Dipartimento di Fisica “G. Occhialini” Piazza della Scienza n. 3 - 20126 Milano http://www.unimib.it http://fisica.mib.infn.it Relazione Anno 2007 Direttore: Prof. Federico Rapuano Vicedirettore: Prof. Giorgio Sironi Segretario Amministrativo: Sig.a Anna Mangano Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 INDICE pag. Presentazione del Dipartimento 3 Attività amministrativo-contabile 4 Personale del Dipartimento 5 Personale INFN 8 Attività didattica 9 Attività scientifica 11 Fisica delle Particelle Personale Ricerca 1) Fisica dei Neutrini Astrofisica Personale Ricerca 1) 2) 3) 4) 12 13 20 21 22 23 25 28 Cosmologia – Gruppo Radio Astrofisica e Cosmologia Cosmologia relativistica Galassie e oggetti compatti Plasmi Personale Ricerca 1) Turbolenza nei plasmi 2) Applicazioni industriali dei plasmi 3) Microscopia ed analisi dei materiali 4) Plasmi per la fusione termonucleare e spettroscopia neutronica 5) Progetto Ancient Charm CENTRO PLASMA PROMETEO Pubblicazioni Laser e Plasmi Personale Ricerca 1) Idrodinamica in plasmi prodotti da laser, shock e fisica dei materiali a fortissime pressioni 2) Interazione laser materia in regime relativistico LABORATORI Pubblicazioni Biofisica Personale Ricerca 1) Studio della fotodinamica di proteine Pagina 1 di 71 32 33 33 33 33 33 34 35 41 45 46 46 50 51 55 55 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 2) Biofisica di singole molecole 3) Imaging cellulare di tessuti con tecniche ottiche non lineari Pubblicazioni 56 56 57 Elettronica Personale Ricerca Pubblicazioni 60 60 61 Fisica Teorica Personale Ricerca Pubblicazioni 63 63 69 Pagina 2 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 PRESENTAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca, attivato alla fine del 1997, è intitolato a Giuseppe (Beppo) Occhialini, il grande fisico co-scopritore dell’antiparticella dell’elettrone e del mesone fortemente interagente. Beppo è stato l’indimenticato maestro di molti dei fisici del Dipartimento. Il Dipartimento è costituito da 52 tra docenti, ricercatori e tecnici, attivi in molti dei principali settori della moderna ricerca in Fisica; in collaborazione con 28 ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, coadiuvati da dottorandi e borsisti, essi svolgono ricerche principalmente nei seguenti settori: 1) Fisica teorica: teoria delle interazioni fondamentali, teoria delle stringhe, teoria di sistemi a infiniti gradi di libertà e dei sistemi complessi, fisica computazionale e supercalcolo per lo studio di teorie quantistiche di campo; 2) Fisica delle particelle elementari: esperimenti sulle interazioni fondamentali nei grandi laboratori internazionali (collisore ad alte energie al CERN e fisica dei neutrini al Gran Sasso); misure di fisica delle particelle rilevanti per l’astrofisica; 3) Astrofisica e cosmologia: astronomia galattica ed extragalattica, cosmologia teorica ed osservativa; esperimenti sulla “radiazione fossile” diffusa e sulla distribuzione di antimateria nello spazio; osservazioni a lunghezze d’onda millimetriche, submillimetriche e infrarosse da terra e dallo spazio; teorie della materia oscura; 4) Biofisica: esperimenti sulla dinamica e conformazione di biomolecole, analisi di singole proteine e DNA con microscopia ottica e a laser pulsato; 5) Fisica dei plasmi: esperimenti su fenomeni non lineari e caotici in plasmi, turbolenza e trasporto in plasmi magnetizzati, plasmi prodotti da laser e fenomeni veloci, fusione magnetica e inerziale; Inoltre, vi sono forti sviluppi di fisica applicata in tutti i settori di ricerca “fondamentale”: • • • • • • calcolo parallelo e fisica computazionale radioattività ambientale applicazioni tecnologiche dei plasmi spettroscopia neutronica strumentazione criogenica e a basso rumore applicazioni della fisica alla medicina Le attività di ricerca si svolgono anche in collaborazione con altri Dipartimenti dell’Ateneo e con varie Università e Laboratori italiani e stranieri. Tra questi ricordiamo: CERN, Gran Sasso, Laboratori Nazionali di Frascati, Osservatorio INAF di Brera e Merate, Istituto IASF/INAF, DESY, Fermilab, MPI, Efda-JET, CNRS, RAL, LULI, Auroral Observatory of Tromso. Pagina 3 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 I finanziamenti per le ricerche vengono da cofinanziamenti Università-MIUR, dagli Enti di ricerca (INFN, INFM, CNR, ASI, INAF, PNRA/CSNA), dai contratti con l’Unione Europea e con le industrie. I servizi per la ricerca sono anche in compartecipazione con gli Enti di ricerca che operano nel Dipartimento. In particolare, grazie anche a finanziamenti INFN, è allestita l’Officina Meccanica nei locali dell’Edificio U9. L’INFN ha inoltre fornito il collegamento del Dipartimento alla rete nazionale GarrB con accesso da ben 34Mb/s. Tale collegamento garantisce una connettività eccezionale ad Internet, come richiesto dai moderni metodi per grandi esperimenti e per il calcolo distribuito su grandi scale (progetto GRID). E’ possibile consultare il sito Web del Dipartimento all’indirizzo: http://fisica.bicocca.mi.infn.it/it/ ATTIVITÀ AMMINISTRATIVO-CONTABILE L’attività amministrativo-contabile del Dipartimento nel corso dell’anno 2006 può essere riassunta come segue: Tabella sintetica dell’attività amministrativo-contabile 2007 Mandati 1423 € 1.815.573,00 Impegni 1052 € 1.585.935,00 Reversali 76 € 1.985.050,00 Accertamenti 68 € 1.638.934,00 Missioni 399 € 170.000,00 Pagamenti verso l’estero 47 € 251.000,00 Registrazioni Materiali inventariati 146 € 552.509,00 Variazioni di bilancio 135 € 2.606.296,00 Pagina 4 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 PERSONALE DEL DIPARTIMENTO Professori Ordinari Baldini Giancarlo Boella Giuliano Bonometto Silvio Chincarini Guido Chirico Gilberto Destri Claudio Fiorini Ettore Fontanesi Marcello Girardello Luciano Marchesini Giuseppe Pullia Antonio Ragazzi Stefano Rapuano Federico Sironi Giorgio Professori Associati Batani Dimitri Brofferio Chiara Calvi Marta Collini Maddalena Colpi Monica Enriotti Mirella Gavazzi Giuseppe Gervasi Massimo Gorini Giuseppe Paganoni Marco Penati Silvia Riccardi Claudia Sassi Giandomenico Tabarelli de Fatis Tommaso Zaffaroni Alberto Zanotti Luigi Ricercatori Barni Ruggero D’Alfonso Laura Ghezzi Alessio Lucchini Gianni Nucciotti Angelo Oleari Carlo Pavan Maura Pensotti Simonetta Roman Eduardo (T.D.) Zannoni Mario Pagina 5 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Personale Amministrativo Branzoni Lorella De Vita Stefania Foschi Vera Lucchini Silvana Mangano Anna Venditti Ciro Personale Tecnico Banfi Stefano Baù Sandro Benocci Roberto Boncristiano Antonello Callegaro Cristiano De Lucia Antonio Galassi Alessandro Govoni Pietro Mietner Alessandro Milani Roberto Passerini Andrea Piselli Moreno Sisti Monica Assegnisti e Borsisti Arnaboldi Claudio Cannone Fabio Capelli Silvia Casarini Luciano Cattaneo Roberta Clemenza Massimiliano Colombo Loris Cornalba Lorenzo Croccolo Fabrizio Esena Paola Gendre Bruce Gironi Luca Grimoldi Elisa Guidorzi Cristiano Kraft-Bermuth Saskia La Parola Valentina Mainini Roberto Mancin Marco McReynolds Sean Thomas Montalti Massimo Orlando Domenico Patroni Stefano Perelli Enrico Pizzolato Fabio Romano Patrizia Pagina 6 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Rovere Marco Salerno Roberto Salvaterra Ruben Schaeffer David Venkatakrishnan Narayanan Zanini Stefano Dottorandi XXI Ciclo Bosisio Chiara Cerati Giuseppe De Vecchi Bernadetta Grossetti Giovanni Moro Alessandro Ognissanto Flora Proverbio Luca Quercioli Valentina Ricci Daria Sala Leonardo Tancini Valentina XXII Ciclo Alioli Simone Amariti Antonio Bin William Colombo Marco Consolandi Cristina Margutti Raffaella Pizzichemi Marco Ratti Carlo Alberto Re Emanuele Spinelli Sebastiano Taroni Silvia Ziano Roberto XXIII Ciclo Carrettoni Marco Fanchini Erica Fasiello Matteo Gironi Luca Maiano Cecilia Pasotti Francesco Pattavina Luca Rebasti Sara Siani Massimo Pagina 7 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 All’attività di ricerca del Dipartimento collabora anche il seguente personale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: Ricercatori Bonesini Maurizio Butera Paolo Carbone Luca (tecnologo) Cattadori Carla Maria Cremonesi Oliviero D’Angelo Pasquale Dini Paolo (tecnologo) Magni Stefano (tecnologo) Malvezzi Sandra Matteuzzi Clara Menasce Dario Moroni Luigi Nason Paolo Pedrini Daniele Pepe Michele Pessina Gianluigi (tecnologo) Pirro Stefano Previtali Ezio Rancoita Pier Giorgio Redaelli Nicola Sala Silvano Tecnici Bertoni Roberto Ceruti Giancarlo Chignoli Francesco Gaigher Roberto Galotta Giulio Mazza Roberto Perego Maurizio Amministrativi Cucchiarini Annalisa Perrone Marilena Pagina 8 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 ATTIVITÀ DIDATTICA I compiti didattici dei docenti e dei ricercatori del Dipartimento riguardano gli insegnamenti del Corso di laurea in Fisica e dei Corsi di laurea specialistica in Fisica ed in Astrofisica e Fisica dello Spazio; riguardano inoltre gli insegnamenti della Fisica in altri Corsi di laurea dell’Ateneo: Matematica, Informatica, Scienze e Tecnologie Geologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Scienza dei Materiali e Scienze della Formazione Primaria. Il Corso di Laurea di primo livello in Fisica è strutturato con l’obiettivo principale di assicurare allo studente un’adeguata padronanza sia di metodi e contenuti scientifici generali che di specifiche conoscenze professionali nei settori della fisica fondamentale e della fisica applicata e consiste di: • • un primo biennio rivolto ad un’ampia formazione di base; un terzo anno dedicato all'approfondimento di alcune tematiche specifiche nell’ambito dei seguenti curricula: a) Astrofisica b) Biofisica e fisica medica c) Elettronica dei sistemi digitali d) Fisica ambientale e) Particelle elementari f) Struttura della materia g) Fisica dello stato solido h) Fisica dei plasmi i) Teorico generale Il Corso di laurea specialistica in Fisica si propone come obiettivo di completare la formazione del fisico iniziata con la laurea di primo livello in Fisica portando lo studente a raggiungere completa padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e conoscenze specifiche professionali nei settori della fisica fondamentale e della fisica applicata. Il piano degli studi è organizzato per aree tematiche cui corrispondono altrettanti curricula: a) Biofisica, Fisica medica e ambientale b) Fisica delle particelle elementari c) Fisica dei plasmi d) Fisica dello stato solido e) Fisica teorica generale Il Corso di laurea specialistica in Astrofisica e Fisica dello Spazio si propone come obiettivo di completare la formazione iniziata con la laurea di primo livello, portando lo studente a raggiungere una completa padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e conoscenze specifiche professionali nei settori della fisica fondamentale, della fisica applicata, dell’astrofisica, della fisica dello spazio e di altri settori interdisciplinari della fisica e dell’astrofisica. Prospettive occupazionali dei nostri laureati, la cui preparazione è ampiamente riconosciuta ed apprezzata anche a livello internazionale, si hanno attualmente nell'industria (ad es. settori elettronico, informatico e biomedico), nel mondo della ricerca scientifica (enti di ricerca, imprese, università, osservatori astronomici e enti di ricerca spaziale), dell’istruzione (scuola) e in aree particolari in cui è richiesta la capacità di costruire modelli di realtà complesse non Pagina 9 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 necessariamente fisiche (ad es. banche, imprese finanziarie, società di consulenza). E’ attivo inoltre il Dottorato in Fisica ed Astronomia, coordinato dal Prof. Claudio Destri. Il Dipartimento organizza e collabora a varie attività per la divulgazione della Fisica: per gli studenti dei Corsi di laurea e delle Scuole Medie Superiori il Dipartimento organizza cicli di seminari generali, visite ai propri gruppi di ricerca e laboratori, nonchè corsi in settori della Fisica moderna direttamente presso le Scuole. Nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche del Ministero, è stato realizzato LABEX, Laboratorio di Fisica a disposizione di studenti di Scuole Medie Superiori guidati da propri insegnanti con l’assistenza di personale docente e tecnico del Dipartimento. In collaborazione con l’Associazione Italiana per la Fisica, sono state svolte le gare di II livello della Lombardia per le OLIMPIADI DELLA FISICA e sono stati organizzati corsi di preparazione per le prove pratiche e scritte. Sono stati svolti corsi introduttivi alla Meccanica Quantistica ed alla Relatività Speciale. Pagina 10 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 ATTIVITÀ SCIENTIFICA FISICA DELLE PARTICELLE Fisica subnucleare presso i grandi acceleratori, Fisica dei neutrini senza acceleratori, ricerca di antimateria nello spazio, misure dirette della massa del neutrino. ASTROFISICA Modelli e teorie cosmologiche, studio sperimentale della radiazione cosmica di fondo, rivelazione di antimateria nello spazio, galassie, astrofisica delle alte energie. Sviluppo di strumentazione avanzata, a basso rumore, per osservazioni a varie lunghezze d’onda dal cm, al mm al sub-mm. FISICA DEI PLASMI Plasmi a confinamento magnetico, plasmi termonucleari, plasmi prodotti da laser, applicazioni industriali dei plasmi. BIOFISICA Studio sperimentale della dinamica e della conformazione di biomolecole, proteine e DNA. FISICA APPLICATA Fisica computazionale e sviluppo di calcolatori, laboratorio di radioattività ambientale, laboratorio per lo studio del danno da radiazione in semiconduttori, applicazioni industriali dei plasmi. FISICA TEORICA Teorie dei campi e di stringa, teorie dei campi del modello standard, fisica computazionale e sviluppo di calcolatori. Pagina 11 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 FISICA DELLE PARTICELLE Personale Fiorini Ettore Negri Pietro Pullia Antonino Brofferio Chiara Calvi Marta Paganoni Marco Ragazzi Stefano Tabarelli de Fatis Tommaso Zanotti Luigi Nucciotti Angelo Pavan Maura Pensotti Simonetta Bellunato Tito Capelli Silvia Ghezzi Alessio Callegaro Cristiano De Lucia Antonio Govoni Pietro Sisti Monica Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Associato Professore Associato Professore Associato Professore Associato Professore Associato Professore Associato Ricercatore Ricercatore Ricercatore Assegnista Assegnista Assegnista Tecnico Tecnico Tecnico Laureato Tecnico Laureato Collaborano anche il Prof. Giuliano Boella, ordinario, e il Prof. Massimo Gervasi, associato. Personale INFN: Ricercatori: M. Bonesini, C.M. Cattadori, O. Cremonesi, P. D'angelo, S. Malvezzi, C. Matteuzzi, D. Menasce, L. Moroni, D. Pedrini, S. Pirro, E. Previtali, P.G. Rancoita, N. Redaelli, S. Sala Tecnologi: C. Arnaboldi, L. Carbone, P. Dini, G.L. Pessina Dottorandi: G. Cerati, C. Nones, M. Malberti, R. Salerno, L. Sala, V. Tancini Ricerca 1) Ricerca del bosone di Higgs con il rivelatore CMS ad LHC 2) Fisica elettrodebole con il rivelatore DELPHI al LEP 3) Studio di violazione di CP nel settore del b con il rivelatore LHCb ad LHC 4) Esperimenti HARP e NUFACT/MICE 5) Sviluppo di rivelatori di radiazioni di grandi superfici 6) Studio di risonanze mesoniche con il rivelatore L3 al LEP 7) Studi di astroparticelle con l’esperimento AMS 8) Fisica del charm con l’esperimento FOCUS 9) Fisica dei Neutrini Pagina 12 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Fisica dei Neutrini a) b) c) d) Misura diretta della massa dell'antineutrino elettronico con metodo calorimetrico Misura del Doppio Decadimento Beta del 130Te Misura del Doppio Decadimento Beta del 76Ge Sviluppo di scintillatori organici liquidi drogati con In, Gd, Nd Personale a) e b) Personale universitario: C. Brofferio, E. Fiorini, A. Nucciotti, M. Pavan, M. Sisti, A. de Lucia Personale INFN: L. Carbone, G. Ceruti, O. Cremonesi, R. Gaigher, G. Galotta, M. Perego, G. Pessina, S. Pirro, E. Previtali Personale con contratto a tempo determinato (Università o INFN): C. Arnaboldi, S. Capelli Dottorandi: C. Nones c) e d) Personale universitario: E. Bellotti (in trattamento di quiescenza), L. Zanotti Personale INFN: C. Cattadori a) Misura diretta della massa dell'antineutrino elettronico con metodo calorimetrico b) Pagina 13 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 b) a) In a) il set-up sperimentale disegnato per MARE-1. In b) l’array della NASA con i cristalli di AgReO4 utilizzato nei test. In c) lo spettro di calibrazione del migliore rivelatore in b) c) L'esperimento studia l'end-point dello spettro del per determinare la massa dell'antineutrino elettronico. Si utilizzano schiere di rivelatori termici di AgReO4 caratterizzati da una elevata risoluzione energetica. Con questa tecnica si realizza una misura calorimetrica dell'energia emessa nel decadimento del 187Re, cioè si misura tutta l'energia rilasciata tranne quella sottratta dal neutrino. La misura calorimetrica dello spettro si pone in antitesi con la tecnica tradizionalmente impiegata per la misura diretta della massa dell'antineutrino elettronico, ovvero la spettrometria elettrostatica o magnetica degli elettroni emessi nel decadimento del Trizio, e ne evita tutte le fonti di errore sistematico. 