25/04/2012 La matrice idratata • La MEC è essenzialmente un gel (solido fibroso con un fluido viscoso) prodotto dalle cellule e a loro aderente Matrice ExtraCellulare Glicosaminoglicani e Proteoglicani 1 Fibre strutturali Collageni Elastina Matrice Idratata Fluido extracellulare Proteoglicani Molecole Adesive (es.) Fibronectina Laminina 2 Glicosaminoglicani Glicosaminoglicani, GAGs Classe molto eterogenea di macromolecole glucidiche di grande importanza biologica. Sono polimeri derivati da zuccheri semplici tra i quali i più importanti sono gli acidi uronici [quali l’acido D-glucoronico (in cui la funzione alcoolica in posizione C2 è sostituita da una carbossilica) o l’acido L-iduronico, un epimero del 1°] e gli aminozuccheri glucosamina e galattosamina (in cui la funzione alcoolica in posizione C2 è sostituita da una funzione aminica la quale può a sua volta essere acetilata come nella N-acetilglucosamina) o solforata, come nella N-solfatoglucosamina). Il glicosaminoglicano è quindi costituito dalla ripetizione per un elevato numero di volte di un’unità disaccaridica fondamentale, formata da un’esosamina e da un acido uronico. Alcuni glicosaminoglicani di grande importanza biologica contengono nella molecola oltre agli zuccheri ed acidi uronici, elevate concentrazioni di gruppi solforici. A causa della presenza di gruppi acidi, carbossilici e solforici, queste molecole si comportano come polianioni e sono quindi fortemente basofile e spesso metacromatiche 3 4 1 25/04/2012 Galattosio, non acido uronico 5 6 7 8 2 25/04/2012 Glicosaminoglicano non legato covalentemente a proteine Acido ialuronico Acido ialuronico, 1 Somiglianza con gli altri GAGs: Polisaccaride non ramificato, composto dalla ripetizione regolare di un’unità disaccaridica (glucoronato –N-acetilglucosamina) Differenze dagli altri GAGs La lunghezza della sua catena è molto superiore a quella degli altri GAGs Tutte le subunità disaccaridiche sono identiche NON è solfatato NON subisce epimerizzazione durante la sintesi NON è legato covalentemente ad un asse proteico NON è sintetizzato nell’apparato di Golgi come gli altri glicosaminoglicani e rilasciato per esocitosi, ma viene “filato” direttamente dalla superficie cellulare da un complesso enzimatico inglobato nella membrana plasmatica. L’allungamento della catena avviene per aggiunta di zuccheri all’estremità riducente. Nei tessuti adulti è presente di solito in piccole quantità. Sequenze ripetuta di disaccaride nell’ialuronato, un GAG relativamente semplice. Questa molecola ubiquitaria nei Vertebrati consiste di una singola ed unica catena contenente fino a 25000 monomeri di zuccheri. Notare l’assenza di gruppi solfato. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK26810/figure/A3541/ 9 Acido ialuronico, 2 10 Acido ialuronico, 3 E’ presente in quantità superiori durante lo sviluppo embrionale, e, nell’adulto durante la fase di guarigione delle ferite ed in alcuni tessuti specializzati quali la cartilagine, l’umor vitreo dell’occhio, il cordone umbilicale e il fluido sinoviale. Nei tessuti è presente come: Rivestimento alla superficie cellulare. Come parte di grandi aggregati con i proteoglicani. Apparentemente come polisaccaridi liberi nel fluido sinoviale e nell’umor vitreo. 11 Dovuto sia alla repulsione tra cariche negative che alla formazione di legami di idrogeno fra residui adiacenti di zuccheri , esiste una inerente rigidità della membrana che dà origine ad una struttura avvolta espansa e polidispersa ad elevato peso molecolare. Tuttavia, ad elevate concentrazioni le catene si possono aggrovigliare e formare strutture lasse a doppia o tripla elica formando una rete continua che intrappola molecole di acqua. La capacità dell’ialuronato di formare una rete continua anche a basse concentrazioni è dipendente dall’alto peso molecolare del polisaccaride. Una limitata degradazione delle molecole produce una riduzione considerevole della viscosità delle soluzioni di ialuronato. 