e le cose stesse nella loro
evoluzione sono “cause seconde”.
“La teologia, sulla linea del pensiero di san Tommaso, vede Dio come «causa prima»
che fa esistere le cose, cioè gli elementi della natura, come «cause seconde», nel loro
inizio e nei cambiamenti che le caratterizzano. I fattori della natura vengono
considerati come «cause seconde». Si può dire che nella evoluzione si prolunga la
creazione.”
“Dobbiamo quindi evitare di essere catturati in una sorta di tautologia, come quando di fronte all’innegabile sapienza che regola ogni fenomeno, e ancor più proprio nel
campo della biologia – ci limitiamo a dire “la natura fa così, perché è strutturata così”.
Dire “è così perché è così” non è certo un atteggiamento scientifico e razionale, ma il
rifiuto di cercare una spiegazione razionale.
Se nella natura vediamo delle tendenze verso uno scopo (fosse anche quella
dell’evoluzione), significa che c’è una finalità; ma se c’è una finalità significa che c’è
una mente (un progetto, un disegno). Non è ovviamente intelligente la natura stessa
(se dessimo poteri spirituale, di pensiero, alla Natura stessa torneremmo
all’arcaico animismo). Dunque riconoscere nella natura una finalità è come
riconoscere l’esistenza di una Mente creatrice, cioè Dio.”
:.P3 Il “tutto”, nasce grazie ad una forza trascendentale, che è Dio.
Contro argomenti:
C1 Charles Darwin e Mendel, rispettivamente con la mutazione casuale, teoria della
selezione naturale e le leggi sull’ereditarietà, provano quella che è l’evoluzione della
specie e in particolare degli esseri umani. Resti fossili sono i primi esempi diretti da cui
partire per poter definire ed affermare la possibile validità di tali teorie.
“In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto
accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo
sufficientemente ampio, significativi cambiamenti morfologici, strutturali e funzionali
negli organismi viventi. Le affinità morfologiche e biochimiche tra le diverse specie
oggi viventi sulla Terra (che sono accomunate dalla stessa struttura del DNA, dallo
stesso codice genetico, dagli stessi amminoacidi utilizzati nelle catene proteiche),
insieme alle evidenze paleontologiche, indicano come esse derivano tutte quante,
attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni. Ciò era stato
ipotizzato dallo stesso Charles Darwin, nella sua visione dell'albero della vita, che è
uno degli aspetti più interessanti della sua opera. L'evoluzione delle specie è uno dei
pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile appunto
all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale
dell'evoluzione della vita sulla Terra. Ha trovato un primo riscontro nelle leggi di
Mendel sull'ereditarietà dei caratteri nel secolo XIX, e poi, nel XX, con la scoperta
del DNA e della sua variabilità.”
“Le mutazioni sono dei cambiamenti ereditari del materiale genetico e sono eventi
rari, casuali ed improvvisi. Le mutazioni possono essere classificate anche in base alla
causa che le ha provocate:
1. Le mutazioni spontanee sono cambiamenti permanenti del materiale genetico che si
verificano senza l’intervento di una causa esterna. In altre parole, sono una
conseguenza dell’imperfezione dei dispositivi cellulari.
2. Le mutazioni indotte si verificano in seguito a un cambiamento permanente del DNA
provocato da un fattore esterno alla cellula, detto agente mutageno.”
“La teoria dell’evoluzione di Darwin, tutte le specie viventi sono tra loro imparentate e
sono discese da antenati comuni vissuti in epoche più o meno remote. Procedendo a
ritroso nel tempo si arriverebbe all’antenato comune di tutte le specie. Darwin parte
da due affermazioni principali:
-
Spesso i membri di una popolazione hanno caratteristiche variabili, la maggior
parte dei quali è ereditata dai genitori.
-
Tutte le specie possono generare una prole più numerosa e la disparità tra
numeri di individui e risorse disponibili porta necessariamente ad una “lotta per
l’esistenza”, in cui sopravvivono i più adatti, gli altri non sopravvivono perché la
natura opera una selezione naturale.
Gli individui che sopravvivono, quindi più adatti, riproducendosi, trasmettono ai
loro discendenti le caratteristiche vantaggiose definite “adattamenti”. “
C2 L’origine degli esseri umani è giustificata dal principio di causalità, dalla teoria del
Big Bang o dalla teoria dello stato stazionario.