187Re Dal 2005 è in fase di sviluppo il nuovo esperimento per la misura diretta della massa del neutrino MARE (Microcalorimeter Arrays for a Rhenium Experiment). MARE si divide in 2 fasi: MARE-1 prevede il raggiungimento di una sensibilità sulla massa del neutrino dell’ordine di 1 eV, permettendo di verificare i risultati degli spettrometri e di controllare la presenza di effetti sistematici inattesi. MARE-2 cercherà di raggiungere una sensibilità pari a 0.2 eV. All’esperimento MARE partecipano gruppi italiani, tedeschi ed americani. Nell’ ambito di MARE-1, presso il laboratorio criogenico del dipartimento, nel corso del 2007 si sono effettuati gli ultimi test per verificare la qualità dei cristalli di AgReO4 prodotti per l'esperimento, utilizzando un array di 6x6 sensori uguale a quelli che saranno utilizzati in MARE-1. Pagina 14 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Si è poi iniziato l'assemblaggio del set-up sperimentale criogenico e dell'elettronica di front-end. Le attività di MARE-1 si svolgono in collaborazione con NASA/GSFC (Greenbelt, MD, USA) e Wisconsin University (Madison, WI, USA). Pubblicazioni: 1. Giuliani, A.; Andreotti, E.; Arnaboldi, C.; de Bernardis, P.; Beyer, J.; Brofferio, C.; Calvo, M.; Capelli, S.; Cremonesi, O.; Enss, C.; Fiorini, E.; Fleischmann, A.; Foggetta, L.; Galeazzi, M.; Gallinaro, G.; Gastaldo, L.; Gatti, F.; Gorla, P.; Heeger, K.; Irwin, K.D.; Kelley, R.; Kilbourne, C.A.; Margesin, B.; Maruyama, R.; Masi, S.; McCammon, D.; Monfardini, A.; Nones, C.; Nucciotti, A.; Pavan, M.; Pedretti, M.; Pergolesi, D.; Pessina, G.; Petcov, S.; Porter, F.S.; Prest, M.; Previtali, E.; Repetto, P.; Ribeiro-Gomez, M.; Sangiorgio, S.; Schaeffer, D.; Sisti, M. "MARE, MICROCALORIMETER ARRAYS FOR A RHENIUM EXPERIMENT: A DETECTOR OVERVIEW", NIM A, 572 (2007) 208-210 2. Sisti, M; MARE collaboration "MARE: RE-187 BETA SPECTRUM ANALYSIS WITH BOLOMETRIC TECHNIQUES" NPB Proc. Suppl., 168 (2007) 48-50 b) Misura del Doppio Decadimento Beta del 130Te Scopo principale di questo filone di ricerca è lo studio del decadimento beta doppio del 130Te (con e senza emissione di neutrini) per mezzo di una schiera di rivelatori bolometrici operanti in un refrigeratore a diluizione presso la Sala A dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS). I risultati raggiunti nel corso del 2002 con una schiera di 20 cristalli di TeO2, pari ad una massa di circa 7 kg di rivelatore attivo, hanno permesso di fissare dei limiti sulla combinazione lineare delle masse dei neutrini nota col nome di “massa efficace” attorno all'elettronvolt, ponendo questo esperimento al 2º posto a livello internazionale dal punto di vista della sensibilità a tale parametro. Per migliorare ulteriormente tale risultato è stato necessario aumentare di molto la massa e ridurre il più possibile il residuo (seppur minimo) livello di contaminazione radioattiva naturale ancora presente nel passato esperimento. Il risultato è l’esperimento CUORICINO che consiste in 62 cristalli di TeO2, pari ad una massa attiva di circa 40 kg. Le misure con CUORICINO sono iniziate nel 2003 e sono proseguite fino a tutto il 2007 presso la Sala A dei LNGS. Alla fine dell’anno la sensibilità sulla massa efficace del neutrino era di circa 0.2÷0.6 eV: un risultato di grande interesse a causa di una supposta evidenza riportata, con una massa efficace simile, dalla collaborazione Heidelberg-Moscow per questo decadimento raro nel 76Ge. Gli sviluppi futuri di questa ricerca prevedono la realizzazione di una schiera di rivelatori bolometrici di massa complessiva attorno ad 1 tonnellata (esperimento CUORE), che consentirebbe il raggiungimento di una sensibilità sulla massa efficace attorno a 0.03 eV, laddove alcune teorie sulla massa Pagina 15 di 71 nella foto, CUORICINO Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 dei neutrini prevedono possa trovarsi tale parametro sperimentale. L’esperimento CUORE è un esperimento internazionale che vede la collaborazione di gruppi italiani, spagnoli ed americani. Nell’ambito dell’esperimento CUORE il gruppo del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca ha una posizione di leadership e si occupa dello sviluppo del rivelatore, della riduzione della radioattività, dell’analisi dei dati, delle simulazioni Montecarlo, dell’elettronica e del sistema criogenico. Nel corso del 2007 sono stati anche eseguiti diversi esperimenti con un secondo refrigeratore a diluizione installato nella Sala C dei LNGS. Si è trattato di test in vista della definizione dei rivelatori dell’esperimento CUORE: in particolare sono state studiate nuove tecniche di pulizia dei materiali e si è cercato di individuare ed eliminare tutte le sorgenti che contribuiscono al fondo radioattivo. Sempre nella Sala C dei LNGS si studiano rivelatori in cui si misura la luce di scintillazione simultaneamente al segnale termico per discriminare alcuni tipi di fondi in vista di futuri esperimenti per la ricerca del doppio decadimento beta ancora più sensibili di CUORE. Pubblicazioni: 1. S.Capelli, R.Ardito, C.Arnaboldi, D.R.Artusa, F.T.AvignoneIII, M.Balata, I.Bandac, M.Barucci, J.W.Beeman, F.Bellini, C.Brofferio, C.Bucci, F.Capozzi, L.Carbone, S.Cebrian, M.Clemenza, C.Cosmelli, O.Cremonesi, R.J.Creswick, I.Dafinei, A.deWaard, M.Diemoz, M.Dolinski, H.A.Farach, F.Ferroni, E.Fiorini, G.Frossati, C.Gargiulo, E.Guardincerri, A.Giuliani, P.Gorla, T.D.Gutierrez, E.E.Haller, I.G.Irastorza, E.Longo, G.Maier, R. Maruyama, S.Morganti, S.Nisi, C.Nones, E.B.Norman, A.Nucciotti, E.Olivieri, P.Ottonello, M.Pallavicini, V.Palmieri, E.Pasca, M.Pavan, M.Pedretti, G.Pessina, S.Pirro, E.Previtali, B. Quiter, L.Risegari, C.Rosenfeld, S.Sangiorgio, M.Sisti, A.R.Smith, S.Toffanin, L.Torres, G.Ventura, N.Xu, L.Zanotti "CUORICINO AND CUORE, BOLOMETRIC EXPERIMENTS FOR DOUBLE BETA DECAY RESEARCH" Pubblicato in ``2007 Electroweak Interactions and Unified Theories'', THE GIOI Publishers, p.415420, 2007, Italia 2. F. Bellini, F. Alessandria, E. Andreotti, R. Ardito, C. Arnaboldi, F.T. Avignone III, M. Balata, I.Bandac, M. Barucci, J.W.Beeman, B. Berger, C. Brofferio, A. Bryant, C. Bucci, S.Capelli, L.Carbone, S. Cebrian, M. Clemenza,C. Cosmelli, S. Cuneo, O.Cremonesi, R.J. Creswick, I.Dafinei, M. P. Decowski, S. Di Domizio, S. Diemoz, M.J. Dolinski, H.A.Farach, F. Ferroni, E.Fiorini, L. Foggetta, S.J. Freedmann, C. Gargiulo, A. Giachero, E.Guardincerri, A. Giuliani, P.Gorla, T.D. Gutierrez, E.E. Haller, K.M. Heeger, I. G. Irastorza, R.Kadel, Yu.G. Kolomenski, E.Longo, G. Maier, R. Maruyama, C. Martinez, S. Morganti, S. Nisi, C. Nones, E.B. Norman, A.Nucciotti, M. Olcese, P. Ottonello, M. Pallavicini, E. Palmieri, M. Pavan, M. Pedretti, G. Pessina, S. Pirro, G. Pessina, E. Previtali, L. Risegari, C. Rosenfeld, S. Sangiorgio, M.Sisti, A.R. Smith, L.Torres, C. Tomei, G. Ventura, M. Vignati, N. Xu, C. Zarra and L. Zanotti "PASSIVE SHIELDING IN CUORE" Pubblicato in AIP Conf.Proc. 897 (2007) 117-122, Stati Uniti 3. M.Pedretti, F. Alessandria, E. Andreotti, R. Ardito, C. Arnaboldi, F.T. Avignone III, M. Balata, I.Bandac, M. Barucci, J.W.Beeman, F.Bellini, B. Berger, C. Brofferio, A. Bryant, C. Bucci, S.Capelli, L.Carbone, S. Cebrian, M. Clemenza,C. Cosmelli, S. Cuneo, O.Cremonesi, R.J. Creswick, I.Dafinei, M. P. Decowski, S. Di Domizio, S. Diemoz, M.J. Dolinski, H.A.Farach, F. Ferroni, E.Fiorini, L. Foggetta, S.J. Freedmann, C. Gargiulo, A. Giachero, E.Guardincerri, A. Giuliani, P.Gorla, T.D. Gutierrez, E.E. Haller, K.M. Heeger, I. G. Irastorza, R.Kadel, Yu.G. Kolomenski, E.Longo, G. Maier, R. Maruyama, C. Martinez, S. Morganti, S. Nisi, C. Nones, E.B. Norman, A.Nucciotti, M. Olcese, P. Ottonello, M. Pallavicini, E. Palmieri, M. Pavan, G. Pessina, S. Pirro, G. Pagina 16 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Pessina, E. Previtali, L. Risegari, C. Rosenfeld, S. Sangiorgio, M.Sisti, A.R. Smith, L.Torres, C. Tomei, G. Ventura, M. Vignati, N. Xu, C. Zarra and L. Zanotti "AN ACTIVE-SHIELD METHOD FOR THE REDUCTION OF SURFACE CONTAMINATION IN CUORE" Pubblicato in AIP Conf.Proc. 897 (2007) 59-64, Stati Uniti 4. M. Pavan, C. Callegaro, S. Capelli, M. Carrettoni, M. Clemenza, L.Gironi, P. Gorla, C. Maiano, C. Nones, M. Pedretti "CONTROL OF BULK AND SURFACE RADIOACTIVITY IN BOLOMETRIC SEARCHES FOR DOUBLE BETA DECAY" Accettato per pubblicazione su The European Physical Journal, 2007 c) Misura del Doppio Decadimento Beta del 76Ge L'esperimento GERDA (GERmanium Detector Array) e’ volto alla ricerca del decadimento doppio beta del 76Ge presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La struttura dell'apparato consiste sinteticamente di diodi al germanio, arricchiti all' 86% in germanio 76, l'isotopo doppio beta attivo. I diodi saranno direttamente immersi in un liquido criogenico (azoto o argon liquidi) che ha la doppia funzione di raffreddare i diodi e di schermarli dalla radioattività ambientale. Il tutto è circondato da acqua, per un totale di circa 700 m3, che funge da ulteriore schermo per gamma e neutroni e da veto per la radiazione muonica, rilevando la radiazione Cerenkov emessa in acqua. La schermatura descritta, unitamente i) alla severa selezione dei materiali costituenti il montaggio ed il read-out dei diodi, ii) alla elevata qualità in termini di radiopurezza dei diodi stessi, permette nominalmente di ottenere un abbattimento del fondo di circa un fattore cento rispetto agli ultimi esperimenti sul decadimento doppio beta del germanio 76. L’esperimento si articolerà in due fasi: nella prima verranno posti in misura 8 diodi arricchiti + 5 non arricchiti per una massa di quasi 20 kg, già delle collaborazioni HdM e IGEX (opportunamente riadattati); nella seconda fase altri rivelatori, per un totale di almeno ulteriori 25 kg, verranno aggiunti. Questi ultimi saranno a read-out segmentato per permettere ulteriori riduzioni del fondo. L'esperimento può raggiungere in tempi brevi (2-3 anni dall'entrata in funzione prevista per il 2009) limiti sul periodo di dimezzamento, di 1026 anni o confermare con buona statistica l'effetto positivo osservato dalla collaborazione Heidelberg-Moscow. Pagina 17 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Figura 1 Schema dell’ esperimento GERDA sulla ricerca del decadimento doppio beta del 76Ge Nel corso del 2007: 1. E’ stato completamente costruito e collaudato presso la ditta il criostato per il LAr. 2. E’ iniziata la costruzione presso i LNGS del serbatoio dell’acqua. 3. E’ proseguito lo sviluppo e test dei circuiti integrati ASIC CMOS per la lettura di front end dei rivelatori al germanio. 4. E’ proseguito lo studio sperimentale sui rivelatori prototipo per caratterizzare principalmente la stabilita’ della correnete inversa in funzione di differenti geometrie e superfici di passivazione. Pubblicazioni: C. Cattadori et al., The GERmanium Detector Array read-out: status and developments, Nucl. Instr. Meth. A 572 (2007) 479 d) Sviluppo di scintillatori organici liquidi drogati con In, Gd, Yb, Nd Tale sviluppo, nato nell’ambito della fisica del neutrino, in collaborazione con l’INR di Mosca, si svolge presso i LNGS e ha lo scopo di creare bersagli di scintillatori organici liquidi radiopuri, otticamente stabili, della massa dell’ordine delle decine-centinaia di tonnellate, drogati in percentuali da 0.1% a 1% in Gd, al fine di realizzare bersagli per esperimenti su anti-neutrini (da reattore, da Supernova) su scala del MeV. 1) Durante tutto il 2007 sono stati condotti i test di stabilità ed efficienza dei due rivelatori di LVD da 1.2 t ognuna drogati con il sale di Gd, sviluppato e sintetizzato nel corso del programma di R&D, ad una concentrazione finale di Gd di ca. 1 g/l. Le proprietà ottiche e di resa di luce dello scintillatore delle due tank sono state e sono tuttora monitorate, tramite misure di laboratorio su campioni estratti dalle tanks (3 campionature nel corso del 2006) e tramite misure “in-tank” di efficienza e tempo di cattura dei neutroni. Dal Pagina 18 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 giugno 2006 le due tanks (una collocata ai Laboratori Esterni ed una nei Laboratori Sotterranei dei LNGS) sono state e sono periodicamente irraggiate con una debolissima sorgente di neutroni. Tutti i test condotti indicano la stabilità dello scintillatore, dimostrandolo adeguato per incrementare la sensibilità dell'esperimento ad un evento di Supernovae. I risultati sperimentali saranno pubblicati nel corso del 2008. Figura 2 La struttura della sale organico di Gd sviluppato e due campioni di scintillatore drogato con Gd (ca. 1 g/l) 1 prodotto. 2) E' iniziata la sperimentazione di R&D per il drogaggio con Nd di un volume di 5 ton di scintillatore liquido di Pseudocumene, alla volta di riutilizzare sempre nell'ambito della fisica del neutrino il rivelatore CTF (Counting Test Facility) di Borexino. In questa applicazione i parametri critici sono la colorazione, e quindi l'abbondanza delle righe di assorbanza, dell'elemento Nd e la sua radiopurezza. Sono stati prodotti 2 l di scintillatore drogato con una concentrazione di Nd di 6.5 g/l le cui prestazioni e stabilita’ saranno misurate nel 2008. Pagina 19 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 ASTROFISICA Personale Boella Giuliano Bonometto Silvio Chincarini Guido Sironi Giorgio Colpi Monica Gavazzi Giuseppe Gervasi Massimo Sassi Giandomenico Zannoni Mario Baù Sandro Passerini Andrea Colombo Loris Casarini Luciano Guidorzi Cristiano La Parola Valentino Mainini Roberto Tartari Andrea Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Associato Professore Associato Professore Associato Professore Associato Ricercatore Tecnico Tecnico Assegnista Assegnista Assegnista Assegnista Assegnista Assegnista Ospiti: Aldo Treves (Università dell'Insubria), Francesco Haardt (Università dell'Insubria) Borsisti: Michela Mapelli Dottorandi: Bernadetta De Vecchi, Dino Pierluigi Fugazza, Antonio Enea Romano, Sebastiano Spinelli Dottorandi - Cotutela con IASF-INAF, Osservatorio di Brera, IFP-CNR: Alessandro Baldi, William Bin, Olga Cucciati, Giovanni Grossetti, Fabio Mattana, Ruben Mazzoleni, Alessandro Moro, Marcello Ravasio, Davide Rizzo, Sabrina Rossi. Dottorandi – Universita' di Pavia, inseriti nella Sez. INFN di Milano-Bicocca La Vacca Giuseppe Attività organizzativa e di coordinamento Incarichi interni all'Università: - Prof. Silvio Bonometto: Componente del Comitato d’Area delle Scienze Fisiche - Prof. Giogio Sironi: Vicedirettore di Dipartimento - Componente Commissione Grandi Attr. - Dr Mario Zannoni: Componente eletto della Giunta di Dipartimento Pagina 20 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Altri incarichi: - Prof. Monica Colpi: Componente del Consiglio Direttivo dell’Italian Society of General Relativity - Prof. Silvio Bonometto: Membro della giunta dell’International School for Astroparticle Physics; Membro del C.S. e del C.D. Di RIAA (Rete Interuniversitaria di Astronomia & Astrofisica) - Prof. Massimo Gervasi: Coordinatore del Gruppo di lavoro tematico “Cosmologia e Fisica Fondamentale” presso l’Agenzia Spaziale Italiana Ricerca La ricerca astrofisica in Bicocca copre diverse tematiche, dagli oggetti compatti ai GammyaRay Bursts, dalle galassie agli ammassi di galassie, alla astrofisica delle alte energie e dei raggi cosmici, alle astroparticles, alla cosmologia teorica ed osservativa. E’ inoltre sviluppata strumentazione per osservazioni dalle lunghezze d’onda radio alle lunghezze d’onda submillimetriche. Le osservazioni sono condotte sia dallo spazio che da terra. Le ricerche sono quasi tutte in collaborazione con istituti italiani e stranieri. Le principali attività sono: COSMOLOGIA SPERIMENTALE/OSSERVATIVA (a) Osservazioni della Radiazione Fossile a 3K: ricerca di proprietà fini (anisotropie spaziali, polarizzazione, distorsioni spettrali), dipendenza della temperatura da Z, effetto S-Z. Sviluppo di strumentazione avanzata per la ricerca di polarizzazione con osservazioni da terra e dallo spazio, nell’ambito di collaborazioni nazionali ed internazionali (progetti BRAIN, B-pol, Wcam). Realizzazione dello spettrometro per il programma SAGACE dell’ASI, per osservare effetto S-Z da ammassi, AGN e Galassie ad alto redshift. Sviluppo di rivelatori a basso rumore e radiometri per osservazioni cosmologiche ed astrofisiche a lunghezze d’onda millimetriche e sub-millimetriche. (b) Costruzione dello strumento robotico infrarosso/ottico REM (Rapid Eye Mount); studio dell' “afterglow di Gamma Ray Bursts”; Missione SWIFT. (c) Acquisizione ed interpretazione dei dati. COSMOLOGIA RELATIVISTICA (a) Studio della struttura cosmica su larga scala; Modelli cosmologici. (b) Dinamica dell'aggregazione delle sottostrutture; Simulazioni N-Body. (c) Radiazione cosmica fossile; Polarizzazione ed energia oscura. GALASSIE (a) Osservazione multibanda delle galassie nell'Universo Locale; Parametri strutturali; Storie di evoluzione stellare; Effetti di ambiente. (b) Dinamica delle Galassie Nane. ASTROFISICA DELLE ALTE ENERGIE (a) Fisica delle sorgenti relativistiche; Stelle di neutroni, pulsars, buchi neri. (b) Buchi neri e galassie; Dinamica e Cosmologia. (c) Osservazioni con satelliti per astronomia X; BeppoSAX, XMM, Chandra. Pagina 21 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Finanziamenti per la Ricerca: Fondi FAR (ex 60%) Fondi PRIN (COFIN) Fondi ASI Fondi CNR Fondi INFN Fondi ENEA/PNRA e CSNA Fondi FIRB 1) Cosmologia - Gruppo Radio G. Boella, M. Gervasi, G. Sironi, A. Tartari, M. Zannoni, A. Passerini, S. Baù Ricerca di strutture fini della Radiazione Fossile a 3 K con osservazioni da terra e dallo spazio. Osservazioni astrofisiche a lunghezze d`onda millimetriche e sub-millimetriche. Ricerche in corso: a) Polarizzazione della Radiazione a 3 K: - è in funzione alla Testa Grigia il Polarimetro a Correlazione a 33 GHz realizzato negli scorsi anni; - osservazioni con tecniche interferometriche dalla base antartica di Dome Concordia nell’ambito della collaborazione internazionale BRAIN; - partecipazione allo studio del progetto spaziale B-pol per la ricerca di modi B della polarizzazione ed individuare il fondo cosmologico di onde gravitazionali. b) Distorsioni nello spettro della Radiazione a 3 K; è stata completata l’analisi dei dati raccolti con l`esperimento TRIS (Insieme di tre radiometri assoluti operanti a 0.6, 0.82 e 2.5 GHz) e sviluppati metodi per la separazione delle componenti della radiazione diffusa; i lavori (quattro) sono stati sottoposti (ed accettati) per la publlicazione su ApJ. c) Astronomia a lunghezze millimetriche e sub-millimetriche: 1) sviluppo di componentistica criogenica e messa a puntoi di una camera criogenica per test elettromagnetico degli stessi 2)partecipazione allo studio di fase A per ASI per la realizzazione di SAGACE: satellite per spettroscopia sub millimetrica di oggetti extragalattici d) G. Gervasi partecipa alla ricerca di antimateria tra i Raggi Cosmici con lo strumento AMS pronto per essere installato sulla Stazione Spaziale. e) G.Sironi e A.Bau’ sono coinvolti nel funzionamento e sviluppo di nuova strumentazione per LABEX, laboratorio del Profgetto Lauree Scientifiche. Esperimenti in corso: 1) Polarimetro di Milano (MiPol) 2) SAGACE 3) Esperimento BRAIN 4) Studi per l’esperimento spaziale B-pol Pagina 22 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 6) Laboratorio di criogenia per il test di componenti a microonde 7) Laboratorio microonde Collaborazioni: IASF/INAF Milano Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza” IFSI/INAF Torino IASF/INAF Bologna IRA/INAF Arcetri IEIIT/CNR Torino Dipartimento di Fisica, Università dell’Insubria, Como Dipartimento di Elettronica, Politecnico di Milano IEN Galileo Ferraris Torino Dept of Physics and Astronomy - Manchester University (UK) CESR-CNRS-UPS Toulouse (Fr) Pubblicazioni apparse nel 2007 : 1)GERVASI M, BANFI S, BOELLA G, PASSERINI A, NATALE V, SIRONI G., TARTARI A, ZANNONI M. (2007). Radiometers based on SIS mixers to measure SZ effect from galaxy clusters. NEW ASTRONOMY REVIEWS. vol. 51, pp. 363-367 ISSN: 1387-6473. - Proc. F.Melchiorri Memorial Meeting - Rome June 2006. 