12 3 25/04/2012 Acido ialuronico, 4 Acido Ialuronico - ialurano Nel fluido della sinovia e nell’umor vitreo dell’occhio, l’elevata concentrazione di ialuronato ha due scopi: produce un gel ad alta viscosità che ritarda i movimenti dell’acqua ed anche ammortizza gli effetti dei carichi rapidi sulle articolazioni Esclude le cellule o materia particolata di grandi dimensioni in modo da permettere un percorso ottico pulito nell’occhio. Nell’embrione svolge importanti compiti come riempitore di spazi, potendo essere usato per forzare una variazione di forma di una struttura, dato che una piccola quantità si espande con acqua occupando un grande volume. L’ialuronato sintetizzato nel dominio basale di un epitelio, ad esempio, spesso serve per creare una spazio libero in cui le cellule possano in un secondo tempo migrare; ciò ha luogo ad esmpio nella formazione del cuore, della cornea e di diversi altri organi. Quando la migrazione delle cellule cessa, l’eccesso di ialuronato viene di solito degradato dall’enzima ialuronidasi. L’ialuronato é un polisaccaride sia extracellulare che associato alla superficie cellulare, che viene tradizionalmente considerato come una sostanza biologica appiccicosa che partecipa alla lubrificazione delle articolazioni o al mantenimento dei tessuti connettivi con consistenza gelatinosa. Nonostante questi siano ruoli fisiologici comuni dell’ialuronato negli organismi adulti, l’ialuronato funziona inoltre come un segnale microambientale che co-regola il comportamento cellulare durante lo sviluppo embrionale, i processi di guarigione delle ferite, l’infiammazione e lo sviluppo dei tumori. Ricerche recenti hanno messo in evidenza un ruolo chiave per le interazioni tra l’ialuronato e le cellule tumorali in diversi aspetti della crescita malgna e indicano la possibilitè di nuove strategie terapeutiche 13 14 Toole BP. Hyaluronan: from extracellular glue to pericellular cue. Nat Rev Cancer. 4:528-539, 2004. Acido ialuronico Acido ialuronico, segue Quando una pressione esterna viene applicata ad una rete di ialuronato, questa si contrarrà, ma quando la pressione esterna non sussiste più la rete di ialuronato riprenderà la sua forma originaria, dovuto alla pressione interna di turgore, o acquisirà una nuova forma se sono state applicate nuove restrinzioni o confini per controbilanciare questa pressione. Questa proprietà fornisce resilienza (capacità di riprendere la forma originaria) e malleabilità a molti tessuti. Inoltre, le aree ricche di ialuronato all’interno dei tessuti di sviluppo esercitano pressioni interne che possono provocare la separazione di strutture fisiche e creare “autostrade” per la migrazione cellulare. Un esempio drammatico di questo é la migrazione delle cellule mesenchimali verso la cornea in risposta all’aumentata deposizione di ialuronato, l’idratazione e il rigonfiamento concomitante della via migratoria. Questo fenomeno é stato dimostrato sperimentalmente usando cellule di glioma che migrano attraverso un gel di fibrina. A scala minore, queste proprietà possono facilitare i cambiamenti di forma cellulare che sono richiesti per la divisione cellulare e il movimento, fornendo una zona altamente idratata attorno alla cellula che la separa dalle cellule adiacenti. (a) Struttura dell’ialuronato, che è composto di unità disaccaridiche ripetute di acido glucoronico e N-acetilglucosamina. Il polimero ha parti sia cariche che idrofobiche, a causa dei gruppi carbossilici dell’acido glucoronico e di un cluster di atomi di idrogeno su una faccia del disaccaride, rispettivamente. Gli atomi di idrogeno assiali che contribuiscono alla forza idrofobica sono illustrati in rosso. (b) Il dominio occupato da ogni molecola di ialuronato in soluzione diluita si espande a causa di repulsione reciproca fra i gruppi carbossilici, e perciò occupa un grande volume, in cui l’acqua é intrappolata all’interno della struttura. In soluzioni più concentrate, le molecole di ialuronato si aggrovigliano, formando una rete continua ma porosa. Questa rete esercita la cosidetta “pressione di turgore” a causa dell’aumentata repulsione fra e all’interno delle molecole. 