Propagazione in presenza di discontinuità: Riflessione e Rifrazione 1 Va l e r i a P e t r i n i , P h . D . S t u d e n t DEIS/ARCES - Fondazione Ugo Bordoni [email protected] Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Introduzione 2 Una corretta caratterizzazione dei collegamenti radio non può prescindere dallo studio di alcuni fenomeni che possono influenzare la propagazione in spazio libero: Presenza di ostacoli che si frappongono tra le antenne provocando una ostruzione alla libera propagazione del fronte d’onda Atmosfera terrestre che può portare significative differenze dalla propagazione ideale, provocando un aumento di attenuazione soprattutto ad alte frequenze ma anche effetti di deviazione della direzione di propagazione Ellissoide terrestre che è l’ostacolo più evidente sul quale poggiano le antenne. Le presenza del suolo genera una discontinuità tra dielettrici (atmosfera e terreno) Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Propagazione in presenza di ostacoli 3 L’onda elettromagnetica subisce diverse interazioni con l’ambiente di propagazione reale prima di giungere al ricevitore; i fenomeni più importanti sono: 1. Riflessione 2. Rifrazione (Trasmissione) 3. Diffrazione 4. Diffusione (Scattering) Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Obiettivo 4 Vogliamo studiare l’effetto di una discontinuità data da un piano di separazione tra mezzi omogenei. Considereremo il caso di una superficie di separazione tra due semispazi omogenei: qui il segnale incidente verrà sia riflesso che trasmesso e vedremo come calcolare le parti riflesse e trasmesse. A tale scopo applicheremo le condizioni di continuità sulla superficie di separazione tra mezzi Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Ipotesi 5 Per semplificare la trattazione di queste situazioni si ricorre al concetto di ONDA PIANA LOCALE: Si ammette che ciascun raggio incidente abbia in tutti i punti un comportamento analogo a quello di un’onda piana TEM avente in tutto lo spazio le medesime condizioni di incidenza valide localmente per il raggio Ogni raggio incidente sulla superficie di discontinuità dà luogo ad un raggio riflesso e ad uno rifratto che dipendono dalle caratteristiche elettromagnetiche dell’oggetto in un intorno del punto di riflessione e dalle proprietà del campo incidente nel punto di riflessione Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Definizione del problema 6 Si considerino due semispazi costituiti da due mezzi normali, il primo di caratteristiche ε 1 , μ 1 e σ 1 , il secondo con caratteristicheε2, μ2 e σ2 La superficie di separazione è data dal piano x=0 onda piana uniforme con componenti del vettore di propagazione entrambe positive. Si assume che il campo incidente sia dato da un’ Si indichino il pedice “i” le grandezze, note, relative al campo incidente, coi pedici “r” e “t” le grandezze relative alle onde riflesse e trasmesse Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Condizioni di continuità (1) 7 Le equazioni di Maxwell sono definite in volumi nei quali si assume che le proprietà del materiale siano descritte da funzioni continue ed infinitamente derivabili E’ importante descrivere le condizioni a cui devono soddisfare i campi sulle superfici di discontinuità (presenza di discontinuità di prima specie), sulle quali non è possibile applicare le equazioni di Maxwell, perché in tali punti non è possibile calcolare la