2)GERVASI M, BANFI S, BOELLA G, PASSERINI A, NATALE V, SIRONI G., TARTARI A, ZANNONI M. (2007). Radiometers based on SIS mixers to measure SZ effect from galaxy clusters. NEW ASTRONOMY REVIEWS. vol. 51, pp. 363-367 ISSN: 1387-6473. - Proc. F.Melchiorri Memorial Meeting - Rome June 2006. 3)SIRONI G., BOELLA G, GERVASI M, TARTARI A, ZANNONI M. (2007). The CMB spectrum: perspective of observing spectral distortions. NEW ASTRONOMY REVIEWS. vol. 51, pp. 406-410 ISSN: 1387-6473. - Proc. F.Melchiorri Memorial meeeting - Rome June 2006. Astrofisica & Cosmologia G. Chincarini Componenti: • Il Prof. Guido Chincarini è il Principal Investigator italiano della collaborazione Swift; il gruppo ha carattere nazionale ed internazionale e ha un ruolo di primo piano nella ricerca sui Gamma Ray Bursts. Si elencano i collaboratori presenti dall’inizio del progetto: • Bicocca: Stefano Guidorzi (Post Doc), Patrizia Romano (Post Doc), Ruben Salvaterra (post doc) • Bicocca Studenti: Laura Di Gesu (tesina), Diletta Pagnoni (tesina), Francesco Pasotti (tesi di laurea), Raffaella Margutti (dottorato di ricerca) • INAF - OAB Swift Team - Milano • ASI SCIENCE DATA CENTER (ASDC) - ROMA ASI Ground Segment - Malindi • INAF, IASF Palermo • INAF – OAR Roma Pagina 23 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 • Collaboratori Internazionali: NASA (Goddard Space Flight Centre) - USA, Penn State University - USA, University of Leicester UK - Los Alamos USA. Ricerche in corso: • L’anno 2007 è caratterizzato dalla transizione tra il periodo delle scoperte iniziali dovute all’ottimo funzionamento del satellite Swift e dell’inizio della statistica attraverso la quale si pensa di capire la fisica e la cosmologia del fenomeno. Gli argomenti che saranno approfonditi nell’ambito del gruppo italiano sono: • Morfologia e fisica dei Flares. Meccanismo di emissione e attività del motore centrale. • Fisica ed energetica dei Gamma Ray Bursts - Curve di Luce. • Meccanismi di decadimento dell’emissione nelle diverse bande elettromagnetiche. • La funzione di luminosità. • Progenitori e galassie ospite. • Studio della riga ferro altamente ionizzato. • Statistica della variabilità nei raggi gamma. Sfasamento dei picchi in funzione dell’energia. • La distribuzione spettrale dai 150keV all’ottico. Implicazioni per i modelli di emissione e per i jet ultrarelativistici. Relazione di invito a congressi: • Sono elencati solamente gli inviti e relative partecipazioni a congressi del Prof. Guido Chincarini. Va tuttavia tenuto presente che vari componenti del team hanno avuto inviti analoghi. Inoltre, non sono elencate le conferenze per il pubblico: • SAIt Catania • Cefalu • Elba • Venice 2006 • Bejing (China) - COSPAR • CfA - Smithsonian - Cambridge USA • Ithaca - Cornell University • Roma - ICRA Pubblicazioni (sono elencate solo una decina delle pubblicazioni realizzate nel 2007 dal Gruppo) 1. 2007ApJ...671.1921F, Falcone, A. D.; Morris, D.; Racusin, J.; Chincarini, G.; Moretti, A.; Romano, P.; Burrows, D. N.; Pagani, C.; Stroh, M.; Grupe, D.; and 5 coauthors, The First Survey of X-Ray Flares from Gamma-Ray Bursts Observed by Swift: Spectral Properties and Energetics. 2. 2007ApJ...671.1903C, Chincarini, G.; Moretti, A.; Romano, P.; Falcone, A. D.; Morris, D.; Racusin, J.; Campana, S.; Covino, S.; Guidorzi, C.; Tagliaferri, G.; and 18 coauthors, The First Survey of X-Ray Flares from Gamma-Ray Bursts Observed by Swift: Temporal Properties and Morphology 3. 2007A&A...476.1219D, Dolcini, A.; Farfanelli, F.; Ciprini, S.; Treves, A.; Covino, S.; Tosti, G.; Pian, E.; Sbarufatti, B.; Molinari, E.; Chincarini, G.; and 16 coauthors, REM near-IR and optical multiband observations of PKS 2155-304 in 2005 4. 2007A&A...474..815M, Margutti, R.; Chincarini, G.; Covino, S.; Tagliaferri, G.; Campana, S.; Della Valle, M.; Filippenko, A. V.; Fiore, F.; Foley, R.; Fugazza, D.; and 4 coauthors; The host galaxy of GRB 031203: a new spectroscopic study Pagina 24 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 5. 2007A&A...474..793G, Guidorzi, C.; Vergani, S. D.; Sazonov, S.; Covino, S.; Malesani, D.; 6. 7. 8. 9. 10. Molkov, S.; Palazzi, E.; Romano, P.; Campana, S.; Chincarini, G.; and 23 coauthors, GRB 070311: a direct link between the prompt emission and the afterglow 2007MNRAS.380L..45S, Salvaterra, R.; Campana, S.; Chincarini, G.; Tagliaferri, G.; Covino, S.; On the detection of very high redshift gamma-ray bursts with Swift 2007ApJ...665..599T, Troja, E.; Cusumano, G.; O'Brien, P. T.; Zhang, B.; Sbarufatti, B.; Mangano, V.; Willingale, R.; Chincarini, G.; Osborne, J. P.; Marshall, F. E.; and 15 coauthors; Swift Observations of GRB 070110: An Extraordinary X-Ray Afterglow Powered by the Central Engine 2007A&A...467..629D,D'Elia, V.; Fiore, F.; Meurs, E. J. A.; Chincarini, G.; Melandri, A.; Norci, L.; Pellizza, L.; Perna, R.; Piranomonte, S.; Sbordone, L.; and 37 coauthors; UVES/VLT high resolution spectroscopy of GRB 050730 afterglow: probing the features of the GRB environment 2007ApJ...656L..49S, Salvaterra, R.; Chincarini, G.; The Gamma-Ray Burst Luminosity Function in the Light of the Swift 2 Year Data 2007A&A...462...73C, Cusumano, G.; Mangano, V.; Chincarini, G.; Panaitescu, A.; Burrows, D. N.; La Parola, V.; Sakamoto, T.; Campana, S.; Mineo, T.; Tagliaferri, G.; and 23 coauthors; Swift observations of GRB 050904: the most distant cosmic explosion ever observed Cosmologia relativistica S.A. Bonometto Le attivita' di ricerca di cosmologia e fisica astroparticellare sono state centrate sulla fisica delle componenti oscure del cosmo, che e' certo uno dei problemi piu' importanti e piu' aperti nella ricerca contemporanea, forse quello nel cui ambito si prospettano i maggiori sviluppi nei prossimi decenni. I dati osservativi e sperimentali su cui si e' elaborato negli ultimianni, in questo campo, provengono principalmente dallo studio del CMB-specialmente per quanto concerne le sue anisotropie e polarizzazione-, dei campioni profondi di galassie, della struttura e distribuzione degli ammassi di galassie e dallo studio di candele standard come le SNIa. Di straordinaria importanza si prospettano invece le analisi dello shear cosmico, in relazione a esperimenti di weak lensing (WL) tomografico, e ovviamente anche le ricerche sul lensing forte. In questo campo gli strumenti di ricerca elaborati a Milano-Bicocca sono stati principalmente di carattere analitico e numerico. Ma la relazione tra aspetti teorico-numerici e sperimentali, in un campo in rapida evoluzione come questo, e' intensa e necessaria. Simulazioni N-body Riandando ai risultati raggiunti in questi anni, un ruolo molto importante e' coperto dalle simulazioni numeriche n-body. A questo proposito e' essenziale sottolineare che altri centri internazionali dispongono delle capacita' numeriche per sviluppare codici e gestire simulazioni basate su RAM e velocita' elevate. I nostri riaultati non si caratterizzano quindi per trovarsi alla frontiera nelle capacita' di calcolo, ma per l'originalita' e la novita' delle idee-guida. Pagina 25 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 In particolare si sono realizzate a Milano-Bicocca le prime simulazioni n-body con DE dinamica e le (sinora) uniche simulazioni con DE e DM accoppiate. Sara' illustrata in calce l'importanza di queste simulazioni al fine di condurre in porto progetti di vasto respiro sperimentale. Per brevita' saranno tralasciati qui irisulattai ottenuti in dettaglio e il relatiovo impatto suvarie problematiche, come l'evoluzione della funzione di massadegli ammassi e dei gruppi, l'abbondanza di satelliti di piccolascala, la formazione di oggetti primevi. Queste ricerche sono state condotte anche in collaborazione con vari gruppi internazionali. Ricordo in particolare le collaborazioni con A.Klypin (NMSU), J.Primack (UCSC), S.Gottloeber (AIP). Un contributo essenziale al raggiungimento di questi risultati e' anche stato dato da giovani collaboratori, taluni dei quali hanno poi trovato una posizione in altre istituzioni internazionali. Ricordo in particolare Andrea Maccio' (MPIA, Heidelberg) e Roberto Mainini (Oslo). * Analisi di dati CMB * Anche in collaborazione col "gruppo radio" locale, si sono portate avanti ricerche in preparazione dell'analisi di dati di anisotropia e polarizzazione del CMB. Ricordo a questo proposito la partecipazione al progetto SPOrt, inopportunamente interrotto, e la partecipazione alla preparazione dell'esperimento BPol, nel cui ambito e' attiva una collaborazione, quidata da deBernardis, che vede MIB collaborare con varie istituzioni, tra cui quelle di PD, TS, etc. Anche in questo campo un contributo essenziale e' stato dato da giovani ricercatori, ricordo in particolare Loris Colombo, attualmente a USC, dove collabora con la prof. Elena Pierpaoli. * Modelli delle componenti oscure * Nell'ambito della ricerca qui condotta si e' anche approfondita l'analisi teorica delle componenti oscure. In particolare si e' proposto e analizzato un modello che generalizza l'idea di DM dovuta ad assioni a suggerisce che lo stesso campo scalare che permette di risolvere il problema della CP forte, dia luogo sia a DM (con le sue oscillazioni angolari) che a DE, col suo lento moto radiale. Il modello, che conduce a DM e DE accoppiate, ha avuto vasta risonanza internazionale, anche se i dati piu' recenti sembrano contraddire alcune sue previsioni, nella forma attuale. Non va dimenticato il contributo dato in questo campo da RobertoMainini. * Inserimento in progetti sperimentali * Negli ultimi mesi ha avuto particolare risonanza il call per i piccoli progetti ESA. In questo contesto abbiamo partecipato al lavoro preparatorio sia per BPol che per DUNE. Com'e' noto, DUNE e' tra i progetti approvati da ESA, col suggerimento di "merging" con SPACE. Infatti entrambi i progetti mirano alla messa in orbita di un satellite con determinate caratteristiche e la dialettica ora in corso mira a portare le specifiche dello strumento a meglio coprire le esigenze del progetto DUNE o del progetto SPACE. In quest'ambito stiamo collaborando con Luca Amendola e Roberto Scaramella, fornendo materiale da usare nelle discussioni in progress, al fine di stabilire se e fino a che punto dati ricavabili da campioni profondi in IR e/o dalle SN e/o da WL, saranno di maggiore significanza per individuare l'equazione di stato della DE. Pagina 26 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Al fine della preparazione e dell'analisi di questi esperimenti risultano necessarie la preparazione di codici n-body ed idrodinamici evoluti, che siano in grado di prevedere il comportamento di modelli in cui la DE assuma le varie forme prospettabili a livello teorico. E' con un certo disappunto che debbo notare come le capacita' maturate in questo campo da MIB siano andate parzialmente disperse, vista l'indisponibilita' di risorse atte a trovare sinora collocamento a giovani, ed oggi altri gruppi mirino a ricostruire quegli stessi algoritmi che noi abbiamo messi all'opera negli ultimi 3-5 anni. In parallelo credo importante sottolineare il contributo che stanno dando in quest'ambito Giuseppe La Vacca (dottorando di PV, membro della Sez INFN di MIB) e Luciano Casarini (AdR di MIB) sebbene si tratti di ragazzi molto giovani che necessiterebbero della collaborazione anche con personale di eta' intermedia. * Finanziamenti e collaborazioni * Gran parte delle risorse su cui si sono basate sinora le suddette ricerche sono state generate nell'ambito di un progetto PRIN, di cui sono stati Coordinatori Nazionali, prima Gianluigi Fogli (BA), poi Antonio Masiero (PD). Le ricerche stesse sono anche finanziate da INFN, nell'ambito della attivita' del GIV, tramite l'IS FA51. In entrambe le collaborazioni sono presenti gruppi di Padova, Torino, Trieste, Napoli-Salerno, Bari, Ferrara, LNGS, OssAs Roma, etc. Inoltre e' gia' attivo il canale di finanziamento legato al progetto COFIS di ASI e si prospetta a breve un finanziamento in relazione lla partecipazione al progetto DUNE. Il gruppo e' anche inserito nella attivita' astroparticellari di ISAPP e IDAPP, guidate da Gianpaolo Bellini e Gianni Fiorentini, per cui diamo il ns contributo alla preparazione di scuole di dottorato europee e all'internazionalizzazione del dottorato in fisica e astronomia di MIB. * Alcune prospettive tecniche * Vanno sottolineate qui le potenzialita' legate a una piu' fattiva collaborazione al progetto DUNESPACE ora EUCLID, da cui e' ragionevole attendersi a breve la possibilita' di accendere posti di dottorato e borse post-doc a quotazioni internazionali. Tutto cio' non puo' peraltro venire da solo; si richiedono urgentemente nuove risorse a l'arrivo di nuova forza lavoro. Pubblicazioni 1. Luca Vergani, Loris P.L. Colombo, Giuseppe La Vacca, Silvio A. Bonometto; arXiv:0804.0285, submitted to Astroph.J. {Dark Matter-Dark Energy coupling biasing parameter estimates from CMB data} 2. Giuseppe La Vacca & Loris Colombo; JCAP 04 (2008) 007 {Gravitational Lensing Constraints on Dynamical and Coupled Dark Energy} Pagina 27 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 3. Silvio Bonometto, Roberto Mainini; proceedings of PASCOS 2007, 2-7 July, London {Suppression of Meszaros' Effect in coupled DE} 4. Mainini Roberto, Silvio Bonometto; JCAP 09, 017 (2007). { Dark Matter & Dark Energy from a single scalar field: CMB spectrum and matter transfer function} 5. Roberto Mainini, Silvio Bonometto, JCAP 06 (2007) 30 {Limits on coupling between dark components}The 6. Silvio A. Bonometto, Luciano Casarini, Loris P.L. Colombo, Roberto Mainini; arXiv:0612672 { Cosmologies with dynamical and coupled Dark Energy vs. CMB data} 7. Roberto Mainini, Loris Colombo, Silvio Bonometto; Proceeding of the workshop dsu2006, "The Dark Side of th Universe", Madrid, June 20-24, 2006 {Dark Matter, Dark Energy and the solution of the strong CP problem} 8. S.A. Bonometto, R. Mainini, L.P.L. Colombo; Proceedings of the workshop dsu2006, "The dark side of the Universe", Madrid, June 20-24, 2006, {The Dark Side and its Nature} 9. Giandomenico Sassi, Silvio Bonometto, New Astron. 12 (2007) 353-355 {Tracking through equality} 10. Roberto Mainini, Silvio Bonometto; Phys.Rev. D74 (2006) 043504 {Mass functions in coupled Dark Energy models} 4) Galassie e Oggetti Compatti a) Giuseppe Gavazzi - Osservazioni multibanda delle galassie nell'universo locale - Determinazione dei parametri strutturali delle galassie - Influenza dell'ambiente sull'evoluzione delle galassie - Sintesi di popolazione stellare e confronto con le osservazioni - Determinazione della storia di formazione stellare delle galassie di campo e di ammasso Ricerche in corso: a) Nel 2007 sono proseguite le campagne osservative fotometriche e spettrofotometriche (di respiro decennale) di un campione di circa 3000 galassie nell'ammasso della Vergine e nella regione del super-ammasso di Coma. La fotometria è stata effettuata nel lontano infrarosso (polveri), nel vicino infrarosso (stelle vecchie), nelle bande visibili (B e V) e nella riga di Balmer H_alpha (stelle giovani).La spettrofotometria copre il visibile da 3500 a 7000 Angstrom. Dalle Pagina 28 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 osservazioni fotometriche sono ricavati i parametri strutturali che permettono di effettuare una classificazione oggettiva delle galassie (ad es. raggio effettivo, brillanza superficiale, indice di concentrazione della luce). Tali studi cercano di porre dei vincoli osservativi alle teorie di formazione delle galassie, con particolare attenzione alle galassie nane. b) Determinazione della storia di formazione stellare: i modelli di sintesi di popolazione stellare permettono di generare distribuzioni spettrali di energia di popolazioni stellari di età nota. Confrontando queste con i dati osservativi si procede alla 'datazione' delle popolazioni medie delle galassie. Più precisamente, questo metodo consente di verificare quale storia di formazione stellare sia consistente con i dati osservativi. Galassie ellittiche giganti sono consistenti con un unico evento di formazione stellare avvenuto una decina di miliardi di anni fa. Al contrario, le galassie a spirale e le irregolari mostrano eventi di formazione stellare diluiti nel tempo. Queste indagini hanno un’ovvia ricaduta cosmologica in quanto permettono di verificare se gli attuali modelli di formazione ed evoluzione delle galassie sono coerenti con la storia di formazione stellare delle galassie locali. c) Influenza dell'ambiente: il confronto tra dati osservativi di galassie d'ammasso e isolate permette di studiare l'influenza dell'ambiente sulla storia evolutiva delle galassie, analizzando il loro contenuto gassoso e la loro attività di formazione stellare. Le interazioni mareali con le altre galassie dell'ammasso e la pressione esercitata dal gas denso e caldo intrappolato nella buca di potenziale degli ammassi diminuiscono il contenuto di gas neutro delle galassie, riducendone l'attività di formazione stellare. Tuttavia non è ancora chiaro se questi processi portino esclusivamente ad una monotona decrescita della formazione stellare o se siano anche in grado di accendere dei brevi 'burst' di formazione di nuove stelle. Recenti osservazioni sembrano avvallare la seconda ipotesi, ma ulteriori indagini sono in svolgimento per poter far luce sul reale ruolo svolto dall'ambiente sull'evoluzione delle galassie d'ammasso. L'AMMASSO DELLA VERGINE grazie alla sua vicinanza, costituisce il laboratorio ideale per verificare gli scenari di cui al punto c), soprattutto per quanto riguarda le galassie nane. G. Gavazzi e' membro di diverse collaborazioni internazionali che si prefiggono di far compiere alla nostra conoscenza dell'ammasso della Vergine un salto di qualita'. Dal 2005 fa parte di ALFALFA (P.I. R. Giovanelli) che sta completando con il radiotelescopio di Arecibo la prima survey a 21 cm di 7000 gradi quadrati di cielo dell'emisfero settentrionale, fornendo il primo censimento completo dell'idrogeno atomico nell'ammasso. Dal 2007 e' membro di NGVS (Next Generation Virgo Cluster Survey) (PI L. Ferrarese) che ha in programma di osservare in 5 anni e in 5 bande ottiche l'intero ammasso col telescopio CFHT di 3.6m. G. Gavazzi ha altresi' accesso alla survey infrarossa UKIDSS di Virgo, condotta con il telescopio UKIRT di 3.6m, ed e' cofirmatario del Herschel open time proposal ''Herschel Virgo Cluster Survey'' (PI J. Davies) al quale sono state allocate 286 ore di osservazione col satellite infrarosso Herschel di cui e' imminente il lancio. Collaborazioni: IASF/INAF Milano Laboratoire de Astrophysique de Marseille, France NRC Herzberg Institute of Astrophysics, Canada University of Cardiff, England Cornell University, USA Pubblicazioni Pagina 29 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 1. G. Trinchieri, L. Giordano, L. Cortese, A. Wolter, M. Colpi, G. Gavazzi, L. Mayer “THE TRAIL OF DISCRETE X-RAY SOURCES IN THE EARLY-TYPE GALAXY NGC 4261: ANISOTROPY IN THE GLOBULAR CLUSTER DISTRIBUTION” 2. Decarli, R., Gavazzi G., Arosio, I., Cortese L. , Boselli A., Bonfanti, C., Colpi, M., "The census of nuclear activity of late-type galaxies in the Virgo cluster" 2007, MNRAS, 381, 136. 