15 16 Toole BP. Hyaluronan: from extracellular glue to pericellular cue. Nat Rev Cancer. 4: 528-539, 2004. 4 25/04/2012 Sintesi dell’ialuronato nella membrana cellulare delle cellule eucariotiche segue Sintesi dell’ialuronato nella membrana cellulare delle cellule eucariotiche http://glycoforum.gr.jp/science/hyaluronan/HA07 /HA07E.html La sintesi dell’ialuronato ha luogo sulla superficie interna della membrana plasmatica e l’ialuronato nascente viene estruso sulla membrana plasmatica mentre è ancora legato alla sintasi che lo produce. Ciò assicura che l’ialuronato abbia un rapporto intimo con la superficie cellulare e possa participare prontamente alla creazione di una zona pericellulare idratata (X e Y sono proteine regolatorie putative. Toole BP. Hyaluronan: from extracellular glue to pericellular cue. Nat Rev Cancer. 4:528-539, 2004 17 SINTESI BATTERICA DELL'IALURONATO a | Una matrice pericellulare ricca di ialuronato circonda cellule di fibrosarcoma (cellule allungate “rivestite”; indicate dalle frecce). Questa matrice o “involucro” può essere visualizzata mediante exclusione di particelle, come in questo caso globuli rossi fissati. b | Il trattamento di queste cellule con ialuronidase specifica per l’ialuronato rimuove i rivestimenti dimostrando che queste strutture sono dipendenti dall’ialuronato. c | Representazione del rivestimento, mostrando che l’ialuronato si lega alla superficie cellulare mediante interazioni con recettori quali il CD44. Si può presumere che l’ialuronato possa essere legato ad altri recettori tipo RHAMM (“Receptor for Hyaluronic-AcidMediated Motility”), ma ciò non è stato ancora dimostrato. L’ialuronato si lega a molte molecole di proteoglicani, che hanno una grande carica negativa e si respingono una con l’altra, forzando l’ialuronato ad estendersi verso l’esterno della superficie cellulare assumendo una configurazione “a spazzola” che esclude le particelle. Anche altre molecole che legano l’ialuronato - quali TSG6, proteine “linker” e “inter--inhibitor” – possono essere trattenute all’interno di questo rivestimento. La composizione del rivestimento /matrice pericellulare variano con il tipo cellulare, ma questo assemblaggio è sempre dipendente dell’ancoraggio dell’ialuronato alla superficie cellulare. L’ialuronato inoltre forma uno stampo per le interazioni di proteoglicani e altri fattori nelle matrici extracellulari, ma in questo caso l’ialuronato non è ancorato alla superficie cellulare. d | Il rivestimento è qui illustrato con ialuronato collegato alla superficie cellulare mediante retenzione dell’enzima sintasi dell’ialuronato. In questo caso, l’ialuronato é collegato all’enzima sul versante citoplasmatico della membrana plasmatica, ma si proietta sulla superficie cellulare attraverso pori della membrana. Nonostante possa sembrare strano che alcuni batteri possano sintetizzare lo stesso polimero di ialuronato dei mammiferi questi microorganismi hanno creato un modo molto furbo per vivere il loro stile di vita di agente patogeno. I batteri di tipo Streptococcus equisimilis del Gruppo C (un patogeno degli animali e talvolta dell'uomo), gli Streptococcus pyogenes del gruppo A (un patogeno umano), e la Pasteurella multocida (un patogeno animale) sono in grado di nascondersi dal sistema immunitario dei loro ospiti circondandosi con una spesso strato di ialuronato. Dato che questa barriera di ialuronato, o capsula, ha la stessa struttura dell'ialuronato dei nostri tessuti, i batteri non sono facilmente riconoscibili dagli anticorpi o attaccati dai fagociti. Diversi studi hanno confermato che la capsula di ialuronato contribuisce in gran parte alla patogenicità di questi batteri. 19 Toole BP. Hyaluronan: from extracellular glue to pericellular cue. Nat Rev Cancer. 