derivata Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Condizioni di continuità (2) 8 Facciamo riferimento alle equazioni di Maxwell scritte in forma integrale: Le densità superficiali di carica e le correnti superficiali sono: Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Condizioni di continuità (3) 9 Consideriamo le componenti tangenti dei campi Supponendo che nel volume ΔV esista una corrente con densità volumetrica costante e che il volume ΔV al quale sono applicate le equazioni di Maxwell sia abbastanza piccolo da avere i campi costanti sulle due superfici ΔS e Δn→0, le equazioni di continuità risultano: nˆ × ( E1 − E 2 ) = −J mS nˆ × ( H1 − H 2 ) = J S Università degli Studi di Bologna - DEIS € Valeria Petrini - Propagazione M Riflessione e rifrazione (1) 10 Consideriamo quindi un’onda piana uniforme incidente sul piano di separazione tra i due mezzi E i = E i0 ⋅ e −Si ⋅r ⇒ H i = H i0 ⋅ e −Si ⋅r = € € € € € € € Si × E i0 −Si ⋅r ⋅e jωµ1 S = a + jk S: a: k: r: vettore vettore vettore vettore di propagazione attenuazione di fase posizione Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Riflessione e rifrazione (2) 11 I campi riflesso e trasmesso necessari per scrivere le condizioni di continuità sono: € € E r = E r0 ⋅ e −S r ⋅r Er = Et0⋅ e −S t ⋅r ⇒ H r = H r0 ⋅ e ⇒ Ht = Ht 0 ⋅ e −S r ⋅r −S t ⋅r Sr × E r0 −Sr ⋅r = ⋅e jωµ1 St × E t 0 −St ⋅r = ⋅e jωµ2 Le incognite sono i coefficienti di ampiezza dei campi ed i vettori di propagazione. Per ottenere i loro valori si impongono le condizioni di continuità sul piano x=0 : Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Riflessione e rifrazione (3) 12 τ i0 H ⋅e −S i ⋅r τ r0 +H ⋅e −S r ⋅r τ t0 = H ⋅ e −St ⋅r Affinché questa condizione sia verificata, i fattori esponenziali devono essere uguali tra loro: € Si ottengono quindi dei vincoli sulle componenti dei vettori di propagazione che devono valere sul piano di separazione tra i mezzi Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Onda riflessa (1) 13 Ricordando che per un’onda piana uniforme senza perdite, l’ultima condizione impone: ( Da cui risulta: € a = 0e che il mezzo 1 è ) Si ⋅ r = Sr ⋅ r ⇒ jk i ⋅ r = ar + jk r ⋅ r € ⎧ ar ⋅ r = 0 ⎨ ⎩ k r ⋅ r = k i ⋅ r Si può dimostrare che, per la prima relazione solo la soluzione ar = 0 è compatibile con il problema € anche l’onda riflessa è un’onda piana uniforme € come l’onda incidente ⇒ Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Onda riflessa (2) 14 Essendo: k r = k i = ω µ1ε1 Dalla seconda relazione segue: € E’ possibile dimostrare che l’onda piana riflessa è sempre dello stesso tipo di quelle incidente, qualunque sia il mezzo da cui proviene (con o senza perdite) Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Onda trasmessa(1) 15 Per quanto riguarda l’onda trasmessa dal mezzo 1 al mezzo 2 abbiamo: ⎧ at ⋅ r = 0 ⎨ ⎩ k t ⋅ r = k i ⋅ r Essendo i mezzi in cui si propagano le due onde, differenti, l’onda trasmessa può quindi essere indifferentemente uniforme o €evanescente ma deve comunque rispettare la continuità delle componenti tangenti del vettore di propagazione: k i sin θ i = k t sin θ t ⇒ sin θ t = Università degli Studi di Bologna - DEIS € ki kt sin θ i Valeria Petrini - Propagazione M Onda trasmessa(2) 16 Consideriamo il secondo mezzo Caso 1: onda trasmessa senza perdite piana uniforme (at = 0) € Questa relazione è valida sempre, qualunque siano le caratteristiche, dielettriche e magnetiche, dei mezzi Per materiali