3. S. di Serego Alighieri, G. Gavazzi, C. Giovanardi, R. Giovanelli, M. Grossi, M. P. Haynes, B. R. Kent, R. A. Koopmann, S. Pellegrini, M. Scodeggio, G. Trinchieri, The HI content of Early-Type Galaxies from the ALFALFA survey I. Catalogued HI sources in the Virgo cluster, 2007, A&A, 474, 851. b) Monica Colpi - Stelle di neutroni: interpretazione della fenomenologia (pulsar, AXPs, magnetar) - Sorgenti ULX - Dinamica di buchi neri di massa intermedia in ammassi globulari - Dinamica di buchi neri supermassivi in galassie in interazione: simulazioni SPH/N-body - Fenomeni dinamici in galassie in interazione - Astrofisica con LISA Ricerche in corso: Nell'anno 2007 la ricerca si è sviluppata principalmente lungo tematiche riguardanti (i) lo studio di fenomeni dinamici in ambito stellare ed in ambito cosmologico; (ii) studio di emissione di alta energia da sorgenti X compatte: a) La dinamica di pulsar e buchi neri in ammassi globulari b) Studio di sorgenti X ultraluminose in galassie in interazione (Cartwheel) c) Studio dell'evoluzione dinamica di buchi neri supermassivi in ambito cosmologico d) Buchi neri e il progetto LISA per la rivelazione di onde gravitazionali Book: Physics of Relativistic Objects in Compact Binaries: From Birth to Coalescence Ed by Colpi Springer Verlag Organizzazione Congresso LISA: LISA ASTRO-GR@Como-Milano Collaborazioni: Sissa Pagina 30 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Dipartimento di Fisica di Padova Osservatori Astronomici di Brera, Bologna, Roma Cornell University Washington University at Seattle Institut of Astrophysics at Potsdam, Berlin University of Zurich ETH, Zurich Pubblicazioni con Referee 1.Decarli, R.; Gavazzi, G.; Arosio, I.; Cortese, L.; Boselli, A.; Bonfanti, C.; Colpi, M. The census of nuclear activity of late-type galaxies in the Virgo cluster, MNRAS 2007, 381,136 2.Devecchi, B.; Colpi, M.; Mapelli, M.; Possenti, A. Millisecond pulsars around intermediate-mass black holes in globular clusters, MNRAS, 2007, 380, 961 3. Dotti, M.; Colpi, M.; Haardt, F.; Mayer, L. Supermassive black hole binaries in gaseous and stellar circumnuclear discs: orbital dynamics and gas accretion, MNRAS, 2007, 379, 956 4. Mayer, L.; Kazantzidis, S.; Madau, P.; Colpi, M.; Quinn, T.; Wadsley, J. Rapid Formation of Supermassive Black Hole Binaries in Galaxy Mergers with Gas, SCIENCE, 2007, 316, 1874 5) Relativita' generale e Astrofisica Giandomenico Sassi 1. Metrica di Kerr per lo studio di oggetti astrofisici 2. Effetti estremi all'orizzonte dei buchi neri come possibile sorgente dei GRB's 3. Modifica delle geodetiche del collasso gravitazionale con introduzione del CMB nella metrica di Schwarzschild Pubblicazioni: G.D. Sassi, S.A. Bonometto – NewAstr. 12, 353 (2007) (Tracking through equality) Pagina 31 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 PLASMI Personale Prof. Marcello Fontanesi Prof. Giuseppe Gorini Prof. Claudia Riccardi Dr. Ruggero Barni Dr. Eduardo Roman Sig. Moreno Piselli Sig. Alessandro Mietner Sig. Giovanni Posadinu Dr. Marco Tardocchi Dr. Fabrizio Croccolo Dr. Enrico Perelli Cippo Dr. Roberta Cattaneo Trissino da Lodi Dr. Stefano Zanini Dr. Massimo Montalti Dr. Riccardo Siliprandi Dr. Simone Magni Dr. Roberto Ziano Dr. Marco Colombo Dr. Igor Proverbio Dr. Flora Ognissanto Dr. Elisa Grimoldi Dr. Marco Mancin Dr. Paola Esena Dr. Claudia Colombo professore ordinario Unimib professore associato Unimib professore associato Unimib ricercatore Unimib ricercatore a tempo determinato Unimib tecnico universitario Unimib tecnico universitario Unimib amministrazione, collaboratore Unimib ricercatore CNR-INFM con comando presso CNISM collaboratore di ricerca Unimib collaboratore di ricerca Unimib collaboratore di ricerca Unimib collaboratore di ricerca Unimib collaboratore di ricerca Unimib dottorando in Fisica dottorando in Scienze dei Materiali in cotutela dottorando in Fisica dottorando in Fisica dottorando in Fisica dottorando in Fisica collaboratore Unimib collaboratore Unimib collaboratore Unimib collaboratore Unimib Attività organizzativa e di coordinamento Incarichi interni all'Università e altri incarichi - Prof. Marcello Fontanesi Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca Membro del Consiglio di Aministrazione del CNR Membro del Consiglio di Aministrazione della Società Luce di Sincrotrone di Trieste Membro del Consiglio della Fondazione Lombardia per l’Ambiente Presidente del Consorzio Interuniversitario Lombardo per L'Elaborazione Automatica (CILEA) Presidente del Consorzio Milano-Ricerche Membro del comitato scientifico del Consorzio RFX di Padova Presidente del Consorzio Ricerche Materiali Avanzati (CORIMAV) Membro dello Steering Committee dell’Euratom Membro del Consiglio di Aministrazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci” - Prof. Claudia Riccardi Coordinatrice della Laurea Triennale in Fisica Membro eletto della Giunta di Dipartimento. Responsabile scientifico del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo Pagina 32 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Membro della Scuola di Dottorato in Fisica, Università di Milano Bicocca Membro della Commissione Brevetti e Spin-Off dell’Università di Milano Bicocca Adjunct professor at the University of Tromso (Norvegia) - Prof. Giuseppe Gorini Coordinatore del progetto europeo Ancient Charm Coordinatore di Facoltà del programma Socrates. Membro della Scuola di Dottorato in Fisica, Università di Milano Bicocca Collaboratore scientifico dell’Istituto di Fisica del Plasma “Piero Caldirola” del CNR Ricerca Sono attive cinque linee di ricerca principali: 1) Turbolenza nei plasmi magnetizzati: Studio sperimentale della turbolenza in plasmi di laboratorio. Attività sulla macchina toroidale a plasma semplicemente magnetizzato Thorello del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo e collaborazione all'attività sperimentale presso l’Auroral Laboratory (University of Tromso) e il Centre pour le Physique des Interactions Ionique et Moleculaires PIIM (CNRS - Marsiglia). Le ricerche hanno riguardato l’analisi numerica delle proprietà statistiche delle fluttuazioni, lo studio del meccanismo di diffusione e del trasporto anomalo di particelle e la ricerca e la caratterizzazione di strutture coerenti. Altre attività riguardano lo sviluppo di dispositivi di diagnostica dei plasmi magnetizzati tramite sonde elettrostatiche e ottiche, che sono state fornite anche per le ricerche in corso presso l’Istituto di Fisica del Plasma IFP (CNR - Milano). 2) Applicazioni industriali dei plasmi: Le attività di ricerca applicata si svolgono presso il Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo per la ricerca, lo sviluppo ed il trasferimento tecnologico nel campo dei plasmi. Il Centro, istituito attraverso un accordo di programma tra l’Università e la Regione Lombardia nel 2004, ha lo scopo di finalizzare la ricerca pubblica a sostegno del sistema delle imprese, condividendo i risultati più innovativi derivanti dalle ricerche del gruppo Plasmi (www.plasmaprometeo.unimib.it). Le ricerche si concentrano sulla progettazione e realizzazione di dispositivi a plasma per il trattamento superficiale di materiali. Studio ed ottimizzazione di processi di trattamento a plasmi di tessuti, pelli e altri materiali nell’ambito di contratti con industrie. Sviluppo di sorgenti a plasma freddo a radiofrequenza. Sviluppo di codici di simulazione numerica della cinetica chimica dei plasmi. Sviluppo di dispositivi di diagnostica per plasmi a radiofrequenza tramite sonde elettrostatiche e spettroscopia ottica di emissione. 3) Microscopia ed analisi dei materiali: Presso il Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo per la ricerca, lo sviluppo ed il trasferimento tecnologico nel campo dei plasmi sono stati allestiti tre laboratori per la microscopia e l’analisi dei materiali. Il primo è dotato di un microscopio a forza atomica (AFM) in grado di studiare la morfologia superficiale alla scala nanometrica. Con tecniche analoghe è possibile misurare altri parametri superficiali come la conducibilità elettrica, l’elasticità e la durezza. Il secondo laboratorio è dotato di un microscopio a doppio fascio elettronico ed ionico (FIB/SEM). Oltre all’imaging dei materiali, è possibile effettuare processi di taglio, deposizione e implantazione ionica su scala micrometrica. Il microscopio può essere utilizzato anche per studiare campioni biologici (modalità ESEM). Il terzo laboratorio è dedicato all’ottica con un sistema laser per la diagnostica dei plasmi contenenti nanoparticelle con metodi di interferometria ottica. 4) Plasmi per la fusione termonucleare e spettroscopia neutronica: Da tempo la spettroscopia neutronica dei plasmi termonucleari è uno dei temi di ricerca del gruppo di Fisica dei Plasmi dell'Università di Milano - Bicocca. Questa attività viene svolta in collaborazione con altre istituzioni tra cui, in particolare, l'Istituto di Fisica del Plasma del CNR. Tramite il CNR è possibile accedere ai finanziamenti e alle facilities dell'EURATOM. Il principale risultato ottenuto da queste ricerche ha riguardato la realizzazione di due spettrometri per neutroni di fusione istallati sul tokamak JET nell’ambito di una collaborazione con l’Università di Uppsala. Lo spettrometro denominato MPR (magnetic proton recoil spectrometer) è in uso dal 1996, e ha Pagina 33 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 prodotto dati innovativi in plasmi di deuterio-trizio con alta potenza di fusione (1-16 MW). Il secondo spettrometro si basa sulla tecnica del tempo di volo ed è denominato TOFOR (time of flight – optimized rate). La sua istallazione è stata ultimata e ha iniziato la prese dati in plasmi di deuterio a partire dalla primavera del 2006. Con questi strumenti è stato ridefinito il ruolo della spettroscopia neutronica nei plasmi di fusione e, in particolare, nello studio della dinamica degli ioni veloci nel plasma. Oltre alla spettroscopia neutronica il gruppo di Bicocca si interessa della spettroscopia gamma nei plasmi di fusione. In particolare è in corso un progetto che prevede la realizzazione di nuovi spettrometri gamma ultraveloci da installare su JET nel 2008. Tali spettrometri, basati su scintillatori inorganici veloci, si propongono di migliorare i sistemi esistenti attualmente al JET sotto il punto di vista dell’efficienza di rivelazione, della risoluzione energetica e della capacità conteggio. Nel corso degli anni le competenze inerenti la spettroscopia neutronica dei plasmi sono state applicate ad un diverso settore della fisica della materia, quello della diffusione di neutroni epitermici (con energia fino a 100 eV) con applicazioni, ad esempio, per lo studio della dinamica di singola particella in sistemi quantistici. Sono in particolare da segnalare due progetti finanziati dalla Commissione Europea. Il primo, denominato TECHNI, ha portato allo sviluppo di un rivelatore di neutroni epitermici di nuova concezione denominato rivelatore risonante. Il secondo progetto, che si è concluso nell’autunno del 2008, è denominato e.VERDI. Tra gli obiettivi raggiunti in questo progetto vi è la realizzazione di un rivelatore risonante di neutroni epitermici per diffusione a piccoli angoli. Il rivelatore, denominato VLAD, è stato inaugurato nel dicembre 2005 presso la sorgente di neutroni ISIS. Con VLAD si può accedere ad una regione dello spazio dei parametri di diffusione (energia ed impulso trasferiti) del tutto nuova con promettenti applicazioni quali lo studio delle relazioni di dispersione nei materiali magnetici. 5) E’ infine di recente approvazione il progetto Ancient Charm. Il progetto comprende 10 partner ed è coordinato da Milano-Bicocca. Scopo del progetto è lo sviluppo di tecniche d’indagine quantitativa e non invasiva dei beni culturali mediante neutroni. In particolare si utilizzeranno le risonanze neutroniche per determinare la mappa tridimensionale della composizione elementare di oggetti di interesse archeologico o artistico. Il progetto è attualmente al suo secondo anno di vita. Le competenze di Milano-Bicocca sono, oltre al coordinamento dell’intero progettto, nella simulazione e progettazione dei nuovi sistemi d rivelazione. Pagina 34 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Laboratori CENTRO PLASMAPROMETEO Il Centro dispone di sei laboratori attrezzati presso l’edificio U9 (viale dell’Innovazione, 10) e di tre laboratori presso l’edificio U2 (piazza della Scienza, 3). Il centro è attrezzato con reattori a plasma sia su scala pre-industriale che di laboratorio con sorgenti a pressione atmosferica e a bassa pressione. Il laboratorio è dotato anche di strumentazione per la caratterizzazione delle modificazioni superficiali. - Laboratorio Trasferimento Tecnologico(U9-S11) E’ dotato di due macchine su scala semi-industriale per la produzione di un plasma a bassa pressione e a pressione atmosferica. La prima macchina è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo Craft PlasmaLeather per il trattamento a plasma di materiali conciari. La seconda nell’ambito di un progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia per la nobilitazione a secco delle pelli. Reattore PlasmaLeather Reattore a plasma atmosferico - Laboratorio Sorgenti (U9-S1) Il laboratorio è utilizzato per lo sviluppo di sorgenti a plasma. E’ dotato della macchina toroidale THORELLO per la produzione di plasmi magnetizzati, impiegati per lo studio della turbolenza. Pagina 35 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Macchina Thorello - Laboratorio Processi a Plasma (U9-S3) E’ dotato di reattori a plasma su scala di laboratorio per lo studio di processi di deposizione a plasma di film sottili o di nanopolveri. E’ dotato di un reattore con sorgente a radiofrequenza ad accoppiamento risonante e di un reattore con accoppiamento induttivo per la produzione di plasmi contenenti polveri operante sotto cappa chimica. Reattore con sorgente risonante COPRA - Laboratorio Plasmi atmosferici (U9-S2) Il laboratorio è attrezzato con reattori a plasma a pressione atmosferica. E’ dotato di una macchina per la produzione del plasma in una miscela di gas e vapori ad alta pressione CORONA (Dielectric Barrier Discharge) e di un reattore per la produzione di un getto di plasma (plasma Jet) Pagina 36 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Reattore CORONA Reattore PlasmaJET - Laboratorio Plasmi Freddi (U2-3039) Il laboratorio è attrezzato con tre reattori a plasma freddo per la produzione di plasma freddo a radiofrequenza con geometria cilindrica in un gas a bassa pressione. Reattore MOST - Laboratorio Materiali (U9-S7) Il laboratorio è dotato di un microscopio a forza atomica (AFM) per la caratterizzazione della morfologia e delle proprietà superficiali su scala nanometrica. Stazione per la microscopia a forza atomica (AFM) Pagina 37 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 - Laboratorio FIB/SEM (U9-S8) Il laboratorio è attrezzato per ospitare uno strumento per la spettroscopia FIB/SEM (Focused Ion Beam e Scanning Electron Microscopy) che permette la ricostruzione della composizione e della morfologia di film sottili depositati su materiali che è stato acquistato con un finanziamento per le “Grandi Attrezzature” della Facoltà di Scienze. Microscopio FIB/SEM con immagine delle fibre trattate a plasma - Laboratorio Ottica (U9-S13) Il laboratorio è dedicato all’ottica con un sistema laser per la diagnostica dei plasmi contenenti nanoparticelle con metodi di interferometria ottica. Spot laser di un campione trattato a plasma con deposizione di film - Laboratorio Didattico (U2-2023) Il laboratorio è attrezzato con un reattore per la studio dei plasmi magnetizzati, di una camera da vuoto con gruppo di pompaggio e della strumentazione per la realizzazione di esperimenti sulla propagazione di microonde e sulla caratterizzazione di scariche a bagliore (glow discharges). Pagina 38 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Scariche a bagliore in diverse miscele gassose Pagina 39 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Collaborazioni INFN sezione di Milano (coordinatore M.Bonesini) G.Gorini e M Tardocchi sono collaboratori scientifici dell’Istituto di Fisica del Plasma “Piero Caldirola” del CNR di Milano Auroral Observatory, University of Tromso, (Norvegia) Laboratoire PIIM, UMR6533 CNRS et Universite de Marseille (Francia) Fraunhofer Institute Stoccarda, (Germania) Dipartimento di Chimica, Università di Milano Istituto di Fisiologia Generale e Chimica Biologica, Università di Milano Neutron Physics Department, Uppsala University, (Svezia) Istituto di Fisica del Plasma, CNR, Milano Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tre Rutherford Appleton Laboratory, (Regno Unito) Joint European Torus, (Regno Unito) Charles University, Praga (Repubblica Ceca) LEI, Lithuanian Energy Institute, Kaunas, (Lituania) JRC, Joint Research Centre, Ispra (VA) University of Chiang Mai, (Thailandia) Istituto Donegani, Novara DWI Deutsch Wollenschaft Institute, Aachen (Germania) Universidad National de Mar del Plata (Argentina) Pagina 40 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Pubblicazioni e brevetti 1) “Experimental study of hydrophobic/hydrophilic transition in SF6 plasma interaction with polymer surfaces" R.Barni, S.Zanini, D. Beretta, C.Riccardi European Physical Journal - Applied Physics 38, 263-268 (2007). 2) “Polyethylene Glycol grafting on Polypropylene membranes for anti-fouling properties”, S.Zanini, M.Muller, C.Riccardi, M.Orlandi Plasma Chemistry and Plasma Processing 27, 446-457 (2007). 3) “Diagnostics of RF reactive plasmas” R.Barni, S.Zanini, C.Riccardi Vacuum 82, 217-219 (2007). 4) “Characterisation of SiOxCyHz thin films deposited by low temperature PECVD” S.Zanini, C.Riccardi, M.Orlandi, E.Grimoldi Vacuum 82, 290-293 (2007). 5) “Plasma processing for surface optical modification of PET films”, P.Esena, S.Zanini, C.Riccardi Vacuum 82, 232-235 (2007). 