impaginato BIF 5-2007 206 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 206 AGGIORNAMENTI 2007 I cannabinoidi nel trattamento della sclerosi multipla Riassunto several countries, together with the main natural psychoactive substances derived from Cannabis (delta-9-tetrahydrocannabinol and cannabidiol). At present no drug containing cannabinoids is registered in Italy. Available evidences on the efficacy of cannabinoids for the treatment of MS symptoms come from few valuable studies presenting cases with a low number of patients and whose results are often difficult to interpret. More favourable data come from studies investigating the use of cannabinoids in the treatment of spasticity and associated pain. Nevertheless, at present we cannot recommend their use for symptomatic treatment of MS, since their benefit-risk profile and role compared to other analgesics need to be clarified. La sclerosi multipla (SM) si associa molto frequentemente a dolore, sia di origine centrale sia come conseguenza dell’ipertono muscolare spastico. La Cannabis sativa (CS), usata per millenni come terapia erboristica per svariate patologie e sintomi, è annoverata tra le sostanze illegali in quanto il suo uso a scopo voluttuario può provocare abuso e dipendenza. Negli ultimi anni ricerche sperimentali hanno portato a ipotizzare un ruolo della Cannabis e dei suoi derivati di sintesi nella terapia del dolore e dell’emesi associata a chemioterapia. Oltre alle principali sostanze psicoattive naturali derivate dalla Cannabis (delta-9 tetraidrocannabinolo e cannabidiolo), in alcuni Paesi sono registrati e commercializzati i derivati di sintesi quali il dronabinolo e il nabilone. In Italia, attualmente, non è registrato alcun farmaco contenente cannabinoidi. Le prove disponibili sull’efficacia dei cannabinoidi nel trattamento dei sintomi della SM derivano da una letteratura scarsa, con pochi studi validi, che presentano casistiche di ridotta numerosità e i cui risultati sono spesso di difficile interpretazione. I dati più promettenti provengono dagli studi che hanno indagato l’utilità dei cannabinoidi nella spasticità e nel dolore ad essa associato. Al momento non è, tuttavia, possibile formulare raccomandazioni relativamente al loro uso nel trattamento sintomatico dei disturbi della SM, in quanto il bilancio benefici/rischi e il ruolo rispetto agli altri analgesici disponibili rimane da chiarire. Introduzione a sclerosi multipla (SM) è una malattia immuL no-mediata a eziologia sconosciuta che colpisce la sostanza bianca del sistema nervoso cen- trale (SNC). In genere, compare tra la seconda e la terza decade con difetti neurologici focali ad esordio acuto o subacuto che tendono successivamente a stabilizzarsi e a regredire spontaneamente nell’arco di qualche settimana. I sintomi d’esordio colpiscono più di frequente il nervo ottico, il tronco encefalico e il midollo spinale. Accanto a questa forma “recidivante-remittente”, che colpisce circa l’80% dei malati, esiste una forma a decorso secondariamente progressivo (gli attacchi tendono a lasciare sequele con un conseAbstract guente stato permanente di malattia) e una più rara forma, primariamente progressiva, a localizMultiple sclerosis (MS) is frequently associated to pain, zazione spesso midollare ed esordio tardivo. Alla both of central origin or due to hypertonic spastic muscle. disseminazione delle lesioni nel SNC fa riscontro Cannabis sativa (CS), used for ages as a herbal remedy for un notevole polimorfismo delle manifestazioni the treatment of several pathologies and cliniche: segni focali (neurite ottica, symptoms, is considered an illegal substance oftalmoplegia o altre neuropatie crabecause it may cause abuse and dependence niche) si possono associare a sindroIn Italia non if used as a luxury drug. mi complesse midollari o cerebellari, Lately, experimental research led to con atassia, spasticità, faticabilità, doè registrato assume that Cannabis and its synthesis delore, turbe minzionali, ecc. La proalcun farmaco rivates may be used for the treatment of pain gnosi della SM è molto variabile, sia and emesis associated to chemotherapy. per l’imprevedibile progressione della contenente Synthesis derivates, such as dronabinol and malattia sia per la variabilità indivicannabinoidi nabilone, are authorized and marketed in duale della risposta ai trattamenti1. “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 207 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 