SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 32 S. Leoni Parvex, E. Bianchi Kusch Storia clinica Una donna di 72 anni consulta il medico per la comparsa da più di un anno di lesioni eritematose agli arti inferiori con tendenza ad espansione centrifuga. La paziente è in ottime condizioni generali, non prende medicamenti e non lamenta prurito o dolori. L’esame clinico evidenzia numerose lesioni di grandezza varia- bile caratterizzate da un bordo rilevato, duro alla palpazione, indolente, e da un centro con cute lievemente sottolivellata di colorito normale (Figura 1A e B). Viene eseguita una biopsia per confermare il sospetto clinico, la quale mostra focolai necrotici con reazione perifocale istiocitica di aspetto granulomatoso nel derma superficiale (Figura 1C e D). A B C D Indica la diagnosi corretta: a b c d 73 NOVEMBRE 2008 Dermatomicosi superficiale Granuloma annulare Micosi fungoide (linfoma a cellule T) Eritema cronico migrante (malattia di Lyme) e Eritema multiforme TRIBUNA MEDICA TICINESE 509 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Granuloma annulare Il granuloma annulare (GA) è una dermatosi benigna autolimitante di eziologia sconosciuta. La prevalenza segue un profilo bimodale con un picco in bambini sotto i 10 anni e uno in adulti dai 60 ai 70 anni di età. Il rapporto donne/uomini è di 1,8/1. La patogenesi del GA sembra legata ad una reazione di ipersensibilità tardiva a vari stimoli antigenici con coinvolgimento di linfociti Th-1 secernenti interferone-gamma nonché di macrofagi che esprimono TNF-α. L’ipotesi di un meccanismo autoimmune poggia sulla somiglianza istologica del granuloma annulare con i noduli dell’artrite reumatoide e della necrobiosi lipoidea diabetica come pure sulla sua associazione con varie malattie autoimmuni (tiroidite autoimmune e colite ulcerosa ad esempio). Una relazione causale con il diabete mellito non è stata ancora dimostrata; tuttavia si nota un’associazione tra diabete mellito di tipo 2 e GA. In effetti, un diabete o un’intolleranza al glucosio viene riportata in letteratura nel 10-20% dei pazienti affetti da GA. In circa la metà di questi casi il GA precede l’apparizione del diabete. Fattori che possono favorire l’apparizione di un GA sono infezioni batteriche (in primo luogo da Borrelia burgdorferi), virali (EBV, HIV, HCV, Herpes-zoster virus, Parvovirus B19), farmaci (Allopurinol, Amlodipine, Anti-TNF e Interferone pegilato), nonché neoplasie (linfomi). Sono stati anche incriminati traumi (per esempio frizione da scarpe), punture di insetto, un’esposizione prolungata al sole (in particolare per le forme diffuse), vaccinazioni nonché esiti di test tubercolinico. Da notare tuttavia che nel 90% dei casi non si trova alcun fattore scatenante. La lesione elementare è una papula dermica color pelle o lievemente eritematosa che si estende in modo 510 TRIBUNA MEDICA TICINESE centrifugo percorrendo alcuni millimetri alla settimana. Estendendosi lentamente, la lesione risolve al centro, sicché, dopo alcune settimane dall’inizio, si può già apprezzare in periferia un caratteristico anello eritematoso, infiltrato, duro e indolente mentre al centro la cute, sottolivellata, appare di colorito normale. L’anello periferico è di solito continuo; esso può tuttavia essere costituito da papule ravvicinate a disposizione arciforme. Tutti questi aspetti si confermano molto meglio palpando la lesione: la sensazione al tatto è chiaramente quella di un anello rilevato formato da tanti nodulini duri contigui. Il GA è generalmente asintomatico o lievemente pruriginoso. Recidive sono frequenti specialmente nei bambini (fino al 40% dei casi) e possono verificarsi nella stessa sede o in prossimità di essa. Caratteristicamente la lesione può regredire rapidamente a seguito di una biopsia. Clinicamente si distinguono quattro varianti: localizzata (la più frequente), generalizzata, sottocutanea e perforante. Fig. 3: Forma localizzata: chiazza lievemente eritematosa con anello periferico rilevato e cute sottolivellata al centro. Fig. 4: Forma localizzata: lesione annulare estesa, simulante una micosi. Nella forma localizzata (Figure 2, 3, 4) la lesione risiede caratteristicamente ai lati e al dorso delle dita, al dorso delle mani e dei piedi, alle caviglie, alle orecchie e alla nuca. Lasciata a se stessa, la lesione tende ad estendersi gradualmente per mesi o anni, raggiungendo anche un diametro di 10 centimetri per poi regredire spontaneamente nel lasso di circa due anni, senza lasciare alcun esito, in più della metà dei pazienti. Fig. 2: Forma localizzata: papule color pelle tipicamente al lato delle dita. 73 NOVEMBRE 2008 La forma generalizzata (Figura 1A e B) si esprime con numerose lesioni a volte costituite da piccole papule (perlomeno dieci) su tutto l’ambito cutaneo, a volte arrossate e senza una specifica configurazione annulare, evidenti soprattutto nelle zone SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole corpi (fattore reumatoide, anticorpi antinucleo). La diagnosi può essere fatta agevolmente se, come succede in un discreto numero di casi, i noduli sottocutanei si associano a lesioni annulari tipiche della cute sovrastante. Nel caso contrario, la diagnosi è più difficile e sarà fatta dopo aver escluso, in base alla