Da Sabato 4 a Domenica 5 febbraio 2006 CIASPOLATA IN DOLOMITI Periplo delle Cime di Lavaredo Due giorni da trascorrere attorno alle maestose Tre Cime di Lavaredo, pilastri monumentali del parco delle Dolomiti che tutto il mondo ci invidia. Fantatico! Il programma prevede per il primo giorno il raggiungimento del Rifugio Auronzo, il Rif. Lavaredo, la Forcella di Lavaredo (m 2.454) e forcella Col di Mezzo e discesa a Misurina per il pernottamento. Per il secondo giorno, interessante giro del lago di Braies, delizioso laghetto incastonato nella splendida Val Braies. Con le ciaspole ai piedi ci immergeremo nella natura incontaminata di questo angolo di natura, avremo modo di apprezzare la tranquillità e la bellezza del Tempio Dolomitico anche in una stagione non solita per le camminate. Il programma dettagliato e la logistica saranno a disposizione presso la sede a tempo opportuno. Le ciaspole si potranno noleggiare a richiesta. L’escursione si effettuerà solo se le condizioni della neve saranno ideali. Organizzazione: Pietro Rossoni Tel. 349.4739931 Giovanni Pichichero tel 02.95 01 92 46 – 328.61 63 699 [email protected] Domenica 2 aprile 2006 CONCA DELLA PRESOLANA – Valle Seriana Mountain bike Viene questa stagione riproposta l’escursione “saltata” lo scorso aprile causa cattivo tempo. Ritrovo presso la sede alle ore 7.00, carico biciclette e partenza per Clusone (BG), dove avrà inizio un percorso ad anello nella Conca della Presolana. Il vasto e verdeggiante altopiano, che si estende a sud-ovest del massiccio della Presolana, è delimitato ad est da una catena montuosa che si estende dal Passo della Presolana, naturale valico di collegamento con la Valle di Scalve. Civilizzata fin dall’epoca preistorica dai vicini Camuni, questa parte della Valle Seriana Superiore conserva ancora i segni della sua storia millenaria. Di particolare interesse sono le grotte e le caverne originatesi per azione erosiva dell’acqua e, soprattutto alle pendici della Presolana, una ricca manifestazione di specie floristiche ed endemiche prealpine ed alpine. Nelle chiese dei centri storici, così come in quelle campestri e solitarie, sono ancora ben conservati affreschi ed opere scultoree di particolare pregio artistico. Toccheremo le località di Rovetta, Onore, Tede Bassa e Alta, Colle di Vareno e Rusio; su mulattiere, sentieri e carrarecce, passeremo le pendici del monte Pora e il Passo della Presolana, attraverseremo i torrenti Valleggia e Gera, e le valli di Tede e di Lantana, e non mancheranno vedute panoramiche mozzafiato sulla Valle di Scalve, le Prealpi Orobie e la Valle Camonica. Difficoltà: impegnativo; ciclabilità 95% Dislivelli e percorrenze: 800 m (quota massima raggiunta 1380 m), 40 km, 3,30-4,00 ore Fondo stradale: 40% asfalto, 25% carrareccia, 20% mulattiera, 15% sentiero (probabili tratti innevati) Chiusura iscrizioni e riunione pre-gita obbligatoria: giovedì 30 aprile 2006 Organizzazione: Raffaele Martucciello Tel. 347.4400340 – 035.561109 [email protected] da Sabato 8 a Domenica 9 aprile 2006 PIZZO RECASTELLO Valle Seriana Itinerario di salita per il canale nord Il percorso è molto divertente e molto consigliabile, date la brevità e l’assenza di forti difficoltà, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta alle salite su neve e ghiaccio. E’ in ogni modo un’escursione proposta solo ad escursionisti esperti. SABATO 8 aprile: ritrovo alle ore 14,00 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Valbondione. Lasciata la macchina si raggiunge in circa due ore, per comodo sentiero il rifugio Curò nei pressi del lago artificiale del Barbellino noto per le famose cascate del fiume Serio. DOMENICA 9 aprile: partenza alle ore 7,00 dal rifugio e prima sul comodo sentiero che costeggia il lago del Barbellino, poi su quello più ripido del Monte Gleno ed infine per sfasciumi si raggiunge il bacino nevoso sottostante il canale nord. Calzati i ramponi e impugnata la piccozza, risaliamo il bacino nevoso sotto il canale e c’infiliamo nello stretto colatoio che scende dalla cresta ovest. Sbucati nei pressi dell’anticima, risaliamo la cresta in direzione est fino alla vetta del Pizzo Recastello a 2886 metri. Discesa: Lungo la via normale a sud, si raggiunge in pochi minuti un canale attrezzato con catene che porta ai ghiaioni basali e da qui facilmente per sentiero al rifugio Curò. Difficoltà: AD Dislivello: Sabato circa 1000 mt. Domenica circa 1000 mt. Tempo di salita: Sabato due ore – Domenica tre ore - Tempo di discesa: quattro ore Attrezzatura: piccozza, ramponi, ghette, imbracatura, (disponibili in sede), guanti da sci, bastoncini. NOTA BENE: GITA RISERVATA AD ESCURSIONISTI ESPERTI!!! Chiusura iscrizioni: Giovedì 23 marzo 2006 Riunione pre-gita, obbligatoria: Giovedì 6 aprile 2006 Posti disponibili: 20 ATTENZIONE: L’ORGANIZZATORE SI RISERVA LA FACOLTA’ DI RINVIARE O ANNULLARE L’ASCENSIONE QUALORA NON SI RISCONTRASSERO LE CONDIZIONI IDEALI DI SALITA DELLA MONTAGNA. Organizzazione: Giuseppe Colombo Tel. 02.9091686 - 328.4148796 Da Venerdi 21 a Martedi 25 aprile 2006 RAID DELLE FORESTE CASENTINESI In mountain bike sul crinale appenninico tosco-romagnolo Il Casentino è l'alta valle dell'Arno che il fiume percorre dal Monte Falterona fin nei pressi di Arezzo, dove lascia l'Appennino per sgorgare in pianura e fluire verso Firenze. Nato a poca distanza dal Tevere, l'Arno corre ad esso parallelo e ne è separato soltanto da una schietta giogaia, dall'alto della quale La Verna e Camaldoli vigilano sull'una e sull'altra valle. Ma l’alta valle dell'Arno è più ridente di quella del Tevere: più verde, meno scabra, meravigliosamente equilibrata dalla natura e dall'opera dell'uomo che, con intelligenza e semplicità, l'ha popolata e coltivata. