Carenza di potassio – Ipokaliemia: sintomi e terapia

Carenza di potassio – Ipokaliemia: sintomi e terapia
L’ ipokaliemia corrisponde ad una carenza di potassio contenuto nel sangue con una concentrazione
plasmatica < 3.5mmol/L. Il potassio, elettrolita indispensabile per la contrazione muscolare, anche quella
del cuore, in dosaggi bassi può risultare fatale e provocare complicazioni cardiache.
1. Cause
2. Sintomi
3. Terapia
Cause
L’ipokaliemia può derivare da una perdita eccessiva di urine o da perdite del tubo digerente come diarrea,
vomito, o ancora a causa di un apporto insufficiente. L’assunzione di alcuni farmaci, quali diuretici, lassativi,
aspirina, digitalina, cortisone acquisito a lungo termine, possono ugualmente compromettere il dosaggio del
potassio nell’organismo. I sintomi di questa mancanza di potassio sono crampi muscolari, debolezza,
costipazione, aumento dello stimolo di urinare e della sete. Le complicazioni derivanti riguardano i problemi
cardiaci e anche i problemi del ritmo cardiaco. La carenza di potassio si può riscontrare in caso di
anoressia, disturbo che si accompagna con la provocazione del vomito dopo i pasti, o dopo un digiuno
prolungato.
Sintomi
La stanchezza è il sintomo più comune dell’ipokaliemia, seguito da crampi, mialgia e debolezza muscolare,
nause, costipazioni, gonfiore intestinale, poliuria e alcalosi metabolica. Una paralisi muscolare è anche
possibile. In caso di ipokaliemia grave si può riscontrare un’aritmia cardiaca, una perturbazione del ritmo
cardiaco che provoca il disequilibrio della frequenza, dell’intensità delle contrazioni e della sua regolarità: il
cuore perdendo gli elettroliti del potassio non riesce ad adempiere alle sue funzioni. Palpitazioni, vertigini,
polso lento o polso rapido, abbassamento della tensione arteriosa, dispnea, dolori al torace sono le
manifestazioni principali dell’aritmia cardiaca. Complicazioni gravi possono anche portare al decesso.
Terapia
Il dosaggio del potassio viene monitorato con un prelievo di sangue che ne consente di quantificare la
perdita. Constatata la diagnosi di ipokaliemia bisogna dapprima trattarne la causa e poi integrare il
potassio. La modalità e la quantità di potassio da somministrare dipende dal grado di ipokaliemia
constatato e dalle complicazioni cardiache generate. Per situazioni lievi che non rappresentano alcuna
urgenza, il trattamento consiste nel consumare alimenti ricchi di potassio ed eventualmente assumere
compresse di cloruro di potassio. In situazioni più più gravi il cloruro di potassio viene iniettato per
endovena.
Foto: © Nuno Andre- Shutterstock.com
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