4:528-539, 2004 18 http://www.glycoforum.gr.jp/science/hyaluronan/H A06/HA06E.html#II Nonostante il vantaggio guadagnato da un battere patogeno nel fare una capsula di ialuronato, solo circa sei specie di batteri (fra molte migliaia) hanno acquisito questa capacità biosintetica. Forse la formazione della capsula comporta dei notevoli svantaggi allo stesso tempo. Uno svantaggio ... é che la capsula può rallentare la crescita cellulare direttamente inibendo la produzione della parete cellulare. Un altro fattore consiste nel fatto che la spessa capsula di ialuronato rappresenta un carico metabolico molto grande. Le subunità di zuccheri usate per assemblare questa capsula potrebbero essere usati per invece come sorgenti di energia per la crescita e la divisione della cellula batterica. Non tutti i tipi di batteri hanno la capacità metabolica di sostenere la propria crescita mentre usano una gran parte dei loro 20 carboidrati e metabolismo energetico per produrre la capsula. 5 25/04/2012 Proteoglicani Proteoglicani Sono costituti da un asse proteico a cui si lega covalentemente un elevato numero di glicosaminoglicani, che costituiscono circa il 90% della molecola di proteoglicani. Solitamente alla stessa proteina si lega un singolo tipo di glicosaminoglicani, ma può essere presente anche più di un tipo, come ad es. nel proteoglicano della cartilagine, che contiene quasi in uguale misura condroitin solfato e cheratan solfato. I glicosaminoglicani si legano all’asse proteico sia mediante legame Nglicosidico analogo a quello delle glicoproteine, sia mediante legame Oglicosidico a cui può partecipare il monosaccaride xiloso oltre a due molecole di galattosamina. Complesso di una “core protein” e glicosaminoglicani GAGs sono ripetizioni di disaccaridi lineari con modificazioni dei gruppi aminici Spesso solfatati Sempre negativi Perciò, i GAGs idrofilici si respingono uno con l’altro e formano una matrice idratata capace di assorbire fino a 1000 volte in loro volume in acqua. 21 22 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK26810/figure/A3543/?report=objectonly Classificazione dei proteoglicani in base alla loro localizzazione e tipo di proteina centrale Localizzazione Tipo di catena di GAG ECM HA, CS, KS Associati al collagene CS, DS, KS Mr della proteina “core” Principali membri (kD) 225-250 aggrecano, versicano decorina, biglicano 40 fibromodulina “Membrana”/lamina basale HS 120 Superficie cellulare HS, CS 33[a]-60[b]-92[c] Granuli intracellulari Eparina, CS 17-19 perlecano sindecano, glipicano, betaglicano, CD44E, cerebroglicano serglicina CS, condroitin solfato; DS, dermatan solfato; KS, cheratan solfato; HA, acido ialuronico; HS, eparan solfato 23 24 6 25/04/2012 RUOLI FUNZIONALI PROPOSTI PER I PROTEOGLICANI Alcuni comuni proteoglicani PROTEOGLICANO PESO MOLECOLARE TIPO DI CATENE NUMERO DI LOCALIZZAZIONE APPROSSIMATIVO DELLA DI GAGs CATENE DI PROTEINA “CORE” GAGs Aggrecano 210,000 condroitin solfato + cheratan solfato (in catene separate) ~130 Betaglicano 36,000 condroitin solfato/ dermatan solfato 1 Decorina 40,000 condroitin solfato/ dermatan solfato Perlecano 600,000 eparan solfato Sindecano-1 32,000 Dally (nella Drosophila) 60,000 1 cartilagine Tipo Proteoglicani a Condroitin Solfato (CS-PGs) FUNZIONI Localizzazione Cartilagine Parete dei vasi sanguignil sostegno meccanico; forma grandi aggregati con l’ialuronato Proteoglicano a dermatan Solfato (DS-PGs) superficie cellulare e si lega al TGF-β matrice diffuso nei tessuti connettivi si lega a fibrille di tipo I di collagene e al TGF-β 2–15 lamine basali funzione strutturale e di filtrazione nella lamina basale condroitin solfato + eparan solfato 1–3 superficie cellulare adesione cellulare; si lega al FGFe ad altri fattori di crescita eparan solfato 1–3 superficie cellulare co-recettore per proteine di segnalamento Wingless e Decapentaplegic Proteoglicano ad eparan solfato (HS-PGs) Proteoglicano a cheratan solfato (KS-PGs) Fluido follicolare ovarico Interazione/collegamento Acido ialuronico, proteine