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, si estende sul crinale appenninico tosco-romagnolo e comprende boschi tra i più estesi e meglio conservati d'Italia, custodi di un patrimonio floristico e di una fauna di notevole interesse, che annovera il lupo e varie specie di ungulati. Ombrosi sentieri costeggiano i numerosi ruscelli, che tra cascate e forre profonde vanno a formare gli impetuosi torrenti che scavano le valli romagnole. Folte selve con abeti bianchi e faggi secolari, aceri e tigli, frassini e castagni, fanno da cornice alle testimonianze della millenaria presenza dell'uomo: borghi e castelli medievali, nuclei di case isolate, eremi suggestivi come Camaldoli e la Verna. Sarà questo il contesto in cui si svolgerà il nostro Raid, e condotti da guide e maestri di MTB, effettueremo escursioni nella parte nord del parco, alle cascate dell'Acquacheta (narrate anche nel girone dell'inferno nella Divina Commedia), nella riserva di Sassofraino con visita all’Eremo di Camaldoli, e, passando da Badia Prataglia, sul Monte della Verna, dove San Francesco ricevette le stigmate, con visita al Santuario di La Verna; non mancheranno nemmeno momenti di didattica di conduzione e uso degli strumenti di orientamento. Difficoltà: medio; ciclabilità 95% Dislivelli e percorrenze giornaliere: circa 900 m, circa 50 km Fondo stradale: misto (sterrato-mulattiere-tratturi) 85%, asfalto 15%, qualche guado Chiusura iscrizioni: giovedì 16 marzo 2006 Riunione pre-gita: giovedì 13 aprile 2006 Organizzazione: Raffaele Martucciello Tel. 347.4400340 – 035.561109 [email protected] Domenica 7 maggio 2006 MONTE PARE’ Valle Seriana Ritrovo a Trezzo alle ore 7.30 e partenza dal parcheggio della bocciofila in direzione Val Seriana. Giunti a Rovetta (m 700), si posteggiano le auto alla sommità del paese, da dove, a pochi metri, parte la strada carrozzabile che conduce fino alla vetta del monte Blum. Dopo un brevissimo tratto sul largo sentiero principale, sorpassata una piccola stalla, si imbocca sulla sinistra il sentiero che, con alcuni tornanti, attraversando un magnifico bosco, porta ai prati ed alle cascine di Campos (m 900 circa). Da qui il sentiero si fa più stretto. Dopo una brevissima salita ripida si percorre un tratto pianeggiante che taglia il bosco e passa per le cascine di Zenier. Si prosegue fino a tornare sul sentiero principale. Brevissima sosta al “crocifisso”, largo spiazzo attrezzato con una piccola fontana e alcuni tavoli da pic-nic, che si trova a metà del percorso ufficiale verso la cima Blum. Il nostro itinerario invece, che prevede una specie di giro ad anello, ci fa ridiscendere alcuni metri per imboccare la larga strada che sale alle baite di Parè (m 1.200 circa). Sorpassato l’abitato, si taglia a sinistra. La traccia non è ben definita ma, attraversando larghi e verdeggianti pascoli, si giunge all’attacco del sentiero che dal monte Blum porta alla cima del monte Parè (m 1.642). Il sentiero si inerpica a zig-zag fino al ripido tratto finale. Dalla vetta, nelle giornate di sole il panorama è notevole. Splendida visuale sulla Valzurio e su tutta l’alta Val Seriana, fino al lago d’Iseo. La salita alla cima è facoltativa. Per chi non se la sente è prevista la possibilità di aspettare chi sale sui magnifici prati che circondano la cappella degli alpini del monte Blum (m 1.297), punto di sosta di tutto il gruppo una volta scesi da Parè. Ritorno dal sentiero principale, con possibilità di deviare a metà percorso e ripercorrere al rovescio la prima parte dell’itinerario della mattina (cascine di Zenier e Campos). Difficoltà: E Dislivello: m 900 circa Tempo di percorrenza: ore 3,00 (salita) + ore 2,00 (discesa) Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 4 maggio 2006 Organizzazione: Debora Recalcati Tel. 349 1316725 [email protected] Roberto Bonetti 339.6044205 [email protected] Da Domenica 14 a Domenica 21 maggio 2006 TREKKING IN ASPROMONTE Calabria Lembo meridionale della catena appenninica, di origine granitico-cristallina, simile ad una gigantesca piramide prossima al mare, s'inerpica fino a 2000 m con numerose cime e diversi altopiani di origine sedimentaria marina; segnato profondamente da molti corsi d'acqua (fiumare); coperto da vasti boschi (faggio, abete bianco, pino nero, leccio, castagno) e macchia mediterranea. Al centro del mediterraneo l’Aspromonte ha notevoli presenze storiche, artistiche e archeologiche, testimonianze della cultura arcaica, classica, grecanica, medievale e moderna. …… Assaporeremo la bellezza dei colori di una natura ancora incontaminata e ci lasceremo trasportare e cullare dal gorgoglio dei ruscelli in una avventura che non dimenticheremo …... DOMENICA 14 maggio: Arrivo a Palizzi (Reggio Calabria), visita guidata al centro storico ed ai tipici Catoi. Pernottamento in struttura della Cooperativa