DICOTILEDONI. 11 I fiori delle piante dicotiledoni italiane, composti per la massima parte, come quelli di questa sezione del regno vegetale, di calice, di corolla, di stami e di pistilli e spesso di un disco, mancano in alcune famiglie di corolla, come nelle Gupolifere, nelle Betulinee, ec. e talvolta anche di calice come nelle Gnetacee, nelle Conifere e c , essendo allora ridotti agli stami ed ai pistilli, i quali sono accompagnati da brattee, e spesso in fiori distinti, per cui tali piante sono dioiche o monoiche: essi formano con le brattee degli amenti ora lunghi, ora raccorciati. Più spesso i fiori sono distribuiti in r a c e m o , in spiga, in ombrello, in corimbo e via discorrendo come sarà detto nelle particolarità di ciascuna famiglia. Non si distinguono per la grandezza loro, essendo spesso piccoli e molti o moltissimi; i fiori italiani più grandi sono quelli degli Hibiscus, delle Lavatera e della Nymphcea alba L. Considerati nei fiori composti i capolini più voluminosi sono quelli dei Cirsium, delle Cynara, delle Carlina ec. Le brattee che accompagnano i capolini di tali piante composte e che fanno il così detto involucro sono per lo più ridotte allo stato di scaglie, spesso con ciglia, con appendici inermi o spinose, verdognole o scurette, e diversamente macchiate ; sono di un bel color d'oro negli Helichrysum, che abbondano nelle parti meridionali della nostra Italia. I frutti sorto per lo più cassule, legumi o achenii, con o senza pappo, di raro sono carnosi, o per una parte o per tutto il pericarpio o per la polpa racchiusa nella cavità delle logge. I semi sono spesso carnosi, cornei, farinacei e c , e E embrione che non di raro forma tutta la mandorla è dicotiledone, con le foglie seminali i n t e r e , lobate, divise ora più ora meno profondamente in lacinie, talvolta sino alla base da parere di avere molte foglie seminali come è principalmente nelle Conifere. La radichetta è di raro saldata con E albume come è in queste, quasi sempre libera. Considerazioni geografiche. — Le piante dicotiledoni italiane sono poco meno dei quattro quinti della flora fanerogama d ' I t a l i a , essendo E altro quinto formato dalle piante monocotiledoni, la qual proporzione ò in generale quella dei paesi che c o m e , E Italia si trovano in parte nelle parti centrali, e in parte nelle meridionali della nostra Europa. Per tali condizioni e per le alte catene dei monti del nostro paese, le piante dicotiledoni italiane hanno g e n e r a l m e n t e , come già vedemmo delle monocotiledoni, E aspetto delle piante che appartengono alle famiglie naturali proprie delle zone fredde e temperate, principiando a mostrarsi alcune che per la forma e la natura