207 2007 di riso, distorsione nella percezione Mentre gli attacchi acuti vengono trattati con corticosteroidi, i farmaci Tra i numerosi temporale. I più frequenti effetti avversi assoregistrati in Italia per la prevenzione farmaci ciati al consumo di CS comprendono: delle ricadute sono, nella forma recidivante-remittente, il glatiramer acesperimentati per riduzione dei tempi di reazione, ansia, pensieri paranoidi, depressione, tato, gli interferoni beta-1a e beta-1b il trattamento disforia e sintomi psicotici (depersoricombinanti e il natalizumab e, nelsintomatico dei nalizzazione, delirio, allucinazioni); le forme secondariamente progressive, il solo interferone beta-1b ricomdisturbi associati circa il 17% dei consumatori abituali di marijuana riferisce di averli speribinante (nota AIFA 65). alla SM vi sono i mentati almeno una volta. Mediamente il 50% dei malati di derivati della Casistiche americane mostrano SM accusa dolore, con una variabiche il 32%-46% della popolazione gelità, a seconda delle casistiche, dal Cannabis sativa nerale ha provato almeno una volta la 10% all’86%2,3. Il dolore può essere una conseguenza diretta delle lesiomarijuana, con un consumo prevani a livello del SNC (dolore “centrale”), oppure eslente nella fascia di età compresa tra i 18 e i 25 sere associato ai deficit neurologici e alla conseanni e un netto declino dopo i 34 anni. Circa il guente disabilità, in particolar modo, alla spasti10% dei consumatori di CS tende a sviluppare una 2 cità muscolare . dipendenza. In utilizzatori abituali di CS, la soUna casistica italiana, comprendente oltre spensione provoca una sindrome da astinenza lie1600 malati, mostra che il dolore ha una prevave se confrontata ai sintomi causati dalla sospenlenza del 43% ed è secondario a ipertono muscosione di alcool o eroina, che si manifesta sopratlare spastico nell’11% dei pazienti, mentre il dotutto con irrequietezza, irritabilità, lieve agitaziolore a genesi centrale si manifesta come disestesia ne, insonnia, nausea e crampi muscolari5. Inoltre, sembra che il consumo di CS possa aumentare il nel 18%, fenomeno di Lhermitte nel 9% e nerischio di sviluppare sindromi psicotiche cronivralgia trigeminale nel 2%3. Quindi, i malati di SM spesso necessitano di un trattamento sintomatico che, quali schizofrenia o depressione, con un efrelativamente a sindromi dolorose a patogenesi fetto dose-risposta6. Le ipotesi su un possibile ruolo terapeutico dei complessa. derivati della CS provengono, oltre che da risconTra i numerosi farmaci sperimentati per il trattri aneddotici, da sperimentazioni su animali che tamento sintomatico dei disturbi associati alla SM hanno mostrato un effetto analgesico legato all’avi sono i derivati della Cannabis sativa (CS), o canzione modulatoria sui meccanismi nocicettivi. nabinoidi, per i quali da tempo si ipotizza un ruoGli effetti dei cannabinoidi sono legati all’aziolo nell’alleviare il dolore di origine centrale e quelne su due tipi di recettori: CB1, presenti a livello lo da spasticità muscolare. del SNC (ippocampo, corteccia cerebrale, area olfattiva, gangli della base, cervelletto e midollo spiAspetti clinici nale) e CB2, strettamente correlati alle cellule del sistema immunitario, in particolare, macrofagi. La CS viene utilizzata da millenni come teraSugli stessi recettori agiscono anche cannabipia per svariate malattie e sintomi: dall’isteria, alla noidi endogeni (anandamide, 2-arachidonilglinausea, al glaucoma e, fin dall’inizio del XX secerolo, palmitoiletanolamide), il cui ruolo non è colo, è stata impiegata in Europa e in USA come del tutto chiaro, anche se le prove disponibili sugsedativo e antidolorifico. Tuttavia, nei successivi geriscono un coinvolgimento nell’elaborazione decenni la disponibilità di nuove molecole di degli stimoli dolorifici, nei processi cognitivi, nelanalgesici ne ha progressivamente ridotto l’uso, la regolazione dell’attività locomotoria e in alcumentre il diffusissimo abuso a scopo voluttuario ne funzioni autonomiche (appetito, vomito, moha spinto i governi a dichiararne l’illegalità, potilità intestinale, broncodilatazione, tono uterinendola tra le sostanze stupefacenti e psicotrope4. no, pressione intraoculare), oltre che nei procesFumare la CS (hashish, marijuana) e i suoi derisi infiammatori e nella modulazione dell’attività vati produce un immediato effetto euforizzante, immunitaria7. I derivati della CS possono essere distinti in cancaratterizzato da senso di benessere e di