Locale. LUNEDI 15 maggio: Partenza da Palazzi per risalire la Fiumara e ascensione al Monte Agrappidà (m.780), si prosegue per San Pasquale (mt 450) per arrivare a Bova antica (mt 915) capitale dell’Area Grecanica. Pernottamento in appartamento - (ore di percorrenza 6,00) MARTEDI 16 maggio: Partenza da Bova per Lestizi (m 668), quindi si raggiungerà Spartusa (m 670) e successivamente si toccheranno le Caldaie del Latte (m 527). Rientro a Bova per il pernottamento - (ore di percorrenza 5,00). MERCOLEDI 17 maggio: Partenza da Rhoghudi per salire sul monte Cavallo (m 1331), si proseguirà poi per Casalino (m 1512) per giungere poi la diga di Menta Cavaliere (m 1280). Dalla diga giungeremo a Cano dove pernotteremo in tenda - (ore di percorrenza 8,00). GIOVEDI 18 maggio: Partenza da Calo per l’alta Vallata del torrente Butrano, salita al monte Montalto (m 1956) ed escursione alle cascate di Forgiarelle. Rientro a Cano per il pernottamento in tenda - (ore di percorrenza 9,00). VENERDI 19 maggio: Partenza per Polsi e proseguimento sul sentiero Italia per raggiungere il Lago Costantino, quindi raggiungeremo S.Luca ad Amendolea per pernottare all’azienda agrituritstica il bergamotto - (ore di percorrenza 6,00). SABATO 19 maggio: Partenza per l’escursione a Gallicano (m 621) attraverso fiumara Amendolea e quindi si raggiungeranno i mulino Focolaio (m 253): Rientro al Bergamotto - (ore di percorrenza 5,00) DOMENICA 15 maggio: Escursione al borgo medioevale di Pentadattilo, quindi trasferimento all’aeroporto per rientro a Trezzo. Difficoltà: E Il trekking verrà effettuato solo al raggiungimento di un minimo di n° 15 partecipanti. Chiusura iscrizioni 24 febbraio 2006 - Riunione pregita obbligatoria: giovedì 27 aprile 2006 Costi e programma dettagliato disponibili in sede. Organizzazione: Maria Teresa Gaspani Tel. 335.52 16 470 - 035.80 11 97 [email protected] Ruggero Zucchinelli Tel. 035.80 18 84 [email protected] Domenica 28 maggio 2006 ATTORNO AL PASSO SAN SIMONE Valle Brembana Ritrovo alle ore 6,50 presso il parcheggio della bocciofila a Concesa, nelle vicinanze della sede CAI e partenza per il rif. albergo Madonna delle Nevi (strada prov. Passo San Marco) m 1.300, dove si lasciano le auto. Ci si incammina per una strada forestale che costeggia il torrente Brembo, dalla quale si stacca sulla sinistra il sentiero (cai nr. 115) che sale verso nord nella Val Terzera, tra faggi e abeti; si punta quindi in direzione della Casera (m. 1.604), per raggiungere il bivio che conduce a Piazzatorre; lasciato il bivio sulla destra il nostro itinerario conduce ad una piccola malga e poi alla Baita Nuova (m 1.832 – ore 1,45); un ultimo tratto in salita consente di raggiungere il passo S. Simone (m 2.000 – ore 0,30). Dal passo si scende deviando verso nord, fino a collegarsi con il sentiero Cai nr. 101; con quest’ultimo si risale alla Forcella Rossa (m 2.055 – ore 0,45); scendendo, poco dopo si abbandona il sentiero 101 e si percorre il nuovo tracciato verso sud (sentiero cai 111), attraversando alcuni pascoli e, poco prima di arrivare alla Casera Siltri (m 1.7774 – ore 1,00), si devia a destra, scendendo nel bosco di abeti e larici. Più in basso, dopo aver oltrepassato un corso d’acqua e costeggiato il torrente, un ampio sentiero ci porta sulla strada che conduce al rif. Albergo Madonna delle Nevi (ore 1,00) Difficoltà: Escursionismo elementare (E) Tempo di percorrenza: ore 5 (percorso ad anello) Dislivello: m. 900 circa Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedi 25 maggio 2006 Organizzazione: Marco Bertaglio Tel. 02.90 93 90 64 Domenica 11 giugno 2006 RIFUGIO ALPE CORTE m 1.41 Val Canale 1a escursione “Alpinismo Baby” Facile gita di approccio all’ambiente montano per i più piccoli su facile mulattiera in bell’ambiente montano; gita particolarmente consigliata alle famiglie. Domenica 11 ritrovo e partenza alle ore 8:00 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza per Val Canale (km 62~, ore 1¼). Superata Val Canale si prosegue lungo la strada - ai cui fianchi è possibile parcheggiare - che risale la valle fino all’attacco sentiero; zaini (o baby) in spalla si risale la comoda mulattiera che ascende al rifugio, lungo un itinerario ricco di acqua e di fiori e ben ombreggiato. Arrivo al rifugio e stazionamento nei prati circostanti; ritorno per il medesimo itinerario di salita. Difficoltà: E Dislivello: +300/-300 m Tempi di percorrenza: 1 ora in salita e 40’ in discesa (valori da raddoppiare per i bambini) Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 8 giugno 2006 Organizzazione: Marco Roncalli Tel 349.3474722 [email protected] Da sabato 17 a Domenica 18 giugno 2006 RIFUGIO SELLA E CASOLARI HERBETET Valle D’Aosta Ritrovo alle ore 6.30, presso il parcheggio della bocciofila a Concesa, nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Valnontey( 1966 metri), Cogne in Valle d’Aosta. Il rifugio Vittorio Sella si trova all’interno del bellissimo parco del Gran Paradiso, dove si possono ammirare marmotte, camosci e il simbolo stesso del parco, lo stambecco. Il facile sentiero parte da Valnontey, si costeggia il bel giardino botanico Paradisia e si prosegue in mezzo al bosco per il primo tratto, si passa davanti ad una bella cascata, e poi si prosegue in mezzo ai pascoli, fino ad