di collegamento Acido ialuronico, proteine di collegamento, elastina, collagen, superficie cellulare (?) (1985) Tendine, pelle Banda-d del collagene, auto-interazione Superficie cellulare “Membrana”/lamina basale Auto-interazione, fibronectina, collagene, membrana plasmatica Collagene di tipo IV Stroma della cornea Collagene (?) Ruoli funzionali Resilienza, legame con acqua Mantenimento della viscoelasticità, rgolazione della permeabilità e della deposizione lipidica Mantenimento della viscosità, coinvolto nell’ovulazione Regolazione della fibrillogenesi e del diametro delle fibrille; mantenimento dell’arichittetura normale Riconoscimento cellulare, collegamento cellulare, trasformazione neoplastica Permeabilità, filtrazione di macromolecole Mantenimnto della trasparenza e delle proprietà rifrattive della cornea 25 26 Proteoglicani In termini di dimensioni vanno dalla serglicina con 104 residui di aminoacidi (10,2 kD) al versicano, con 2409 residui (265 kD). Ogni tipo di proteoglicano contiene uno o due tipi di GAGs legati covalentemente Di solito le unità di GAGs sono “O-linked” a residui di serina di sequenze dipeptidiche Ser-Gly. La serglicina prende il nome da un dominio centrale unico con 49 aminoacidi composti di residui alternati di serina e di glicina. Il proteoglicano della matrice della cartilagine contiene 117 paia Ser-Gly alla quali si legano le catene di condroitin solfato. La decorina, un piccolo PG secreto dai fibroblasti nella matrice del tessuto connettivo contiene soltanto tre paia Ser-Gly, una delle quali è di solito glicosilata. Oltrealle unità di GAGs, i PGs possono contenere altri gruppi oligosaccaridici “O-linked” oppure “N-linked” 27 28 7 25/04/2012 Info su proteoglicani - 1 Info su proteoglicani - 2 Le cellule secernono molti proteoglicani nella MEC, ma trattengono alcuni tipi nella membrana plasmatica mediante polipeptidi transmembrana o un’ancora a glicosilfosfatidilinositolo (GPI). Le proteine assiali variano in dimensioni da 100 a 4000 aminoacidi. Molte sono modulari, e contengono i domini strutturali familiari: EGF, proteina regolatoria del complemento, ripetizioni ricche di leucina o lectine. Tre famiglie di collageni hanno catene laterali di GAGs: i tipi IX e XII hanno catene di condroitin solfato e il tipo XVII ha catene di eparan solfato. I numeri di GAGs attaccati alla proteina assiale varia da uno (decorina) a più di 200 (aggrecano). Una particolare proteina assiale può avere tipi di GAGs identici (fibroglicano, glipicano, versicano) oppure GAGs diversi (aggrecano, serglicina, sindecano). Alcuni tipi cellulari possono aggiungere diversi GAGs alla stessa proteina assiale o secernere una proteina assiale senza GAGs. 29 30 Info su proteoglicani - 3 Date le loro proprietà fisiche e distribuzione fra gli elementi fibrosi della MEC, i proteoglicani e l’acido ialuronico sono considerati come “riempitori di spazi”. Ogni disaccaride idrofilico porta un gruppo carbossilico o solfato o entrambi, e quindi i GAGs sono polianioni carichi che si espandono tramite repulsione elettrostatica in soluzione e attraggono fino a 50g di acqua per grammo di proteoglicano. L’ialuronato, il GAG di maggiori dimensioni, occupa un volume molto ampio: Una singola molecola idratata di 25,000 kD occupa un volume simile a quello di un piccolo organello con un diametro di 200 nm. La retenzione di acqua dall’ialuronato e del proteoglicano aggrecano-cheratan solfato/condroitin solfato è essenziale per la cartilagine. 