DOMANDA E OFFERTA AGGREGATE 1 Considerate un sistema economico in equilibrio di lungo periodo : • Utilizzando le curve della Domanda (AD) e dell’Offerta Aggregata (AS) mostrate attraverso una rappresentazione grafica l’effetto macroeconomico nel breve periodo di un improvviso aumento dei prezzi del petrolio • Mostrate graficamente l’impatto macroeconomico nel lungo periodo • Come si modificherà tale equilibrio se il governo interviene con una politica macroeconomica diretta a assecondare l’ aumento dei costi? 2 P AS di LP AS di BP P* AD 0 YFE Y Spostamenti della AD Gli spostamenti della AD sono indotti da due cause: - Mutamenti nei comportamenti privati, cioè variazioni nelle componenti autonome delle decisioni di spesa di famiglie (C), imprese (I) ed operatori esteri (NX). del policy-maker, cioè variazioni della politica monetaria (Ms) e/o fiscale (G e/o T) vedi Cap.34. - Azioni P P1 AD2 AD1 0 Y1 Y2 Y Spostamenti della curva AS di BP Esistono – vari fattori che possono far spostare la curva AS di BP: una variazione delle aspettative sul livello dei prezzi: Pe – cambiamenti P – nei prezzi e/o nella produttività dei fattori modificazioni del contesto legale/istituzionale A S1 AS2 P1 0 Y2 Y1 Y P AS di LP AS2 Stagflazione in B AS1 P1 B A P* AD 0 Y1 YFE Y 6 Accomodamento inflazionistico di uno shock sulla AS P AS di LP AS2 AS1 P** P1 C Il policy-maker accomoda lo shock espandendo la AD B A P* AD2 AD1 0 Y1 YFE Y 7 Nel lungo periodo in assenza di interventi di politica economica la spirale inflazionistica rallenta (l’inflazione da offerta,detta anche inflazione da costi, è di per sé un fenomeno transitorio) e l’economia è destinata a tornare al punto A, l’ equilibrio di partenza Ma se il policy-maker nel cercare di compensare gli effetti della stagflazione espande la AD (p.e. aumentando la spesa pubblica o espandendo l’offerta di moneta) realizza una politica c.d. di accomodamento, il livello generale dei prezzi cresce a causa sia dello shock negativo sulla AS che dell’espansione della AD e si ha un nuovo punto di equilibrio in C. 8 Esercizio Il mercato dei beni in economia aperta Descrizione di un’economia aperta Alle consuete equazioni che descrivono il mercato dei beni in economia chiusa… aggiungiamo quelle che definiscono l’andamento di esportazioni ed importazioni C = C0 + c1·Yd I = d0 + d1·Y – d2·i G=G0 T=T0 i = i0 X= x1·Y*+ x2·e IM= IM1·Y – IM2·e e = e0 Y*= Y*0 10 Esercizio 1 I dati del problema: C = 400+0,5·Yd I = 700 + 0,2·Y – 4000·i G=T= 200 i= 0,1 X= 100 + 0,1·Y* + 100·e IM= 0,1·Y - 50·e e= 2 Y*= 1000 11 Esercizio 1 Si calcolino i valori di equilibrio del reddito e delle esportazioni nette Si calcolino i valori di equilibrio di Consumo, Investimento, Esportazioni e Importazioni Si calcolino i nuovi valori di equilibrio nei casi in cui: - La spesa pubblica G aumenti da 200 a 400 - Il reddito estero Y* aumenti da 1000 a 1200 12 Esercizio 1 - soluzione 1. Si definisce ZZ = Domanda aggregata di beni nazionali ZZ= C + I + G + NX = C+I+G+ X - e·IM Sostituendo =400 + 0,5(Y-200) + 700 + 0,2Y - 4000i + 200 + 100 + 0,1·(1000) + (100)·2 – 2·[0,1Y(50)·2]= = 1800+0,5·Y- 4000·i 13 Esercizio 1 - soluzione 2. Si impone Y = ZZ; condizione di equilibrio sul mercato dei beni. Y(1-0,5)=1800-4000i Y(1/2) = 1800 – 4000i YE= 2·(1800) – 2·(4000·i) IS Y = 3600 – 8000·i 14 Esercizio 1 - soluzione 3. Si calcola YE dato il tasso dell’interesse pari a 0,1 (il caso è analogo a quello di una curva MP orizzontale passante per il dato tasso dell’interesse i=0,1) si può calcolare il prodotto reale di equilibrio: iE= 0,1 YE= 3600 - 8000·(0,1) = 2800 15 Esercizio 1 - soluzione 4. Si calcolano CE, IE, XE e IME CE= 400+0,5·(2800-200)= 1700 IE= 700-4000·(0,1)+0,2·(2800)= 860 XE= 400 IME=0,1 ·(2800) - 50 ·(2)= 180 N.B. non dipendono da YE 16 Esercizio 1 - soluzione Pertanto: NXE=XE - e·IME = 400 – 2·(180) = 40 ≥ 0 avanzo della bilancia commerciale La domanda