arrivare al rifugio (2584 metri). Per i più volenterosi propongo di arrivare fino al Colle della Rossa (3195 metri), percorso comunque facile. Il giorno successivo ci aspetta il percorso fino ai casolari dell’ Herbetet. Lasciato il rifugio si passa per i laghi del Lauson e si prosegue su sentiero esposto con un tratto attrezzato con corde fisse ad un’ altezza media di 2500 metri. Arrivati ai casolari dell’Herbetet, si può fare una piccola variante per il bivacco Leonessa (2910). Si torna ai casolari e da qui si scende per Valmiana e si torna a Valnontey. Difficoltà : E Dislivelli : primo giorno m 918 al Rifugio (+ m 611 per il Colle Della Rossa) Secondo giorno: salita al Bivacco Leonessa m 326, discesa m 326 + m 918 Tempi di percorrenza: primo giorno ore 2,30 + 3 Secondo giorno ore 4.30 + 2 Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 1 giugno 2006 Organizzazione: Tiziana Montanari Tel. 339.5605364 [email protected] Ruggero Zucchinelli Tel. 035.80 18 84 [email protected] Domenica 25 giugno 2006 PIZZO BELLO Valtellina Ritrovo presso la sede alle ore 6.30 e partenza con auto proprie per la Valtellina. Dal Rifugio Marinella di Prato Maslino (1632 m) si percorrono i prati verso nord; imboccato lo sterrato che da qui scende verso sinistra lo si percorre fino ad un tornante dal quale, a destra, inizia il comodo sentiero per Vignone. Ci si inoltra nel bosco di abeti oltre il quale si comincia a salire aggirando un grande dosso. Alcuni ripidi tornanti in una zona piu’ rocciosa precedono un breve traverso che permette di accedere alla Valle Vignone e da qui all’Alpe Vignone (1991 m). Lasciato a sinistra il sentiero per Scermendone si sale il ripido pascolo sopra le baite proseguendo per un traverso verso sinistra che precede la spianata di Baric (2261 m). Il naturale proseguimento della valle verso nord-est e’ percorso da un’esile traccia fra pascoli e detriti fino alla conca alla base del Pizzo Bello. La traccia continua sinuosa puntando ad un colletto compreso fra la vetta e un dosso minore; dalla selletta si volge a destra seguendo la cresta ovest su terreno pietroso e qualche roccetta sino alla cima del Pizzo Bello (2743 m). Splendida vista sulla Valtellina, sui Corni Bruciati e sul Monte Disgrazia. Discesa per il medesimo itinerario. Difficolta’: E Dislivello: 1111 m Tempo di percorrenza: 3 ore in salita; 2.30 ore in discesa Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 22 giugno 2005 Organizzatore: Sergio Brasca - Tel. 02.90.92.92.28 Domenica 9 luglio 2006 PIZZO SCALINO Valle Seriana Il Pizzo Scalino si erge con la sua bella forma piramidale a cavallo tra, Val di Togno, Val Poschiavo e Valmalenco. Da quest´ultima il Pizzo attira molte persone in quanto è meno impegnativo dal punto di vista alpinistico di cime come il Disgrazia il Bernina, pur essendo in ugual modo assai panoramico. Dalla cima si gode di un panorama a 360° che include i vicini Disgrazia e Bernina sino ad allungarsi più lontano verso Ortles-Cevedale e Adamello-Presanella. Lo spettacolo si completa nelle giornate particolarmente avare di foschia, nelle quali è stupendo poter ammirare i quattromila che si ergono a partire dal Monte Rosa verso occidente. La partenza è fissata dallo sbarramento artificiale di Campo Moro ove troviamo il rifugio Zoia. Dopo circa un´ora si arriva al rifugio Cristina, poi ci dirigiamo verso Nord Ovest percorrendo una selvaggia piana tra i fischi delle marmotte ed il rumore del torrente che scorre accanto a noi. Ad un certo punto pieghiamo a sinistra e saliamo per un tratto molto ripido, tra sfasciumi e chiazze di neve, con piccoli tornanti che ci permettono di alzarci di quota sino ad arrivare ai 2848 metri del Cornetto, presso il quale il panorama si trasforma completamente. Il ghiacciaio del Pizzo Scalino ci permette di aggirare verso Sud-Ovest l'imponente piramide sino a raggiungere la cresta che percorriamo in direzione Sud-Est per pochi minuti sino alla cima. Occorre prestare la giusta attenzione in questo ghiacciaio che nella sua parte terminale lascia intravedere alla nostra sinistra un crepaccio di dimensioni notevoli. Difficoltà: E/EE – Escursionismo fino al rifugio Cristina Dislivello: metri 1350 Tempo di percorrenza in salita: ore 4 Tempo di discesa: ore 3 Attrezzatura indispensabile: Piccozza, ramponi, ghette Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 6 luglio 2005 Organizzazione: Giovanni Pichichero tel 02.95 01 92 46 - 328.61 63 699 [email protected] Da Domenica 16 a Sabato 22 luglio 2006 TREKKING DELL’ADAMELLO Alta Via n° 1 Il tradizionale trekking estivo quest’anno si svolgerà sull’alta Via n° 1 Dell’Adamello, un percorso che ci vedrà camminare lungo i sentieri che partono dalla Malga Cadino fino al massiccio dell’Adamello facendo capolino al Rif. Garibaldi dove la vista sulla storica parete Nord Dell’Adamello, lascerà a bocca aperta i partecipanti. Domenica 16/7/2006 Lunedì 17/7/2006 Martedì 18/7/2006 Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 19/7/2006 20/7/2006 21/8/2006 22/8/2006 Malga Cadino-Rif.Tita Secchi, salita 522 m discesa 0 m ore 2,15. Rif.Tita Secchi-Rif.Maria e Franco,.salita 681 m discesa 474 m ore 5,45. Rif.Maria e Franco-Rif.Città di Lissone, salita 250 m discesa 795 m ore 5,15. Rif.Città di Lissone-Rif.Prudenzini, salita 758 