amplifinabinoidi naturali e di sintesi. I cannabinoidi natucazione percettiva e sensoriale, logorrea, attacchi “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 206 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 206 AGGIORNAMENTI 2007 I cannabinoidi nel trattamento della sclerosi multipla Riassunto several countries, together with the main natural psychoactive substances derived from Cannabis (delta-9-tetrahydrocannabinol and cannabidiol). At present no drug containing cannabinoids is registered in Italy. Available evidences on the efficacy of cannabinoids for the treatment of MS symptoms come from few valuable studies presenting cases with a low number of patients and whose results are often difficult to interpret. More favourable data come from studies investigating the use of cannabinoids in the treatment of spasticity and associated pain. Nevertheless, at present we cannot recommend their use for symptomatic treatment of MS, since their benefit-risk profile and role compared to other analgesics need to be clarified. La sclerosi multipla (SM) si associa molto frequentemente a dolore, sia di origine centrale sia come conseguenza dell’ipertono muscolare spastico. La Cannabis sativa (CS), usata per millenni come terapia erboristica per svariate patologie e sintomi, è annoverata tra le sostanze illegali in quanto il suo uso a scopo voluttuario può provocare abuso e dipendenza. Negli ultimi anni ricerche sperimentali hanno portato a ipotizzare un ruolo della Cannabis e dei suoi derivati di sintesi nella terapia del dolore e dell’emesi associata a chemioterapia. Oltre alle principali sostanze psicoattive naturali derivate dalla Cannabis (delta-9 tetraidrocannabinolo e cannabidiolo), in alcuni Paesi sono registrati e commercializzati i derivati di sintesi quali il dronabinolo e il nabilone. In Italia, attualmente, non è registrato alcun farmaco contenente cannabinoidi. Le prove disponibili sull’efficacia dei cannabinoidi nel trattamento dei sintomi della SM derivano da una letteratura scarsa, con pochi studi validi, che presentano casistiche di ridotta numerosità e i cui risultati sono spesso di difficile interpretazione. I dati più promettenti provengono dagli studi che hanno indagato l’utilità dei cannabinoidi nella spasticità e nel dolore ad essa associato. Al momento non è, tuttavia, possibile formulare raccomandazioni relativamente al loro uso nel trattamento sintomatico dei disturbi della SM, in quanto il bilancio benefici/rischi e il ruolo rispetto agli altri analgesici disponibili rimane da chiarire. Introduzione a sclerosi multipla (SM) è una malattia immuL no-mediata a eziologia sconosciuta che colpisce la sostanza bianca del sistema nervoso cen- trale (SNC). In genere, compare tra la seconda e la terza decade con difetti neurologici focali ad esordio acuto o subacuto che tendono successivamente a stabilizzarsi e a regredire spontaneamente nell’arco di qualche settimana. I sintomi d’esordio colpiscono più di frequente il nervo ottico, il tronco encefalico e il midollo spinale. Accanto a questa forma “recidivante-remittente”, che colpisce circa l’80% dei malati, esiste una forma a decorso secondariamente progressivo (gli attacchi tendono a lasciare sequele con un conseAbstract guente stato permanente di malattia) e una più rara forma, primariamente progressiva, a localizMultiple sclerosis (MS) is frequently associated to pain, zazione spesso midollare ed esordio tardivo. Alla both of central origin or due to hypertonic spastic muscle. disseminazione delle lesioni nel SNC fa riscontro Cannabis sativa (CS), used for ages as a herbal remedy for un notevole polimorfismo delle manifestazioni the treatment of several pathologies and cliniche: segni focali (neurite ottica, symptoms, is considered an illegal substance oftalmoplegia o altre neuropatie crabecause it may cause abuse and dependence niche) si possono associare a sindroIn Italia non if used as a luxury drug. mi complesse midollari o cerebellari, Lately, experimental research led to con atassia, spasticità, faticabilità, doè registrato assume that Cannabis and its synthesis delore, turbe minzionali, ecc. La proalcun farmaco rivates may be used for the treatment of pain gnosi della SM è molto variabile, sia and emesis associated to chemotherapy. per l’imprevedibile progressione della contenente Synthesis derivates, such as dronabinol and malattia sia per la variabilità indivicannabinoidi nabilone, are authorized and marketed in duale della