Amore e controllo: i due nemici
Buongiorno,
Chiedo cortesemente un aiuto/parere sulla situazione che sto vivendo.
Premetto che non ho grande esperienza in fatto di psicoterapia ed argomenti quali depressione,
stati di ansi, attacchi di panico etc.. Ne sono venuta a conoscenza, ed ho cercato di
approfondire attraverso siti internet per capire meglio.
Da circa tre mesi sto frequentando un uomo (42 anni) con cui ho stabilito un bellissimo rapporto
fatto di intesa, rispetto reciproco e passione, una cosa che non mi succedeva da anni; in più, il
rapporto è nato in un momento di tranquillità emotiva per entrambi (le storie vecchie erano finite
da qualche anno per tutti e due)ed eravamo pronti ad aprirci ad un nuovo amore. E così è stato.
Lui mi ha coinvolto nella sua vita, facendomi partecipare alle sue attività, coinvolgendomi con i
suoi amici e passando qualche giorno bellissimo all'estero. Queste cose erano quasi 10anni
che non le faceva con una donna, dopo la sua ultima convivenza non aveva mai più coinvolto
nessuna nel suo mondo.
Il suo mondo....forse questo è il problema. E un uomo super impegnato, sveglia alle 5.15 e da lì
è tutto un susseguirsi di attività (cane-lavoro ufficio-cane-studio) fino alla sera in cui cade
stremato! Poi dorme male e tutto ricomincia (compreso sabato e domenica!) non stacca mai!
Figlio unico, madre molto presente oggi (in infanzia non so quanto)ma che comunque ha
sempre preteso il massimo e lui da quando ha 6 anni ha sempre vissuto profondi sensi di colpa
e senso del dovere. Ha vissuto durante l'università un brutto periodo con attacchi di panico. Ora
fa un lavoro d'ufficio più per far star tranquilli i suoi. La sua grande passione è un'altra che
coltiva la sera e sabato e domenica. Non ha il coraggio di mollare l'ufficio x sensi di colpa.
Mi dice che tutto quello che fa lui non può fare a meno di farlo al 200%!
Ora mi dice che da qualche giorno sente dentro nei confronti della relazione tra noi un forte
senso di inadeguatezza, un senso di colpa per non farmi vivere un rapporto d'amore "come si
deve", cioè dedicandomi quel tempo che lui non ha, facendo più cose assieme e diverse da
quelle che fa lui di solito. Ha tentato di organizzare qualcosa con me la sera ma non è riuscito
ad incastrare le cose, organizzarle. E questo lo ha buttato giù.
A lui fa male stare assieme a me vedendo che tante volte alla sera non ha nemmeno l'energia
per parlare e per fare sesso come dovrebbero due persone che si stanno conoscendo e si
piacciono molto.
Io a lui non ho mai chiesto nulla, né cambiare la sua vita, ho sempre apprezzato molto ciò che
riusciva a darmi. Gli ho detto che cmq il suo amore ha sempre appagato appieno i miei bisogni
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e che non ho bisogno di altro di tangibile! L'ho sempre sentito molto presente nei miei confronti!
Forse, l'unica cosa, mi ha fatto capire che io lo chiamavo poco, era sempre lui (ma io non
volevo disturbare..).
Mi ha esternato il suo stato d'animo attuale che lo fa star male e abbiamo concordato
serenamente di dare uno stop alla relazione, non sapendo se sarà temporaneo o definitivo.
Io ho paura di perderlo, non vorrei assolutamente perché è una persona speciale e mi fa star
molto bene!
Le chiedo gentilmente un AIUTO su come mi devo comportare ora in questa situazione,
lasciarlo da solo a pensare senza mai contattarlo o fargli sentire tutto il mio amore e
comprensione?
Molte grazie
Mi viene in mente una cosa triste: forse per quest'uomo non c'è spazio per l''amore. E non certo
per i numerosi impegni. Se mai gli impegni gli servono per non fare spazio all'amore. Non
perché non ne abbia bisogno: tutti ne abbiamo. Ma per paura. E attenzione: l'amore non fa
paura solo perché lo si può perdere, ma anche perché ci si può perdere. Nel caso del tuo
innamorato ho l'impressione che intervanga parecchio la paura di essere trasformato, perché i
sentimenti trasformano, trascinano altrove, fanno perdere il controllo di sé, della propria vita e
dell'altro. Lui è un uomo che ha bisogno di sentire il potere su di sé, per essere sempre al 200%
delle possibilità. Qualsiasi cosa intervenga a mettere in crisi questo equilibrio nel suo sistema, è
un pericolo da tenere a bada. Tu compresa, o meglio i sentimenti in ballo.
E' chiaro, le mie sono supposizioni, la realtà è un'altra cosa. Ma questo è ciò che mi suggerisce
la tua lettera. Perché il mondo straripa di paura, ce l'abbiamo tutti e abbandonarsi all'amore è
un atto di coraggio e di follia insieme, forse più di follia. Una giornata faticosa (fino allo stremo)
è tutto sommato controllabile e sopportabile; un sentimento d'amore è invece rovinoso ed
imprevedibile, doloroso, disequilibrante.
Non puoi far nulla per lui, se lui non vuole. tu pensa a far qualcosa per te, fai tutto quello che i
sentimenti ti orteranno a fare, anche senza nessuna garanzia di coronare l'amore. Se lui non è
completamente sordo, sentirà. In caso contrario, tu avrai comunque vissuto coraggiosamente.
Auguri e saluti cari.
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