m discesa 550 m ore 4,15. Rif.Prudenzini-Rif.Topolini, salita 940 m discesa 715 m ore 5,15. Rif.Tonolini-Rif.Garibaldi, salita 750 m discesa 650 m ore 5,00. Rif.Garibaldi-Temù , salita 0 m discesa 964 m ore 2,40. Difficoltà: EE Escursionisti esperti. Richiede un buon allenamento, assenza di vertigini. Caparra: Euro 100 da versare obbligatoriamente all’atto dell’iscrizione. Numero massimo dei partecipanti: 20+3 Chiusura iscrizioni e riunione pregita obbligatoria: giovedì 29 giugno 2006. Organizzazione : Alessandro Longoni Tel 329.4112672 - Corrado Tel 339.2833513 Da Sabato 22 a Domenica 23 luglio 2006 MONTE ADAMELLO m 3.539 Valle Camonica (Brescia) Sabato 22 ritrovo alle ore 7,00 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza per Temù, seguendo il seguente itinerario automobilistico: Trezzo – autostrada A4 – uscita Bergamo – Seriate – Lovere – Breno –Edolo - Temù (km 136, ore 2½ + sosta). Da Temú una strada, prima asfaltata poi sterrata, porta a malga Caldea dove si parcheggia la macchina; ricongiungimento con quei partecipanti del trekking estivo desiderosi di “coronare” la settimana di vacanza con l’ascesa all’Adamello a cui verrà consegnato il proprio materiale alpinistico precedentemente lasciato in sede e portatogli con l’auto. Zaino in spalla, si segue il segnavia CAI n 11, si risalgono i nove ripidi tornanti della “Sigosta” finche si sfocia nella conca dei laghi d Avio, si avanza sulla sponda orografica sinistra del lago d Avio. Quasi in prossimità dello sbarramento della diga del lago Benedetto si sale a destra in direzione di alcuni fabbricati, si procede fino ai piedi di una cascata e, risalito il salto di rocce denominato “Sigostino”, si avanza in un pianoro fino alla malga Lavedole. Un ponticello porta dall’altra parte del ruscello, si inizia a salire con moderata pendenza fino al più ripido e faticoso “Calvario”. Passando per i resti di alcuni barricamenti si arriva al grande sbarramento della diga del lago di Venerocolo e passati a fianco della chiesetta dedicata alla Madonna dell’ Adamello, tra vegetazione di cardo spinoso, si raggiunge in breve il rifugio Garibaldi (2.548 m) insediamento, riposo e briefing per formazione cordate e “ripasso” progressione su ghiaccio e manovre di soccorso; cena e pernottamento Domenica 23 colazione e partenza dal rifugio ore 5,00: si segue lo sbarramento della diga e si inizia a salire (segnavia CAI n 2 ). Tra massi e pietraie si raggiungono i ruderi di una teleferica militare, si avanza sulla destra passando a lato della tomba di pietre che ricorda la sepoltura da parte degli italiani di cinque soldati austriaci. Procedendo sempre tra massi e sfasciumi si rimonta un dosso oltre il quale il percorso sembra meno erto, si continua, secondo l’ innevamento, tra rocce e neve puntando al canale che scende dal valico. Si rimonta il ripido salto di rocce, creatosi in questi anni in seguito al notevole ritiro dei ghiacciai, facilitato dalla presenza di una catena e alcuni gradini di ferro, dopo alcuni tornanti su sfasciumi e massi instabili si raggiunge Passo Brizio e il bivacco Zenon-Morelli (3.147 m) Il paesaggio che si presenta è davvero incantevole: il Pian di neve appare in tutta la sua grandiosità con le molteplici cime che gli fanno da corona . Si scende su sfasciumi instabili molto pericolosi, si volge a destra e si sale in direzione del ripido Corno Bianco (un pendio di 20 metri a 40°, possibile installazione corda fissa) passando a sinistra dei Corni di Confine, si avanza su percorso ripido a volte ghiacciato, si raggiunge la cresta oltre la quale si sfoca sul versante opposto. Una ripida discesa fiancheggia il Passo degli Inglesi, si rimonta il versante meridionale del Monte Falcone fino alla base della vetta, lungo le roccette della ripida cresta NORD EST si perviene all’ ormai ridotta cupola nevosa e alle facili roccette che portano al cucuzzolo terminale della vetta sulla quale sono issate una croce e una piccola campana. Il ritorno anziché per il Corno bianco avverrà riscendendo in lungo il pian di neve per poi ritornare a passo Brizio e quindi poi seguire a ritroso l’itinerario di salita. Numeri di posti limitato: 20 (venti) e comunque condizionato dal numero di capicordata partecipanti. Difficoltà: EEA - alpinismo facile ma impegnativo per la lunghezza dell’itinerario e la ripida parerina del Corno Bianco. Dislivelli: sabato m 1000~ in salita; domenica m 1200~ in salita e m 2100~ in discesa. Tempi di percorrenza: sabato ore 3; domenica ore 4½ in salita ed ore 5½ in discesa. Attrezzatura da ghiacciaio (disponibile in sede): piccozza, ramponi, corda 30/50 m., ghette, imbracatura, cordini, moschettoni, guanti da sci, pantaloni impermeabili, giacca a vento, occhiali da sole, crema da sole e per labbra, pila frontale, bussola, sacco lenzuolo. Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 13 luglio 2006 Organizzazione: Alessandro Barbieri tel. 02.95357503 – 339.6218193 Marco Roncalli tel 349.3474722 [email protected] Domenica 30 luglio 2006 GIRO DELLA VAL TARTANO Valtellina (SO) Ritrovo alle 6 e 30 presso il parcheggio della bocciofila a Concesa e partenza con mezzi propri per il paese di Tartano (1210 m). Da qui attraverso una ripida scaletta si arriva ad un ponte che sorge poco sotto la confluenza dei due torrenti. Passato il ponte, tramite una mulattiera si giunge agli abitati di Biorca ,Fognini e Foppa. A questo punto la Val Corta si divide in due rami: quella di destra è la Val Budria e quella di sinistra, dove passa inizialmente il nostro itinerario è la Val di Lemma. Dopo aver attraversato un torrente si incomincia a salire fino a raggiungere le case di Barbera(1282 m ) Continuando a salire, dopo aver superato un bosco , si incontrano delle cavità rocciose denominate Marmitte dei Giganti. Si arriva cosi alla Casera di Vallora (1489 m), le case di Sona Bassa (1582 m) e successivamente alla Casera di Lemma Bassa (1691 m). Si prosegue fino al fondo valle raggiungendo l’Alpe di Lemma Alta (1986 m). A questo punto si devia a sinistra e seguendo leggere tracce erbose si arriva a Baia Torre (2112 m). Si supera poi il Passo della Scala (2350 m) e ci si immette nella Val Lunga. Scendendo per detriti si prende il sentiero che piega a destra e raggiunge inizialmente Baita Culderi e rimanendo a mezza costa conduce al Passo di Tartano (2108 m). Da qui è possibile ammirare i bellissimi laghi del Porcile. Dal passo incomincia la discesa della Val Lunga che porta alla Casera del Porcile (1803 m). Dopo aver attraversato il torrente ed essere entrati nel bosco si incontrano le case di Arale (1508 m). Poco sotto incomincia la sterrata che ci riporta a Tartano. Difficoltà: E Dislivello: 1140 m Tempi di percorrenza: ore 3,30 in salita , ore 2,30 in discesa Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedi 27 luglio 2006 Organizzazione: Fabrizio Romanato Tel. 039/.881861 - 338.1907372. Da giovedi 3 a domenica 20 agosto 2006 “CAMINO INCA” E CORDILLERA BLANCA Trekking in Perù Nel centro settentrionale del Perù effettueremo un Trekking dentro il cuore delle Ande alla scoperta degli antichi sentieri e della straordinaria civiltà Incaia, attraversrseremo la Cordillera Blanca per salire sulla cima del Monte Pisco ( m. 5.752) posto nella catena dei ghiaccai tropicali. Arriveremo a LIMA e la visiteremo nella parte più storica ed interessante, ci sposteremo prima a CUSCO, capitale dell’impero incaico (m 3.350), e poi a MACHUPICCHU (m 2.400) il più notevole monumento architettonico del Perù; visiteremo il suo complesso archeologico e vi sosteremo un giorno per salire sull'Huayna Picchu. Proseguiremo la nostra avventura verso la CORDILLERA BLANCA dove scruteremo valli selvagge e cime spettacolari che ci lasceranno senza fiato. Faremo una giornata di ricognizione con mezzi di trasporto motorizzati per acclimatarci fino a quota 5.000 metri per poi ridiscendere a CHACAS (m 3540). Successivamente saliremo al RIFUGIO PERU’ (m 4.800), campo base per le escursioni. Oltre ad attraversare vallate incontaminate alla scoperta di antichi sentieri, splendidi laghi e ghiacciai scintillanti, accompagnati dalle nostre guide andine, esperti alpinisti, tenteremo la salita al MONTE PISCO (m 5.752) attraverso un facile ghiacciaio. Entreremo in contatto con la gente e con i colori delle comunità locali che vivono sperdute in questo lembo di terra di rara bellezza dove la vegetazione esuberante e impenetrabile che la circonda non fa che accrescere il nostro desiderio di scoprirla. Difficoltà: E Facoltativo: E-E al Monte Pisco) La partecipazione a questo trekking presuppone una buona preparazione fisica e una discreta conoscenza dell’ambiente montano in tutti i suoi aspetti. Il trekking verrà effettuato solo al raggiungimento di un minimo di n° 15 partecipanti. Chiusura iscrizioni 31 gennaio 2006 - Riunione pregita obbligatoria: giovedì 20 luglio 2006 Costi e programma dettagliato disponibili in sede. Organizzazione: Maria Teresa Gaspani Tel. 335.52 16 470 - 035.80 11 97 [email protected] Domenica 27 agosto 2006 VIA DEL NEVAIO Grigna settentrionale Ritrovo alle ore 7.00 presso il parcheggio della bocciofila a Concesa nelle vicinanze della Sede C.A.I. e partenza con mezzi propri per Varenna – Esino Lario – Alpe Cainallo, sul versante Nord della Grigna Settentrionale. Dal piazzale (1400 m circa) al termine della strada che da Esino Lario sale e oltrepassa il rifugio Cainallo, si prende il sentiero segnalato per il rifugio Bogani, che raggiunge traversando alto la boscosa Valle dei Molini, con qualche saliscendi, tralasciando il bivio per il rifugio Bietti e la Cresta di Piancaformia, e quindi risalendo il vallone fra boschi e pascoli. Dal rifugio si prende il sentiero principale verso la cima della Grigna ed al vicino bivio si prende a sinistra per la Via del Nevaio e il Passo Zapel. Si prosegue in un ameno valloncello con prati e alberi radi a saliscendi, avvicinandosi al passo e alla poderosa parete del Pizzo della Pieve. Giunti al passo, nei cui pressi si possono trovare le prime chiazze del Nevaio, si lascia a sinistra il canalone che scende verso il rifugio Riva e Baiedo e si prende a destra un sentiero segnalato con radi bolli e qualche ometto, che perdendosi più volte, risale il vallone su pietraie, qualche breve tratto di roccette e neve, che a fine stagione si ritira in zone non troppo ripide (ad inizio stagione con neve dura magari i ramponi fan comodo….). Al termine del nevaio più esteso si supera una fascia di roccette e quindi si piega a sinistra per sentiero su comoda cengia, che porta sulla cresta fra il Pizzo della