6) “FIB/SEM characterization of carbon-based fibers”, S. Magni, M. Milani, C. Riccardi, F. Tatti, Scanning 29, 185-195 (2007). 7) "Anomalous fluctuations in the simple magnetized plasma devices Thorello and Blaamann", C.Riccardi, R.Barni, H.E.Roman, A.Fredriksen Chapter in "Anomalous Fluctuations Phenomena in Complex Systems: Plasmas, Fluids and Financial Markets", C.Riccardi and H.E.Roman Eds. - Transworld Research Network - Kerala India (2007) [ISBN:978-81-7895-297-0] 8) "Anomalous transport in turbulent magnetized plasmas through fluctuating ExB drift", R.Barni, C.Riccardi, T.Pierre Chapter in "Anomalous Fluctuations Phenomena in Complex Systems: Plasmas, Fluids and Financial Markets", C.Riccardi and H.E.Roman Eds. - Transworld Research Network - Kerala India (2007) [ISBN:978-81-7895-297-0] 9) “Atmospheric pressure plasma deposition of organosilicon thin films” R.Siliprandi, R.Barni, S.Zanini, C.Riccardi in Proceedings of the 3rd International Congress on Cold Atmospheric Pressure Plasmas: Sources and Applications, p.151-154 (2007). 10) “Statistical characterization of atmospheric pressure dielectric barrier discharge” R.Siliprandi, H.E.Roman, R.Barni, C.Riccardi in Proceedings of the 3rd International Congress on Cold Atmospheric Pressure Plasmas: Sources and Applications, p.155-158 (2007). 11) “Mirror effect with a focused ion beam microscope” F.Croccolo, M.Milani, C.Riccardi Pagina 41 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 in Proceedings of the 8th Multinational Congress on Microscopy, M1-3 (2007). [ISBN 978-80-2399397-4 ] 12) “A New Hardware/Software Platform and a New 1/E Neutron Source for Soft Error Studies: Testing FPGAs at the ISIS Facility” M. Violante, L. Sterpone, A. Manuzzato, S. Gerardin, P. Rech, M. Bagatin, A. Paccagnella, C. Andreani, G. Gorini, A. Pietropaolo, G. Cardarilli, S. Pontarelli, and C. Frost IEEE Transactions on Nuclear Science 54, 1184-1189 (2007) 13) “Ancient Charm: A research project for neutron-based investigation of cultural-heritage objects” G. Gorini, Il Nuovo Cimento C 30, 47-58 (2007). b1) “Metodo di lavorazione a plasma atmosferico per il trattamento dei materiali” inventori: C.Riccardi, P.Esena, R.Barni, R.Siliprandi Domanda brevetto italiano MI-2007A000350 del 23-2-2007, autorizzata l’estensione all’estero (PCT) il 7/2/2008. Pagina 42 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Progetti e convenzioni 1. Accordo di programma tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e la Regione Lombardia per l’istituzione del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo, responsabile scientifico Prof. C.Riccardi, 500 kEuro. 2. Cofinanziamento Regione Lombardia per la Promozione dell’ Eccellenza nei Meta-distretti Industriali della Lombardia, Progetto “NOBILITAS CORI” Rete di Eccellenza per l’uso della pelle nel mondo della moda, progetto per la realizzazione di una sorgente a plasma per il trattamento delle pelli per impartire effetti decorativi. Responsabile Prof. C.Riccardi, 200 kEuro 3. Cofinanziamento Regione Lombardia per la Promozione dell’ Eccellenza nei Meta-distretti Industriali della Lombardia, Progetto “Trattamento al plasma dei materiali tessili: sviluppo di un processo e di un impianto per il trattamento a plasma di materiali tessili”, progetto per lo sviluppo di un prototipo per il tessile. Responsabile Prof. C.Riccardi, 200 kEuro 4. Progetto Europeo Craft "MESH: Integrated Wastewater Treatment Process using Mesh Filter Modules for Direct Activated Sludge Separation ", COOP-CT-2006-033049, 2006- 2008. Responsabile locale Prof. C.Riccardi, 100 kEuro. 5. Cofinanziamento Regione Lombardia, progetto FESR, Misura 1.9 Animazione Economica. Titolo: TIMaT Tecnologie Innovative per i Materiali Tessili Responsabile Prof. C.Riccardi, 100 kEuro 6. Cofinanziamento Regione Lombardia, progetto FESR, Misura 1.9 Animazione Economica. Titolo: Network Permanente per l’Innovazione e il trasferimento tecnologico nei settori cartario e cartotecnico NePI” Coordinatore del progetto: Unimib, responsabile Prof. C.Riccardi, 100 kEuro 7. Ministero per l’Università e la Ricerca, Fondo Giovani, Finanziamento di una borsa di dottorato di ricerca in Fisica e Astronomia nel settore: Nuove applicazioni dell’industria biomedicale. Tutore: Prof. C.Riccardi. 8. Ministero per l’università e la ricerca, Fondo Giovani, finanziamento di una borsa di dottorato di ricerca in fisica e astronomia nel settore: Risparmio energetico e microgenerazione distribuita. Tutore: Prof. C.Riccardi. 9. Accordo di collaborazione con il Lithuanian Energy Institute (LEI) di Kaunas. L’accordo prevede una collaborazione di ricerca quinquennale nell’ambito “Plasma research and technology”. L’accordo prevede attività di ricerca congiunte, riguardanti lo studio, la caratterizzazione e l’applicazione di processi di deposizione di ossido di titanio. Responsabile scientifico: Prof. Riccardi. 10. Fondo di ateneo per la ricerca, Progetti di ricerca 2007 Titolo: Fisica e diagnostica dei plasmi Responsabile Prof. M. Fontanesi, 15 keuro 11. Progetto Eurepeo “Ancient Charm”, sviluppo di nuove tecniche di indagine dei Beni Culturali mediante neutroni, Contratto UE approvato 01/2006: Coordinatore Prof. G.Gorini, 1.916.000 € complessivi, 350.000 € Dip. Fisica. Pagina 43 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 12. tramite IFP-CNR, Contratto JET-EP2 (01/10/2005-31/12/2008) per la spettroscopia gamma dei plasmi termonucleari: Project leader Prof. G.Gorini, 500.000 € complessivi. 13. Ministero per il Commercio Internazionale, Cofinanziamento di studi di fattibilità dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero ICE, Misura B, prot. B54 del 3/8/07, “Nanotechnologies for new properties of silk”, in collaborazione con il Fast Neutron Research Facility (FNRF), Department of Physics, Chiang Mai University per la modificazione permanente dei materiali serici per impartire proprietà di idrorepellenza e antibatteriche con trattamenti a plasma di gas fluorurati e di silossani. Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi, Importo: € 90.000. 14. Fondazione Cariplo - BANDO FONDAZIONECARIPLO 2006, progetto 2006.0679/10.6492, “Processi di funzionalizzazione di polimeri per la modifica della biocompatibilità e dell’adesione di proteine” con Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze UNIMIB e Istituto di Fisiologia Generale e Chimica Biologica UNIMI. Progetto per lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare le caratteristiche di biocompatibilità e di filtrazione dei materiali polimerici utilizzati nel settore del biomedicale e della microfiltrazione. Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi, Importo: € 210.000 15. Accordo di collaborazione con Institute for Health and Consumer Protection (IHCP) del Joint Research Centre (JRC) di Ispra (VA). L’accordo dal titolo “Surface modification and characterisation for biomedical applications” prevede la realizzazione di ricerche congiunte nel campo delle applicazioni dei plasmi al settore biomedicale Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi 16. Progetto Giovani-2005 del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prot. 1157/817. Titolo: “Analisi economico-tecnologico-organizzativa del settore serico comasco: studio per la creazione di un network permanente per l’innovazione a support della competitività nei mercati globali” Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi, Importo: € 11.600 Pagina 44 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 LASER E PLASMI Personale Batani Dimitri Lucchini Gianni Galassi Galassi Benocci Roberto Dezulian Riccardo Redaelli Renato Stabile Helisa Manclossi Mauro Canova Federico Desai Tara Kumar Uday Venkatakrishnan Narayanan Aboutrab Aliverdiev Levchenkho Alexey Chernomyrdin Vassilij Vovchenkho Vladimir Stuchebryukhov Igor Flacco Alessandro Professore Associato Ricercatore Tecnico Laureato Tecnico Dottorando Dottorando Dottoranda in cotutela - CEA Saclay, Francia Dottorando in cotutela - Ecole Polytechnique, Francia Dottorando in cotutela - Ecole Polytechnique, Francia Visiting Researcher - NRIAM, Bangalore, India Borsista MIUR giovani ricercatori indiani 2005 Borsista MIUR giovani ricercatori indiani 2005 Visiting Researcher - RAS, Dagesthan, Russia Visiting Researcher - Lebedev Institute, Mosca, Russia Visiting Researcher - Gen.Phys.Inst, RAS, Mosca, Russia Visiting Researcher - Gen.Phys.Inst, RAS, Mosca, Russia Visiting Researcher - Gen.Phys.Inst, RAS, Mosca, Russia Collaboratore esterno - Dottorando Unimi Attività organizzativa e di coordinamento Incarichi interni all'Università: - Prof. Dimitri Batani: Responsabile Socrates/Erasmus per i Corsi di laurea in Fisica e in Ottica ed Optometria Componente della Scuola di Dottorato in Fisica, Università di Milano - Bicocca Tecnico Sicurezza Laser nominato dal Rettore - Dr. Gianni Lucchini: Componente della Scuola di Dottorato in Fisica, Università di Milano - Bicocca Altri incarichi: - Prof. Dimitri Batani . Rappresentante degli Utenti nella Infrastruttura Europea LaserLAB (6° Programma Quadro) . Vice chairman dell’azione COST P14 “ULTRA” . Componente eletto del Board della Divisione di Fisica dei Plasmi della European Physical Society (EPS) . Componente del Comitato Scientifico Internazionale della Central laser facility del Rutherford Appleton laboratory (UK) . Coordinatore internazionale del progetto INTAS 01-846 “Laser-driven shock tube for generation of hypersonic gas flows and investigation of hydrodynamic instabilities at contact interfaces” . Referee per Ie riviste scientifiche: Physical Review Letters, Physical Review, Physics of Plasmas, European Physical Journal, Laser and Particle Beams, Optics Communications, Journal of Physics, Physica Scripta, Laser and Particle Beams Pagina 45 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 . Referee di progetti per organizzazioni scientifiche internazionali (INTAS, ESF, Accademia delle Scienze Ceca, Consiglio delle Ricerche di Israele, Accademia delle Scienze Serba) e per Grandi Infrastrutture Europee (LASERLAB) Ricerca Il gruppo fa parte della linea “Fisica dei Plasmi” operante presso il Dipartimento di Fisica “G. Occhialini” e si occupa in particolare di plasmi prodotti da laser, di sviluppo e applicazione di sistemi laser, di applicazioni dei plasmi anche a livello industriale.Le attività sperimentali sono condotte sia presso grandi facility laser europee, sia presso la nostra università, dove ruotano attorno a due laboratori laser (rispettivamente posti al piano +2 ed al piano interrato –2 del Dipartimento di Fisica, edificio U2) e presso il Laboratorio per le Applicazioni Industriali del Plasma (LAIP), sito al piano +2.Le attività svolte presso i laboratori europei (Large Facilities) riguardano da una parte le interazioni laser materia in regime relativistico e dall’altra lo studio dell’idrodinamica di plasmi prodotti da laser, delle onde d’urto (shock) prodotte da laser e la fisica dei materiali a fortissime pressioni. a) Idrodinamica in plasmi prodotti da laser, shock e fisica dei materiali a fortissime pressioni Nelle interazioni laser-plasmi si possono produrre e studiare onde d'urto, utilizzarle per comprimere materiali a pressione dei Megabar e studiarne le caratteristiche fisiche. Gli stati della materia che è possibile ottenere corrispondono a plasmi non ideali fortemente correlati e parzialmente degeneri. Tali stati sono d’interesse sia per la fusione a confinamento inerziale (ICF) sia per la planetologia e l’astrofisica. Le attività sperimentali sono condotte principalmente in collaborazione con il laboratorio LULI dell’Ecole Polytechnique di Parigi e con il laboratorio PALS di Praga. Come mostrato nel grafico successivo (Batani et al., Physical Review Letters, 2004) si tratta dei primi punti in assoluto nel range di pressioni 8 - 15 Mbar (tali punti mostrano inoltre una deviazione dai modelli teorici oggi disponibili). Tutti i punti sperimentali esistenti relativi al carbonio a pressioni superiori ad 1 Mbar. I punti in rosa e in nero sono quelli ottenuti dal nostro gruppo b) Interazione laser materia in regime relativistico Il nostro gruppo è impegnato nello studio delle interazioni laser-plasmi in regime relativistico e nell’applicazione di tali studi allo schema di "ignizione rapida" per la fusione a Pagina 46 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 confinamento inerziale. In particolare, ci siamo dedicati allo studio della propagazione di intense correnti di elettroni relativistici (superiori al limite di Alfven) nella materia. Tali studi sono condotti principalmente in collaborazione con due laboratori dell’Ecole Polytechnique di Parigi, il LULI e il LOA (Laboratoire d’Optique Apliquée). In questo quadro abbiamo inoltre avviato lo studio dei plasmi prodotti dal laser come sorgenti di protoni e la loro possibile futura applicazione (ad esempio in adroterapia). Academy of Sciences Beijing China Transport of intense Laser-Produced Electron Beams in Matter We studied the transport of an intense electron beam produced by ultrahigh intensity laser pulses through metals and insulators. Targets were irradiated at the new 350 TW and 50 fs laser facility ‘Xtreme Light XL-III’ of the Institute of Physics of the Chinese Academy of Sciences in Beijing. XL-III is a Ti:Sa laser source emitting a wavelenght of 800 nm, focused to intensities on targets larger than 1018 W/cm2. The main diagnostics consisted in Ka imaging: a spherically bent crystal imaged the Ka emission from a Cu layer onto a X-ray CCD. Complementary diagnostics included transversal shadowgraphy and proton emission using Imaging Plates.We irradiated pure copper targets, and double layer targets made of a first propagation layer of different thickness with a final 10 µm Cu tracer layer. The propagation layer was either aluminium or plastic. Images of Ka spots have been collected and studied as a function of target thickness, target material and shot energy Rutherford Laboratories – Oxford, UK Effects of front surface plasma expansion on proton acceleration driven by the Vulcan petawatt laser Multi-MeV ion acceleration driven by high power laser irradiation of thin foil targets continues to attract considerable international interest [1]. At the laser intensities presently available, ions are accelerated by the Target Normal Sheath Acceleration mechanism [2]. The proton, due to its high charge-to-mass ratio, is the most efficiently accelerated ion species, and is sourced from hydrogenated layers on the target surfaces. A number of potential applications, including proton oncology, radiography, lithography and proton based fast ignition have been suggested for this novel and potentially compact laser-driven source. The properties of the proton beam are sensitive not only to the high power laser pulse, but also any prepulses or Amplified Spontaneous Emission (ASE) at its leading edge. This typically preheats the front surface of the target creating plasma expansion. In the case of sufficiently thin targets, the rear surface of the target may also be preheated, which reduces the maximum energy of the accelerated protons [3, 4]. In addition, Lindau et al. [5] have shown that the direction of the beam of accelerated protons is also sensitive to the ASE level and timing. ILE Osaka , Japan “Study of the transition between solid-insulator to liquid semi-metal in carbon compressed at megabar pressures by laser driven shocks”. The Equation of State (EOS) of carbon is very interesting both from the point of view of material science at extreme pressures, and for its applications in planetology. Our group recently performed some experiments in this field obtaining new EOS points for carbon in the Megabar pressure range [1]. The group in ILE has also a strong interest in the sudy of carbon EOS and carbon metallization at high pressures [2]. Of particular interest is the Pagina 47 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 transition between solid-insulator to liquid semi-metal in carbon compressed at megabar pressures, which takes place between 1 and 10 Mbar (see below the phase diagram of carbon according to Grumbach and Martin [3]). In the EOS phase diagram for carbon we have also drawn two different Hugoniot curves corresponding to the initial densities ρO = 1.6 g/cm 3 and ρO = 1.45 g/cm 3. We used carbon targets with different initial densities and shoot them so to get pressures in the 1-5 Mbar pressure range in order to investigate the boundary of the transition between solid-state insulator and liquid semi-metallic state. LULI – 2 Ecole Polytechnique France Electron confinement and localized isochoric heating in high-contrast ultra-intense laser irradiation of sharp micro-cone targets The creation and study of extreme states of matter, using ultra-intense short pulse lasers, is important for fundamental research concerning high energy density phenomena, as well as for the development of intense radiation and particle sources for a variety of applications. For example, solid density matter heated isochorically to several hundred eV, would be particularly valuable in determining the equation of state, opacity, and radiation transport in hot ionized matter, having relevance to stellar astrophysics and inertial fusion. Isochoric heating with lasers is challenging in large part due to the rapid transport of energetic electrons away from the laser absorption region. ALISE – CEA CESTA Bordeaux, France Study of target heating induced by fast electrons in mass limited and foam targets The study of fast electrons transport and induced target heating is of critical importance for the achievement of fast ignition. We studyied the induced target heating in two different kind of targets: mass limited and foam targets. Mass limited targes are very important for the creation of extreme states of matter heated up to several hundreds of eV and is important for research concerning high energy density phenomena ( like fast ignition) and for the development of intense radiation and particle sources. PALS – Prague, Ceck Republic Inertial Confinement Fusion driven by lasers requires very high degree of uniformity in the deposition of laser energy on the target in order to assure both a high degree of compression and ignition via the formation of a central spark due to the convergence of spherical shock waves. This requirement finds however a limitation in the finite number of laser beams (therefore requiring a large number of beams) and in the intensity distribution of each beam, which may contain "hot spots". Introduction of optical smoothing techniques in the '80s However, there still remains an issue of non-uniformity at very early times. This has been called "laser imprint" problem and may severely affect compression uniformity at later times (and in particular on the development of Rayleigh-Taylor instability) even if optical smoothing is used. A new approach to the problem of smoothing has been proposed, based on the interaction of the laser pulse with a low-density gas jet. We performed an experiment by using the iodine laser of PALS (Prague) in which a non-uniform irradiation was set by splitting the laser beam in two equal parts with a prism and producing a double spot in the focal plane. By adjusting the target plane, we could obtain two focal spots with a diameter ≈ 30 µm separated by ≈ 100 µm, thus producing very-large irradiation non-uniformity, a-priori very difficult to smooth out. The smoothing efficiency has been measured while changing the gas jet parameters. National Institute for Laser, Plasma and radiation Physics, Bucuresti, Romania Pagina 48 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Correlation between plasma parameters, crater characteristics, and thin film performance in PLD using ns, ps, and fs laser pulses Our activity was concentrated to the achievement of 2 main objectives, namely: 1. We performed a study of craters developing as a result of high-intensity picosecond multipulse laser irradiation vs. those formed by nanosecond and femtosecond multipulse laser irradiation of solid targets (metal oxides or Ca phosphates) used in the PLD of nanostructured thin films. 