BELLANTE CENTRI STORICI Provincia Teramo Come arrivare A24 RM-TE uscita Teramo/ proseguire in direzione Pescara/ Roseto/ Castellalto/Giulianova/ Bellante da Napoli: uscita Cassino/ proseguire in direzione Sora/ Avezzano/ A25 direzione L’Aquila-Teramo/ A24 uscita Teramo/ proseguire in direzione Pescara/ Roseto/ Castellalto/ Giulianova/ Bellante Emergenze culturali Chiesa di S. Croce o S. Maria della Misericordia Costruita nel 1533, la chiesa di S. Croce presenta una facciata in laterizio caratterizzata dalla sovrapposizione di più interventi costruttivi effettuati in epoche diverse. L’edificio ha muratura in laterizio, presenta un tetto a capanna ed una sobria facciata con portale rinascimentale in pietra, della prima metà del 1500, sovrastato da un rosone e da un ampio finestrone centrale, entrambi murati, frutto del rifacimento avvenuto nel 1795 ad opera dell’architetto elvetico Fontana. In quell’anno la chiesa, inizialmente intitolata a S. Maria della Misericordia, assunse l’intitolazione a “Santa Croce” e subì una sopraelevazione, l’ampliamento del presbiterio, la costruzione della cupola e l’apertura di quattro grandi finestre trilobate sui lati. Dell’edificio cinquecentesco restano visibili la base della muratura in pietra sulla facciata e l’elegante portale in pietra bianca ad architrave piano leggermente BELLANTE BELLANTE CENTRI STORICI aggettante con montanti laterali e lunetta sovrastante coronata con protome d’angelo. Al centro della lunetta una nicchia con una statuetta della Madonna. Fig. 1 - Chiesa di S. Croce, facciata (Foto tratta da: www.abruzzointour.it) L’interno della chiesa, in stile tardo rococò, le cui preziose decorazioni si devono allo scultore romano Gioacchino Varlè, è a navata unica coperta da una volta a botte che termina con un’abside alla sommità della quale troneggia il gruppo scultoreo dell’esaltazione della croce. Nelle nicchie che movimentano la navata si trovano tre stucchi che raffigurano l’allegoria delle Virtù teologali (la fede, la speranza e la carità), mentre nei pennacchi della cupola sono rappresentati i quattro evangelisti con il leone ed il bue alati, l’angelo e l’aquila. Ai lati del presbiterio si possono ammirare le statue a grandezza naturale di Mosè a destra e S. Pietro a sinistra, mentre nella parte absidale si trova un coro ligneo del ‘700. Sulla controfacciata la cantoria ospita un antico e pregevole organo di fine settecento più volte rimaneggiato nei secoli e tuttora in funzione, sebbene necessiti di interventi di restauro. Nei transetti, arricchite da scenografiche decorazioni a stucco, si aprono quattro cappelle che ospitano preziose tele tra cui l’Adorazione dei Magi del 1793 del pittore tardo-manierista napoletano Fabrizio Santafede. BELLANTE BELLANTE CENTRI STORICI Inoltre vediamo altre tre grandi tele settecentesche dell’artista ascolano Nicola Antonio Monti che rappresentano la Madonna del Rosario, la Abigail che pacifica David e Rebecca al pozzo alle quali si sono aggiunte, per recente attribuzione, la Crocifissione e la Madonna, il Bambino e le anime purganti. Sull’altare della Madonna del Rosario una bella pala, datata tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, con la Vergine con il Bambino che appare a S. Francesco, Tobia e l’angelo. Ai lati del presbiterio sono collocate le statue a grandezza naturale di Mosè e S. Pietro. La chiesa è affiancata da un’alta torre che svolge la duplice funzione di campanile e torre civica. Alla sua sommità svetta un’imponente e caratteristica banderuola con alla base le iniziali dei quattro punti cardinali e sui lati da una parte il simbolo della croce, dall’altra lo stemma del paese con l’iscrizione “Universitas Bellanti”. Cappella di S. Maria della Misericordia Attigua alla chiesa di S. Croce è la Cappella di S. Maria della Misericordia al cui interno si conserva la statua della Madonna della Misericordia. Assisa in trono con bambino, in atteggiamento adorante, la statua della Vergine, realizzata in terracotta policroma, può essere datata al XVI secolo ed attribuita alla bottega di Giovan Francesco Gagliardelli. Si narra che quest’opera fu voluta dalla nobile Giovanna d’Aragona (della quale ritrarrebbe le sembianze) come ex voto alla Madonna per aver liberato il paese dal flagello del colera. Il trono è in legno dorato ed è sormontato da una imponente cornice in argento. Le pesanti dorature ed il ridondante trono fanno pensare ad un adattamento barocco. Il viso dai tratti gentili e al tempo stesso vigorosi, il gesto delicatissimo delle mani che appena si BELLANTE BELLANTE CENTRI STORICI sfiorano, lo sguardo di materna tenerezza verso il Bambino stentano ad intonarsi con il pesante modellato dei panneggi e la estrema definizione della cromia. Secondo una leggenda, il Bambino in braccio alla Vergine non sarebbe quello originale, poichè quest’ultimo sottratto dai briganti nel Settecento sarebbe successivamente finito in braccio alla Madonna dei Lumi di Civitella del Tronto. Tale notizia, sebbene desunta dalla tradizione popolare, potrebbe avere un fondo di verità poiché il Bambino in oggetto appare di fattura diversa e meno ricercata rispetto alla Madre e presenta un diverso cromatismo. Fig. 2 – Cappella di S. Maria della Misericordia, Statua della Madonna della Misericordia (foto tratta da: www.bellantewiva.org) Questo manufatto ha un discreto interesse artistico ed un enorme valore devozionale; i fedeli del paese, infatti, riconoscono la Madonna della Misericordia come patrona accanto a S. Atanasio e a S. Francesco di Paola e, in occasione della festa, ogni venticinque anni, la portano in processione per le vie del paese. BELLANTE BELLANTE CENTRI STORICI Ricca e prestigiosa è la collezione di argenti della chiesa che vanta una pregevole e preziosa croce processionale in argento dorato attribuita alla scuola di Nicola da Guardiagrele ed un’ostensorio ottocentesco in argento. Organo della chiesa di S. Croce e S. Maria della Misericordia L’organo (cm. 700 x 280 x 140 ca.) della chiesa parrocchiale di S. Croce e S. Maria della Misericordia a Bellante è probabilmente il frutto di una ristrutturazione condotta nel 1848 su uno strumento precedente, come testimonia anche un cartiglio nel quale viene altresì indicato l’autore in una fabbrica di organi di Atri. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Informazioni: Municipio tel. 0861-6170304 BELLANTE