Pieve e la cima (Bocchetta del Nevaio, m 2315). Per la cresta si salgono le ultime decine di metri di dislivello fino alla vetta e al rifugio Brioschi (m 2409 Per la discesa esistono due possibilità: la prima percorre la classica via normale di salita/discesa da Nord (via della Ganda) ripassando ancora per il rifugio Bogani; la seconda passa per l’itinerario della Cresta di Piancaformia (Nord-Ovest), ben più panoramica della Via della Ganda, anche se il primo tratto di discesa è in comune per entrambi gli itinerari. Salvo richiesta particolari, la via di discesa verrà valutata e decisa sul posto, in base anche alle condizioni atmosferiche della giornata. Difficoltà: E +EE Dislivello: metri 1000 circa sia in salita che in discesa Tempo di percorrenza: salita ore 3,30-4 circa – discesa ore 3 circa Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: giovedì 24 agosto 2006 Organizzazione: Alessandro Amaroli – Tel. 039.510873 – 339.1087762 Marinella Rosa Tel 347.9487181 Domenica 3 settembre 2006 SENTIERO GLACIOLOGICO DEL VENTINA Val Malenco Ritrovo alle ore 6e30 al parcheggio della bocciofila e partenza per la Valmalenco. Si risale tutta la Valmalenco fino alla borgata di Chiareggio, composta da una dozzina di case, tre alberghi, il torrente Mallero e tante cime. Da quì parte il sentiero glaciologico Vittorio Sella, che corre sulla morena del ghiacciaio del Ventina partendo dal rifugio Porro. Il percorso è facile, ma ci permetterà di risalire all'indietro la storia glaciologica di questa valle, che è poi la storia glaciologica delle alpi. Il percorso permette di ammirare le straordinarie bellezze della Val Ventina e consente, tramite la lettura dei numerosi cartelli esplicativi, di leggere il territorio in chiave geomorfologica. Attraverso la conoscenza delle variazioni glaciali il visitatore può comprendere i processi che determinano l'aspetto attuale del paesaggio. Difficoltà: E Dislivello: m 500 Percorrenza: ore 5 Chiusura iscrizioni e riunione pregita giovedi' 31 agosto 2006 Organizzazione: Ruggero Zucchinelli tel. 035.801884 Da Sabato 16 a Domenica 17 settembre 2006 ALTOPIANO DELLO SCILIAR Dolomiti Partenza ore 5,30 da Trezzo sull’Adda con mezzi propri per Siusi, punto di partenza dell’escursione. Il pianoro dello Sciliar è il prato più grande ed incolume delle Dolomiti. Vastissimo e alto pascolo, sostenuto e difeso da una “fortezza” di pareti, dal 1974 è protetto come Parco Naturale. Sullo sfondo della conca di Bolzano, si erge un bastione compattissimo che termina con l’appendice di due gigantesche e appuntite torri; delle due, solitamente si riconosce solo la maggiore, la fenomenale Punta Santner, elevata dagli altoatesini quale simbolo dell’intero Sud Tirolo, ed il monte Pez. Tuttavia, sul pianoro attorno a quest’ultimo, si può girovagare a volontà sino alle estreme zolle d’erba che di colpo precipitano nel cielo di Siusi. Il primo giorno affronteremo la faticosa e non breve salita dal fondovalle alla sommità dell’altopiano, ceneremo e pernotteremo in rifugio nella speranza di poter assistere al fenomeno dell’enrosadira, mentre il secondo giorno lo dedicheremo alla visita dei magici prati e agli scorci sulle Punte di Siusi, Catinaccio, Punta Santner, Selva di San Vigilio ed oltre, sino a chiudere il giro ad anello a Siusi. Difficoltà: T - E Dislivelli e percorrenze : primo giorno: circa 1500 m in salita, 5.30 ore; Dislivello e percorrenza secondo giorno: circa 450 m in salita, 1950 m in discesa, 7 ore Chiusura iscrizioni: giovedì 31 agosto 2006 Riunione pre-gita: giovedì 14 settembre 2006 Organizzazione: Raffaele Martucciello Tel. 347.4400340 – 035.561109 [email protected] Domenica 24 settembre 2006 FORTE DI FENESTRELLE Piemonte Finestrelle “la Muraglia Cinese Italiana” - Passeggiata Reale. Visiteremo l'intera fortificazione di Fenestrelle, dal Forte San Carlo sino al Forte delle Valli, salendo un dislivello di circa 600 metri. Si percorre parte della scala coperta e l'intera scala reale, la scala a cielo aperto che dalla Garitta del Diavolo raggiunge il Forte delle Valli. Si ridiscende lungo l'antica mulattiera, denominata"dei cannoni", situata all'interno del Parco Regionale Naturale Orsiera Rocciavrè L’escursione avverrà con la Guida dell'Ass. progetto San Carlo onlus, adatta anche a ragazzi e famiglie. Difficoltà: T - E Dislivello : m 600 Tempo di percorrenza: 6-7 ore Chiusura iscrizioni e pregita: giovedì 21 settembre 2006 Organizzazione: Colombo Franchino tel. 0171.999158 - 333.7167977 [email protected] Ruggero Zucchinelli tel. 035.801884 Domenica 1 ottobre 2006 LAGHI DI PINTER Valle d’AOSTA Ritrovo alla ore 6.30 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa , nelle vicinanze della sede e partenza per Champoluc in Valle d’ Ayas. Da Champoluc si raggiunge il villaggio di Crest (1935 metri) in un’ora di cammino, arrivati alla stazione della cabinovia, si segue la strada sterrata in direzione sud-est.Si Abbandona lo sterrato e si raggiungono in breve le case di Cunéaz, caratteristico agglomerato di baite, famoso per la sua cappella, gioiello del nostro patrimonio ambientale. Dopo aver attraversato il villaggio seguire le indicazioni del percorso dell’alta via, il numero 1. Qui il percorso sale senza grandi dislivelli, fino ad un altipiano da dove inizia un ripido