“Darwin era convinto dell'esistenza di un'affinità tra i cambiamenti delle specie
domestiche e quelli degli organismi selvatici. Questa analogia tra selezione 'artificiale'
e selezione 'naturale', che precede l'identificazione di un meccanismo causale,
costituisce la premessa di tutti i successivi sviluppi della sua teoria evolutiva.”
“La teoria dello stato stazionario postula che l'universo mantenga le stesse proprietà
nello spazio e nel tempo e non abbia né inizio né fine.”
“Il Big Bang (letteralmente in inglese "Grande Scoppio") è
un modello cosmologico basato sull'idea che l'universo iniziò ad espandersi a velocità
elevatissima in un tempo finito nel passato a partire da una condizione di volume
ridottissimo e temperatura e densità estreme, e che questo processo continui tuttora.
È il modello predominante nella comunità scientifica e ha avuto conferme basate
su prove e osservazioni astronomiche.”
:.(~T) Gli esseri umani si sono evoluti, e non sono stati creati da Dio
Argomentazione 4 (confutazione C1)
La teoria della selezione naturale e le leggi sul carattere ereditario sono di fatto
possibilmente validi e provati. Nella mutazione casuale però, attraverso la definizione
riportata vediamo come questa possa essere caratterizzata da eventi rari, casuali ed
improvvisi. Dati dal caso quindi. Perché? Da parte di chi?...
Ciò che preme sottolineare in ogni caso, è che esse non sarebbero state ideate e poi
studiate se non ci fosse stata a capo una forza trascendentale, e cioè Dio, che ha dato
inizio a tutto. La creazione è necessaria per l’evoluzione, la seconda necessita della
prima.
Un esempio, è ciò che afferma Flew, ex ateo divenuto poi deista, riguardo l’uomo: “La
mia sola e unica prova rilevante per un Dio aristotelico è l’apparente impossibilità di
fornire una teoria naturalistica dell’origine del DNA della prima specie riproduttiva. […]
l’unica ragione che ho per iniziare a pensare di credere in un Dio Causa Prima è
l’impossibilità di fornire una spiegazione naturalistica dell’origine dei primi organismi
riproduttivi”.
Argomentazione 5 (confutazione C2)
Per quanto riguarda la teoria del Big Bang o dello stato stazionario e del principio di
causalità, può essere riproposto lo scritto “Dio e la nuova fisica” di Paul Davies che
dimostra l’ inefficacia di queste.
Argomentazione 6 (confutazione C2)
E’ di seguito riportata una delle molte lettere in cui Darwin dichiara i propri dubbi ad
Asa Gray, un noto botanico americano, riguardo l’origine dell’universo e in particolare
dell’uomo. Queste lettere sono riportate in una delle sezioni dedicate a Charles Darwin
dal sito dell’ University of Cambridge.
Down Bromley Kent
May 22d
My dear Gray.
[...]
With respect to the theological view of the question; this is always painful to me.— I
am bewildered.— I had no intention to write atheistically. But I own that I cannot see,
as plainly as others do, & as I shd wish to do, evidence of design & beneficence on all
sides of us. There seems to me too much misery in the world. I cannot persuade
myself that a beneficent & omnipotent God would have designedly created
the Ichneumonidæ with the express intention of their feeding within the living bodies
of caterpillars, or that a cat should play with mice. Not believing this, I see no
necessity in the belief that the eye was expressly designed. On the other hand I
cannot anyhow be contented to view this wonderful universe & especially the nature
of man, & to conclude that everything is the result of brute force. I am inclined to look
at everything as resulting from designed laws, with the details, whether good or bad,
left to the working out of what we may call chance. Not that this notionat all satisfies
me. I feel most deeply that the whole subject is too profound for the human intellect.
A dog might as well speculate on the mind of Newton.— Let each man hope & believe
what he can.—Certainly I agree with you that my views are not at all necessarily
atheistical. The lightning kills a man, whether a good one or bad one, owing to the
excessively complex action of natural laws,—a child (who may turn out an idiot) is
born by action of even more complex laws,— and I can see no reason, why a man,
or other animal, may not have been aboriginally produced by other laws; &
that all these laws may have been expressly designed by an omniscient
Creator, who foresaw every future event & consequence. But the more I
think the more bewildered I become; as indeed I have probably shown by
this letter.