risposta ai trattamenti1. “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 207 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 207 2007 di riso, distorsione nella percezione Mentre gli attacchi acuti vengono trattati con corticosteroidi, i farmaci Tra i numerosi temporale. I più frequenti effetti avversi assoregistrati in Italia per la prevenzione farmaci ciati al consumo di CS comprendono: delle ricadute sono, nella forma recidivante-remittente, il glatiramer acesperimentati per riduzione dei tempi di reazione, ansia, pensieri paranoidi, depressione, tato, gli interferoni beta-1a e beta-1b il trattamento disforia e sintomi psicotici (depersoricombinanti e il natalizumab e, nelsintomatico dei nalizzazione, delirio, allucinazioni); le forme secondariamente progressive, il solo interferone beta-1b ricomdisturbi associati circa il 17% dei consumatori abituali di marijuana riferisce di averli speribinante (nota AIFA 65). alla SM vi sono i mentati almeno una volta. Mediamente il 50% dei malati di derivati della Casistiche americane mostrano SM accusa dolore, con una variabiche il 32%-46% della popolazione gelità, a seconda delle casistiche, dal Cannabis sativa nerale ha provato almeno una volta la 10% all’86%2,3. Il dolore può essere una conseguenza diretta delle lesiomarijuana, con un consumo prevani a livello del SNC (dolore “centrale”), oppure eslente nella fascia di età compresa tra i 18 e i 25 sere associato ai deficit neurologici e alla conseanni e un netto declino dopo i 34 anni. Circa il guente disabilità, in particolar modo, alla spasti10% dei consumatori di CS tende a sviluppare una 2 cità muscolare . dipendenza. In utilizzatori abituali di CS, la soUna casistica italiana, comprendente oltre spensione provoca una sindrome da astinenza lie1600 malati, mostra che il dolore ha una prevave se confrontata ai sintomi causati dalla sospenlenza del 43% ed è secondario a ipertono muscosione di alcool o eroina, che si manifesta sopratlare spastico nell’11% dei pazienti, mentre il dotutto con irrequietezza, irritabilità, lieve agitaziolore a genesi centrale si manifesta come disestesia ne, insonnia, nausea e crampi muscolari5. Inoltre, sembra che il consumo di CS possa aumentare il nel 18%, fenomeno di Lhermitte nel 9% e nerischio di sviluppare sindromi psicotiche cronivralgia trigeminale nel 2%3. Quindi, i malati di SM spesso necessitano di un trattamento sintomatico che, quali schizofrenia o depressione, con un efrelativamente a sindromi dolorose a patogenesi fetto dose-risposta6. Le ipotesi su un possibile ruolo terapeutico dei complessa. derivati della CS provengono, oltre che da risconTra i numerosi farmaci sperimentati per il trattri aneddotici, da sperimentazioni su animali che tamento sintomatico dei disturbi associati alla SM hanno mostrato un effetto analgesico legato all’avi sono i derivati della Cannabis sativa (CS), o canzione modulatoria sui meccanismi nocicettivi. nabinoidi, per i quali da tempo si ipotizza un ruoGli effetti dei cannabinoidi sono legati all’aziolo nell’alleviare il dolore di origine centrale e quelne su due tipi di recettori: CB1, presenti a livello lo da spasticità muscolare. del SNC (ippocampo, corteccia cerebrale, area olfattiva, gangli della base, cervelletto e midollo spiAspetti clinici nale) e CB2, strettamente correlati alle cellule del sistema immunitario, in particolare, macrofagi. La CS viene utilizzata da millenni come teraSugli stessi recettori agiscono anche cannabipia per svariate malattie e sintomi: dall’isteria, alla noidi endogeni (anandamide, 2-arachidonilglinausea, al glaucoma e, fin dall’inizio del XX secerolo, palmitoiletanolamide), il cui ruolo non è colo, è stata impiegata in Europa e in USA come del tutto chiaro, anche se le prove disponibili sugsedativo e antidolorifico. Tuttavia, nei successivi geriscono un coinvolgimento nell’elaborazione decenni la disponibilità di nuove molecole di degli stimoli dolorifici, nei processi cognitivi, nelanalgesici ne ha progressivamente ridotto l’uso, la regolazione dell’attività locomotoria e in alcumentre il diffusissimo abuso a scopo voluttuario ne funzioni autonomiche (appetito, vomito, moha spinto i governi a dichiararne l’illegalità, potilità intestinale, broncodilatazione, tono uterinendola tra le sostanze stupefacenti e psicotrope4. no, pressione intraoculare), oltre che nei procesFumare la CS (hashish, marijuana) e i suoi derisi infiammatori e nella modulazione dell’attività vati produce un immediato