Londra, 26 Giugno 2008 Domande e risposte sulle epoetine e rischio di progressione tumorale e tromboembolismo venoso. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) ha rivalutato il profilo di sicurezza dell’uso delle epoetine nei pazienti affetti da neoplasia. Il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia ha concluso che vi è la necessità di includere una avvertenza nelle informazioni sulla prescrizione di tutti i medicinali contenenti epoetine che stabilisce che le trasfusioni di sangue devono rappresentare il metodo di scelta per la correzione dell’anemia nei pazienti affetti da neoplasia con un’aspettativa di vita ragionevolmente lunga. Che cosa sono le epoetine? Le epoetine sono sostanze simili alla eritropoietina endogena, un ormone che è prodotto dai reni e che stimola la produzione di globuli rossi dal midollo osseo. I medicinali contenenti epoetine sono utilizzati per il trattamento dell’anemia (basso numero di globuli rossi) nei pazienti affetti da neoplasia in trattamento chemioterapico e nei pazienti con problemi renali. In questi pazienti, l’anemia può essere causata da una carenza di eritropoietina, o dalla mancata risposta dell’organismo all’eritropoietina endogena. I medicinali contenenti epoetine sono utilizzati per rimpiazzare la mancanza dell’ormone e aumentare la conta dei globuli rossi. Sul mercato dell’Unione Europea sono disponibili 12 medicinali contenenti epoetine. Essi sono stati autorizzati per il trattamento sia dei pazienti affetti da neoplasia sia di quelli con insufficienza renale, oppure solamente dei pazienti con insufficienza renale: • i medicinali contenenti epoetine che possono essere utilizzati per il trattamento sia dei pazienti affetti da neoplasia sia di quelli con insufficienza renale sono: Eprex e Erypo (epoetina alfa), Aranesp e Nespo (darbepoetina alfa), NeoRecormon (epoetina beta), e Retacrit e Silapo (epoetina zeta); • Abseamed, Binocrit, Epoetin Alfa Hexal (epoetina alfa), Mircera (metossipolietilenglicoleepoetina beta) e Dynepo (epoetina delta) possono essere utilizzati solamente nei pazienti con insufficienza renale. Qual è il problema con le epoetine? L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) sta monitorando attentamente il profilo di sicurezza dei medicinali contenenti epoetine. Nel settembre 2007, l’Agenzia ha completato una valutazione complessiva di tutte le epoetine che ha determinato una modifica nelle informazioni sulla prescrizione di tutti questi medicinali, per assicurare che essi siano utilizzati solamente nei pazienti nei quali l’anemia sia causa di sintomi come debolezza e mancanza di energia. Le epoetine devono essere utilizzate per aumentare i livelli di emoglobina (il pigmento rosso nelle cellule della serie rossa) ma solo fino livelli compresi tra 10 e 12 g/dl1. L’Agenzia aveva inoltre richiesto alle Aziende titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei medicinali contenenti epoetine di fornire nuove informazioni sui loro prodotti all’EMEA. Le nuove informazioni sono state ora fornite all’EMEA. Tali informazioni provengono sia da pubblicazioni di letteratura sia da altre fonti non pubblicate e indicano che le epoetine possono essere associate ad un incremento del rischio di eventi tromboembolici e di progressione tumorale, e ad un tempo di sopravvivenza complessivo più breve quando utilizzate nei pazienti affetti da neoplasia. Le informazioni includono: • una metanalisi (un’analisi complessiva di un certo numero di studi) sul rischio di coagulazione del sangue e morte con epoetine, che era stata pubblicata sul Journal of the American Medical Association nel febbraio 20082 . Essa ha mostrato un piccolo ma significativo incremento del rischio per i tassi di morte complessivi nei pazienti che assumevano epoetine, come pure un incremento nella frequenza di eventi tromboembolici in confronto al placebo o alla terapia standard. • uno studio in donne con tumore della cervice pubblicato sulla rivista scientifica Gynecologic Oncology nel febbraio 20083 . Lo studio