P79 VALVULOPATIA MITRALICA REUMATICA: UNA MALATTIA

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P79
VALVULOPATIA MITRALICA REUMATICA: UNA MALATTIA DIMENTICATA?
Cosimo Marco Campanale, Giuseppe Di Gioia, Antonio Creta, Annunziata Nusca, Simona Mega,
Maria Caterina Bono, Germano Di Sciascio
Cardiologia, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma
Introduzione: La cardiopatia reumatica è una patologia acquisita non del tutto debellata. Ne sono
esempio i sempre più frequenti nuovi casi diagnosticati nei paesi industrializzati, soprattutto a carico
di soggetti provenienti da paesi del terzo mondo. Le moderne tecniche diagnostiche ne consentono
una diagnosi precoce e spesso in stadi lievi; tuttavia, non pochi casi possono presentarsi, se a lungo
misconosciuti, con gravi complicanze in atto e rappresentare un’ardua sfida per il clinico.
Case report: Paziente di 50 anni, di origine Tunisina, giunge trasferito da altro nosocomio con diagnosi di scompenso cardiaco acuto, fibrillazione atriale persistente ed evidenza ecocardiografica di
grossolana massa di natura indeterminata in atrio sinistro. L’ecocardiogramma transtoracico mostra
stenosi valvolare mitralica di grado severo, di origine reumatica, con degenerazione fibrocalcifica dei
lembi valvolari, fusione delle commissure, doming del lembo anteriore ed immobilità del lembo posteriore (gradiente max 22 mmHg, gradiente medio 11 mmHg, area valvolare planimetrica 0.8 cmq) e
lieve insufficienza; atrio sinistro severamente dilatato (fig. 1); a partire dall’auricola sinistra sospetta
voluminosa formazione trombotica prevalentemente ipoecogena di estensione difficilmente valutabile (fig. 2, freccia); ventricolo sinistro di normali dimensioni, ipertrofico, con moderata riduzione
della funzione sistolica globale (FE 40% circa); valvola aortica tricuspide, sclerocalcifica. L’ecocardiogramma transesofageo (fig. 3) ha confermato: a partire dall’auricola sinistra evidenza di voluminosa formazione trombotica, asimmetrica, con alcune digitazioni, parzialmente mobile, a componente
disomogenea come da parziale stratificazione, con evidenza di ecocostrasto; difficile valutazione delle dimensioni e dell’estensione della trombosi; la massa trombotica si estende fino all’imbocco della
vena polmonare superiore sinistra senza occuparla. Ottenuto il compenso cardiocircolatorio il paziente è stato sottoposto a coronarografia che ha mostrato malattia coronarica significativa dell’arteria
discendente anteriore ostiale. Pertanto il paziente è stato sottoposto, in circolazione extracorporea,
ad intervento di bypass aorto-coronarico con arteria mammaria interna sinistra su arteria discendente anteriore, rimozione di trombo in auricola sinistra con chiusura dell’auricola, sostituzione valvolare
mitralica con protesi meccanica St. Jude n. 27, senza complicanze. È stato dimesso in discrete condizioni generali presso clinica riabilitativa.
Discussione: Questo caso mostra la presentazione clinica ormai complicata di una cardiopatia reumatica di lungo corso: stenosi mitralica severa con dilatazione atriale sinistra, fibrillazione atriale,
trombosi auricolare ed atriale massiva. La precisa diagnosi etiologica, tramite accurata descrizione
ecocardiografica della valvulopatia, permette di definire e spiegare ulteriori reperti che possono essere misinterpretati. Per un paziente a provenienza da paesi a basso livello socio-economico, una
realtà sempre più numerosa nei nostri nosocomi, l’etiologia reumatica rappresenta una priorità nella
diagnosi differenziale di una valvulopatia mitralica associata a massa di natura da definire in atrio
sinistro.
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