dielettrici in cui risulta: µi = µ0 e ε i = ε 0ε ri = ε 0 n i con (i=1,2) n1 sin θ i = n 2 sin θ t € Università degli Studi di Bologna - DEIS € Legge di Snell € Valeria Petrini - Propagazione M Onda trasmessa(3) 17 Caso 2: onda trasmessa piana evanescente Il passaggio dalla situazione in cui l’onda trasmessa è piana uniforme a quella in cui è piana evanescente si ha per quel particolare valore dell’angolo di incidenza, detto angolo critico (indicato con ϑc) per cui vale: Oltre l’angolo critico l’onda trasmessa è quindi evanescente: n2 ϑ c = arcsin n1 Per poter parlare di angolo critico deve essere n1>n2 € Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Onda trasmessa(4) 18 1 cosθ t = ± 1 − sin θ t = ± j sin θ t −1 = − j n12 sin 2 θ i − n 22 ⇒ n2 2 2 ⇒ kxt = k 0 n 2 cosθ t = − jk0 n12 sin 2 θ i − n 22 x del vettore di propagazione, si ha propagazione nella direzione di z ma attenuazione nella direzione € x nonostante il mezzo sia senza perdite e quindi l’onda è evanescente Dall’espressione della componente lungo x crescente, essa rimane sostanzialmente confinata nel semispazio inferiore. Si parla quindi di riflessione totale del campo Poiché la potenza attiva si attenua per Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Formule di Fresnel (1) 19 Si sono trovate le relazioni tra i vettori di propagazione delle onde incidente, riflessa e trasmessa ma non le relazioni tra le ampiezze dei campi Per fare ciò si sfrutta la linearità delle equazioni di Maxwell e si scompone il problema in due parti indipendenti più semplici da analizzare Ruotando il sistema di riferimento in modo tale che non ci siano variazioni lungo y, il piano x-z è assunto come piano di incidenza Le equazioni di continuità sono divise in due gruppi indipendenti, quelle per cui l’unica componente di campo elettrico è parallela a y (TE) e quelle per cui tale relazione è valida per il campo magnetico (TM) Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Formule di Fresnel (2) 20 Campo TE: ⎧ E = E e − j k i ⋅r yˆ i0y ⎪ ⎨ 1 ˆ 1 H = k × E = − E i0y e − j k i ⋅r ξˆ ⎪ i η1 η1 ⎩ € Campo TM: Università degli Studi di Bologna - DEIS ⎧⎪ H = H e − j k i ⋅r yˆ i0y ⎨ ⎪⎩ E = η1H × kˆi = η1H i0y e − j k i ⋅r ξˆ € Valeria Petrini - Propagazione M Formule di Fresnel (3) 21 La direzione di propagazione è la stessa per i campi TE e TM, cioè quella del vettore di propagazione ki ; quello che cambia sono le caratteristiche della propagazione nella direzione ortogonale alla superficie di separazione € E’ possibile ora calcolare i coefficienti di riflessione e trasmissione nei due casi Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Caso TE (1) 22 Imponendo le condizioni di continuità si ha: I coefficienti di riflessione e di trasmissione sono: € E ry ρTE η2 cosθ i − η1 cos θ t n1 cos θ i − n 2 cosθ t = = = E iy η2 cosθ i + η1 cos θ t n1 cos θ i + n 2 cosθ t τ TE E ty 2η2 cos θ i 2n1 cos θ i = = = E iy η2 cosθ i + η1 cos θ t n1 cos θ i + n 2 cosθ t Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Caso TE (2) 23 Applicando la legge di Snell: ⎛ n1 ⎞ 2 n1 ⎛ n 2 ⎞ 2 n1 2 sin θ t = sin θ i ⇒ cosθ t = 1 − ⎜ sin θ i ⎟ = ⎜ ⎟ − sin θ i n2 n 2 ⎝ n1 ⎠ ⎝ n 2 ⎠ € ⇒ ρTE = ⎛ n 2 ⎞ 2 cosθ i − ⎜ ⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1 ⎠ ⎛ n 2 ⎞ 2 cosθ i + ⎜ ⎟ − sin 2 θ i ⎝ n1⎠ Introducendo l’angolo di elevazione : € Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Caso TE (3) 24 Il coefficiente di riflessione per il caso TE