effetto euforizzante, immunitaria7. I derivati della CS possono essere distinti in cancaratterizzato da senso di benessere e di amplifinabinoidi naturali e di sintesi. I cannabinoidi natucazione percettiva e sensoriale, logorrea, attacchi “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 208 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 208 AGGIORNAMENTI 2007 farmaco contenente cannabinoidi come principio attivo. Il D.M. 18 aprile 200712 ha, tuttavia, introdotto il THC, il dronabinol e il nabilone nella tabella II, sezione B delle sostanze stupefacenti e psicotrope creando così le basi normative per la loro autorizzazione all’immissione in commercio nel mercato italiano. Nella terapia farmacologica di alcune malattie (tra cui la SM) è, quindi, possibile utilizzare i derivati della CS, che possono attualmente essere importati, previa autorizzazione dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, nel caso in cui il medico ritenga dover sottoporre i propri pazienti al trattamento con tali sostanze. rali vengono prodotti dalle ghiandole epidermiche della CS, situate a livello di diversi organi vegetali (foglie, stelo e brattea). Le principali sostanze psicoattive naturali derivate dalla CS sono il delta-9 tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo. Il THC e il CBD in associazione sono commercializzati per il trattamento del dolore in pazienti affetti da cancro e da SM sotto forma di spray buccali, in quanto l’assorbimento per via orale di tali sostanze è molto scarso a causa di un importante effetto di primo passaggio epatico. La ricerca di agonisti e antagonisti del recettore CB1 ha portato alla scoperta di numerosi cannabinoidi di sintesi, tra i quali il trans-delta-9-tetraidrocannabinolo (dronabinol) e il nabilone hanno indicazioni approvate in alcuni Paesi. Altri cannabinoidi di sintesi quali il levonantradol, l’acido ajulemico e il dexanabinol non sono al momento disponibili in commercio ma sono oggetto di studi come antidolorifici8, antiemetici9,10 e neuroprotettori11. Cannabinoidi e sclerosi multipla: quali prove? Le ipotesi sull’efficacia terapeutica della CS e derivati nella terapia sintomatica del dolore e della spasticità associate alla SM sono nate da esperienze aneddotiche di pazienti che, dopo aver fumato marijuana, riferivano un miglioramento del dolore associato alla spasticità. Tuttavia, fumare la CS non è attualmente considerato un metodo teAspetti medico-legali rapeutico accettabile in quanto comporta gli ormai noti danni da fumo e introduce nell’organiIl diffuso uso voluttuario della CS e le restriziosmo, oltre ai cannabinoidi, altre sostanze conteni imposte dalle legislazioni dei governi sulle sonute nella pianta di CS, molte delle quali biolostanze stupefacenti sono alla base di un paradosgicamente attive e potenzialmente dannose. so riguardante le conoscenze disponibili su efficaNelle principali linee guida e documenti di cia e sicurezza dei cannabinoidi in campo medico. technology assessment sulla terapia della SM, i canInfatti, a fronte di un abuso estremamente diffunabinoidi non vengono riportati tra le terapie conso (la CS è al terzo posto tra le sostanze usate a scosigliate bensì citati come possibili strategie terapo voluttuario, dopo tabacco e alcool)11, gli studi peutiche sintomatiche (soprattutto per la spasticlinici sull’utilizzo della CS in campo medico sono cità e il dolore ad essa associato) per le quali, tutscarsi soprattutto se rapportati alla rapida espantavia, non esistono ancora prove sufficienti per forsione della ricerca di base. La conduzione di studi mulare raccomandazioni13,14. Nella tabella I vengono riportate due revisioni sui cannabinoidi è problematica soprattutto a causistematiche e una metanalisi sull’uso sa delle restrizioni regolatorie e legadei cannabinoidi in pazienti con SM. li vigenti su queste sostanze5. Una revisione sistematica8 sul ruoUna revisione sistematica15 e la lo dei cannabinoidi nel controllo del metanalisi2 hanno valutato i risultati A fronte di di studi randomizzati controllati dolore ha identificato solamente 9 stu(RCT) sull’efficacia di tali farmaci, ridi di buona qualità pubblicati tra il un abuso spettivamente nel trattamento dell’a1975 e il 1997, per un totale di 222 paestremamente tassia e del dolore; gli autori hanno zienti reclutati. 