Mappe e sistemi La didattica metacognitiva nelle discipline di studio Uno dei modi attraverso i quali la mente è in grado di cogliere informazioni sul mondo che la circonda è quello di reagire a l l e d i f fe re n z e ; u n a l t r o c o n s i s t e n e l c o n f r o n t a re diversi dati sensoriali; un altro consiste nel tradurre un evento utilizzando diversi linguaggi sinonimi. L’apprendimento avviene, essenzialmente, per immersione in un magma di differenze. Per questo ogni buon approccio educativo d ov r e b b e g u i d a r e all’affinamento delle capacità di cogliere differenze, strutture, similitudini, per giungere alle descrizioni e alla consapevolezza di muoversi, quando si parla, all’interno di una cornice linguistica che parla delle cose e non delle relazioni tra le cose. Esistono molte buone ragioni per dire che la trasmissione diretta di contenuti disciplinari attraverso la loro descrizione o spiegazione non predispone agli apprendimenti oltre, ma è ovvio, a non favorire un efficace consolidarsi delle competenze metacognitive. Ciò accade perché la descrizione e la spiegazione dovrebbero stare al termine di un processo: sono lo strumento attraverso il quale si dà un significato al magma di differenze col quale la mente costruisce la sua esperienza logica, analitica, e allo stesso tempo la smonta per metterla in discussione. Dovrebbero rappresentare una conquista e non uno strumento di conquista. La filosofia del linguaggio ha individuato alcuni strumenti per rappresentare i linguaggi naturali attraverso un linguaggio formale in grado di esprimere sia contenuti formali sia contenuti sintattici. Non è difficile adattare i linguaggi formali in modo da renderli utili nel progetto educativo e didattico così da consentire agli alunni di co gliere le strutture e le funzioni grammaticali operando direttamente a partire dalla spontanea attitudine del pensiero a individuare differenze. Le attività didattiche che meglio di altre consentono di rovesciare l’antica e viziosa abitudine di anteporre, nel progetto didattico, i contenuti alle competenze cioè alle capacità di modulare la mente tra le cose sono le attività laterali, quelle che, anziché dividere i saperi disciplinari, sono in grado di cogliere in essi analogie, omologie e strutture comuni. Le co m p et e n ze, e sse n zialmen t e, so n o semp re competenze metacognitive e programmare un progetto didattico a partire dalle competenze significa individuare aree trasversali dove le attività laterali possano consentire quell’osmosi cognitiva di cui si è detto. È stato detto, parafrasando Bateson, c h e l a m e n t e t e n d e a c o g l i e re informazioni dal mondo attraverso la t ra d u z i o n e d i u n l i n g u a g g i o i n linguaggi sinonimi. Questo legame tra diversi linguaggi è ciò che consente di articolare un ampio lavoro partendo da un ventaglio di competenze che insistono su discipline diverse avvicinandole tra loro È in questo modo che si recupera l’unità di fondo che lega discipline solo apparentemente lontane. MAPPE CONCETTUALI Cosa sono e come si costruiscono Il teorico delle mappe concettuali Le mappe concettuali sono state teorizzate da Joseph Novak Joseph Novak è un biologo che è passato dalla didattica della biologia alle ricerche sui processi di apprendimento dei concetti. Attualmente è professore emerito alla Cornell University e senior researcher al Florida institute of human & Machine Cognition. Novak si inserisce nel solco del pensiero costruttivista. Che cos’è il costruttivismo Il costruttivismo è un approccio teorico che considera la conoscenza come un sistema di relazione tra soggetto e oggetto. Per i costruttivisti non esiste un ordine esterno indipendente dall’osservatore. L’apprendimento non è il passaggio della realtà da una posizione esterna a una interna al soggetto. Il sapere non può essere considerato oggettivo e non può essere ricevuto passivamente. La conoscenza nasce dalla relazione tra soggetto e realtà. Il milieu culturale costruttivista George Herbert Mead Jean Piaget Humberto Maturana Francisco Varela Heinz Von Foerster Paul Watzlavick Lev Vygotskij Gregory Bateson Ludwig Wittgenstein La mappa concettuale Le mappe concettuali sono strumenti grafici che rappresentano e organizzano le conoscenze. Hanno due componenti: I concetti Le parole di collegamento Le frecce di collegamento I concetti Un concetto è un etichetta riferita alla percezione di regolarità, modelli, forme nella realtà. I concetti possono essere oggetti o eventi (in senso lato). Le parole e le frecce di collegamento Le parole di collegamento sono quei verbi, congiunzioni o preposizioni che legano due o più concetti; La freccia con la punta unisce le parole di collegamento ai concetti; La freccia senza punta unisce i concetti alle parole di collegamento. Per fare una mappa concettuale serve… individuare chiaramente la "domanda focale", ovvero il tema che si sta descrivendo e che circoscrive l'ambito di analisi; svilupparla; adottare una logica di realizzazione di tipo connessionista: prima avviene l'identificazione dei concetti, poi la creazione delle relazioni associative tra di essi. riuscire a collegare i diversi argomenti in modo chiaro e corretto Altre forme di rappresentazione concettuale Tra le altre forme di rappresentazione concettuale abbiamo: il diagramma a blocchi e il diagramma di flusso, usati soprattutto in informatica; le mappe mentali, in cui i legami non hanno carattere cognitivistico - sono usate soprattutto in ambito creativo; le mappe strutturali, che sono mappe concettuali con elementi in grado di mostrare la struttura dell’informazione da apprendere – sono usate soprattutto a scuola. Diagramma a blocchi Diagramma di flusso Mappe mentali Mappe strutturali Le parole e le relazioni Linguaggio ➸ Cose Relazioni ➸ Oltre il linguaggio La comprensione del testo scritto La comprensione delle relazioni tra i vari concetti presenti in un’unità di apprendimento avviene cogliendo la struttura delle relazioni tra i concetti espressi attraverso etichette lessicali. Le parole chiave dell’apprendimento dei contenuti di un testo sono: Lessico Relazioni interne Concetti Mappe e sistemi La didattica metacognitiva nelle discipline di studio