Maddalena Colombo, Mariagrazia Santagati Seminario Cirmib UCSC, BRESCIA, 27/04/2015 Focus Livello di concentrazione di studenti di origine immigrata in una scuola (ethnic school composition) e grado di integrazione scolastica 1. Dalle politiche di de-segregazione a quelle di integrazione: il caso dell’Italia 2. Il contributo della prima ricerca sulle classi ad alta incidenza di alunni stranieri 3. Condizioni e fattori di integrazione 2 Politiche di dede-segregazione Favorire mescolanza/coesistenza di alunni con diverso background etnico Rilevante obiettivo educativo (dalla seconda metà del ‘900 - USA e UK) Pre-condizione necessaria, ma non sufficiente per creare ambienti inclusivi e positivi per l’apprendimento Diversi approcci Assegnazione obbligatoria degli studenti stranieri Scelta “controllata”, centro unificato per le iscrizioni Azioni di miglioramento della scuola segregata (da parte di istituzioni o famiglie) Le scuole segregate non sono di fatto scomparse 3 Distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole italiane Scuole per % di alunni stranieri 2002/03 2013/14 Non presenti 43,0 20,6 Minore del 30% 56,9 74,4 Pari o maggiore al 30% 0,0 5,0 Totale 100 100 Miur - Ismu, 2015 Concentrazione, fenomeno residuale In crescita in specifiche aree, scuole, classi Nord, Centro Italia Istruzione obbligatoria 2.851 scuole con il 30% o più di alunni stranieri (5% del tot) 510 scuole a maggioranza straniera (0,9% del tot) 4 Il dibattito in Italia Classi eterogenee (dalla C.M. 205/1990) Definizione di criteri formali/organizzativi per una distribuzione equilibrata degli alunni stranieri nelle classi (presenza non superiore al 30% : C.M. 2/2010) Accordi e patti territoriali inter-istituzionali Mancanza di indicazioni concrete, strumenti e risorse umane/finanz. Modello inclusivo e universalista scuola comune, diritto all’istruzione per tutti Maggiore enfasi su differenze (opzione interculturale) rispetto a disuguaglianze Legame debole tra politiche e pratiche organizzative e istituzionali 5 Una ricerca sulle classi ad alta presenza di studenti stranieri Obiettivo principale: verifica inserimento degli alunni stranieri (set di indicatori di integrazione) Ricerca quali-quantitativa (2010-12) - istruzione sec. e IFP lombarde (ORIM/ISMU) interviste a testimoni privilegiati / 3 focus group (31 soggetti e 21 agenzie formative) 1.040 questionari in scuole sec. I grado (deroga per classi eccedenti il 30% di stranieri) ○ Campionamento casuale semplice delle scuole (14 su 54) ○ Campionamento a scelta ragionata delle classi (56) 6 Interrogativi di ricerca Come si vive in scuole/classi ad alta presenza di stranieri? Quali problemi e difficoltà si sperimentano? Una più alta percentuale di stranieri in classe provoca maggiori difficoltà di apprendimento e relazionali? Quali fattori influiscono sulla riuscita scolastica? Quali fattori influiscono sulle relazioni interetniche? Cosa si intende per integrazione scolastica? Quali le dimensioni cruciali nel processo integrativo? 7 Il livello cognitivo e relazionale sono fondamentali per il processo di integrazione scolastica. L’integrazione è strettamente associata al successo formativo e alle buone relazioni Dimensione relazionale Dimensione cognitiva Integrazione = Successo formativo + relazioni positive Alcuni risultati. La riuscita (1) Si osservano condizioni e percorsi diversi tra italiani e stranieri, come pure all’interno del gruppo degli italiani e degli stranieri I percorsi si differenziano anche in relazione al sesso, allo status socioeconomico, al capitale sociale e culturale familiare . Le famiglie straniere tendono a un investimento in istruzione più breve e professionalizzante. L’insuccesso scolastico è presente, in particolare fra gli stranieri, soprattutto se nati all’estero. Le femmine hanno spesso un profitto medio superiore a quello dei maschi. In generale, si riscontrano alti livelli di soddisfazione per la propria esperienza scolastica, anche fra gli alunni stranieri nati all’estero, malgrado i maggiori problemi legati allo studio. Si rileva un’influenza della composizione della classe (oltre il 30% di stranieri), ma legata in modo evidente anche ad altri elementi di composizione come lo status socio-economico basso. 