31 32 http://web.virginia.edu/Heidi/chapter9/chp9frameset.htm 8 25/04/2012 Info su proteoglicani - 4 Funzioni dei proteoglicani Nella MEC di altri tessuti, delle reti di ialuronato ad elevata densità di cariche negative restringe il flusso di acqua, limita la diffusione dei soluti (specialmente delle macromolecole) e impedisce il passaggio dei microorganismi. L’ialuronato e i proteoglicani possono agire inoltre da lubrificanti nelle articolazioni e come mezzo otticamente trasparente, riempitivo degli spazi dell’umor vitreo dell’occhio. Solubili, localizzati nella MEC Es: Serglicina, versicano, proteoglicsano della matrice della cartilagine (aggrecano) Proteine integrali transmembrana Es: Sindecano Entrambi i tipi funzionano interagendo con una gran varietà di molecole: Mediante le componenti GAGs Mediante domini recettoriali specifici nel polipeptide stesso 33 34 http://web.virginia.edu/Heidi/chapter9/chp9frameset.htm Esempio: PG transmembrana Sindecano Si associa intracellularmente con il citoscheletro di actina Fuori dalla cellula interagisce con la fibronectina, proteina extracellulare che si lega a diverse protewine della superficie cellulare e a componenti della MEC La sua capacità di participare a interazioni multiple con queste proteine bersaglio lo rende ccome una specie di “colla” nello spazio extracellulare collegando componenti della MEC Facilitando il legame delle cellule alla MEC Mediando il legame di fattori di crescita e di altre molecole solubili alla matrice e alle superficie cellulari. Syndecan-2 regulates signaling through integrin alpha5beta1 on a fibronectin substrate On a fibronectin substrate, the binding signal of integrin alpha5beta1 to the cell-binding domain of fibronectin transduces intracellularly an accumulation of F-actin to cell periphery to form ruffling membrane. If syndecan-2 binds simultaneously to the heparin-binding domain of fibronectin through its heparan sulfate side chain, the signal transduces to organize F-actin to form stress fibers. This transduction can be reversibly altered by a choice of the domain of fibronectin as the substrate, by an inhibition of the binding of heparan sulfate to fibronectin using antibody or oligosaccharides, or by a change of expression level of syndecan-2. The molecular interaction between syndecan-2 and fibronectin is sufficient with 5 repeating disaccharide units having sulfate residues as indicated in the figure. However, the regulation of integrin alpha5beta1 signaling requires 12 mer. The cytoplasmic domain of syndecan-2 contains serine residue which is phosphorylated. Rho protein is involved in the cascade to form stress fibers. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK21706/ figure/A6578/ 35 36 http://www.glycoforum.gr.jp/science/word/proteoglycan/PGA08E.html 9 25/04/2012 Mark R. Morgan, Martin J. Humphries & Mark D. Bass: Synergistic control of cell adhesion by integrins and syndecans. Nature Reviews Molecular Cell Biology 8, 957-969 (December 2007) Funzioni dei PGs, segue Molte delle funzioni dei PGs coinvolgono il legame di proteine specifiche ai gruppi di GAGs dei PGs I siti specifici di legame con iGAGs di queste proteine contengono molteplici residui di aminoacidi basici. The ability of cells to adhere to each other and to their surrounding extracellular matrices is essential for a multicellular existence. Adhesion provides physical support for cells, regulates cell positioning and enables microenvironmental sensing. The integrins and the syndecans are two adhesion receptor families that mediate adhesion, but their relative and functional contributions to cell–extracellular matrix interactions remain obscure. Recent advances have highlighted connections between the signalling networks that are controlled by these families of receptors. Here we survey the evidence that synergistic signalling is involved in controlling adhesive function and the regulation of cell behaviour in response to the external environment. http://www.nature.com/nrm/journal/v8/n12/fig_tab/nrm2289_F4.html La sequenza di AA BBxBe BBBXXB (dove B è un aminoacido basico e X un qualsiasi AA) è ricorrente in questi siti. Aminoacidi basici come la lisina e l’arginina forniscono una neutralizzazione di cariche per le cariche negative dei residui dei GAGs In molti casi il legame delle proteine della MEC ai GAGs è sopratutto carica-dipendente. Ad es. i GAGs più altamente solfatati si legano più fortemente alla fibronectina 