esempi teorici pratici sui principali abbellimenti

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Alle mie figlie
Orsola, Daniela e Valentina
PREFAZIONE
Questo lavoro mira ad un solo scopo, aiutare in modo
pratico gli allievi del corso di solfeggio, e che abbiano una guida
fondamentale sui principali abbellimenti.
Castel S. Giorgio (SA), Gennaio 2000
Sabato Fioretto
INDICE
L’acciaccatura……………………………….pag. 3
L’appoggiatura………………………………pag. 5
Il mordente……………………………………pag. 6
Il gruppetto…………………………………..pag. 8
Il trillo………………………………………..pag. 10
L’arpeggio……………………………………pag. 12
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ESEMPI TEORICI PRATICI SUI PRINCIPALI
ABBELLIMENTI
Gli abbellimenti, detti anche fioriture, sono ornamenti della melodia che la rendono più vaga,
più graziosa. L’uso degli abbellimenti è molto antico nella pratica musicale europea: già
documentato nel canto gregoriano, dove alcuni neumi detti strophici (pressus, oriscus, salicus,
quilisma ecc.) e altri detti liquescenti indicavano particolari modi di esecuzione assimilabili agli
abbellimenti.
La pratica degli abbellimenti ebbe grande diffusione nel periodo rinascimentale e barocco,
quando all’interprete venne riconosciuto un ampio margine di intervento sulla parte vocale o
strumentale predisposta dal compositore. Parallelamente si sviluppò un gran numero di segni
convenzionali, diversi da nazione a nazione e spesso persino da autore ad autore, per indicare i vari
abbellimenti, tra i più usati nel 1600 furono il groppo, la cascata, la ribattuta di gola, la monachina
lo zimbalo, mentre con il fiorire della musica clavicembalistica nacquero nuove formule come il
coulè o Schleifer, il balancement o Bebung, la chute, l’arpegement, il tremblement il pincè ed il
doublè.
L’uso di tali abbellimenti venne poi sancito da C. P. E. Bach e da M. Clementi per gli
strumenti a tastiera, da F. Geminiani e L. Mozart per quelli ad arco e da J. J. Quantz per il flauto.
Oggi gli abbellimenti più in uso sono : l’acciaccatura, l’appoggiatura, il mordente, il
gruppetto, il trillo e l’arpeggio.
L’ACCIACCATURA
L’acciaccatura è un abbellimento indicato da una piccola notina in forma di croma tagliata
trasversalmente. Si esegue rapida, badando che su di essa non cada mai l’accento. La sua esecuzione
deve essere come una carezza al suono della melodia, inoltre si scrive a qualsiasi distanza dal sono
reale. L’acciaccatura può essere: semplice, doppia, tripla e intermedia.
ESEMPI DI REALIZZAZIONE DI ACCIACCATURE SEMPLICI
L’acciaccatura semplice è una notina con il gambo tagliato scritta in carattere più piccolo
rispetto alla nota reale. Essa è posta vicino alla nota, ed è unita alla stessa mediante legatura.
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