era stato sospeso precocemente a seguito dell’alto numero di eventi tromboembolici verificatosi nelle pazienti che assumevano epoetine; • risultati ad interim di uno studio non pubblicato effettuato con darbepoetina alfa in donne affette da tumore al seno. Questo studio ha mostrato un piccolo incremento nel tasso di morte nelle pazienti che assumevano darbepoetina alfa. Tuttavia, i risultati sono incompleti, dato che l’analisi completa dello studio non è ancora disponibile. Nessuna di queste informazioni riguardava i pazienti con malattia renale in trattamento. Quale azione è stata presa dall’EMEA? Il Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia e il Phamacovigilance Working Party hanno discusso le informazioni disponibili ed il loro impatto sull’utilizzo dei medicinali contenenti epoetine. Il Comitato ha inoltre richiesto il consiglio di alcuni esperti, invitando il “gruppo scientifico consultivo in oncologia” a riunirsi, gruppo che è costituito dai più importanti esperti europei specialisti in oncologia. Gli esperti hanno stabilito che nei pazienti affetti da neoplasia con un aspettativa di vita ragionevolmente lunga il beneficio nell’utilizzo delle epoetine per evitare le trasfusioni di sangue non bilancia il rischio di progressione tumorale e di più breve sopravvivenza. Basandosi sulle raccomandazione del gruppo, il Comitato ha deciso che le informazioni sul prodotto di tutti i medicinali contenenti epoetine che sono stati autorizzati per il trattamento nei pazienti affetti da tumore dovranno includere l’avvertenza che le trasfusioni di sangue dovranno essere il metodo di scelta per la correzione dell’anemia nei pazienti affetti da neoplasia, specialmente in quelli con una lunga aspettativa di vita. Il Comitato ha inoltre raccomandato che le aziende titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei medicinali contenenti epoetine dovranno effettuare con la massima urgenza degli studi nei pazienti affetti da neoplasia per chiarire il rapporto rischio/beneficio del trattamento con questi medicinali nelle more di quanto attualmente raccomandato. Il CHMP continuerà a sorvegliare il profilo di sicurezza dei medicinale contenenti epoetine non appena nuovi dati saranno disponibili. Quali sono le conseguenze dell’azioni intraprese dall’EMEA per i medici e i pazienti? • Non vi sono conseguenze sull’utilizzo dei medicinali contenenti epoetine quando queste sono utilizzate per il trattamento dell’anemia nei pazienti con problemi renali. • I medici che prescrivono medicinali contenenti epoetine per il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da neoplasia devono ricordare che l’epoetina dovrà essere utilizzata solamente in quei pazienti nei quali l’anemia sia causa di sintomi e abbia un impatto sul loro stato di salute. • I medici sono avvertiti che le trasfusione di sangue è l’opzione di scelta per il trattamento dell’anemia nei pazienti affetti da neoplasia con una buona prognosi. Le epoetine devono essere utilizzate solo quando il beneficio in termini di preferenza del paziente superi chiaramente il rischio di peggioramento della patologia tumorale. • I pazienti che assumono medicinali contenenti epoetine o che hanno dei dubbi devono contattare il loro medico curante. Quali saranno i prossimi passi? Il CHMP ha chiesto alle aziende titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei medicinali contenenti epoetine di implementare queste rettifiche attraverso una modifica (variazione) della autorizzazione all’immissione in commercio di questi medicinali. 1 Bennett et al. Venous thromboembolism and mortality associated with recombinant erythropoietin and darbepoetin administration for the treatment of cancer-associated anemia. JAMA 2008, 299(8):914-924. 1 Thomas et al. Phase III trial to evaluate the efficacy of maintaining hemoglobin levels above 12.0 g/dL with erythropoietin vs above 10.0 g/dL without erythropoietin in anemic patients receiving concurrent radiation and cisplatin for cervical cancer. Gynecol Oncol 2008, 108(2):317-325.