2 diffuso, gli studi sottolineato la scarsità di studi metoUna più recente metanalisi , focalizzata sull’uso della CS nel trattaclinici sull’utilizzo dologicamente validi e il limitato numento del dolore neuropatico e assomero di pazienti inclusi. della CS in ciato a SM, ha identificato 7 studi, Per quanto riguarda l’atassia di oricampo medico con un totale di 298 pazienti inclusi. gine cerebellare (anormalità nell’eseIn Italia, l’uso della CS è illegale e cuzione dei movimenti volontari che sono scarsi ad oggi non è stato registrato alcun può includere incoordinazione, di- “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 208 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 208 AGGIORNAMENTI 2007 farmaco contenente cannabinoidi come principio attivo. Il D.M. 18 aprile 200712 ha, tuttavia, introdotto il THC, il dronabinol e il nabilone nella tabella II, sezione B delle sostanze stupefacenti e psicotrope creando così le basi normative per la loro autorizzazione all’immissione in commercio nel mercato italiano. Nella terapia farmacologica di alcune malattie (tra cui la SM) è, quindi, possibile utilizzare i derivati della CS, che possono attualmente essere importati, previa autorizzazione dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, nel caso in cui il medico ritenga dover sottoporre i propri pazienti al trattamento con tali sostanze. rali vengono prodotti dalle ghiandole epidermiche della CS, situate a livello di diversi organi vegetali (foglie, stelo e brattea). Le principali sostanze psicoattive naturali derivate dalla CS sono il delta-9 tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo. Il THC e il CBD in associazione sono commercializzati per il trattamento del dolore in pazienti affetti da cancro e da SM sotto forma di spray buccali, in quanto l’assorbimento per via orale di tali sostanze è molto scarso a causa di un importante effetto di primo passaggio epatico. La ricerca di agonisti e antagonisti del recettore CB1 ha portato alla scoperta di numerosi cannabinoidi di sintesi, tra i quali il trans-delta-9-tetraidrocannabinolo (dronabinol) e il nabilone hanno indicazioni approvate in alcuni Paesi. Altri cannabinoidi di sintesi quali il levonantradol, l’acido ajulemico e il dexanabinol non sono al momento disponibili in commercio ma sono oggetto di studi come antidolorifici8, antiemetici9,10 e neuroprotettori11. Cannabinoidi e sclerosi multipla: quali prove? Le ipotesi sull’efficacia terapeutica della CS e derivati nella terapia sintomatica del dolore e della spasticità associate alla SM sono nate da esperienze aneddotiche di pazienti che, dopo aver fumato marijuana, riferivano un miglioramento del dolore associato alla spasticità. Tuttavia, fumare la CS non è attualmente considerato un metodo teAspetti medico-legali rapeutico accettabile in quanto comporta gli ormai noti danni da fumo e introduce nell’organiIl diffuso uso voluttuario della CS e le restriziosmo, oltre ai cannabinoidi, altre sostanze conteni imposte dalle legislazioni dei governi sulle sonute nella pianta di CS, molte delle quali biolostanze stupefacenti sono alla base di un paradosgicamente attive e potenzialmente dannose. so riguardante le conoscenze disponibili su efficaNelle principali linee guida e documenti di cia e sicurezza dei cannabinoidi in campo medico. technology assessment sulla terapia della SM, i canInfatti, a fronte di un abuso estremamente diffunabinoidi non vengono riportati tra le terapie conso (la CS è al terzo posto tra le sostanze usate a scosigliate bensì citati come possibili strategie terapo voluttuario, dopo tabacco e alcool)11, gli studi peutiche sintomatiche (soprattutto per la spasticlinici sull’utilizzo della CS in campo medico sono cità e il dolore ad essa associato) per le quali, tutscarsi soprattutto se rapportati alla rapida espantavia, non esistono ancora prove sufficienti per forsione della ricerca di base. La conduzione di studi mulare raccomandazioni13,14. Nella tabella I vengono riportate due revisioni sui cannabinoidi è problematica soprattutto a causistematiche e una metanalisi sull’uso sa delle restrizioni regolatorie e legadei cannabinoidi in pazienti con SM. li vigenti su queste sostanze5. Una revisione sistematica8 sul ruoUna revisione sistematica15 e la lo dei cannabinoidi nel controllo del metanalisi2 hanno valutato i risultati A fronte di di studi randomizzati controllati dolore ha identificato solamente 9 stu(RCT) sull’efficacia di tali farmaci, ridi di buona qualità pubblicati tra il un abuso spettivamente nel trattamento dell’a1975 e il 1997, per un totale di 222 paestremamente tassia e del dolore; gli autori hanno zienti reclutati. 