2. We focused on the correlation between the evolution of crater features, the parameters of the plasma initiating and evolving in front of the target surface, and the general characteristics of nanostructured coatings growing on nearby substrates placed in vacuum or low-pressure oxigen. Vinca Institute for Nuclaer Sciences, Belgrade, Serbia In the recent years Titanium and titanium-based alloys are being extensively used in biomedical applications. The main applications of titanium and titanium-based alloys implants in medicine due to their high level of bio-compatibility and bio-integration with human body. They are frequently used for joint replacement parts for hip, knee, shoulder, spine, wrist, etc. In dental field these implants can be successfully employed, among other, for replacement of lost teeth. Study of some of the Titanium-based and Silicon-based targets was taken up in collaboration with Vinca Institute, Belgrade for the past 4 years and several papers are published from this collaboration.In this work we studied surface modifications of TiAlN/TiN coating, induced by short laser pulses using our Nd:YAG laser at 1064 and 532 nm wavelength at 40 ps (FWHM) duration. Some of the experimental results are shown in the following images.Prof. Biljana Gakovic and Prof. Milan Trtica have collaborated with our research team. Russian Academy of Science, Dagesthan, Russia Analysis of experimental study of laser plasma expansion (produced by high power laser irradiation (Nd:glass, 2w, ~1014 W/cm2) for various types of target materials) from the collaborative experiment (realized at the LULI, France). We obtained "high-quality" interferometric data on the evolution of the plasma electronic profile, which can directly be compared to analytical models and numerical MULTI hydro code simulations (1D and 2D). For aluminium and plastic targets, the agreement with 1D MULTI hydrocode simulations is excellent, at least for large times > 400 ps. The agreement for gold targets is not so perfect, which probably implies the need for a better description of LTE and non-LTE plasma opacities. The typical experimental electron density profiles (solid lines) and the comparison with 1D multi simulations with (dashed lines, only for Au) and without (dotted lines) account of radiative transfers. DANNO GENOTOSSICO PER ESPOSIZIONE A RF L’obiettivo del progetto è quello di studiare l’insorgenza di danni al DNA provocato da esposizione a campi elettromagnetici nello spettro delle RF effettuando degli esperimenti in vivo su un organismo relativamente semplice, il Lombricide Eisenia foetida andrei. Il razionale delle sperimentazioni è dovuta al fatto che i possibili effetti non termici provocati da RF non sono ancora ben conosciuti. Negli ultimi decenni, infatti, un numero elevato di risultati ottenuti da numerosi esperimenti “in vitro” e “in vivo” per determinare l’insorgenza di effetti genotossici si è rivelato inconcludente o contraddittorio. Pagina 49 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 A tale scopo è stata progettata e allestita una guida d’onda aperta TEM (Transverse ElectroMangetic) in grado di simulare il campo lontano generato da Stazioni Radio Base (SRB), ampiamente diffuse sul territorio per la comunicazione con cellulare, e da antenne per le trasmissioni radiotelevisive. Il test di genotossicità adoperato per quantificare il danno subito dal DNA è il Comet Test, una tecnica semplice e rapida in grado di identificare rotture alla singola e alla doppia elica del DNA. Dopo averlo sottoposto ad elettroforesi, il DNA danneggiato e visualizzato al microscopio a fluorescenza come una cometa la cui coda è direttamente proporzionale al danno. Studio degli effetti delle microonde (MW) utilizzate nel settore della comunicazione mobile e cellulare sulle proprietà biochimiche e morfologiche dell'epidermide umana ricostruita (RHE). Le radiazioni elettromagnetiche presentano nella società moderna una gamma di utilizzi estremamente ampia, che tocca i più svariati settori. Non sempre, però, l’energia in gioco in tutte queste applicazioni, una volta emessa dai vari tipi di sorgente, viene completamente utilizzata nello svolgimento del compito assegnato e, quindi, parte dell’energia si distribuisce nell’ambiente circostante, innalzando i livelli di esposizione ambientale. L’enorme, rapido sviluppo dei nuovi sistemi elettrici, elettronici, informatici e di telecomunicazione, in particolare quelli di comunicazione mobile e cellulare (wireless LAN, telefoni cellulari UMTS, etc.), ha portato a determinare nell’ambiente urbano livelli di campi elettromagnetici non trascurabili. Attività svolte nei Laboratori di Milano - Bicocca Le attività svolte nei laboratori di Milano - Bicocca ruotano attorno ai due Laboratori Laser e riguardano lo studio dei plasmi prodotti da laser come sorgenti impulsate di radiazione X soffice ed il loro utilizzo per spettroscopia X, gli studi di ablazione indotta da laser, lo sviluppo di sistemi laser ed infine alcune applicazioni industriali dei plasmi svolte all’interno del Laboratorio per le Applicazioni Industriali del Plasma (LAIP). LABORATORI - Laboratorio Laser U2- 2° piano Il laboratorio ospita un laser Nd:YAG di potenza, capace di impulsi di energia pari a 100 mJ, durata 40 ps e frequenza di ripetizione 10 Hz. L'intensità massima di potenza sui bersagli è pari a 1014 W/cm2. Il laboratorio è stato inizialmente impiegato principalmente per attività didattiche avanzate (laboratorio di ottica per gli studenti di fisica del terzo anno). Il laboratorio lavora anche su programmi di ricerca relativi alle sorgenti di raggi X (in collaborazione con il gruppo di A. Faenov, Russia) e all’ablazione laser (in collaborazione con il Vinca Institute di Belgrado). - Laboratorio Laser U2 livello –2 interrato Il nostro gruppo è impegnato nella realizzazione di un nuovo laboratorio laser di potenza con lo scopo di realizzare una “facility” laser capace di fornire impulsi ultra-intensi e ultra-veloci (10 J, 1 ps) raggiungendo il regime di potenze dei 10 TW. Tale facility, che sarà aperta ai ricercatori della nostra e di altre università italiane, costituirà uno dei sistemi laser più potenti presenti sul territorio nazionale. Con tale sistema sarà possibile avere accesso sperimentale allo studio delle interazioni laser-plasmi in regime relativistico e studiare i numerosi fenomeni fisici che si presentano in tale regime, in particolare la possibilità di realizzare sorgenti laser di protoni energetici con riferimento all’adroterapia. Pagina 50 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 - Laboratorio per le Applicazioni Industriali del Plasma (LAIP) Il Laboratorio per le Applicazioni Industriali del Plasma (LAIP) attualmente svolge la propria attività di ricerca e di sviluppo tecnologico nel GRUPPO LASER E PLASMI su temi legati alle tecnologie del plasma. In particolare, sono stati affrontati i seguenti temi: - Torce in corrente continua ad arco non trasferito - Torce a radiofrequenza - Torce a microonde - Fiammatura di materiali lapidei - Deposizioni mediante Thermal Spray - Diagnostica calorimetrica - Alimentatori Collaborazioni: INFN sezione di Milano (gruppo coordinato da M. Bonesini) Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata (Prof. S. Martellucci) Dipartimento di Ingegneria, Università di Roma La Sapienza (Prof. S. Atzeni) Dipartimento di Scienze Biologiche e Istituto di Fisiologia Generale e Chimica Biologica, Università di Milano (Prof. F. Cotelli, G. Poletti) IFPC, CNR, Pisa (Prof. A. Giulietti) Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna (Prof. V. Colombo) Rutherford Appleton Laboratory, UK Ecole Polytechnique, Paris, Francia Laboratorio PALS, Accademia delle Scienze di Praga, Repubblica Ceca Multicharged Ions Data Center, Mendeleev, Russia RAS, Russian Academy of Science (Lebedev Institute, General Physical Institute, Dagesthan Center), Russia Vinca Institute, Belgrado, Serbia Laboratori ILE Osaka, Japan Academy of Science, Beijing, China Jao Tong University, Shanghai, China CEA CESTA, Bordeaux, Francia National Institute for Laser, Plasma and radiation Physics, Bucuresti, Romania TATA Institute Mumbay, India Pubblicazioni su rivista scientifica internazionale con referee: 1. C. Marangoni, F.Canova, M. Librizzi, R.Benocci, V.Narayanan, M.Gomareschi, “Mode-locking optimization with a real-time feedback system in Nd:YLF laser cavity” Review Scientific Instruments, 78, 013105 (2007) 2. T. Desai, R. Dezulian, and D. Batani, “Radiation effects on the shock propagation in Aluminum target relevant to EOS measurements” Laser and Particle Beams, Volume 25, Issue 01, Jan 2007, pp 23-30 3. D.Batani, R.Dezulian, R.Redaelli, R.Benocci, H.Stabile, F.Canova, T.Desai, 4. H.Nishimura “Recent experiments on the hydrodynamics of laser-produced plasmas conducted at the PALS laboratory” Laser and Particle Beams, Volume 25, Issue 01, March 2007, pp 127-141 Pagina 51 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 5. Marco Bussoli, Dimitri Batani, Tara Desai, Marziale Milani, Milan Trtica, Biljana Gakovic, Edouard Krousky “Study of Laser Induced Ablation with FIB Devices“ Laser and Particle Beams, Volume 25, Issue 01, March 2007, pp 121-125 6. J.Abdallah, D.Batani, T.Desai, G.Lucchini, A.Faenov, T.Pikuz and A.Maganov “High Resoltion X-Ray Emission Spectra From Picosecond Laser Irradiated Germanium Targets” Laser and Particle Beams, vol. 25, p. 245 (2007) 7. D. Batani, H. Stabile, G. Lucchini, F. Canova, M. Koenig, A. Benuzzi, H. Präg “High-Pressure Behavior of Carbon by Laser-Generated Shocks” Russian Journal of Physical Chemistry A, Vol. 81, No. 9, pp. 1360–1364. CONFERENCE: CHEMICAL THERMODYNAMICS AND THERMOCHEMISTRY (2007) 8. D.Batani, R.Dezulian, H.Stabile, M.Tomasini, G.Lucchini, F.Canova, R.Redaelli, “High Pressure Laser-Generated Shocks and Application to EOS of Carbon”Journal of Physics, 71, 012001 (2007) 9. B Gakovic, M Trtica, D Batani, T Desai, P Panjan and D Vasiljevic-Radovic “Surface modification of titanium nitride film by a picosecond Nd:YAG laser” Journal of Optics A: Pure and Applied Optics, accepted (Jun 2007) 10. Sophie Baton, Michel Koenig, Perceval Guillou, Berenice Loupias, Alessandra Benuzzi – Mounaix, Julien Fuchs, Christophe Rousseaux, Laurent Gremillet, Dimitri Batani, Alessio Morace, Motoaki Nakatsutsumi, Ryosuke Kodama, Yefim Aglitskiy “Relativistic electron transport and confinement within charge-insulated, mass-limited targets” High Energy Density Physics, Volume 3, Issues 3-4, October 2007, Pages 358-364 11. M. S. Trtica, B. M. Gakovic, D. Maravic, D. Batani, T. Desai, R. Redaelli “Surface modifications of crystalline silicon created by high intensity 1064 nm picosecond Nd:YAG laser pulses” Applied Surface Science 253, 9315–9318 (2007). 12. M.S. Trtica, B.M. Gakovic, B.B. Radak, D. Batani, T. Desai, and M. Bussoli “Periodic surface structures on crystalline silicon created by 532 nm picosecond Nd:YAG laser pulses“Applied Surface Science, Volume 254, Issue 5, 30 December 2007, Pages 13771381 (2007). 13. O. Lundh, F. Lindau, A. Persson, C.-G. Wahlström, P. McKenna, D. Batani “Influence of shock waves on laser-driven proton acceleration”Phys. Rev. E, 76, 026404 (2007) 14. M.Milani, L.Ferraro, F.Causa, D.Batani “Lasing properties and nonlinearities of dyes under high power pumping” Laser and Particle Beams 25, 1–10 (2007). 15. F.Canova, A.Flacco, L.Canova, R.Clady, R.Benocci, G.Lucchini, D.Batani, E.Lavergne, G.Dovillaire, X.Levecq “Efficient aberrations pre-compensation and wavefront correction with a deformable mirror in the middle of a Petawatt-class CPA laser system” Laser and Particle Beams (2007). 16. J. J. Santos, A. Debayle, Ph. Nicolaï, V. Tikhonchuk, M. Manclossi, D. Batani, A. Guemnie-Tafo, J. Faure, V. Malka, and J. J. Honrubia “Fast-electron transport and induced heating in aluminum foils” Phys. Plasmas, 14, 103107 (2007) Pagina 52 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 17. M.Nakatsumi, R.Kodama, D.Batani, Y.Aglitskiy, S.Baton, A.Benuzzi-Mounaix, J.Fuchs, M.Koenig, Ch.Rousseaux, P.Guillou, B.Loupias, A.Morace, D.Piazza “Anomalous heating of target rear surface in laser-solid interactions”The Review of Laser Enginnering, The Laser society of Japan, vol. 35, pp.33-37 (2007) 18. L.A. Gizzi, A. Giulietti, D. Giulietti, P. Koster, L. Labate, T. Levato, F. Zamponi, A. Lubcke, T. Kampfer, I. Uschmann, E. Forster, A.Antonicci and D.Batani “Observation of electron transport dynamics in high intensity laser interactions using multi-energy monochromatic X-ray imaging” Plasma Physics Controlled Fusion, 49 (2007) 19. D. C. Carroll, P. McKenna, O. Lundh, F. Lindau, C.-G. Wahlström, S. Bandyopadhyay, D.Pepler, D. Neely, S. Kar, P. T. Simpson, K. Markey, M. Zepf, C. Bellei, R. G. Evans, R. Redaelli, D. Batani, M. H. Xu and Y. T. Li “Active manipulation of the spatial energy distribution of laser-accelerated proton beams” Phys. Rev. E 76, 065401(R) (2007) 20. D. C. Carroll, P. McKenna, O. Lundh, F. Lindau, C.-G. Wahlström, S. Bandyopadhyay, D. Pepler, D. Neely, S. Kar, P. T. Simpson, K. Markey, M. Zepf, C. Bellei, R. G. Evans, R. Redaelli, D. Batani, M. H. Xu, and Y. T. Li “Active manipulation of the spatial energy distribution of laser-accelerated proton beams” Phys. Rev. E 76, 065401 (2007) 21. A.Aliverdiev, D.Batani, V. Malka, T.Vinci, M.Koenig, A.Benuzzi-Mounaix, R. Dezulian, About the hydrodynamics of laser-produced plasmas // Proc. of International Conference “Phase transition, critical and non-linear phenomena in condensed media” Makhachkala, Russia, 2007, pp. 363-366 Partecipazioni in conferenze scientifiche internazionali : 3rd International Conference on Frontiers of Plasma Physics and Technology - FPPT Bangkok, Thailand March 2007. Renato Redaelli: “Equation of state data of plastic foams at Mbar pressures” 3rd International Conference on Frontiers of Plasma Physics and Technology - FPPT Bangkok, Thailand March 2007. Tara Desai: “Laser ablation of muli-layered targets with short laser pulses” 3rd International Conference on Frontiers of Plasma Physics and Technology - FPPT Bangkok, Thailand March 2007. Dimitri Batani: “Smoothing of laser energy deposition for Inertial Confinement Fusion”. 5rd Workshop on DIRECT-DRIVE AND FAST IGNITION PHYSICS, April 2-4, 2007. Madrid, Spain, Roberto Benocci: “Smoothing of laser energy deposition for Inertial Confinement Fusion” PPLA – 2007, June 14th – 16th, 2007, Scilla, Italy. Roberto Benocci : “Current Advances in smoothing of laser intensity profile” PPLA, 14-16 June 2007, Scilla, Italy. Tara Desai: “Laboratory craters and Planetary events” International Symposium on Ultrafast Intense Laser Science VI, September 23rd-27th, 2007, Tirrenia, Italy. Tara Desai: “High Power Laser produced craters and meteorite impacts” Pagina 53 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 AMPL 2007: International Conference on Atomic and Molecular Pulsed Gas; Tomsk , Russia 8-15 September 2007. Renato Redaelli: “Equation of state data of plastic foams at Mbar pressures: Recent experimental Results” International Symposium on Laser-Driven Relativistic Plasmas Applied for Science, Industry and Medicine held at the Kansai Photon Science Institute, Japan, 17-20 September (2007). Dimitri Batani: “Effects of laser prepulse on proton generation: active manipulation of the distribution of laser accelerated proton beams”AIP Proceedings of the Christmas Meeting of the High Power Laser Science Community, THE COSENER’S HOUSE, ABINGDON, UK, 17 -19 December 2007. Roberto Benocci International Conference of students, post graduate students and young scientists in Moscow Stale University "Lomonosov" June 2007. Aboutrab Aliverdiev International Conference Makhachkala, Russia, 12-15 September 2007. Aboutrab Aliverdiev: “Phase transition, critical and non-linear phenomena in condensed media” 11th International scientific school for young researchers, Kazan, Russia 25-27 October 2007.Aboutrab Aliverdiev: “Coherent and non-linear spectroscopy”. 