di beni nazionali in equilibrio è: ZZE=CE+IE+G+NXE= = 1700 +860 + 200 +40= 2800 = YE 17 Aumento della spesa pubblica La spesa pubblica aumenta: ΔG=+200. G’ = G + 200 = 400 deficit Dp=200 1. Si definisce la nuova curva ZZ ZZ= C + I + G’ + NX = C+I+G’+ X - e·IM Sostituendo =400 + 0,5(Y-200) + 700 + 0,2Y - 4000i + 400 + 100 + 0,1·(1000) + (100)·2 – 2·[0,1Y(50)·2]= = 2000+0,5·Y- 4000·i 18 Aumento della spesa pubblica 2. Si impone Y = ZZ; condizione di equilibrio sul mercato dei beni. Y’E = 2000+0,5· Y’E - 4000·i (1-0,5) · Y’E = 2000- 4000·i Y’E = 4000- 8000·i 3. Si calcola il nuovo livello di Y’E sostituendo per i = 0,1 Y’E=3200 19 Aumento della spesa pubblica 4. Si calcolano C’E, I’E, X’E e IM’E C’E= 1900 I’E= 940 G’E = 400 X’E = XE = 400 IM’E =0,1·(3200) - 50·(2)= 220 pertanto: NX’E =X’E- e·IM’E= 400 –2·(220)= - 40 ≤ 0 (disavanzo della bilancia commerciale) 20 Aumento della spesa pubblica ZZ’E=1900 + 940 + 400 + (-40) = 3200 = Y’E L’incremento del reddito reale di equilibrio determinato dalla politica fiscale NON ha influenzato le esportazioni (che dipendono dal reddito mondiale) ma ha fatto aumentare le importazioni, che invece dipendono dal PIL reale del paese. La conseguenza è stata che la bilancia commerciale è passato da una situazione di avanzo (NX≥0) ad una di disavanzo (NX’≤0) 21 Aumento della spesa pubblica L’aumento della domanda derivante da un aumento di G si è tradotta in maggior produzione e maggior reddito. Il maggior reddito ha fatto aumentare la domanda di beni che si è rivolta in parte verso i beni esteri facendo aumentare le importazioni Risultato: deficit gemelli (Dp=200; NX=-40) 22 INFLAZIONE E CREDIBILITA’ 23 Analisi di un caso La stretta monetaria di Volcker Nel 1979 l’inflazione americana è > 10% Paul Volcker Presidente della FED annuncia una politica monetaria deflazionistica. Da agosto 1979 ad aprile 1980 la FED riduce M/P dell’8,0% Nel 1983 l’inflazione è pari a: = 3,7% La curva LM. La politica monetaria, M Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M. M1 / P Un riduzione della moneta M sposta l’offerta verso sinistra Per ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il tasso di interesse è superiore: Quindi la curva LM si sposta verso l’alto r r LM2 r LM1 2 r L(r,Y1) 1 M2 / P (a) M/ P Mercato dei saldi monetari reali Y Y 1 (b) La curva LM Inflazione e tassi di interesse Effetto di Fisher La teoria quantitativa della moneta e l’effetto Fisher implicano: Gli aumenti di M a parità di Y provocano inflazione: Var % M = Var % P = L’inflazione aumenta i tassi nominali (effetto Fisher) specie quando è attesa: i = r + = r + Var % M Tassi di interesse nominali e inflazione sono legati fra loro Capitolo 4: Moneta e inflazione Tassi di interesse e offerta di moneta La stretta monetaria di Volcker Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (come previsto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodo sono diminuiti (come previsto dalla teoria classica). Tasso di interesse nominale 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1979 1980 1981 1982 1983 Anno Il problema della credibilità Nel 1980 la restrizione monetaria operata dalla BC americana riuscì a ridurre l’inflazione, ma al costo di un periodo di alta DIS. La teoria RATEX aveva fallito: il trade-off tra i due “mali” si era rivelato molto “costoso”. Perché? Una possibile spiegazione riguarda la credibilità del policymaker: anche se la BC aveva annunciato esplicitamente di voler ridurre l’inflazione, gli agenti non avevano rivisto subito le relative aspettative perché non avevano creduto all’annuncio. La revisione era avvenuta solo ex post, e quindi con notevoli costi reali. CdP di LP E Cdp di BP con alta inflazione attes G F CdP di BP con bassa inflazione attesa 0 TND Costo u 1 in termini di maggiore DIS di una politica di riduzione dell’inflazione u TRADE-OFF INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE