4 gli autori e le vittime dei reati I parte

LIBERA UNIVERSITA’ MARIA SS. ASSUNTA
Dipartimento di Giurisprudenza
Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi
sociali
ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI
Gli autori e le vittime
docente Maurizio BORTOLETTI a.a. 2012 -­‐ 2013
Gli autori dei reati
Per capire perché ogni giorno, in tutti i paesi del mondo, vengono
commessi dei reati, i sociologi hanno studiato le caratteristiche sociodemografiche di coloro che li compiono.
1.  Per lungo tempo hanno concentrato la loro attenzione sulla classe
sociale di appartenenza.
2.  Più recentemente il loro interesse si è spostato all’analisi dell’età e
del genere.
3.  OGGI : le indagini contemplano solitamente l’esame di
•  ETA’
•  GENERE
•  CLASSE SOCIALE
Gli autori dei reati
Altro aspetto di interesse è quello della organizzazione sociale
della devianza, cioè di come i devianti si organizzano per far fronte
alla complessità dell’essere deviante, del vivere da deviante, del
commettere atti devianti; in relazione :
1.  alla frequentazione reciproca al di fuori delle attività devianti
2.  all’associarsi per commetterli
3.  all’esistenza di una suddivisione del lavoro per delinquere o, di
più, di una organizzazione delinquenziale di tipo formale
Solitari – Colleghi – Pari – Squadre - Associazioni delinquenziali
Gli autori dei reati
LA CLASSE SOCIALE
•  Per definizione, i reati dei colletti bianchi vengono commessi dalle
persone delle classi medio alte.
•  Per gli altri, i sociologi hanno a lungo sostenuto che essi vengono
compiuti dagli appartenenti alle classi sociali svantaggiate. L’idea
che vi sia una relazione inversa fra la classe sociale e la disponibilità a
commettere reati emerge da teorie anche diverse : quella della
tensione, della sub-cultura o dell’etichettamento. In Italia, ci fu Vincenzo
Manzini ( 1905 ), ma anche recentemente Bandini e Gatti ( 1987 ) .
Gli autori dei reati
LA CLASSE SOCIALE
•  Negli ultimi 20 anni, basandosi sui dati di ricerche statunitensi, alcuni
studiosi hanno sostenuto l’esatto opposto : che non vi è cioè o quasi
alcuna relazione tra classe sociale e criminalità. Ma anche alcune
ricerche giovanili condotte con la tecnica dell’autoconfessione ( e non
sui condannati ) hanno confermato questa posizione.
•  IN REALTA’ : questi dati non sono così contraddittori come sembrano.
Infatti, i dati e le ricerche si riferiscono a violazioni delle norme assai
diverse. In Italia, come in tutti gli altri paesi europei occidentali, la
relazione fra classe sociale e tendenza a delinquere esiste ed è tanto
più forte quanto più grave è il reato.
Gli autori dei reati
IL GENERE
•  E’ una delle variabili più importanti per predire la criminalità : in
tutti i paesi è molto più probabile, infatti, che sia un maschio piuttosto
che una femmina a violare una norma penale.
•  Vi sono importanti differenze a seconda del tipo di reato : quanto è
più grave il reato, tanto è più probabile che a commetterlo sia un uomo.
•  Molti studiosi hanno sostenuto che nell’ultimo quarto di secolo la
criminalità femminile è aumentata molto di più di quella maschile.
Ma le spiegazioni che vengono date sono molto diverse :
–  per alcuni questo è avvenuto solo nei reati contro il patrimonio ed è
dovuto alle grandi trasformazioni che vi sono state nell’economia e
nella società;
–  per altri, l’aumento è generalizzato per tutte le categorie di reati ed è
dovuto all’affermarsi del movimento femminista ( Adler, 1975 ) .
Gli autori dei reati
IL GENERE
•  In Italia, come negli altri paesi europei occidentali, i mutamenti
dell’ultimo trentennio sono stati assai diversi a seconda del tipo di reato
e sembrano confermare la prima delle due tesi.
•  In una prospettiva comparata, le differenze rispetto ai Paesi di Africa,
Asia e America Latina sono rilevanti nella percentuale di donne
condannate per reati contro il patrimonio, mentre appare irrilevante per i
reati più violenti.
Gli autori dei reati
L’ETA’
•  160 anni fa, il belga Adolphe Quételet sostenne di essere riuscito a
ricavare dai suoi dati una vera e propria “ legge di sviluppo “ della “
tendenza al crimine “, che valeva per tutti i paesi europei : cresce
molto rapidamente verso l’età adulta, raggiunge un massimo e, in
seguito, decresce, ma lentamente, fino agli ultimi anni di vita.
•  Questo è ancor oggi :
–  confermato dai dati in nostro possesso per tutti quei reati a
commissione indistinta,
–  mentre è diversa per alcuni reati particolari : per quella che era
l’emissione di assegni a vuoto è più un altipiano che una
montagna.
Gli autori dei reati
L’ETA’
•  La tendenza comunque, in generale, varia molto a seconda della
fase del ciclo di vita e del tipo di reato ( pur conservando il profilo
della montagna ).
•  Inoltre, si può rilevare che, in tutti i paesi occidentali, nell’ultimo secolo
e mezzo vi è stato un abbassamento di 5 o 6 anni dell’età a cui più
frequentemente si commettono alcuni reati predatori ( furti e
rapine ).
•  In una prospettiva comparata, l’età modale ( quella del vertice della
montagna ) resta più alta, a volte anche decisamente per alcuni reati,
nei paesi in via di sviluppo, nonostante la gran parte della popolazione
abbia un’età media notevolmente inferiore a quella dei paesi
occidentali.
Gli autori dei reati
Alcune considerazioni generali:
1.  La quasi totalità degli autori (80-90%) sono di sesso maschile
2.  nella maggior parte dei reati violenti hanno un’età compresa tra i 21
e i 40 anni, mentre negli scippi è abbastanza consistente la
percentuale di giovanissimi
3.  la collaborazione tra più autori aumenta la probabilità del successo
del reato
Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L’indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per
capire la situazione della criminalità del paese, per l’ISTAT.
Gli autori dei reati
Alcune considerazioni territoriali:
1.  Al sud gli autori degli scippi e delle aggressioni sono molto più
giovani
2.  Al sud gli autori agiscono di più in complicità rispetto a quelli del nord
3.  Nei reati commessi al sud gli autori di scippi e rapine agiscono più
spesso usando il motorino
Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L’indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per
capire la situazione della criminalità del paese, per l’ISTAT.
Gli autori dei reati
In questo approccio si studiano i cicli di vita dei soggetti coinvolti nella
criminalità̀.
1.  I cambiamenti nel ciclo di vita influenzano sia la possibilità̀ di
commettere reati che quella di subirne.
2.  I cambiamenti che interessano in questo contesto sono quelli delle
abitudini quotidiane, non quelli morali.
A livello macro, i cambiamenti che interessano sono quelli legati alle
abitudini di divertimento, familiari, economici, del lavoro, ecc.
I cambiamenti macro più significativi da considerare sono quelli
legati alla occupazione, alle trasformazioni della famiglia.
Rossella Selmini, introduzione al Corso. I concetti fondamentali della sociologia giuridica, della devianza e del mutamento
sociale.
Gli autori dei reati
I cambiamenti macro più̀ significativi da considerare sono quelli
legati alla occupazione, alle trasformazioni della famiglia e in
particolare: tassi di occupazione e disoccupazione tassi di lavoro
femminile e giovanile tassi di separazioni e divorzi
Questi cambiamenti sono importanti per la criminalità̀:
1.  sono cresciute le probabilità̀ che le donne vengano aggredite e/o
derubate e che li appartamenti e le case, rimasti vuoti, siano più̀
accessibili.
2.  la distribuzione degli adulti in più̀ nuclei familiari ha comportato
maggiori opportunità̀ per i potenziali autori
3.  le persone che vivono sole sono aumentate e sono più̀ esposte al
rischio della criminalità̀.
Rossella Selmini, introduzione al Corso. I concetti fondamentali della sociologia giuridica, della devianza e del mutamento
sociale.
Gli autori dei reati
La probabilità di successo degli autori varia moltissimo a seconda dei
reati: diminuisce all’aumentare della gravità del reato e del
coinvolgimento della vittima e delle precauzioni prese per proteggere i
beni.
Ad esempio:
• 
Furto di oggetti personali
• 
Borseggio
• 
Furto in abitazione principale
• 
Scippo
• 
Rapina
• 
Furto di automobile
88,5%
75,9%
69,9%
66,0%
50,8%
43,6%
Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L’indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per
capire la situazione della criminalità del paese, per l’ISTAT.
Gli autori dei reati
La probabilità di successo degli autori varia moltissimo anche nel
territorio:
1.  Per il furto di oggetti personali è max. al centro 91,5% e min.
nelle isole 80,3%
2.  Per il borseggio è max. al nord-est 81% e min. nelle isole 70,4%
3.  Per il furto in abitazione principale è max. al sud 78,2% e min. al
nord-ovest 62,2%
4.  Per lo scippo è max. al nord-est 76,4% e min. al nord-ovest
57,1%
5.  Per la rapina è max. nelle isole 65,4% e min. al nord-est 12,5%
6.  Per il furto di automobile è max. nelle isole 50,3% e min. nel
nord-est
Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L’indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per
capire la situazione della criminalità del paese, per l’ISTAT.
Gli autori dei reati
1.  La quasi totalità degli scippi e delle rapine viene compiuta da estranei
2.  per le aggressioni aumenta la presenza delle persone conosciute
RELAZIONE CON L’AUTORE
Tutti estranei
Almeno una persona conosciuta
Altro, non so
Totale
Scippo
92,9
1,8
5,2
100,0
Rapina
85,4
14,0
100,0
Aggressione
65,1
33,0
1,9
100,0
Fonte: Istat, Indagine sulla Sicurezza dei Cittadini - Anno 1997-1998
e più il reato è grave, più stretta è la relazione
con la vittima (ad es. violenza sessuale)
Maria Giuseppina Muratore, Linda Laura Sabbadini, L’indagine di vittimizzazione: una fonte fondamentale per
capire la situazione della criminalità del paese, per l’ISTAT.
Fine della I parte
grazie