37 Funzioni dei PGs, segue, 2 38 I proteoglicani modulano i preocessi di crescita cellulare Alcune interazioni proteina-GAG tuttavia richiedono sequenze di carboidrati specifiche: Nell’eparina, ad es. una una particolare sequenza pentosaccaridica si lega strettamente all’antitrombina III, spiegando le proprietà anticoagolanti dell’eparina. Altri GAGs si legano molto più debolmente Sia l’eparina che l’eparan solfato inibiscono la proliferazione cellulare in un processo che vede l’internalizzazione della porzione GAG e la sua migrazione fino al nucleo. Il Fibroblast Growth Factor (FGF) si lega strettamente all’eparina e ad altri GAGs e il complesso eparina-FGF protegge il fattore di crescita dagli enzimi degradativi, così aumentando la sua attività. Il legame dei FGF ai PGs e GAGs della MEC crea un serbatoio di fattori di crescita a disposizione delle cellule. Il Transforming Growth Factor β stimola la sintesi e la secrezione di PGs da parte di alcune cellule Diverse “core proteins” dei PGs, tra cui il versicano e il “lymphocyte homing receptor” hanno domini simili in sequenza di legame verso il “Epidermal Growth Factor” e “Complement Regulatory Factor”. 39 40 10 25/04/2012 I proteoglicani rendono la cartilagine flessibile e resiliente • Il proteoglicano della matrice della cartilagine è responsabile dalla flessibilità e resilienza del tessuto cartilagineo. • Nella cartilagine lunghi filamenti di acido ialuronico sono tempestati o rivestiti di molecole di PGs. • Le catene di ialuronato possono essere lunghe fino a 4 μm e possono coordinare 100 o più unità di proteoglicani. • Il proteoglicano della cartilagine possiede un dominio di legame all’ialuronato (indiretto) nelporzione N-terminale del polipeptide che si lega all’ialuronato con l’assistenza di una “link protein”. • Gli aggregati ialuronato-PGs possono avere pesi molecolari superiori ai 2 milioni di Dalton 41 Eparina Differenze di genere tra Eparan Solfati (HS) Proposed structural model of male and female mouse liver intact HS chains. The structure of male and female mouse liver HS chains has been predicted with combined data obtained from chain length heparin lyases digestion patterns, SAXHPLC disaccharide profile, percentage disaccharide composition and percentage of sulfated and N-unsubstituted disaccharides . Note: 3 repeats of duplicated GlcAGlcNAc, 4 repeats of triplicated GlcA-GlcNH 3 + and 2 repeats of triplicated GlcA-GlcNH 3 + (6S). Murali S, Leong DF, Jaslyn LJ, Cool SM, Nurcombe V. Comparative assessment of the effects of gender-specific heparan sulfates on mesenchymal stem cells. J Biol Chem. 2011 Mar 25. 42 Eparina nei granuli delle mast cells Schema della molecola di eparina a forma di piuma dei granuli delle mast cells. L’asse lungo è una proteina alla quale sono legate covalentemente molecole di glicosaminoglicani (GAGs). Ai GAGs sono legati non covalentemente istamina, serotonina ed enzimi proteolitici (chimasi di diversi tipi). (adattato da Majno & Joris: Cells,Tissues and Disease, Blackwell, 1996) 43 44 11 25/04/2012 Basofilia dell’eparina Colorazione Giemsa Struttura dell’aggregato di proteoglicani della cartilagine Mast cells nel tumore di Ehrlich Mast cells nel polmone di ratto normale 45 Il dominio N-terminale della “core protein” si lega ad una molecola di acido ialuronico (HA). Il legame è facilitato da una “link protein”, che si lega sia al disaccaride dell’ialurano che alla “core protein” dell’aggrecano. Ogni “core protein” dell’aggrecano ha sequenze 127 Ser-Gly alle quali sono aggiunte le catene di GAGs: 30 corte catene di cheratan solfato 97 catene di condroitin solfato più lunghe http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK21706/figure/A6576/ 46 Cartilagine Cartilagine La matrice della cartilagine è un materiale omogeneo principalmente composto da proteoglicani. I GAGs irraggiano dalla “core protein” come le setole di una spazzola. I principali GAGs della cartilaginee sono condroitin solfato (CS) e cheratan solfato (KS) 47 Un altro GAG della matrice della cartilagine è l’acido ialuronico, che funge da collante legando I PGs gli uni agli altri in grandi aggregati. 