2 diffuso, gli studi sottolineato la scarsità di studi metoUna più recente metanalisi , focalizzata sull’uso della CS nel trattaclinici sull’utilizzo dologicamente validi e il limitato numento del dolore neuropatico e assomero di pazienti inclusi. della CS in ciato a SM, ha identificato 7 studi, Per quanto riguarda l’atassia di oricampo medico con un totale di 298 pazienti inclusi. gine cerebellare (anormalità nell’eseIn Italia, l’uso della CS è illegale e cuzione dei movimenti volontari che sono scarsi ad oggi non è stato registrato alcun può includere incoordinazione, di- “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 209 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 209 2007 Tabella I – Revisioni sistematiche e metanalisi di studi sui cannabinoidi nella sclerosi multipla. Sintomo Autore Farmaco/controllo N pazienti Durata Risultati Atassia cerebellare Mills 200715 DRO, THC+CBD/placebo 43* 2-10 settimane Nessuno dei 3 RCT ha riscontrato differenze significative utilizzando diversi metodi validati di valutazione del tremore. Dolore neuropatico e associato a SM Iskedjian 20072 THC+CBD, CBD, DRO/placebo 298 1-7 settimane I cannabinoidi producono un miglioramento di 1,5 punti su una VAS (0-10 punti). Il placebo produce un miglioramento di 0,8 punti Spasticità Shakespeare 200316 THC, CBD, THC+CBD/placebo 34 2-4 settimane Differenze non significative nei punteggi della scala di Ashworth tra intervento e controllo. DRO=dronabinol; VAS=scala analogico-visiva; *30 pazienti in cross-over. tive tra i pazienti trattati con cannasmetria, adiadococinesia o tremore), binoidi e quelli del gruppo placebo in i risultati cumulati di 3 RCT non moLa ricerca di spasticità, misurata mestrano differenze statisticamente siclinica sull’uomo termini diante i punteggi della scala gnificative tra il gruppo di trattanon ha finora Ashworth. mento e il placebo. In tutti gli studi Questi risultati vanno interpretati è stato valutato l’effetto della terapia prodotto risultati alla luce di un’importante limitazione sul tremore, la cui entità è stata miconvincenti dello studio: l’elevata incidenza di efsurata mediante svariate metodiche fetti avversi lievi associati all’assunvalidate15. La metanalisi di Iskedjian, relativa al dolore zione di cannabinoidi (disequilibrio, sonnolenza, neuropatico associato a SM, misurato mediante ecc.), come osservato dagli stessi autori, ha perscala visuale-analogica a 11 punti, mostra, invemesso ai pazienti e ai medici di immaginare quace, differenze a favore dei cannabinoidi che, pur le dei trattamenti veniva utilizzato, inficiando così raggiungendo una significatività statistica, posla cecità dello studio17. Un altro RCT18 cross-over, effettuato su 50 pasiedono una dubbia rilevanza clinica. Infatti, tra zienti trattati con estratto di CS, contenente THC inizio e fine dello studio, vi è un miglioramento e CBD, non mostra differenze statisticamente sidi 1,5 punti nel gruppo di intervento e di 0,8 pungnificative rispetto al placebo sulla spasticità miti nel gruppo placebo, con un effetto terapeutico surata mediante scala Ashworth. netto di 0,8 punti a favore dei cannabinoidi2. La revisione sistematica16, riferita agli agenti anAl contrario, i risultati di un recente RCT19 evitispastici nella SM, ha reperito solamente due studenziano che la somministrazione di THC in asdi cross-over (per un totale di 34 pazienti affetti da sociazione con CBD (Sativex®) per 6 settimane produce un miglioramento statisticamente signiSM e trattati con THC, CBD o una loro associaficativo, ancorché di dubbia rilevanza clinica, delzione) con risultati contrastanti, sui quali non è la spasticità misurata mediante una scala numestato possibile effettuare un’analisi quantitativa. rica a 11 punti (riduzione di 1,8 punti nel gruppo Altri studi clinici più recenti, non inclusi neldi intervento e di 0,63 punti nel gruppo placebo). la revisione, forniscono risultati discordanti. In un RCT20 cross-over, 13 pazienti affetti da Lo studio CAMS17 ha arruolato 667 pazienti con SM clinicamente stabile e spasticità che sono spasticità dolorosa associata a sindrome del primo stati trattati con estratti medicinali della CS, dromotoneurone sono stati randomizzati a ricevere nabinol o placebo. Dopo 15 settimane non sono nabilone o placebo per 9 settimane. I risultati mostate rilevate differenze statisticamente significastrano un miglioramento consistente in una dif- “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 