storia clinica e agli esami di laboratorio, altre cause di noduli sottocutanei come neoplasie, infezioni o malattie autoimmuni. Nel dubbio, è consigliabile eseguire una biopsia cutanea. Non è indispensabile un trattamento medico o di asportazione chirurgica, visto che spesso vi è risoluzione spontanea. Ricadute sono frequenti e possono manifestarsi anche dopo alcuni anni. Fig. 5: Forma sottocutanea: nodulo sottocutaneo asintomatico. fotoesposte (compreso il viso) e spesso scatenate dall’esposizione al sole. La forma generalizzata colpisce in genere soggetti anziani, non mostra tendenza alla regressione spontanea e risponde male alla terapia. La diagnosi differenziale da altre dermatiti papulose è agevolata dal riscontro, nelle papule, della caratteristica zona di risoluzione centrale con anello periferico. A differenza della forma localizzata, le lesioni generalizzate possono persistere per anni. La variante sottocutanea (Figura 5) riscontrata quasi esclusivamente in età pediatrica (sinonimo: nodulo pseudoreumatoide dell'infanzia) è caratterizzata dalla presenza di noduli duri indolenti e senza segni di infiammazione (simili a quelli dell'artrite reumatoide), localizzati profondamente nel sottocutaneo. Sedi tipiche sono gli arti (zona pretibiale e avampiede), lo scalpo, la fronte e la regione periorbitale. I bambini che ne sono affetti sono per il resto in ottima salute; non vi sono alterazioni dei parametri infiammatori o autoanti- La forma perforante (che può essere localizzata o generalizzata) è quella meno frequente ed è costituita da papule ombelicate ricoperte da una crosta (dovuta al rilascio di collagene degenerato di provenienza dermica). L’aspetto può assomigliare ad una malattia di Kyrle o ad un mollusco contagioso. La diagnosi differenziale clinica delle forme localizzata e generalizzata comprende le diverse dermatiti annulari quali micosi superficiale, eritema cronico migrante della malattia di Lyme, eritema annulare centrifugo, lupus eritematoso subacuto, eritema multiforme, sarcoidosi e micosi fungoide. Elementi diagnostici chiave sono la palpazione del tipico anello periferico indurito e l’assenza di aspetti squamosi. Per la forma sottocutanea si consideri in diagnosi differenziale un nodulo reumatoide o un processo espansivo sottocutaneo. Un criterio diagnostico chiave è l’assenza di eritema infiammatorio come lo si vedrebbe in caso di lesioni di natura infiammatoria quali una pannicolite o una vascolite. Per la variante perforante la diagnosi differenziale si pone con la malattia di Kyrle. 73 NOVEMBRE 2008 La diagnosi istologica di GA può essere posta su un prodotto di exeresi ma anche su una biopsia-punch. All’esame al microscopio si notano focolai di collagene necrotico circondati da una palizzata di istiociti in parte gigantocellulari. Nella fase iniziale può mancare la necrosi e l’infiltrato flogistico è costituito unicamente da istiociti dispersi nell’interstizio (cosiddetta variante interstiziale). La presentazione interstiziale è frequente nella forma generalizzata nel GA. Nella forma sottocutanea la flogosi granulomatosa risiede nel tessuto sottocutaneo; l’aspetto è molto simile a quello di un nodulo reumatoide. Nella forma perforante si osserva un eliminazione transepidermica di collagene degenerato. In merito alla terapia del granuloma annulare, esistono pochi studi controllati in letteratura e per la maggior parte si tratta di singoli casi o di piccole casistiche. La terapia è giustificata solo da motivazioni estetiche, visto che la malattia è asintomatica e non presenta alcun rischio di complicanze. Per la variante localizzata la terapia di prima linea consiste nell’applicazione di corticosteroidi topici. In seconda linea si possono usare retinoidi topici. Sono stati anche riportati singoli casi trattati con iniezioni intralesionali di Interferon-gamma e con inibitori delle calcineurine (ProtopicR). Il GA può anche venir trattato semplicemente mediante escissione. Per la forma generalizzata in prima linea c’è la PUVA-terapia. In seconda scelta vi è una lunga lista di medicamenti tra cui Dapsone, Retinoidi, Antimalarici, Immunomodulatori (Imiquimod) e anticorpi monoclonali (Infliximab); da notare tuttavia che quest’ultimo può al contrario scatenare un GA. In granulomi annulari associati ad una altre patologie (ad esempio tubercolosi) vi è regressione spontanea del GA dopo guarigione della malattia concomitante. TRIBUNA MEDICA TICINESE 511 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Per quando riguarda la prognosi, il 30% circa delle forme localizzate va in remissione nel corso di 1 anno e il 70% circa in 2 anni. Le forme generalizzate si protraggono più a lungo, fino a 4-6 anni e sono spesso resistenti alla terapia. Il tasso di recidiva va dal 30% al 40% in un lasso di tempo tra 9 mesi e 2 anni. S. Leoni Parvex Istituto cantonale di patologia, Locarno E. Bianchi Kusch FMH Dermatologia, Lugano Bibliografia Chan Po Tak. Dissertation for Specialty in Dermatology and Venereology: Granuloma anulare. Hong Kong College of Physicians. December 2003. Peggy R. Cyr. Diagnosis and management of granuloma annulare. Am Fam Physician. Nov 15, 2006. D. Weedon. Skin Dermatopathology. Churchill Livingstone 2002. 512 TRIBUNA MEDICA TICINESE 73 NOVEMBRE 2008