Most deeply do I feel your generous kindness & interest.—
Yours sincerely & cordially
Charles Darwin
Traduzione:
Down Bromley Kent
22 maggio
Mio caro Gray,
[…]
In merito all’aspetto teologico della domanda; è sempre doloroso per me.— sono
sconcertato— non avevo alcun’intenzione di dare un’impronta atea al mio scritto. Ma
confesso che non riesco a vedere, chiaramente come altri e come desidererei, prove
di un progetto e di benevolenza tutto attorno a noi. Mi sembra ci sia troppa miseria
nel mondo. Non riesco a convincermi che un Dio benevolo e onnipotente avrebbe
creato di proposito le Ichneumonidæ con l’espressa intenzione che si alimentassero
all’interno dei corpi vivi dei vermi, o che un gatto dovesse giocare con i topi. Non
credendoci, non vedo alcuna necessità nel credere che l’ideazione dell’occhio sia stata
mirata. D’altra parte, non riesco comunque ad accontentarmi di guardare questo
meraviglioso universo e specialmente la natura dell’uomo, e di concludere che tutto
sia l’esito della forza bruta. Sono incline a guardare tutto come risultante da leggi
mirate, con i dettagli, vuoi buoni vuoi cattivi, lasciati all’elaborazione di quello che noi
potremmo chiamare caso. Non che questa concezione mi soddisfi affatto. Nel più
intimo di me stesso, sento che l’intera materia è troppo profonda per
l’intelletto umano. Un cane potrebbe ugualmente speculare sulla mente di Newton.
— Lasciamo che ogni uomo speri e creda quel che può.—Concordo certamente con Lei
che le mie vedute non sono affatto necessariamente atee. Il fulmine uccide un uomo,
che sia un buono o un cattivo, a causa dell’azione esageratamente complessa delle
leggi naturali - un bimbo (che potrebbe risultare un idiota) nasce per effetto di leggi
ancor più complesse; e non riesco a concepire alcun ragione per cui un uomo, o
altro animale, non potrebbe essere stato prodotto ab origine da altre leggi e
che tutte queste leggi potrebbero essere state ideate da un Creatore
onnisciente, che prevedesse ogni evento e conseguenza futuri. Ma più penso
più mi sento sconcertato; come in effetti ho probabilmente palesato in questa
lettera.
Sono profondamente colpito dalla Sua gentilezza e dal Suo interesse.—
Sinceramente e cordialmente Suo,
Charles Darwin
FONTE (F) “Dio e
la nuova fisica”,
Paul Davies
F Saggio, “Dio e
la nuova fisica”
di
Giuseppe
Tanzella-Nitti
A1P1 Paul
Davies, fisico saggista e divulgatore
scientifico inglese, nel suo libro “Dio e
la nuova fisica” prova come la teoria
dello stato di stazionamento, quella del
Big Bang e il principio di causalità
nonostante vogliano provare l’origine
dell’universo, non ne definiscono la
vera causa iniziale.
P1 Non esistono
teorie scientifiche
certe che provano
l’origine del
“tutto”.
F Antony Flew,
Wikipedia
F Collins,
Wikipedia
P2 L’essere umano,
che è parte del
“tutto”, a sua volta
non è soltanto frutto
di una evoluzione.
P3 Il “tutto”
nasce grazie
ad una forza
trascendental
e, che è Dio.
(T): GLI ESSERI UMANI NON SI
SONO EVOLUTI, MA SONO STATI
CREATI DA DIO.
F “Fede ed
evoluzionismo”
A1P2 Per Il genetista
F.Collins, responsabile del
Progetto Genoma Umano,
l’evoluzione non può
essere casuale. Egli
afferma che la sequenza
completa del DNA umano
è chiamata “Il linguaggio
di Dio”.
A2P2 Secondo
il
genetista
Anthony Flew,
a proposito del
DNA
non
è
possibile
parlare
di
“casualità” ma
di un “Disegno
Intelligente”
pensato da Dio.
F “Dio non è
contro Darwin”
A1P3
Osservazioni
di
Stephen Gould
A3P3 Dio è “causa prima”,
che fa esistere le cose, e le
cose stesse nella loro
evoluzione sono “cause
seconde”.
F “La Teoria del
Big Bang non
contraddice
l’evoluzione”
A2P3 Papa Francesco
ritiene che l’Evoluzione
presuppone la Creazione
degli esseri che
successivamente si sono
evoluti.
(~T): GLI ESSERI UMANI SI
SONO EVOLUTI, E NON
SONO CREATI DA DIO.