8th Multinational Congress on Microscopy, Prague, Czech Republic, 17-21 June 2007. Davide Bigoni: laser Formation and Morphology of Generation craters can be investigated by FIB/SEM System Tesi di laurea: - Francesco Mazzocchi: laureato il 13/11/07, tesi triennale in fisica dei plasmi e delle onde elettromagnetiche dal titolo "Caratterizzazione di un amplificatore rigenerativo per il sistema ATTILA" Progetti: - Programma FISR Legge 449/97 “Impianti innovativi multiscopo per la produzione di radiazione X e ultravioletta, coerente ed incoerente ad alta intensità” - Progetto INTAS 01-846 “Laser-driven shock tube for generation of hypersonic gas flows and investigation of hydrodynamic instabilities at contact interfaces” (coordinatore internazionale D. Batani) - Progetto INTAS 01-233 “Fast Ions in Laser-Plasma Interaction in the Relativistic Regime of Ultra-Short Ultra-Intense Pulses” (coordinatore internazionale F. Pegoraro, Univ. Pisa) - Progetto PRIN 2005 “Interazione laser ultraintensi plasma” (coordinatore nazionale ATZENI Stefano, Università degli Studi di ROMA "La Sapienza) - Progetto FIRB 2004 “BLISS” - Studio di laser a larga banda per la fusione a sconfinamento inerziale - Coordinatore nazionale Antonio Giulietti, IPCF, CNR, Pisa Pagina 54 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 BIOFISICA Personale Baldini Giancarlo Chirico Giuseppe Collini Maddalena D’Alfonso Laura Cannone Fabio Caccia Michele Quercioli Valentina Bosisio Chiara Professore Ordinario Professore Ordinario Ricercatore – presa di servizio come Prof. Associato 1-10-2007 Ricercatore Assegnista Dottorando Dottorando Dottorando Ricerca Studio della fotodinamica di proteine (Giuseppe Chirico, Maddalena Collini, Laura D’Alfonso) Questo progetto è dedicato allo studio del riconoscimento molecolare proteina – anticorpo basandosi sull’aumento di segnali di fluorescenza di costrutti con colloidi metallici. Risultati promettenti mostrano una sensibilità a concentrazioni picomolari Pagina 55 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Biofisica di singole molecole (Giancarlo Baldini, Giuseppe Chirico, Fabio Cannone, Maddalena Collini, Chiara Bosisio, Valentina Quercioli) Il laboratorio sta applicando tecniche di spettroscopia di fotocorrelazione della fluorescenza, di decadimento del tempo di vita dello stato eccitato e di decadimento della anisotropia della correlazione della fluorescenza con eccitazione a singolo e doppio fotone allo studio della conformazione e della dinamica di singole proteine della classe delle Green Fluorescent proteins. In particolare, si stanno studiando i dettagli del processo di unfolding. Questa ricerca è finalizzata allo studio della eterogeneità di comportamento delle proteine soggette a condizioni denaturanti legate all’insorgenza di malattie neurodegenerative. Imaging cellulare e di tessuti con tecniche ottiche non lineari (Giberto Chirico, , Maddalena Collini , Michele Caccia) Mediante l’uso di tecniche di microscopia non lineare si studiano risposte a stimoli su cellule dendritiche del sistema immunitario, si studia la conformazione di cellule metastatiche in tessuti tumorali. . L’utilizzo di radiazione infrarossa pulsata permette una lunghezza di penetrazione nel tessuto di varie centinaia di micron. Grazie a questo vantaggio si sta mettendo a punto una tecnica per lo studio di cellule del sistema immunitario opportunamente colorate in linfonodi in vivo. Sito web: http://labs-biophysics.mib.infn.it Collaborazioni e convenzioni con enti esterni: Prof. Diaspro, Università di Genova: Microscopia a due fotoni Prof. Gratton, University of Illinois: Fluorescenza a due fotoni Prof. Langowski, Università di Heidelberg: Plasmidi di DNA Prof. Granucci, Università di Milano - Bicocca, Dip. di Biotecnologie e Bioscienze: Immunologia Prof. Indovina, Istituto Superiore di Sanità, Roma: Caratterizzazioni di metastasi tumorali Prof. Molinari, CNR e Università di Verona: Folding di proteine globulari Dr. Mazzei, Istituto Superiore di Sanità, Roma: Dinamica di frammenti di DNA in soluzione Prof. Varani, University of Washington: NMR di peptidi e RNA Prof. Mozzarelli, Università di Parma: Unfolding di mutanti della GFP Pagina 56 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Prof. Cordone, Università di Palermo: proprietà proteine in trealosio. Pubblicazioni: L.D’Alfonso, M.Collini, F.Cannone, G.Chirico, B.Campanini, G.Cottone and L.Cordone, “GFP-mut2 Proteins in Trehalose-Water Matrixes: Spatially Heterogeneous Protein-Water-Sugar Structures”, Biophysical Journal, 93, 284–293 (2007). F.Cannone, M.Collini, L.D’Alfonso, G.Baldini, G.Chirico, M.Tallarida, P.Pallavicini, “Voltage Regulation of Fluorescence Emission of Single Dyes bound to Gold Nanoparticles”, Nanoletters, Nano Lett. (Letter), 7 (4), 1070-1075 (2007). Giancarlo Baldini, Fabio Cannone, Giuseppe Chirico, Maddalena Collini, Barbara Campanini, Sefano Bettati, and Andrea Mozzarelli “Evidence Of Discrete Substates And Unfolding Pathways In Green Fluorescent protein “, Biophys. J. 92 (2007) 1724–1731. Paola Indovina, Maddalena Collini, Giuseppe Chirico, Maria Teresa Santini, “Three-dimensional cell organization leads to almost immediate HRE activity as demonstrated by molecular imaging of MG-63 spheroids using two-photon excitation microscopy”, FEBS letters, 581, 719 – 726 (2007). F. Cannone, M. Collini, G. Chirico, G. Baldini, S. Bettati, B. Campanini and A. Mozzarelli ”Environment effects on the oscillatory unfolding kinetics of GFP”, Eur. Biophys. J 36 (2007) 795803 Cannone, F; Milani, R; Chirico, G; Diaspro, A; Krol, S; Campanini, “Voltage regulation of single green fluorescent protein mutants” Biophysical Chemistry, 125, 368-374, (2007). Presentazioni a congressi: Giuseppe Chirico, “Tracking single gfp proteins through unfolding pathways”, Theory, Modeling and Evaluation of Single Molecule Measurements, Leiden, April 16-20 2007 C.A.Marquezin, A.S.Ito, M.Caccia, L.D’Alfonso, G.Chirico, “Espectroscopia de Correlação de Fluorescência e Microscopia de Fluorescência: um Estudo com Excitação a Dois Fótons”, XXX Encontro Nacional de Física da Matéria Condensada, São Lourenço, May, 7-11 2007. L.D’Alfonso, M.Collini, G.Chirico, G.Baldini, B.Campanini, G.Cottone, L.Cordone, “GFP-mut2 Proteins in Trehalose-Water Matrixes: Spatially Heterogeneous Protein-Water-Sugar Structures”,6th European Biophysics Congress, EBSA, London, July, 14-18 2007. V.Quercioli , C.Bosisio , M.Collini, “Fluorescence brightness and stability dependence of single dyes on the nano-environment”, 6th European Biophysics Congress, EBSA, London, July, 14-18 2007. Laureati laurea triennale: Pagina 57 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 - Giulia Pegolotti: Effetto del micro-ambiente e della modalità di eccitazione sull’emissione di fluorescenza di singoli composti organici. -Paolo Bonfanti: Studi di sistemi ibridi, composto organico-metalli nobile, con tecniche di correlazione temporale della fluorescenza - Gabriele Corbetta: Tecniche di spettroscopia di correlazione della fluorescenza emessa da proteine per lo studio della loro struttura - Daniele Tolomeo:. Stabilità strutturale di proteine tramite anisotropia della polarizzazione della fluorescenza. - Alessandra Paladini: Quenching di fluorescenza di aminoacidi come metodo per studiare le proprietà strutturali delle proteine - Francesco Rocca : Studio di sistemi ibridi, composto organico – metallo nobile, con tecniche di fluorescenza risolta in tempo - Stefania Russo, Studio di sistemi micellari mediante spettroscopia di fluorescenza Laureati laurea specialistica: Margherita Casiraghi. Stages svolti per la prova finale: Argomenti: Uso di tecniche spettroscopiche in fluorescenza quali spettroscopia di correlazione della fluorescenza, tempi di vita al nanosecondo per lo studio di sistemi proteici e/o sistemi colloidali ibridi metallo-olorante organico. Scopi: Analisi critica dei risultati. Elaborazione dati. Uso del PC come interfaccia con lo strumento di misura. Confronto delle misure con modelli. Stesura di una relazione scientifica. Progetti finanziati: - Fondazione Cariplo (2005-07): Costruzione e lettura di reticoli di molecole fluorescenti per mezzo di microscopia a forza atomica: un passo verso le memorie ottiche molecolari. - PRIN 2006 (Baldini): sottostati conformazionali e percorsi di folding-unfolding nella green fluorescent protein: studio sperimentale e teorico alla ricerca di stati discreti nelle proteine - PRIN 2006 (Chirico) : Spettroscopia e nanoscopia avanzate per rivelazione ultrasensibile in biomedicina Convegni: Pagina 58 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Visualizing biological function, Università di Milano - Bicocca, 24-25 Ottobre 2007. Sessione teorico-pratica in aula su microscopia confocale e non lineare applicata alle Life Sciences. Comitato Scientifico: F. Granucci, G. Chirico, M. Collini. Il convegno è stato organizzato in due giornate con una sessione didattica cui hanno partecipato circa una trentina di ricercatori e dottorandi provenienti da varie regioni d’Italia e una sessione pratica in aula con interventi di esperti del settore. Pagina 59 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 ELETTRONICA Ricerca Presso il Dipartimento di Fisica sono presenti molti gruppi che si occupano di esperimenti di frontiera di nuova concezione e ad alto contenuto tecnologico. Per molti di tali esperimenti l’elettronica di lettura e gestione dei segnali deve soddisfare stringenti proprietà ed essere progettata in modo accurato. In Bicocca il Gruppo di Elettronica cerca di soddisfare, fino ad ora con un certo successo, le richieste sperimentali presenti. A questo gruppo afferiscono i ricercatori Prof. Andrea Naschirotto, Prof. Giuliano Boella, Dott. Gianluigi Pessina e Ing. Claudio Arnaboldi. Il personale tecnico è composto dai Sigg. Antonio De Lucia e Adrea Passerini. Il lavoro è suddiviso e distribuito in 3 laboratori. ASTROFISICA E’ in corso uno sviluppo orientato all’uso di particolari dispositivi criogenici, i SIS, per la rivelazione diretta di radiofrequenza fra 94 e 350 GHz. Questa attivitá è in collaborazione con lo IEN di Torino. Scopo dello sviluppo è giungere alla rivelazione diretta coerente della radiazione di fondo cosmico (CBR) con la realizzazione dell’esperimento MASTER e per la rivelazione di righe associate alle transizioni rotazionali molecolari che si generano nei processi di formazione delle stelle. FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Gli esperimenti MIBETA, una matrice di 10 micro-bolometri, e CUORICINO, una matrice composta di 62 macro-bolometri, sono stati equipaggiati con un’Elettronica, avente funzionalità particolari, completamente progettata nei nostri laboratori. In particolare, una delle innovazioni introdotte per l’esperimento CUORICINO riguarda un sistema elettronico di stabilizzazione della temperatura che ha consentito un notevole aumento della resa del sistema di analisi dei dati della misura in atto presso i laboratori del Gran Sasso. Per questo lavoro un articolo è stato pubblicato. L’Esepriemtno CUORE, l’evoluzione di CUORICINO, conisterà di 1000 canali la cui elettronica è in fase di sviluppo presso i nostri laboratori. Al riguardo 2 articoli stanno per essere pubblicati. Per il nascente esperimento MARE, riguardante lo studio della massa del neutrino con una matrice di circa 200 micro-bolometri, è stato sviluppato il nuovo sistema di amplificazione del segnale a rumore ultra-basso. Al riguardo è stato pubblicato un articolo ed un secondo è in fase di ultimazione. Per l’esperimento LHCb è stato studiato e realizzato un sistema originale di distribuzione dell’alta tensione dei fototubi. Il sistema di distribuzione consiste in schede di circuito stampato progettate per evitare ogni tipo di scarica eventualmente generata nella distribuzione dei 20 KV necessari. Grazie ai risultati ottenuti con questa attività al laboratorio è stata riconosciuta la responsabilità della gestione dell’alta tensione dell’esperimento LHCb per quanto concerne i 2 rivelatori RICH1 e RICH2. Due articoli sono stati pubblicati al riguardo durante il 2007 Error! Reference source not found.]. Tre studenti hanno conseguito la laurea coadiuvando il lavoro svolto nel nostro laboratorio. Nei riguardi dell’esperimento CAPIRE si è progettato e realizzato un sistema capace di monitorare la corrente di lavoro dei 10 rivelatori utilizzati. La corrente è letta con grande cura da una Pagina 60 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 tensione di 4500 V. Un circuito originale è stato realizzato al riguardo ed una pubblicazione è stata pubblicata al riguardo Error! Reference source not found.]. Un nuovo preamplificatore di carica particolarmente adeguato all’implementazione con componenti discreti per applicazion a piccolo numero di canali è stato realizzato e presentato ad una conferenza Error! Reference source not found.]. Uno studente ha supportato questa attività e di è laureato in corso d’anno. DISPOSITIVI ELETTRONICI Copiosa è stata l’attività di studio sui dispositivi elettronici. Il lavoro sperimentale ha riguardato in parte la caratterizzazione di JFET al Si da temperatura ambiente giù fino a 14 K. E’ stato realizzato uno strumento appositamente progettato perché in grado di caratterizzare in modo automatico i dispositivi elettronici in un ampio intervallo di temperatura. Si è anche studiata una nuova tecnologia emergente: i transistori bipolari ad Eterogiunzione al Si-Ge. In particolare è stato anche realizzato e caratterizzato il primo preamplificatore di carica esclusivamente basato su tecnologia SiGe. SISTEMI BASATI SU MICROCONTROLORI E DIGITAL SIGNAL PROCESSOR Un certo impegno il laboratorio l’ha speso anche per sviluppare ed acquisire conoscenze nel campo della gestione automatica della strumentazione mediante circuiti di interfaccia e della circuiteria necessaria per l’acquisizione dati. Gli sbocchi di questa attività sono duplici. Da una parte le conoscenze acquisite sono state direttamente applicate negli esperimenti CUORICINO, MIBETA e stanno per essere usate anche nei futuri esperimenti CUORE e MARE. Dall’altra parte le conoscenze sono direttamente sfruttate a scopi didattici nell’indirizzo di Elettronica dei Sistemi digitali della laurea triennale. Due studento si sono laureati realizzando applicazioni basate su micro-controllore per gli esperimenti CUORE e MARE. Pubblicazioni: 1. Claudio Arnaboldi and Gianluigi Pessina, THE HIGH VOLTAGE PROTECTION BOARDS FOR THE RICH DETECTORS OF LHCB, Presentato da G.Pessina a "2007 IEEE Nuclear Science Symposium (NSS) and Medical Imaging Conference (MIC)", Honolulu, 27 Ottobre - 3 Novembre 2007, ed anche in sottomissione alla rivista: IEEE Transaction on Nuclear Science. 2. C.Arnaboldi, R.Bertoni, A.Delucia, G.Pessina, N.Redaelli, T.Tabarelli, AN INSTRUMENT FOR LOW-LEVEL MEASUREMENTS OF THE LEAKAGE CURRENT FROM HIGH-VOLTAGE BIASED DETECTORS, Nuclear Instruments and Methods in Physics Research A, vol. A572, pp 193-194, 2007, Paesi Bassi. 3. Claudio Arnaboldi and Gianluigi Pessina, A SIMPLE CHARGE SENSITIVE PREAMPLIFIERS FOR EXPERIMENTS WITH A SMALL NUMBER OF DETECTOR CHANNELS, Presentato da G.Pessina a "2007 IEEE Nuclear Science Symposium (NSS) and Medical Imaging Conference (MIC)", Honolulu, 27 Ottobre - 3 Novembre 2007, ed anche in sottomissione alla rivista: IEEE Transaction on Nuclear Science. Pagina 61 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Tesi: 1) Anno Accademico 2006-2007: CARATTERIZZAZIONE DEI FOTORIVELATORI HPD PER IL RICH DI LHCB CON FASCI DI ELETTRONI, PROTONI E PIONI, Studente Erica Fanchini matricola 070061 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. 2) Anno Accademico 2006-2007: SVILUPPO ED OTTIMIZZAZIONE DI STRUMENTAZIONE PER LA MISURA DI BASSISIME CONTAMINAZIONI RADIOATTIVE SUPERFICIALI, Studente Davide Giamminonni matricola 070486 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. 3) Anno Accademico 2006-2007: MONITORAGGIO DEI SISTEMI SOGGETTI ALL'ALTA TENSIONE DEL RIVELATORE LHCb BASATO SU MICROCONTROLLORE ARM, Studente Lorenzo Tosetto matricola 063065 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. 4) Anno Accademico 2006-2007: SISTEMA DI SUPERVISIONE DI UN ALIMENTATORE LINEARE ULTRASTABILE PER L'ESPERIMENTO CUORE BASATO SU MICROCONTROLLORE ARM, Studente Salvatore Gnegghi matricola 063487 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. 5) Anno Accademico 2006-2007: THE LHCb RICH PMTs READOUT ELECTRONICS AND THE MONITORING OF THE HPDs QUANTUM EFFICIENCY, Studente Marco Villa matricola 079525 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. 6) Anno Accademico 2006-2007: SISTEMA DI ACQUISIZIONE A CANALI SINCRONIZZATI AD ALTA PRECISIONE PER L'ESPERIMENTO CUORE BASATO SU MICROPROCESSORE ARM, Studente Filippo Bianchi matricola 063805 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. Pagina 62 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 FISICA TEORICA Personale Destri Claudio Girardello Luciano Marchesini Giuseppe Rapuano Federico Enriotti Mirella Penati Silvia Zaffaroni Alberto Oleari Carlo Simma Hubert Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Associato Professore Associato Professore Associato Ricercatore Professore a contratto Nason Paolo Butera Paolo Pepe Michele Dirigente di ricerca INFN Primo ricercatore INFN Ricercatore (art. 23) INFN Dottorandi: - Mariotti Alberto, Pirrone Marco (XXI ciclo), Alioli Simone, Amariti Antonio, Ratti CarloAlberto, Re Emanuele (XXII ciclo), Siani Massimo (XXIII ciclo) Assegnisti, borsisti: Banfi Andrea, Cornalba Lorenzo, McReynolds Sean. Ricerca 1) Teorie dei campi e di stringa L. Girardello, S. Penati, A. Zaffaroni, L. Cornalba, S. McReynolds, A. Mariotti, M. Pirrone, C.A. Ratti L'interesse principale del gruppo è lo studio dei meccanismi di base delle interazioni fondamentali. Le maggiori attività coinvolgono la teoria quantistica dei campi, la gravità quantistica, le teorie di gauge, la supersimmetria e la teoria delle stringhe. Uno dei problemi più importanti della fisica teorica contemporanea è la ricerca di una formulazione quantistica consistente nella teoria della gravitazione che mette in luce la sua relazione con le altre interazioni fondamentali (unificazione). La teoria delle stringhe ha vari requisiti per essere considerata la teoria definitiva. La teoria delle stringhe è un modello i cui gradi di libertà fondamentali sono associati ad oggetti monodimensionali estesi, le stringhe, anzichè ad oggetti puntiformi come in teoria dei campi. Tale sostituzione introduce una lunghezza elementare, la lunghezza della stringa appunto, che mitica le divergenze ad alte energie della teoria dei campi dovute alla località delle interazioni. Come tale, quindi, la stringa permette una descrizione consistente della gravità quantistica nonchè una descrizione unificata delle quattro forze fondamentali in natura (interazione elettromagnetica, forte, debole e gravitazionale). La stringa suggerisce l’esistenza di uno spazio-tempo dieci o undici dimensionale da cui l’ordinario universo in quattro dimensioni emerge come teoria effettiva attraverso vari meccanismi (compattificazione delle dimensioni extra o confinamento su iperpiani detti D-brane). Uno degli aspetti più interessanti della teoria delle stringhe è la congetturata dualità tra la teoria delle stringhe come teoria di supergravità e teorie di gauge (corrispondenza AdS/CFT). Questa dualità potrebbe avere delle importanti ricadute nella descrizione di processi non Pagina 63 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 perturbativi in QCD (Quantum-Chromo-Dynamics, la teoria che descrive le interazioni forti) in termini di una teoria di gravità perturbativa in dimensioni maggiori di quattro. In questo ambito le principali attività del gruppo riguardano: - La corrispondenza AdS/CFT, con particolare riguardo alla descrizione duale di teorie di gauge con supersimmetria ridotta in regime di accoppiamento forte in termini di teorie di stringa/supergravità in dimensioni più alte. - Lo studio di teorie di gauge supersimmetriche in regime non perturbativo con rottura soffice della supersimmetria, rottura dinamica della supersimmetria e vuoti metastabili. - Calcolo perturbativo di quantità di interesse fisico (funzioni di correlazione, dimensioni anomale di operatori composti) in teorie di gauge supersimmetriche. - Soluzioni esatte delle equazioni di stringa, con particolare riguardo a backgrounds con proprietà di integrabilità. - Teorie di campo supersimmetriche e supergravità in dimensione maggiore di quattro di interesse per modelli di compattificazione di stringa, modelli con dimensioni extra e corrispondenza olografica tra teorie di supergravità nel bulk e teorie di gauge su D-brane. - Teorie di campo supersimmetriche definite in superspazio non(anti)commutativo ottenute, nel limite a basse energie, da backgrounds di stringa con forme di RR accese. - Calcolo perturbativo di ampiezze di scattering in teorie di gauge supersimmetriche e supergravita’. Ampiezze di scattering in spazi curvi e ampiezze in regime di accoppiamento forte. 