sentiero, con tratti di sfasciume.Il percorso ora entra nella valletta che porta diritto ai laghi, dove si gode uno splendido panorama con vista sul Cervino e sul Monte Bianco. Difficoltà : E Dislivello : metri 757 dal villaggio di Crest Tempo di percorrenza :ore 4.30 circa Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria : 28 settembre 2006 Organizzazione: Tiziana Montanari Tel 339.5605364 [email protected] Domenica 15 ottobre 2006 LAGHI DEL DELEGUACCIO Val Varrone Ritrovo alle ore 6,45 presso il parcheggio della Bocciofila di Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Premana (950 m), raggiungibile da Lecco percorrendo la strada della Valsassina o in alternativa la S.S. 36 fino all'uscita di Taceno e di qui in 12 Km alla meta. Lasciata l'auto nelle vicinanze della Chiesa, si prende il sentiero che dopo aver oltrepassato alcune baite entra in un bosco rigoglioso di faggi, betulle, castagni, larici. Il primo tratto del percorso è quasi pianeggiante fino alle baite di Gorla per poi diventare più ripido fino alle baite di Gianello. Dopo 2/2,30 ore di cammino si giunge all'Alpe di Deleguaccio (1668 m), il più alto dei 12 alpeggi di Premana, caratterizzato da un nucleo di belle baite ristrutturate e oggi utilizzate come residenza estiva dai proprietari. Dopo una breve pausa e l'eventuale rifornimento d'acqua alla sorgente "Ciarel de Calecc" qui presente, si riprende il percorso che si snoda ora in una zona rocciosa ed erbosa attraversata da graziosi torrentelli fino a giungere al Lago di Sotto di Deleguaccio (1 ora dall'Alpe, 3/3,30 ore complessive dalla partenza): ottimo il panorama che di qui si può godere sul Legnone e, guardando alle spalle, sui due rami del Lario. Durante la sosta per il pranzo e il meritato relax, i più intraprendenti possono risalire il sentiero che si snoda sulla destra e, superato un piccolo canalone attrezzato con le catene, raggiungere il Lago di Sopra (2115 m, 30 minuti dal Lago di Sotto). Il rientro verrà effettuato ripercorrendo il tragitto dell'andata. Difficoltà: EM fino al Lago di Sotto (non ci sono difficoltà particolari ma il percorso è abbastanza lungo); EE per il Lago di Sopra (per la presenza di un tratto attrezzato con le catene) Dislivello: 1150 metri circa Tempo di percorrenza: 6 ore complessive (+ 1 ora per il Lago di Sopra) Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: Giovedì 12 ottobre 2006 Organizzazione: Paolo Rota 02-90962373 Domenica 29 ottobre 2006 DALO’ E LAGUNC Sondrio Ritrovo alle ore 6,30 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per S. Giacomo Filippo (SO). Si prende la superstrada da Lecco per Colico passando per Chiavenna. Lasciate le auto al secondo tornante di S. Giacomo Filippo, la salita inizia da Uggia (700m) Una strada sterrata consortile ad uso dei soli locali arriva fino a Dalò, noi seguiremo un sentiero che la interseca in più punti Dalò (1100m) è un incantevole paese di una trentina di case su una balconata panoramica tra Vallespluga e val Bregaglia: dai suoi prati si gode una stupenda vista da S. Croce fino a tutta la piana del Mera. Dotato di chiesa e scuola elementare, come tutti i nuclei di una certa dimensione non raggiunti da strade, oggi non è più abitato tutto l'anno, ma si ripopola durante i mesi estivi. Da Dalò si raggiungerà poi l´ alpeggio soprastante di Lagunc e in un secondo momento Gualdo a quota 1510 metri. La discesa dalla stessa via. Difficoltà: E Tempo di percorrenza in salita: ore 2 - discesa: 1 ora e 30 minuti Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: Giovedì 26 ottobre 2006 Organizzazione:Giovanni Pichichero tel 02.95 01 92 46 - 328.61 63 699 [email protected] Domenica 5 novembre 2006 MONTE ARALALTA E PIZZO BACIAMORTI Val Taleggio Ritrovo alle 7 presso il parcheggio della Bocciofila di Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Pizzino, frazione di Sottochiesa, raggiungibile da S. Giovanni Bianco risalendo la strada della Val Taleggio. Arrivati alla frazione di Quindicina (1373 m) si parcheggiano le auto e si prende sulla sinistra il sentiero n°120 che con percorso abbastanza semplice porta dopo circa un'ora di cammino sui vasti pascoli dei piani dell'Alben dove sorge il Rifugio Gherardi (1650 m). Proseguendo si incontra l'ex Rifugio Cesare Battisti (1685 m, chiuso) e poi si percorre con un pò d'attenzione un profondo vallone detritico fino a raggiungere la Bocchetta di Regadur (1853 m) nei cui pressi sorge la baita Regina. Volgendo a destra si risale a questo punto il pendio erboso che porta prima alla vetta del monte Aralalta (2006 m) e subito dopo a quella del Pizzo Baciamorti (2009 m., 2,30 ore dalla partenza). Dopo la pausa per il pranzo e per ammirare l'ottimo panorama sulle vette della Val Brembana, si scende in direzione sud-est prima alla baita Rudera e poi al Passo di Baciamorti (1540 m). Più in basso il sentiero entra in un bel bosco, supera con una salita una spalla secondaria e, dopo alcuni tornanti, passa nei pressi di Cà della Foppa per poi raggiungere, dopo un breve tratto di strada sterrata, Quindicina e le nostre auto lì parcheggiate. Difficoltà: E Dislivello: 650 metri circa Tempo di percorrenza: 4,30 ore complessive Chiusura iscrizioni e pregita obbligatoria: Giovedì 2 novembre 2006 Organizzazione: Paolo Rota 02-90962373