F Teoria
dell’Evoluzione,
Wikipedia
F “Mutazioni geniche,
cromosomiche e
genomiche”
F “Charles
Darwin e la
Teoria
dell’Evoluzion
e”
F “Che cosa
sono le
mutazioni”
Zanichelli
F “La Teoria
dell’Evoluzione di
Darwin” di Janet
Browne, Treccani
C2 L’origine degli
F “La teoria
dello stato
stazionario”
Wikipedia
esseri umani è
giustificata dal
C1 Charles Darwin e Mendel,
principio di
rispettivamente con la mutazione
casuale, teoria della selezione naturale e
causalità, dalla
teoria del Big
le leggi sull’ereditarietà, provano quella
Bang o dalla
che è l’evoluzione della specie e in
teoria dello stato
particolare degli esseri umani. Resti fossili
stazionario.
F “La teoria
del Big Bang”
Wikipedia
sono i primi esempi diretti da cui partire
per poter definire ed affermare la
possibile validità di tali teorie.
Argomentazione 6
(confutazione C2)
Argomentazione 4
(confutazione C1)
F “Antony Flew
bogus book”,
Richard Carrier
Argomentazione 5
(confutazione C2)
F “Dio e la
nuova fisica”
Paul Davies
F “Darwin
Correspondence
Project”
University of
Cambridge
Fonti consultate
-
http://richardcarrier.blogspot.it/2007/11/antony-flew-bogus-book.html
Enciclopedia Treccani
“Dio e la nuova fisica”, Paul Davies
Wikipedia
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/creazione-dio-non-e-contro-darwin.aspx
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Big-Bang-non-contraddice-interventoDio.aspx
http://evoluzionescientifica.altervista.org/i-fossili-la-teoria-darwin/
http://disf.org/darwin-esistenza-dio-lettere
https://www.darwinproject.ac.uk/
http://www.federica.uninai.t/medicina-veterinaria/zootecnica-generale-emiglioramento-genetico/mutazioni-geniche-cromosomiche/
http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologia/che-cosa-sono-le-mutazioni/lemutazioni-sono-spontanee-o-indotte
http://www.studiarapido.it/charles-darwin-teoria-dellevoluzione/
http://www.laviadellavita.it/page_108.html
http://disf.org/cosa-devo-sapere-su/9788804386476
Argomentazione discorsiva
Com’è iniziato tutto?
Nel corso di questi millenni, si è discusso su quale fosse l’origine della vita nel
nostro pianeta e anche dell’universo stesso. Ci sono stati e ci sono tuttora,
contrasti derivanti da ideologie diverse tra loro.
Il dibattito principale ruota attorno alle teorie dell’Evoluzione e della Creazione.
Quello che noi intendiamo spiegare è che in realtà queste ultime non sono
divergenti, bensì coesistono e sono tra loro complementari. Nella teoria
dell’evoluzione di Darwin si afferma che tutte le specie viventi sono tra loro
imparentate e sono discese da antenati comuni vissuti in epoche più o meno
recenti; si tratta di una “selezione naturale”, nella quale in una “lotta per
l’esistenza” prevale il più forte (cosiddetto “fenomeno di adattamento”).
Con la Creazione viene sostenuto che all’origine di ogni cosa ci sia un “Dio come
causa prima”. E’ curioso come lo stesso Papa Francesco in un discorso affermi:
“[…]Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di
immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado
di fare tutte le cose, ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati
sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si
sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Così la Creazione è
andata avanti per secoli e secoli, millenni e millenni, finché è diventata quella
che conosciamo oggi, proprio perché Dio non è un demiurgo o un mago ma è il
Creatore che dà l’essere a tutti gli enti. […]”
A detta di ciò, non vogliamo trascurare il fatto che per “Dio” non si intenda solo
quello cristiano: Egli può essere più largamente inteso come un Iniziatore,
Creatore, una forza o entità trascendentale; questa è una libera scelta
interpretativa che il lettore può fare a seconda delle ideologie personali.
Non si intendono negare le teorie scientifiche che vogliono spiegare l’origine
dell’universo (come ad esempio quella del Big Bang) quanto piuttosto anteporre
ad esse l’esigenza di un Ente esterno che ha dato il via alla Creazione, come
d’altronde ha supposto lo stesso Charles Darwin.
Tutto questo viene ipotizzato anche da altri scienziati come Davies, Flew, Collins
e Gould con le loro ideologie di tipo anche filosofico.
Perciò, in conclusione, quello che intendiamo sottolineare è che l’Evoluzione
presuppone la Creazione degli esseri che si evolvono.
Anna Del Sordo
Paola Luciani
Davide Galiffa
Benedetta Marcucci
Serena Squeo