Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas L’assetto organizzativo dell’azienda Dott. Federico Rotondo [email protected] Economia aziendale: lezione n. 15 La moderne teorie rappresentano una visione “uomocentrica” dell’azienda”, poiché le sue sorti appaiono legate in primo luogo alle capacità e alle competenze degli individui che vi operano Il fattore lavoro può essere articolato in due macro-classi: - lavoro di governo economico - lavoro direttivo ed esecutivo Tra le scelte fondamentali che competono al soggetto economico, la definizione dell’insieme di variabili organizzative che consentono di orientare il sistema umano agli obiettivi dell’azienda. Le variabili organizzative Spetta al SOGGETTO ECONOMICO “ordinare” il lavoro aziendale, ossia agire sulle variabili organizzative per definire un determinato assetto organizzativo, funzionale al raggiungimento del fine economico. I MECCANISMI OPERATIVI LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA GLI ELEMENTI IMMATERIALI La struttura organizzativa Definisce i criteri di divisione e coordinamento del lavoro in azienda. Inoltre esplicita, per ciascuna posizione, i comportamenti attesi (ruoli ufficiali). Il soggetto economico deve dare risposta a tre domande: INDIVIDUAZIONE DEGLI ORGANI chi? DEFINIZIONE FUNZIONI che cosa? E RESPONSABILITA’ che tipo di legami? DEFINIZIONE RELAZIONI E COORDINAMENTO Le fasi della progettazione della struttura organizzativa 1. Analisi delle attività elementari (compiti) 2. Suddivisione della pluralità di compiti in sottoinsiemi (divisione del lavoro) 3. Aggregazione delle unità organizzative in gerarchie (linee di comando) 4. Suddivisione dei compiti assegnati a ciascuna unità in posizioni 5. Attribuzione dei compiti alle singole posizioni (mansioni) I documenti formali • ORGANIGRAMMA: rappresentazione grafica degli organi e delle relazioni gerarchiche e di coordinamento. • MANSIONARIO: descrive le mansioni, ovvero i compiti attribuiti ad ogni posizione, in maniera più o meno dettagliata. • FLOW CHART: diagrammi di flusso. La struttura organizzativa assume varie configurazioni a seconda dei criteri scelti e del ruolo svolto dal vertice aziendale. CARATTERISTICHE PRINCIPALI • Struttura articolata orizzontalmente: esprime la divisione e specializzazione del lavoro a parità di livello; • Struttura articolata verticalmente: esprime il numero di livelli gerarchici tra il vertice aziendale e la base; • Grado di accentramento: esprime la modalità di distribuzione del potere decisionale all’interno della struttura; • Grado di formalizzazione: esprime il sistema di regole e procedure che guidano il comportamento di tutti i soggetti aziendali. Principali tipologie di struttura • Struttura elementare • Struttura funzionale • Struttura divisionale • Struttura matriciale • Struttura per progetto STRUTTURA ELEMENTARE Si caratterizza per la semplicità: dalla direzione generale, unico organo di potere, discendono le singole unità operative aggregate secondo criteri tecnici CARATTERISTICHE • Elevato grado di accentramento • Basso livello di formalizzazione • Articolazione orizzontale: criteri tecnici • Articolazione verticale: due livelli Garantisce un elevato grado di controllo e notevole flessibilità decisionale. Tipica delle aziende di piccola dimensione, ad es. aziende a conduzione familiare STRUTTURA ELEMENTARE STRUTTURA FUNZIONALE Le attività vengono aggregate in funzioni: specializzazione per competenze CARATTERISTICHE • Articolazione orizzontale: attività operative omogenee raggruppate in funzioni • Articolazione verticale: tre livelli • Funzioni operative e funzioni di staff Idonea per aziende con limitate varietà di prodotti e mercato di sbocco omogeneo. Vantaggi: efficienza operativa. STRUTTURA FUNZIONALE STRUTTURA DIVISIONALE Vengono costituite delle unità operative quasiautonome, le divisioni CARATTERISTICHE • Articolazione orizzontale: diversificazione di prodotto o di mercato • Articolazione verticale: quattro livelli • Supporto di organi di staff Idonea per aziende di maggiori dimensioni, altamente complesse, con una varietà di prodotti e diversi mercati di sbocco. Vantaggi: focalizzazione di risorse ed energie su determinati business STRUTTURA DIVISIONALE STRUTTURA MATRICIALE È la struttura più complessa, poiché prevede l’incrocio tra la dimensione verticale ed orizzontale CARATTERISTICHE • Non esiste l’unità di comando: è duplice • Specializzazione funzionale, ma anche risorse dedicate ai singoli business Complessi meccanismi di comunicazione, informazione, direzione e coordinamento. Un caso può essere rappresentato dalla struttura per progetto. STRUTTURA MATRICIALE I meccanismi operativi GLI ELEMENTI IMMATERIALI Si legano alla dimensione umana. Assume un peso particolare lo stile di direzione adottato, inteso quale insieme di principi e logiche alle quali si ispira il soggetto economico nella funzione di governo. Lo stile di direzione può essere: • autoritario: nessuna relazione direzione-subordinati. Il primo ordina, il secondo esegue • paternalistico: comportamento amichevole della direzione, volto tuttavia a sottomettere il subordinato privandolo di ogni senso critico • democratico-negoziale: la direzione coinvolge il subordinato nel processo decisionale e lo responsabilizza con gradi di autonomia • permissivo: ampia libertà lasciata ai subordinati