2) Teoria dei campi del Modello Standard G. Marchesini, P. Nason, C.Oleari, S. Alioli, A. Banfi, E. Re Pagina 64 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Il Modello Standard è la teoria di campo effettiva che descrive le interazioni elettrodeboli e forti alle scale di energia oggi accessibili sperimentalmente. Il gruppo di Milano - Bicocca studia vari aspetti del Modello Standard e dei fenomeni cui dà luogo. Nell'imminente partenza del collisore di protoni LHC al CERN di Ginevra, si studiano vari fenomeni di produzione rilevanti per la scoperta di nuove particelle e per la stima dei backgrounds in collisioni adroniche. Poichè la fisica dei collisori adronici è dominata dalle interazioni forti, gran parte dell'attività del gruppo è volta allo studio e alla simulazione di effetti forti in fenomeni di alta energia, come: -Calcolo di processi di alta energia, con l'inclusione delle correzioni radiative di QCD (QuantumChromo-Dynamics) al primo ordine sottodominante. - Sudio di effetti forti dominanti in certe regioni cinematiche, che richiedono la risommazione della serie perturbativa di QCD a tutti gli ordini, legati alla emissione di gluoni soffici. - Simulazione dei fenomeni adronici nell'ambito degli algoritmi di Parton Shower, nuovi algoritmi di simulazione più accurati nelle emissioni soffici, e inclusione di correzioni di QCD all'ordine sottodominante. Si studiano in particolare fenomeni di produzione di getti adronici, di quark pesanti (charm, bottom, top), del bosone di Higgs in collisioni effettive di bosoni W, di produzione di coppie di W e Z, anche nell'ambito della collisione effettiva di coppie di W/Z. 3) Teoria dei campi non-perturbativa G. Marchesini, M. Pepe, H. Simma Quantum-Chromo-Dynamics è la teoria quantistica dei costituenti (quark e gluoni) delle particelle con interazione forte. Molte osservabili della QCD non possono essere calcolate con metodi perturbativi o analitici a causa della natura complessa delle interazioni forti, in particolare a basse energie. Esempi di tali osservabili sono le masse degli adroni (cioè particelle composte da quark e gluoni, come protone o pione) o gli elementi di matrice dell'Hamiltoniana effettiva, che in molti processi elettrodeboli (come decadimenti o mescolamenti di mesoni D o B) servono per calcolare le quantità che si misurano negli esperimenti. Per poter calcolare quantità nonperturbative in QCD da principi primi con metodi numerici, la teoria dei campi è studiata su uno spazio-tempo discretizzato. Queste simulazioni su "reticolo" richiedono una potenza di calcolo enorme e quindi l'uso di supercalcolatori. Per esempio, per determinare i parametri fondamentali della QCD (la costante di accoppiamento e le masse dei quark) in regime non-perturbativo, la teoria è simulata su reticoli con estensioni diverse. Solo cosi è possibile estrapolare con alta precisione i risultati al limite del continuo e calcolare anche il "running" non-perturbativo, cioè la variazione dei parametri rinormalizzati con l'energia. In questo ambito l’attività del gruppo riguarda in particolare: - Simulazioni numeriche su grandi reticoli per determinare la scala di riferimento per la costante di accoppiamento “running” e le masse dei quark in QCD. - Simulazioni nell'approssimazione "quenched" (masse e decadimenti di mesoni) per stabilire nuovi metodi (nel'ambito di twisted mass QCD) per ridurre gli errori sistematici dovuti alla discretizzazione. - Studio del confinement e della transizione di fase deconfinante in teorie di gauge non-abeliane (e in teorie efficaci per la superconduttivita' ad alta temperatura). - Numerical Stochastic Perturbation Theory (NSPT) per calcoli perturbativi a ordini alti in teorie di Pagina 65 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 gauge. " "/2 0 !"/2 0 !" !" "/2 " !"/2 4) Calcolo computazionale applicato a sistemi biologici complessi C. Destri, F. Rapuano,E. Moroni, A. Nobile I sistemi biologici sono in generale dei sistemi complessi, ovvero sistemi costituiti da un grande numero di unità molto interdipendenti e interagenti tra loro in maniera non lineare. Per descrivere il comportamento di un sistema biologico è quindi necessario comprendere come queste parti interagiscano tra loro e con l'ambiente circostante. Da un punto di vista metodologico lo studio dei sistemi biologici complessi richiede l'applicazione di nuovi approcci che, diversamente da quelli tradizionali, tengono conto di tale complessità. Negli ultimi 10-15 anni lo studio dei sistemi biologici complessi ha attirato l'attenzione di fisici, matematici e informatici che, in collaborazione con i biologi, hanno adattato a questo ambito e combinato insieme metodi d'indagine sviluppati originariamente nelle rispettive discipline. In questo ambito, l'attività del gruppo riguarda: - Lo studio dell'interazione DNA-proteina Nelle cellule esistono diversi meccanismi che operano per selezionare i geni che devono essere espressi o che devono rimanere silenti. Uno di questi meccanismi è il controllo della trascrizione genica. La trascrizione genica è il processo di trasferimento dell'informazione contenuta nel DNA all'RNA. Questo processo è promosso o inibito tramite l'azione coordinata di proteine regolatrici che si legano a particolari regioni di controllo del DNA. L'interazione DNA-proteina può essere studiata con metodi computazionali che offrono diversi vantaggi rispetto ai metodi sperimentali tradizionali. In questo ambito l'attività del gruppo è focalizzata nello studio di potenziali fisici che approssimano l'affinità di legame DNA-proteina allo scopo di identificare siti di legame nel DNA per proteine regolatrici a partire dalla loro struttura tridimensionale. Pagina 66 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Simulazione di interazione Proteina - DNA - Lo studio della rete di omologia e di modelli evolutivi delle proteine. Dal livello di similarità di due sequenze proteiche è possibile avere un'indicazione del loro grado di omologia, ovvero della loro distanza evolutiva. Questa informazione è oggi disponibile per un numero elevatissimo di proteine appartenenti a differenti specie di organismi. Applicando tecniche proprie della teoria dei grafi, studiamo la rete di omologia di proteine i cui nodi rappresentano le sequenze proteiche e i lati la relazione di omologia. Dall'analisi della topologia locale e globale del grafo e dalla organizzazione spaziale dei suoi clusters, si potrebbe sia predire la funzione biologica (ancora ignota) di una proteina sia individuare quali siano le relazioni biologiche tra gruppi di proteine evolutivamente sempre più distanti, ricavando informazioni essenziali sul processo evolutivo delle proteine. Il processo biologico di evoluzione delle sequenze proteiche è inoltre modellizzato teoricamente, facendo ricorso a tecniche e idee fondamentali della meccanica statistica, in particolare attraverso processi stocastici che tentano di riprodurre le proprietà generali della distribuzione reale di proteine. L'immagine raffigura un network di omologia di proteine costruito a partire da più di 42 miliardi di allineamenti tra 289069 sequenze proteiche provenienti da circa 90 genomi. Il grafo è formato da 27325 componenti connesse con un totale di lati 7940873. Ogni lato è colorato di blu se connette due proteine della stessa specie, di rosso se le due proteine connesse sono di due differenti specie. Pagina 67 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 5) Fisica computazionale e sviluppo di calcolatori P. Butera, C. Destri, G. Marchesini, F. Rapuano, H. Simma Le simulazioni large-scale per la QCD sul reticolo, per la meccanica statistica. e per altri problemi del calcolo scientifico richiedono algoritmi numerici efficienti ed una potenza di calcolo enorme che puo’ essere raggiunta solo con supercalcolatori paralleli. Per questo motivo il gruppo svolge ricerca sia su algoritmi per la QCD ed altri applicazioni del calcolo scientifico, sia su architetture e tecnologie dei calcolatori paralleli. Attualmente gran parte delle nostre simulazioni di QCD sul reticolo viene eseguito sul computer parallelo apeNEXT tramite accesso remoto a 512 nodi dell'installazione centralenella sezione INFN di Roma. Nel nostro Laboratorio di Calcolo Parallelo abbiamo un sistema APEmille con 256 nodi e tre cluster Linux. L'ultima installazione di un cluster da Eurotech mette a disposizione localmente una prestazione di 400 Gflops. Il gruppo di Milano ha partecipato nell'ambito del progetto speciale APE dell'INFN allo sviluppo di macchine "custom" con alta prestazione ed efficienza per la QCD. Poiche’ presto anche la potenza di apeNEXT non sara’ piu’ sufficiente per simulazioni competitive a livello mondiale, abbiamo iniziato lo sviluppo di un futuro calcolatore ad altissima prestazione. La nuova architettura utilizza un processore commoditycon elevata prestazione per i nodi di calcolo e si collega strettamente tramite una rete custom, simile a quella di APE, con topologia di un toro 3-dimensionale. Questo sviluppo viene eseguito nel ambito della collaborazione QPACE tra IBM Boeblingen e partner accademici in Germania ed Italia. Il nodo di calcolo e' basato sull'ultimaversione del processore Cell (PowerXCell 8i) che fornisce una potenza di calcolo di 100 GFlops in doppia precisione. Per il progetto QPACE il gruppo svolge attivita molto rilevanti come - L'analisi del processore Cell tramite benchmarking e sviluppo di modelli di performance - L'individuazione di nuove strategie per l'implementazione efficiente dei algoritmi di QCD sul architetture multi-core come il Cell - la definizione della rete di communicazione e la sua implementazione hardware Pagina 68 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Una scheda con il nodo base di apeNEXT 6) Meccanica statistica e sistemi complessi P. Butera, C. Destri, M. Pepe Si studiano sistemi di spin classici e quantistici su reticolo mediante sviluppi in serie della temperatura inversa (nel linguaggio della teoria dei campi, mediante sviluppi in accoppiamento forte). Si studiano forze a lungo range tra buche in modelli ferromagnetici che sono i precursori dei superconduttori ad alte temperature. Un’azione effettiva a basse energie per il sistema magnonibuche è stata costruita. Si studiano proprietà di rinormalizzabilità e aspetti di universalità mediante modelli statistici su strutture disordinate. Si applicano tecniche di calcolo allo studio della teoria dei campi classica e quantistica fuori dell’equilibrio. Lo scopo principale è quello di chiarire i processi di termalizzazione che trovano applicazioni nella cosmologia primordiale e negli attuali esperimenti sulla collisione di ioni pesanti. Collaborazioni con enti esterni: - In Italia: INFN, Università degli studi di Milano, Pisa, Padova, Genova, Firenze, Verona, Torino, Parma, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Ferrara. - All'estero: New York University; Ecole Polytechnique (Parigi); CERN; LPTHE; Universitè Pierre et Marie Curie, Paris VI; Denis Diderot, Paris VII; University of Pittsburgh; McGill University, Montreal; LAPTH, Annecy; Max Planck Institute, Potsdam; Saclay; Duhram; DESY-Zeuthen (Germania); DESY-Hamburg (Germania); Univ. of Muenster (Germania); Nikheff; Fermilab; Melbourne Univ. (Australia); Landau Institute, Chernogolovka (Russia); Univ. H. Poincarè, Nancy (Francia); Cambridge (UK); Sanpietroburgo (Russia); Southhampton (UK); Notre Dame (USA); University of Maryland (USA); Patras Univ. (Greece); Bern Univ. (Svizzera); Porto University (Portogallo). Pagina 69 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 Pubblicazioni: 1. A. Amariti, L. Girardello, A. Mariotti , “Meta-stable A(n) quiver gauge theories” - JHEP 0710:017,2007. 2. A. Mariotti, “Supersymmetric D-branes on SU(2) structure manifolds“ - JHEP 0709:123,2007. 3. A. Amariti, L. Girardello, Al. Mariotti, “On meta-Stable SQCD with adjoint matter and gauge mediation” - Fortsch.Phys.55:627-632,2007. 4. A. Butti, D. Forcella, A. Hanany, D. Vegh, A. Zaffaroni, “Counting Chiral Operators in Quiver Gauge Theories’’ - JHEP 0711:092,2007. 5. D. Forcella, A. Hanany, A. Zaffaroni, “Baryonic Generating Functions” - JHEP 0712:022,2007. 6. A. Butti, D. Forcella, A. Zaffaroni, “Counting BPS baryonic operators in CFTs with SasakiEinstein duals” - JHEP 0706:069,2007. 7. A. Butti, D. Forcella, A. Zaffaroni, “Deformations of conformal theories and non-toric quiver gauge theories” - JHEP 0702:081,2007. 8. F. Elmetti, A. Mauri, S. Penati, A. Santambrogio, D. Zanon, “Real versus complex betadeformation of the N=4 planar super Yang-Mills theory” - JHEP 0710:102,2007. 9. F. Elmetti, A. Mauri, S. Penati, A. Santambrogio, “Conformal invariance of the planar betadeformed N=4 SYM theory requires beta real” - JHEP 0701:026,2007. 10.S. Frixione, P. Nason, C. Oleari, “Matching NLO QCD computations with Parton Shower simulations: the POWHEG method” - JHEP 0711:070,2007. 11 P. Nason, “MINT: A Computer program for adaptive Monte Carlo integration and generation of unweighted distributions” - e-Print: arXiv:0709.2085 [hep-ph] 12. S. Frixione, P. Nason, G. Ridolfi, “A Positive-weight next-to-leading-order Monte Carlo for heavy flavour hadroproduction” - JHEP 0709:126,2007. 13. S. Frixione, P. Nason, G. Ridolfi, “The POWHEG-hvq manual version 1.0” - e-Print: arXiv:0707.3081 [hep-ph] 14. M. Mangano, P. Nason, “Radiative quarkonium decays and the NMSSM Higgs interpretation of the hyperCP Sigma+ ---> p mu+ mu- events” - Mod.Phys.Lett.A22:1373-1380,2007. 15. G. Bozzi, B. Jager, C. Oleari, D. Zeppenfeld, “Vector Boson Pair Production via Vector Boson Fusion at NLO QCD” - Presented at 19th Conference on High Energy Physics (IFAE 2007), Naples, Italy, 11-13 Apr 2007. Published in J.Phys.Conf.Ser.110:042006,2008. 16. G. Bozzi, B. Jager, C. Oleari, D. Zeppenfeld, “Next-to-leading order QCD corrections to W+ Z and W- Z production via vector-boson fusion” - Phys.Rev.D75:073004,2007. 17. P. Butera, M. Pernici, "High-temperature expansions through order 24 for the two-dimensional classical XY model on the square lattice" - Phys. Rev. B 76, 092406 (2007). 18. B. Berche, P. Butera, L. Shchur, "Logarithmic corrections and universal amplitude ratios in the 4-statePotts model" :arXiv:0707.3317; to be published in "Computer Simulation Studies in Condensed-Matter Physics XX", ds. D.P. Landau, S.P. Lewis, H.-B. Sch\"uttler. 19. L. Shchur, B. Berche, P. Butera, "A study of logarithmic corrections and universal amplitude ratios in the wo-dimensional 4-state Potts model" - Europhysics Letters (EPL) 81 (2008) 30008. 20. C. Brugger, C. P. Hofmann, F. Kampfer, M. Moser, M. Pepe and U. J. Wiese, ``Systematic Low-Energy Effective Field Theory for Electron-Doped Antiferromagnets'' - Phys. Rev. B 75, 214405 (2007). 21. M. Pepe and U. J. Wiese, ``Exceptional deconfinement in G(2) gauge theory'' - Nucl. Phys. B 768, 21 (2007). 22. C. Brugger, C. P. Hofmann, F. Kampfer, M. Pepe and U. J. Wiese, ``Homogeneous versus Spiral Phases of Hole-doped Antiferromagnets: A Systematic Effective Field Theory Investigation'' - Phys. Rev. B 75, 014421 (2007). 23. C. Brugger, F. Kampfer, M. Moser, M. Pepe and U. J. Wiese, ``From the Hubbard model to a systematic low-energy effective field theory for magnons and holes in an antiferromagnet'' - Physica C 460-462 (2007) 1139. Pagina 70 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2007 24. F. Belletti et al., "QCD on the Cell Broadband Engine" - PoS(LATTICE 2007) 39. 25. M. Della Morte et al. (ALPHA Collaboration), "Towards a non-perturbative matching of HQET and QCD with dynamical light quarks" - PoS(LATTICE 2007) 246. 25. M. Della Morte et al. (ALPHA Collaboration), "Preparing for N(f) = 2 simulations at small lattice spacings" - PoS(LATTICE 2007) 255. 26. M. Beccaria, Yu. L. Dokshitzer, G. Marchesini, “Twist 3 of the sl(2) sector of N=4 SYM and reciprocità respecting evolution” – Phys. Lett. B652: 194-202, 2007. 27.Yu. L. Dokshitzer, G. Marchesini, “N=4 SUSY Yang-Mills: three loops made simpler” – Phys. Lett. B646: 189-201, 2007. 28. G. Marchesini, “QCD review”, Int.J.Mod.Phys. A22:5443-5452, 2007. Progetti finanziati: a) PRIN (Cofinanziamento MIUR): TEORIE DI GAUGE E DI STRINGA - Anno 2005 - Coordinatore locale: L. Girardello (Cofinanziamenti precedenti: 1997, 1999, 2001, 2003) STUDI PERTURBATIVI E NON PERTURBATIVI IN TEORIE QUANTISTICHE DEI CAMPI PER LE INTERAZIONI FONDAMENTALI - Anno 2004 Prot. 2004023950 - Coordinatore locale e nazionale: G. Marchesini b) Iniziative specifiche INFN: MI12 - Coordinatore locale (e nazionale) L. Girardello MI11 - Coordinatore locale G. Marchesini PR21 - Coordinatore locale P. Nason TO61 - Coordinatore locale C. Destri RM31 – Coordinatore locale M. Pepe c) Progetto speciale APE (INFN) d) Contratti CEE: "Constituents, Fundamental Forces and Symmetries of the Universe" (contract MRTN-CT-2004005104) - Coordinatore locale: L. Girardello "Small-x physics: Interface between perturbative and non-perturbative QCD dynamics", CEE INTAS 00 00366 - Coordinatore locale: G. Marchesini Laboratori del gruppo: - Laboratorio di calcolo parallelo - Laboratorio didattico di calcolo avanzato Pagina 71 di 71