risulta: ρTE = ⎛ n 2 ⎞ 2 senθ − ⎜ ⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ ⎛ n 2 ⎞ 2 senθ + ⎜ ⎟ − cos 2 θ ⎝ n1 ⎠ Il coefficiente di trasmissione per il caso TE risulta: € € τTE = Università degli Studi di Bologna - DEIS 2sin θ ⎛ n 2 ⎞ 2 sin θ + ⎜ ⎟ − cos2 θ ⎝ n1 ⎠ Valeria Petrini - Propagazione M Caso TE (4) 25 riflessione totale per cui: 1 cosθ t = − j n12 sin 2 θ i − n 22 n2 Riprendendo il concetto di Nel caso di mezzi dielettrici si può scrivere: € ρTE ⎛ B ⎞ 2 2 2 j 2arctg ⎜ ⎟ n1 cosϑ i − n 2 cosϑ t n1 cos ϑ i + j n1 sin ϑ i − n 2 A + jB ⎝ A ⎠ = = = = e n1 cosϑ i + n 2 cosϑ t n1 cos ϑ i − j n12 sin 2 ϑ i − n 22 A − jB ⎧ ρTE = 1 ⎪ ⇒ ⎨ n12 sin 2 ϑ i − n 22 ⎪arg( ρTE ) = 2arctg n1 cosϑ i ⎩ € Università degli Studi di Bologna - DEIS € Valeria Petrini - Propagazione M Caso TM (1) 26 Imponendo nuovamente le condizioni di continuità: ⎧ H iyη1 cosθ i − H ryη1 cosθ r = H tyη2 cosθ t ⎧ E iz + E rz = E tz ⎨ ⇒ ⎨ ⎩ H iy + H ry = H ty ⎩ H iy + H ry = H ty Da cui si ricavano: € ρTM τ TM € H ry η1 cosθ i − η2 cos θ t n 2 cos θ i − n1 cosθ t = = = H iy η1 cosθ i + η2 cos θ t n 2 cos θ i + n1 cosθ t H ty 2η1 cos θ i 2n 2 cos θ i = = = H iy η1 cosθ i + η2 cos θ t n 2 cos θ i + n1 cosθ t Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Caso TM (2) 27 Nel caso di onda incidente di tipo TM, si può verificare il fenomeno della rifrazione totale: ρTM = 0 Ricordando la legge di Snell: € n1 sin θ i = n 2 sin θ t n 2 cosθ t sin θ i cos(π /2 − θ i ) ⇒ = = = n1 cosθ i sin θ t cos(π /2 − θ t ) € Uguagliando gli argomenti dei coseni si ottiene l’angolo di Brewster: € Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Considerazioni 28 Ponendo ρTE = n = n2/n1 i coeffiecienti per i casi TE e TM risultano: cosθ i − n 2 − sin 2 θ i 2 2 cosθ i + n − sin θ i ρTM = n 2 cos θ i − n 2 − sin 2 θ i n 2 cos θ i + n 2 − sin 2 θ i € Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Riepilogo 29 Imponendo le condizioni di continuità all’interfaccia tra i due mezzi, si ha: 1. Legge di Snell della riflessione: onda riflessa dello stesso tipo di quella incidente e 2. Legge di Snell della rifrazione: 3. Onda rifratta uniforme: Onda rifratta evanescente: Leggi di Fresnel: Onda TE: E r = ρTE E i Onda TM: H r = ρTM H i € € di Bologna - DEIS Università degli Studi E t = τ TE E i H t = τ TM H i Valeria Petrini - Propagazione M Riflessione e rifrazione: caso ideale 30 piana uniforme ⇒ immediata rappresentazione a raggi della propagazione Raggio riflesso L’espressione per il calcolo del campo riflesso a distanza s dal punto di riflessione è: Onda diretta, rifletta e rifratta ⎡ ρTE TE TM E r ( s) = E r ( s) + E r ( s) = ⎢ ⎣ 0 € 0 ⎤ ⎡ E iTE ( PR ) ⎤ − jβs ⎥⋅ e ⎥⋅ ⎢ TM ρTM ⎦ ⎢⎣ E i ( PR ) ⎥⎦ Raggio trasmesso Analogamente per il raggio trasmesso risulta: Università degli Studi di Bologna - DEIS Valeria Petrini - Propagazione M Riflessione e rifrazione: caso reale 31 I risultati ottenuti nel caso del piano ideale restano validi in situazioni realistiche più generali purchè le superfici d’onda e di interfaccia siano localmente piane ⇒ Le grandezze in gioco nel sistema (ed in particolare i raggi di curvatura) >>λ L’espressione per il calcolo del campo riflesso a distanza s dal punto di riflessione diviene pertanto: ⎡ρTE TE TM E r (s) = E r (s) + E r (s) = ⎢ ⎣ 0 Università degli Studi di Bologna - DEIS € 0 ⎤ ⎡ E iTE (PR ) ⎤ ⎥⋅ ⎥⋅ ⎢ TM ρTM ⎦ ⎣ E i (PR ) ⎦ r1r ⋅ r2r − jβs ⋅ e (r1r + s)(r2r + s) Valeria Petrini - Propagazione M