48 12 25/04/2012 AGGRECANO AGGRECANO L’aggrecano è il principale proteoglicano strutturale che si trova nella matrice extracellulare della cartilagine. L’aggrecano è il principale proteoglicano della cartilagine articolare. Questa molecola è importante per il funzionamento corretto della cartilagine articolare perchè fornisce una struttura gelatinosa idratata (mediante le sue interazioni con l’ialurano e con proteine di collegamento (“link”)) che conferisce alla cartilagine proprietà di resistenza ai carichi. E’ anche cruciale per la morfogenesi del condroscheletro durante lo sviluppo. Ha un peso molecolare >2,500 kDa. La proteina centrale (210-250 kDa) ha 100-150 catene di glicosaminoglicani (GAG) collegate. La maggioranza delle catene di GAG sono condroitin/dermatan solfato e le rimanenti sono di cheratan solfato. La molecola strutturale produce un gel rigido, deformabile in modo reversibile, che resiste alla compressione. Esso si combina con l’acido ialuronico per formare complessi macromolecolari di grandi dimensioni. L’aggiunta di piccole porzioni (0.1-2% w/w) di acido ialuronico ad una soluzione di aggrecano (2 mg/ml) provoca la formazione di un complesso con un aumentato volume idrodinamico (30-40%) e un dignificativo aumento della viscosità relativa della soluzione. L’aggrecano è un componente critico della cartilagine strutturale e della funzione delle articolazioni. 49 Aggrecano Kiani C, Chen L, Wu YJ, Yee AJ, Yang BB. Structure and function of aggrecan. Cell Res. 12:19-32, 2002. 50 I proteoglicani consistono di un “core” centrale proteico (marrone) e di una o più catene di glicosaminoglicani legati covalentement. HS: blu; CS/DS: giallo. I proteoglicani della membrana plasmatica o attraversano totalmente la membrana (proteine di membrana di tipo I) oppure sono legati ad un’ancora di GPI. Il grande proteoglicano a CS della cartilagine (aggrecano) forma un aggregato con l’ialuronato e proteina di collegamento. In The biochemistry of glycoproteins and proteoglycans [ed. W.J. Lennarz], p. 291. Plenum Press, New York.). 51 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/bookshelf/br.fcgi?book=glyco2&part=ch16&rendertype=figure&id=ch16.f1 I proteoglicani della matrice extracellulare sono di solito secreti, ma alcuni proteoglicani possono essere scissi proteoliticamente e rilasciatii dalla superficie cellulare (non illustrato http://www.ncbi.nlm.nih.gov/bookshelf/br.fcgi ?book=glyco2&part=ch16&rendertype=figure 52 &id=ch16.f2 13 25/04/2012 ECM - CARTILAGINE 53 54 Fluido Extracellulare (interstiziale) L’ambiente in cui le cellule vivono e “apprezzano” Proprietà Quasi isosmotico (isotonico) con il citoplasma Basso contenuto in proteine Tamponato con Bicarbonato Sodio e cloruro sono I principali ioni Matrice extracellulare della cartilagine. Nella cartilagine articolare sono presenti tre classi di proteine: collageni (sopratutto collagene di tipo II), proteoglicani (sopratutto aggrecano) e altre proteine non affini ai collageni (che includono le proteine di collegamento “link”, la fibronectina, e la proteina oligomerica della matrice della cartilagine) nonchè proteoglicani più piccoli (biglicano, decorina e fibromodulina). L’interazione fra i proteoglicani ad elevata carica negatica della cartilagine e le fibrille di collagene di tipo I è responsabile della resistenza alla tensione alla compressione del tessuto, che resiste ai carichi in vivo. Abbreviazioni: COMP: “cartilage 55 oligomeric matrix protein”. Fluidi x flebo I.V. Soluzione salina: 0.9% NaCl Ringer-Lactate (Hartmann’s) fornisce sodio, calcio, cloruro e bicarbonato in concentrazioni simili a quelle illustrate a ds. 56 Chen FH, Rousche KT, Tuan RS. Technology Insight: adult stem cells in cartilage regeneration and tissue engineering. Nat Clin Pract Rheumatol. 2:373-382, 2006. 14