Appunti sulla persecuzione degli Ebrei nel tempo. Premessa: Cos’è il pregiudizio? Pre-giudizio: giudizio dato prima, prima di trovarsi di fronte al fatto o alla persona su cui ti dovrai esprimere. Si parte da un caso particolare, per esempio di una persona che vive in qualche Paese del sud del Mediterraneo e che ha truffato qualcuno, e si allarga la qualifica di truffatore a tutta una categoria di persone, quelle che vivono nello stesso luogo: un truffatore, tutti truffatori. E’ molto più facile far rientrare le persone con cui entriamo in contatto in categorie predefinite che si trovano nella nostra mente, piuttosto che attivarci a conoscerla, ad osservarla, mettendoci in gioco ed avendo la pazienza di aspettare prima di formulare un giudizio. Gli Ebrei nel tempo sono stati vittime di diversi pregiudizi che si sono portati con sé nel corso dei secoli: assassini di Cristo, ricchi, usurai… Certamente agli ebrei erano proibite molte attività, compresa quella di coltivare la terra per il semplice fatto che agli ebrei non era concesso di possedere terreni (vedi bolla di Paolo IV del 1555). Quindi, uno dei pochi lavori che restavano agli ebrei era il commercio, che era un lavoro adatto a loro perché gli ebrei dei diversi Stati avevano in comune una stessa lingua e potevano, perciò, comunicare senza difficoltà e ciò facilitava lo scambio di merci. Gli ebrei, come abbiamo detto, non potevano investire il loro denaro in beni immobili (terre, case, …), inoltre spesso dovevano fuggire da uno Stato perché venivano espulsi o perseguitati e, quindi, dovevano tenere con sé denaro, oro, che potevano prestare ad interesse. Questa attività per molto tempo fu proibita ai cristiani dalla Chiesa, ma era un’attività necessaria per lo sviluppo dell’economia e, quindi, la si affidò agli ebrei. La Bibbia ci racconta di un popolo alla ricerca della Terra promessa per ottenere la quale ha dovuto combattere, dalla quale ha dovuto più volte allontanarsi per diversi motivi: calamità, deportazione… Nel 70 d.C sotto la dominazione romana (imperatore Vespasiano) Gerusalemme venne conquistata da Tito, figlio dell’imperatore, il tempio venne distrutto, gli ebrei vennero dispersi, esiliati (diaspora); a loro fu proibito di rimettere piede in quei territori. Gli ebrei si disperdono in tutta l’Europa. La guerra si era scatenata in seguito ad una ribellione degli ebrei contro Roma che si protraeva da anni. Nel 313 d.C. Editto di Milano. Costantino concede la libertà di culto a tutti i cittadini dell’Impero. I cristiani non sono più stati perseguitati, anzi, con Teodosio il cristianesimo diventa religione di stato, ma i piccoli gruppi che non aderiscono al cristianesimo (per es. gli ebrei) vengono perseguitati. Inoltre, ora che i romani erano diventati cristiani non si poteva più dire che erano stati questi ultimi a uccidere Gesù. Da qui nasce e si sviluppa l’accusa che sono stati invece gli ebrei a uccidere Gesù (antiebraismo religioso). VIII-IX sec.: Carlo Magno è tollerante, benevolo con gli ebrei perché sono colti e quindi preziosi per i Franchi analfabeti. In Spagna, sotto la dominazione araba (dall’VIII sec.), gli ebrei vivono bene, sono apprezzati per la loro cultura, fino alla Riconquista (che si realizza dal 1000 al 1492), durante la quale anche gli ebrei vengono cacciati dalla Spagna. Le Crociate (uccisione degli infedeli) furono un’occasione di massacro anche degli Ebrei. Fin dalla prima crociata, nel 1096, i crociati colpirono i villaggi degli ebrei in Europa uccidendo tutti i loro abitanti. Solo in Germania furono trucidati diecimila ebrei. Dal Duecento vennero mosse due nuove accuse agli ebrei: per preparare il pane azzimo della cena pasquale gli ebrei – si dice – uccidono un bambino cristiano e ne adoperano il sangue per l’impasto; nelle loro case – si dice – gli ebrei profanano l’ostia consacrata, in odio ai cristiani. Aumenta l’ostilità verso gli ebrei. Nel 1215 il Concilio lateranense decreta che gli ebrei devono portare sugli abiti un segno di riconoscimento giallo. La Controriforma, reazione alla Riforma protestante, colpisce violentemente gli eretici, ma anche gli ebrei. Vengono perseguitati anche quegli ebrei che si sono convertiti al cattolicesimo, perché l’Inquisizione non si fida di questi ebrei, ritiene che si siano convertiti per convenienza (primo antiebraismo razziale). 1555: istituzione del ghetto di Roma. Anche durante le guerre di religione gli ebrei diventano il bersaglio preferito di cattolici e protestanti. Molti ebrei migrano allora verso est (confessione ortodossa). Lì porteranno benessere economico. La Rivoluzione francese (1789), con i suoi ideali di uguaglianza, produce nell’Europa ebraica un effetto importante: il riconoscimento almeno ufficiale della loro uguaglianza sul piano dei diritti civili; ciò spinge molti di loro a una rapida assimilazione nella società. Durante la Restaurazione (il periodo che va dal 1815 al 1848, quando si cercò di riportare l’Europa nella stessa situazione precedente la Rivoluzione Francese) molte “concessioni” fatte agli ebrei vennero ritirate. Intanto gli ideologi francesi del socialismo (Fourier, Proudhon) iniziano a identificare gli ebrei con i capitalisti (antiebraismo sociale). Nella Prima guerra mondiale gli ebrei, ormai ovunque ben inseriti nella società delle diverse nazioni, prendono parte alla guerra: inglesi con inglesi, tedeschi con tedeschi, ecc. E’ la prima volta nella storia che agli ebrei viene chiesto di unirsi agli altri connazionali per difendere la patria. In Russia, durante la Rivoluzione russa, molti ebrei sono socialisti e diversi occuperanno posti di rilievo nella nuova dirigenza. Salin, però li spazzerà via. Hitler. Per il suo pensiero vedere fotocopia distribuita. I presenti appunti sono tratti da Lia Levi, Che cos’è l’antisemitismo? Per favore rispondete., Mondadori.