210 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 210 AGGIORNAMENTI 2007 Conclusioni ferenza statisticamente significativa (riduzione mediana di 2 punti) del punteggio di una scala analogico-visuale a 11 punti. Purtroppo solo 7 dei 13 pazienti inclusi nello studio erano affetti da SM e i risultati di questo sottogruppo non sono stati calcolati. Attualmente non è quindi possibile una valutazione accurata del ruolo della CS nella terapia della spasticità sia a causa di una scarsa comprensione della sua fenomenologia (fisiopatologia e ricadute delle manifestazioni cliniche sulla vita di relazione), sia di un’inadeguatezza degli strumenti a disposizione per misurarla. La validità della scala di Ashworth, lo strumento maggiormente usato negli studi sulla spasticità, è stata infatti messa in discussione; inoltre, i metodi per applicarla e tradurre in punteggio gli elementi clinici sono variabili da uno studio all’altro, rendendo difficile o impossibile una valutazione quantitativa cumulativa16. L’efficacia dei cannabinoidi sui disturbi della minzione è stata indagata da Freeman et al. in un sottogruppo di pazienti reclutati nella studio CAMS17, che presentavano incontinenza urinaria da urgenza21. I risultati hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo dell’outcome primario (riduzione degli episodi di incontinenza da urgenza registrati dal paziente mediante un diario) sia nei due bracci di trattamento sia nel gruppo placebo. Inoltre, entrambi i gruppi sottoposti a trattamento con cannabinoidi hanno mostrato un miglioramento significativo rispetto al placebo. Questi risultati, peraltro promettenti, vanno valutati alla luce delle limitazioni dello studio CAMS precedentemente descritte. Gli effetti avversi associati all’uso di cannabinoidi sono frequenti ma di lieve entità: sonnolenza (12%-40%), vertigini (35%-50%), astenia (42%), turbe gastroenteriche (37%), cefalea (13%)2,17. Un solo studio in aperto22 ha valutato la sicurezza a lungo termine (media 434 giorni) degli estratti medicinali della CS (THC+CBD) su 137 pazienti con SM già reclutati in uno studio precedente23. Il tasso di abbandono complessivo è stato del 42,3% (58 pazienti, dei quali 24 per mancanza di efficacia e 17 per effetti avversi). Dei 292 effetti avversi segnalati, l’86% erano classificabili come lievi o moderati; tuttavia, il verificarsi di 4 prime crisi epilettiche richiede ulteriori approfondimenti sulla sicurezza dei cannabinoidi a lungo termine. Le basi biochimiche del meccanismo d’azione e i dati derivati da sperimentazioni su animali suggeriscono che i cannabinoidi potrebbero svolgere un ruolo utile nella terapia di alcuni sintomi della SM come la spasticità e il dolore. La ricerca clinica sull’uomo, pur mostrando in qualche caso modesti benefici rispetto al placebo, non ha finora prodotto risultati convincenti, a causa di casistiche ridotte e frequenti limitazioni metodologiche degli studi. Inoltre, non esistono confronti diretti tra i derivati della CS e gli altri analgesici disponibili. Questi dubbi sull’efficacia assumono particolare importanza in considerazione del profilo di sicurezza dei cannabinoidi che, pur essendo globalmente ben tollerati durante brevi periodi di somministrazione, presentano un rischio di abuso e dipendenza e potrebbero associarsi, specialmente a lungo termine, a effetti avversi anche gravi. Il potenziale ruolo di questi composti nella terapia sintomatica della SM potrà essere chiarito da sperimentazioni cliniche controllate adeguatamente condotte, utilizzando composti di sintesi e da eventuali nuove acquisizioni sulla biochimica dei cannabinoidi endogeni e dei loro recettori. Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 211 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 211 2007 19. Collin C, Davies P, Mutiboko IK, Ratcliffe S. Randomized controlled trial of cannabis-based medicine in spasticity caused by multiple sclerosis. Eur J Neurol 2007; 14: 290-6. 20. Wissel J, Haydn T, Muller J, et al. 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Davide, studente universitario di 24 anni, si è recato preoccupato dal proprio medico di famiglia perché di colpo ha iniziato a vedere doppio… Raccolta una breve anamnesi e vista la giovane età del paziente, il medico consiglia a Davide di andare da un oculista e gli preannuncia che potrebbe essere poi utile avere il parere di un neurologo… Segui la storia di Davide su: http://aifa.progettoecce.it Agenzia Italiana del Farmaco