software per la mente mod 2 - IC Giuseppe Micali, Livorno

Mappe e
sistemi
La didattica metacognitiva nelle
discipline di studio
Uno dei modi attraverso i quali
la mente è in grado di cogliere
informazioni sul mondo che la
circonda è quello di reagire
a l l e d i f fe re n z e ; u n a l t r o
c o n s i s t e n e l c o n f r o n t a re
diversi dati sensoriali; un altro
consiste nel tradurre un evento
utilizzando diversi linguaggi
sinonimi.
L’apprendimento avviene,
essenzialmente, per
immersione in un magma di
differenze. Per questo ogni
buon approccio educativo
d ov r e b b e g u i d a r e
all’affinamento delle capacità
di cogliere differenze,
strutture, similitudini, per
giungere alle descrizioni e alla
consapevolezza di muoversi,
quando si parla, all’interno di
una cornice linguistica che
parla delle cose e non delle
relazioni tra le cose.
Esistono molte buone ragioni per dire
che la trasmissione diretta di contenuti
disciplinari attraverso la loro descrizione
o spiegazione non predispone agli
apprendimenti oltre, ma è ovvio, a non
favorire un efficace consolidarsi delle
competenze metacognitive. Ciò accade
perché la descrizione e la spiegazione
dovrebbero stare al termine di un
processo: sono lo strumento attraverso
il quale si dà un significato al magma di
differenze col quale la mente costruisce
la sua esperienza logica, analitica, e allo
stesso tempo la smonta per metterla in
discussione. Dovrebbero rappresentare
una conquista e non uno strumento di
conquista.
La filosofia del linguaggio ha individuato
alcuni strumenti per rappresentare i
linguaggi naturali attraverso un linguaggio
formale in grado di esprimere sia contenuti
formali sia contenuti sintattici. Non è
difficile adattare i linguaggi formali in modo
da renderli utili nel progetto educativo e
didattico così da consentire agli alunni di
co gliere le strutture e le funzioni
grammaticali operando direttamente a
partire dalla spontanea attitudine del
pensiero a individuare differenze.
Le attività didattiche che meglio di altre consentono
di rovesciare l’antica e viziosa abitudine di anteporre,
nel progetto didattico, i contenuti alle competenze cioè alle capacità di modulare la mente tra le cose sono le attività laterali, quelle che, anziché dividere i
saperi disciplinari, sono in grado di cogliere in essi
analogie, omologie e strutture comuni. Le
co m p et e n ze, e sse n zialmen t e, so n o semp re
competenze metacognitive e programmare un
progetto didattico a partire dalle competenze
significa individuare aree trasversali dove le attività
laterali possano consentire quell’osmosi cognitiva
di cui si è detto.
È stato detto, parafrasando Bateson,
c h e l a m e n t e t e n d e a c o g l i e re
informazioni dal mondo attraverso la
t ra d u z i o n e d i u n l i n g u a g g i o i n
linguaggi sinonimi. Questo legame tra
diversi linguaggi è ciò che consente di
articolare un ampio lavoro partendo da
un ventaglio di competenze che
insistono su discipline diverse
avvicinandole tra loro È in questo modo
che si recupera l’unità di fondo che lega
discipline solo apparentemente lontane.
MAPPE
CONCETTUALI
Cosa sono e come si costruiscono
Il teorico delle mappe
concettuali
  Le mappe concettuali sono state
teorizzate da Joseph Novak
  Joseph Novak è un biologo che è passato
dalla didattica della biologia alle ricerche
sui processi di apprendimento dei
concetti. Attualmente è professore
emerito alla Cornell University e senior
researcher al Florida institute of human &
Machine Cognition.
  Novak si inserisce nel solco del pensiero
costruttivista.
Che cos’è il costruttivismo
  Il costruttivismo è un approccio teorico che
considera la conoscenza come un sistema di
relazione tra soggetto e oggetto.
  Per i costruttivisti non esiste un ordine esterno
indipendente dall’osservatore.
  L’apprendimento non è il passaggio della
realtà da una posizione esterna a una interna
al soggetto.
  Il sapere non può essere considerato oggettivo
e non può essere ricevuto passivamente.
  La conoscenza nasce dalla relazione tra
soggetto e realtà.
Il milieu culturale
costruttivista
  George Herbert Mead
  Jean Piaget
  Humberto Maturana
  Francisco Varela
  Heinz Von Foerster
  Paul Watzlavick
  Lev Vygotskij
  Gregory Bateson
  Ludwig Wittgenstein
La mappa concettuale
  Le mappe concettuali sono strumenti
grafici che rappresentano e organizzano
le conoscenze.
  Hanno due componenti:
  I concetti
  Le parole di collegamento
  Le frecce di collegamento
I concetti
  Un concetto è un etichetta riferita alla
percezione di regolarità, modelli, forme
nella realtà.
  I concetti possono essere oggetti o eventi
(in senso lato).
Le parole e le frecce di
collegamento
  Le parole di collegamento sono quei
verbi, congiunzioni o preposizioni che
legano due o più concetti;
  La freccia con la punta unisce le parole di
collegamento ai concetti;
  La freccia senza punta unisce i concetti
alle parole di collegamento.
Per fare una mappa
concettuale serve…
  individuare chiaramente la "domanda
focale", ovvero il tema che si sta
descrivendo e che circoscrive l'ambito di
analisi;
  svilupparla;
  adottare una logica di realizzazione di
tipo connessionista: prima avviene
l'identificazione dei concetti, poi la
creazione delle relazioni associative tra
di essi.
  riuscire a collegare i diversi argomenti in
modo chiaro e corretto
Altre forme di
rappresentazione concettuale
  Tra le altre forme di rappresentazione
concettuale abbiamo:
 
il diagramma a blocchi e il diagramma
di flusso, usati soprattutto in
informatica;
  le mappe mentali, in cui i legami non
hanno carattere cognitivistico - sono
usate soprattutto in ambito creativo;
  le mappe strutturali, che sono mappe
concettuali con elementi in grado di
mostrare la struttura dell’informazione
da apprendere – sono usate soprattutto
a scuola.
Diagramma a blocchi
Diagramma di flusso
Mappe mentali
Mappe strutturali
Le parole e le relazioni
 Linguaggio ➸ Cose
 Relazioni ➸ Oltre il
linguaggio
La comprensione del testo
scritto
  La comprensione delle relazioni tra i vari
concetti presenti in un’unità di
apprendimento avviene cogliendo la
struttura delle relazioni tra i concetti
espressi attraverso etichette lessicali.
  Le parole chiave dell’apprendimento dei
contenuti di un testo sono:
  Lessico
  Relazioni interne
  Concetti
Mappe e
sistemi
La didattica metacognitiva nelle
discipline di studio