9 Alcuni risultati. Le relazioni (2) Le relazioni con i compagni di classe appaiono buone, soprattutto fra gli stranieri nati in Italia rispetto agli italiani e a coloro che sono nati all’estero. È presente un maggior disagio relazionale fra gli alunni stranieri, soprattutto se maschi, derivante anche da episodi di prepotenze, di discriminazione, di razzismo. Buona appare la rete amicale, più fra gli italiani che fra gli stranieri. Si osserva la tendenza a formare gruppi omogenei, ma sono presenti anche gruppi misti. In maggiore difficoltà ad avere amici i ragazzi stranieri nati all’estero. La maggior parte degli alunni sia italiani sia stranieri ritiene di essere trattato bene o abbastanza bene dagli insegnanti e ne sono più convinte le femmine. Gli alunni stranieri sentono anche di essere aiutati in modo adeguato e il loro giudizio sugli insegnanti è spesso migliore rispetto a quello dei loro compagni italiani. Il benessere relazionale è direttamente collegato alla riuscita scolastica e non è in genere influenzato dalla presenza elevata di alunni stranieri 10 Indice di integrazione Misura sintetica ASPETTI RELAZIONALI Indice di relazionalità interna (tra pari in classe) Indice di relazionalità verticale (tra studenti- insegnanti) Indice di tensioni fra pari (risse, prepotenze, episodi di razzismo visti o subiti) ASPETTI COGNITIVI Indice di riuscita Indice di competenza linguistica per lo studio 11 Fattori di INTEGRAZIONE SCOLASTICA 12 Percorsi di integrazione scolastica (cluster analysis) Soggetti 160 Gruppo 15,4% 1. Mancata integrazione (scarsa riuscita + scarse relazioni tensioni coi pari) 515 49,5% 2. Piena integrazione (buona riuscita + buone relazioni) 365 35,0% 3.Integrazione parziale (scarsa riuscita ma buone relazioni tra pari) e Caratteristiche Composizione Status basso, difficoltà relazionali, tensioni interetniche, scarsa presenza della famiglia, disagio scolastico, bassa progettualità, gravi difficoltà scolastiche, scarse competenze linguistiche Alta presenza di stranieri nati all’estero (44,3%), classi con forte incidenza di stranieri, prevalenza maschi (51,9%). Status medio-alto, alto capitale culturale familiare, buona relazionalità,, alto livello benessere scolastico, elevati livelli di riuscita scolastica e di competenza linguistica Prevalenza di italiani (77%) e di femmine (51,4%), incidenza di stranieri sotto la media. Status basso, capitale culturale familiare basso, livelli medi di relazionalità e di amicalità, scarse tensioni interetniche, livelli bassi di relazionalità con gli insegnanti, discreto orientamento familiare, basso livello di benessere e di progettualità, insuccesso scolastico Prevalenza di maschi (53,3%), presenza di stranieri nati all’estero (40,4%) e in Italia (15,4%), italiani (44,1%). In conclusione Un’alta percentuale di stranieri non è l’unico fattore che sembra minare il processo di integrazione Il problema dell’integrazione scolastica si pone per tutti gli studenti con scarse risorse socioeconomiche e culturali L’integrazione è un processo che si può sviluppare nelle scuole e fra le scuole se vi sono alcune condizioni Supporti organizzativi per mitigare rischi e isolamento, investimenti tangibili, contenimento reazioni della maggioranza Cruciale il sostegno di amministratori locali e dirigenti nel passaggio dalle scuole multiculturali alle scuole plurali Scuole democratiche in cui differenza e varietà sono considerate migliori dell’uniformità in quadro di garanzia delle pari opportunità 14